Vanna Vinci presenta il suo ultimo libro
Vanna Vinci presenta il suo utlimo libro
LA BAMBINA GIURASSICA
e a seguire
SMASCHERIAMO I DINOSAURI
Laboratorio per bambini da 6 a 8 anni alla scoperta dei grandi abitanti del Giurassico
Per il laboratorio la prenotazione è obbligatoria al: 051227337
mostra | Foto/Industria 2019
Olympia è il più ambizioso e visionario progetto realizzato dall’artista belga David Claerbout. Protagonista è il celebre Olympiastadion di Berlino, noto per avere ospitato le olimpiadi del 1936, progettato dall’architetto Werner March. Secondo il suo progetto originario, lo stadio dovrebbe resistere per mille anni: tale era infatti la durata attesa dai gerarchi per l’intero ciclo del Terzo Reich. Per questo lavoro David Claerbout si è dunque chiesto come dovrebbe apparire l’Olympiastadion tra un millennio, sviluppando un complesso software di computer grafica che simula il degrado dell’architettura in tempo reale in una proiezione di grande formato, fino alla sua totale sparizione.
Mostra nell’ambito della IV edizione di Foto/Industria, promossa dalla Fondazione MAST.
Orario: da martedì a domenica 10-19
Ingresso gratuito
Info badge Foto/Industria
Inaugurazione stagione musicale 2019/2020 Fondazione Istituto Liszt
INTORNO AL TOTENTANZ: IMPROVVISAZIONI CROSS OVER A 2 E A 4 MANI
Massimiliano Génot, pianoforte
Emanuele Sartoris, pianoforte
Programma del concerto
Franz Liszt (1811-1886)
da Douze Études d’exécution transcendante S139: n. 1 “Preludio”
da Troisième Année de pèlerinage S163: “Aux cyprès de la Villa d’ Este”
Totentanz. Paraphrase über Dies Irae S525
Domenica 20 ottobre 2019 a Palazzo Grassi, i pianisti Massimiliano Génot ed Emanuele Sartoris inaugureranno la Stagione 2019/2020 della Fondazione Istituto Liszt onlus con un programma speciale tra classica e jazz dal titolo Intorno al Totentanz: improvvisazioni cross over a 2 e a 4 mani. Il concerto è realizzato dalla Fondazione Istituto Liszt, in collaborazione con il Circolo Ufficiali dell’Esercito.
ore 17.00
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
incontro con Fumettibrutti
All'interno di Gender Bender International Festival, in collaborazione con Il Progetto Alice
P. La mia adolescenza trans di Fumettibrutti (Feltrinelli, 2019)
Antonia Caruso, attivista trans/femminista, ne parlerà con Fumettibrutti e il fumettista Samuel Spano
Produzione: Compagnia Enfi Teatro
Autore: Luigi Pirandello
Regista: Fabio Grossi
Musiche: Germano Mazzocchetti
Scene: Angela Gallaro Goracci
Luci: Umile Vainieri
Costumi: Angela Gallaro Goracci
Attori: Leo Gullotta, Liborio Natali, Rita Abela, Federica Bern, Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio, Marco Guglielmi, Valerio Santi, Sergio Mascherpa
durata: 1 ora e 30 minuti
La storia
Il testo racconta di una fanciulla che rimasta incinta del suo giovane fidanzato non sa come portare avanti questa gravidanza. Il professor Toti pensa di poterla aiutare chiedendola in moglie per poi autorizzarla a godere della sua pensione il giorno in cui lui non ci sarà più. Naturalmente la società civile si scaglia contro questa decisione, a discapito della piccola creatura che nel frattempo è venuta al mondo…
Il cast
Leo Gullotta, attore tra i più celebri del teatro italiano, aggiunge un altro ruolo pirandelliano alla sua straordinaria carrellata di interpretazioni. “Del professore Toti porto in scena la condizione dell’anziano come la intendiamo oggi, non la vecchiaia. Un uomo certo avanti negli anni ma non spento, tanto egocentrico quanto anticonformista e autentico paladino dei valori”.
Lo spettacolo
Pensaci Giacomino nasce in veste di novella nel 1915 per poi avere la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917. Tutti i ragionamenti, i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani sono presenti in quest’opera. Un testo di condanna nei confronti di una società becera e ciarliera, dove il gioco della calunnia, della derisione e del bigottismo è sempre pronto ad esibirsi. Fabio Grossi pospone l’azione negli anni Cinquanta, in piena ricostruzione, agli inizi del boom industriale che porterà il paese a godere di “unicorni dorati” dal profumo di ritrovata libertà.
Perché vederlo?
La commedia pirandelliana è un testo di denuncia sempre attuale. “Il premio Nobel agrigentino – osserva il regista Grossi – ha creato una vera e propria macchina da guerra, ancor oggi efficace per modi e valori. Come Leonardo, che con i suoi funzionanti artifici è stato anticipatore, così Pirandello usa il professor Toti, personaggio principale della vicenda, per snocciolare circostanze di contemporanea efficacia. S’affrontano così la solitudine, la condizione femminile, l’arrivismo dei burocrati, l’invadenza dei rappresentanti ecclesiastici, l’uomo depauperato fino al riscatto d’orgoglio.”
(La Villa, Francia/2017) di Robert Guédiguian (107')
In una pittoresca villa affacciata sul mare di Marsiglia, Angela, Joseph e Armand si ritrovano attorno all'anziano padre. È l'occasione per fare un bilancio, tra ideali ed emozioni, aspirazioni e nostalgie. Finché un arrivo imprevisto, dal mare, porterà scompiglio nelle vite di tutti. Al suo ventesimo film, Guédiguian festeggia il cinema che gli è più caro, torna alla sua gente, ai suoi luoghi, ai suoi temi, dipingendo uno spaccato del nostro presente e una profonda metafora sul senso della parola ‘casa'.
(Once Upon a Time in Hollywood, USA/2019) di Quentin Tarantino (161')
Proiezione in pellicola 35 mm.
Il film è programmato anche in Sala Scorsese e ai DAMSLab.
Nono, attesissimo film di Quentin Tarantino, è il primo che il regista cinefilo per eccellenza ambienta dietro le quinte del mondo del cinema. Siamo nella Los Angeles del 1969. Splendono gli ultimi fuochi della golden age hollywoodiana, mentre s'allungano le ombre della Family di Charles Manson. L'attore televisivo in declino Rick Dalton e la sua storica controfigura Cliff Booth (la coppia superstar Leonardo DiCaprio e Brad Pitt) cercano di farsi strada in una Hollywood che ormai non riconoscono più. Ad abitare alla porta accanto arriva l'attrice sulla cresta dell'onda Sharon Tate. "È un film molto tenero: tenerezza per il cinema scomparso, per My Darling Clementine, ma anche per Combat e Bonanza, per il Glenn Ford dei western cui DiCaprio somiglia molto e per il giovane Robert Redford, del quale il bravissimo Brad Pitt riprende la calma mascolinità; tenerezza per una ragazza bella morta troppo presto e troppo male e per una lunga distesa di villaggi intrecciati l'uno all'altro tra le colline e l'oceano, dove una volta nascevano le fiabe e dove ogni tanto, forse, bisogna ricominciare a sognare" (Emanuela Martini).
Lingua originale con sottotitoli
azione scenica itinerante
Archivio Zeta propone una visita guidata ispirata, un'azione scenica itinerante nella quale Mnemosyne - dea della memoria – conduce i visitatori in un percorso fatto di lampi, scintille e frammenti poetici, antropologici e storici per accostarsi con un altro punto di vista agli oggetti in mostra e ai protagonisti della genesi del Museo Civico Archeologico.
Una costellazione di interventi recitati, sonori e musicali sul significato filosofico del guardare un’opera d’arte; un dialogo onirico tra due personaggi surreali: un eccentrico storico dell’arte ispirato alla figura di Aby Warburg e la dea greca Mnemosyne, madre delle Muse (e quindi letteralmente madre del museo, luogo sacro alle Muse) e personificazione della Memoria. Saranno queste due figure che si inseguiranno nelle sale del museo invitando i visitatori a seguirli.
Alla base dell’idea drammaturgica c’è l'amore per il museo, da vivere e attraversare con un nuovo sguardo, esso stesso opera d’arte. A partire da un saggio che Georges Didi-Huberman ha dedicato proprio ad Aby Warburg e alla sua idea di costruzione di un Atlante della Memoria (Bilderatlas Mnemosyne) il cui scopo principale è la necessità di un orientamento, il tentativo è quello di mettere in relazione immagini insepolte, di tracciare rotte e disegnare mappe di senso: provare dunque a orientarsi nella memoria viva delle opere d’arte e a immergersi in un vasto oceano pieno di fossili viventi.
Un’esperienza che inviterà ciascuno dei partecipanti a interrogarsi sull’atto del guardare e a costruire il proprio personale Atlante della Memoria.
La performance prevede l’utilizzo di cuffie Hi-Fi Silent Sistem.
Max 40 partecipanti.
Prenotazione obbligatoria su www.archiviozeta.eu/eventi oppure al 334 9553640.
Ingresso € 10,00 (ingresso museo gratuito)
MNEMOSYNE coralli di memoria nell’acqua torbida del tempo
di e con Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
partitura sonora Patrizio Barontini
tecnica Andrea Sangiovanni
cuffie Silent System
incontro | Ming (1368-1644). La Dinastia Splendente
Conferenza di Giovanni Peternolli.
Letterati erano in genere funzionari statali che si dedicavano alle belle arti (calligrafia, poesia e pittura) non come mezzo di sostentamento, ma per diletto e per elevazione spirituale. Essi hanno costituito il filone più importante e innovativo della pittura cinese a partire dalla dinastia mongola Yuan (1269- 1368). Di grande fascino è nelle loro opere l’accostamento armonioso di pittura e calligrafia.
La rassegna Ming (1368-1644). La Dinastia Splendente, a cura del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, propone tre incontri dedicati alla dinastia Ming.
Il carattere ming è composto dai pittogrammi di “sole” e “luna” e il suo significato è “splendente”, “luminoso”. E in effetti questa dinastia è una delle più gloriose di tutta la lunga storia della Cina, un’epoca di grandi realizzazioni in tutti i campi: dalla tecnologia, alla letteratura, al pensiero, alle arti figurative.
visita guidata
Tra il XIX e il XX secolo Bologna conosce una lenta e profonda metamorfosi industriale, divenendo un centro di eccellenza nel settore meccanico prima, elettromeccanico e meccatronico poi. Il tessuto produttivo si configura a mano a mano come un sistema di medie e piccole imprese capaci di realizzare prodotti competitivi sul grande mercato internazionale.
In tale sviluppo, reso possibile dalla presenza di istituzioni scolastiche tecniche, banche, enti di pianificazione e governo del territorio, risulta determinante l’azione di molte donne imprenditrici che operano in alcune importanti aziende del territorio. È il caso di Maria Corazza che, alla morte del marito, prende le redini dell’omonima azienda produttrice di macchine automatiche per il confezionamento di dadi da brodo. Allo stesso modo Gilberta Gabrielli succede al marito nella conduzione delle Officine Minganti: i suoi meriti imprenditoriali sono riconosciuti dal Presidente della Repubblica che la nomina, prima donna in Italia, Cavaliere del Lavoro nel 1964.
Infine, la mostra fotografica Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna, 1946-1970, offrirà uno spaccato sull’ingresso delle donne nelle scuole tecniche e nel mondo del lavoro negli anni del boom economico
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 18 ottobre).
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuitolaboratorio
In occasione della Festa Internazionale della Storia, laboratorio per famiglie con bambini dai 5 ai 10 anni, dedicate alla mostra temporanea di Cesare Pietroiusti al MAMbo.
Dal 1955 al 2019, un oggetto per ogni anno racconta la storia dell'artista. 65 tappe di una vita che intreccia le sue vicende alle nostre e mentre ci fa sorridere pone interrogativi sulle creatività e l'intenzione di essere artista oggi.
In laboratorio prenderemo parte ai processi creativi di Pietroiusti producendo un certo numero di nuove cose.
Viva la storia (dell'arte) viva!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (mercoledì ore 10-17 e giovedì ore 13-17) o mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso € 5,00 a bambino (fino a due accompagnatori gratuiti)
visita guidata
Una passeggiata dedicata a chi non ha mai visitato il complesso monumentale, l'ABC della nostra Certosa: dalla necropoli etrusca al monastero, dall'istituzione del "cimitero moderno" ai capolavori più famosi e tante, tante curiosità.
A cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Tutti i possessori di Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all’ingresso.
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
laboratorio per bambini da 6 a 12 anni
Conoscere il funzionamento di oggetti di uso quotidiano e osservare alcuni fenomeni naturali presenti nella vita di tutti i giorni può trasformarsi in un viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi della meccanica, elettricità, ottica. Attraverso esperimenti semplici ma significativi, ribattezzati con nomi suggestivi e divertenti, il laboratorio Come funziona? si propone di fornire informazioni, curiosità ed approfondimenti sul mondo che ci circonda, stimolando nei ragazzi la voglia di conoscere e capire.
Aiutati da un operatore e sollecitati dalla loro curiosità, i partecipanti potranno scoprire come far funzionare una pila con le mani, come non ustionarsi immergendo la mano nell’acqua che bolle, come gonfiare un palloncino senza toccarlo e come ottenere una “colla magica”.
Il filo conduttore degli esperimenti è la voglia di conoscere e scoprire cose nuove. Idee e ipotesi da verificare saranno più che ben venute in un'attività che vuole coinvolgere in prima persona i ragazzi (e gli adulti) presenti.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 18 ottobre).
Ingresso € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
concerto nell’ambito del Festival CantaBO 2019
Festival corale CantaBo 2019
BONONIA CANTA SANTA CECILIA
RASSEGNA DELLA CORALITÀ EMILIANO ROMAGNOLA AL FEMMINILE
Coro Femminile del Collegium Musicum di Bologna
Direttore: Enrico Lombardi
Coriste per Caso – Correggio (RE)
Direttore: Antonella Piccagliani
Coro femminile Note di Donne (Modena)
Direttore: Roberto Guerra
Coro delle Mondine di Novi (MO)
Direttore: Giulia Contri
Coro Consonanze (Piacenza)
Direttore: Patrizia Bernelich
Coro delle Mondine di Porporana
Direttore: Morena Gavioli
Coro Città di Riccione
Direttore: Marco Galli
Repertorio di musica “al femminile”
Il concerto è nell’ambito della terza edizione del festival corale CantaBo.
Info: cantabo.it
concerto nell’ambito del Festival CantaBO 2019
Festival corale CantaBo 2019
CORO GIOVANILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Direttore: Petra Grassi
Brano anniversario – Henri Pousseur (1929-2009)
Brano estratto dalla Missa Brevis (1951)
Il concerto è nell’ambito della terza edizione del festival corale CantaBo.
Info: cantabo.it
Ensemble di musica barocca del Conservatorio G.B. Martini
L'ensemble del Dipartimento di Musica barocca sotto la direzione di Daniele Salvatore eseguirà la Messe de minuit pour Noël ed il Te deum di Marc-Antoine Charpentier.
concerto nell’ambito del Festival CantaBO 2019
Festival corale CantaBo 2019
DUO ALDA CAIELLO E ANDRÈ GALLO
Liederistica moderna e contemporanea
All'Oratorio San Rocco il duo Alda Caiello, una delle maggiori interpreti nel panorama europeo contemporaneo per versatilità, raffinatezza e capacità espressive, accompagnata dal pianista italiano André Gallo, distintosi fin dalla più giovane età per l’eccellenza e l’eclettismo dimostrati nella sua attività artistica oltre che per le prestigiose collaborazioni con musicisti e istituzioni concertistiche.
Il concerto è nell’ambito della terza edizione del festival corale CantaBo.
Info: cantabo.it
Stagione Agorà 2019-2020
Se questo è Levi è un ritratto d’attore. È il tentativo di concretizzare l’esperienza del resoconto, a tu per tu con lo scrittore. L’attore Andrea Argentieri veste i panni di Primo Levi, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i toni, i discorsi in prima persona. È un incontro diretto in cui lo scrittore testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione.
Tre luoghi simbolici sono stati individuati in cui incontrare lo scrittore: uno studio privato, un’aula magna e la sala di un consiglio comunale – che saranno ricreati nelle suggestive stanze del Castello di Bentivoglio /Istituto Ramazzini. Ognuno di questi tre luoghi esprime una domanda diversa in relazione a tre differenti opere di Levi: Se questo è un uomo, Il sistema periodico, I sommersi e i salvati.
Grazie alla tecnica del remote acting, dell’eterodirezione, Andrea Argentieri compone un ritratto dello scrittore che si basa sulla vertigine di una domanda: quanto questa testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci tramite la sensibilità di un attore che si lascia attraversare dai materiali originali a noi rimasti di quello scrittore?
con Andrea Argentieri
drammaturgia Chiara Lagani regia Luigi De Angelis
organizzazione Ilenia Carrone produzione E/Fanny & Alexander
Se questo è Levi si compone di tre spettacoli con possibilità di vederli tutti e tre in successione, come “Maratona Levi”.
Ore 17 Se questo è un uomo / ore 18 Il sistema periodico / ore 19 I sommersi e i salvati
Domenica 16 febbraio 2020
ore 17, 18 e 19
in replica con gli stessi orari
Domenica 23 febbraio 2020
Domenica 1 marzo 2020
Per informazioni:
Dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13
Telefono, WhatsApp e SMS: 333.8839450
e-mail: biglietteria.teatri@renogalliera.it
Per il programma completo:
www.stagioneagora.it
Divoti affetti alla passione di nostro Signore e Esercizi per l’accompagnamento di Giovanni Alberto Ristori (1692-1753) | Musica in San Colombano - X edizione
Un italiano a Dresda. Divoti affetti alla passione di nostro Signore e Esercizi per l’accompagnamento di Giovanni Alberto Ristori (1692-1753)
Giulia Beatini cantus
Camilla Biraga altus
Matteo Messori organo
in collaborazione con il Conservatorio N. Paganini di Genova
Il concerto è parte della stagione musicale 2019/2020 di San Colombano.
presentazione del libro di poesie di Matteo Bianchi
Presentazione di
FORTISSIMO.
Poesie di Matteo Bianchi (Minerva).
Con l’autore interviene Vito Bonito.
In collaborazione con PASSAGGI DI VERSI.
Tra un Fortissimo e un Mezzopiano, Matteo Bianchi compone la sua personalissima sonata sul tema - prediletto - della passione amorosa, scandita in movimenti ora lenti e indugianti, ora nervosi e taglienti, fra malinconia, tenerezza, insofferenza, azzardo. Se nella prima parte si affida alla forma diaristica - con schegge narrative di raffinata complessità -, nella seconda declina il verso libero con la libertà dell’estro e dell’intelligenza che da tempo gli conosciamo, inanellando dialoghetti di sospesa intensità, figure che si cercano e si perdono, gli oggetti della vita di ogni giorno.