Agenda cultura

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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 22 min 33 sec fa

L’inferno e la fanciulla

Ven, 10/11/2019 - 12:09

Spettacolo con Serena Balivo | La Soffitta ottobre-dicembre 2019

Nell’ambito del progetto Piccola Compagnia Dammacco - Trilogia Della Fine Del Mondo. A cura di Gerardo Guccini.

Piccola Compagnia Dammacco
L’INFERNO E LA FANCIULLA
spettacolo con Serena Balivo
ideazione e drammaturgia Mariano Dammacco, Serena Balivo
regia Mariano Dammacco
immagine di locandina Stella Monesi
produzione Piccola Compagnia Dammacco
con il sostegno di Campsirago Residenza

L’inferno e la fanciulla è un monologo composto da Mariano Dammacco insieme all’interprete Serena Balivo. I linguaggi scelti sono quelli dell’allegoria e dell’umorismo, affiancati da una lingua altra, poetica. In scena, l’attrice interpreta una surreale bambina, la fanciulla, e conduce gli spettatori in un suo personale viaggio all’inferno, non l’inferno delle anime dannate, bensì l’inferno che a volte ci sembra di vivere nella nostra quotidianità.

Ingresso gratuito con ritiro di coupon dalle ore 20.00

Noi cantiamo a un fiore d’argento. Tullia Magrini fra etnomusicologia e antropologia della musica

Ven, 10/11/2019 - 11:50

Tavola rotonda in ricordo di Tullia Magrini | La Soffitta ottobre-dicembre 2019

“Noi cantiamo a un fiore d’argento” – Tullia Magrini fra etnomusicologia e antropologia della musica. Tavola rotonda in ricordo di Tullia Magrini (1950-2005), coordinata da Donatella Restani.

Partecipano Giuseppe Bellosi (Fusignano, RA), Sergio Bonanzinga (Palermo), Giuliana Fugazzotto (Bologna), Cristina Ghirardini (Ravenna), Joaquina Labajo (Madrid), Salvatore Morra (Londra), Dina Staro (Monghidoro, BO).

In collaborazione con l’Associazione culturale «Il Saggiatore musicale»

La tavola rotonda in ricordo di Tullia Magrini ha lo scopo di riaprire la riflessione su quanto i suoi lavori abbiano influenzato gli studiosi italiani e stranieri, additando nuove possibilità di ricerca.

Ingresso libero

Le Giornate di Tamino 2019

Ven, 10/11/2019 - 10:37

La Musicoterapia che fa bene

25 ottobre, alle ore 18.00
Quartetto Mirus

con Federica Vignoni, Massimiliano Canneto - violini, Riccardo Savinelli – viola e Luca Bacelli – violoncello
Palazzo Magnani, sede UniCredit, in via Zamboni 20

9 novembre, alle ore 17.00
concerto di Komos – Coro Lgbt di Bologna

Chiesa Evangelica Metodista in Via Giacomo Venezian 1

15 novembre, alle ore 18.00
concerto di Matteo Cimatti – violino e Marco Gaggini – pianoforte

Palazzo Magnani, sede di UniCredit, in via Zamboni 20

I concerti realizzati presso Palazzo Magnani sono inseriti nel quadro del Progetto artistico di Fondazione del Monte e UniCredit.

Nell'ambito di Le Giornate di Tamino 2019, un importante appuntamento per far conoscere e condividere le attività di musicoterapia di Tamino che Mozart14 porta nei reparti pediatrici del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna fin dal 2006. Come ogni anno, Mozart14 organizza eventi musicali aperti al pubblico, durante i quali sarà possibile conoscere i laboratori svolti con i bambini ospedalizzati e sostenere le attività dell'associazione.

I concerti sono gratuiti aperti al pubblico (i posti sono limitati, è bene prenotare a info@mozart14.com). Chi vorrà potrà fare una donazione libera e consapevole a Mozart14, per sostenere i laboratori TAMINO di musicoterapia nei reparti pediatrici di Onco-ematologia, Terapia Intensiva Neonatale, Neonatologia, Chirurgia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi”.

Van der Graaf Generator

Ven, 10/11/2019 - 09:52

Il Celebrazioni | Stagione 2019/20

La band inglese, formata da Peter Hammill (voce, chitarra e pianoforte), Guy Evans (batteria) e Hugh Banton (tastiere, basso elettrico, chitarra) e nata nel 1967 a Manchester, torna live per festeggiare insieme al pubblico la sua brillante carriera. Alla fine degli anni '60 il gruppo comincia a farsi strada con la sua particolarissima visione musicale del tutto inclassificabile. Elementi di jazz, elettronica, classica, blues e soul si trasformano dando vita ad una musica sperimentale. La band è un quartetto rock, ma senza chitarre, che utilizza invece strumenti come organo, flauto, sassofono e piano, modificati per produrre suoni poi arricchiti con raffinatissimi effetti di sovraincisione. Album come "Pawn Hearts" (Charisma Records, 1971) e "Still Life" (Charisma Records, 1976) catturano al meglio l'essenza di un gruppo che tuttavia è nella dimensione live che si esprime al meglio. Tra il 1969 e il 1978 i VDGG trascorrono infatti interi anni in tour particolarmente impegnativi e proprio in Italia trovano un pubblico adorante e vastissimo. Un'esperienza incredibile che in alcuni anni porta i vari membri del gruppo a cercare respiro in esperienze soliste (alle quali peraltro collaborano spesso anche gli altri VDGG). Peter Hammill è certamente quello che negli anni ha ottenuto maggiore visibilità con una produzione musicale sempre originale e molto varia che gli ha fatto vincere nell'ottobre 2004 anche il Premio Tenco alla carriera. Il presente parla di un Peter Hammill in piena attività, sia come solista sia con la band. I VDGG infatti non hanno mai smesso di esibirsi e si preparano a conquistare ancora una volta il cuore dei fan italiani.

VAN DER GRAAF GENERATOR

8 APRILE
ore 21,00

Raptus

Ven, 10/11/2019 - 09:40

Festival La violenza illustrata 2019

Lo spettacolo Raptus, in collaborazione con il Comune di Bologna, fa parte della XIV edizione del Festival La violenza illustrata promosso da Casa delle donne in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Raptus è un percorso a ritroso che permette di identificare le origini storiche e culturali della violenza contro le donne e dei femminicidi erroneamente definiti “raptus”.

credits: Comune di Bologna, Ufficio Pari Opportunità, tutela delle differenze, contrasto violenza di genere, Cada Die Teatro in collaborazione con Casa delle donne per non subire violenza Onlus.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

Berg e Adorno: “Sii fedele”

Gio, 10/10/2019 - 18:14

Presentazione del volume “Sii fedele”. Corrispondenza 1925-1935 | La Soffitta ottobre-dicembre 2019

Presentazione del volume di Alban Berg e Theodor W. Adorno, “Sii fedele”. Corrispondenza 1925-1935 (Milano, Archinto, 2016).

A cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo.
Partecipano Maurizio Giani (Bologna) e Pietro Cavallotti (Torino)

La corrispondenza intercorsa tra Alban Berg e Theodor W. Adorno – durata un decennio, dal 1925 alla morte del compositore nel 1935 – testimonia il fervido rapporto umano che intercorse tra due grandi protagonisti dell’arte e del pensiero del Novecento.

Ingresso libero

BilBOlbul. Festival internazionale di fumetto

Gio, 10/10/2019 - 17:31

XIII edizione

Torna a Bologna BilBOlbul Festival Internazionale di Fumetto.

BilBOlbul ormai non è più solo un festival, ma un progetto attivo tutto l’anno con la missione di entrare nelle scuole, nelle biblioteche, nelle librerie e formare nuovi lettori e lettrici di fumetto.
Per questo, il tradizionale appuntamento di novembre diventa l’occasione di fare un altro passo avanti e chiedersi: come può il fumetto raccontare i grandi temi della contemporaneità?

Quest’anno il festival nasce dall’intenzione di esplorarne uno: lo spaesamento.

Lo spaesamento è una condizione costitutiva del nostro presente e si manifesta sotto diverse forme: la perdita di memoria storica, la disarmonia coi territori che abitiamo o attraversiamo, una crisi dell’immaginario che rende difficile pensare un futuro possibile.
Una condizione che, però, ha anche una componente generativa, perché quando saltano tutte le coordinate le possibilità si moltiplicano, anche sul piano dell’espressione artistica.

Lo spaesamento è il filo rosso che lega gli autori e le autrici che BilBOlbul ha scelto per questa edizione.

Ciascuno di loro, con modalità e sguardi differenti, ha sviluppato la propria idea di spaesamento, e tutti insieme formano un percorso che si snoda tra mostre, incontri, tavole rotonde e una programmazione trasversale che riprende i format classici di BilBOlbul e li amplia, per abbattere i confini tra i linguaggi e allargare gli orizzonti.

PROGRAMMA COMPLETO BBB19


Scarica il pieghevole del programma

Trekking Urbano 2019

Gio, 10/10/2019 - 17:20

11 percorsi a Bologna, Budrio, Castel San Pietro Terme, Dozza e San Lazzaro di Savena

Torna Trekking Urbano, la manifestazione nazionale indetta per il 31 ottobre cui il Comune di Bologna e Destinazione turistica Bologna metropolitana aderiscono anche per l'edizione 2019. "Turismo lento" è il tema conduttore scelto dal Comune di Siena, capofila della manifestazione.

Anche quest'anno a Bologna il Trekking Urbano va oltre la giornata nazionale, estendendo la durata della manifestazione a 3 giorni, dal 31 ottobre al 2 novembre 2019.

In programma 11 percorsi tematici ideati dalle associazioni di guide turistiche professionali (CO.ME.TE, G.A.I.A. Eventi, Le Guide d'Arte) che conducono i trekking con repliche nel corso dei tre giorni, alcuni dei quali si svolgono anche nei Comuni di Budrio, Castel San Pietro Terme, Dozza e San Lazzaro di Savena.

Saranno inoltre le stesse associazioni guide ad accogliere direttamente le iscrizioni dei partecipanti a partire dal 14 ottobre.

Ecco i percorsi di Trekking Urbano 2019:

A BOLOGNA

  • Ai g'vol d'la chelma! Ci vuole calma! Ovvero quando il lavoro era “paziente”
  • Da meridiana a meridiana: quando il tempo si misurava lento
  • La Bologna internazionale dei salotti culturali (in inglese)
  • Dal Fantino al Driver
  • Bologna la rossa è verde!!!
  • La città dei capolavori
  • Bologna fuori porta: dagli Alemanni al Savena
    (questo percorso inizia a Bologna e termina a San Lazzaro di Savena)

NELL'AREA METROPOLITANA

  • Una passeggiata slow a Dozza, tra murales, pievi e torri
  • Castel San Pietro Terme città slow
  • Budrio piccola capitale dell'immaginazione tra musica e curiosità
  • Dal ritmo lento in villa alla velocità del futurismo (a San Lazzaro di Savena)


Per dettagli sui percorsi, orari e punti di ritrovo consulta il programma

Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili.

Iscrizioni a partire da lunedì 14 ottobre direttamente con le associazioni guide - leggi come prenotare

Jimmy Villotti Power Quartet

Gio, 10/10/2019 - 16:59

30 anni di musica della Cantina Bentivoglio

Jimmy Villotti – chit.

Emiliano Pintori – org.Hammond

Paolo Benedettini – c.basso

Gegè Munari – batt.

Un poyo rojo

Gio, 10/10/2019 - 16:55

Gender Bender 2019 | Teatro Arena del Sole

Un poyo rojo

di Hermes Gaido
coreografia Nicolás Poggi, Luciano Rosso
interpreti Alfonso Barón, Luciano Rosso
produzione T4/ Jonathan Zak and Maxime

coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
con il sostegno di Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea

Nello spogliatoio di una palestra, due uomini si scrutano, si squadrano, si provocano, si affrontano tentando di sedursi in una stupefacente danza acrobatica e umoristica. Uno spettacolo di teatro fisico che combina danza, sport e attrazione, usando il linguaggio del corpo per esplorare i limiti e le possibili relazioni tra due uomini. Un dissacrante invito a ridere di sé stessi e, allo stesso tempo, ad accettare pienamente le proprie e altrui differenze.

Hermes Gaido è stage director è si è diplomato alla Buenos Aires Art Academy, dove ha studiato con Alejandro Saenz; Eduardo Gondell e Paco Redondo. Tra il 1989 e il 2008 ha collaborato a 14 produzioni teatrali, cinematografiche e coreutiche, viaggiando in Brasile, Olanda, Corea, Siria Costa Rica, Nicaragua, Colomba, Guatemala, Panama e Perù.  Nel 2009 ha lavorato per il teatro e per la compagnia URRAKA assieme a Luciano Rosso.

Durata: 45 minuti

segue alle 22 Conversazione con Nicolas Poggi e Luciano Rosso

Spettacolo del Gender Bender Festival

Piero Odorici Quartet

Gio, 10/10/2019 - 16:52

30 anni di musica della Cantina Bentivoglio

Piero Odorici – sax ten.

Andrea Pozza – p.forte

Aldo Zunino – c.basso

Roberto Gatto – batt.

Keo

Gio, 10/10/2019 - 16:41

Gender Bender 2019 | Teatro della Moline

Keo

di e con Elena Sgarbossa

Keo prende ispirazione dall’omonimo satellite artificiale che tra 50.000 anni ritornerà sulla terra per restituire i messaggi conservati al suo interno. E se gli abitanti del domani non ci capissero? Cosa succede quando noi non capiamo noi stessi? Sopravvive la volontà di comunicare? Sopravvive lo sforzo del tentare di capire? A partire da queste domande l’autrice instaura un dialogo con il pubblico lasciando che sia proprio questo confronto a nutrire la sua danza. Concentrandosi su un’utopica relazione con l’Altro-lontano-nel-tempo per capire il rapporto con l’Altro-vicino-nel-tempo, lo spettacolo coinvolge il pubblico per costruire un momento di riflessione sulla relazione e sulla volontà di incontro nonostante le reciproche differenze.

Vincitore di DNA appunti coreografici 2018

Elena Sgarbossa è una giovane danzatrice italiana. Si forma presso il Corso Triennale di Danza Contemporanea del Balletto di Roma diretto da Roberto Casarotto dove ha la possibilità di studiare con artisti attivi in contesti nazionali e internazionali. Altra parte fondamentale della sua formazione si delinea attraverso progetti sostenuti dal Network Anticorpi XL e da OperaEstate Festival/Bassano del Grappa dove si forma come insegnante Dance Well – Ricerca e Movimento per il Parkinson. Ha danzato in lavori di Marco D’Agostin, Chiara Frigo, Davide Valrosso, Andrea Rampazzo e Pietro Marullo e nel 2018 si avvicina all’esperienza coreografia con il solo Keo, vincitore di DNAppunti Coreografici 2018 Partecipa al progetto europeo Empowering Dance sostenuto dal programma Erasmus+ della UE in collaborazione con CSC-Bassano del Grappa, K3 Amburgo, HIPP Zagabria, Dansatelier Rotterdam e La Briqueterie Parigi.

Spettacolo di Gender Bender Festival

P!nk elephant

Gio, 10/10/2019 - 16:28

Gender Bender 2019 | Teatro della Moline

P!nk elephant

coreografia/performance Siro Guglielmi
musica Alessio Zini e Cristiano de Palo
realizzato con il sostegno di CSC Bassano del Grappa (Vicenza) , Zebra Cultural Zo

Al centro della scena il danzatore, a torso nudo e con pantaloncini attillati, alterna passi slegati e disarticolati a posture ironiche e caricaturali in incalzanti continui cambiamenti di registro che disorientano lo spettatore. P!nk Elephant è una danza compiuta attorno all’oggetto amato e una riflessione sul ruolo degli immaginari e delle aspettative sociali nei confronti del corpo. La danza diventa espressione di un cammino necessario, di una traccia da seguire.

P!nk Elephant è la prima creazione di Siro Guglielmi ed è stata presentata in festival come Opera Estate Festival Veneto, Interplay Torino, Bolzano Danza e la vetrina della Giovane Danza D’Autore.

Siro Gugliemi (Vicenza, 1992) ha completato la sua formazione come danzatore presso la Scuola del Balletto di Toscana a Firenze. Il suo lavoro è stato selezionato, presentato e promosso dalla rete italiana Anticorpi XL. Continua a collaborare come danzatore con altri autori e nel 2018 è stato coinvolto nelle creazioni dei coreografi Andrea Costanzo Martini e Silvia Gribaudi.

Durata: 20 minuti

Spettacolo di Gender Bender Festival

Repliche ore 17:30; 18:30; 19:30

La scienza in tavola. Salute, sostenibilità ambientale e corretti stili di vita

Gio, 10/10/2019 - 16:06

Incontri e laboratori

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione indetta dalla Fao, Fondazione Golinelli invita a un pomeriggio di incontri per adulti e laboratori per bambini e ragazzi aperti gratuitamente dove sperimentare e conoscere ciò che ancora non sappiamo sul cibo, sulla salute e sulla sostenibilità ambientale. Dai corretti stili di vita alimentari fino alla chimica e alla biologia degli alimenti, passando per il coinvolgimento dei cinque sensi.

Programma:

17.30-19.00
Laboratori scientifico-creativi per bambini e ragazzi dai 7 ai 13 anni. Al termine dei laboratori, i gruppi sono invitati ad assistere alla performance di Nick Difino.

18.00-18.45
La Dott.ssa Renata Alleva, Specialista in Scienza dell'Alimentazione con all’attivo numerose pubblicazioni internazionali, approfondirà il tema dei corretti stili alimentari con particolare attenzione all’agricoltura biologica.

18.45-19.30
Nick Difino, foodperformer e autore, condurrà i partecipanti attraverso un Imagine Food, ovvero un'indagine iconografica ed estetica del cibo, aggiungendo un attualissimo sguardo sulla sua sostenibilità. 

Laboratori:
Giochiamo con la piramide – bambini 4-6 anni
Attività interattive e dinamiche per i più piccoli, per affrontare temi come la sostenibilità e la corretta alimentazione giocando e condividendo.
Dalla piantagione alla tavola – bambini 7-9 anni
Qual è il percorso di un alimento dalla sua terra d’origine alle nostre tavole? Quanti ingredienti vengono aggiunti prima che sia pronto per il nostro consumo? Giochiamo e sperimentiamo insieme, rispondendo a queste e molte altre domande.
Biodiversità a colori – ragazzi 10 -13 anni
sperimenti di laboratorio e osservazioni al microscopio per avvicinare i ragazzi al concetto di biodiversità.

Per iscrizioni: https://www.fondazionegolinelli.it/it/events/72

Funk Shui Project & Davide Shorty + Johnny Marsiglia

Gio, 10/10/2019 - 15:59

Locomotiv club | Eventi 2019/20

La Soluzione” è il nuovo album dei FUNK SHUI PROJECT & DAVIDE SHORTY. Gli strumenti musicali, l’amore per l’hip hop, il linguaggio del funk. Queste sono le fondamenta del FUNK SHUI PROJECT, collettivo di musicisti e produttori torinesi attivo dal 2008. Nel 2018 comincia la fortunata collaborazione con Davide Shorty che porta la nascita del loro ultimo album “Terapia di Gruppo”, lavoro che li ha portati ad affermarsi come uno dei progetti hip hop/soul più interessanti d’Italia. L’attuale formazione del gruppo è composta dal bassista-fondatore Alex “Jeremy”, il beatmaker Natty Dub, il chitarrista Daniele Fiaschi e Joe Allotta alla batteria. Davide Shorty è un cantautore, beatmaker e rapper di Palermo capace di far convivere la sua inconfondibile voce soul con sonorità innovative e melodie contaminate da jazz e rap.

31 gennaio 2020 ore 20:30
12 euro + d.d.p. | riservato ai soci del circolo con tessera aics 2019-2020

Dagli archivi alla storia + Costruire una storia

Gio, 10/10/2019 - 15:51

Per il Festival di Santarcangelo in vista della cinquantesima edizione (1971-2020) | La Soffitta ottobre-dicembre 2019

Per il Festival di Santarcangelo in vista della cinquantesima edizione (1971-2020). A cura di Gerardo Guccini. In collaborazione con Santarcangelo Festival.


Martedì 22 ottobre 2019 – ore 11.00-13.00 | DAMSLab/Teatro
DAGLI ARCHIVI ALLA STORIA
Tavola rotonda

interventi di Fabio Acca, Laura Budriesi, Matteo Casari, Elena Cervellati, Gerardo Guccini, Giulia Taddeo, Cristina Valenti
conduce Roberta Ferraresi

Gli interventi valorizzano aree distinte dell’archivio: i giornali dei festival, la rassegna stampa intorno a Elementi di struttura del sentimento, le documentazioni relative ai teatri asiatici, alla danza, alla presenza animale negli spettacoli e alla direzione di Leo de Berardinis. L’obiettivo non è ricostruire in maniera complessiva la storia della manifestazione, ma svolgere dei sondaggi che mostrino come la stratificazione e l’eterogeneità delle fonti archivistiche si prestino ad alimentare gli elementi-in-vita del passato, restituendoli alla storia teatrale.


Martedì 22 ottobre 2019 - ore 15.00-18.00  | DAMSLab/Auditorium
COSTRUIRE UNA STORIA
Partecipano Chiara Guidi, Enrico Casagrande, Ermanna Montanari (direzione artistica 2009-11) e Rodolfo Sacchettini (coordinamento critico-organizzativo del triennio insieme a Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci)
introducono Gerardo Guccini e Roberta Ferraresi

Il ciclo di incontri Costruire una storia ha come protagonisti i direttori del Festival di Santarcangelo. La tappa della Soffitta è dedicata a Chiara Guidi, Enrico Casagrande, Ermanna Montanari, che hanno diretto il festival nel 2009, 2010, 2011. Si è trattato di un triennio particolare, che ha visto la riappropriazione del festival da parte di artisti al contempo primari e operanti nel territorio. Significativo della progettualità del triennio è il ripristino del titolo originario: “Festival Internazionale del Teatro in Piazza”, denominazione che accentua la volontà di incontrare in spazi collettivi un pubblico allargato e plurale.

Ingresso libero

L'elisir d'amore

Gio, 10/10/2019 - 15:19

Opera Next

Nel 1832, in pieno sfolgorio di carriera, Donizetti produce un dramma giocoso che gioca con le convenzioni, su libretto di Felice Romani. L’elisir d’amore mette a profitto i saperi della carriera dell’autore, in un’opera equilibrata nel rapporto tra il fattore buffo, quello sentimentale e quello metateatrale. La vena giocosa di Donizetti, fatta di fresca invenzione e spunti popolari, è posta qui al servizio di una trama basata sull’amore e l’equivoco.

Nuova Produzione del TCBO con Auditorio de Tenerife e con Teatro dell’Opera e Balletto di Tbilisi, Georgia

PROGETTO EUROPA CREATIVA

La cenerentola

Gio, 10/10/2019 - 15:15

ossia La bontà in trionfo

Melodramma giocoso in due atti su libretto di Jacopo Ferretti, La Cenerentola di Rossini si configura come un’opera fatta di travestimento e trasformazione, sia nella storia sia nei motivi musicali. La trasformazione più miracolosa di tutte è, naturalmente, quella cui è soggetta la protagonista, Angelina: l’ingenua fanciulla che al levare del sipario è calata in un mondo di personaggi da opera buffa diviene gradualmente una donna matura e regale.

Madama Butterfly

Gio, 10/10/2019 - 15:10

Produzione Teatro Regio di Torino

Basata su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi IllicaMadama Butterfly è un’opera in tre atti che mette in scena le inquietudini dell’animo femminile. La protagonista del dramma Cio-Cio-san, pur essendo vittima dell’istituzione matrimoniale, cresce in consapevolezza nel corso dell’opera fino alla fase matura della maternità, in nome della quale ella prende scelte determinanti. Quella della protagonista è dunque una figura fragile e tormentata, che trova nelle regioni più nascoste del proprio animo la forza di uscire dalle convenzioni e trovare la libertà nell’abbandono del figlio e della vita.

Fidelio e l'utopia della libertà

Gio, 10/10/2019 - 15:04

Parliamo d’opera con Romano Prodi

“Una carta geografica che non contenga l’isola di Utopia non è degna neppure di uno sguardo”, scriveva Oscar Wilde con il suo consueto amore per il paradosso, visto che Utopia, per definizione, non può stare “in nessun luogo” di nessuna carta. E tuttavia esattamente questo è il suo fascino: di simboleggiare con la sua idea qualcosa che nella realtà non esiste e che tuttavia si muove prepotentemente dentro di noi perché ne avvertiamo il bisogno. Lo stesso vale per la libertà. Se ci mettiamo a scandagliare la carta geografica della nostra psiche troviamo solo determinazioni e condizionamenti, e tuttavia un essere umano che non contenesse in sé l’isola della libertà non sarebbe degno del nostro soffermarci perché privo di quella imponderabile scintilla che la tradizione chiama anima o spirito, e da cui è nata la grande arte, tra cui la musica di Beethoven.

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