eventi (non solo musicali) per celebrare la fusione dei due marchi Panico Concerti e Modernista
programma
A n g e l i c A 2 8 | sinfonia di strada per banda, orchestra elettronica, musicisti ambulanti e gran-solista
A n g e l i c A 2 8 Festival Internazionale di Musica
h 18 partenza sinfonia di strada da via Zamboni (angolo due torri) proseguendo per piazza Verdi, via Petroni, piazza Aldrovandi per arrivare alla Basilica di Santa Maria dei Servi
con Antonello Salis, Alvin Curran e Filarmonica Imolese
h 19 Concerto alla Basilica di Santa Maria dei Servi – Strada Maggiore 43
con Alvin Curran, Antonello Salis, INCROCIorchestra, Filarmonica Imolese
Antonello Salis pianoforte, fisarmonica;
Filarmonica Imolese - Gian Paolo Luppi direzione;
INCROCIorchestra:
Marianna Craca flauto, ottavino;
Pellegrino Marcin, Giacomo Marchesini: oboe, corno inglese;
Roberto Ricciardelli, Tommaso Quinci: clarinetto in sib;
Chun Yu, Marco Bonato: clarinetto, clarinetto basso;
Fabio Di Girolamo corno; Lorenzo Manfredini trombone; Antonio Cavuoto fagotto;
Daniele Carcassi, Jacopo Mittino, Pasquale Savignano, Giovanni Onorato,
Francesco Maccario, Mattia Siboni, Nicola Dinelli, Davide Balzazzi,
Marco Giampieretti, Federico Pipia, Nicola Raccanelli, Michele Quadri,
Vincenzo Germano, Andrej Cebski, Emil Bruscolini, Simone Faraci: elettronica;
Simone Grande, Giovanni Morselli, Leonardo Melchionda,
Alessandro Medda, Guadagno Emanuele: chitarra elettrica;
Leandro Paradisi, Giovanni Miatto, Filippo Turillazzi: basso elettrico;
Stefano Forlani, Edoardo Samain, Ricardo Tomba, Matteo Rolando Serafini,
Diana Cruz, Giuseppe Sardina: percussioni; Andrea Bisello batteria;
Chiara Pelloni, Federica Orlandini, Chiara D’Emilio, Morena Pavone,
Clara La Licata, Carmen Ferrante, Giulia Tedesco: voce;
Francesco Salmaso, Leonardo Carletti, Emidio Ranieri,
Giovanni Longo, Gabriel Vincenzo Apicella: sax tenore
Gao Goulin, Francesco Dondi, Fabio Luccarini: sax contralto;
Gianluca Sia sax soprano; Riccardo Baldi sax sopranino;
Sella Esmeralda organo, tastiere; Russo Michele melodica, tastiere
Alvin Curran shofar, direzione
musiche di Alvin Curran
a cura di Massimo Simonini e Oderso Rubini
progetto commissionato da AngelicA in coproduzione con il Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna, INCROCI lab e CSR-Centro Studi e Ricerche a cura di Maurizio Pisati e Walter Zanetti nell’ambito del progetto europeo ROCK - Regeneration and Optimization of Cultural heritage in creative and Knowledge cities. Info: bologna.rockproject.eu/.
Per consentire il passaggio della parata musicale dalle 18 alle ore 19.15 di sabato 12 maggio è previsto divieto del transito veicolare (eccetto i veicoli di pronto intervento) in Piazza di Porta Ravegnana, Via Zamboni, Piazza Verdi, via Petroni, Piazza Aldrovandi e Piazzetta dei Servi di Maria.
Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Giornata internazionale della danza | un progetto di Vittoria Cappelli e Monica Ratti
Bologna celebra la Giornata Internazionale della Danza con quattro spettacoli ambientati in due palazzi storici di via Zamboni: Palazzo Magnani, nato alla fine del XVI secolo oggi sede della Quadreria della Fondazione del Monte e di UniCredit e Palazzo Poggi, sede della Biblioteca e di vari Musei Universitari oltre che di una celebre Quadreria.
L’inquadratura fissa delle prestigiose sale prenderà vita con quattro spettacoli, due per ogni Palazzo, a partire dalle ore 18, per terminare dopo le ore 22, secondo il seguente programma:
ore 18 Palazzo Magnani – via Zamboni 20 - durata 50 minuti
ore 19.15 Palazzo Poggi – via Zamboni 33 - durata 40 minuti – Lo spettacolo si svolge nel cortile del palazzo e l’allestimento non prevede posti a sedere
ore 20.15 Palazzo Magnani - via Zamboni 20 - durata 50 minuti
ore 21.15 Palazzo Poggi – via Zamboni 33 - durata 40 minuti – Lo spettacolo si svolge nel cortile del palazzo e l’allestimento non prevede posti a sedere
Il progetto, ideato da Vittoria Cappelli e Monica Ratti ed a cura dell’Associazione Culturale Avvertenze Generali, è inserito nel programma ‘La via Zamboni’ promosso e sostenuto dal Comune di Bologna e dall’ Università degli Studi di Bologna.
L’iniziativa si avvale del contributo di Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna – UniCredit.
Con la partecipazione di Aterballetto.
Prenotazioni esaurite per gli spettacoli a Palazzo Magnani, posti liberi per la replica a Palazzo Poggi delle 19.15 aliccando qui
Biglietti disponibili per la replica a Palazzo Poggi delle ore 21.15 cliccando qui
Seminario di approfondimento in occasione della mostra REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich,
da Repin a Kandinsky. Capolavori dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
Seminario di approfondimento in occasione della mostra REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich,
da Repin a Kandinsky. Capolavori dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in collaborazione con Istituzione Bologna Musei.
Interverranno:
Elda Guerra – Associazione Orlando
Marco Antonio Bazzocchi – Università di Bologna
Enrico Desiderio – CMS Cultura
Con letture di Donatella Allegro
Al termine del seminario i/le partecipanti potranno effettuare una visita guidata della mostra al prezzo ridotto di 10 euro (max 30 persone).
Per informazioni e prenotazioni scrivere a: gozzi@women.it
Per l’occasione la Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna propone una bibliografia dedicata alle
Le Donne della Rivoluzione. Tutti i libri segnalati sono disponibili per il prestito e/o la consultazione in biblioteca. Info www.bibliotecadelledonne.it
Credits immagine: Konstantin Juon ‘Giovani comuniste’ 1926, ©State Russian Museum, St. Petersburg
(Italia/2017) di Orfeo Orlando (40'). Incontro con Orfeo Orlando e Giorgio Comaschi
La parabola umana e sportiva di Cesare Alberti, calciatore del Bologna e poi del Genoa negli anni Venti, è stata breve e sofferta, fatta di cadute e incredibili riprese. Orfeo Orlando, attore per Avati e Diritti e apprezzato caratterista del piccolo schermo, la racconta in un corto che vede Luca Comastri nel ruolo del protagonista e la partecipazione straordinaria di Giorgio Comaschi, in un insolito ruolo drammatico.
Incontro con Orfeo Orlando e Giorgio Comaschi
(Poesía sin fin, Cile-Francia/2016) di Alejandro Jodorowski (128')
C'è tutta l'infinita poesia del cinema di Jodorowski in questo debordante ‘romanzo' autobiografico, che prosegue il racconto avviato con La danza della realtà, dedicato all'infanzia dell'autore. Dalla giovanile passione per il violino alla decisione d'essere poeta, dal rifiuto della famiglia alla vita bohémienne, dall'incontro con la musa-strega Stella Díaz ai compagni di strada-artisti Enrique Lihn e Nicanor Parra. Surreale, teatrale, barocco, espressionista, travolge lo spettatore con la sua sfrenata libertà visiva che fonde delicato lirismo, ironia irriverente e l'aura trasognata del ricordo. L'autobiografismo si moltiplica: nei panni di Alejandro e di suo padre, Adan e Brontis Jodorowsky, figli del regista, che ritaglia per sé nel finale la parte di deus ex machina. (aa)
(The Nile Hilton Incident, Svezia-Germania-Danimarca-Francia/2017) di Tarik Saleh (116')
Egitto, gennaio 2011, a pochi giorni dalla Rivoluzione. Noredin, ufficiale di polizia mediocre e corrotto, indaga sull'omicidio di una cantante. La scoperta del coinvolgimento di alcuni notabili del regime lo porterà schierarsi dalla parte dei più indifesi. Saleh imbastisce un raffinato thriller allegorico sugli abusi del potere che rimanda a Costa-Gavras e Petri, con un côté noir che ricorda le atmosfere claustrofobiche e gli antieroi dolenti di Melville. "Noredin ti insegnerà l'arte della corruzione, i codici sociali con i baci sulla guancia, e a rivolgerti alle persone secondo il loro stato sociale. Poi, ci sono le mani, il denaro da scambiare, i piccoli gesti. Imparerai la fascinazione del potere e la bruttezza della verità" (Tarik Saleh). Gran Premio della Giuria al Sundance.
(La Villa, Francia/2017) di Robert Guédiguian (107'). Incontro con Ariane Ascaride e Robert Guédiguian
In una pittoresca villa affacciata sul mare di Marsiglia, Angela, Joseph e Armand si ritrovano attorno all'anziano padre. È l'occasione per fare un bilancio, tra ideali ed emozioni, aspirazioni e nostalgie. Finché un arrivo imprevisto, dal mare, porterà scompiglio nelle vite di tutti. Al suo ventesimo film, Guédiguian festeggia il cinema che gli è più caro, torna alla sua gente, ai suoi luoghi, ai suoi temi, dipingendo uno spaccato del nostro presente e una profonda metafora sul senso della parola ‘casa'. E se la memoria porta nel film un andamento cechoviano e malinconico, lo sviluppo degli eventi è luminoso, sostenuto da un grande atto di fede e di amore per il cinema.
Incontro con Ariane Ascaride e Robert Guédiguian
In collaborazione con Parthénos
(Italia/2018) di Jesus Garces Lambert (90')
Dai creatori di Firenze e gli Uffizi e Raffaello, il principe delle arti, un nuovo film dedicato alla vita, i luoghi, le opere e i tormenti di Michelangelo Merisi in arte Caravaggio, prototipo dell'artista maudit, che più di ogni altro ha raccolto in sé luci e ombre, genio e sregolatezza, passione, attrazione per il rischio ma anche misericordia e redenzione. Grazie all'impiego di raffinate elaborazioni in computer grafica, le sue opere prendono vita e corpo, offrendosi a una percezione quasi tattile. L'intima ed evocativa voce dell'io interiore di Caravaggio è quella di Manuel Agnelli.
(Marie-Jo et ses deux amours, Francia/2002) di Robert Guédiguian (124')
Marie-Jo (Ariane Ascaride, moglie e musa del regista) ama profondamente suo marito Daniel (Jean-Pierre Darroussin), ma prova un grande amore per Marco (Gerard Meylan), il suo amante. Possono convivere due amori? È necessaria una rottura? Marie-Jo si rifiuta di scegliere perché i legami, che siano quelli amorosi, sociali o quelli che ci legano alla terra, sono indissolubili. Guédiguian si cimenta nel mélo popolare, e regala un ritratto luminoso e privo di cliché ai suoi personaggi.
(Italia-Svizzera-Germania/2018) di Laura Bispuri (100')
Dopo l'esordio con Vergine giurata, Laura Bispuri torna a raccontare una storia d'identità al femminile sullo sfondo di un paesaggio aspro - siamo nelle zone rurali della Sardegna. Vittoria, dieci anni, scopre di avere due madri: la donna che l'ha cresciuta e la madre naturale. Due donne totalmente diverse, due splendide interpretazioni di Valeria Golino e Alba Rohrwacher. "Un viaggio in cui tre figure femminili si alternano, si cercano, si avvicinano e si allontanano, si amano e si odiano e alla fine si accettano nelle loro imperfezioni e per questo crescono" (Laura Bispuri).
(Le Crime de M. Lange, Francia/1936) di Jean Renoir (80')
Secondo Truffaut: "Monsieur Lange è, di tutti i film di Renoir, il più spontaneo, il più denso di miracoli nella recitazione e nella tecnica di ripresa, il più carico di verità e di pura bellezza, un film che diremmo toccato dalla grazia". Scritto da Renoir e Prévert, è una favola sociale in cui si esalta la forza creativa del lavoro collettivo. "L'idea generale del film è di raggruppare intorno a questo cortile interno un certo numero di personaggi e di attività, in breve di dipingere secondo uno stile quasi unanimista una di quelle piccole comunità parigine nate spontaneamente dalla topografia urbana" (André Bazin). La panoramica finale a 360 gradi è "il colpo di genio finale della regia, la chiave di volta, l'accordo perfetto che cristallizza tutta la struttura spaziale del film [...] l'espressione pura di tutta la regia".
Copia restaurata da Studio Canal presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata
(The Dragon Spell, Ucraina/2016) di Manuk Depoyan (85'). Animazione. Dai 6 anni in su
Tratto da una fiaba dello scrittore Anton Siyanika a sua volta ispirata al folklore nazionale, è il primo lungometraggio ucraino animato in 3D. Il piccolo Nicky sogna di diventare un cacciatore di draghi come il leggendario padre. Sbalzato in un mondo magico in compagnia di un pipistrello apprendista mago potrà mettere alla prova il suo desiderio di diventare un eroe. Originale ambientazione nel luminoso paesaggio rurale ucraino.
Animazione. Dai 6 anni in su
(Les Neiges du Kilimandjaro, Francia/2011) di Robert Guédiguian (90'). Al termine incontro con Annalisa Curti (psicoterapeuta)
Nonostante abbia perso il lavoro, Michel (Jean-Pierre Darroussin) vive felice accanto a Marie-Claire (Ariane Ascaride). Si amano da più di trent'anni, ma quest'idillio va in frantumi quando nella loro casa fanno irruzione due ladri e portano via i risparmi di una vita destinati a un viaggio sul Kilimangiaro. Ispirandosi a Les Pauvres gens di Victor Hugo, Guédiguian torna a fare un film sulla classe operaia di Marsiglia, un dramma sociale commovente e sincero che ritrae con leggerezza e onestà il dolore di un mondo in via d'estinzione.
Al termine incontro con Annalisa Curti (psicoterapeuta)
(Francia/2017) di Xavier Legrand (93')
Leone d'argento per la miglior regia e Leone del Futuro come migliore opera prima a Venezia, l'esordio di Xavier Legrand è la tesa ed essenziale cronaca di una separazione, che affronta in un magistrale crescendo la violenza domestica attraverso differenti generi. Si parte dalla cronaca quasi documentaristica dell'incontro degli ex coniugi Myriam e Antoine Besson nella stanza del giudice, per poi approdare, attraverso uno spietato ritratto psicologico dei personaggi, al thriller. Ma la vera vittima di un conflitto sempre più esacerbato è il figlio Julien. In collaborazione con No.Mad Entertainment e P.F.A.
(Nelyubov, Russia-Francia-Belgio-Germania/2017) di Andrey Zvyagintsev (126')
Zhenya e Boris si detestano e si stanno separando. A farne le spese è il figlio Alyosha, da entrambi trascurato e poco amato. Un giorno il ragazzino scompare. Premio della giuria a Cannes, candidato all'Oscar per il miglior film straniero, il quinto lungometraggio dell'acclamato regista di Leviathan indaga un microcosmo familiare in via di disfacimento e compone un nuovo impietoso ritratto della società russa contemporanea. Il regista guarda a Bergman, Variety lo pone in dialogo con la new wave romena e parla di "realismo socialista hitchcockiano".
Sulle note del Flauto magico di Mozart uno speciale appuntamento in compagnia dei musicisti dell'Orchestra Mozart. A seguire, merenda offerta da Alce Nero
Sulle note del Flauto magico di Mozart uno speciale appuntamento in compagnia dei musicisti dell'Orchestra Mozart. Dopo alcuni capolavori animati ispirati all'opera, un laboratorio per scoprire e conoscere la voce degli strumenti e imparare a raccontare storie in musica. In contemporanea a The Extraordinary Library 2. Cinema e spettacolo. It's Showtime!, l'esposizione di 100 incredibili albi illustrati dedicati al mondo dello spettacolo. Il laboratorio è realizzato in occasione dell'Orchestra Mozart Festival in collaborazione con l'Accademia Filarmonica di Bologna.
Per maggiori informazioni: www.orchestramozart.com
A seguire, merenda offerta da Alce Nero
(Det sjunde inseglet, Svezia/1956) di Ingmar Bergman (96'). Introduce Roberto Chiesi
La ‘domenica matinée' si sposta al sabato a causa dell'evacuazione prevista l'8 aprile per il disinnesco dell'ordigno bellico rivenuto in zona Zanardi. L'evocazione visionaria del XIV secolo racchiusa in questo film ha origini remote che affondano nelle fantasie dell'infanzia. Il Medioevo di Bergman è una dimensione dove proiettare fantasmi e angosce che assediano l'individuo nel profondo. "Il settimo sigillo è sempre stato il mio film preferito. Se io dovessi descriverne la storia e tentare di persuadere un amico a vederlo con me, direi: si svolge nella Svezia medievale flagellata dalla peste, ed esplora i limiti della fede e della ragione, ispirandosi a concetti della filosofia danese e tedesca. Ora, questa non è precisamente l'idea che ci si fa del divertimento, eppure il tutto è trattato con tale immaginazione, stile e senso della suspense che davanti a questo film ci si sente come un bambino di fronte ad una favola straziante e avvincente al tempo stesso" (Woody Allen).
Introduce Roberto Chiesi
Prima della proiezione, specialty coffee e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori.
In collaborazione con Forno Brisa e FICE Emilia-Romagna
(Francia/2014) di Robert Guédiguian (92')
Tra il nonsense e la poesia, Guédiguian firma una fiaba onirica e ludica, un sogno lungo un giorno tra il mare di Ponteau, i calanchi dell'isola del Frioul e Palais Longchamp. Ariane, una donna di mezza età, attende sola nella sua bella casa. È il giorno del suo compleanno e le candeline sulla torta sono accese. Purtroppo ogni ospite ha inviato le sue scuse per non presentarsi. Ariane decide allora di prendere l'auto e lasciare il suo quartiere di periferia, per perdersi nella tela del suo universo di sogni.
(Francia/2017) di Albert Dupontelle (117')
Noto comico francese, Albert Dupontelle adatta l'omonimo bestseller premio Goncourt di Pierre Lemaitre allontanandosi dalla vena comico-névrotiques delle sue precedenti commedie, tra le più esilaranti e dissacranti del recente cinema transalpino. Novembre 1918, scampati alla carneficina della Grande guerra e agli ordini folli del tenente Pradelle, Édouard e Albert cercano di sopravvivere come possono. Mentre il loro superiore fa fortuna alle spalle dei caduti, s'inventano una colossale truffa ai danni del loro paese, che glorifica i morti ma dimentica i vivi. Una favola moderna, "un pamphlet in costume contro l'orrore dei nostri tempi". Cinque premi César, tra cui miglior regia e adattamento.