mk (IT)
GIUDA
coreografia Michele Di Stefano
con Biagio Caravano
musica e audio Lorenzo Bianchi Hoesch
in collaborazione con LEM International - Silentsystem
Fabrizio Favale Le Supplici (IT)
12 TONAR ANTEPRIMA
coreografia Fabrizio Favale
danzatori Daniele Bianco, Vittorio Cappuccio, Francesco Leone, Davide Valrosso
mk
GIUDA
Originariamente commissionato nel 2010 da Antonio Latella, direttore artistico di una stagione dedicata al tema del Fondamentalismo al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, Giuda viene riallestito nel 2014 all’ICI Berlin Institute for Cultural Inquiry per Biagio Caravano, performer storico di tutti gli spettacoli di mk. Attraverso l’ascolto di un paesaggio sonoro che sembra anticipare sottolineare o irridere le azioni del performer, il pubblico è testimone di una lotta contro il tempo, quel tempo che ha in serbo per il protagonista un percorso già scritto, vissuto in un silenzio assoluto. Giuda sprofonda nella condanna della ripetizione con la misteriosa consapevolezza dell’iniziato; così il performer rimane sospeso in questa condizione, aggrappato al momento che precede ogni azione. Come un portiere nello spogliatoio prima della partita, prefigura ciò che il suo corpo dovrà sforzarsi di compiere, generando e subendo con lo stesso aplomb il meccanismo entro il quale viene immesso suo malgrado. Il suo problema è la gestione della cronologia, la creazione di ciò che è stato già deciso, nell’anticipo e nel ritardo. In questo modo egli trasforma la ripetizione in una possibilità oppure resta semplicemente nel dramma della performance.
Fabrizio Favale – Le Supplici
12 Tónar
ANTEPRIMA Questo lavoro stabilisce una presenza: 12 regole date a 4 danzatori. E un’assenza: il 12 Tónar di Reykjavík. In questa simultaneità si chiede infine cosa è davvero assente e cosa è presente. Una complessa rete di relazioni fra quattro danzatori, si dipana all’interno di un altrettanto complesso sistema di regole coreografiche. Basta che il numero dei danzatori cambi di uno e già i paesaggi che si configurano cambiano infinitamente. È l’ebrezza della matematica intessuta allo svanire continuo di lande disabitate e, per questo, tanto più attraenti.
Il primo spettacolo teatrale raccontato dall’HIP HOP. La street dance diventa manifesto dell’integrazione. AROUND è il primo spettacolo teatrale in cui una storia viene raccontata con il linguaggio hip hop. Per fare questo è stata assemblata la Crew italiana di street dance degli Mnai’s, tra le più innovative ed eterogenee del mondo.
presentano il nuovo album "Cultura generale"
I Ministri annunciano ufficialmente l'uscita del nuovo album: Cultura Generale per Godzillamarket/Warner.
ascolta…sei in scena!
Con E Johnny prese il fucile, prosegue la tradizione di Fonderia Mercury di portare in scena audiodrammi dal vivo. Per questa produzione viene utilizzato un microfono binaurale, dalla forma di testa umana, che permette di recuperare e riprodurre i suoni con un effetto tridimensionale. La percezione in cuffia diventa a 360°, riuscendo anche a captare la dimensione ambientale della scena. Questa forma di ripresa sonora è impiegata in particolare dal mondo musicale e da pochi anni, grazie alle sperimentazioni della Radio Svizzera, anche per la registrazione di radiodrammi.
Nell’adattamento di Johnny, la testa binaurale sarà usata sul palco “in diretta”, questo permetterà al pubblico, in cuffia, di trovarsi sul palco avvolto dall’intreccio dei suoni, effetti e voci in un totale coinvolgimento scenico . Sinossi Joe Bonham è un giovane americano che, insieme a milioni di connazionali, viene chiamato a combattere durante la Prima guerra mondiale. Nel conflitto viene colpito da una granata. L’esplosione lo riduce in un tronco umano, ma “vive”: Joe pensa e i suoi pensieri sono la nostra storia. Ore, giorni, anni, scanditi dal battito del cuore, dal pulsare del cervello, dal sibilo del respiro, dal rimbombo dei passi di medici e infermiere. Dopo anni di isolamento psico-fisico Joe riesce a comunicare con il mondo esterno e a ricevere risposta. Joe è ancora in battaglia e dalla trincea grida il suo SOS di vita.
Lecchini, cortigiani & penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati.
Nel suo nuovo recital teatrale, tutto da ridere per non piangere, Marco Travaglio – con l’aiuto dell’attrice Giorgia Salari e la regìa di Valerio Binasco – racconta come i giornalisti, gli intellettuali e gli opinionisti più servili hanno beatificato, osannato, magnificato, propagandato e smarchettato la peggior classe dirigente, issando sul piedistallo politici incapaci di ogni colore, ma(g)nager voraci, (im)prenditori falliti che hanno quasi distrutto l’Italia e stanno completando l’opera. Cronache da Istituto Luce, commenti da Minculpop, ritratti da vite dei santi, tg e programmi di regime hanno cloroformizzato l’opinione pubblica per portare consensi e voti a un regime castale e molto spesso criminale che in un altro Paese sarebbe stato spazzato via in pochi mesi, e che invece in Italia gode dell’elisir di vita eterna. Un recital terapeutico, un’arma di autodifesa, un antidoto satirico che ci aiuta a guarire – ridendo – dai virus del conformismo, della piaggeria, della creduloneria, dell’autolesionismo e della sindrome di Stoccolma che porta noi italiani a innamorarci immancabilmente del Nemico. Che ci rovina e ci rapina col sorriso sulle labbra, mentre noi teniamo la testa ben affondata nella sabbia.
XII edizione | Il lungo cammino delle libertà e dei diritti
Multiforme manifestazione a carattere nazionale e internazionale che rende Bologna "capitale della Storia" mettendo in vetrina forme di promozione e diffusione della sua conoscenza condotte in Italia e nel mondo.
Nelle aule, nei teatri, nei musei, nelle chiese, nelle sale pubbliche, nelle strade e nelle piazze, si affrontano con lezioni, conferenze, dibattiti, concerti, spettacoli e mostre i temi che legano i vissuti personali e collettivi alle vicende presenti e future.
Caratteristica peculiare e comune delle giornate bolognesi è il ruolo delle scuole, dell’Università, degli enti e delle associazioni culturali che, accanto ai grandi esperti e studiosi di richiamo, possono esibire ciò che hanno acquisito durante attività di ricerca volte a recuperare le radici del presente, valorizzando la storia della città e del territorio o mettendo a fuoco grandi temi storici.
Scarica il programma completo.
laboratorio (11-13 anni) | Gradi di libertà
Laboratorio in occasione della mostra Gradi di libertà: dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi.
Esplora il corpo e le sue potenzialità, progetta un flash mob collettivo che potrai realizzare nell’atrio del museo. Artisti di riferimento: Vanessa Beecroft che è interessata alla tendenza delle persone a uniformarsi e realizza opere che ritraggono schiere di corpi all’apparenza identici, più simili a manichini che a esseri umani. Cao Fei che ha coinvolto gli operai di un’azienda cinese in un progetto che ha poi portato alla realizzazione di vere e proprie performance collettive in grado di far riflettere sul rapporto tra corporeità ed ambiente.
Prenotazione obbligatoria allo 051 19936110 (Segreteria Fondazione Golinelli) oppure a info@artescienzaeconoscenza.it.
laboratorio | Gradi di libertà
Laboratorio per bambini da 4 a 5 anni (max 20 bambini) in occasione della mostra Gradi di libertà: dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi
Esplora il suono tra arte e scienza e crea un canto di libertà. Artista di riferimento: Susan Hiller, che in mostra presenta una collezione di più di 100 canzoni popolari che fanno appello alla libertà.<
Prenotazione obbligatoria allo 051 19936110 (Segreteria Fondazione Golinelli) oppure a info@artescienzaeconoscenza.it.
Dopo il successo di “Paradossi e Parastinchi” Nuzzo Di Biase tornano in teatro con una commedia francese romantica e spregiudicata. I destini dei protagonisti, Michel e Sylvie, si incrociano in un’agenzia matrimoniale, dove i due vanno non per cercare l’anima gemella, ma per svolgere il loro onesto lavoro di impiegati. Sono singles che vendono felicità ai loro clienti, ma che vivono un’esistenza piuttosto monotona e insignificante. Quando, per via di internet, più nessuno cercherà le loro consulenze amorose, questi “Cupidi” dal contratto a termine, saranno costretti a posare le frecce e ad intraprendere un viaggio introspettivo che li porterà a sedersi al di là della scrivania; perché un problema può scatenare reazioni a catena dalle conseguenze imprevedibili e costringere due timidi ad uscire dal guscio per affrontare la vita. In questa commedia dell’autore francese David Foenkinos, si ritrova tutto il suo universo, pieno di fantasia e di humor. Riflessioni sulla coppia, sulla solitudine, sulla paura della felicità, sul divorzio e sull’arte di ballare il tango!
Corrado Nuzzo e Maria Di Biase sono due attori comici che iniziano il loro sodalizio artistico nel 2002. La creazione della coppia comica nasce dal comune interesse per lo studio della commedia dell’arte, del clown teatrale, del mimo e della scrittura creativa, elementi che ritroviamo miscelati insieme in tutto il loro lavoro e che li ha portati negli anni ad avere una ricca produzione artistica. Da sempre hanno sperimentato e affinato uno stile comico molto personale ed originale che mette d’accordo un largo successo di pubblico con un’ottima critica. Come autori, interpreti e registi spaziano dal teatro comico a quello drammatico, dall’esperienza radiofonica a quella televisiva, distinguendosi per l’uso di un linguaggio surreale che è diventato ormai il loro marchio di fabbrica.
Concerto
Si apre la seconda stagione sinfonica dell'Orchestra Senzaspine, Senzaspine@DUSE. Dopo il grande successo della scorsa stagione per inaugurare questo nuovo traguardo l'Orchestra ha voluto invitare Enrico Dindo, violoncellista di fama internazionale, per proporre al pubblico una nuova formula: l’incontro tra solista e orchestra sinfonica.
In programma il concerto n°2, op. 104 in Si minore per violoncello e orchestra di A. Dvořák, uno dei concerti per violoncello più eseguiti e incisi nella storia della musica, composto tra 1894 e 1895, ultimo dei concerti del grande compositore ceco. A seguire in cartellone la IX Sinfonia di A. Dvořák in Mi minore, la così detta Sinfonia “Dal nuovo Mondo”.
La sonorità tardo romantica di Dvorak darà il via a una stagione più impegnativa e musicalmente importante rispetto al passato con un’Orchestra che cresce e vuole proporre agli spettatori un prodotto culturale ogni anno più significativo.
La stagione Senzaspine@DUSE continua il 29 dicembre con l’ormai tradizionale concerto di fine anno. Le altre due date, il 29 febbraio con il bassotubista Alessandro Fossi e l’11 aprile con la giovane pianista russa Sofya Gulyak.
Enrico Dindo ha suonato con orchestre come la BBC Philharmonic, la Rotterdam Philarmonic, l’Orchestre Nationale de France, la Tokyo Symphony Orchestra, la Filarmonica della Scala, la Filarmonica di San Pietroburgo, la London Philharmonic Orchestra, la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, la Toronto Symphony, la Gewandhausorchester Leipzig Orchestra e la Chicago Symphony. É un artista riconosciuto a livello internazionale, che ha deciso di suonare coi Senzaspine per appoggiare e sostenere questi giovani musicisti.
L'Orchestra Senzaspine è composta da musicisti under 35, guidata da un consiglio direttivo anch'esso rigorosamente under 35. Le iniziative dell'associazione si sono moltiplicate e la seconda stagione Senzaspine@DUSE è la conferma di un successo che sta portando l’Orchestra verso livelli sempre più alti. L'offerta artistica che propongono spazia da concerti sinfonici nei maggiori teatri del territorio a interventi di sensibilizzazione culturale nelle piazze, nei luoghi di aggregazione, nei giardini e nelle vie dei centri storici. L'obiettivo è quello di invitare il grande pubblico, soprattutto quello “profano”, restio all'idea di ascoltare un concerto sinfonico, a lasciarsi andare alla bellezza della musica, senza timore di annoiarsi, di non saperla capire o di non essere all'altezza.
Spettacolo di danza per bambini dai 3 ai 10 anni.
La fiaba narra la storia di un’eredità lasciata da un mugnaio ai suoi tre figli: il vecchio mulino al primogenito, al secondo un asino e al più giovane un gatto, dando a ciascuno la possibilità di vivere con questi mezzi. Il più giovane è dispiaciuto per la sua parte di eredità, ma il gatto della fiaba è un animale astuto e dotato di parola. Con astuzie ed inganni il gatto capovolgerà la vita del suo nuovo proprietario, fino a fargli sposare la figlia del re. L’apparente sfortuna di un giovane che attraverso l’aiuto di un amico assai particolare, un gatto parlante dotato di grande astuzia e desiderio di donare gioia al suo padrone, raggiungerà fortuna e appagamento.
Pasolini/Bach | serata inaugurale della stagione teatrale
Spettacolo con Ennio Fantastichini, Valentino Corvino, Elisa Bonazzi, Coro del Teatro Comunale di Bologna e Orchestra da Camera di Imola.
Memorie, lettere, poesie e interviste di Pier Paolo Pasolini estratti dai Quaderni rossi, da Vita attraverso le lettere, dalla sceneggiatura di Accattone fino all’intervista concessa a Furio Colombo poche ore prima di morire, bellissime pagine il cui filo conduttore è proprio il motivo per cui Pasolini amava Bach: la convivenza a volte pacifica, a volte sofferta, tra le pulsioni terrene ed un’elevatissima spiritualità.
Le letture si intersecano con tutti i brani di Johann Sebastian Bach che lo stesso Pasolini ha usato come colonna sonora dei suoi film, capolavori immortali che continuano a conservare tutta la loro grande potenza evocativa.
Durante lo spettacolo viene proiettata una selezione di rare e preziose immagini tratte dai set dei film Teorema, Uccellaci e uccellini e Vangelo Secondo Matteo, tre vette della cinematografia pasoliniana.
Note, parole e immagini perennemente in bilico “tra la carne e il cielo”.
di Giovanna Marini, testi di Pier Paolo Pasolini | Vie Festival 2015
Per coro a voci naturali e un lettore
Un'anteprima in forma di concerto dello spettacolo che debutterà nella sua forma scenica a Roma il 27 ottobre 2015. In scena il Coro Arcanto di Bologna e Giovanna Marini, artisticamente legati dal 2004 grazie al festival AngelicA.
Giovanna Giovannini direzione
Giovanna Marini chitarra, voce
Antonello Pocetti lettore, movimento scenico
Gloria Giovannini preparazione del coro
testi di Pier Paolo Pasolini
musiche di Giovanna Marini
progetto commissionato e prodotto da Teatro di Roma - Teatro Nazionale una coproduzione di AngelicA, Arena del Sole, VIE Festival, Cineteca di Bologna.
Il progetto SONO PASOLINI, commissionato e prodotto da Teatro di Roma - Teatro Nazionale, prevede due produzioni parallele legate alle forze e alle istituzioni delle rispettive città.
Bologna presenta in forma di concerto un’anteprima di quello che sarà lo spettacolo in forma scenica in prima assoluta che si terrà a Roma al Teatro India il 27 ottobre 2015.
Un giallo dalle tinte inquietanti, quello uscito dalla penna di Stefano Caroldi, che con "Allo studio del Bo", ricrea il mondo della medicina universitaria padovana, prima della nascita del teatro anatomico, nel 1595, quando autopsie e dissezioni di cadaveri avvenivano segretamente nei sotterranei del palazzo.
Una morte violenta, cadaveri che compaiono e scompaiono, dissertazioni e diatribe tra due eccelsi professori di Medicina, Sederius e Pavonius, una cattedra contesa, e, ancora, la storia di Andrea, studente di Medicina, invischiato in intrecci amorosi, autopsie clandestine, libri proibiti, una "preziosa sostanza", e strani accadimenti. Sono gli ingredienti di cui Caroldi ha voluto iniettare nel proprio libro, che tra omicidi e dotte speculazioni, rivive e ricrea una Padova lontana nel tempo.
Lo scrittore nasce a Venezia nel 1951. Poi la laurea in Medicina e chirurgia e l'attività di ricercatore svolta all'Università di Padova, in cui si è occupato prevalentemente di neurotossicologia. A 45 anni, Caroldi ha abbandonato la sua occupazione principale per seguire un sogno e navigare intorno al mondo. Lo ha fatto ininterrottamente per dieci anni sulla sua barca a vela, insieme alla moglie e ad alcuni amici. Attualmente divide il suo tempo tra terra e mare. Autore di diversi contributi scientifici per importanti riviste internazionali, "Allo studio del Bo", edito da Pendragon, è il suo primo romanzo.
presenta e ne discute con l'aurore Gabriele Via
Performance liberamente tratta da "Accattone" e "Alì dagli occhi azzurri" di Pier Paolo Pasolini
Lo spettacolo si realizza in collaborazione con la storica Palestra di Boxe del Pilastro e vede la realizzazione di una vera riunione di Boxe a confronto con testi e immagini pasoliniane.
La performance Alì, dedicata a Pier Paolo Pasolini a quaranta anni dalla sua scomparsa, si realizza nel rione Pilastro di Bologna, luogo che rimanda a molte delle suggestioni contenute nell'opera pasoliniana.
Il progetto intende valorizzare un particolare spazio, connesso a una comunità molto radicata al Pilastro, quello della palestra di boxe, che fin dagli anni Novanta conta la partecipazione di molti ragazzi del Quartiere. Laminarie ha intenzione di mettere in relazione alcuni lottatori di boxe, i cui movimenti costituiscono a tutti gli effetti una danza, a contatto con l'opera di Pasolini e in particolare con fotogrammi dai film “Accattone” e “Appunti per un Orestiade Africana” e tracce dal testo “Alì dagli occhi azzurri “ .
A DOM sarà allestito un ring per una riunione ufficiale di boxe, si potrà quindi assisterà a 5 combattimenti e si realizzerà un'installazione visiva per mettere in dialogo i lottatori di boxe con le immagini del film e con alcuni brani della Passione secondo Matteo di Bach .
Alì fa parte di Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna progetto speciale promosso da Comune di Bologna e Fondazione Cineteca di Bologna – nell'ambito delle iniziative Pasolini 1975/2015, riconosciute dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e diPlayground cantiere metropolitano sulla danza. Un progetto di Laminarie - Gender Bender - Danza Urbana.
Crediti
Pugili:
Kaba Arblin – Bifulco
Tanfoglio Denny – Marleci Xhulio
Zgurean Pavel – Yao Assouman
Baroncini Isacco – Marinelli Eugenio
Corazza Sara – Bortot Silvia
Immagini elaborate dai film Appunti per un'Orestiade africana e Accattone
Musiche La passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach
Ideazione e regia Bruna Gambarelli – Febo Del Zozzo
Cura Gaia Raffiotta
In collaborazione con l'Associazione Sportiva Dilettantistica Palestra Boxe “Le Torri”
Ingresso: 7 euro
prenotazione consigliata
Senza Trucco | festival internazionale 13ª edizione
Oltre 70 appuntamenti in 9 giorni, 29 repliche di 16 spettacoli, 25 film e documentari, 4 party, 1 progetto speciale per l’infanzia, incontri con gli autori, laboratori per adolescenti. Senza trucco e senza inganno arriva la nuova edizione di Gender Bender Festival. Tutto è pronto in città per accogliere gli artisti provenienti da più di 12 Paesi e gli spettacoli che presenteranno, molti in prima nazionale e in prima assoluta.
live
Okana è il duo free jazz psichedelico composto da Sabir Mateen (noto sassofonista americano che ha collaborato con gente del calibro di William Parker e Cecil Taylor ) e William Simone.
Il suo Dj set spazia fra i migliori classici italiani degli anni '60, in piena atmosfera balerosa.
Febbre a 90 è un party dedicato alla musica, allo stile e alle icone che hanno segnato gli anni 90. Per il quarto anno consecutivo in tour in tutta Italia, è diventato un punto di riferimento per tutti gli amanti di quel mitico decennio.
Dopo 15 anni, e sei album incendiari, i Rise Against sono diventati uno dei più riusciti, impegnativi e venerati gruppi punk rock del pianeta. I paladini dell’hardcore melodico provenienti da Chicago, che grazie ai precedenti lavori Endgame, Siren Song of the Counter Culture (2003), The Sufferer & the Witness e Appeal to Reason (2008) - tutti dischi di platino in Canada e d’oro negli Stati Uniti- hanno raggiunto il successo planetario, arrivano in Italia per tre attese date per presentare l’ultimo album The Black Market, pubblicato lo scorso anno per Interscope Records/Universal e grande successo di pubblico in tutto il mondo.