rassegna di concerti jazz
Programma del Festival
Mâna lui Paulista (La mano di Paulista, Romania/1998, 15')
Nici o întâmplare (Niente per caso, Romania/2000, 15')
Corul pompierilor (Il coro dei pompieri, Romania/2000, 30')
Mungiu muove i primi passi dietro la macchina da presa con alcuni cortometraggi che ritraggono con ironia la Romania post-comunista. Tra i principali bersagli della sua satira, la televisione, invasiva al punto da offuscare la realtà, come in Mâna lui Paulista, il suo corto di diploma, dove i protagonisti sono totalmente immersi nella telenovela brasiliana Avenida Paulista, o in Nici o întâmplare, dove un ladro è scambiato per il tecnico della tv, con esiti paradossali. Al centro di Corul pompierilor, l'insolito funerale di un noto personaggio, celebrato nell'indifferenza generale.
Lezioni di cinema
L'evento è parte dell’omaggio al regista e sceneggiatore sceromeno Cristian Mungiu.
(Heaven's Gate, USA/1980) di Michael Cimino (216')
Wyoming, 1890: la società degli allevatori ordisce l’eccidio legalizzato degli immigrati colpevoli di occupare il territorio. Cimino sposa la possanza epica del western, ma la conquista del sogno libertario e democratico prospera sulla colpa. Film di smisurate ambizioni e di folgorante bellezza, scorciato di un centinaio di minuti, si rivelò all'epoca dell'uscita un flop clamoroso mettendo la United Artists in ginocchio e facendo del regista una bestia nera. Dopo il restauro 'definitivo' del 2012 realizzato da Criterion e supervisionato dallo stesso Cimino, lo spettatore di oggi può finalmente godere del potente e maestoso spettacolo della versione director’s cut.
Proiezioni h 16.30, h 20.30.
Ricerche e riflessioni sulla città in un’ottica di genere
A confronto con Milano, Barcellona, Berlino, Vienna e Lione, Bologna legge il futuro della città in un’ottica di genere.
Com’è percepita Bologna dalle donne che la vivono? Come la vorrebbero? Quale la loro visione di futuro? Come la progettazione urbanistica intercetta le nuove esigenze? A queste, e ad altre domande, tenta di rispondere l’indagine condotta dall’istituto Makno per Soroptimist International Bologna.
L’incontro, presentando la ricerca, si propone di intrecciarne le suggestioni con riflessioni aperte sul futuro della città.
Interventi di Mario Abis, Mario Cucinella, Giusella Finocchiaro, Leone Sibani, Antonella Pasquariello, Egeria Di Nallo.
Saranno presenti il Sindaco Virginio Merola, il Rettore Francesco Ubertini e rappresentanti della municipalità di Lione.
Introduce Rita Finzi, presidente Soroptimist International Bologna.
This Silence Kills The Unknown Tour
Dopo due anni di silenzio, la talentuosa cantautrice Dillon torna a Bologna per presentare in anteprima alcuni brani del suo nuovo album.
Con il Coro Femminile del Collegium Musicum Almae Matris dell'Università di Bologna.
In collaborazione con roBOt 09
Acuta, per aver capito le doti insondabili della rete dove lei stessa si è fatta conoscere con dei suoi video cliccatissimi, fortunata per aver incontrato il talent scout Dj Koze che sentendola ha voluto puntare carte importanti sulla sua arte e sulla sua musica. Dominique Dillon de Byington, in arte Dillon, nata in Brasile e cresciuta in Germania, ha esordito nel 2011 per la Bpitch Control di Ellen Allien con il disco “This Silence Kills”, una favola minimale, un sabba etereo composto di elettronica, pop dilatato, melanconia, Bjork, Robyn e Dresden Dolls. Nel 2014 è arrivato "The Unknown", con testi più astratti e un sound più minimale ed elettronico che faceva da contrappunto a voce e pianoforte. Nel 2015 Dillon è stata invitata dal Berlin Foreign Affairs Festival a creare un concerto ad hoc realizzato poi all'Haus der Berliner Festspiele nel luglio dello scorso anno. Il concerto, accompagnato da un coro di sei voci femminili, è diventato poi un film.
Il nuovo lavoro uscirà, invece, nel 2017. Parole sue: "This album is an audio-and-colouring-book rather than a classic album".
dj set
Musicologo, DJ, producer. I suoi brani sono stati pubblicati da diverse etichette discografiche come Sony, Wagram, Irma rec. ed in note compilation (tra le varie si segnalano Hotel Costes e Brazilectro). Nel 2010 il suo singolo su vinile “Swingy Mama“ è sold out in pochi mesi diventando un classico del genere electroswing. Ha inoltre remixato band ed artisti internazionali come i vincitori del Grammy latino Ojos De Brujos (Spagna), i maestri del funk The New Mastersound (UK), l’italiano Roy Paci.
musica e danze barocche a cura di Associazione 8cento | CONCIVES 1116 -2016 Nono centenario del Comune di Bologna
L’evento, realizzato dai danzatori e figuranti di 8cento, è dedicato alla valorizzazione della cultura barocca in una dei luoghi affascinanti della città: il Museo della Tappezzeria a Villa Spada.
Il barocco, declinato nelle sue arti, prevede la mostra vivente dei costumi confezionati filologicamente secondo i modelli e gli stili d’epoca che animerà il giardino esterno, musiche e danze barocche negli spazi interni, lettura di testi d’epoca.
Nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna.
Musica Insieme. I Concerti 2016/2017
Programma
Johann Sebastian Bach
Secondo dei tre appuntamenti della doppia integrale bachiana proposta da Mario Brunello, che si esibisce al violoncello e al violoncello piccolo. Bach peraltro compone tanto le Suites per violoncello solo quanto le Partite e Sonate negli stessi anni. Le seconde, lo sappiamo da un prezioso autografo, nel 1720. Le prime tra il 1717 ed il 1723. Bach è all’epoca Maestro di Cappella presso la corte di Köthen. L’obiettivo per entrambe le opere è il medesimo, e creerà non poche difficoltà agli interpreti: dimostrare che è possibile comporre musica polifonica per strumenti convenzionalmente considerati monodici. Un obiettivo che Bach coglie in pieno, creando modelli che poi saranno riferimento per tutti i compositori a venire, esempi non soltanto di perfezione costruttiva, ma anche di una musicalità che non ha mai smesso di incantare interpreti e pubblico, nel corso dei secoli.
Musica Insieme. I Concerti 2016/2017
Vadim Repin - violino
Andreï Korobeinikov - pianoforte
Programma:
Vadim Repin e Andreï Korobeinikov affrontano un programma nel quale una delle radici della storia della musica russa – quella pietroburghese – viene sottolineata in tutta la sua vitalità. Viene evocato Čajkovskij, e poi messo a confronto con Stravinskij e Prokof’ev. San Pietroburgo diventerà Leningrado e poi tornerà a chiamarsi San Pietroburgo, ma, nonostante le evoluzioni della storia, quella continuità giungerà vivacissima fino ai nostri giorni, come ben testimonia l’opera di Schnittke. Una continuità che è anche strettamente legata alla scuola esecutiva russa, della quale il siberiano Repin e il moscovita Korobeinikov rappresentano due indiscussi ambasciatori. Il primo è stato il più giovane vincitore del più prestigioso concorso per violino, il “Reine Elisabeth” di Bruxelles, e da allora ha inaugurato una carriera stellare, che lo vede anche ideatore del “Transiberian Festival of the Arts” di Novosibirsk. Korobeinikov, classe 1986, è considerato da parte sua un ‘novello Kissin’, corteggiato dai maggiori solisti e diretto fra gli altri da Yuri Temirkanov.
Musica Insieme. I Concerti 2016/2017
Programma:
Johann Sebastian Bach
Il violoncellista italiano più celebre al mondo. Questo suo nuovo progetto ruota intorno ad una doppia integrale: quella delle Suites per violoncello solo e quella delle Sonate e Partite per violino solo. Unico l’interprete, Mario Brunello appunto. Due gli strumenti: le prime saranno infatti eseguite sul violoncello, le seconde sul violoncello piccolo, uno strumento che esisteva di fatto già ai tempi di Bach, il quale lo ha utilizzato in ben quattordici cantate, ed aveva appunto una tessitura intermedia fra violino e violoncello, ma molto più corposa di una viola. Si tratta di un impegno straordinario, nel quale non solo saranno messe in gioco le capacità e le doti interpretative dello stesso Mario Brunello, ma sarà anche possibile per il pubblico comparare ‘in diretta’ due tra le maggiori opere dell’intera storia della musica.
Musica Insieme. I Concerti 2016/2017
Programma:
Johann Sebastian Bach
Sei Preludi dal Secondo Libro del Clavicembalo ben temperato
Robert Schumann
Sei Studi in forma di Canone op. 56
Ludwig van Beethoven
Sonata in si bemolle maggiore op 106
Grosse Sonate für das Hammerklavier
Johann Sebastian Bach, Robert Schumann, Ludwig van Beethoven: il minimo comune multiplo è sicuramente Bach. Basterebbe qui rammentare che la monumentale Hammerklavier si conclude con una delle più complesse fughe che Beethoven abbia mai concepito. E che gli studi schumanniani sono intenzionalmente in forma di canone, e furono composti originariamente per organo e poi riproposti per pianoforte a pedali. Piotr Anderszewski, dunque – che Musica Insieme ospiterà per la prima volta a Bologna – ci presenta un programma coerente e affascinante al tempo stesso. Un programma nel segno di Bach, autore del quale peraltro Anderszewski ha pubblicato pluripremiate incisioni, indicandoci con chiarezza come il lascito del grande compositore tedesco sia andato al di là non solo delle epoche, ma persino delle scelte estetiche e stilistiche, giungendo integro e fecondo fino ai giorni nostri. E lanciandoci una sfida: quella di ascoltare al pianoforte moderno tre opere, nate per altrettanti strumenti che al pianoforte in un certo senso aspiravano (Bach), si ispiravano (Beethoven) o si proponevano come una nuova visione (Schumann).
Giuseppe Giacobazzi
di e con Andrea Sasdelli
collaborazione ai testi Carlo Negri
"Il nostro è un lavoro fatto anche di viaggi e durante i viaggi ti trovi inevitabilmente a pensare" scrive Giuseppe Giacobazzi, protagonista di Io ci sarò, nuovo spettacolo dell'artista che crea un ponte immaginario con lo show precedente Un po' di me (Genesi di un comico).
"Oggi mi rendo conto di essere un genitore di 53 anni con una figlia di 3 e quindi mi sono ritrovato a pensare: riuscirò a vedere i miei nipoti e, nel caso li riesca a vedere, riuscirò a rapportarmi come fa un nonno e quindi a viziarli, a giocare con loro, a parlarci e raccontargli delle storie, cercando di dare consigli che non verranno sicuramente ascoltati, a spiegargli anche questo buffo movimento di sentimenti che è la vita?". È da questa riflessione che l'artista s'ispira per raccontare con il suo nuovo lavoro lo scarto tra le diverse generazioni e i differenti linguaggi che le caraerizzano.
"Ho pensato di lasciare un «videomessaggio» che possa spiegare ed eventualmente interagire con i miei possibili futuri nipoti. E per farlo, l'unico modo che conosco, è farlo davanti ad un pubblico" scrive Giacobazzi.
feriali ore 21 – domenica ore 18.
Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta
scritto e diretto da Gabriele Pignotta
Con Vanessa Incontrada, Gabriele Pignotta, Fabio Avaro e Siddhartha Prestinari
Marco e Monica (Gabriele Pignotta e Vanessa Incontrada) sono innamorati e sposati da qualche anno. Dopo la passione iniziale, come spesso in tante storie d'amore accade, arrivano i primi screzi e i primi cenni di noia e, quando la loro storia sembra essere arrivata alla deriva, provano un'ultima estrema soluzione: una terapia di coppia sperimentale che metterà i due protagonisti in condizione di vedere il mondo con gli occhi del partner. Tre mesi a parti scambiate. Al loro fianco un'altra coppia, Stefano e Francesca (Fabio Avaro e Siddhartha Prestinari), i vicini di casa, che al contrario rappresentano la classica coppia di facciata nella quale i due partner sembrano felici agli occhi degli altri ma in realtà si detestano profondamente e non hanno il coraggio di dirselo. La vita di queste due coppie di vicini di casa si intreccerà fino a quando il coperchio salterà e nasceranno situazioni bizzarre che faranno divertire il pubblico in sala.
feriali ore 21 – domenica ore 18.
Hanno collezionato un sold out dopo l’altro nel recente tour europeo, e adesso i Lucky Chops sono pronti a fare tappa anche in Italia.
La brass band newyorkese è armata dalla convinzione che la positività della musica possa cambiare il mondo e ha il preciso intento di ispirare il proprio pubblico e trasmettergli l’intensità della sua energia. L’estetica musicale dei Lucky Chops è perfettamente racchiusa nella loro ultima pubblicazione, Best Things: un singolo eccitante che mette in mostra gli assoli di tutti i musicisti, le loro abilità tecniche e la loro attenzione al pop songwriting. La canzone parla dei semplici piaceri e ricorda come le cose migliori nella vita siano quelle libere.
La fama dei Lucky Chops è cresciuta proprio sul web: in tempi rapidissimi i loro concerti sono stati visualizzati da più di 100 milioni di persone, così come le loro cover pop e rock e il materiale originale che hanno registrato nelle metropolitane di New York. Ma suonare dal vivo per i fan per i Lucky Chops è un’altra storia: come suggerisce il trombonista Josh Holcomb, un video non può trasmettere le emozioni e le energie di uno spettacolo live.
I Lucky Chops sono Josh Holcomb (trombone), Daro Behroozi (sax tenore), Leo P. (sax baritono), Kevin Congleton (batteria), Joshua Gawel (tromba) e Raphael Buyo (sousaphone).
raccontata nel modo di Paolo Cevoli
regia Daniele Sala
La Bibbia, il libro dei libri, il best seller dei best seller da tutti conosciuto, anche se forse non da tutti letto. Ma sicuramente anche quelli che non l'hanno mai sfogliato hanno qualche nozione di Adamo ed Eva, Caino e Abele, Noè e l'arca e di tanti altri personaggi ed episodi. Paolo Cevoli rileggerà in scena quelle storie come una grande rappresentazione teatrale dove Dio è il "capocomico" che si vuole far conoscere sul palcoscenico dell'universo. Dio è il "primo attore" che convoca come interpreti i grandi personaggi della Bibbia, e forse anche ognuno di noi sarà protagonista e attore de La Bibbia raccontata nel modo di Paolo Cevoli e potrà scoprire l'ironia e la comicità di quella grande storia.
feriali ore 21 – domenica ore 18.
Joan As Police Woman celebra una decade di grandi successi con la presentazione del suo nuovo disco, il quinto in studio, e con un tour di concerti intitolati “Let It Be You”.
Joan è conosciuta per le collaborazioni con Antony, Rufus Wainwright, Lou Reed e David Sylvian. “Let It Be You” è maestoso e liberatorio, frutto di una collaborazione , questa volta con un’amico, polistrumentista e cantautore di Brooklyn, Benjamin Lazar Davis (Cuddle Magic, Bridget Kearney).
Joan As Police Woman e Benjamin Lazar Davis presenteranno dal vivo con la band i brani dal nuovo “Let It Be You” e versioni riarrangiate dai precedenti dischi di Joan (Real Life, To Survive, The Deep Field, The Classic).
DUE, di Luca Miniero e Astutillo Smeriglia
regia Luca Miniero
Due parla dell'inizio di una convivenza, momento delicato per ogni coppia. La scena è una stanza vuota e mentre Marco (Raoul Bova) è alle prese con il montaggio di un letto matrimoniale Paola (Chiara Francini) lo interroga sul loro futuro, su come saranno tra vent'anni. La diversa visione dei due della vita insieme emergerà prepotentemente ed entrambi i personaggi evocheranno personaggi dal loro passato e ne immagineranno altri nel loro futuro: genitori, amanti, figli, amici che, come in tutte le coppie, concorrono a turbare la loro serenità. Le presenze saranno interpretate dagli stessi protagonisti che accompagneranno fisicamente in scena dei cartonati che li rappresentano. Alla fine il palcoscenico popolato dalle numerose sagome rappresenterà la vita di coppia reale, faticosa e a volte insensata che non è mai formata da due sole persone, ma da molte di più. Montare un letto con tutte queste persone intorno non sarà mica una passeggiata...
feriali ore 21 – domenica ore 18.
Preoccupations è il nuovo nome della band che lo scorso anno, con il suo omonimo album d’esordio, ha saputo conquistare pubblico e critica: i Viet Cong.
La band si prepara a far ritorno in Italia con un nuovo album.
Quartetto post-punk canadese, i Viet Cong nascono a Calgary nel 2012, dalle ceneri della band Women.
La morte improvvisa di Chris Reimer, chitarrista e voce degli Women, segna la fine della band. Sarà l’incontro con i chitarristi Scott Munro e Danny Christiansen a far nascere nell’ex bassista degli Women Matt Flegel e nell’ex batterista Mike Wallace la voglia di rimettersi in gioco e a dar vita ad una nuova band: i Viet Cong.
La nuova formazione inizia a calcare i palchi di Calgary proponendo quello che sarà il loro primo Ep, Cassette. Il loro stile, definito “labyrinthine post-punk” viene accolto con entusiasmo dal pubblico tanto che la band verrà chiamata ad esibirsi al SXSW del 2014.Di lì a poco la band firmerà per la canadese Flemish Eye e pubblicherà su vinile, via Mexican Summer, il loro Ep.
Il vero debutto arriva a Gennaio 2015. L’album, omonimo, viene pubblicato via Jagjaguwar e contiene le bellissime Continental Shelf e Silhouettes. L’album consacra il talento della band, e la loro performance al Primavera Sound dello scorso anno è stata lodata da tutto il pubblico e la stampa presente.
A seguito della discussione nata lo scorso anno circa il loro nome, la band ha deciso di cambiare il proprio nome in Preoccupations.
Il 15 luglio è uscito "Lo Spazio Vuoto", il nuovo singolo e video di Nicolò Carnesi, brano che anticipa l’uscita del nuovo disco d’inediti “Bellissima Noia” (Malintenti Dischi, distr. Edel/Belive Digital), prevista per il 30 settembre 2016.
Nicolò Carnesi è uno dei nomi più brillanti della nuova generazione di cantautori italiani. Autore di canzoni dai testi acuti, sottili e cinici che viaggiano su sonorità elettroacustiche influenzate dalla tradizione italiana e dal british pop degli anni ’80, Nicolò rielabora svariati generi musicali, svuotando gli originali della loro identità, e riutilizzandoli come tessere per un mix inimmaginabile di suoni, richiami, melodie.