BilBOlbul 2017
MOSTRA E PERFORMANCE
25 novembre - 10 dicembre | Squadro Stamperia Galleria d'Arte
Stefano Ricci, Giacomo Piermatti, Vincenzo Core | Più giù
Inaugurazione sabato 25 novembre h 19.30
La mostra presenta centocinquanta disegni tratti dal libro Mia madre si chiama Loredana e da Più Giù, sintesi visiva delle prove per lo spettacolo teatrale che il disegnatore e i due musicisti hanno portato sulle scene a partire dallo scorso anno. Saranno proposte anche animazioni legate alle singole tracce del disco, un ulteriore confronto tra suono, immagine, movimento.
In occasione dell’inaugurazione della mostra Più Giù, Stefano Ricci disegnerà accompagnato dal vivo dal contrabbasso di Giacomo Piermatti e dai live electronics di Vincenzo Core, proponendo per la prima volta il loro ultimo disco Il sogno di mio fratello.
in collaborazione con
Bologna Jazz Festival, Angelica, Unipol, Accademia di Belle Arti di Bologna, Conservatorio Giovanni Battista Martini, Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Bologna, Liceo Musicale Lucio Dalla, Liceo Artistico Arcangeli
promosso da Transbook Children’s literature on the move
BilBOlbul 2017 | venerdì 24 novembre h 18.30
La mostra di BilBOlbul percorrerà la produzione fumettistica di Eric Lambé, il fumettista belga che ha vinto il premio Fauve d’or nel 2017, mettendo in evidenza la modalità con cui costruisce la narrazione per immagini. L’allestimento non seguirà un ordine cronologico, né una suddivisione stretta per focus tematici, lasciando spazio a ogni singola opera e sottolineandone gli aspetti stilistici e compositivi. In questo modo lo spettatore potrà rendersi conto di come l’autore usi il frammento e il dettaglio nella costruzione delle scene, senza aprire quasi mai al campo lungo; del suo uso del simbolico e della citazione; della modalità in cui per associazioni visive successive si arriva da un’immagine all’altra, o di come una forma si trasfigura in un’altra forma, riuscendo in tutti questi modi a portare avanti una narrazione non strettamente lineare.
INCONTRI
Apparizioni/Sparizioni | venerdì 24 novembre h16 | Scuola di Lettere e Beni Culturali - Aula 6
con Eric Lambé, Philippe de Pierpont. Modera Matteo Stefanelli
in collaborazione con Università di Bologna – Scuola di Lettere e Beni Culturali
promosso da Transbook Children’s literature on the move
Non Sequitur | sabato 25 novembre h17 | Biblioteca Salaborsa - Auditorium
con Eric Lambé, Davide Reviati, Conor Stechschulte. Modera Fabio Donalisio
in collaborazione con Università di Bologna – Scuola di Lettere e Beni Culturali
promosso da Transbook Children’s literature on the move
In collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna, Galerie Martel
BilBOlbul 2017
25 novembre – 6 gennaio | Fondazione del Monte di Bologna e RavennaInaugurazione sabato 25 novembre h 12
Senza seguire un percorso cronologico, e senza concentrarsi su nessuno in particolare dei numerosissimi personaggi da lui inventati in oltre sessant’anni, l’esposizione è una selezione che vuole proporre dei focus precisi sul lavoro del grande Jacovitti.
Innanzitutto le ‘panoramiche’, le grandi illustrazioni corali che l’autore riempiva in ogni angolo di surreale comicità, una pratica questa dei ‘paginoni’ che Jacovitti cominciò ancora minorenne e che lo accompagnò fino alla fine.
Una selezione cronologica di sequenze di tavole tratte da storie prodotte tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta, che permetterà di leggere in mostra le opere di Jacovitti e di scoprire la tecnica di colorazione di cui si occupavano i collaboratori secondo precise indicazioni dell’autore.
Infine una sala sarà dedicata a rappresentare il modo tutto particolare che aveva Jacovitti di utilizzare i suoi personaggi come attori e di fornirgli dei canovacci di improvvisazione, dando vita a una caratteristica triangolazione autore-lettore-personaggio che spesso sovvertiva il tradizionale patto di lettura sfociando in dinamiche surreali ed esilaranti.
In occasione del festival sarà pubblicato da Coconino Press/Fandango un volume dedicato all’opera di Jacovitti con saggi e articoli inediti.
INCONTRO
Domenica 26 novembre h 11 | Sala Carracci Palazzo Magnani
Via Zamboni, 20, 40126 Bologna
Con Paolo Bacilieri, Maicol & Mirco, Luca Salvagno, Marco Taddei. Modera Alessio Trabacchini
Un incontro per riflettere sull’opera del maestro della comicità Jacovitti e per metterla a confronto e in dialogo con le opere di autori della nostra contemporaneità.
Un progetto speciale sostenuto da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Unicredit Spa
mostra | opening 23 novembre h 18
Il Muro, oggetto culturale, archetipo e superficie, è al centro della nuova mostra “the WALL” firmata da con-fine Art srl.
“the WALL” propone un viaggio attorno e dentro al Muro, superandone la staticità bidimensionale per condurci in un percorso tra la storia, l’arte e la multimedialità. Parte dal simbolo stesso dell’incomunicabilità e dell’esclusione, e ne fa il protagonista di un’operazione culturale disvelatrice, che apre molteplici prospettive. Il visitatore – non più spettatore inerte – è lasciato libero di esplorare attivamente le installazioni multimediali, in uno spazio moltiplicato da soluzioni tecnologiche e creative. La pluralità dei punti di vista evocati è sintetizzata in una mappa concettuale consegnata all’entrata, non una “spiegazione”, ma piuttosto una chiave di lettura che diventa consultabile interagendo con light box presenti in ogni sala.
La mostra è un invito a scoprire il muro psicologico (isolamento, incomunicabilità), il muro pubblico (la pubblicità. Le bacheche virtuali e non), il muro funzionale (pareti, case, cinte e chiostri), il muro sociale (il tema dell’esclusione, del ghetto, dell’accessibilità), il muro politico (la segregazione, i confini, ma anche la privacy), il muro espressivo (murales, graffiti e street art), e il muro della memoria (lapidi, monumenti, cippi e memoriali). Ognuna di queste dimensioni è esplorata attraverso installazioni interattive, realizzate appositamente per la mostra, e con opere d'arte a tema, realizzate da artisti di diverse epoche, da Piranesi ad Arnaldo Pomodoro, da Fontana a Christo, dai Pink Floyd alla giovane artista giapponese Hitomi Sato.
a cura di Claudio Mazzanti
creative director Patrizio Ansaloni
installazioni multimediali a cura di Loop
orari apertura: da martedì a domenica, h 10 – 20
Inaugurazione giovedì 23 novembre h 18
Per informazioni
telefono: 051 583439 tutti i giorni 9.30/13.00 – 14.30/18.30
Palazzo Belloni ospita la mostra “the WALL”.
Un percorso espositivo che racconta il concetto di muro: da simbolo di incomunicabilità ed esclusione a protagonista di un’operazione culturale che apre a molteplici prospettive.
La mostra è un invito a scoprire il muro psicologico, il muro pubblico, il muro funzionale, il muro sociale, il muro politico, il muro espressivo e il muro della memoria.
Ognuna di queste dimensioni è esplorata attraverso installazioni interattive, realizzate appositamente per la mostra, e con opere d'arte a tema realizzate da artisti di diverse epoche, da Piranesi ad Arnaldo Pomodoro, da Fontana a Christo, dai Pink Floyd alla giovane artista giapponese Hitomi Sato.
Un viaggio attorno e dentro al muro, in un percorso storico che va dalle mura di Gerico al muro di Berlino, fino ai muri della contemporaneità che la mostra permette di scoprire.
(ITA - alt pop - 42 Records/Believe)
Arriva a Bologna il tour di presentazione di "Infedele", il nuovo disco di Colapesce. Anticipato da due brani - Ti attraverso, pubblicata lo scorso sei settembre in occasione del 34esimo compleanno di Colapesce (al secolo Lorenzo Urciullo) e Totale, uscita il 22 settembre e accompagnata da un video epico per la regia di Ground's Oranges - il nuovo album di Colapesce, dal programmatico titolo di "Infedele" uscirà il prossimo 27 ottobre per 42 Records/Believe. Prodotto dallo stesso Colapesce insieme a Jacopo Incani - meglio noto come Iosonouncane - e Mario Conte (che con Lorenzo aveva già collaborato per "Egomostro"),
"Infedele" rappresenta una vera e propria dichiarazioned'amore nei confronti della musica. Una musica libera, fuori dai vincoli di genere e dalle regole, un vero e proprio viaggio nella forma canzone attraverso stimoli e suggestioni anche opposti tra di loro. "Infedele" è infatti un atto di indipendenza intellettuale - e non solo discografica - e appartenenza rivendicata proprio attraverso la non appartenenza a nessuna chiesa. Un disco che vuole essere accessibile ecomplesso al tempo stesso, pop e sperimentale, moderno e antico, mediterraneo e cittadino, romantico e provocatore. Un frullatore in cui la canzone d'autore italiana si mischia con il fado portoghese, l’elettronica da club, il tropicalismo brasiliano, il free jazz, le colonne sonore di Umiliani e le ballate.
Concerto organizzato da Covo Club, DNA concerti & Antoniano Cinemateatro
Trova biglietti su www.ticketone.it oppure Bookingshow
(ITA - alternative rock - Black Candy / Audioglobe)
Torna al Covo la band bolognese più amata del momento: gli Altre di B, che l'anno scorso hanno fatto un gigantesco sold-out alla festa di apertura e che ora presentano per la prima volta in città il loro nuovo album "Miranda!".
Miranda! è il libro scritto nel 1858 dall’esule Quirico Filopanti, pseudonimo del professore bolognese Giuseppe Barilli. Il testo è scritto in lingua inglese ed è diviso in tre parti: Souls, Numbers, Stars. Una delle rare copie della prima edizione di Miranda! sono conservate negli straordinari archivi della biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Noi siamo andati a cercarla. La vizza carta gialla scricchiola e si devono indossare i guanti per sfogliare il tomo. Paragfrafo 1275. In poche succinte righe Quirico Filopanti inventa i fusi orari, o giorni longitudinali. In poche succinte righe Quirico Filopanti rivoluziona il corso degli eventi. Dell’uomo, dell’umanità e delle sue cose. Poche succinte righe nascoste nel bailamme di un libro, al paragrafo 1275, così recondite che l’invenzione dei fusi orari è stata successivamente attribuita al canadese Sandford Fleming. 21 anni dopo. Miranda! è pertanto il terzo disco delle Altre di B, un omaggio all’omonimo capolavoro di Quirico Filopanti, da Bologna. La nostra città. Un concept imperniato sulla geografia, sia nella sua accezione antropica, sia cartografica, nel quale le nostre esperienze personali, anni di viaggi, di tour, la letteratura e l’arte fotografica sono stati materia vitale per lo sviluppo creativo dell’opera.
9° edizione del ciclo di incontri sul tema dei diritti umani
con la responsabilità scientifica di Giorgio Bongiovanni, Stefano Canestrari, Gustavo Gozzi e Sivlia Vida.
A sessant’anni dalla nascita della Comunità Economica Europea la riflessione sulle politiche euro-mediterranee deve misurarsi con l’eredità coloniale che accompagnò la costituzione della CEE fin dal suo inizio e si tradusse successivamente nelle relazioni asimmetriche e nelle politiche protezionistiche rispetto ai paesi della “riva sud”. I grandi flussi migratori sono in larga misura l’esito di quelle politiche basate sul principio di condizionalità e incapaci di creare rapporti di interdipendenza e di reale partenariato nello spazio condiviso del Mediterraneo. Il quadro destabilizzato del Medio Oriente e le chiusure nazionalistiche di molti paesi europei rendono difficile l’integrazione di vaste masse di popolazioni che tentano di sottrarsi ai rischi che rendono estremamente vulnerabile la loro condizione esistenziale e che pongono all’Unione Europea l’interrogativo sul suo futuro e sulla sua identità.
programma
incontro con lo scrittore in occasione dell’uscita del suo nuovo libro Il bisogno di pensare (Garzanti)
Ne parla con l’autore Stefano Bolognini, psicoanalista.
Modera Giovanni Egidio, direttore di Repubblica Bologna
Il libro tratta della vita della mente, indagando il desiderio come motore dell’esistenza e quindi anche del pensare. Nella seconda parte si concentra sulle forme del pensare quali sensazioni, percezioni, concetti e pensiero vero e proprio. Successivamente, analizza le tre questioni fondamentali attorno a cui da sempre ruota il pensiero umano: sapere, dovere e speranza. Infine, l’ultima parte è dedicata al bisogno di non pensare, cioè la voglia di spensieratezza e di libertà dai pensieri. Il libro si conclude con una lista di azioni concrete per favorire la gioia della mente. Una sorta di guida alla consapevolezza della vita interiore.
Dentro l'opera con il musicologo Piero Mioli
Lettura della Medea di J.A. Benda e Ch. Dusapin a cura del musicologo Piero Mioli per il nuovo ciclo di incontri di "Dentro l'opera".
Medea è un melodramma in un solo atto composto nel 1775 da Jiři Antonin Benda su libretto di Friedrich Wilhelm Gotter (scritto nel 1763).
presentazione del volume a cura di Claudia De Martino, Castelvecchi, 2017
Intervengono gli autori Claudia De Martino, Francesco Piccat, Liisa Liimatainen, Alessandra Terenzi
Coordina Marcella Emiliani
La Siria è un Paese di cui gli europei non vorrebbero occuparsi, se non fosse per il flusso di rifugiati che preme alle frontiere. La vera posta in gioco non è rappresentata dalla vittoria sul cosiddetto "Califfato Islamico", ma è il frutto di uno scontro di vasta portata in cui importanti Paesi aspirano a spartirsi il territorio siriano, a estendere un potere egemonico su comunità correligionarie o della stessa etnia oltreconfine, a difendere un'identità araba sunnita aggressivamente messa in minoranza. Che tipo di accordo potrebbe concludere il conflitto in Siria? Chi dovrebbe sedere al suo tavolo? Questo volume a più voci tenterà delle risposte, ricostruendo gli obiettivi di ciascuno Stato in un possibile negoziato sulla Siria.
Festa internazionale della Storia
Interventi di:
L'evento fa parte del ciclo Raccontare la storia
Archivio Aperto 2017
Gianni Toti (1924-2007) è stato uno scrittore di tutte le scritture: giornalismo, poesia, cinema, teatro, narrativa, videopoesia. Attivo a partire dal secondo dopoguerra, Toti ha scritto versi per dritto e per rovescio; ha inventato neologismi per dare senso al nuovo e ha messo in discussione il senso del già dato; ha scritto libri numerando le pagine al contrario; ha composto racconti per battiti di ciglia (i cosiddetti “racconti da palpebra”); ha pubblicato libri di tutti i formati, dagli audiolibri sino alla piccola collana dei Taschinabili. All’inizio degli anni Ottanta, facendo il salto ai linguaggi elettronici, Toti ha composto video-saggi, video-poemetti e videoPoemOpere apprezzati a livello mondiale. Lui stesso si definiva “poetronico”.
A dieci anni dalla sua morte, l’Archivio di Gianni Toti, grazie all’impegno congiunto di Casa Totiana, Poetronicarts e Home Movies, diviene centro propulsore di ricerche e progetti artistici.
In collaborazione con La casa totiana, Poetronicart e con l’Accademia delle belle arti, nell’ambito di MetaCinema.
live cinema & electronics | Archivio Aperto 2017
Floris Vanhoof, artista multimediale fiammingo, e Lieven Martens, musicista belga, presentano un inedito progetto di collaborazione che interseca il lavoro fra due protagonisti indiscussi della scuola sperimentale fiamminga. L'archeologia post-cinematografica dei media del primo si mescola con l’etno-musicologia selvaggia del secondo. Il flickering di un proiettore 16mm visualizza il battito invisibile del volo di un pipistrello; il suono di un sonar ridisegna lo spazio, rimbalzando sui muri, alla ricerca di forme invisibili all’occhio ormai atrofizzato di un cacciatore digitale.
In collaborazione con Xing.
Archivio Aperto 2017
Terzo appuntamento con la scena controculturale bolognese dell'inizio degli anni Novanta. In questa edizione saranno proiettati materiali legati all'esperienza di Pratello TV, una televisione di quartiere che, nel maggio del 1992, trasmise per due giorni di fila all'interno di una "diretta sperimentale" in cui i ragazzi e le ragazze delle case occupate, gli abitanti di lunga data del Pratello, Cavalla Cavalla e chiunque volesse partecipare diedero vita a uno dei primi esempi di street TV in Italia. Proiezione e incontro a cura di Diego Cavallotti e Lino Greco.
In collaborazione con Teatro del Pratello, all’interno del progetto “Arrivando da Ovest”.
Archivio Aperto 2017
Alla fine ritorna il tema del paesaggio ripreso dall’automobile, un topos dalle origini del cinema amatoriale, un motivo che ritorna di continuo accompagnandoci attraverso visioni di un Paese che ci appare irreale come un sogno. Come attivare quest’immagini nel panorama contemporaneo? Attorno ai materiali della ricerca di Home Movies si attiveranno gli sguardi di curatori, artisti, registi e semplici curiosi.
Giornata di studi: pratiche di restauro e curatela del cinema in formato ridotto | Archivio Aperto 2017
Le opere realizzate nei formati non professionali lungo il XX secolo da filmmakers indipendenti e ai margini, artisti e autori sperimentali, perlopiù figure con la cinepresa animate da una passione (i cineamatori, secondo Stan Brakhage) costituiscono un patrimonio cinematografico di straordinario interesse. Questa consapevolezza è maturata negli ultimi anni grazie al lavoro di archivisti, curatori e ricercatori impegnati a riscoprire e far scoprire tesori a lungo dispersi. Tuttavia le pratiche e le metodologie del restauro e dell’edizione dei film in formato non standard non trovano ancora una definizione. Attraverso la presentazione di materiali, ricerche e progetti, la giornata intende tracciare lo stato dell’arte a partire dalle attività di istituzioni, associazioni e indipendenti.
Iscrizione consigliata a homemovies.archivioaperto@gmail.com
di Michele Mellara e Alessandro Rossi (2017) | Archivio Aperto 2017
L'automobile ha segnato più di un secolo di storia umana. Il diffondersi dell'automobile ha cambiato il modo di vivere, di nutrirsi, di muoversi, di immaginare, delle società umane. L'automobile più di ogni altro oggetto ha modificato antropologicamente l'essere umano, ha cambiato la sua percezione del mondo. Attraverso i Cinque Sensi noi entriamo in contatto con gli oggetti e la realtà che ci circonda. Udito, olfatto, tatto, vista, gusto non sono soltanto la risposta biologica a delle necessità fisiologiche degli uomini, sono l'essenza di ogni individuo. I cinque sensi, ossia la natura biologica umana, si sono ridefiniti, plasmati su quanto le automobili ci hanno imposto, sono stati trasformati radicalmente. L'uomo che si è modificato per adattarsi all’autovettura, presto dovrà trasformarsi di nuovo. Il modello sociale fondato sull’autovettura è profondamente in crisi. Inquinamento, crisi economica, aumento dei costi dei carburanti, danni alla salute e affermazione di nuovi modelli di sostenibilità urbana basati su localismo e condivisione stanno accelerando questo processo di trasformazione sociale. Sarà un cambiamento complicato e di vastissima portata. Occorrerà infatti ripensare interamente al modo di muoversi, di viaggiare e quindi di vivere.
Introduce la proiezione Roberto Grandi.
incontro
In occasione della mostra Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme incontro con Elisa Rebellato, co-curatrice della mostra, dedicato alla figura di Francesco Simoncini, imprenditore e progettista di caratteri da stampa.
Chi non ha mai letto un libro Einaudi o cercato un numero di telefono sulle Pagine Gialle? Quei testi furono a lungo composti con i caratteri disegnati e realizzati a Bologna dalle Officine Simoncini. Attraverso gli oggetti, i documenti, le fotografie e i filmati esposti in mostra la visita ripercorre le vicende di Francesco Simoncini (1912-1975), dal 1954 Amministratore unico delle Officine Simoncini.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 3 novembre).
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna ingresso gratuitodi Stephen Kijak (UK, Japan, USA, 2016, 93′)
Definito da MTV UK come la "Più drammatica storia del rock mai raccontata", WE ARE X narra in forma trascendentale la storia rock & roll degli X-Japan.
laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni
In occasione delle mostre Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme e Il Garamond ritrovato. Il carattere di Simoncini. La scuola grafica bolognese un'attività dimostrativa dedicata ai ragazzi dai 6 ai 12 anni.
Gli operatori del laboratorio artigianale Officina Typo daranno vita ad una dimostrazione sul funzionamento della stampa manuale con caratteri mobili in legno.
Il metodo della stampa tipografica verrà reinterpretato: le lettere diventeranno oggetti che possono essere toccati, colorati e stampati e ci permetteranno di formare parole ma anche di creare nuove immagini.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 3 novembre).
Il workshop è gratuito, l’ingresso al museo è gratuito per i ragazzi e un accompagnatore.