concerto di campane a cura dell'Unione Campanari bolognesi
14.30, 15.30, 16.30, 17.30
del Conservatorio G.B.Martini
Dalle 11 alle 12 di domenica 13 novembre la Marching Band del Conservatorio G.B.Martini suonerà su e giù per Via Zamboni.
Mandolin Blues – The Piano Session
Dopo il successo del 2012 torna il “Mandolino Blues” di Lino Muoio.
Da oltre 20 anni attivo come chitarrista e mandolinista, Lino Muoio figura tra i più rappresentativi musicisti della scena blues Italiana. Il suo particolare contributo incrocia sonorità della tradizione americana con originali spunti di quella partenopea.
The Piano Sessions mostra la naturale evoluzione del progetto Mandolin Blues ripercorrendo, attraverso l’essenziale dialogo tra mandolino e pianoforte, uno stile old style con richiami alle sonorità e alle atmosfere degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso. Come sempre, tutte le composizioni sono originali e non mancano ospiti di prestigio come Michael Supnick e Clive Riche.
La registrazione in presa diretta, la dimensione acustica del trio con il contrabbasso, il pianoforte e la voce del talentuoso veterano del blues italiano Mario Donatone, assieme allo stile mandolinistico assolutamente personale di Lino Muoio, danno a questo progetto un carattere di assoluta originalità e lo rendono unico nel panorama della discografia blues italiana ed europea.
soul, blues
I Groove City nascono dalla profonda amicizia tra tre musicisti molto attivi e conosciuti nell’ambito della musica bolognese. La band si avvale spesso del contributo di cantanti e strumentisti di diversa cultura e influenza, pur mantenendo sempre intatta la propria matrice soul e blues, con qualche incursione nel funky e nel jazz.
La formazione attuale:
Fabio Ziveri – pianoforte e tastiere
Pier Martinetti – chitarra
Giancarlo Ferrari – basso
Gianluca Schiavon – batteria
Daria Biancardi. Nel 2009, con i musicisti Massimiliano Cusumano (chitarra), Giuseppe Filippi (Basso) e Francesco Passannanti (batteria), fonda il quartetto “Daria Biancardi & The Soul Caravan” che rivisita i classici del Soul, del Funk e del Rhythm & Blues. Il 2014 è l’anno della consacrazione, testimoniata dall’enorme successo riscosso nella trasmissione “The voice of Italy”.
Alivelab
L’associazione culturale Alivelab da anni coltiva e diffonde le forme della ricerca musicale e audio/visiva contemporanea tramite la costruzione di eventi, rassegne, incontri e workshop. Sui palchi che di volta in volta ha individuato sono passati nell’ultimo periodo più di 80 artisti internazionali. I suoi principali format sono Habitat – rassegna musicale incentrata sul fenomeno del clubbing e sulle sue contaminazioni – e Ombre Lunghe, evento multiforme focalizzato sulla dimensione live della performance musicale e sui diversi gradi di sperimentazione.
Records IX B-DAY Bash: Rendez-vous & more | Alivelab
L’associazione culturale Alivelab da anni coltiva e diffonde le forme della ricerca musicale e audio/visiva contemporanea tramite la costruzione di eventi, rassegne, incontri e workshop. Sui palchi che di volta in volta ha individuato sono passati nell’ultimo periodo più di 80 artisti internazionali. I suoi principali format sono Habitat – rassegna musicale incentrata sul fenomeno del clubbing e sulle sue contaminazioni – e Ombre Lunghe, evento multiforme focalizzato sulla dimensione live della performance musicale e sui diversi gradi di sperimentazione.
soul, R&B, funky
The Matt Project, composto da Matteo Breoni alla batteria e Carlo Poddighe alla voce e chitarra, coadiuvati dalla voce e dal basso di Jury ha molteplici le influenze musicali, che spaziano dal funk e dal soul fino all’R&B e al reggae.
soul, R&B
Bruce James è un soul man songwriter e pianista, un artista immerso nel meglio della tradizione musicale popolare afro americana; può ricordare Otis Redding, Joe Cocker e Van Morrison, pur rimanendo fedele a se stesso.
Bella Black con la sua voce potente e profonda strappata al gospel e il suo eclettico mix di generi musicali tra cui R & B, soul, ti spiazza con la sua classe e la sua passionalità.
La band:
conferenza di Renato Barilli
In occasione della mostra “Bologna dopo Morandi 1945 – 2015", Barilli effettuerà anche una "visita virtuale" alla mostra con proiezione di immagini.
Chitarra elettroacustica – ambient/experimental
Nel corso della sua lunga carriera iniziata in ambito rock, Sergio Altamura ha sperimentato quasi tutto. Dopo vari album registrati con diverse formazioni, ha debuttato con il suo primo progetto discografico solista “Blu” nel 2004 (Imaginary Road Music), prodotto negli Stati Uniti da Will Ackerman, il fondatore della storica etichetta Windham Hill. Nel 2009 Sergio ha pubblicato, con l'etichetta americana Candyrat, il suo nuovo lavoro “Aria Meccanica”, concept album e affascinante viaggio in tutte le possibili sonorità create da/contro la chitarra acustica. Loop, voci, percussioni, oggetti ed elettronica sono sapientemente miscelati in una folgorante visione poetica, in un vero e proprio concept album in cui il musicista pugliese mostra l'amplissimo ventaglio di possibilità timbriche e compositive della chitarra acustica contemporanea.
Nel disco così come dal vivo, Sergio suona la 6 e la 12 corde, utilizzando una serie infinita di oggetti, anche di uso quotidiano (archetto, ventole, bulloni, radio) nonché live electronics, loop e voce processata. L'orchestrazione definitiva rimanda a una gamma di suoni davvero impressionante e a una poetica visionaria di fortissimo impatto, un'esperienza musicale per l'ascoltatore che vive in una dinamica emozionale di tensione e di distensione.
blues, folk, roots
Max De Bernardi grande conoscitore del genere country blues, esplora un territorio musicale compreso tra il piedmont blues e il ragtime caratterizzati da un fingerpicking cadenzato dai bassi alternati, senza tecnicismi superflui. Oltre alla chitarra acustica e resofonica suona anche il mandolino e l’ukulele.
Veronica Sbergia è cantante, ukulelista e suonatrice di washboard. La versatilità della sua voce l’ha in passato portata a proporre repertori dei più disparati generi musicali, dal pop al folk passando per il soul il funk e il jazz ma è nel blues che trova la sua espressione ideale. Nell’arco degli ultimi anni, grazie alla collaborazione con Max De Bernardi, si è concentrata sullo studio e la ricerca del blues delle origini.
tante storie ad alta voce, tanti modi di leggere e ascoltare
Letture ad alta voce affiancate da altre modalità di comunicazione come la LIS, il linguaggio in simboli (CAA), le narrazioni polisensoriali, in modo da poter permettere a tutti i bambini, italiani e stranieri, con disabilità o difficoltà ecc, di poter "godere" delle storie ad alta voce.
"Flon – Flon e Musetta"
"Il nemico, una favola contro la guerra"
"Di qui non si passa!"
Le letture sono rivolte a bambini tra i 3 e gli 8 anni.
La partecipazione agli incontri è gratuita e non occorre prenotarsi.
info:
Belén, 334 3236903 storiextutti@gmail.com
349 2481002 coop@accaparlante.it
Home Movies goes to Dynamo | Archivio Aperto 2016
Un pomeriggio sotto le volte di Dynamo, la velostazione di Bologna.
Inaugurazione del Bicirama, il “cinema a pedali”: il pubblico potrà, a suon di pedalate, azionare una bicicletta-proiettore che collegata a un proiettore 16mm mostrerà immagini della città. Dalle ore 18, invece, un viaggio nel tempo intorno all’area del Pincio grazie alla proiezione di immagini dell’archivio riguardanti la scalinata del Pincio, la Montagnola, la stazione e l’autostazione. Sonorizzazione delle immagini a cura di Esterina. In collaborazione con Dynamo.
Palazzo Sanguinetti e i suoi affreschi | visita guidata con Didasco
Palazzo di antica fondazione, fu rifatto nel 1798 dal grande architetto bolognese Giovanni Battista Martinetti. All’interno potremo apprezzare le bellissime pitture di Serafino Barozzi, Antonio Basoli, Pietro Fancelli e soprattutto potremo meravigliarci davanti al capolavoro dell’edifico, la boschereccia di Vincenzo Martinelli e Pelagio Palagi.
Ritrovo alle ore 10.30 all’ingresso del palazzo, Strada Maggiore 34.
L’Associazione chiede un contributo di 10€ per gli adulti e di 5€ per i bambini.
Minimo 10 partecipanti. La visita si terrà anche in caso di maltempo.
Prenotazione obbligatoria al numero 348 1431230 (pomeriggio e sera).
Alla scoperta della città inedita filmata in 8mm da Luciano Osti | Archivio Aperto 2016
Una Bologna mai vista al cinema, sorprendentemente ritratta in un periodo di grandi trasformazioni sul piano urbanistico e sociale, gli anni 50 e 60, periodo in cui le ferite della guerra si stanno rimarginando e la città cambia il suo volto. Luciano Osti non esita a riprendere con la sua cinepresa 8mm il paesaggio urbano in piena trasformazione, per ritrarre in divenire la "Bologna dei suoi tempi" (così sono intitolate diverse pellicole miscellanee).
Le riprese di questo filmmaker, attento a non lasciarsi sfuggire il vecchio che scompare e il nuovo che si affaccia, costituiscono oggi una miniera d'immagini autentiche sia per rileggere la storia della nostra città che per ripensarla alla luce di come all'epoca era vissuta nelle strade, nelle piazze, negli spazi aperti, nei luoghi che l'avanzare della modernità stava irrimediabilmente trasformando. E allora una Bologna così ti sembra di non averla mai vista e ti vien voglia di vederla e raccontarla.
L'incontro che proponiamo per presentare il progetto Invisibol - Un atlante emozionale per attraversare nello spazio e nel tempo una Bologna invisibile è una prima esplorazione, quasi un carotaggio, di quest'archivio ricchissimo e denso di future progettualità. Durante l'incontro sarà presentata l'installazione video LostScapes di Home Movies, la prima di una serie che mapperà Bologna attraverso gli archivi audiovisivi privati, con l'obiettivo di ricostruire l'immagine della città filmata.
L’installazione sarà visibile al pubblico fino alla conclusione di Archivio Aperto.
visita guidata a cura di Didasco
La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna presenta le acquisizioni e le donazioni del biennio 2014-2016 e illustra il suo progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio pittorico bolognese tra Cinquecento e Settecento. L’esposizione è dedicata ai 30 dipinti che la Fondazione ha raccolto compiendo una vera e propria scelta di campo: accantonando momentaneamente le testimonianze artistiche dei “grandi” e già noti - Carracci, Guido Reni e Guercino - si è concentrata sulla ricerca e la riscoperta di artisti “minori”, secondari ai primi solo per celebrità ma non per qualità della pittura: Alessandro Tarini, Elisabetta Sirani, Giovanni Maria Viani, Giovanni Antonio Burrini, Ercole Graziani, Clarice Vasini, Giuseppe Varotti, Pietro Fancelli e molti altri.
Ritrovo ore 15.30 davanti al Palazzo, in via Farini 15
L’Associazione chiede un contributo di 10€ per adulti e 5€ per bambini sotto i 12 anni.
Minimo 10 partecipanti. La visita si terrà anche in caso di maltempo.
Prenotazione obbligatoria al numero 348 1431230 (pomeriggio e sera).
visita guidata a cura di Didasco
La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna presenta le acquisizioni e le donazioni del biennio 2014-2016 e illustra il suo progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio pittorico bolognese tra Cinquecento e Settecento. L’esposizione è dedicata ai 30 dipinti che la Fondazione ha raccolto compiendo una vera e propria scelta di campo: accantonando momentaneamente le testimonianze artistiche dei “grandi” e già noti - Carracci, Guido Reni e Guercino - si è concentrata sulla ricerca e la riscoperta di artisti “minori”, secondari ai primi solo per celebrità ma non per qualità della pittura: Alessandro Tarini, Elisabetta Sirani, Giovanni Maria Viani, Giovanni Antonio Burrini, Ercole Graziani, Clarice Vasini, Giuseppe Varotti, Pietro Fancelli e molti altri.
Ritrovo ore 15.30 davanti al Palazzo, in via Farini 15
L’Associazione chiede un contributo di 10€ per adulti e 5€ per bambini sotto i 12 anni.
Minimo 10 partecipanti. La visita si terrà anche in caso di maltempo.
Prenotazione obbligatoria al numero 348 1431230 (pomeriggio e sera).
(110’, 2014) di Tonino de Bernardi
"Era un tempo felice, prima della violenza omicida, prima della violenza suicida: prima delle armi e delle droghe pesanti. Si lottava per un sogno, alla fine degli anni Sessanta. Si lottava, anche nel cinema, su più fronti: su quello di un cinema “ufficiale” ma non vissuto ufficialmente, riscoperto allora nella sua autorialità, contro le sue premesse e le sue promesse industriali (diciamo pure ilcinema hollywoodiano che, sull’onda dei «Cahiers du Cinéma», era “di” Hitchcock, Hawks, Lang, Ford, Minnelli, Anthony Mann, Preminger, Nicholas Ray, ecc. ecc., ma non troppo eccetera); su quello delle nouvelles vagues, fiorite quasi spontaneamente in tanti paesi di tutto il mondo, e che rimettevano produttivamente in questione contenuti e linguaggio dei classici, non di rado però ispirandovisi; e infine – compito di pattuglie ancor più minoritarie e emarginate delle precedenti, e non sempre le stesse – sul fronte dello sperimentalismo.
C’era stata la voglia di riscrivere la storia del cinema sulla base di metodologie e di giudizi di valore drasticamente diversi da quelli appresi sulle riviste di cinema e nei cineclub; ci fu poi improvvisa, inquietante, la scoperta di un altro cinema ancora, fuori dagli schermi a cui eravamo abituati, grandi o piccoli che fossero, cinema fatto con poche lire e per pochi spettatori, che non ci venne in mente di riallacciare a una troppo lontana “avanguardia”, anche perché germinava fuori da regole artistiche, frutto più di bisogno istintivo che di giudizioso ragionamento.
Rispetto ad altre esperienze europee più o meno coeve, quella dell’underground italiano è stata non solo ancora più marginale ma anche molto più povera (quanti film in 8 e in Super8) e molto meno programmata e organizzata. Essa nasce dovendo molto allo spontaneismo, cioè senza radici autentiche, anche se la distanza storica consente di coglierne qualcuna, ma con un po’ di sforzo; c’è semmai alle origini una ibridazione assai confusa dove si intrecciano le avanguardie pittoriche e teatrali dell’epoca (ma non è un caso che Schifano e Bene facciano bande à part), una eco più o meno distante dell’underground statunitense (sbarcato in Italia, non va dimenticato, addirittura nel 1961 a Spoleto, poi nel 1964 a Porretta, poi a Pesaro, Torino e Roma nel 1967) e soprattutto un atteggiamento amatoriale nei confronti del fare cinema, che non è disgiunto dal cinema famigliare propriamente detto."
Adriano Aprà, sul Cinema sperimentale italiano
Il cinema di Tonino De Bernardi | Archivio Aperto 2016
Proiezioni nel formato originale di alcune pellicole girate da Tonino De Bernardi, protagonista inesauribile della scena sperimentale fin dagli anni ‘60, quando, dentro alla CCI (Cooperativa Cinema Indipendente), proiettava i suoi film nello storico Filmstudio 70 di Roma. Il suo animo underground lo contrappone da sempre al cinema “ufficiale”, e il suo è un narrare onirico, lirico, teatrale, visionario.
In collaborazione con Kinodromo.
live
Lo scorso ottobre hanno pubblicato "Pylon", adesso i “Killing Joke” tornano on the road dopo un bel po' di tempo per un tour che li vedrà suonare su tre palchi italiani. La band, capitanata dall'estroverso Jaz Coleman, si esibirà a novembre a Milano, Roma e Bologna in occasione del "The Great Gathering" Tour. Tre concerti imperdibili per gli amanti delle sonorità industriali e sperimentali.