(GB-Polonia/2017) di Dorota Kobiela e Hugh Welchman (94')
Prevendita on-line
"Non possiamo che parlare con i nostri dipinti", scriveva Vincent van Gogh, e questo film a lui dedicato è interamente ‘dipinto'. È infatti realizzato elaborando migliaia di immagini, create nello stile di van Gogh, dipinte da un team di centoventicinque artisti. Un lavoro di anni che ha portato a un risultato di enorme impatto visivo. Il film racconta, attraverso centoventi quadri e ottocento lettere, la vita dell'artista fino alla morte misteriosa, avvenuta a soli trentasette anni. In collaborazione con Nexo Digita
(USA/2017) di Michael Showalter (120')
Cinenido-Visioni disturbate
Accolta trionfalmente al Sundance e applauditissima quest'estate a Locarno, arriva sugli schermi italiani una delle commedie più divertenti e intelligenti degli ultimi anni che "aggiorna la lezione della romantic comedy al XXI secolo di Obama, di una Chicago più cool di New York, di un'America che rivendica con orgoglio la sua multiculturalità e che vuole mettersi alle spalle l'11 settembre" (Carlo Chatrian). La storia - che ricalca quella vera dello sceneggiatore e magnifico interprete del film Kumail Nanjiani - è quella del contrastato amore tra un aspirante stand up comedian di origini pakistane che si guadagna da vivere come taxista Uber e una bella e biondissima studentessa di psicoanalisi rigorosamente wasp. L'incontro-scontro fra culture e famiglie e una misteriosa malattia della protagonista sono il cuore melò di un film che non rinuncia mai a un sorriso e una battuta e che "produce emozioni, risate e pensieri di prima qualità" (Maurizio Porro).
nell’ambito della rassegna Classica da Mercato
Il grande compositore compirebbe 220 anni. Il Mercato Sonato lo festeggia con una proiezione dell'opera buffa ‘Don Pasquale’ e con una breve introduzione dedicata all’opera ed al suo autore.
Dalle 19 aperitivo a cura di Cucinotto.
Ingresso libero fino alle 19, 5€ dopo le 20.30
A cura di Orchestra Senzaspine
giornata dedicata ai bambini e alle famiglie del Quartiere e della città, tra laboratori, cibo sano, arte e musica classica
Programma:
Notte dedicata ai ritmi africani
Apre la serata la Scuola di Danza ‘Ballet Nimba’: danze e musiche dell'Africa dell'Ovest accompagnati da percussionisti.
21.30: Concerto dei Bantubeat, band bolognese tra AfroBeat e AfroFunk
A seguire Dj Pablo
Ingresso a offerta libera fino alle 21.30; 3 € dopo.
A cura di Bantubeat e Senzaspine.
la contaminazione della poesia del collettivo Zoopalco
Performance, concerti, spoken word, visuals, elettronica, carta, schermi, bit, mani. Tutto concorre all’invasione poetica in cui la voce è solo uno dei modi con cui i versi possono evadere dalla prigionia della pagina.
Programma:
dalle 19 aperitivo a cura di Cucinotto
Winterreise (Viaggio d’inverno) di Franz Schubert
Una serata di musica e illustrazioni dal vivo, dedicata al più famoso ciclo di lieder di Franz Schubert e alla figura del viaggiatore romantico. Nell’ambito della rassegna Mercato Vivo a cura di Orchestra Senzaspine.
Ingresso libero fino alle 19. Dopo le 20.30, 5 euro
Dalle 19.00 aperitivo a cura di Cucinotto.
ISTANTAEA - Fonogrammi del presente, rassegna di musica di ricerca dal jazz all’elettronica
Ayassot Quartet
Andrea "Ayace" Ayassot - sax soprano
Alfonso Santimone - pianoforte
Giulio Corini - contrabbasso
Nelide Bandello - batteria
Dalle 19 aperitivo a cura di Cucinotto.
Dopo il concerto: Djset della crew di Giardino Magnetico
Ingresso: gratuito fino alle 21,00 | 5 € dopo
A cura di Arci Bologna, Associazione Senzaspine e Mercato Sonato nell’ambito di Mercato Vivo
mostra | opening 27 novembre h 17
Mostra fotografica di Ivano Adversi.
Un progetto di Cristina Berselli e Elisabetta Perazzo.
La crisi economica e produttiva di questi ultimi anni ha colpito duramente anche le regioni del nord più industrializzato, con tassi di disoccupazione che non si vedevano dal primo dopoguerra. Il tessuto industriale, salvo poche e pregiate realtà, è stato fortemente danneggiato.
Eppure, nel mezzo di una crisi senza precedenti per durata e per entità, i lavoratori ancora una volta si mostrano non immemori di una storia che li ha plasmati, nell’idea che dal peggio può sempre nascere qualcosa di buono e di nuovo. Una ricerca di vie nuove di crescita che comportassero, accanto alla capacità produttiva e di competizione economica, anche una reale inclusione.
La mostra intende narrare le storie di quei lavoratori che si sono rimboccati le maniche, che hanno difeso la loro azienda fino a farsene carico definitivamente, impegnandosi a proseguire nell’impegno che altri abbandonavano.
Un progetto fotografico che mette al centro i lavoratori e le lavoratrici di aziende di cui ora sono anche titolari, la loro storia, la storia dei loro sforzi per sostenere un impegno imprenditoriale consapevole, la loro visione della società.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuitoConcerti d'Autunno, rassegna di giovani talenti
Bernstein School of Musical Theater Singers
Shawna Farrell
Vincenzo Li Causi - direttore
Maria Galantino - pianoforte
Brani natalizi di tutte le culture del mondo.
Concerti d'Autunno, rassegna di giovani talenti
Allievi della Scuola dell'opera del Teatro Comunale.
Concerti d'Autunno, rassegna di giovani talenti
Docenti ed allievi del conservatorio di musica "G.B. Martini di Bologna
Bernardo Lo Sterzo - Direttore
Musiche di: R. Strauss, G. Arnofi, A. Bianco, B. Lo Sterzo, D. Picaro, M. Quaggiotto, D. Tripodi
Concerti d'Autunno, rassegna di giovani talenti
Lorenzo Bevacqua, pianoforte
Alllievo dell'Accademia Pianitisca Internazionale "Incontri col Maestro" di Imola
Musiche di: Frederick Chopin, Sergej Rachmaninov, Franz Liszt
Thighpaulsandra sintetizzatori, elettronica
Massimo Pupillo basso elettrico, elettronica
musiche di Thighpaulsandra, Massimo Pupillo
a cura di Massimo Pupillo
Dato che Massimo è sempre stato un fan dei Coil, quanto Thighpaulsandra lo è degli ZU, era chiara a entrambi l’esistenza di un terreno comune per incontrarsi e fare musica assieme.
Dopo un anno di incontri preliminari e di lavoro, la loro prima collaborazione esce per l’etichetta belga Consouling Sounds a settembre 2017.
Certamente si possono notare reminiscenze della musica dei Coil e degli Zu spuntare qua e là, ma il duo si avventura nei territori inesplorati di una musica elettronica organica, che sarà accompagnata in concerto da una parte video realizzata appositamente.
musica itinerante, mappamondo sonoro
Performance audiovisiva acustica elettronica
• I sing the body electric – MeetingPoint-Elettronica, da K. Stockhausen: Intuitive Musik
Karlheinz Stockhausen/Matteo Pastorello, Simone Faraci, Marco Giampieretti, Nicola Raccanelli, Federico Pipia Accursio, Niccolò Salvi
• Traduzione fantastica I – IncrociWinds, da L. Couperin: Préludes non mesurés
Louis Couperin/Antonio Cavuoto, Roberto Ricciardelli, Francesco Lussignoli, Marianna Craca, Davide Nanni, Jessica Colarelli, Marcin Pellegrino, Giacomo Marchesini, Matteo Pontegavelli, Alessandro Bucchi, Marco Corno, Davide Ceredi
• La scrittura in movimento – TrioElettrico, da C. Cardew: Treatise
Cornelius Cardew/Lorenzo Quadri, Simone Grande, Pablo Ronchi, Giovanni Di Giovanni
• Traduzione fantastica II – ChitarraElettrica, da L. Couperin: Préludes non mesurés
Louis Couperin/Simone Grande
• 6 fasi 10 mani – IncrociWinds, da C.Wolff: “liberi entro confini così ristretti”
Christian Wolff/Daniela Picaro, Bernardo Lo Sterzo, Giulio Arnofi, Matteo Malferrari, Paolo Molinari
ensemble di musicisti di INCROCIlab e CSR-centro studi e ricerche
del Conservatorio G. B. Martini di Bologna
MeetingPointElettronica, IncrociWinds, ChitarraElettrica, TrioElettrico
traduzioni e reinvenzioni degli esecutori su musiche di Karlheinz Stockhausen, Louis Couperin,
Cornelius Cardew, Christian Wolff
Conservatorio G. B. Martini di Bologna in coproduzione con AngelicA
a cura di Maurizio Pisati, Walter Zanetti
INCROCIlab
fiati chitarre chitarre elettriche elettronica video, musica itinerante attorno al pubblico, un mappamondo sonoro e di invenzione
Susana Santos Silva & Torbjörn Zetterberg
Siete avvertiti. Non preparatevi ad “Almost Tomorrow” pensando ai progetti collaterali che Susana Santos Silva ha nel campo dell’ avant-jazz e della musica non idiomatica (Lama, SSS-Quartet…), o alle attività più mainstream con il suo quintetto e con l’Orquestra Jazz de Matosinhos. Allo stesso modo, non lasciatevi ingannare dal fatto che Torbjörn Zetterberg suona con il suo trio (con Ivo Perelman e Daniel Levin) un improvvisazione più che radicale, rompendo con il post-bop del suo quintetto Hot Five. Entrambi, infatti, esplorano qui territori nuovi, e portano alle estreme conseguenze il dialogo tra tromba e contrabbasso. La loro è una musica che sa di ricerca, quasi di esperimento scientifico, ma non preoccupatevi: quello che avete davanti non è un disco sterile, freddo, difficile e pretenzioso. Semmai il contrario: è una danza dei suoni, una scoperta permanente dell’io e dell’altro, e di quella somma sociale elementare che si ottiene quando un 2 si forma grazie a un incontro tra due individui. Questa musica parla di verità e di profonda umanità. Non è solo una conversazione; è coesione, cooperazione, intimità”, si legge nel comunicato stampa dell’etichetta portoghese CleanFeed in occasione dell’album di debutto “Almost Tomorrow” (2013) a cui ha fatto seguito “If Nothing Else” (2015) in trio con l’organista Hampus Lindwall. Susana e Torbjörn suoneranno in questa occasione per la prima volta in Italia con un progetto loro.
Susana Santos Silva tromba
Torbjörn Zetterberg contrabbasso
musiche di Susana Santos Silva, Torbjörn Zetterberg
con il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo in Italia
e il sostegno del Camões I.P. Instituto da cooperação e da língua
con la collaborazione di Konstnärsnämnden
a cura di Luca Vitali
L’Incontro cantato è un’esplorazione di ciò che consideriamo una forma d’arte dimenticata, che permette una partecipazione fluida e attiva da parte di tutti i presenti. È un evento libero e gratuito, aperto a tutti senza limitazioni, a cui ognuno è invitato delicatamente a prendere parte. Questo incontro non-settario, sostenuto da canti della Diaspora africana, e guidato gentilmente da un nucleo di artisti preparati, permette alle persone di entrare in contatto l’una con l’altra e con se stesse attraverso il canto, la danza e la semplice presenza in un contesto partecipativo. Partecipanti con retroterra differenti diventano co-creatori di un’opera d’arte che va oltre le diversità culturali e sociali, favorendo la creazione di uno spazio condiviso di riconoscimento e interazione. L’Incontro cantatosfida la nozione occidentale di coro e interroga i nostri preconcetti su che cosa siano comunità, appartenenza, identità, diversità, appropriazione culturale, spettacolo. Durante un Incontro cantato, i canti iniziano attorno e tra i partecipanti, che si ritrovano di fronte a semplici scelte: essere testimoni, entrare nello spazio dove si svolge l’azione, seguire rimanendo da parte, cantare e danzare, o trovare la loro maniera di essere presenti e sostenere gli altri.
I canti stessi, i loro ritmi e le loro melodie, favoriscono il coinvolgimento. L’effetto dell’evento abbraccia tutti i presenti, mentre il gruppo di base aiuta i partecipanti articolando lo spazio e guidando i canti, costruendo la serata in modo attivo, insieme nel momento presente.
L’Incontro cantato crea un territorio aperto propizio all’incontro.
Riunisce persone con retroterra socio-economici diversi in uno spazio e in un tempo al di là di barriere culturali e linguistiche; è uno spazio sicuro per sperimentare cosa significhi prendersi cura di un incontro e di un agire condiviso. Negli ultimi quattro anni Open Program ha tenuto Incontri cantati in Europa, negli Stati Uniti e in Sudamerica. Inoltre, nello stesso periodo, Open Program ha iniziato a formare un gruppo di artisti newyorchesi, il “NYC Seed Group”, che contribuiscono nel quadro degli Incontri cantati tenuti regolarmente in vari luoghi della città, soprattutto nel Bronx. Da gennaio 2017 Open Program si dedica anche, in collaborazione con cittadini, cooperative e associazioni di Pontedera, a un progetto che coinvolge stranieri di recente arrivo e richiedenti asilo, soprattutto di origine africana, con cui il gruppo di Open Program lavora regolarmente e che partecipano attivamente a tutti gli incontri pubblici.
Open Program
del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards
coordinato da Mario Biagini
nell’ambito del progetto Il ritorno del Workcenter di Jerzy Grotowski and Thomas Richards
promosso da Emilia Romagna Teatro Fondazione e
Centro La Soffitta – Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna
con Umberto Galimberti, Saverio Marchignoli, Massimo Recalcati, Federico Squarcini, Raffaele Torella, Claudio Widmann
Il linguaggio e la sua traduzione, sono da sempre un tema su cui linguisti e filosofi si sono interrogati. Chiunque si sia occupato di traduzione sa che non vi è una corrispondenza biunivoca tra due termini, o come direbbe più precisamente De Saussure, che ha fondato la linguistica moderna, il legame tra significante e significato non è naturale e necessario. Quando perciò, ci troviamo a frequentare pratiche come quelle orientali, tanto diffuse nel nostro paese, siamo in grado di coglierne le sfumature e i significati fondamentali o, al contrario, li costringiamo in significati che non siamo in grado di comprendere fino in fondo? Per dialogare su alcuni dei termini più utilizzati nei luoghi di yoga e meditazione, abbiamo scelto illustri rappresentanti della filosofia e della psicologia occidentale e delle discipline orientali, che si confronteranno su alcuni termini quali desiderio, corpo, egoità, etc. con lo scopo di metterci di fronte non tanto ad una impossibilità, quanto ad una complessità nella traduzione e quindi nel risvolto pratico di queste parole.
Tre incontri di due ore e mezza ciascuno
Ingresso Libero
A ogni incontro precede una lezione di pratica Yoga
1° incontro
22 novembre 2017
con Massimo Recalcati e Raffaele Torella
Tema: il desiderio
2° incontro
20 gennaio 2018
con Claudio Widmann e Federico Squarcini
Tema: l’egoità
3° incontro
10 febbraio 2018
con Umberto Galimberti e Saverio Marchignoli
Tema: il corpo
A cura di Associazione Anthropos
Concerti d'Autunno, rassegna di giovani talenti
Wataru Mashimo, pianoforte
Wataru Mashimo, ha iniziato lo studio del pianoforte a Fukuoka in Giappone successivamente all'Alta Scuola di Musica presso l'Università delle Arti di Tokio con Susumu Aoyaghi and Takashi Hironaka. Sei mesi dopo essere entrato all'Università della Arti di Tokio si trasferì in Italia presso l'Accademia Internazionale pianistica di Imola. Ha vinto premi in concorsi nazionali Giapponesi e ha ottenuto il 2 ° premio al Concorso Pianistico Internazionale di Ischia in Italia. Si è esibito in concerto ogni mese per due anni a Tokyo con Yoko Kubo (Violino) e Ko Iwasaki (Violoncello) e nel 2016 si é esibito con l'Orchestra da Camera di Imola nel Festival d'Estate della stessa città. Nel 2017 é stato invitato al Festival Internazionale di Musica "Young Prague" e si è esibito nella Main Hall del Palazzo Walenstein. Sta studiando attualmente con il Maestro Leonid Margarius e Ingrid Fliter presso l'Accademia Internazionale pianistica di Imola.
Musiche di: W.Amadeus Mozart, Claude Debussy, Frederick Chopin
La mostra sospesa - Orozco, Rivera, Siqueiros
Ciclo di incontri per approfondire alcuni temi legati all'esposizione in corso a Palazzo Fava.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Per informazioni: 051 19936343; esposizioni@genusbononiae.it