Agenda cultura

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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 35 min 52 sec fa

Dall'Inferno al Paradiso

Mar, 09/22/2015 - 12:00

I Viaggi dell'anima | No Gravity Dance Company

Le donne e gli uomini, terrestri e divini, mortali e immortali, che Dante racconta nella Divina Commedia non sono corpi ma intelligenze, memorie, visioni, desideri, idee: anime. E le anime non pesano.
Questa intuizione fisica e poetica è il punto di appoggio dal quale prende, letteralmente, il volo l'allestimento di Emiliano Pellisari. Grazie al recupero di tecniche sceniche e illusionistiche care anche al teatro barocco, i suoi danzatori, acrobati e attori rendono, cantica dopo cantica, del tutto credibile questa ri-creazione del percorso dantesco.

una creazione di Emiliano Pellissari
danzatori Mariana Porceddu, Antonella Perrazzo, Lucia Orru, Eva Campanaro, Mirko Simeone, Rocco Ascia
coreografie Emiliano Pellisari, Mariana Porceddu
musiche Bach, Rossini, Sybelius, Stravinskj, Meredith Monk, Steve Reich
rielaborazione/mix Emiliano Pellisari Studio
voci recitanti Gianni Bonagura, Laura Amadei, Carla Ortenzi e Marion Chiris.

Il canto di Natale

Mar, 09/22/2015 - 11:50

spettacolo per bambini dai 5 anni

Scrooge è un uomo d'affari, che pensa solo al successo e al denaro a discapito della famiglia e non riesce a godere del tepore del Natale.
La svolta della sua esistenza si ha proprio alla vigilia di Natale, quando rientrando a casa, si trova di fronte tre fantasmi, che rappresentano il passato, il presente e il futuro. Quest’incontro cambierà il suo modo di provare i sentimenti e di essere con gli altri. Un esempio di redenzione, quasi un appello a ritrovare lo spirito del Natale e a farlo durare tutto l'anno.

Lo spettacolo propone un’originalissima messa in scena, con pupazzi sul palco insieme agli attori, grazie ad una tecnica sperimentata nei musical di Londra e Broadway e rielaborata appositamente da Fantateatro.

I tre porcellini

Mar, 09/22/2015 - 11:37

spettacolo per bambini dai 3 anni

Tommy, il porcellino più saggio, suggerisce ai suoi fratellini una soluzione per rendere la loro favola più “ecologica”, riciclando i rifiuti che trovano nel bosco. Nel frattempo, Tato Lupo, cerca nei tre porcellini tre improbabili compagni di gioco.

Una storia divertente che si propone di spiegare, ai giovani spettatori, cosa voglia dire differenziare i materiali e le cose, e accettare le diversità altrui.

Miticotango

Mar, 09/22/2015 - 11:36

Adrian Aragon e Erica Boaglio

Sulle note dei tanghi più celebri, in un percorso che va da Gardel a Piazzolla passando per le contaminazioni varie che questo genere ha attraversato, il Quintetto i Fiori Blu accompagnato da Adrian Aragon e Erica Boaglio trasporta il pubblico in un emozionante viaggio da Buenos Aires a Parigi, toccando i più celebri brani che hanno fatto la storia del tango.

coreografie Adrian Aragon e Erica Boaglio
musiche A. Piazzolla, F. De Andrè, E. S. Discepolo, C. Gardel, M. Mores, J. C. Cobian
danzatori Adrian Aragon e Erica Boaglio e Pasiones Company
Quintetto I Fiori Blu
e con Gloria Clemente (pianoforte), Pietro Sinigaglia (voce, corno francese, percussioni), Matteo Rovinalti (violino), Davide L'Abbate (chitarra), Andrea Cozzani (basso elettrico)

Robin Hood

Mar, 09/22/2015 - 11:24

spettacolo per bambini dai 4 anni

La storia di Robin di Locksley, detto Robin Hood il principe dei ladri, che rubava ai ricchi per dare ai poveri, è raccontata con poesia e leggerezza. Un eroe d'altri tempi eppure sempre attuale, uno spettacolo appassionante e divertente, in grado di divertire, emozionare e di insegnarci quali sono i valori per cui vale la pena lottare. Combattimenti, amore, tornei e raggiri: tutto questo e tanto altro in questa produzione di Fantateatro.

BIT

Lun, 09/21/2015 - 16:20

ideazione e coreografia Maguy Marin | Vie Festival 2015

 

Forza e vitalità, lucidità, coerenza poetica, umorismo, impegno civile. Da sempre la danza di Maguy Marin è una lotta strenua con e contro l’informe. Al centro di questa nuova creazione il tema del ritmo. Voci, volti e corpi emergono da una pasta scura, spinti da una tensione interna che mette in vibrazione tutto lo spazio.

ideazione e coreografia MAGUY MARIN 
in stretta collaborazione con Ulises Alvarez, Kaïs Chouibi, Laura Frigato, Daphné Koutsafti, Mayalen Otondo, Cathy Polo, Ennio Sammarco
con Ulises Alvarez, Kaïs Chouibi, Laura Frigato, Daphné Koutsafti, Cathy Polo, Ennio Sammarco
musica Charlie Aubry 
Compagnie Maguy Marin
 

I DREAM

Lun, 09/21/2015 - 16:01

prima assoluta | Vie Festival 2015

La Compagnia Abbondanza/Bertoni, una delle realtà artistiche più significative e prolifiche del panorama italiano, affianca alla creazione di spettacoli un percorso di formazione e di ricerca di teatro danza contemporaneo. VIE Festival ospita, dopo Try del 2006, il primo assolo della carriera artistica di Michele Abbondanza, la metà maschile della compagnia.

con Michele Abbondanza
di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
con la collaborazione di Tommaso Monza
luci Andrea Gentili
video Tommaso Monza e Andrea Gentili
consulenza drammaturgica Bruno Stori
organizzazione Dalia Macii
amministrazione e ufficio stampa Francesca Leonelli

Compagnia Abbondanza/Bertoni
con il sostegno di Ministero per i beni e le attività culturali – Dip. Spettacolo, Provincia autonoma di Trento – Servizio Attività Culturali, Comune di Rovereto – Assessorato alla contemporaneità, Regione Autonoma Trentino – Alto Adige
un ringraziamento particolare a Danio Manfredini
grazie anche a Luciana Moggio e Andrea Baldassarri

durata 1 ora
Prima assoluta

Morandi's Objects

Lun, 09/21/2015 - 15:52

mostra di Joel Meyerowitz 

Joel Meyerowitz, uno dei più rappresentativi esponenti della fotografia contemporanea, rende omaggio al pittore bolognese e realizza l’intimo sogno di fotografare gli oggetti che Morandi disponeva sul suo tavolo da lavoro e che contemplava a lungo, prima di riprodurli nelle sue splendide nature morte.

L’esposizione presenta una selezione di venti opere fotografiche di diverso formato. Grazie alla favorevole risposta dell'Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi, Meyerowitz ha avuto accesso alle stanze di Casa Morandi in cui sono raccolti e conservati gli oggetti del pittore. Con più di 700 scatti, il fotografo americano ha compiuto un’indagine approfondita per immagini fotografando circa 270 oggetti di Morandi: vasi, pigmenti colorati, brocche, fiori secchi, conchiglie, oggetti di recupero, sfilano negli scatti di Meyerowitz restituendo l’immaginario di una dimensione domestica e intima. Veri e propri ritratti, gli scatti di Meyerowitz esplicitano la potenza espressiva di ogni oggetto svelandone le sottili caratteristiche, l’assoluta singolarità e il magnetismo che Morandi per primo aveva sperimentato.

Posizionando gli oggetti su quello che fu il tavolo del pittore, dove la luce naturale illumina ancora gli oggetti, Meyerowitz ha immortalato i protagonisti delle famosissime nature morte utilizzando come sfondo una quinta di carta su cui Morandi aveva disegnato schizzi di colore. Come afferma Maggie Barrett “entrare nello studio di un artista così importante, significa esplorarne l’anima in profondità; un luogo che invita il visitatore a tradurre questi oggetti in un significativo ritratto dell’artista”. In occasione della mostra, Damiani pubblicherà un libro intitolato Morandi’s Objects che entrerà a far parte delle nuove proposte editoriali. L’ampia selezione degli scatti qui raccolti sarà arricchita da un testo dell’artista e da un’introduzione di Maggie Barrett. Sarà pubblicata anche una speciale edizione limitata a 25 copie che includerà una fotografia firmata e numerata da Joel Meyerowitz.

Venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 16.00 Joel Meyerowitz incontrerà il pubblico nella Sala Conferenze del MAMbo, dove parlerà del proprio lavoro e del suo rapporto con Morandi. In questa occasione il fotografo donerà al museo una sua opera che andrà ad arricchire la Collezione Morandi a testimonianza del dialogo artistico avvenuto tra il fotografo americano e l’artista bolognese.

Dynamo

Lun, 09/21/2015 - 15:43

la Velostazione di Bologna | opening weekend

Venerdì 25 - OPENING PARTY
ore 18 > 02
> Inaugurazione dell’esposizione permanente storica e iconografica dedicata ai luoghi di Dynamo: 700 anni di storia, dalla Rocca del Papa al rifugio antiaereo. A cura di_ Camere Sonore.
> Vinyl Temporary Shop. A cura di_ Background / Ono Arte
> Urban Resistdance Opening Party. A cura di_ Urban Resistdance
opening act: SanthiAgo

Sabato 26 - OPEN DAY
ore 12 > 24
> Apertura di tutti i servizi della Velostazione: parcheggio, noleggio, riparazione, tour guidati
> Mostre, musica ed eventi gratuiti per tutta la giornata / Presentazione di Dynamatic - la rassegna che abita Dynamo fino al 7 novembre, con possibilità di iscriversi ai laboratori formativi di Ottobre.
ore 12 >
> Cristalli di luce nel vuoto della Città: forme e presenze nei tunnel. A cura di_ Montorsi / Associazione Speleopolis.
> Visita guidata del rifugio antiaereo. A cura di_ Associazione Amici delle Acque.
> Vinyl Temporary Shop. A cura di_ Background / Ono Arte.
ore 16 > 18
> Salotto Starley: chiacchiere con i nuovi protagonisti della bikeconomics.
ore 17-19.30
> Tour in bici: "Le 10 cose da non perdere a Bologna". A cura di_ Dynamo Tours e We_Bologna
ore 19 > 21 e ore 22 > 24
> Camere Sonore
Light_ set suoni nel cortile a sud / Dark_ loop sonoro nei tunnel
ore 20.50
> ROOF Videodesign - Christoph Grigoletti, Mikkel Martinsen e Paolo Quintozzi. Videomapping Velostazione: linee sinergiche tra presente e futuro.
ore 21
> Collettivo Senza Paura & Roberto Fega. Performance di danza urbana su sottofondo di bicicletta midi.

Is, is oil

Lun, 09/21/2015 - 14:04

spettacolo di Andrea Adriatico, ispirato all’opera incompiuta di Pasolini Petrolio | prima assoluta

Ispirato all’opera incompiuta di Pasolini Petrolio, lo spettacolo di Andrea Adriatico è una riflessione sulle trasformazioni sociali dagli anni '50 a oggi, su ciò che invece non è cambiato, su ciò che potrebbe travolgere il nostro futuro, sulle perturbazioni della coscienza e dell’eros. Una Visione per Appunti, come il poema interrotto, che ci conduce tra l’Italia, il Medio Oriente e altri orizzonti, seguendo la puzza di petrolio e di sesso…

Adriatico torna così a confrontarsi con Pier Paolo Pasolini, dopo oltre 10 anni dall’acclamato allestimeno della tragedia Orgia, con una personale rilettura della sua opera incompiuta. Petrolio è un vastissimo e folgorante affresco simbolico dell’attualità, nel quale Pasolini racconta la grande trasformazione antropologica degli italiani fra gli anni 50 e gli anni 70, così come le grandi manovre occulte che intrecciano affarismo, mafia e politica. Petrolio è l’intreccio di diverse narrazioni. E’ la storia dell’ingegnere Carlo, che si sdoppia nel sociale Carlo di Polis e nel sensuale Carlo di Tetis, ciascuno dei quali modifica la propria anatomia sessuale assumendo i caratteri femminili e inoltrandosi in una riscoperta oltraggiosa del sesso. Ed è la storia dell’Eni, il colosso petrolifero italiano, che gestisce la principale fonte di energia, tra gli intrallazzi politici e la grande criminalità. Ma è anche la serie di visioni esoteriche o mitologiche, che interpretano in grandi affreschi visionari le metamorfosi epocali.

Lo spettacolo, prodotto da Teatri di Vita, ricuce alcuni dei mille fili di cui è intessuto il romanzo, ponendosi al tempo stesso come una riflessione sulle trasformazioni sociali e antropologiche dell’Italia, una analisi delle dinamiche di potere, un attraversamento delle mitologie, uno scavo nei meandri dell’eros, e un omaggio a Pasolini a 40 anni dalla morte del più lucido intellettuale italiano del dopoguerra. 
 

Orari:
28-31 ottobre 2015, h 21
1 novembre 2015, h 17

IS,IS OIL
liberamente ispirato a “Petrolio" di Pier Paolo Pasolini
produzione Teatri di Vita 2015
creato con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Andrea Adriatico
e i corpi e gli sguardi di Anna Amadori, Patrizia Bernardi, Giovanni Capuozzo, Olga Durano, Francesco Martino, Alberto Sarti, Davis Tagliaferro, Selvaggia Tegon Giacoppo
e le amorevoli cure di Daniela Cotti, Saverio Peschechera
e i sostanziali aiuti di Alessandra Alpigno, Michela Malisardi, Salvo Maugeri, Corrado Trincali
e le acrobazie tecniche di Salvatore Pulpito, Rabie Sakri e di Antonio Bianco, Giovanni Frezza, Chiara Guadagnini
e la visione immaginifica di Luca Zanna
e gli aiutanti e consiglieri Anas Arquawi e Andrea Fugaro
e la storia delle case raccolta da Freak Andò e Delta-Bo Project

L'altrove sonoro delle immagini

Lun, 09/21/2015 - 13:35

intervengono Roberto Calabretto, Roberto Chiesi, coordina Marco Antonio Bazzocchi 

Martedì 13 ottobre alla Sala Stabat Mater della Biblioteca dell'Archiginnasio (piazza Galvani 1) iniziano gli incontri Pasolini dentro l'università, coordinati da Marco Antonio Bazzocchi, critico letterario e docente di Letteratura italiana contemporanea all'Università di Bologna. 
Gli incontri sono organizzati dal Dipartimento di Italianistica dell'Università di Bologna in collaborazione con il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna.
Il primo appuntamento si intitola L'altrove sonoro delle immagini ed è dedicato alla funzione espressiva della musica e dei suoni nel cinema di Pier Paolo Pasolini.
Roberto Calabretto, professore associato di discipline musicali all'Università degli Studi di Udine, parlerà della “musica come «l’unica azione espressiva forse, alta, e indefinibile come le azioni della realtà» nel tentativo di descrivere il fascino che essa ha sempre esercitato nel suo immaginario di intellettuale, regista, scrittore, pittore e poeta. Un fascino di natura passionale dato da fortissimi impulsi, nei cui confronti la riflessione razionale, viva e interessantissima, resta comunque ancillare e subordinata ma pur sempre in grado di far nascere le immagini sonore che costellano le pagine della sua narrativa, i suoi percorsi poetici e, soprattutto, le colonne sonore del suo cinema. I rapporti di Pasolini con la musica, pertanto, vanno considerati assumendo questa prospettiva, tentando di scandagliare le profondità del suo pensiero che con il mondo dei suoni aveva un rapporto sicuramente eletto. Egli, infatti, aveva insite nella propria personalità le condizioni per potersi esprimere musicalmente, a partire dai profondi silenzi che gli permettevano di cogliere la musicalità della realtà a lui circostante. La musica, pertanto, nella sua parabola artistico-esistenziale non costituisce un semplice oggetto d’indagine, come potrebbe invece esserlo in una monografia dedicata ad altri registi, poeti o scrittori ma è piuttosto una delle chiavi privilegiate per accedere al suo pensiero.”
Roberto Chiesi, responsabile del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna, parlerà invece dell'espressività dei suoni e in particolare dei rumori nel cinema pasoliniano, soffermandosi su film quali Accattone (1961), Edipo Re (1967), Medea (1969), Il Decameron (1971), Il fiore delle Mille e una notte (1974) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), film, quest'ultimo, che nacque proprio da un'”immagine primaria” dove anche i rumori avevano una significativa funzione evocativa:  «Come sempre mi ha indotto un'idea formale. Ho “visto” i fatti di de Sade in un universo borghese ingiallito. Ho sentito il rumore di un bombardamento mentre una delle vittime è costretta a mangiare degli escrementi appena evacuati da un carnefice sopra il pavimento ben lucidato».
I rumori, nel cinema pasoliniano, hanno sempre una fisicità molto forte e intensa, soprattutto nei film più visionari (come quelli ispirati a Sofocle, Euripide, alla novellistica araba e al marchese de Sade), perché per rendere più accentuata la dimensione onirica, Pasolini ricorre anche a sonorità diverse che rimandano alla materia delle cose. Le “lavora” nelle fasi di postproduzione del film, adottandoli talvolta come una vera e propria colonna sonora, più importante dei dialoghi e delle parole, anche perché questo tessuto sonoro è spesso costituito proprio da voci non intelligibili, che creano un'atmosfera di inquietante straniamento.

L'incontro fa parte del ciclo Pasolini dentro l´università: Bologna 1942/1950/1973: incontri su temi legati a Pasolini e al suo rapporto con Bologna, coordinati da Marco Antonio Bazzocchi.

Incontro con Enrico Deaglio

Lun, 09/21/2015 - 10:34

Presentazione del libro di Enrico Deaglio Storia vera e terribile tra Sicilia e America (Sellerio).
Con l’autore dialoga l'Assessore Matteo Lepore.

Si racconta il fatto storico del linciaggio di 5 siciliani in America. In una calda notte di luglio del 1899, la sconosciuta Tallulah – trecento chilometri a nord da New Orleans – fu teatro di un linciaggio collettivo, immotivato e feroce. La causa? Una capra abbandonata per strada aveva infastidito un dottore e provocato una sparatoria; poi una «folla ordinata» aveva provveduto al linciaggio immediato di cinque persone. Non «negri» come era abitudine in quelle lande, ma contadini siciliani, un clan familiare di fratelli e cugini emigrati dal paese di Cefalù. Il nostro governo chiese spiegazioni; non le ebbe, ma ottenne una ricompensa e tutto finì lì. In realtà, osserva Enrico Deaglio, «la storia era molto più grande. Più grande vuol dire più orrenda, più infame, più misteriosa, ma anche più avventurosa e quasi fiabesca»…

Cuoghi Corsello quadrupedi al pascolo

Lun, 09/21/2015 - 10:03

a cura di Gabriele Tosi | inaugurazione 26 settembre h18

Il progetto con cui LOCALEDUE apre la stagione autunnale è affidato a Cuoghi Corsello. Lo storico duo pensa alla galleria come a una stalla per i propri quadrupedi. Al luogo in cui le sculture riposano protette durante la notte, per uscire di giorno, fra la gente, nella piazza antistante che ricorda una collina. Quadrupede è uno dei personaggi di Cuoghi Corsello.

Il duo lo definisce come “un essere che non ha i sensi come noi uomini, ma diversi. Vive delle avventure a noi incomprensibili perché non conosciamo i suoi sensi. Ma osservandolo e empatizzando con lui potremmo capirli e così capire anche i nostri sensi nascosti. Quadrupede infatti ha solo il grugno, e si sa che gli odori navigano il tempo e i piani diversi dell'esistenza. Possiamo rilevare quadrupede in oggetti e luoghi insospettabili”.

Nato come fumetto nella prima metà degli anni ‘90, quadrupede è forse lo spirito che meglio esemplifica il carattere post-eroico - eroso, riciclato e reincarnato - delle creature del duo bolognese: enti che esistono come frammenti del mondo e sono custodi del suo senso. “Dopo i primi fumetti, lavorando con i mobili come sculture animate da volere e potere, è stato facile individuare i quadrupedi”, spiegano Cuoghi e Corsello, “uno tra i primi è stato un vecchio trave appoggiato a due cavalletti, ma tutto poteva essere un quadrupede. 

Quadrupede era la composizione dei tubi di una tenda così come il pupazzo che chiamammo Carmen, in onore a una nostra amica pranoterapeuta, che imponeva le mani su una vera pelliccia di quadrupede”. In occasione della mostra 09.06.2000 21.00-1.00, Cuoghi Corsello diede pubblica dimostrazione di un quadrupede selettore: una scultura elettromeccanica in ferro, dotata di un laser che proiettava un punto o delle scritte in favore del suo moto basculante. Sempre del 2000 è la mostra Quadrupedi, tenutasi allo studio Ercolani di Bologna, dove assieme ai quadrupedi trovati, composti o creati, i due invitarono a partecipare il collega Mauro Vignado, che ne realizzò altri di sua ispirazione. I quadrupedi caratterizzano fortemente il periodo trascorso da Cuoghi e Corsello come occupanti della FIAT di via Mazzini, quando la loro pratica giocava a mettere in relazione le forme nitide e severe del marchio automobilistico con gli infiniti intrighi del mondo naturale.

“Nel 2001, raggiunta la FIAT, la terza fabbrica da noi occupata, è stato sincronico trovare parecchi quadrupedi. Uno lo assemblammo con il ferro, era forzuto e la sua coda era formata da un pannellino solare che diventava rosso la sera. Gli skaters che venivano da noi ad allenarsi lo usarono diverse volte e lui, che non era saldato, si apriva costantemente finchè, alla fine, si dissuasero. Fummo poi piacevolmente sorpresi quando capimmo che i nostri ospiti molesti costruivano anche loro dei quadrupedi per grindare. Così la FIAT era piena di quadrupedi, installazioni fatue o necessarie”.

I quadrupedi di inizio millennio trovano a LOCALEDUE una nuova e provvisoria sistemazione, laddove l’installazione mobile sottolinea l’accezione della cura quotidiana, nel gesto di dar loro un riparo per poi farli uscire dalla galleria perché vivano al pascolo in un ironico gregge di umanità. Il progetto coincide inoltre, per LOCALEDUE, con un primo interesse verso lo studio di autori che negli ultimi decenni hanno segnato il nostro panorama artistico.

Inaugurazione Opificio Golinelli

Lun, 09/21/2015 - 10:00

Apre al pubblico la cittadella per la conoscenza e la cultura della Fondazione Golinelli

PROGRAMMA 

3 ottobre > FESTA DI INAUGURAZIONE
dalle 18.30 alle 20: taglio del nastro e visita degli spazi.
A seguire 3D mapping (a cura di Apparati Effimeri)
 
4 ottobre> ATTIVITA’ INTERATTIVE E CONCERTO QUINTETTO PAPAGENO
dalle 15 alle 19: laboratori, giochi, presentazioni e video nelle sei aree progettuali di Opificio Golinelli

  • SCUOLA DELLE IDEE

Dal micro al macro: osservazione al microscopio (da 6 anni)

In laboratorio!: piccoli esperimenti scientifici tra fisica, chimica e biologia (da 8 anni)

Energia passo per passo: postazioni interattive sulle forme di energia rinnovabile e sulla sostenibilità ambientale (per tutti)

In gioco con la matematica: creazione di originali origami da portare a casa (per tutti)

Mele di tutti i colori: comprendere la biodiversità fin da piccoli (da 4 a 6 anni). 

Angolo della lettura: racconti e animazioni per i più piccoli (da 18 mesi a 3 anni)

Caccia al tesoro scientifica: ore 15 da 6 a 8 anni; ore 16.15 da 9 a 13 anni; ore 17.30 per adulti. Su prenotazione, clicca qui

  • SCIENZE IN PRATICA

Nanotech lab: un laboratorio per avvicinarsi alle nanotecnologie e ai nanomateriali (da 14 anni)

I sensi in tavola: un percorso che aiuta a capire come i nostri sensi collaborano alla costruzione del sapore del cibo (da 14 anni)

L’angolo della biodiversità: un luogo dove sperimentare e confrontarsi su biodiversità e tipicità (da 10 anni)

Scuola estiva sulle scienze della vita: racconto per immagini (per tutti)

  • GIARDINO DELLE IMPRESE

Imprenditori del XXI secolo: i video (per tutti)

High School, edizione 2016: presentazione del progetto e novità (per insegnanti, dirigenti scolastici, studenti delle scuole secondarie di II grado e genitori)

University, edizione 2016: presentazione prima edizione del progetto (per studenti e docenti universitari)

I code: stampanti 3D, kit per l’informatica e l’elettronica creativa, robot da programmare, strumenti per favorire il pensiero computazionale (per tutti)

  • SCIENZA IN PIAZZA

Science show: esperimenti spettacolari per stupire grandi e piccini sulle meraviglie dei fenomeni scientifici (per tutti)

  • EDUCARE A EDUCARE

La didattica (re)immaginata: video (per insegnanti, educatori, dirigenti scolastici e genitori)

L’angolo della scuola: punto informativo e distribuzione catalogo didattico di Opificio Golinelli (per insegnanti, educatori, dirigenti scolastici e genitori)

  • ARTE SCIENZA E CONOSCENZA

Video mostre (Antroposfera, Happy Tech, Da zero a cento, Benzine, Gola, Gradi di Libertà) della Fondazione Golinelli (per tutti)

  • ore 19.30: Quintetto Papageno in concerto (per tutti)

Provenienti dalle migliori accademie musicali, oggi i membri del Quintetto Papageno possono vantare esperienze professionali nelle maggiori orchestre europee oltre all’assidua collaborazione con i più noti esponenti del panorama musicale mondiale. I componenti del Quintetto Papageno si sono incontrati tra le fila di due orchestre fondate da Claudio Abbado: l’Orchestra Mozart e la Gustav Mahler Youth Orchestra. Le comuni esperienze estremamente stimolanti in ambienti musicali di così spiccata eccellenza li ha indotti alla creazione di questo ensemble che ha debuttato nel 2005 al Bologna Festival. Da allora il quintetto si è esibito in Italia ed in Europa per enti e festival di grande prestigio. L’organico dell’ensemble, che nasce come quintetto di fiati, può variare a moduli più ampi a seconda dei progetti proposti, spaziando in una letteratura musicale vastissima, arricchita dalla costante ricerca di repertorio nuovo o poco conosciuto, e dal dialogo stimolante tra musica colta e folklore popolare. www.quintettopapageno.com

Faust

Dom, 09/20/2015 - 16:43

regia Anna Peschke | prima assoluta | Vie Festival 2015

una ricerca attraverso il linguaggio dell'Opera di Pechino

Inclusa dall’UNESCO nella lista del “patrimonio culturale mondiale intangibile” l’Opera di Pechino, incorpora diverse forme d’arte: canto, recitazione, pantomima, acrobazie, danza, arti marziali. La sua origine è solitamente ricondotta all’arrivo nella capitale, nel 1790, di quattro compagnie teatrali provenienti dalla provincia dell’Anhui per volontà dell’imperatore Qianlong.
Questa versione sperimentale e interculturale mira alla creazione di un dialogo tra forme di teatro diverse.

di Li Meini
basato sul dramma “Faust: prima parte” di Johann Wolfgang Goethe
traduzione Fabrizio Massini

progetto e regia Anna Peschke
consulente artistico Xu Mengke
musiche originali composte da Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani e
Chen Xiaoman

scene Anna Peschke
luci Tommaso Checcucci
costumi Akuan
trucco Li Meng

con gli attori della China National Peking Opera Company Liu Dake,
Xu Mengke, Wang Lu, Zhang Jiachun
con i musicisti della China National Peking Opera Company Wang Jihui (jinghu), Ju Meng (yueqin), Wang Xi (bangu), Niu LuLu (large gong)
e con i musicisti Vincenzo Core (chitarra elettrica ed elaborazione elettronica), Laura Mancini (percussioni), Giacomo Piermatti (contrabbasso)

direttore tecnico Robert John Resteghini
capo macchinista Massimo Abbondanza
macchinista Alfonso Pintabuono
capo elettricista Tommaso Checcucci
fonico Giampiero Berti
truccatrice Li Meng
sarta Li Jian
Elementi scenici costruiti nel laboratorio di Emilia Romagna Teatro da Gioacchino Gramolini

China National Peking Opera Company e Emilia Romagna Teatro Fondazione

Durata 1 ora e 30 minuti
Prima assoluta
Spettacolo in italiano e cinese, con sovratitoli in italiano

Io Sono. Solo. Amleto.

Dom, 09/20/2015 - 16:33

scritto, diretto e interpretato da Marco Cacciola
 

Da un ipotetico regno dei morti, un padre che fu re si rivolge a suo figlio per rivelargli, quando ormai è troppo tardi, ciò che ha potuto vedere e comprendere durante i suoi ultimi istanti di vita.
Dopo di lui, in questo non luogo misterioso e di passaggio, sono destinati a cadere i personaggi dell’Amleto, ognuno portatore di un tema e di una rinnovata visione sulla vita e sulla morte, ognuno interpretato dallo stesso attore, solo.
Il progetto parte dal testo shakespeariano per attraversare i dubbi che fondano il nostro tempo: dal rapporto tra padri e figli alla relazione tra leader e società, dalle dinamiche di potere, sia nella dimensione pubblica che in quella privata, alla ricerca di una giustizia che si specchia nella vendetta.
Il mito di Amleto incarna perfettamente il travaglio della crisi di conoscenza contemporanea. Siamo noi a essere Amleto: sopraffatti dal Pensiero, impossibilitati all’Azione.
La drammaturgia, la recitazione, la regia collaborano a esplorare zone di confine, quella tra attore e personaggio, tra palco e platea, realtà e finzione, prendendosi il rischio di provare a conquistare l’essere, lo stare.
Uno studio tra la prontezza e l’azione.
Una riflessione sull’Identità. La Solitudine. L’Arte.
Io sono. Solo. Amleto.

scritto, diretto e interpretato da Marco Cacciola
con testi originali di Lorenzo Calza, Michelangelo Dalisi, Letizia Russo
assistenza alla regia Carlotta Viscovo
Audio e motion projection Iro Suraci
luci Fabio Bozzetta
consulenza al progetto sonoro Gup Alcaro
consulenza ai movimenti Alessio Maria Romano
realizzazione costumi Elena Dal Pozzo

Si ringrazia Mariangela Gualtieri per la gentile concessione del "Monologo del non so" tratto da "Fuoco Centrale e altre poesie per il teatro".

Emilia Romagna Teatro Fondazione

La prima, la migliore

Dom, 09/20/2015 - 16:22

testo e regia Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari | prima assoluta | VIE Festival 2015

Partendo dal romanzo Niente di nuovo sul fronte occidentale di E. M. Remarque, una riflessione sul primo conflitto mondiale. La condizione di una generazione perduta a causa di un’ideologia criminale, la distanza fra il popolo e chi lo governa, lo smarrimento esistenziale diventano metafore per raccontare la nostra contemporaneità.

scritto e diretto da Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
regia Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Davide Berardi

Emilia Romagna Teatro Fondazione

Durata 1h 10’
Prima assoluta

I racconti dell'arte

Sab, 09/19/2015 - 00:49

due incontri sui Brueghel a cura di Arthemisia

Dal 2 ottobre 2015 al 28 febbraio 2016 Palazzo Albergati ospita la nuova mostra di Arthemisia Group dedicata una delle più importanti famiglie di artisti fiamminghi tra il XVI e XVII secolo, i Brueghel.

La mostra, come già successo con l'esposizione su Escher, viene presentata in due incontri gratuiti, entrambi accessibili previa prenotazione obbligatoria 
al numero tel 06 915 11 055
oppure via mail didattica@arthemisia.it

Claudio Bisio in Father and son

Ven, 09/18/2015 - 15:28

una produzione Teatro dell’Archivolto

con Claudio Bisio e i musicisti Laura Masotto e Marco Bianchi
regia Giorgio Gallione

Father and son racconta il rapporto padre/figlio analizzato senza filtri attraverso l’utilizzo di diversi registri che oscillano dal comico al tragico, dall’ironico al doloroso. Comicità, brutalità e moralità sono solo alcuni degli ingredienti che rendono accattivante e coinvolgente il soliloquio interpretato da Claudio Bisio che ritornerà a calcare nuovamente il palcoscenico teatrale con questa nuova sfida. Ispirato ai testi di Michele Serra, lo spettacolo racchiude grande forza emotiva poiché riflette sul nostro tempo, sul futuro delle nuove generazioni e sui concetti di libertà e autorità.

Ispirato a Gli Sdraiati e Breviario comico di Michele Serra.

Orari: feriali ore 21.00 – domenica ore 18.00

Lo spuntino elegante

Ven, 09/18/2015 - 15:03

storia e tradizione della Mortadella a Bologna

Un viaggio virtuale, attraverso immagini, oggetti e testi, abbracciando un lungo arco di tempo, per evidenziare l’importanza nell’economia bolognese della mortadella. Apprezzata sino al secolo XVIII come prodotto di lusso per “spuntini eleganti”, diventerà un prodotto alla portata di tutti grazie alle moderne tecnologie introdotte nel corso dell'Ottocento, in particolare l'impacchettamento e la conservazione in scatole di latta, che permetteranno la sua esportazione sul mercato internazionale.

Giornate Europee del Patrimonio 2015

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