iniziative per le Giornate europee del Patrimonio 2015
PALAZZO PEPOLI. MUSEO DELLA STORIA DI BOLOGNA
19 e 20 settembre
ore 11 | visita guidata sulla tradizione culinaria bolognese
Dalla nascita della mortadella ai banchetti medievali, dalla festa della Porchetta alle osterie, fino alle macchine per fabbricare i tortellini.
ore 15 | visita guidata con escursione esterna
Una passeggiata partendo dal Museo e proseguendo verso il Mercato di Mezzo: alla scoperta della sua storia, dei suoi originari banchi ancora attivi e dell’antico Mercato di piazza Maggiore.
20 settembre
ore 16 | visita guidata e laboratorio per famiglie e bambini
Un omaggio a Sua maestà Il Tortellino, protagonista assoluto della cucina bolognese, che sarà al centro della visita e del laboratorio didattico sulla sfoglia bolognese.
SAN COLOMBANO. COLLEZIONE TAGLIAVINI
19 e 20 settembre
ore 17 | visita guidata alla Collezione Tagliavini
Una visita per conoscere gli antichi strumenti della collezione e per ascoltarne il suono nei suggestivi spazi affrescati dei Carracci.
Per informazioni e prenotazioni:didattica@genusbononiae.it
Tel.: 051.19936329
alla scoperta di Palazzo Ancarano e dei reperti legati al cibo
Dall’aprile 1925 la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna ha la propria sede nello storico edificio che ha anche ospitato il Collegio Ancarano, fondato nel XV secolo per alloggiare gli studenti poveri di diritto civile e canonico.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio archeologi, restauratori e tecnici accolgono il pubblico nel Cortile d’Onore e nei laboratori della soprintendenza. I visitatori potranno ascoltare la storia di questo edificio ed essere guidati alla scoperta dei tanti reperti che documentano il tema dell’alimentazione nel mondo antico. Potranno prendere visione di alcune ricette romane, visitare il laboratorio di restauro e seguire il percorso guidato tra le stele conservate nel Cortile d'Onore che offrono uno spaccato di Bononia e dei suoi abitanti dalla tarda età repubblicana alla prima età imperiale.
Potranno infine ammirare un'originale esposizione, curata da Roberto Macrì, delle macchine fotografiche che hanno documentato le campagne di scavo dei nostri archeologi, dalle storiche “tail board camera” di fine ‘800 alle moderne “DSLR”.
Info: 051 223773
iniziative in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2015
Iniziative in Pinacoteca in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2015
sabato 19 settembre
domenica 20 settembre
Come ogni anno, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio, per l'occasione la Pinacoteca Nazionale di Bologna propone un percorso di visita coordinato dal MIBACT nell’ambito degli itinerari giotteschi che affiancano la grande mostra in corso a Milano, nell’ambito dell’Expo, dedicata a Giotto e l’Italia, aperta dal 2 settembre al 16 gennaio a Palazzo Reale.
Il percorso condurrà il visitatore tra le opere della Pinacoteca, arricchite da nuove presenze, e idealmente proseguirà fino a Rimini alla scoperta delle tante opere che maestri contemporanei a Giotto hanno lasciato in alcune città della Diocesi. Non è necessaria la prenotazione.
maratona di arte e scienza
Dalle 15 alle 17 una maratona di riflessione e approfondimento tra scienza e arte attorno a una grande domanda: che cos’è la libertà? L’evento si apre con la conferenza di uno studioso cui seguono diverse sessioni di discussione con artisti, scienziati, divulgatori e saggisti. Tra i temi di discussione: I gradi di libertà del cervello umano, Che cos’ha di speciale la libertà di un artista, Gabbie digitali, L’arte educa alla libertà, Arti digitali, La scienza educa alla democrazia, Il cervello adolescente, Libertà digitali, Come sta morendo la libertà nel mondo?
Coordina: Armando Massarenti, filosofo ed epistemologo, responsabile del supplemento culturale de Il Sole-24 Ore.
Prenotazione obbligatoria: Tel. 05119936110, info@artescienzaeconoscenza.it
L'evento si svolge nell'ambito della mostraGradi di libertà.
iniziative al MAMbo e al Museo Morandi
Apertura gratuita dalle 12 alle 20 della Collezione Permanente MAMbo e Museo Morandi, oltre alle mostre temporanee.
In una sala della Collezione sono visibili i lavori di Hong Hao (Pechino, Cina) Le mie cose, Fondi, una delle 14 esposizioni della seconda edizione della biennale FOTO/INDUSTRIA 2015 di Bologna, curata da François Hébel, promossa dalla Fondazione MAST in collaborazione con il Comune di Bologna, mentre nella Sala delle Ciminiere è visibile Gradi di libertà: dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi, mostra di arte e scienza ideata e prodotta dalla Fondazione Golinelli.
MAMbo partecipa in quest'occasione anche al progetto L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. Nutrimenti dell'arte, ideato e curato da Achille Bonito Oliva sotto il Patrocinio di EXPO 2015, presentando all'interno della propria Collezione Permanente un'installazione di Bertozzi & Casoni.
Il Dipartimento educativo MAMbo propone:
XI Giornata del Contemporaneo
Un migliaio di musei, fondazioni, gallerie, spazi culturali in tutta Italia aprono gratuitamente le loro porte al pubblico presentando mostre, eventi e iniziative dedicate che mirano a stimolare la conoscenza dell'arte contemporanea. Per questa undicesima edizione, i direttori dei 26 musei associati hanno chiamato a realizzare l'immagine guida Alfredo Pirri, proseguendo il progetto avviato nel 2006 di affidarla a un artista italiano di fama internazionale. Con Passi l’artista rappresenta un gesto semplice e allo stesso tempo inquietante: sfidare a piedi nudi una superficie fredda e (forse) tagliente.
eventi straordinari in mostra conclusi da un apertitivo
Visita guidata alla mostra e iniziative speciali (flash mob / fake the news) + aperitivo al Bar Bistrot Ex Forno.
Prenotazione obbligatoria:info@artescienzaeconoscenza.it
Gradi di libertà: dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi
Mostra ideata e prodotta dalla Fondazione Golinelli in collaborazione con il MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna, che la ospiterà dal 18 settembre al 22 novembre 2015. E’ un progetto di Giovanni Carrada in collaborazione con Gilberto Corbellini, a cura di Giovanni Carrada per la parte scientifica e di Cristiana Perrella per la parte artistica.
Audiodramma dal vivo di Carlo Lucarelli
1940, in un piccolo studio dell’E.I.A.R., l’Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche sta per iniziare la diretta del radiodramma Il mistero del Labirinto, quando per ordine del Ministero della Cultura Popolare, su direttiva del Duce stesso, bisogna cambiare il finale.
È così che, tra la comparsata di un’attrice famosa e l’ispezione di un Console Generale della Milizia, attori, rumorista e il regista cercano di trovare un colpevole. Il microcosmo della radio diventa lo specchio di una realtà sotto censura nella quale il raccontare è l’ingegnarsi a trovare scappatoie.
Ciascuno spettatore sarà dotato di una cuffia che gli permetterà di ascoltare ciò che accade sul palcoscenico “dal vivo”. Un’esperienza coinvolgente grazie alla restituzione dell’intreccio di suoni, effetti e voci in un totale coinvolgimento scenico.
In scena si avvicenderanno una miriade di personaggi, che appariranno sia in video che live. Gli spettatori si ritroveranno protagonisti e MAX si ritroverà tra gli spettatori in un turbinio di ritmo sorprese e risate che lasceranno il pubblico a bocca aperta! Insomma uno spettacolo pieno di “Pezzi da 90”, che altri non sono se non i personaggi che Max interpreta per prendere in giro tutta l’assurda realtà che ci circonda: da Biagio Antonacci all’attore protagonista di “50 sfumature di grigio”, da Terence Hill al Vigile del quartiere a luci rosse di Roma, da Ligabue a Vasco Rossi.
Ma la nostra vita non è fatta solo di “Pezzi da 90”; faranno infatti capolino sul palco, variopinti e multietnici, gli unici che sono riusciti a trovare lavoro in Italia: un egiziano con l’ortofrutta, un cinese “tuttoauneuro” e un prete africano di provincia.
Non mancheranno naturalmente gli amici di sempre, sempre amati dal pubblico e attuali più che mai: Lotito con la sua Lazio, Albano tornato a Sanremo e Cristiano Malgioglio sosia del Presidente Mattarella.
Tutto questo però è solo l’inizio di quello che vedrete in “PEZZI DA 90”, perché mentre sto scrivendo MAX sta creando un nuovo personaggio… vestito di bianco, che si affaccia e benedice?!?!?! MAX, ma quello non si può!!!
L’instancabile Befana, che da sempre dedica la sua vita ai bambini e per tutto l’anno non fa che programmare e organizzare la magica notte del 6 gennaio, quest’anno, ha deciso di prendersi una vacanza… Eh si, ha bisogno di riposarsi un po’, ma l’Epifania si avvicina! E’ necessario trovare un’altra Befana e non basta una semplice sostituta. Bisogna che la nuova beniamina dei bambini rispetti in tutto e per tutto le caratteristiche che la contraddistinguono: deve amare i bambini, essere affettuosa, deve avere un polso fermo per manovrare la scopa e una certa stabilità per starci a cavalcioni. Non deve soffrire di vertigini, deve avere molta pazienza, essere disposta a leggere tutte le lettere inviate dai bambini, deve avere molta creatività, molta capacità organizzativa per istruire gli elfi nella costruzione dei giocattoli, deve essere ironica e saper interpretare il suo ruolo fra tradizione e una buona dose di modernità. Infine deve essere instancabile nel riempire di regali le calze dei bambini! Inizia così la ricerca della Befana perfetta, tra equivoci, emozioni e divertimento. L’allegria dei folletti, i mille colori delle scenografie e dei costumi, e la partecipazione straordinaria della Banda Bignardi di Monzuno, composta da oltre 60 musicisti, travolgeranno il pubblico in un ciclone di musica ed emozione, in uno spettacolo che sarà un tuffo nella più travolgente magia del Natale.
(Italia-Francia/2015) di Roberto Minervini (92')
In un territorio invisibile, ai margini della società, sul confine tra illegalità e anarchia, vive una comunità di dropout - veterani in disarmo, adolescenti taciturni, drogati che cercano nell'amore una via d'uscita dalla dipendenza, senza tetto e future mamme allo sbando - che tentano di reagire per non essere dimenticati dalle istituzioni e vedere riconosciuti i propri diritti. Dopo ‘la trilogia del Texas' Roberto Minervini prosegue la sua ricerca etno-antropologica nel cuore profondo (e dolente) dell'America contemporanea. In concorso a Cannes 2015.
Intervengono Paolo Rumiz e Alessandro Scillitani
Proiezione di alcuni estratti del diario di viaggio di Paolo Rumiz lungo la via Appia, percorsa a piedi dalla capitale fino a Brindisi, riscoprendo lunghi tratti scomparsi, cancellati dal tempo e dall'uomo.
l'alimentazione e la storia dell’Europa | incontri e visite guidate
Come ogni anno, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione promossa nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee.
sabato 19 e domenica 20 settembre
L’alimentazione e la storia dell’Europa: identità culturali e alimentari alle radici dell’Europa.
Eventi ed attività culturali legate al tema dell'alimentazione nella storia
Oltre ai luoghi della culturali statali, come ormai è tradizione, aderiscono all'iniziativa anche moltissimi luoghi della cultura non statali tra musei civici, gallerie, fondazioni e associazioni private, costruendo un’offerta culturale estremamente variegata. Il programma completo è consultabile sul sito del MiBACT.
La compagnia svizzera di teatro-danza che fa sognare gli spettatori di tutto il mondo attraverso il linguaggio muto delle forme e dei colori!
Fondata a Parigi nel 1972 da Bernie Schürch e Andres Bossard, in collaborazione con Floriana Frassetto, la compagnia Mummenschanz nasce da un progetto artistico fortemente sentito dal trio originario in seguito a intensi anni di studio e di sperimentazione nell’ambito del mimo e della danza.
In quegli anni il trio offrì un’alternativa significativa non soltanto al lunare Pierrot, ma anche alla espressività della danza classica. Attraverso un dispositivo assolutamente moderno, fu sviluppato uno spettacolo unico nel suo genere, basato sulla straordinaria capacità espressiva del linguaggio mimico dei corpi degli oggettimaschere.
Per il trio, spiega la sua cofondatrice Floriana Frassetto, Mummenschanz rappresenta un “gioco di possibilità”, il tentativo di raccontare una storia lungo il filo sottile delle immagini, senza musica né parole, attraverso la potenza creativa del linguaggio non verbale dei corpi e delle forme.
Applauditi sui più importanti palcoscenici internazionali, oggi i Mummenschanz sono molto di più di un nome. Il loro lavoro è diventato una forma d’arte che ha affascinato e tuttora affascina spettatori di ogni età e di ogni estensione geografica.
Oggi Mummenschanz è mito – un mito avvolto nel mistero. Definiti anche musicisti del silenzio, gli artisti di Mummenschanz mettono in scena una suggestiva metamorfosi delle forme e dei colori. Le loro storie sono meramente visive. Non ci sono accompagnamenti musicali, né scenografie. Soltanto oggetti e oggetti-maschera, soltanto corpi e corpi-oggetto che si sviluppano su uno sfondo nero componendo un linguaggio ludico che tutti sono in grado di comprendere, purché si dia spazio al potere della fantasia e dell’immaginazione.
concerto di fine anno
Dopo due capodanni passati insieme, l’appuntamento di fine dicembre con i Senzaspine è diventato tradizione! Il terzo concerto “Bollicine con l’Orchestra Senzaspine” propone valzer e polke viennesi, ma non solo! Per divertire e inebriare il pubblico quest’anno ci sarà anche la grande musica italiana, con sfavillanti ouverture e sinfonie di Rossini e Verdi, per un brindisi ancora più festoso! Chissà alla fine chi piacerà di più…Sacher o Tiramisù?
Racconto di formazione e meraviglioso balletto sulle musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Lo Schiaccianoci è la trasposizione danzata della più tradizionale e amata delle narrazioni natalizie. Tra luci e oscurità, sorrisi e sospiri, giochi e battaglie, i danzatori del Balletto di Roma e il coreografo Mario Piazza giocano con gli aspetti sconosciuti di una favola antica che non smette di incantare i sognatori moderni. In questa originale versione del Balletto di Roma, scompaiono i fronzoli di natali spensierati tra i muri pieni degli schizzi di un’alienazione in corso e le televisioni accese su una virtualità d’inganno e solitudine adolescenziale. L’aura di timore e mistero del vecchio Drosselmeyer si impossesserà di uno Schiaccianoci di sospetta natura che diverrà per la giovane Clara lo specchio di un’inquietudine sconosciuta e la manifestazione di sconvolgenti paure. Il salto tormentato dall’infanzia all’adolescenza diverrà prima vertiginosa caduta nel vuoto, poi volo tra incubi e fantasie fanciullesche e infine placido atterraggio nel nuovo mondo dell’età adulta tra vecchi sogni e nuove certezze.
di e con Paolo Cevoli - regia Daniele Sala
Vincenzo “Cencio” Donati è il garzone di Michelangelo Buonarroti. Distratto e pasticcione, non riesce mai ad esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase “Perché non parli, bischero tartaglione!”. Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto è vero che Michelangelo lo prendo a modello di un angelo reggicandelabro. Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la “manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di Cencio dietro alla schiena e per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fin quando, incontrando una compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando legge e quando recita. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di Michelangelo Buonarroti. I due saranno insieme fino alla fine. Anche quando Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede Adamo che allunga la mano verso Dio. “Ma A-da-da-mo è ma-ma-ncino! Vigliacca boia!” “Perché non parli” è la terza commedia/monologo storico, scritta e interpretata da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de “La penultima cena” (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de “Il sosia di Lui” (la controfigura di Mussolini).
coreografia Shang-Chi Sun | Circo Massimo Expanded
Fra i più luminosi talenti della nuova coreografia mondiale, Shang-Chi Sun con il suo UPHILL raggiunge vette inesplorate di virtuosismo tecnico, dentro un folgorante impatto emotivo.
“UPHILL” è un gioco che oscilla fra il cercare e il nascondere. Lo spazio è vuoto, e tre uomini stanno al suo centro. La musica è potente e pulsante, quasi tangibile. La semplicità della scena evidenzia l’architettura dei corpi e le linee di tensione invisibili. I danzatori sono allo stesso tempo un ostacolo, una promessa, una facciata e un riparo. L’azione priva di parole rivela il potere inaspettato del linguaggio del corpo e la complessità delle emozioni danzate. Shang-Chi Sun, David Essing e Ross Martinson si affidano completamente alle loro qualità fisiche uniche, e le usano con disarmante chiarezza nella ricerca dell’altro. Il risultato è un trio di assoluta bellezza, al confine tra gioco, provocazione e fiducia. A volte meditativo, a volte radicale, i tre interpreti sembrano andare in cerca del nucleo essenziale dell’essere umano tra il visibile e l’invisibile. Come nella ciclicità della natura, anche qui le situazioni e la relazioni si ripetono, ma mai uguali a sé stesse. C’è sempre un desiderio dell’Altro – l’amico, il fratello, lo straniero, e forse anche il nemico.
“Vedo questa creazione coreografica come la parte finale di una trilogia iniziata con Je.Sans. Paroles e Traverse. La trilogia si riferisce a tre differenti nozioni di tempo: la prima parte è il tempo della mitologia. La seconda parte del tempo lineare, strutturato e astratto. La terza del tempo ciclico della natura “. (Shang-Chi Sun)
esti e liriche Alan Jay Lerner
musiche Frederick Loewe
su licenza esclusiva di TAMS-WITMARK MUSIC LIBRARY, INC.
adattamento e regia Corrado Abbati
Davide Valrosso (IT)
COSMOPOLITAN BEAUTY
coreografia e danza Davide Valrosso
Fabrizio Favale Le Supplici (IT)
HOOD
coreografia Fabrizio Favale
danzatori Daniele Bianco e Vincenzo Cappuccio
musiche Perfume Genius
Circo Massimo Mistery
Marina Giovannini (IT)
VERVE > DUETTO NERO
concept e coreografia Marina Giovannini
danza Vanessa Geniali e Marina Giovannini
Fabrizio Favale Le Supplici (IT)
NARVALO - Anterprima
danzatori Daniele Bianco, Vittorio Cappuccio, Francesco Leone, Davide Valrosso
Daniela Cattivelli e Fabrizio Favale
FORT APACHE - Anteprima
Mystery è il programma che circoscrive l’aspetto più sperimentale: da performance aperte o addirittura incompiute, fino a ambienti astrusi da visitare come orti botanici dell’immaginario.
Gli spettacoli sono allestiti nel DUSEpiccolo (80 spettatori).