Les Parapluies, quartetto di musicisti residenti a Bologna, propone un repertorio di canzoni francesi. Si esprime nella cornice musicale dello Swing e del Jazz Manouche.
Contiene canzoni classiche della chanson française di Edith Piaf, Charles Trénet, Yves Montand, Georges Brassens, Marie Paule Belle, oltre che riferimenti a cantanti contemporanei come Zaz e Sanseverino.
Nel caso di Les Parapluies la chanson française e il jazz si incontrano, si abbracciano, si corteggiano. Il repertorio di canzoni e di musiche del quartetto vi farà ascoltare col sorriso in volto, ciondolare la testa e battere il piede a tempo. Vi inviterà a cantare, a ballare e ad applaudire. Di sicuro, non vi lascerà indifferenti.
Ingresso libero.
A cura di Movimento Be4Eat
Proiezione di Plant Pure Nation, film che parla dei risultati della ricerca portata avanti dal dr T.Colin Campbell, The China Study, delle evidenze scientifiche e dei vantaggi che si ottengono con una dieta vegetale e integrale, e dei motivi politici e di disinteresse scientifico che rendono questo messaggio di difficile diffusione nella società in cui viviamo.
Al termine della proiezione, il Presidente del movimento italiano spontaneo Movimento Be4Eat Marco Fiorese gestirà un dibattito sull’alimentazione e lo stile di vita sani.
L’associazione è nata per diffondere gli studi scientifici realizzati dal ricercatore T.Colin Campbell, in particolare sul ruolo delle proteine animali nell’insorgenza di alcune patologie, e utilizza l’informazione e la formazione come strumenti per passare parola.
Oltre alla divulgazione dell’informazione, gli obiettivi dell’evento sono:
▶ la raccolta fondi per il primo progetto pilota che coinvolge una struttura ospedaliera italiana e che pone al centro del proprio studio una nuova offerta alimentare ai pazienti ricoverati
▶ la promozione del detox program, ovvero una proposta pratica di cambiamento di stile di vita, condotta da consulenti del benessere.
Ingresso libero.
lettura dell'Aida
Lettura dell’Aida di G. Verdi a cura del musicologo Piero Mioli per il nuovo ciclo di incontri di "Dentro l'opera".
presentazione del volume. Ne discutono con l’autore Paolo Pombeni, Luca Alessandrini, Milena Naldi, Alberto Gualandi.
Presentazione del romanzo di Francesco Domenico Capizzi, Gnossiennes (Clueb, 2017), ne discutono con l’autore Paolo Pombeni, Luca Alessandrini, Milena Naldi, Alberto Gualandi.
presentazione della mostra a cura di Giovanni Sassu
Presentazione della mostra Carlo Bononi. L'ultimo sognatore dell'officina ferrarese allestita a Palazzo dei Diamanti di Ferrara dal 14 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018. In quest’occasione, Giovanni Sassu, curatore della rassegna insieme a Francesca Cappelletti, illustrerà il percorso espositivo
La mostra di Palazzo dei Diamanti è un’occasione imperdibile per accostarsi a un capitolo della storia dell’arte affascinante anche se poco conosciuto. L’appuntamento espositivo è dedicato, infatti, a uno dei grandi protagonisti della pittura del Seicento: il ferrarese Carlo Bononi, il cui nome, non a caso, è stato spesso accostato a quelli di Tintoretto, dei Carracci o di Caravaggio. Pochi sono stati capaci di dipingere nudi maschili più potenti e seducenti di quelli creati da Carlo Bononi. Le sue tele sono vere e proprie meraviglie pittoriche create in tempi tragici, di carestie e pestilenze, nell’Italia di inizio Seicento. A servizio, ma non troppo, della Controriforma.
La rassegna – la prima monografica a lui dedicata – è organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte ed è curata da Giovanni Sassu, conservatore dei Musei d’Arte Antica della città estense, e da Francesca Cappelletti, docente di Storia dell’Arte Moderna dell’Università degli Studi di Ferrara.
Re-Idolized Tour degli W.A.S.P. arriva in Italia; Per i 25 anni dalla pubblicazione del loro concept “The Crimson Idol“, la band di Blackie Lawless ha deciso di registrare nuovamente l’album e di organizzare il loro nuovo tour risuonando nuovamente tutto l’album!
(The Little Vampire, Germania/2017) di Richard Claus e Karsten Kiilerich (83')
Rudolph, un piccolo vampiro separato dalla famiglia dall'attacco di un cacciatore di vampiri, fa amicizia con un coetaneo umano che lo aiuterà a salvare i suoi cari. Dall'omonima serie di racconti di Angela Sommer-Bodenburg, un classico della letteratura per bambini che ha reinventato il genere vampiresco, un film avventuroso e divertente dove non ci sono mostri ma ragazzi capaci con l'amicizia di superare i preconcetti sulle rispettive specie.
Animazione. Dai 6 anni in su
I cartoni animati di Cocco Bill (40')
Cocco Bill, l'invincibile pistolero che beve camomilla, è il più famoso e il più amato personaggio di Jacovitti. Eroe di tante avventure in un far west pazzo e surreale, a cavallo del suo fedele Trottalemme, Cocco Bill è stato anche protagonista di due serie animate. La prima realizzata dai fratelli Pagot per Carosello alla fine degli anni Sessanta e poi due stagioni realizzate negli anni Duemila dallo studio de Mas & Partners.
Animazione. Dai 4 anni in su
A seguire merenda offerta da Alce Nero
(Italia/2015) di Marcello Fonte e Paolo Tripodi (80')
Maurizio è un bambino caparbio, cresciuto nella fiumara, una discarica che ha trasformato nel suo magico parco giochi. Sogna di far parte della banda musicale del paese ma gli manca uno strumento. Una favola poetica sulla forza di volontà necessaria per realizzare i propri desideri.
Commedia. Dai 6 anni in su
Selezione di cortometraggi (40')
Dai film di Luzzati e Gianini alle silhouette di Ocelot, una selezione di cortometraggi e letture per riflettere con i bambini sugli stereotipi, le maschere e le tante identità. Il pomeriggio si articolerà tra Cinnoteca e Cassero in un percorso ricco di sorprese.
Animazione.
Dai 3 anni in su
In collaborazione con il Centro di documentazione del Cassero LGBT Center e il progetto Tante storie, tutte bellissime. A seguire merenda offerta da Alce Nero
(Iran/2006) di Jafar Panahi (93')
Lo spunto è la legge iraniana che vieta alle donne di entrare negli stadi e assistere alle partite di calcio. Un gruppo di donne decise a non perdere la gara di qualificazione ai campionati mondiali del 2006 tra Iran e Bahrain si traveste da maschio per tentare di aggirare il divieto. Panahi mescola finzione e documentario con un sovrappiù di autenticità conferito dagli attori non professionisti. Orso d'argento al Festival di Berlino.
Drammatico. Dai 10 anni in su
(USA/2017) di Brian Fee (109')
Nel terzo capitolo della fortunata saga Disney/Pixar dedicata alle umanissime auto da corsa, si ribalta il confronto generazionale del primo episodio: Saetta McQueen è ormai una leggenda della Piston Cup ma vede vacillare il proprio primato a causa del più giovane e iper-tecnologico Jackson Storm. Alla miscela ben oliata di motori ruggenti e buoni sentimenti dà nuovo gas l'inedito personaggio femminile di Cruz Ramirez.
Animazione. Dai 6 anni in su
(Bežin lug, URSS/1937) di Sergej Ejzenštejn (31')
Ejzenštejn torna dal Messico, il clima è cambiato. Cinema delle masse, ora, significa cinema comprensibile a tutti. I nuovi burocrati giurano guerra al ‘formalismo', avanza una cosa confusa che si chiama ‘realismo socialista'. Tragedia rurale sul conflitto biblico tra un giovane progressista e il padre reazionario, Il prato di Bežin va incontro al suo destino sacrificale. Bloccato, ripreso, ostacolato, accusato di misticismo, il film sarà condotto al patibolo (negativi e sola copia esistente scomparsi) e sepolto dal pubblico disprezzo. Quel che oggi abbiamo sono "le briciole dell'opera uccisa" (Aldo Grasso), dove cogliere le tracce d'una cristologia socialista e la scintilla di un film concepito pensando agli ultimi grandi maestri della pittura spagnola. (pcris)
Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna
(Ivan Groznyi II. Bojarskij zagovor, URSS/1946) di Sergej Ejženštein (88')
Galvanizzato dalla felice accoglienza del primo Ivan, Ejzenštejn progetta di sviluppare il personaggio in una trilogia. La congiura dei boiardi, invece, è destinato a diventare il suo ultimo film (e a scontentare Stalin). La figura dello zar è ancora un blocco monolitico incastonato in un universo figurativo dove l'occhio può smarrirsi atterrito, ma la pietra comincia a scricchiolare: isteria, paranoia e traumi infantili intaccano il titanismo. Alcune sequenze a colori (le uniche nella carriera del regista) aprono le porte a furori demoniaci. (am)
Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna
(Ivan Groznyi, URSS/1944) di Sergej Ejzenštejn (99')
"Alla grandezza della figura di Ivan occorreva soprattutto far corrispondere una grandiosità di forme", scrive Ejzenštejn. Nulla, nella monumentalità feroce del film, è lasciato al caso: ogni dettaglio del fotogramma è uno studio di linee e volumi che si armonizzano e contrastano per costruire senso. L'effetto è vertiginoso, ipnotico, implacabile come la solitudine che circonda il primo zar di tutte le Russie. (am)
Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna
(URSS/1938) di Sergej Ejzenštejn (111')
Nell'aprile del 1242, l'esercito russo guidato dal principe Aleksandr Nevskij respinge l'invasione teutonica durante una battaglia su un lago ghiacciato. Il film della riabilitazione, dell'autocritica, dello spirito antinazista e dell'esaltazione staliniana. Il controllo sulla produzione è ferreo, la cappa della propaganda pesante, Ejzenštejn accetta di limitare le invenzioni formali ai trentasette minuti della battaglia: qualsiasi scena epica sui ghiacci, in futuro, renderà omaggio a questa sequenza formidabile. (pcris)
Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna
(Staroye i novoye, URSS/1929) di Sergej Ejzenštejn (121')
Fratelli, ancora. Ma la povertà morde, si litiga, si dubita, si perde fiducia. Occorre ripartire dalla base. La contadina Marfa è tra i primi ad accogliere l'idea di una cooperativa, che vede tanti suoi compagni diffidenti e incantati dalle pratiche tribali del pope; saranno il gioioso erotismo meccanico d'una nuova scrematrice, e la poderosa monta d'un toro, a riportare la comunità verso il perduto istinto rivoluzionario. Quasi una favola: il montaggio è ancora sovrano, ma Ejzenštejn esplora il mistero lirico della profondità di campo. La linea generale è il titolo originale; la censura, tra i vari interventi, pretese di cambiarlo in Il vecchio e il nuovo. Quando il film uscì, lo staliniano "sterminio dei kulaki come classe" era ormai alle porte. (pcris)
Accompagnamento al piano di Daniele Furlati
Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna
(USA/1931) di Sergej Ejzenštejn (72')
Edizione a cura di Grigorji Aleksandrov
Dopo un fallito tentativo di imbarcarsi sulla corazzata Hollywood, Ejzenštejn accetta l'offerta del romanziere e produttore Upton Sinclair per un film sul Messico: "Tutto pulsa di un divenire primordiale e, al tempo stesso, eterno. Così doveva essere il mondo organico nei primi giorni della creazione", dirà il regista. Ma tutto il girato gli viene sottratto da Sinclair prima del montaggio. A prescindere dalla potenza che comunque emanano, nessuna delle versioni che circoleranno può dirsi un film di Ejzenštejn. L'edizione curata da Grigorij Aleksandrov nel 1973, sulla base della più completa disponibilità del materiale girato e di appunti manoscritti del regista, consente tuttavia un emozionante accesso a questa "Pompei della storia del cinema" (Aldo Grasso). (am)
Segue
IL DIARIO DI GLUMOV (Dvenik Glumova, URSS/1923) di Sergej Ejzenštejn (6')
La primissima prova cinematografica di Ejzenštejn è concepita come attrazione infilata in un allestimento teatrale (Anche il più saggio sbaglia): uno spettacolo che smonta e rimonta commedia dell'arte, marionettismo clownesco, circo e slapstick, per portare il pubblico a nuovi livelli di coscienza ed esperienza attraverso una strategia di scosse a ripetizione. Visto da solo, il film pare la più estrema concessione del regista al cinema dell'assurdo. (am)
Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna
Seminario | Bilbolbul - Festival internazionale di fumetto incontra il Festival La violenza illustrata.
Come viene rappresentato il sesso nei fumetti? Viene utilizzato come semplice meccanismo narrativo per la descrizione di un personaggio, o è importante per portare avanti la trama (ed è quindi racconto di una relazione)? Come si fondono le scene di sesso nel resto della narrazione? C’è differenza tra una storia a fumetti tout court e una storia erotica? Come viene “vista” una scena di sesso all’interno del fumetto? E come si sente chi la disegna? C’è un giudizio latente sull’autore in chi legge?
Saluti Alessandra Gribaldo – Casa delle donne
Intervengono
Nine Antico Silvia Rocchi Cristina Portolano Laura Scarpa Emanuele Rosso
Modera Elena Orlandi
Nell’ambito di La Violenza Illustrata
(Oktjabr', URSS/1928) di Sergej Ejzenštejn (102')
Si celebrano i giorni gloriosi del 1917. La commissione è governativa, i mezzi imponenti, il linguaggio incandescente. Il ritorno di Lenin, il movimento collettivo che parte dal basso e fende la storia, la presa del Palazzo d'inverno. Il teatro rivoluzionario al suo punto più alto di elaborazione concettuale - e di tenerezza (aspettate l'ultima scena). Pure, per il committente, qualcosa non torna: troppo estetismo, troppo "geroglifico" (Naum Kleiman). Le forbici della censura entrano in azione. Tra il cineasta russo ormai più famoso del mondo e il Partito s'instaura un lungo rapporto fatto di adesione e distacco, sconfessioni e riabilitazioni, che infine lascerà dietro di sé un corpus di opere frammentato, largamente incompiuto, impareggiabile per tensione intellettuale e sperimentale. (pcris)
Copia proveniente da Filmmuseum München
Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna