mostra | Foto/Industria 2019
In occasione della IV Biennale di Foto/Industria, promossa dalla Fondazione MAST, Genus Bononiae. Musei nella città ospita in Santa Maria della Vita l’esposizione del progetto fotografico "Porto di Genova" di Lisetta Carmi, grande artista italiana novantacinquenne famosa anche per la storica immagine di Ezra Pound ritratto sulla porta di casa.
Le foto in mostra sono un reportage di documentazione e denuncia sociale che testimonia l’intensa attività del porto e la difficile situazione dei portuali genovesi.
Il tema dell’edizione 2019 di Foto/Industria, che presenta con 10 mostre in diverse sedi storiche del centro cittadino e una al MAST, è il “costruire” inteso come azione attuata dagli uomini che viene esplorato a tutto tondo, dalle sue radici storiche e filosofiche agli inevitabili risvolti scientifici, indagando il complesso sistema del fare che caratterizza la presenza dell’uomo sul pianeta. Questa attività dà forma alla tecnosfera, ovvero l’insieme di tutte le strutture che gli esseri umani hanno costruito per garantire la loro sopravvivenza sulla terra. Il termine coniato nel 2013 da Peter Haff, professore di geologia e ingegneria civile presso la Duke University, rappresenta lo strato artificiale al di sopra della crosta terreste – con un peso stimato di circa 30 miliardi di miliardi di tonnellate. Attraverso le fotografie degli artisti, che intendono offrire al pubblico il loro personale punto di vista, lo spettatore si confronta con la realtà del nuovo strato artificiale che il genere umano ha costruito nel tempo e che si sta espandendo sempre più velocemente.
Orario: da martedì a domenica 10-19
Ingresso gratuito
Info badge Foto/Industria
Il Celebrazioni | Stagione 2019/20
Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli della The Pozzolis Family tornano insieme sul palco con la nuova edizione del loro dissacrante spettacolo. Nel magico tendone della The Pozzolis Family si vivrà l’esperienza familiare più liberatoria e straordinaria di sempre. Perché il circo? Beh, scusate, ma cosa c’è di più circense dei genitori? Equilibristi! Che riescono a sopravvivere tra maternità e lavoro. Fantasisti! Quando si tratta di inventarsi una cena alle otto di sera e non si è fatto la spesa. Contorsionisti! Nel letto, cercando posizioni plausibili per “riposare” mentre quei piccoli angioletti ti sfracellano la schiena con le ginocchia. Clown! Per far divertire i bambini e ridere di noi stessi, ma soprattutto…domatori! Perché ogni tanto, metterli in gabbia sarebb… ah, non si può? A-Live: perché sopravvivere ai figli è una cosa da ridere! è un grande show, prodotto da Vivo Concerti e Show Reel Factory, ricco di stand-up, canzoni, numeri di varietà e riti spirituali, che permetterà al pubblico di farsi trascinare da Alice e Gianmarco nel “mondo Pozzolis” ed essere parte attiva della performance. Un’esperienza catartica e soprattutto confortante, perché chi ha figli si sentirà compreso, mentre chi non li ha potrà esclamare: “Meno male!”.
Vivo Concerti e Show Reel Factory presentano
THE POZZOLIS FAMILY
in
A-LIVE: PERCHÉ SOPRAVVIVERE AI FIGLI È UNA COSA DA RIDERE!
13 DICEMBRE
ore 21.00
presentazione del libro
Attilio Speciani presenta
Le intolleranze alimentari non esistono. La relazione infiammatoria tra cibo e salute finalmente spiegata in modo scientifico
(Lswr edizioni)
Ne parla con Michela Carola Speciani
L'immunologo Attilio Speciani sfata i luoghi comuni sulle cosiddette "intolleranze alimentari" e guida il lettore a un rapporto sano e corretto con il cibo. Colite, emicrania, alterazioni ormonali, artrite, malattie autoimmuni, squilibri del metabolismo e tanti altri disturbi, dai più comuni fino alle malattie più severe, sono spesso correlati al tipo di alimentazione.
Attilio Speciani, Medico chirurgo, allergologo e immunologo, è titolare dello studio medico SMA di Milano.
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La rinascita economica dal Secondo Dopoguerra agli anni ’80 nelle immagini dell’archivio Fototecnica
La mostra fotografica “Bologna s’industria. La rinascita economica dal secondo dopoguerra agli anni ’80 nelle immagini dell’archivio Fototecnica”, a cura di Cinzia Frisoni, offre al pubblico una sintesi della varietà della produzione industriale bolognese di quegli anni, con un’attenzione particolare al modo di documentare fotograficamente categorie di oggetti e prodotti molto distanti tra loro.
Gli autori delle immagini sono quattro operatori formatisi presso lo Studio Villani (Albuccio Arcani, Tiziano Calza, Sigfrido Pasquini e Pietro Roda), che dal 1948 si mettono in proprio orientando la loro attività verso la committenza industriale. Dal 1953 al 1962 la ditta prende il nome di Fototecnica Artigiana per poi trasformarsi in Fototecnica Bolognese dopo l’abbandono del gruppo da parte di Tiziano Calza. A partire dal 1981, dopo la morte dei fondatori, c’è un avvicendarsi di figure nella gestione dell’archivio (a quelle date ormai storico) fino alla cessione nel 1992 alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Il percorso espositivo suddiviso in 10 sezioni tematiche e composto da 110 fotografie (stampe moderne da scansione digitale dei negativi originali su lastra in vetro), tutte provenienti dal fondo Fototecnica – conservato presso l’archivio della Biblioteca di San Giorgio in Poggiale – offre uno spaccato esaustivo e sfaccettato della varietà produttiva, punto di forza dell’industria di area bolognese: dal settore meccanico a quello agroalimentare, chimico-farmaceutico e radioelettrico, dalle immagini di vita nella fabbrica fino ai servizi di moda o legati all’arredo.
In occasione della mostra sono previsti 4 incontri (ingresso gratuito) che si svolgono nella Biblioteca d’Arte e Storia di San Giorgio in Poggiale, secondo il seguente calendario:
- Martedì 22 ottobre 2019, ore 17,30, Cinzia Frisoni, Fotografare il lavoro: immersioni nell’archivio Fototecnica
- Martedì 5 novembre 2019, ore 17,30, Gianluigi Bovini, Il miracolo della ricostruzione
- Martedì 26 novembre 2019, ore 17,30, Riccardo Vlahov, La fabbrica delle immagini
- Martedì 3 dicembre 2019, ore 17,30, Fotografia industriale e committenza, incontro con alcuni imprenditori, partecipano Patrizia Bauer (Casale Bauer), Giangiacomo Zabban (Farmac-Zabban), Gianfranco Dondarini (Viro).
Orario di apertura:
lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 9-13; martedì ore 9-17
Ingresso gratuito
presentazione del libro
Federica Iacobelli presenta
Il portico più lungo del mondo. Diario di viaggio di una lumaca secolare.
con le illustrazioni di Teresa Sdralevich
(edizioni Minerva. Collana Fatterelli Bolognesi. Storie della storia di Bologna)
con Tiziana Roversi, curatrice della collana Fatterelli Bolognesi, storie della storia di Bologna raccontate ai ragazzi.
Intervengono Beatrice Borghi e Rolando Dondarini
La presentazione avviene in occasione del Passamano per San Luca previsto sabato 19 ottobre alle 9.
Evento in collaborazione con la Festa internazionale della Storia
Per gli insegnanti che parteciperanno all'incontro sarà possibile rilasciare un attestato di presenza.
mostra | opening 18 ottobre h 18
A quasi due anni dalla sua riapertura al pubblico dopo l’intervento di restauro finanziato da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, il Padiglione de l’Esprit Nouveau ospita Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta.
La mostra raccoglie le testimonianze della scena underground degli anni ‘80 in Italia che ha visto Bologna come centro propulsore. Anni d’invenzione e creazione di nuovi linguaggi – in perfetta sintonia con ciò che stava accadendo a Londra, New York o Berlino – che però non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento a livello nazionale e internazionale.
La mostra si sviluppa come un racconto, una cartografia sulla cultura visuale di quegli anni, facendone riemergere la straordinaria vivacità della scena creativa attraverso una selezione di materiali d’archivio, poster, riviste, vinili, dipinti, disegni e documenti riguardanti la musica, l’arte, il fumetto e i graffiti.
Situazioni caratterizzate dal medesimo desiderio di allontanarsi dall’ortodossia modernista dei decenni precedenti, in cui s’inventano nuove professioni (il videomaker, il graphic designer, per ricordarne solo alcuni) e nuovi stili di vita. Il filo conduttore della mostra non è la nostalgia quanto il desiderio di mappare le avanguardie e la creatività di quel periodo, testimonianze di un futuro tutto da inventare.
Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta è a cura di Lorenza Pignatti. L’art direction e l’allestimento sono di Alessandro Jumbo Manfredini.
L’esposizione si realizza grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna, Slam Jam e WP Lavori in corso, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e MAMbo e Associazione Culturale STòFF di Modena.
Orari di apertura:sabato e domenica: h 14-18
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
CE LA FARÒ ANCHE... STRAVOLTA
di Emanuela Aureli e Francesca Nunzi
Con la partecipazione di Giandomenico Anellino
Lo spettacolo fa parte degli Stand Up Comedy. Emanuela Aureli, nota imitatrice e personaggio molto amato dal pubblico, si esibirà in un monologo comico accompagnata solamente da un chitarrista, il bravissimo Giandomenico Anellino. La nostra protagonista avrà modo, durante il suo One Woman Show, di esprimersi in tutta la sua bravura e la sua simpaticissima ironia, raccontandoci la storia della sua carriera, sin dagli inizi, con una serie di aneddoti buffi spesso legati alla sua fisicità. Emanuela si diverte e ci diverte, con molta autoironia, a prendersi in giro intrecciando la sua vita privata, a partire dalla nascita, a quella del lavoro. Una ragazza piena di complessi, anche se si esibisce con un pianista solo, che trasforma le sue goffaggini in un punto di forza tanto da conquistare il grande pubblico e gli addetti ai lavori, cosa notoriamente molto rara! Ne scaturiscono esilaranti battute, gag, imitazioni, storielle paradossali, talvolta appoggiate anche dall’eclettico Anellino pronto a far da spalla alla nostra protagonista. Non ultime le doti vocali di Emanuela che potremo apprezzare ascoltando celebri canzoni che ci canterà approfittando delle sue deliziose imitazioni! Insomma se volete sapere perché Emanuela ha sviluppato il suo grande orecchio, che è il motivo principale della sua carriera, non vi resta che venire a teatro, anzi in tutti i teatri d’Italia dove potrete ammirare dal vivo in un colpo solo la nostra fantastica Emanuela Aureli e tutti i suoi personaggi che sono tantissimi, un vero e proprio condominio di gente affollata in una persona sola… e gestire un condominio non è semplice, tra riunioni, lamentele e dissapori talvolta i condomini ti stravolgono le giornate, ma vedrete... Emanuela ce la farà anche stRavolta!!!.
Venerdì 27 Marzo 2020 ore 21
visita sonata | #novecento
Visita cantata dal Coro Komos.
Nell’ambito di Il Museo (ri)Suona.
Il Museo (ri)Suona propone non semplici visite guidate né classici concerti frontali: le visite sonate sono piuttosto una traduzione del museo, attraverso l’uso e l’ibridazione dei linguaggi musicali antichi e contemporanei. Per fare questo, tre eclettici musicisti si sono “immersi” nelle collezioni e negli archivi della biblioteca, per realizzare questi tre speciali percorsi musicali, in cui le visite degli esperti saranno da loro sonorizzate dal vivo, mescolando brani d’epoca e composizioni originali.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso € 5,00
visita sonata | #novecento
Visita sonata da Isabella Fabbri (sassofoni).
Nell’ambito di Il Museo (ri)Suona.
Il Museo (ri)Suona propone non semplici visite guidate né classici concerti frontali: le visite sonate sono piuttosto una traduzione del museo, attraverso l’uso e l’ibridazione dei linguaggi musicali antichi e contemporanei. Per fare questo, tre eclettici musicisti si sono “immersi” nelle collezioni e negli archivi della biblioteca, per realizzare questi tre speciali percorsi musicali, in cui le visite degli esperti saranno da loro sonorizzate dal vivo, mescolando brani d’epoca e composizioni originali.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso € 5,00
visita sonata | #novecento
Visita sonata da Elisa Cozzini (flauto).
Nell’ambito di Il Museo (ri)Suona.
Il Museo (ri)Suona propone non semplici visite guidate né classici concerti frontali: le visite sonate sono piuttosto una traduzione del museo, attraverso l’uso e l’ibridazione dei linguaggi musicali antichi e contemporanei. Per fare questo, tre eclettici musicisti si sono “immersi” nelle collezioni e negli archivi della biblioteca, per realizzare questi tre speciali percorsi musicali, in cui le visite degli esperti saranno da loro sonorizzate dal vivo, mescolando brani d’epoca e composizioni originali.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso € 5,00
incontro | #novecento
La prima della Sagra della Primavera nelle recensioni d’epoca e nei documenti originali della biblioteca del Museo della Musica.
Narrazione musicale con Marco Pedrazzi e Marco Ghilarducci (pianoforte a 4 mani).
Nell’ambito di Ultimamusica. Musiche ‘inaudite’ di questo (ed altri) secoli a cura di Emiliano Pintori.
Il baccano continuò, e io me ne andai dalla sala infuriato. Nel retroscena vidi Djaghilev che faceva sfarfallare le luci di sala nel tentativo di placare il pubblico, e per il resto dello spettacolo rimasi tra le quinte dietro a Nizinskij tenendogli le code del frac, mentre lui in piedi su una sedia gridava numeri ai ballerini come un capobarca.
Così Igor Stravinskij descrive la più grande rissa della storia della musica, avvenuta il 28 maggio 1913 presso il Théâtre du Champs-Elysées a causa della sua travolgente Sagra della primavera.
D’Annunzio verrà coinvolto nella rissa difendendo l’opera a gran voce, Puccini rimarrà invece esterrefatto, mentre Mussolini si dispiacerà di non aver potuto presenziare alla prima esecuzione italiana del 1923.
È possibile prenotare i biglietti dal sito www.museibologna.it/musica.
incontro | #novecento
Incontro con Enrico Girardi e prima assoluta di Anima dedicato a Tito Gotti (per violoncello solo) di Gilberto Cappelli con Sebastiano Severi (violoncello) ed Enrico Girardi (critico musicale del Corriere della Sera).
Nell’ambito di Ultimamusica. Musiche ‘inaudite’ di questo (ed altri) secoli a cura di Emiliano Pintori.
È possibile prenotare i biglietti dal sito www.museibologna.it/musica.
incontro | #novecento
Presentazione degli atti del convegno internazionale di studi (Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2019). Con Annalisa Bini, Flavio Colusso, Ferruccio Tammaro, Luigi Verdi.
Nell’ambito di Ultimamusica. Musiche ‘inaudite’ di questo (ed altri) secoli a cura di Emiliano Pintori.
Il volume costituisce un prezioso contributo di nuovi studi su Sibelius con una messa a fuoco sulla statura dell’artista, sul suo contesto familiare e socio-culturale, attraverso nuove prospettive sul rapporto privilegiato e fruttuoso che il maestro ebbe con l’Italia, percepita come terra ideale, sorgente di natura e arte figurativa, di cui conservò per tutta la vita un’impressione straordinaria.
È possibile prenotare i biglietti dal sito www.museibologna.it/musica.
incontro | #novecento
Proiezione dell’opera (Maggio Musicale Fiorentino, EMA Vinci, 2018) con Adriano Guarnieri e Francesca Magnani.
Incedi oltre su me, infinita tenebra di luce: così scrive Rainer Maria Rilke nella sua raccolta di liriche, ispirate alla notte e al suo angelo e all’amata mai giunta.
Questa è l’ispirazione per l’opera composta da Adriano Guarnieri, che vede la sua prima esecuzione assoluta al Teatro Goldoni con la regia di Giancarlo Cauteruccio.
La composizione mette in scena quattro volti immaginari, visioni poetiche per raccontare l’interiorità dell’animo umano, che si materializzano e poi scompiono come immagini oniriche.
Nell’ambito di Ultimamusica. Musiche ‘inaudite’ di questo (ed altri) secoli a cura di Emiliano Pintori.
È possibile prenotare i biglietti dal sito www.museibologna.it/musica.
Stagione ottobre-dicembre 2019
Una fisarmonica verde smeraldo, un cappotto russo, la denuncia di una strage in un lager nel 1945, e una manciata di 45 giri di canzoni degli anni 60. Un vero rebus che accompagna un figlio alla scoperta della storia segreta del padre dopo la sua morte. Un viaggio di scoperte ed emozioni, dalla Sardegna alla Germania e oltre.
La fisarmonica verde racconta la seconda Guerra Mondiale attraverso il recupero del rapporto tra un padre, Gavino “Esse”, di origine sarda, che è stato internato in un campo di concentramento in Germania, e il figlio Andrea che, mosso dal desiderio di capire il padre, cerca, dopo la sua morte, di ricostruire i momenti salienti della vita in base agli oggetti ritrovati.
Una storia vera, la storia di un uomo normale, mica un eroe. Uno che partì in guerra perché si doveva partire e che tornò anche se era difficile tornare e, tra andare e svenire, ingoiò momenti di tragedia assoluta e sputò straordinario coraggio.
Andrea, tra gli oggetti, scopre un documento firmato da suo padre e da altri soldati internati politici del campo di concentramento di Lengenfeld. E’ la denuncia di una vera e propria strage commessa da Joseph Hartmann quando decise il 14 aprile 1945, di chiudere in una baracca di legno un centinaio di internati politici. Lengenfeld è il nome del campo nazista in cui Gavino “Esse” ha trascorso due anni della sua vita come prigioniero politico internato militare (furono oltre 600.000 gli italiani a cui toccò questa sorte).
Quel documento spinge Andrea a sapere di più. Decide allora di andare a visitare i luoghi di origine di Gavino: Luogosanto, la Gallura… la Sardegna. I ricordi diventano più precisi, i racconti della guerra più chiari. Veramente un’avventura incredibile, quella di uomo normale.
La canzone Lengenfeld è il tema sonoro dello spettacolo che parla di diritti umani attraverso un racconto dal vero.
di Andrea Satta
con Andrea Satta
al pianoforte Angelo Pelini
regia Ulderico Pesce
musiche Têtes de Bois
produzione Têtes de Bois
Convegno | La Soffitta ottobre-dicembre 2019
Celebrity & Ageing
La vecchiaia nella cultura della celebrità
Convegno a cura di Sara Pesce, Antonella Mascio, Alberto Scandola, Roy Menarini
Keynotes: Deborah Jermyn (University of Roehampton London), Ros Jennings (University of Glouchestershire)
Il convegno inquadra il tema della vecchiaia nell’ambito dei celebrity studies, considerandone il significato culturale: l’essere prodotto di un ampio spettro di rappresentazioni mediali che pongono al centro il divieto sociale di mostrare un corpo non giovane. Forme narrative e non, industriali o grass-roots, attinenti al cinema come alla moda, allo sport, o alla sfera politica, capaci talvolta di inscrivere il tema dell’invecchiamento in una prospettiva storica sull’industria dello spettacolo, o implicate in dinamiche ludiche a vari livelli. Si pone l’attenzione agli effetti nel pubblico: imitazione, critica, distanza; alle connessioni con nuovi discorsi identitari e passaggi generazionali.
Giovedì 14 e venerdì 15 novembre 2019, ore 9.30
Ingresso gratuito
Presentazione dei tre libri della Trilogia della Fine del Mondo e lettura di alcuni brani dell’Ultima notte di Antoni | La Soffitta ottobre-dicembre 2019
Nell’ambito del progetto Piccola Compagnia Dammacco - Trilogia Della Fine Del Mondo. A cura di Gerardo Guccini.
Piccola Compagnia Dammacco
QUADRILOGIA NASCOSTA
Presentazione dei tre libri della Trilogia della Fine del Mondo e lettura di alcuni brani dell’Ultima notte di Antoni
con Mariano Dammacco e Serena Balivo
conduce Gerardo Guccini
L’inferno e la fanciulla di Serena Balivo e Mariano Dammacco, Esilio e La buona educazione di Dammacco, sono stati editi in corrispondenza dei debutti. Ciascuna pubblicazione comprende la drammaturgia integrale degli spettacoli, le illustrazioni originali di Stella Monesi e una conversazione tra Mariano Dammacco, Serena Balivo e Gerardo Guccini. Le tre pubblicazione documentano gli esiti testuali della Piccola Compagnia Dammacco e, grazie alle conversazioni, anche la continua ricerca di contatti necessari che leghino la scrittura, l’attore e lo spettatore. Dice Dammacco: «Credo che le mie siano drammaturgie in forma di monologo e di somma di monologhi proprio perché l’intenzione, la necessità è proprio quella di interloquire con lo spettatore, quasi a volerlo coinvolgere direttamente come testimone delle storie, delle visioni che si raccontano».
Durante la presentazione, Mariano Dammacco e Serena Balivo leggeranno alcuni brani di L’ultima notte di Antonio, testo del primo spettacolo realizzato dalla Piccola Compagnia.
Ingresso gratuito
In mostra le foto di Francesca Sara Cauli
Inaugurazione della mostra fotografica di Francesca Sara Cauli.
“Quelle come me sono destinate ad avere l’anima perpetuamente in tempesta", diceva Amy Winehouse. Sa di tempesta anche l'anima di Francesca, e quella delle “sue” donne sopra i palchi, ognuna con una propria, forte, identità.
Francesca Sara Cauli è una donna. Ed è una fotografa. Appassionata di musica internazionale, da oltre dieci anni cattura le vibrazioni più emozionanti della musica dal vivo con reportage live e ritratti dietro le quinte. Ha vinto premi e collaborato con numerose testate giornalistiche, non solo italiane.
È fotografa ufficiale del Beaches Brew Festival, DI Sentireascoltare e Rumore.
FKA twigs, Carrie Brownstein delle Sleater-Kinney, courtney barnett, Janelle Monáe, Rosalía, PJ Harvey, Kim Gordon, St. Vincent, Anna Calvi sono donne. E sono musiciste – tuttora attive – che hanno lasciato un segno rilevante sugli ultimi quarant’anni di musica rock e dintorni, incidendo dischi imprescindibili o cimentandosi in esibizioni memorabili, come altre colleghe protagoniste della mostra “She rocks”.
Cambia lo strumento, non il risultato: che sia una macchina fotografica, un microfono, una chitarra elettrica oppure un sax, queste donne “spaccano”.
Attenzione, però: la carrellata non intende accomunare i sedici soggetti raffigurati, selezionati da un vasto archivio.
L’etichetta di “musica al femminile” – stereotipo privo di senso – è più offensiva che obsoleta. Eppure viene utilizzata spesso, ancora, persino tra gli addetti ai lavori. L’obiettivo è lucido: qui se ne esaltano al contrario le differenti identità, sia da un punto di vista stilistico che strettamente iconico.
In tempi in cui i “generi” sono fluidi, si passa dall’alt-R&B al punk rock, dal synthpop all’indie rock, dal neo soul al flamenco, dal glam all’electroclash, dalla sperimentazione all’art pop e via proseguendo.
Ascoltare queste artiste è fondamentale per comprendere il nostro presente. Basta osservarle: ciascuna di loro, che sia emergente o già consegnata alla leggenda, si è impossessata in maniera forte e consapevole tanto della musica che suona quanto della propria immagine.
Ecco le foto: colore, luce e composizione sono usati per trasmettere i suoni. Il colpo d’occhio, allora, è come un concerto da vivere in prima persona: mentre lo sguardo passa da uno scatto all’altro, momenti
di estasi intervallano danze tribali, risuonano riff epici e partono assoli virtuosistici, il ritmo accompagna headbanging fuori controllo e coreografie policrome, i raggi dei riflettori flirtano con il mistero dell’ombra.
Si oscilla fra provocazione ed empatia con gli spettatori. Si tende verso l’alto e ci si accascia sul palcoscenico, lì dove tutto ha avuto e avrà sempre inizio.
Elena Raugei (Sentireascoltare, Il Mucchio Selvaggio)
Festa di apertura con la musica di:
- Dario No Glucose Festival
- Andrea Guagneli
- Arturo Compagnoni
Gallery16 è aperta dal martedì al sabato dalle 11:00 alle 19:30 e nelle aperture serali in occasione degli eventi del locale
Spettacolo con Serena Balivo | La Soffitta ottobre-dicembre 2019
Nell’ambito del progetto Piccola Compagnia Dammacco - Trilogia Della Fine Del Mondo. A cura di Gerardo Guccini.
Piccola Compagnia Dammacco
LA BUONA EDUCAZIONE
spettacolo con Serena Balivo
ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco
spazio scenico Mariano Dammacco e Stella Monesi
organizzazione Nicoletta Scrivo
amministrazione Paola Falorni
ufficio stampa Teatro di Dioniso Paola Maritan / ufficio stampa Piccola Compagnia Dammacco Maddalena Peluso
foto di scena Luca Del Pia
produzione Piccola Compagnia Dammacco / Teatro di Dioniso, in collaborazione con L’arboreto Teatro Dimora, Teatro Franco Parenti, Primavera dei Teatri, Asti Teatro 40, con il sostegno delle residenze artistiche Compagnia Diaghilev Residenza Teatro Van Westerhout, Residenza Teatrale di Novoli – Principio Attivo Teatro - Factory Compagnia Transadriatica, Giallo MareMinimal Teatro, Capotrave Kilowatt/Bando Sillumina Siae 2017, Residenza teatrale Qui e Ora
Una donna deve prendersi cura di un giovane essere umano, ultimo erede della sua stirpe. Deve ospitarlo nella sua vita, nella sua casa, nella sua mente, deve educarlo, progettare il suo futuro, deve contribuire all’edificazione di un “giovane Uomo”. Serena Balivo, Premio Ubu 2017 nella categoria “nuova attrice o performer”, dà vita sulla scena a questa donna, accoglie gli spettatori nel teatro della sua mente e condivide con loro la strada che percorre per cercare di assolvere al suo compito.
Ingresso gratuito con ritiro di coupon dalle ore 20.00
Spettacolo con Serena Balivo e Mariano Dammacco | La Soffitta ottobre-dicembre 2019
Nell’ambito del progetto Piccola Compagnia Dammacco - Trilogia Della Fine Del Mondo. A cura di Gerardo Guccini.
Piccola Compagnia Dammacco
ESILIO
con Serena Balivo e Mariano Dammacco
ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco
con la collaborazione di Serena Balivo
cura dell’allestimento Stella Monesi
luci Marco Oliani
produzione Piccola Compagnia Dammacco
con il sostegno di Campsirago Residenza
con la collaborazione di L’arboreto Teatro Dimora di Mondaino e di Associazione CREA/Teatro Temple, Associazione L’Attoscuro
Dedicato a Paolo Ambrosino
Esilio racconta la storia di un uomo come tanti al giorno d’oggi, un uomo che ha perso il suo lavoro. Quest’uomo, interpretato da Serena Balivo en travesti, insieme al suo lavoro, gradualmente perde un proprio ruolo nella società fino a smarrire la propria identità, fino a sentirsi abbandonato e solo seppure all’interno della sua città, fino a sentirsi finalmente costretto a chiedersi come e perché è finito in tale situazione. E così gli spettatori possono partecipare al goffo e grottesco tentativo di quest’uomo di venire a capo della situazione dialogando con se stesso, con la sua coscienza forse, con la sua anima o magari con le sue ossessioni.
Ingresso gratuito con ritiro di coupon dalle ore 20.00