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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 55 min 10 sec fa

Monsanto®: the Book

Mer, 10/25/2017 - 16:25

mostra di Mathieu Asselin | inaugurazione 4 novembre ore 19

Spazio Labo’ presenta la mostra tratta dal libro Monsanto®: A Photographic Investigation (Verlag Kettler/Actes Sud, 2017) di Mathieu Asselin, un’indagine dettagliata e minuziosa sulla Monsanto® Company, la multinazionale statunitense specializzata in biotecnologie agrarie.

Dopo il grande successo riscontrato al festival Les Rencontres d'Arles edizione 2017, la mostra prodotta a Bologna è stata ripensata dal curatore Sergio Valenzuela Escobedo appositamente per la galleria di Spazio Labo’, proponendo una selezione di nuovi contenuti rispetto al festival francese.

The Book propone immagini, documenti di archivio, contenuti multimediali, materiali pubblicitari e oggetti che raccontano senza filtri l’ascesa al potere, le strategie di comunicazione e manipolazione delle informazioni, la costruzione di un’identità e le drammatiche conseguenze delle azioni di una delle multinazionali più potenti al mondo.

La mostra è anche un modo per riflettere su come la nuova fotografia documentaria stia diventando una alternativa alla comunicazione di massa che siamo abituati a fruire. Monsanto®: The Book si configura, inoltre, come il contributo spontaneo che Spazio Labo’ vuole dare al dibattito culturale innescato dalle mostre e dai temi di “Foto/Industria 2017. Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro promossa dal MAST di Bologna fino al 19 novembre 2017.

In occasione dell’inaugurazione della mostra sabato 4 novembre 2017, Mathieu Asselin sarà protagonista di un incontro con il pubblico dalle 18 alle 19, l’evento è gratuito con prenotazione obbligatoria (link https://goo.gl/kqNVt1).
Domenica 5 novembre sarà possibile approfondire ulteriormente i temi della mostra grazie a una visita guidata condotta da Asselin stesso e in programma alle ore 11. Anche in questo caso l’iniziativa è gratuita con prenotazione obbligatoria (link https://goo.gl/6n7D41). 

Orari di apertura:
lunedì- giovedì 15-19

La natura delle cose

Mer, 10/25/2017 - 15:38

di Laura Viezzoli (2016) | Archivio Aperto 2017

Questa è la storia di un accanimento registico, ma anche di un’amicizia intergenerazionale tra una regista di 35 anni e un filosofo di 70, un’esplorazione dell’io e del tu, e di quel confine tutto individuale e poco rispettato, del vivibile e dell’invivibile. La Sla si tocca e si vede in tutta la sua crudeltà in pochi ma scultorei momenti di vita quotidiana, per dimenticarla di volta in volta nel dialogo che diventa un altrove, la dimensione dell’incontro e dell’esplorazione in cui Angelo Santagostino - protagonista del film - non è un malato ma un astronauta in missione che esplora i limiti dell’umano, interrogandosi ed interrogando lo spettatore con la passione di chi ama la vita ma sa di doverla lasciare a breve. L’immobilità del corpo è solo un punto di partenza per esplorare la vivace mobilità della mente, ed è su questo ipnotico contrasto che si muove visivamente l’intero film. Un viaggio tra le luci e le ombre dell’animo umano per prendere coscienza dei propri limiti e ribadire il valore sacro dell’ascolto e del libero arbitrio.

Il film, realizzato in collaborazione con Home Movies, sarà presentato dalla regista.

Impressio in urbe

Mer, 10/25/2017 - 15:37

Filmare la città, tra analogico e digitale | Archivio Aperto 2017

Da tempo Home Movies indaga il tema della “città filmata”. I materiali d’archivio sono tuttora al centro di ricerche e progetti sulle rappresentazioni del paesaggio urbano. Passo ulteriore è la riflessione sulle visioni, i punti di vista, gli approcci visuali e le modalità di registrazione che i dispositivi analogici e digitali permettono. Culmine di un appuntamento dove le immagini d’archivio inedite di Bologna gettano un ponte alle produzioni contemporanee sarà l’anteprima del film sperimentale Impressio in-urbe (#1 Bologna) di Giuseppe Spina, prodotto da Nomadica, Home Movies e l’Accademia delle Belle Arti di Bologna e realizzato con la partecipazione degli studenti. Il film, che trova una forma originale, ibrida, grazie alle immagini filmate oggi in Super8 (da Mirco Santi) e in digitale, parte dall’idea di percorrere le testure dello spazio urbano del centro storico di Bologna: la materialità delle architetture, di angoli e prospettive, i disegni delle pavimentazioni, le piazze, i mattoni; una scomposizione in dettagli del “manto” della città.

Testimoni oculari

Mer, 10/25/2017 - 15:29

frammenti 8mm dalla Seconda Guerra Mondiale | Archivio Aperto 2017

Immagini fantasma in 8mm, girate da un operatore sconosciuto e poi perse in guerra, ritrovate fortunosamente, ancora nel caricatore, sviluppate e digitalizzate oltre settant'anni più tardi da Home Movies. Immagini, nonostante e malgrado tutto, che incredibilmente riemergono dall’oblio della Storia e restano sospese tra il visibile e l'invisibile, pronte per essere interrogate. Le informazioni raccolte sono ancora poche, ma sufficienti a dare dati tecnici e coordinate temporali e geografiche: si tratta di due pellicole 8mm mute, lunghe meno di tre minuti ciascuna, impressionate presumibilmente tra l’autunno 1943 e la primavera 1945, in un paesaggio collinare. Si intravedono una villa e un ospedale, forse un orfanotrofio. Intrappolati nei fotogrammi militari tedeschi che interagiscono, in momenti diversi, con la popolazione civile, un gruppo di suore, dei bambini. Chi sono i protagonisti di queste sequenze viste per la prima volta a oltre settant’anni di distanza? Chi è il misterioso Dr. Tomuschat, probabilmente l’autore e il proprietario delle pellicole, il cui nome scritto a mano è riportato sulle scatole? Una sfida lanciata agli storici ma anche la ricerca di chi in quei fotogrammi potrebbe ancora riconoscere se stesso. Dopo essere state conservate per decenni da Sergio Vannozzi nella cella frigo del suo laboratorio prima e nel congelatore di casa poi, le bobine sono state sviluppate da Mirco Santi (Home Movies) e Guido Tosi (Found Film Photos) presso Punto Foto Group a Milano e successivamente digitalizzate presso il laboratorio La Camera Ottica. In collaborazione con Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R.

Sarajevo mon amour

Mer, 10/25/2017 - 15:22

Incontro/ Proiezione | Archivio Aperto 2017

Slobodan Fazlagic è ancora giovanissimo quando inizia a filmare in 8mm la sua famiglia, gli amici, le vacanze e la città che gli si presenta sotto il balcone di casa. È la Sarajevo del 1965 e Slobodan è un liceale e uno sportivo, con la passione per i film in 8mm e l'astronomia. Le passeggiate in centro e negli splendidi dintorni della città, le vacanze in Dalmazia con gli amici, i matrimoni civili nella Città Nuova ancora in costruzione, sono eccezionali documenti inediti sulla vita quotidiana nella Jugoslavia “felice” degli anni Sessanta e Settanta, ormai distante dai drammi della II Guerra Mondiale e ancora lontana dal sanguinoso conflitto degli anni Novanta. La storia continua poi oltre le pellicole amatoriali quando, durante l’assedio del cui inizio ricorre quest’anno il venticinquennale, Slobodan lavora per la televisione.

All’incontro interverrà il cineamatore, Slobodan Fazlagic.

Amateur/Experimental

Mer, 10/25/2017 - 15:20

Archivio Aperto 2017

Il confine incerto tra amatoriale e sperimentale, che attrae sempre più curatori internazionali, è il filo principale di questo programma d’archivio invitato al 63° Oberhausen Film Festival e proposto ora ad AA 2017. Ma i temi sono molteplici: dal decadimento dell’emulsione che produce sorprendenti nuove forme alla stregua di ready-made, alla performatività dei dispositivi obsoleti e alla riproposizione della materialità della pellicola come scelta curatoriale. In programma le pellicole di protagonisti della scena underground italiana di 40-50 anni fa come Gianni Castagnoli (Valentino Moon, 1974), Massimo Bacigalupo (Ezra Pound a Venezia, 1967-2014) e Gianfranco Brebbia (Idea assurda per un filmaker, 1969, reinterpretazione dell’originale expanded cinema), autori indipendenti, interpreti d’eccezione del formato ridotto, come Mauro Mingardi, scienziati pionieri con la cinepresa all’inizio del XX secolo, come Vincenzo Neri. Al programma, percorso rappresentativo della pluralità delle forme e dei contenuti dei materiali filmici (8mm, 9,5mm, 16mm e 35mm) dell’Archivio di Home Movies, fa da pendant la giornata di studi sul restauro del cinema sperimentale e le pratiche curatoriali di oggi (18 novembre).

Cinebox e Scopitone, gli antenati del videoclip

Mer, 10/25/2017 - 15:18

Incontro/ Proiezione/ Installazione | Archivio Aperto 2017

I grandi successi della musica italiana... da rivedere in 16mm! Il Cinebox, una sorta di video-jukebox a gettoni dedicato ai videoclip musicali, era equipaggiato con 40 film brevi (pellicole 16mm da 3 minuti circa ciascuna) e, nella sua breve storia, ha contribuito a plasmare la cultura musicale. Durante l’incontro, verranno rimessi in funzione sia il Cinebox che lo Scopitone e offriremo spunti di riflessione per esplorarne la storia e l’impatto mediatico. Questo dispositivo, infatti, non è solo una pietra miliare per la popolarità della musica italiana e internazionale tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, ma anche un’interessante tecnologia che ha segnato la storia del videoclip a partire dai supporti a formato ridotto.

Presenta l’incontro Rossella Catanese (Università di Roma “La Sapienza”).

Ugo Locatelli // Immagini lunghe, 1972-2017

Mer, 10/25/2017 - 14:52

Proiezione/ Installazione/ Incontro | Archivio Aperto 2017

Re-enactment - eccezionalmente proposto da Home Movies a partire dai materiali originali - di una serie di opere realizzate dall’artista Ugo Locatelli nel 1972: tre film in 8mm e Super8, o meglio tre immagini lunghe atte a condizionare il comportamento dell’osservatore (Noi sappiamo, Tempo di lettura, Meta) e un’installazione composta da undici immagini fotografiche, diapositive pensate come ambiti mentali aperti (Aree e Tracce - Mostra portatile). La ricerca artistica di Locatelli (Bruxelles, 1940) è da sempre orientata verso un’arte sistemica, all’estensione dello sguardo e del pensiero interconnessi in una rete viva di legami. Il 1972 determina una svolta nella carriera dell’artista che, tra l’altro, partecipa alla Biennale di Venezia.

L’incontro con Ugo Locatelli sarà presentato da Jennifer Malvezzi (Università di Parma). 

La sfida del cibo. Il gusto per le cose giuste

Mer, 10/25/2017 - 14:48

I Martedì di San Domenico | Anno Sociale 2017-2018

« [...] Il cibo che mangiamo poi è strettamente legato alla nostra salute e a quella del (nostro) pianeta, alle nostre tradizioni e relazioni, insomma al nostro essere e al nostro sapere. In altre parole dobbiamo far evolvere il famoso detto di Feuerbach: “sei ciò che mangi”, passare al “mangia come sei” e poi al “mangia come sai”. Per riconoscere il cibo nella sua essenza, per trovare un (nuovo) punto di equilibrio, oggi più che la narrazione servono visioni e azioni».

Andrea Segrè, Il gusto per le cose giuste. Lettera alla generazione Z, Mondadori, 2017.

Partecipanti:

Mons Matteo Maria Zuppi
Enzo Bianchi
Andrea Segrè

Riforma protestante tra ieri e domani

Mer, 10/25/2017 - 11:10

Giornata di studi | Festa internazionale della Storia

Interventi di Jonathan Benatti, Cosa ha detto Lutero alla chiesa del suo tempo? Leonardo De Chirico, Riforma e riforme tra XVI e XX secolo: breve storia di un Pietro Bolognesi, La Riforma e gli italiani: una sfida mancata? Domenico Segna, Le 95 Tesi e Sola Grazia.

Una giornata in archivio

Mer, 10/25/2017 - 11:08

Home Movie Day dalle 10 alle 17 |  | Archivio Aperto 2017

Si rinnova anche quest’anno l’abituale giornata di apertura dell’archivio alla città. Gli operatori di Home Movies saranno a disposizione per consulenze gratuite (gradito l’appuntamento) sulla conservazione e il recupero delle memorie audiovisive famigliari in formato ridotto (9,5mm, 16mm, 8mm e Super8).

Le visite guidate gratuite si terranno alle ore 12 e alle ore 15 per prenotazioni fino a esaurimento posti: homemovies.archivioaperto@gmail.com 

Durante la giornata verranno proiettati alcuni dei più recenti lavori dell’archivio.

Sfumature partigiane

Mer, 10/25/2017 - 10:53

La bambola brutta - dal racconto per ragazzi al progetto dedicato a Renata Viganò | Festa internazionale della Storia

Tavola rotonda con 
Tiziana Roversi e Brigata Viganò, curatrici del progetto
Elda Guerra, Società Italiana delle Storiche
Anna Salfi, Presidente Fondazione Argentina Bonetti Altobelli
Wu Ming

Un'anticipazione del libro con le illustrazioni di Viola Niccolai e una nuova riflessione sulla trasmissione della Resistenza, in previsione delle iniziative che si terranno da febbraio a giugno 2018.

Viaggio al Centro del Teatro

Mer, 10/25/2017 - 10:50

alla scoperta dietro le quinte del Testoni Ragazzi per bambini da 4 a 7 anni

Con turni ogni mezzora a partire dalle 16.30, prenderà vita il primo appuntamento gratuito della stagione 2017-2018 con “Viaggio al Centro del Teatro” per esplorare il Testoni Ragazzi.
Un percorso per scoprirne gli spazi nascosti, dietro le quinte, dove i tecnici e gli attori si muovono quando le luci del palcoscenico sono spente. Per partecipare è richiesta la prenotazione allo 051 4153700 dal martedì al venerdì dalle 14.00 alle 17.00.

Archivio Aperto 2017

Mer, 10/25/2017 - 09:02

X edizione

Archivio Aperto alla decima tappa di un percorso che scandisce l’evoluzione di Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia e del suo immenso patrimonio filmico privato e inedito. 

Inaugurazione il 27 ottobre, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo, risorsa che dal 2002 Home Movies raccoglie, cura, cataloga, valorizza, per conservare quell’affascinante bacino di memoria in pellicola che sono i film privati – 9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super 8 – custodi di un inconsapevole quanto prezioso valore documentaristico, cui si aggiungono film sperimentali, film industriali e i più recenti video in formato analogico. 

Gli asteroidi

Mar, 10/24/2017 - 18:15

(Italia/2017) di Germano Maccioni (91') 

Unico film italiano in concorso all'ultimo Festival di Locarno, l'opera prima di Germano Maccioni ci proietta nel paesaggio piatto e desolato della ‘bassa' bolognese attanagliato dalla crisi, pieno di "macerie economiche, ideologiche e spirituali". Protagonisti due adolescenti in conflitto con scuola e famiglia che rubano candelabri dagli altari su commissione di un falso pizzaiolo, moderna figurazione dell'orco impersonata da Pippo Delbono. Mentre incombe il passaggio di un asteroide che minaccia di distruggere il pianeta.

Darrell Ang dirige l'Orchestra del Teatro Comunale

Mar, 10/24/2017 - 17:59

Stagione sinfonica 2016-2017

Programma
Gabriel Fauré (Pamiers 1845 – Parigi 1924)
Pelléas et Mélisande, Suite op. 80
Prelude. Quasi Adagio
Fileuse. Andantino quasi Allegretto
Sicilienne. Allegro molto moderato
La mort de Melisande. Molto Adagio

Maurice Ravel (Ciboure 1875 - Parigi 1937)
Le tombeau de Couperin
Prelude. Vif
Forlane. Allegretto
Menuet. Allegro moderato
Rigaudon. Assez vif

Pëtr Il’ič Čajkovskij (Kamsko-Votkinks 1840 – San Pietroburgo 1893)
Il lago dei cigni, selezione
Introduzione (Moderato assai) e Scene (Allegro giusto)
Tempo di Valse
Polonaise
Scene (Moderato) [2'40]
Danza dei cigni
Danza ungherese
Danza Spagnola
Danza Napoletana
Mazurka
Finale

Un programma che unisce fra loro brani originariamente composti non specificatamente per il repertorio sinfonico, ma rispettivamente per il teatro di prosa, il repertorio pianistico e il balletto classico accademico, anima il prossimo concerto sinfonico del Teatro Comunale. Sul podio dell’Orchestra del Comunale sale Darrell Ang, direttore d'orchestra originario di Singapore, molto legato alla tradizione francese e russa: già Direttore musicale dell’Orchestre Symphonique de Bretagne, si è formato a San Pietroburgo seguendo la tradizione accademica di Ilya Musin e considera suoi mentori Lorin Maazel e Esa-Pekka Salonen.

Nella prima parte le pagine di due compositori francesi: Pelléas et Mélisande, Suite op. 80 di Gabriel Fauré, e Le tombeau de Couperin di Maurice Ravel. Fauré scrisse le musiche per una messa in scena londinese del 1898 del testo di Maurice Maeterlink; dato il successo che ebbe la partitura, si dedicò quindi alla stesura della Suite che completò nel 1909. Stessa sorte per la composizione di Ravel, nata anch’essa da una precedente opera per pianoforte e poi orchestrata nel 1919; l’intenzione artistica dalla quale entrambe le versioni derivano è un omaggio a François Couperin, massimo esponente della musica francese del XVIII secolo.

Note e amate dal grande pubblico, le musiche per il balletto Il lago dei cigni di Pëtr Il'ič Čajkovskij sono invece protagoniste della seconda parte dell’appuntamento al Comunale. Naturale conseguenza dal successo con il quale la composizione fu accolta dal 1895, ovvero con la versione coreografica di Marius Petipa e Lev Ivanov, sono le numerose suite delle parti più salienti del celebre balletto, che continuano ancora oggi ad animare i programmi delle stagioni concertistiche riproponendo le struggenti melodie dell’amore di Odette e il principe Sigfrido, le danze di carattere, le scene d’insieme intrise di virtuosismo tecnico per gli strumenti solistici e di tutte le caratteristiche melodiche e timbriche inconfondibili del compositore russo.

Il concerto sarà registrato e trasmesso in differita da Radio3.

Roberto Saviano incontra i lettori

Mar, 10/24/2017 - 15:30

Bacio feroce tour

Dopo La paranza dei bambiniRoberto Saviano torna in libreria per raccontare i ragazzi dei nostri giorni feroci nati in una terra di assassini e assassinati, disillusi dalle promesse di un mondo che non concede niente, tantomeno a loro. Forti di fame. Forti di rabbia. Pronti a dare e ricevere baci che lasciano un sapore di sangue.

 Roberto Saviano presenta il suo ultimo libro con Nihed Guediri, Islam Said Mahdy, Youness Warhou.

L'ingresso è libero fino al raggiungimento della capienza massima e subordinato ai controlli di sicurezza previsti. 
Per ragioni organizzative i posti a sedere disponibili verranno occupati dal pubblico in ordine di arrivo, non sarà possibile occupare altri posti liberi o consentire la presenza di persone in piedi.

Giustizia sociale e filantropia nella storia degli ebrei in Italia

Mar, 10/24/2017 - 13:03

Giornata di studio in memoria di Styra Campos

Appuntamenti al MEB

La Giornata di Studio nasce dall’idea di onorare la memoria di Styra Campos Goldstein (1922-2016), imprenditrice nel settore import-export di caffè e poi nell’immobiliare, impegnata nel sociale, con particolare attenzione per gli orfani e per la formazione di giovani donne, per illustrare l’idea e la pratica etica della Tzedakàh, un aspetto centrale, ma poco conosciuto al di fuori del mondo ebraico. A differenza della Carità, virtù legata alla benevolenza, la Tzedakàh è un preciso dovere improntato all’idea di giustizia sociale, che obbliga l’ebreo a donare a tutte le persone bisognose, in particolare vedove e orfani, indipendentemente dalla loro appartenenza. È questo l’imperativo etico che moltissimi ebrei in Italia e nel mondo, e in particolare molte donne ebree, hanno continuato a onorare anche in modo laico, successivamente all’Emancipazione e all’uscita dalla pratica dell’ortodossia, lasciando segni tangibili nella società italiana, sotto forma di donazioni a enti pubblici e di imprese filantropiche volte soprattutto all’educazione e alla promozione sociale.

“Il Frate” di Roberto Roversi

Lun, 10/23/2017 - 16:08

lettura a cura di Oscar De Summa

Tra gli scritti di Roversi esiste questa sceneggiatura sulla vita e le opere di San Francesco d’Assisi. Una figura, quella che disegna Roversi, potente e mistica, ma pienamente calata nella vita politica e sociale del suo tempo. Scritta su commissione, la sceneggiatura fu poi modificata da Roversi stesso con Tonino Guerra e Michelangelo Antonioni; purtroppo il film non fu mai realizzato.

“L’attualità carismatica di Francesco figlio di Bernardone – non come personaggio esemplare ma come uomo tutto intero sia del suo tempo sia, soprattutto, del nostro tempo – consiste nella splendida tensione fra la fede cercata e la fede trovata, fra il dio voluto e posseduto e il dio continuamente perduto; in altre parole, fra l’entusiasmo della fede come straordinaria sorpresa del cuore (o come tenerezza del cuore) e il dolore della fede, come ricordo come ansia come costanza in una ricerca senza rassegnazione. Francesco è un cuore d’uomo che si apre e si chiude scoprendo il cielo, cercando il cielo, perdendo il cielo – trascinato in ogni momento da una frana terribile dei sentimenti – fragili, ansiosi, innamorati, mai quietati. Così egli ci consegna un dio che è una grande ombra stravolgente. Se è vero che il suo dio non si possiede mai ma si deve cercarlo sempre, e si manifesta e si rivela solo dentro al fiume drammatico della vita. E non sorride, non punisce ma ferisce, facendosi sanguinare per amore”.
Roberto Roversi

Il testo “Il Frate” oggi viene pubblicato dalla Edizioni Pendragon in occasione della prima edizione di “Officina Roversi”, festival dedicato alla produzione di Roberto Roversi, a cinque anni dalla sua scomparsa.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Metropolis

Lun, 10/23/2017 - 14:41

(Germania/1927) di Fritz Lang (150'). Accompagnamento al piano di Daniele Furlati

Alla sua uscita, nella primavera del 1927, Metropolis sconcerta il pubblico dell'epoca. Si trasformera in un film d'impatto inesauribile sull'intera storia del cinema, capostipite della fantascienza, imitato, citato, capace di nutrire ogni nuova visione 'assolutamente moderna', fino a Brazil, a Blade Runner, ad Avatar. Fantasia distopica su un mondo verticalmente diviso, Metropolis e un capolavoro laddove trascende il proprio mai risolto messaggio sociale (rivoluzione o conciliazione?). Straordinari effetti speciali, movimenti di masse in rivolta, trecento giorni di riprese, trentaseimila comparse, cinquecento grattacieli di settanta piani, e al centro di tutto l'ambigua Maria, angelo e androide. Restauro della versione piu completa esistente, realizzato nel 2010 da Friedrich-Wilhelm-MurnauStiftung e Deutsche Kinemathek. Colonna sonora originale ricostruita di Gottfried Huppertz eseguita da Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin diretta da Frank Strobel

Accompagnamento al piano di Daniele Furlati

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