visita guidata
A quarant’anni dalla sua costruzione, riapre il padiglione dell’Esprit Nouveau, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro, completato in soli due mesi.
Il padiglione fu costruito nel 1977 su idea di Giuliano Gresleri, del fratello Glauco e di José Oubrerie, in occasione della partecipazione della Francia al Salone internazionale dell'Edilizia di Bologna.
Si tratta di una replica, fedele in ogni dettaglio, dell'edificio ideato da Le Corbusier e Pierre Jeanneret per l'Esposizione universale di Parigi del 1925, poi demolito.
Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell'edificio, e l'Istituzione Bologna Musei a partire da sabato 11 novembre, e per tutti i sabati e le domeniche (escluso 24 e 31 dicembre) fino a fine gennaio 2018, è possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate gratuite a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611 (fino a esaurimento posti – max 50 persone).
Calendario delle aperture e delle visite guidate:2017
> sabato 1 novembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> domenica 12 novembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> sabato 18 novembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> domenica 19 novembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> sabato 25 novembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> domenica 26 novembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> sabato 2 dicembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> domenica 3 dicembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> sabato 9 dicembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> domenica 10 dicembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> sabato 16 dicembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> domenica 17 dicembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> sabato 23 dicembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> domenica 24 dicembre chiuso
> sabato 30 dicembre | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> 31 dicembre chiuso
2018
> sabato 6 gennaio | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> domenica 7 gennaio | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> sabato 13 gennaio | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> domenica 14 gennaio | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> sabato 20 gennaio | apertura h 15-18, visita guidata h 15
> domenica 21 gennaio | apertura h 15-18, visita guidata h 15
Il Foyer Respighi del Teatro Comunale rimane aperto alla cittadinanza fino al 23 dicembre, sarà a disposizione di tutti una particolarissima aula-studio arredata con divani, sedute, tavoli e decori provenienti da storici allestimenti d'opera del Teatro Comunale come l'Edgar di Giacomo Puccini, andato in scena nel 2010 con la regia di Lorenzo Mariani, e La traviata di Giuseppe Verdi, messa in scena da Irina Brook nel 2005.
Dal martedì al sabato, dalle 10.30 alle 17.00, la cittadinanza potrà ancora fruire liberamente del “salotto di Piazza Verdi”, che offre un servizio di free-wifi e di bar gestito da Monkey Program, organizzazione che collaborerà anche a una rassegna di eventi di musica dal vivo curata dal Teatro intitolata "Comunale Music Club".
L'iniziativa "Comunale Music Room - il Foyer" è stata promossa in linea con le azioni previste dal progetto europeo ROCK (Regeneration and Optimaziation of cultural heritage in Creative and Knowledge city) – Horizon 2020 – coordinato dal Comune di Bologna con il supporto dell’Università degli Studi di Bologna, che prevede la collaborazione sinergica tra Teatro Comunale, Comune e Università sul tema dell’uso non convenzionale degli spazi.
Infine, per sei domeniche, dal 12 novembre al 17 dicembre alle ore 11.00, il Foyer Respighi ospiterà la rassegna dei “Concerti d'autunno”, iniziativa che prelude ad altre attività domenicali che si terranno nel corso del 2018: protagonisti i migliori allievi di alcune delle principali scuole musicali dell'Emilia-Romagna.
Il concerto sarà preceduto alle ore 10.00 da una visita guidata del Teatro Comunale, riservata al pubblico dei “Concerti d'autunno” e non vendibile singolarmente. Alla visita si potrà accedere su prenotazione, inviando la richiesta tramite e-mail all'indirizzo boxoffice@comunalebologna.it - a partire da una settimana prima ed entro le ore 17.00 del venerdì precedente il concerto - specificando i nominativi di tutti i partecipanti. La conferma della visita giungerà in risposta all'e-mail inviata. Il numero massimo di partecipanti consentito per ogni visita guidata è di 40 persone.
I biglietti dei “Concerti d'autunno”, a 10 e 5 euro (ridotto under 30), sono in vendita online e presso la biglietteria del Teatro Comunale, aperta dal martedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00 e il sabato dalle 11.00 alle 15.00.
Lettura con l’artista Jim Goldberg, introduce Urs Stahel
Il lavoro di Goldberg, sviluppato in oltre trent’anni di carriera, appare oggi quanto mai attuale. La tecnologia avanzata, la logistica e le migrazioni sono realtà interconnesse con un impatto molto pesante su persone che si muovono ai margini delle società, sono nullatenenti e in parte apolidi e risultano i perdenti dell’industria globale. Si tratta di esseri umani presenti in tutti paesi e in tutte le culture, marginalizzati dalla politica e dalla società e rifiutati dall’opinione pubblica. Sono considerati fattori di disturbo, perché in quanto specchio della nostra esistenza rivelano le nostre paure. Osservando il lavoro del fotografo americano, lo spettatore si misura con la possibilità di trovarsi egli stesso in una simile precarietà. Jim Goldberg dà un volto a questi uomini e a queste donne, li colloca davanti alla macchina fotografica e li rappresenta con assoluta empatia, rispettandoli nella loro individualità e al tempo stesso rivelandoci qualcosa di noi stessi.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: www.fotoindustria.it
l’autrice presenta il suo ultimo libro Una storia nera (Mondadori). Anteprima della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne
Ne parla con l’autrice Susanna Zaccaria, assessore alle Pari opportunità e differenze di genere del Comune di Bologna. Iniziativa nell’ambito delle iniziative organizzate dall'Istituzione Biblioteche di Bologna per il Festival La Violenza illustrata in collaborazione con la Casa delle donne per non subire violenza.
Antonella Lattanzi è nata a Bari nel 1979. Vive a Roma. Devozione (Einaudi Stile libero, 2010) è il suo primo romanzo, seguito da Prima che tu mi tradisca (Einaudi, 2013). Ha collaborato al programma Tv Le invasioni barbariche, mentre per il cinema ha scritto le sceneggiature di Fiore (di Claudio Giovannesi). Per Mondadori è autrice di Una storia nera (2017).
presentazione del romanzo di Ida Sangiorgi “Due Soldi”
Presentazione del romanzo di Ida Sangiorgi, Due soldi (1949) nella nuova edizione, a cura di Loretta Scarazzati, presso Carta Bianca (Faenza 2017). Dialogano con la curatrice Marinella Polidori, Loredana Magazzeni e Alba Piolanti intente a riscoprire un romanzo per troppo tempo dimenticato perché in fondo poco letterario e dal linguaggio fortemente innovativo. Un romanzo "realista e idealista insieme, non inquadrabile in appartenenze certe, portatore di una visione del mondo laica e disincantata, ed insieme incontestabilmente nutrita di afflato religioso".
Ida Sangiorgi (1889-1974) svolse per anni nella città natale, Faenza, e poi a Cesena, la sua attività di insegnante e decoratrice. Militante nel Partito Comunista è stata quindi assai attiva nell'UDI a favore della condizione femminile. L'impegno politico si è sempre coniugato con quello letterario. Il suo nome è legato al romanzo La Palmina. Edito nel 1955 nella prestigiosa collana "La Medusa degli Italiani", fu tra i finalisti della la 25esima edizione del Premio Viareggio (vinto quell'anno da Metello di Pratolini).
(Francia/1969) di Michel Cournot (93')
Scrittore e giornalista, critico cinematografico e teatrale, Michel Cournot fu amico di Jean-Luc Godard e Anne Wiazemsky fino al litigio raccontato nel film di Hazanavicius Il mio Godard (dove a vestire i panni di Cournot è Grégory Gadebois). Les Gauloises bleues è il primo e unico film di Cournot, selezionato e non proiettato all'edizione 1968 di Cannes, interrotta a seguito del Maggio francese. Inconciliabili i giudizi all'uscita, chi lo irride, chi ne esalta poesia e umorismo godardiano.
(120 battements par minute, Francia/2017) di Robin Campillo (135')
(120 battements par minute, Francia/2017) di Robin Campillo (135')
Gran premio della giuria all'ultimo Festival di Cannes e candidato francese alla corsa agli Oscar, ripercorre le lotte dell'associazione Act Up per i diritti dei malati di AIDS e contro il silenzio delle istituzioni nella Francia degli anni Novanta. Attività assembleare e storie personali s'intrecciano in un racconto vivido e palpitante. "La questione politica degli atti di sensibilizzazione e disobbedienza da parte del collettivo vale il film intero e si pone come sfidante diretto della paradossale vicenda - anch'essa intrecciata con i farmaci - di Dallas Buyers Club" (Roy Menarini).
In collaborazione con Gender Bender
(Francia/2008) di Agnès Varda (110')
Un intenso film memoriale, con cui omaggiamo Agnès Varda in occasione dell'Oscar alla carriera (il primo attribuito a una regista donna) e in attesa di distribuire Visages Villages. "‘Se la storia delle persone è fatta di paesaggi, la mia è fatta di spiagge'. Di ritorno alle spiagge che hanno avuto importanza nella sua vita, Agnès Varda si cimenta in un originalissimo autoritratto. Alternando fotografie e filmati d'epoca a momenti dichiaratamente fittizi, Les Plages d'Agnès compone il ritratto di una donna forte, teneramente determinata, capace di stupirsi e di mettersi in gioco, anche servendosi delle nuove tecnologie digitali, sfruttandone al massimo le potenzialità del linguaggio" (Luisa Ceretto).
(Deux ou trois choses que je sais d'elle, Francia/1967) di Jean-Luc Godard (95')
La lei del titolo è Marina Vlady. Ma è anche, ovviamente, Parigi. Da un'inchiesta di "Le Nouvel Observateur", Godard realizza uno dei suoi film più affascinanti, tra Brecht, trattatistica sociologica e pop art. Una prostituta e il suo lavoro. La città di Parigi, tra mutamenti architettonici e la vita quotidiana. Godard capta il movimento di una galassia filmando una tazzina di caffè.
(Italia/2017) di Andrea Segre (64')
Auto-narrazione di una donna migrante, che racconta se stessa e la sua Europa ai figli rimasti in Africa. Ibi è nata in Benin nel 1960, ha avuto tre figli e nel 2000 ha accettato di trasportare della droga dalla Nigeria all'Italia per cercare di dar loro un futuro migliore. Non ce l'ha fatta. Tre anni di carcere, a Napoli. Una volta uscita, Ibi rimane in Italia per oltre quindici anni e, per far capire ai figli e alla madre la sua nuova vita, inizia a filmarsi.
(Week-end, Francia-Italia/1967) di Jean-Luc Godard (95')
Una coppia parte per passare il week-end fuori città. Non farà più ritorno. Film ‘trovato tra i rottami', ‘perduto nel cosmo'. Un interminabile travelling riprende un ingorgo automobilistico da car crash. Week-end esce in sala il medesimo anno di Playtime (Tati): "Ognuno a modo suo, mostrano l'americanizzazione della Francia nella sua organizzazione del tempo libero" (Dominique Noguez). Tra gli interpreti, anche Anne Wiazemsky.
Precede
Jean-Luc Ciné (1967) di Mario Schifano (16'), omaggio a Godard firmato dall'artista italiano.
(Italia/2015) di Nanni Moretti (106'). Introduce Giacomo Pedini (Arena del Sole)
Un fratello e una sorella adulti, una vecchia mamma (Giulia Lazzarini) che quietamente s'avvia a morire. Intorno alla cerimonia dell'affetto e del distacco, fatta di gesti e parole puliti e precisi, tono più meditativo che luttuoso, le vite s'intrecciano, s'intoppano, vanno in direzioni banali, o bislacche, o talora misteriose. Margherita Buy fa la regista e si mostra attrice consumata nel diventare un soave alter ego di Moretti; Moretti stesso attraversa con crepuscolare discrezione un film sospeso tra senso della fine e possibilità di nuovi inizi. (pcris)
Introduce Giacomo Pedini (Arena del Sole)
In occasione dello spettacolo Emilia (regia di Claudio Tolcachir, con Giulia Lazzarini) in scena all'Arena del Sole dall'8 al 12 novembre. Presentando il biglietto d'ingresso al film, sconto del 30% sull'acquisto di un biglietto per lo spettacolo.
(Francia-Svezia/1966) di Robert Bresson (95')
Il calvario di un asino, di padrone in padrone. Il suo sguardo innocente osserva l'umana miseria e riflette il pessimismo bressoniano. "Bresson si ricordò del motto dei principi di Baux, in Provenza, ‘Au hasard Balthazar', un gioco di parole fra Baux e Hasard. Una libera traduzione potrebbe configurarsi come: ‘Alla deriva Balthazar'. Poiché proprio questo è il senso della vita dell'asinello: la sua purezza e la sua bontà non hanno spazio in un mondo ormai privato della Grazia. Volendo, si può anche vedere nella storia di Balthazar la più profonda e suggestiva metafora della passione di Cristo" (Sandro Toni). Film d'esordio di Anne Wiazemsky.
Restaurato nel 2015 da Argos Films
(Svezia-Germania-Francia-Danimarca/2017) di Ruben Östlund (142'). Precede un dialogo tra Lorenzo Balbi (direttore del MAMbo) e Gian Luca Farinelli
Premiato con la Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes. Al quinto lungometraggio, Ruben Östlund osserva con il suo sguardo al solito provocatorio il mondo dell'arte contemporanea. Al centro del film un'installazione che invita all'altruismo e alla condivisione, The Square (lo spunto è un omonimo progetto artistico dello stesso Östlund), e il direttore del museo in cui è esposta, in conflitto tra adesione agli ideali dell'opera d'arte e il cinismo dell'agire quotidiano.
Precede un dialogo tra Lorenzo Balbi (direttore del MAMbo) e Gian Luca Farinelli intorno alla relazione e agli scambi tra cinema e arte contemporanea.
presentazione del volume. Intervengono le curatrici Simona Feci e Laura Schettini e Maria Clara Donato. Coordina Lucia Ferrante
Nell'ambito delle iniziative organizzate dall'Istitituzione Biblioteche per il "Festival La Violenza illustrata". Presentazione del volume La violenza contro le donne nella storia. Contesti, linguaggi, politiche del diritto (secoli XV-XXI), a cura di (Viella, 2017).
In collaborazione con la Società Italiana delle Storiche e l'editore Viella.
Il volume presenta un’ampia rassegna sulla storia della violenza contro le donne, esplorando sia i contesti dove questa si produce e si manifesta, e in particolare l’ambito delle relazioni familiari, sia le politiche del diritto adottate per regolarla e contrastarla. I saggi si muovono lungo un arco cronologico ampio, dalla prima età moderna al presente, e spaziano tra aree differenti del territorio nazionale. La prospettiva storica si dimostra particolarmente preziosa nell’analisi del fenomeno della violenza, perché dimostra che il gesto violento, nella sua apparente naturalità e immediatezza, assume e veicola forme, linguaggi, contenuti, valori sociali diversi secondo i contesti storico-geografici.
incontri | BilBOlbul 2017
CONVEGNO
venerdì 24 novembre h 9 – 13.30 | Accademia di Belle Arti di Bologna - Aula Magna
con Aldredo Castelli, Antonio Faeti, Fabio Gadducci, Thierry Groensteen, Philippe Kaenel
introduce Enrico Fornaroli
modera Emilio Varrà
L’opera e il pensiero di Rodolphe Töpffer sono rappresentativi del loro tempo, epoca di profonde trasformazioni nella cultura occidentale, e al tempo stesso rappresentano un prodigioso salto in avanti. Per riflettere sulle intuizioni dell’artista svizzero, ancora oggi sorprendenti, BilBOlbul ha invitato alcuni dei maggiori esperti internazionali a dialogare tra loro. Interverranno così lo storico dell’arte Philippe Kaenel (Svizzera), il semiologo e teorico del fumetto Thierry Groensteen (Belgio), lo scrittore e saggista Antonio Faeti, lo sceneggiatore e “archeologo” del fumetto delle origini Alfredo Castelli, l’esperto di fumetto ottocentesco Fabio Gadducci.
INCONTRO Ridisegnare Töpffer
sabato 25 novembre h 15.30 | Libreria Ubik Irnerio
con Francesco Cattani, Nicolas Robel. Modera Alessio Trabacchini
in collaborazione con Pro Helvetia
Gli autori Nicolas Robel e Francesco Cattani sono stati chiamati a confrontarsi operativamente con le storie di Töpffer e ispirandosi alle tavole del fumettista ginevrino hanno creato due storie di quattro tavoli che saranno presentate durante questo incontro e pubblicate in BBB17 In corso d’opera (in vendita al festival).
In collaborazione con Institut Français Italia, Università di Bologna – Scuola di Lettere e Beni Culturali, Pro Helvetia, Accademia di Belle Arti di Bologna
promosso da Transbook Children’s Literature on the Move
L'Assessore alla Cultura e progetto nuove centralità culturali nelle periferie Bruna Gambarelli presenta la mappa sulla densità culturale della città nei sei Quartieri cittadini
Mappa sulla densità culturale della cittàUn nuovo strumento interattivo che interseca trasformazioni sociali e urbanistiche. La mappa è una fotografia sensibile ai mutamenti della città aggiornabile con il contributo di cittadini e operatori che potranno elaborare suggerimenti e segnalare criticità, per costruire un rapporto di confronto permanente sulle politiche culturali del territorio. Gli incontri costituiscono una prima occasione per avviare una collaborazione che, grazie alle tante professionalità presenti sul territorio, possa incidere significativamente sulla realtà cittadina.
programma:
partecipano i Presidenti di Quartiere.
a cura di Niccolò Manzolini e Lucia Malerba
Una compilation di cortometraggi, selezionati a partire dalla collana Animazioni edita da OTTOmani e Viva Comix, per raccontare come, nonostante tutti i colori del mondo, il bianco e nero resta una scelta di classe.
Ingresso gratuito.
L’evento fa parte della rassegna Tecnica Mista a cura di K2: un programma di proiezioni e workshop dedicati all’animazione, con lo scopo di raggiungere un pubblico di appassionati e di addetti ai lavori, per fare cultura sul tema collaborando con i maggiori esperti del settore e illustrare tecniche e possibilità a livello operativo.
Percussionista, batterista, Seijiro Murayama lavora in Francia dal 1999, dopo più di vent’anni spesi nell’ambito della musica improvvisata.
Il suo lavoro è per lo più focalizzato sull’unione fra la musica e altre arti; l’improvvisazione è il suo interesse principale, anche se non segue questa traccia durante le sue performance in pubblico.
Il suo approccio è basato sull’attenzione rivolta a spazi e luoghi, all’energia del pubblico, al silenzio nelle sue differenti qualità (fisico, sociale, ontologico). Seijiro ha studiato la problematicità esistente fra idiomatico e non idiomatico – “Idiomi e idioti” (con Jean-Luc Guionnet, Mattin, Ray Brassier 2009). Nel 2016 è stato artista in residenza a Villa Kujyoyama, Kyoto, con Didier Aschour.
Ingresso libero.
A cura di Kilowatt, Cospe, Alce Nero
Nuovo appuntamento con Resilienze. Prima di ogni film, dalle 20.00 alle 21.30 presso VETRO si avrà l’occasione di partecipare a una cena informale, legata alla stagionalità, per indagare – insieme ai produttori e fornitori di VETRO – la ricchezza della natura e dei suoi frutti. Per prenotazioni 370 3336439
A seguire, proiezione di Cavoli, Patate e altri Demoni di Șerban Georgescu [Romania Germania, 2016, 60′]
Al mercato locale del villaggio rumeno di Lunguletu, mille contadini siedono sui loro trattori ricolmi di tonnellate di cavoli e patate in attesa di clienti. Alla fine di una giornata infruttuosa, o svendono il raccolto a prezzi irrisori o lo distruggono. Il sistema produttivo si è inceppato e il regista, per comprenderne le cause e trovare una possibile via d’uscita, decide di trascorrere un anno nel villaggio da lavoratore.
Il sindaco e gli abitanti propongono varie soluzioni, ma gli agricoltori manifestano una scarsa fiducia reciproca e poca disponibilità a superare la radicata diffidenza verso l’idea di “fattoria collettiva”.
Una delle tante realtà agricole europee raccontata con ironia attraverso la storia di un villaggio che si dibatte tra passato e presente.
La rassegna Resilienze è organizzata da KiIlowatt in collaborazione con COSPE e Alce Nero per parlare, attraverso cinema e cibo, di cambiamenti climatici e grandi trasformazioni planetarie.
Selezione e programma a cura di Jonathan Ferramola, Lorenzo Burlando e Nicoletta Tranquillo.