Amato, chiacchierato, seguito, atteso. Tutto questo e molto altro è Dente. Nuovo e geniale cantautore che gioca con l’ironia dei gesti e delle parole per prenderti alla sprovvista e farti lo sgambetto ai sentimenti.
Il 7 ottobre 2016 uscirà il nuovo disco “Canzoni per metà'”
unica data italiana
I Tinariwen hanno appena completato le registrazioni del loro nuovo album (il settimo della band) nel deserto roccioso vicino M’Hamid, una piccola città nel sud del Marocco (conosciuta anche con il nome berbero di Taragalte), situata nella valle del Draa, nella zona di Zagora.
Questa particolare area è stata scelta perchè la loro città natale nel nord del Mali, si è ultimamente rivelata troppo instabile e pericolosa a causa di nuovi conflitti. Taragalte è anche un luogo di notevole importanza culturale per la popolazione Tuareg-berbera essendo il luogo in cui tutte le carovane si fermavano prima di continuare il lungo viaggio per Timbuktu.
Le riprese del disco sono iniziate nel Febbraio 2016 in uno studio di registrazione mobile posizionato sotto una tenda, circondato da dune del deserto. Tre settimane per suonare, arrangiare e registrare. L’album includerà anche dei brani registrati durante la Rancho De La Luna Session nella quale I Tinariwen parteciparono nel 2014 insieme ad Alain Johannes, Kurt Vile and Matt Sweeney.
I Tinariwen suonarono per la prima volta a Taragalte nel 2008 per la prima edizione del festival che prende appunto il nome berbero della cittadina. Durante quella occasione i promoter invitarono la band a restare più giorni per registrare.
Da quella volta l’idea rimase viva e presto diventò chiaro che quel luogo sarebbe stato scelto per registrare un loro nuovo album.
Condividere lo stesso sentimento viscerale per la loro terra, la loro libertà, la loro semplice vita e il loro “assouf” (un senso di assoluta e profonda nostalgia che emerge quando si è lontani dalla propria terra) era qualcosa che I Tinariwen avrebbero dovuto fare con I loro fratelli nomadi di Taragalte, qualcosa che risuonava specialmente tra le giovani generazioni dell’area di Zagora.
spettacolo a cura di Gruppo Elettrogeno - Orbitateatro
Spettacolo liberamente ispirato a Il dono oscuro nel mondo di chi non vede di John M. Hull
Una produzione Museo Tolomeo - MuseoMix Bologna - Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza ONLUS
Toccare la roccia è un album di schizzi a più voci, a più strati, a più corpi che a tratti coincide con la narrazione di Hull e a tratti ricompone una scrittura che aderisce ai vissuti degli attori non vedenti, ipovedenti e vedenti chiamati a raccontare dei propri dispositivi sensoriali.
Lo spettacolo avrà luogo dentro Museo Tolomeo e nelle sale di MuseoMix.
Posti limitati, prenotazione obbligatoria, sono previste due repliche per entrambe le giornate del 24 e 25 novembre: ore 19.15 e ore 21.30
Prenotazioni: info@gruppoelettrogeno.org
Info spettacolo: 345.0698252 – 344.0472609 dalle 15.00 alle 19.00
presentazione e lettura con l’autrice: Roberta Torre (rueBallu)
in collaborazione con rueBallu.
(The Night of the Hunter, USA/1955) di Charles Laughton (93')
Capolavoro segreto del cinema americano, fonte di ispirazione per Scorsese, Malick e mille altri, è la prima e unica regia di Charles Laughton, "uno dei film più strani e più belli del cinema americano" secondo Serge Daney. François Truffaut ne colse profeticamente il carattere di unicità e originalità rispetto al canone dominante: "Una sceneggiatura come questa non è di quelle con cui si può inaugurare una carriera di regista hollywoodiano e si può ben scommettere che questo film, realizzato nel più completo disprezzo delle più elementari norme commerciali, sarà l'unica esperienza di Charles Laughton ed è un vero peccato". Favola oscura, fotografata in un bianco e nero espressionista e visionario, regala a Robert Mitchum uno dei più grandi personaggi della sua carriera, quello del sinistro predicatore che incombe come un orco sui due piccoli protagonisti indifesi.
Gli spettacoli delle 18 e delle 21.45 saranno seguiti da una selezione di outtakes del film
La proiezione delle 21.45 sarà introdotta da Gian Luca Farinelli
Per conoscere il film (sito Il Cinema Ritrovato al cinema)
proiezioni ore 18.00, 20.00, 21.45.
(Raiders of the Lost Ark, USA/1981) di Steven Spielberg (115'). Avventura. Dagli 8 anni in su
Prosegue l'omaggio a Steven Spielberg, in attesa dell'uscita del suo ultimo Grande Gigante Gentile. È questa la prima avventura di uno dei personaggi più noti e amati della storia del cinema: Indiana Jones (il nome è quello del cane di George Lucas, che ha firmato il soggetto) attraversa mezzo mondo per trovare, prima dei nazisti, la mitica Arca con le Tavole di Mosè, che garantirebbe a chi la possiede poteri soprannaturali. Come un cavaliere medievale si batte per salvare l'umanità. Scene d'azione memorabili, ritmo travolgente, gag irresistibili e quattro Oscar: scenografia, montaggio, suono, effetti speciali.
Avventura. Dagli 8 anni in su
Presentazione di Animazioni 4 .Saranno presenti Andrea Martignoni e Chiara Magri
Presentazione di Animazioni 4. Il DVD, curato da Paola Bristot e Andrea Martignoni, che ospita una selezione del meglio dell'animazione italiana di oggi.
Saranno presenti Andrea Martignoni e Chiara Magri, responsabile della sede piemontese del Centro Sperimentale di Cinematografia sezione Animazione, che ci racconterà e mostrerà cosa succede nella più importante scuola di cinema d'Italia.
(Italia/1949) di Anton Giulio Domeneghini (76')
Amin, suonatore alla corte del sultano, è innamorato della principessa Zaila, promessa sposa del perfido Giafar. Primo lungometraggio d'animazione europeo e primo film italiano in technicolor. Domeneghini contattò i migliori disegnatori dell'epoca e, nonostante le interruzioni causate dalla guerra, il film vinse il premio dedicato ai ragazzi a Venezia e conobbe successo internazionale.
Animazione. Dai 5 anni in su
sinergie tra Musica e Welfare
Sabato 5 Novembre presso la Casa Lyda Borrelli, i TCBO darà inizio alla Rassegna per concerti da Camera, Il Teatro in città. Il ciclo di concerti si estenderà da novembre 2016 a maggio 2017 e vedrà coinvolti i Prof. d'Orchestra nel ruolo di solisti, i Maestri Collaboratori e il Coro di Voci Bianche del Teatro Comunale.
"L’idea di questa rassegna nasce dall’esigenza di ripensare alla musica come luogo d’incontro. Il Teatro, inteso come edificio storico, ha una funzione centrale nel tessuto urbano ma diventa un contenitore vuoto se non è attento alla realtà del territorio in cui si trova. Ecco perché i suoi interpreti all’arte e vanno ad incontrare di persona piccole o grandi realtà cittadine, intessendo un nuovo dialogo"
Gli eventi saranno articolati in 6 programmi con 24 concerti, e si svolgeranno in Teatro e in varie location della Città.
Nel Foyer Respighi andranno in scena mensilmente LE DOMENICHE DEL FOYER RESPIGHI dove, oltre all'ascolto, ci si potrà dedicare alla degustazione offerta dalle Pasticcerie più prestigiose di Bologna e Città Metropolitana, inoltre, prima di ogni concerto per archi il Maestro Bruno Stefanini introdurrà raccontando l'arte della liuteria.
I concerti si replicheranno inoltre:
Ospedale Sant'Orsola
Ospedale Rizzoli
Ospedale Maggiore
Ospedale Bellaria
Casa circondariale Dozza
Istituto penale per minorenni "Il Pratello"
Liceo Scientifico statale Albert Bruce Sabin
Scuola Marella
Scuola Viscardi
Scuola Volta
Scuola 2 Agosto
Scuola Mazzini
Villaggio del Fanciullo
Casa Lyda Borrelli
Le pasticcerie che collaboreranno all'iniziativa sono:
PASTICCERIA DOLCE SALATO PIANORO Bar Pasticceria Bertocchi, Pasticceria la dolce vita Pasticceria Cioccolateria Ben Ti Voglio Gino Fabbri Pasticcere - La Caramella, Pasticceria Scirocco
presentazione del volume
ONO arte contemporanea presenta il volume La filosofia di David Bowie. Wilde, Kemp e la musica come teatro alla presenza dell'autore, Pierpaolo Martino, in conversazione con Gino Scatasta.
sentire con gli occhi
Una mostra di serigrafie in edizione limitata preveniente dalla collezione privata di Stefano Marzorati. Se “L’arte e il collezionismo d’arte sono sfortunatamente attività d’elite, culturalmente ed economicamente. Il poster è una sorta di antidoto a tutto questo. Il poster permette anche alle persone che dispongono di mezzi modesti di appendere qualcosa sulle loro pareti che rappresenti una parte di loro”. Così Dan MacAdam, dell’American Poster Institute, descrive la rock poster art, una delle forme d’arte più rappresentative della cultura estetica contemporanea, della quale si nutre e con la quale condivide un immaginario fatto di simboli ed icone che di quella stessa contemporaneità ne sono i prodotti. Spesso questi manifesti, così come molti videoclip “non sembrano avere una connessione significativa con la band. Sono piuttosto un veicolo per le migliori idee visuali di questi artisti” (Chris Marksberry). Sono un territorio di mezzo, dove la musica influisce sull’arte e viceversa.
L’arte del manifesto rock, forma di espressione artistica strettamente connessa con l’ambito musicale nasce negli Stati Uniti negli anni ’60 come mezzo per la promozione dei concerti e cresce e si sviluppa nel corso degli anni Settanta per assumere in seguito nuove forme come, per esempio, negli anni ’80, i flyer dei concerti punk realizzati con le fotocopiatrici Xerox. In anni recenti quello che possiamo definire come un vero e proprio “movimento” vede una vera e propria rinascita con l’utilizzo sempre più diffuso, a livello creativo e produttivo, dell’antica arte della serigrafia (screenprint). Negli anni Novanta, con l’avvento del CD la copertina di grande formato del vinile non è più il mezzo principale per ispirare l’immaginazione dell’ascoltatore e il poster diventa la tela per illustrare la scena rock. Fiorisce una “scuola” di autori che unisce tradizione e innovazione, e che trova i suoi rappresentanti di spicco in nomi come Johnny Ace, Coop, Art Chantry, Alan Forbes, Derek Hess, Mark Arminski, Frank Kozik, Chuck Sperry, Emek, Jermaine Rogers, Todd Slater, Chuck Sperry. Sempre più numerosi studi grafici e di stampa concentrano le loro energie sull’arte del manifesto e sulla sua produzione.
Ma non sono solo gli artisti statunitensi a popolare questo scenario: il fenomeno si allarga all’Europa, e quindi anche all’Italia, dove emergono ben presto i talenti di studi come Malleus, Bri, Clockwork Pictures. Prodotti artigianalmente e rigorosamente in serie limitata firmata e numerata dall’artista/designer, le serigrafie rock (GIG POSTER) sono diventate materia di collezionismo: realizzate per un evento speciale o un concerto, approvate dalla band o dal loro management. Sono oggetti che coniugano l’espressione artistica con l’aspetto promozionale, la provocazione estetica e, talvolta, il messaggio sociale. Sono un territorio vasto e senza confini dove gli autori riversano le più svariate influenze: street art, graffiti, art nouveau, cinema, fumetti, cultura hot rod, per citarne alcune. Dagli anni del “flower power” all’era del punk anarchico ogni stile di musica ha creato nuovi stili nel design.
La mostra (10 novembre – 11 dicembre) è composta da 39 serigrafie di Shepard Fairey (OBEY), Gary Panter, Rhys Cooper, Bandito Design, X-Ray, Ernie Parada, Ken Taylor, Gavin Beattie, Crosshair Design, Mad Pixel, Adam Pobiak, Justin Kamerer, Rockets Are Red, Brian Ewing, Lil Tuffy, Jeral Tidwell, Fabio Meschini (Clockwork Pictures), Justin Hampton, Lars P. Krause, The Silent P, Zum Heimathafen, Mike Wohlberg, Leia Bell, Justin Santora, Stainboy
dal martedì al giovedì 10.00 - 13.00 e 15.00 - 20.00
venerdì e sabato 10.00 - 13.00 e 15.00 - 21.00
domenica e lunedì chiuso.
Il Museo Itinerante del collettivo Grigiosirio prende forma con gli abitanti di Via Solferino
Inaugurazione di “Eppure sei così piccolo ma indimenticabile/ Terzo Movimento”, un’opera partecipata, curata in questa terza tappa da Silvia Petronici, che ha dato vita ad un museo itinerante grazie al lavoro del collettivo artistico Grigiosiro, composto da Giorgia Valmorri e Boris Bertolini.
L’istallazione sarà visitabile fino al 22 novembre.
Nell’ambito di Eutopia - La rassegna: Eutopia è un’indagine su cibo e arte sviluppata in dieci appuntamenti (da marzo? a dicembre 2016). La rassegna, vincitrice del Bando Incredibol per la microriqualificazione urbana attraverso interventi artistici, è organizzata dal collettivo Panem et Circenses, e punta a interrogare il rapporto concettuale tra utopia e alimentazione aprendo una riflessione partecipata per scoprire “luoghi alimentari che non esistono ancora”.
in occasione dell'anniversario del 4 novembre 1918
Conversazione con Luca Alessandrini - Istituto Parri.
Anche se la storia dell'irredentismo parte da lontano, questa sera, in particolare, parleremo dell'irredentismo pre e post prima guerra mondiale, per analizzarne i prodromi ma - soprattutto - le conseguenze. La conversazione sarà accompagnata dalla declamazione di vari brani dell'epoca con Barbara Dondi e Michele Orsi Bandini.
Il Documentario Diffuso
Proiezione di KEVIN – WILL MY PEOPLE FIND PEACE? di Marco Mensa e Elisa Mereghetti, produzione Ethnos
a seguire incontro con
Luca Jourdan, docente di Antropologia Sociale e Politica, Università di Bologna
Antonella Sinopoli, giornalista, direttore di “Voci Globali”
Anna Galetti di Amnesty International
ogni prima domenica del mese ingresso gratuito alle collezioni permanenti
A Bologna, ogni prima domenica del mese è possibile visitare gratuitamente le collezioni permanenti dei musei che fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei così come i musei statali (Pinacoteca Nazionale) e le aree archeologiche.
Gli orari di apertura dei musei dell'Istituzione Bologna Musei:
AREA ARTE ANTICA
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4 - tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì > venerdì: h 9-15; sabato, domenica e festivi: h 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 - tel. 051 2193998
aperto: martedì > venerdì: h 9-18.30; sabato, domenica e festivi: h 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 - tel. 051 236708
aperto: martedì > sabato: h 9-14; domenica e festivi: h 9-13
AREA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14 - tel. 051 6496611
aperto: martedì > domenica e festivi: h 10-19
Casa Morandi
via Fondazza 36 - tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio, venerdì e sabato: h 14-16; domenica: h 11-13
da giugno a settembre, venerdì e sabato: h 17-19; domenica: h 11-13
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230 – tel. 051436818
orari in occasione della mostra Villa delle Rose 1936
dal 5 novembre 2016 al 29 gennaio 2017, sabato e domenica: h 15-20
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 - tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: h 10-18
AREA MUSICA
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 - tel. 051 2757711
aperto: martedì > venerdì: h 9.30-16; sabato, domenica e festivi: h 10-18.30
AREA PATRIMONIO INDUSTRIALE E CULTURA TECNICA
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123 - tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: h 9-13; sabato: h 9-13 e 15-18; domenica: h 15-18
AREA ARCHEOLOGIA
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2 - tel. 051 2757211
aperto: martedì > venerdì: h 9-15; sabato, domenica e festivi: h 10-18.30
AREA STORIA E MEMORIA
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 - tel. 051 347592
aperto: martedì > domenica: h 9-13
Complesso monumentale della Certosa
via della Certosa 18 - tel. 051 225583
(Italia/2015) di Carlo Lavagna (83') | scintille ciclo filmico a cura di Motus
"Arianna è un film che viene da lontano, da un inatteso gesto dell'inconscio di un bambino che un giorno sogna di essere donna. Quel bambino sono io a nove anni e i sogni in cui immaginavo di essere altro da me mi hanno accompagnato a lungo durante quella tarda infanzia in cui ci si comincia a interrogare sulla propria esistenza terrena. Il precipitato di quei sogni, forse il riemergere delle loro memorie, sono l'origine emotiva di questo film. È un film che s'interroga sul rapporto tra potere e anormalità e sulle conseguenze del loro conflitto" (Carlo Lavagna). "Ha come protagonista Ondina Quadri, potente giovane attrice che con noi interpreta la più piccola della ‘Bella e dannata' banda delle Raffiche, il nuovo spettacolo che ha debuttato per HELLO STRANGER" (Motus).
Incontro con l'attrice Ondina Quadri, Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
(Italia/2012) di Davide Manuli (95') | scintille ciclo filmico a cura di Motus
La leggenda del Fanciullo d'Europa, che ha ispirato anche il film di Werner Herzog. "Una creatura venuta dalle acque, qui reinterpretato dalla nostra Silvia Calderoni nella bellissima scrittura electro di Davide Manuli, con un altro protagonista maestro di trasformazioni identitarie come Vincent Gallo" (Motus) . "Quando si prova a trattare il tema della breve vita di Kaspar Hauser, una delle parole che viene fuori più spesso è ‘enigma' e ‘mistero'. Io aggiungerei alla storia gli aggettivi ‘surreale' e ‘delirante'. La mia riscrittura di Hauser vuole insistere sul fatto che non ha senso prendere la vicenda per come è accaduta letteralmente, ma ha più valore re-interpretarla in chiave poetica grazie all'uso di archetipi e di metafore" (Davide Manuli).
Incontro con Enrico Casagrande, Daniela Nicolò e Silvia Calderoni
(Italia/2016) di Carmine Amoroso (77') | scintille ciclo filmico a cura di Motus
Nell'Italia degli anni Settanta un gruppo di ribelli, attraverso l'arma della pornografia e sulla spinta dei movimenti giovanili di quegli anni, inizia una battaglia per sfondare le barriere del perbenismo borghese. Dall'italiano Lasse Braun che inventò, lanciò e sdoganò la cultura del porno nel mondo, a Riccardo Schicchi maestro di provocazioni e trasgressioni; da Judith Malina al Living Theatre; e ancora Andrea Pazienza, Giuliana Gamba, Helena Velena, Mario Mieli, Lidia Ravera, Marco Pannella, il Parco Lambro. Letterati, intellettuali, pornografi, pornostar, filosofi e femministe rivelano come la pornografia sia diventata un'arma di cambiamento e di lotta sociale e politica.
"Un film manifesto, un affresco inatteso, libertario e ironico, contro ogni forma di censura" (Motus).
Incontro con Carmine Amoroso, Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
(Even Cowgirls Get the Blues, USA/1993) di Gus Van Sant (93') | scintille ciclo filmico a cura di Motus
Sissy (Uma Thurman) è un'avvenente fanciulla con un'insolita dote: due lunghissimi pollici, segni di un'erotica diversità, di cui si serve per fare l'autostop e girare l'America. Un coloratissimo road movie che si fa beffe di generi (il western, il country) e miti (la frontiera) della cultura machista dominante, abbattuta a colpi di lesbismo, filosofie panteiste, meticciato sessuale, travestitismo, vitalismo lisergico.
"Gus Van Sant è l'autore che più ci ha folgorato. Cowgirl è direttamente citato nel nostro Mdlsx. Inoltre è tratto dal romanzo cult di Tom Robbins e la letteratura americana è altro ingrediente basico per miscelare il nostro teatro meticcio" (Motus).
Incontro con Enrico Casagrande e Daniela Nicolò (Motus)
ciclo di incontri sulla Prima guerra mondiale, promosso da ‘Specialmente in biblioteca'.
L’intenzione del Festival è quella di mettere in campo le specifiche conoscenze e specializzazioni delle diverse biblioteche per proporre un approfondimento sulla Prima guerra mondiale, con richiami all’attualità e alle diverse tematiche emerse con il primo conflitto mondiale. Il Festival si rivolge ad un pubblico ampio, non strettamente specialistico, proponendo iniziative che si basino anche sullo stimolo ed il coinvolgimento emotivo grazie a forme di ibridazione con altri linguaggi (teatro, cinema, musica). Gli appuntamenti ved ranno - quando possibile - uno scambio di sedi fra le diverse biblioteche, così da creare una circolarità di pubblico e permettere ai frequentatori abituali di conoscere anche le altre realtà bibliotecarie specializzate di Bologna. La rassegna promossa da “Specialmente in Biblioteca” proseguirà anche nei primi mesi del 2017 con altre iniziative.
Programma