primo appuntamento del ciclo di conferenze “Il contado e la città: una lunga storia in Comune”
Dai villaggi villanoviani alla fondazione di Felsina è il titolo della Lectio magistralis sulla formazione della città in Emilia Romagna in epoca protostorica che il prof Valerio Massimo Manfredi, noto archeologo e amatissimo divulgatore e autore di romanzi storici, terrà domenica 30 ottobre, alle ore 16.30 al Muv – Museo della Civiltà Villanoviana (per l'esattezza presso la loggia di Casa Sant'Anna adiacente il MUV).
Lo scrittore presenterà anche i suoi ultimi lavori editoriali, Andare per l'Italia estrusca (Il Mulino, 2016) e Teutoburgo (Mondadori, 2016).
La conferenza fa parte delle iniziative di promozione e divulgazione della cultura villanoviana ed etrusca nel territorio organizzate dal MUV: tutte le domeniche pomeriggio da ottobre a giugno: conferenze, incontri con l'autore, laboratori didattici per bambini e famiglie, giochi a tema.
Questa in particolare si inserisce anche nel progetto Il contado e la città: una lunga storia in comune, un ciclo di eventi culturali proposti dagli istituti museali del Distretto Pianura Est con il contributo della Regione-IBC nell'anno delle celebrazioni del IX centenario del Comune di Bologna, per ripercorrere la storia del contado di pianura evidenziando gli apporti originali che esso ha dato alla storia cittadina all'interno di un rapporto di forte interdipendenza: conferenze, visite guidate, itinerari storico-artistici, concerti e mostre sono gli strumenti di questo racconto.
Come la ‘ndrangheta è diventata classe dirigente (Mondadori, Strade blu), presentazione del volume di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso
Saluto del Sindaco Virginio Merola
Introduce Giulia di Girolamo – consigliera del Sindaco per la legalità
Nicola Gratteri - Procuratore Capo di Catanzaro
Antonio Nicaso - scrittore e studioso dei fenomeni di mafia
Giuseppe Baldessarro - La Repubblica Bologna
Elia Minari - Associazione Cortocircuito, Reggio Emilia
Incontro promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con l'Associazione Caracò.
Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi. Introduzione alla mostra
Conferenza a cura di Ilaria Francia.
Importante occasione per approfondire la grande mostra Orlando Furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi, con sede a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, che ricorda i 500 anni del capolavoro dell'Ariosto.
concerto dei vincitori
Concorso Europeo di clavicembalo “Paola Bernardi” (Bologna, 2015), in collaborazione con l’Associazione Clavicembalistica Bolognese e la R. Accademia Filarmonica di Bologna.
Pomeriggi musicali: piccoli concerti eseguiti da allievi dei conservatori italiani e stranieri.
Nell'ambito di Musica in San Colombano Collezione Tagliavini. Stagione 2016-2017
recital pianistico | Musica in Santa Cristina - IX edizione
Introduce Piero Mioli
Musiche di Beethoven, Chopin, Ravel e Ginastera
Vincitrice all’età di 17 anni del 2° Premio “Liszt” di Utrecht, Mariangela Vacatello si è esibita in alcune tra le più importanti stagioni concertistiche nel mondo come il Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia a Roma, Società dei Concerti di Milano, Orchestra Rai di Torino, Radio Svizzera Italiana di Lugano, Wigmore Hall di Londra, Carnegie Hall di New York, Konzerthaus Berlin, Beethoven Saal di Stoccarda, Bridgewater Hall di Manchester, Walt Disney Hall di Los Angeles e effettua tournée negli Usa, Sud Africa e Cina. Ha collaborato con direttori quali Krzysztof Penderecki, Andris Nelsons, Alain Lombard, Gabor Takacs-Nagy, Martin Haselboeck, Gustav Kuhn, Krystian Jarvi, Luigi Piovano e le sue esecuzioni sono trasmesse da Radio/Televisioni internazionali e sul web.
Per avere l’accesso ai posti riservati, scrivere a eventi@genusbononiae.it
concerto | Gender Bender Festival 2016
Artista visivo, musicista e compositore, regista, scrittore, il poliedrico Christian Rainer è una forza della natura.
Limitandosi solo alla produzione musicale, quattro sono gli album ufficiali, oltre a varie collaborazioni (tra cui Andy Bluvertigo e Giancarlo Onorato), musiche per film e serie televisive.
Il suo ultimo lavoro Any Kind Of Drug For Just One Kind Of Love richiama le differenti espressioni musicali emerse nell’arco di un percorso artistico quindicennale: dal folk cantautorale alla musica da camera, dal post-rock alla musica di ricerca.
concerto | Gender Bender Festival 2016
«Un Frankenstein musicale fatto di elettronica, surf rock, balera, doowop, ed altra materia sonora non identificata»: così Nina Madù e le Reliquie Commestibili definiscono il loro ultimo album, "Octopussa" (2015).
Rock band milanese specializzata in testi surreal-demenziali e col gusto della performance teatrale, «un po' Nina Hagen e un po’ Giuni Russo, un po’ CCCP e un poco storie tese» (Pier Andrea Canei, Internazionale), Nina Madù e le Reliquie Commestibili proseguono la loro esplorazione dell’ambiente urbano, gettando uno sguardo sghembo e rivelatore sulla caotica vita cittadina e sui suoi personaggi che sembrano usciti da una pièce dadaista.
Ingresso € 10,00 intero / € 7,00 ridottodi William Shakespeare | uno spettacolo di Tournée da Bar
Tournée da Bar è una giovane e innovativa start up culturale che porta il teatro tra la gente, viaggiando di sera in sera in bar e luoghi informali. I grandi classici del teatro vengono riletti in chiave colorata, gioiosa e festosa con allestimenti che appassionano e divertono senza mai tradirne senso e bellezza.
Produzione Ecate Cultura / Teatro Carcano.
Proiezione con sonorizzazione dal vivo a cura di Francesca Baccolini e Rocco Marchi | Archivio Aperto 2016
Un catalogo di provini 16mm (1942-1952) dall’Archivio di Home Movies (fondo Mossina). Ritratti di ragazze, aspiranti stelle del cinema perlopiù sconosciute e anonime che concorrono a concorsi di bellezza e casting per pellicole non identificate. Gli screen test oscillano tra affettazione e splendida nonchalanche, la macchina da presa sembra amare dei volti e rifiutarne altri, senza una vera ragione. L’immagine pulsa, viene mangiata da improvvisi flash, perde il fuoco, mostra le tracce di inizio e fine rullo. Abbiamo pensato di lasciare tutto, in una sorta di ready-made filmico che lascia questo piccolo tesoro di “materiale trovato” parlare in prima persona, accompagnato solo dalla musica.
live
CHRISTIAN SCOTT tromba, reverse flugel
LAWRENCE FIELDS piano, tastiere
LOGAN RICHARDSON sax
LAQUES CURTIS basso
ELENA PINDERHUGHES flauto
COREY FONVILLE batteria.
lezione-concerto, a cura di Romina Basso ed Elisabetta Pasquini | La Soffitta 2016
Il progetto si pone quale prosecuzione ideale della rassegna Tesori ritrovati: interpretare il Sei-Settecento musicale emiliano, svoltasi per iniziativa della Soffitta negli anni 2013-15. Quest’anno l’attenzione si focalizza non su musiche riscoperte e oggetto di recenti studi ed edizioni, ma su un capolavoro del Seicento musicale europeo: Dido and Aeneas di Henry Purcell. Creata nel 1689 per le ospiti del collegio per “Young Gentlewomen” di Chelsea, la dramatic opera del compositore inglese sarà interpretata, in forma di concerto, da allievi e collaboratori di Romina Basso, cantante di fama internazionale e raffinata didatta. L’esecuzione sarà preceduta da un’introduzione in cui le curatrici dell’iniziativa illustreranno il contesto nel quale l’opera fu composta, e mostreranno come il paziente lavoro di studio e interpretazione della partitura sia funzionale ad un’attenta resa del senso della costruzione drammatico-musicale, e ne disveli gli affetti e le cangianti tonalità espressive.
La lezione-concerto rientra nelle iniziative della sezione Musica de La Soffitta 2016, a cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo, in collaborazione con l’Associazione culturale «Il Saggiatore musicale», il Collegium Musicum Almae Matris – Coro e orchestra dell’Università di Bologna.
La Soffitta 2016 | Rassegna di teatro, danza, musica, cinema – XXVIII edizione
Lettere di Emma Tettoni a Giosuè Carducci, dal 1881 al 1891
Reading di Benedetta Tosi con accompagnamento musicale di Giacomo Zambelli. Introduzione di Elena Marescotti e Loredana Magazzeni. Iniziativa in collaborazione Altroteatro Firenze. A cura di Antonello Nave e Simonetta Santucci.
Allieva di Carducci all'Università di Bologna e qui compagna di Giovanni Pascoli, Emma Tettoni (Novara 1859-Bergamo 1891), si dedicò con passione all'insegnamento, come occasione di autonomia ed emancipazione. Partendo dalle lettere al maestro, ma anche dalle rete delle sue amicizie, si ripercorrono le tappe della sua difficile esistenza di giovane donna impegnata sul piano sociale e professionale. Per la novità delle idee espresse nelle conferenze educative, subì, come successe ad altre educatrici postunitarie, un doloroso ostracismo che la portò a una morte improvvisa e prematura, le cui cause sono tuttora ignote.
incontro con Gaia Servadio in occasione dell’uscita del suo nuovo libro
Dialoga con l’autrice padre Paolo Garuti.
“Dio in viaggio, dio che viaggia con l’uomo, un dio viandante, la divinità itinerante, dio sulla Via della Seta o sulla prua di una nave, sul mare in tempesta o in bonaccia, dio che viaggia sulle ali del mito, nella frenesia della guerra, nella pace dell’anima. Dio che torna indietro.” Dio è una misteriosa necessità nel cammino dell’uomo: Gaia Servadio prende le mosse da questa constatazione, e dalle mura dell’antica città siriana di Dura Europos, per intraprendere con la leggerezza e la profondità che le sono proprie un viaggio nella spiritualità attraverso i secoli e i popoli. Sulle rive del Tigri e dell’Eufrate, tra le nuvole che sormontano il Tauro, in mezzo alle rocce del Negev, sui ghiacciai dell’Ararat, in Persia e prima ancora in India, sui monti del Caucaso, sull’altopiano dell’Anatolia, le tante divinità di volta in volta create sono in fondo sempre lo stesso dio, inteso come espressione di un bisogno insopprimibile che porta l’uomo a costruire un Essere Superiore per dare un senso alla propria esistenza.
Gaia Servadio (Padova, 1938) Scrittirce e pittrice, vive dal 1956 tra Gran Bretagna e l'Italia. Ha esordito su "Il Mondo" di Mario Pannunzio e lavorato poi per "La Stampa", la BBC e la RAI. Attualmente collabora con "The European" e al "Corriere della Sera". In collaborazione con Librerie.Coop
mostra
L'esposizione presenta al pubblico per la prima volta molti materiali inediti riferiti agli anni bolognesi dello scrittore Giorgio Bassani. A Bologna, infatti, Bassani ha frequentato l’Università e si è formato sotto il magistero di Roberto Longhi con l'apporto fondamentale di Giorgio Morandi e Giuseppe Raimondi. Grazie a questi maestri e agli amici conosciuti tra le aule universitarie, Bassani ha potuto trovare e maturare il suo stile e la sua poetica, in un fecondo e importante processo di formazione culturale, artistico e umano. Questa mostra vuole quindi presentare al pubblico la centralità di Bologna, gettando luce anche sulla genesi del più noto romanzo di Bassani, Il Giardino dei Finzi Contini, che si può dire inizi a nascere proprio in questi anni.
L'inaugurazione sarà preceduta, alle ore 17, da un incontro nella Sala dello Stabat Mater dal titolo Prospettive per Bassani (1916-2016) con interventi di Paola Bassani (Fondazione Bassani), Paola Italia (Università La Sapienza di Roma), Marco Antonio Bazzocchi (Alma Mater Studiorum Università di Bologna).
La mostra Giorgio Bassani: Officina bolognese (1934-1943), allestita nel quadriloggiato superiore è organizzata in collaborazione da: Università di Bologna (Dipartimento di Italianistica, Archivio Storico, Biblioteca "Ezio Raimondi" del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica), Comune di Bologna (Istituzione Biblioteche e Biblioteca dell'Archiginnasio) e Fondazione Giorgio Bassani.
Dal 28 Ottobre al 18 Dicembre 2016
lunedì - sabato 9-19
domenica e festivi 10-14
conferenza spettacolo sui burattin
Quale burattinaio fu pubblico banditore del Comune di Bologna? Quale, invece, soddisfò la richiesta di Renzo Imbeni realizzando il suo ritratto sottoforma di burattino? Quale Sindaco fu anche burattinaio? Sarà possibile avere le risposte a queste e altre curiosità nella conferenza spettacolo a cura della Compagnia Burattini di Riccardo. Pensata per il IX Centenario del Comune di Bologna, la conferenza è fatta di racconti, proiezioni e performances burattinesche - prende corpo da una attenta ricerca che evidenzia il legame dei burattini bolognesi con l'opera del Comune nel corso del tempo. Partecipano Fulvio De Nigris e Riccardo Pazzaglia. L'ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.
proiezione del film-documentario di Francesco Conversano e Nene Grignaffini
Proiezione del film-documentario di Francesco Conversano e Nene Grignaffini Narratori di pianura e da bar (Italia, 2010): racconto di un luogo, la pianura emilianoromagnola, di un paesaggio geografico e interiore ad opera di alcuni scrittori che, pur mantenendo caratteristiche differenti, si riconoscono in una matrice comune: Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni, Eraldo Baldini, Paolo Nori, Simona Vinci e Cristiano Cavina. Evento nell'ambito della rassegna Periferie creative, 40 appuntamenti, da ottobre 2016 a marzo 2017, nelle Biblioteche di quartiere, in collaborazione con Cna Cultura e Creatività Bologna per sostenere il ruolo sociale e culturale delle biblioteche di quartiere, e di “Doc in Biblio” proiezioni nelle biblioteche a cura di D.E-R Documentaristi Emilia-Romagna.
Ingresso libero.
festa per famiglie
Una grande festa in cui bambini e ragazzi dai 18 mesi ai 13 anni si cimentano in attività di robotica creativa, tinkering, programmazione e automazione impiegando tecnologie esplorative e divertenti. Per i ragazzi dai 14 anni e per gli adulti, attività sulle nanotecnologie con la possibilità di osservare alcune applicazioni di rivestimenti ottenuti con nanomateriali, vederli allo stereomicroscopio e testare l’effetto loto. Per il pubblico di ogni età la One man love machine band, rock band robotica berlinese che ha riscosso successo internazionale.
Programma:
ore 17>20 Fiabe robotiche: lettura di albi su robotica e Halloween. [2-3 anni, repliche ogni 20 minuti]
ore 17>20 Robotlandia: lettura animata e laboratorio di costruzione di un simpatico e stravagante robot con materiali vari. [2-3 anni, repliche ogni 45 minuti]
ore 17>20 BabyBot: con l’aiuto di robottini sviluppati appositamente per i piccoli e programmati da loro, sarà possibile effettuare dei percorsi tra ragnetti e zucche per vivere le prime esperienze di robotica e programmazione. [4-5 anni, repliche ogni 45 minuti]
ore 17>20 Making Space: Scuola delle idee (area progettuale della Fondazione Golinelli) presenta il suo spazio dedicato alle nuove tecnologie. Un percorso tra stampanti 3D, robot, elettronica creativa e tanto altro. [per tutti]
ore 17>20 Il tuo robot! Inventa il tuo robot con LEGO WeDo 2.0. In questo laboratorio si potrà progettare, costruire e personalizzare un robot da programmare poi a proprio piacimento. [6-13 anni, repliche ogni ora]
ore 17>20 Nanotech lab: laboratorio per osservare nella pratica alcune applicazioni di rivestimenti ottenuti con nanomateriali, vederli allo stereomicroscopio e testare l’effetto loto.[da 14 anni e adulti, repliche ogni ora]
ore 17>20 RobotFaire: una fiera della robotica e dell’automazione con i nostri partner tecnici Campustore, Festo e Codemotion Kids [per tutte le età, in loop]
ore 17>20 Visite guidate agli spazi di Opificio e alle opere esposte della collezione Golinelli [per tutti, repliche ogni 30 minuti]
ore 17.30>20 Concerto One man love machine band, rock band robotica berlinese che ha riscosso successo internazionale [per tutti, repliche ogni 45’]
Informazioni e iscrizioni:http://www.scuoladelleidee.it
laboratorio per ragazzi da 11 a 15 anni
Sono i molti nomi di David Bowie, al secolo David Robert Jones, che in oltre 40 anni di carriera ha più volte reinventato il proprio stile e la propria immagine creando numerosi alter ego come Ziggy Stardust e Major Tom. Un percorso dedicato ai temi dell'identità e dell'alterità che i ragazzi potranno indagare, sperimentare e reinterpretare realizzando inediti videoclip musicali.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso € 5,00 a partecipante + € 5,00 ingresso alla mostra David Bowie isspettacolo per bambini dai 3 anni
Una delle storie più famose e amate dal pubblico dei più piccoli simpaticamente rivista dagli amici della Compagnia Fondazione Aida. A prima vista potrebbe infatti sembrare la classica storia dei tre porcellini: ognuno con la sua casa, con l’albero di mele, il camino dal quale si cala il lupo cattivo che li perseguita… ma dove è il lupo cattivo? Ha sbagliato strada! E i tre porcellini?! Messo in fuga il lupo, decidono di darsi alla musica e di fondare il simpatico gruppo della Pig Band!
(Belgio\2016) di di Vincent Kesteloot e Ben Stassen (90') | animazione dai 6 anni
Del romanzo di Defoe, circoscritto come al solito ad un unico naufragio, questo racconto cinematografico animato sceglie alcune circostanze e alcuni personaggi, tralasciandone molti altri e rivedendoli secondo il proprio gusto. Ci sono i pirati - e non è certo un caso, data l'affinità estetica del film con quella del grande classico dei videogiochi, Monkey Island - e poi una piccola tribù di animali ben assortita, dove ai due gatti del romanzo è affidata la parte dei villain, e al pappagallo quella di Venerdì (qui Martedì). Il formichiere squamoso, la capra, il cane di Robinson, e gli altri del gruppo, alimentano il ritratto del naufrago come una sorta di novello Noè, e la vocazione animalista -che non è solo frutto della necessità, ma di una sincera disposizione- prende così il posto che nel romanzo era della fede e della religione in particolare.
Animazione. Dai 6 anni in su.