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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 1 min 9 sec fa

Estragon days | preview #2

Lun, 11/20/2017 - 14:53

Aspettando gli Estragon Days, che festeggiano i 25 anni di Estragon Club i prossimi 20 e 21 Aprile 2018, ecco un appuntamento di musica internazionale con le migliori band selezionate dal circuito Europavox.

Programma: 

Selton (Italy)
Sekuoia (Denmark)
Zulu Zulu (Spain)
5K HD (Austria)
Noiserv (Portugal)
Julie's Haircut (Italy)
Dan Owen (United Kingdom)
Albert Af Ekenstam (Sweden)
Super Besse (Belarus)
Bruno Belissimo (Italy)

Biglietti € 10,00 + prevendita

Nel segno dell’arte

Lun, 11/20/2017 - 14:42

appuntamenti di cultura, storia e curiosità

22 novembre – Sguardi infantili nella Quadreria di Palazzo Magnani con Costantino D’Orazio
Costantino D’Orazio è storico dell’arte e curatore presso il MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Collabora con vari quotidiani e con Geo&Geo su Rai 3. Conduce la rubrica AR Frammenti d’Arte su Rainews24 e il programma Bella davvero su Radio2. Con il Mulino ha pubblicato, Andar per ville e palazzi; per Sperling & Kupfer ricordiamo Leonardo segreto e Raffaello segreto.

29 novembre – Eloquenza femminile
La poetica degli affetti nella Quadreria di Palazzo Magnani con Massimo Pulini, storico dell’arte e docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha scritto numerosi saggi, in particolare su artisti del Seicento, e soprattutto su Guercino. Nel 2016 è stato protagonista di una scoperta eccezionale portando alla luce una pala d’altare proprio del Guercino raffigurante l’Assunta, nella chiesa di San Francesco ad Aversa. Attualmente è Assessore alla Cultura del Comune di Rimini.

6 dicembre – Storie e leggende dalla Quadreria di Palazzo Magnani con Fabio Isman
Fabio Isman dedica da anni la sua attività di giornalista prevalentemente al tema dei Beni culturali. Da solo o con altri, ha firmato una quarantina di libri e ha coordinato per molti anni VeneziAltrove. Oltre che su «Il Messaggero», scrive sul «Giornale dell’Arte», «Art Newspaper», «Art e dossier» e «Bell’Italia».  Tra i suoi libri ricordiamo: I Predatori dell’arte perduta (Skira 2009) Andare per le città ideali (2016) e L’Italia dell’arte perduta (2017), entrambi con il Mulino.

13 dicembre – Il mito greco e le origini di Roma in alcuni particolari del ciclo carraccesco di Palazzo Magnani con Claudio Strinati
Claudio Strinati è storico dell’arte, già soprintendente per il Polo museale di Roma. Ha ideato e organizzato importanti mostre in Italia e all’estero. Come divulgatore di storia dell’arte ha condotto trasmissioni televisive e collaborato con quotidiani e riviste. Esperto di pittura e scultura del Rinascimento e del Seicento, è esperto anche nel campo musicale. Ha collaborato con il Dizionario Biografico degli Italiani edito dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Tra le sue pubblicazioni, Andrea del Sarto: un San Sebastiano ritrovato (Gangemi, 2013) e Il mestiere dell’artista: dal Trecento al Seicento, (Sellerio, 2014).

Alla fine degli incontri la Quadreria sarà aperta ai partecipanti per una visita guidata.

L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Poesia in concerto

Lun, 11/20/2017 - 14:16

lezioni-concerto | voce di Gabriele Via e musiche di Guglielmo Pagnozzi

Il Teatro Comunale di Bologna ospita e promuove una serie di lezioni-concerto sulla poesia e sulla sua relazione con il suono e la musica.

Questa iniziativa è rivolta gratuitamente alle Scuole Secondarie Superiori della città, coinvolgendo anche gli studenti universitari nel cuore di Via Zamboni.

Programma:
12 dicembre Giuseppe Ungaretti
16 gennaio Eugenio Montale
6 febbraio Pier Paolo Pasolini
27 febbraio  Pablo Neruda
20 marzo Rainer Maria Rilke.

Medioevo svelato. Storie dell'Emilia-Romagna attraverso l'archeologia

Lun, 11/20/2017 - 14:03

mostra | opening venerdì 16 febbraio h 18

La mostra, promossa da Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d'Arte Antica, intende offrire una panoramica del territorio regionale attraverso quasi un millennio di storia, dalla Tardantichità (IV-V secolo) al Medioevo (inizi del Trecento). L’Emilia-Romagna, infatti, fornisce una prospettiva di ricerca privilegiata per la comprensione di fenomeni complessi che investono non solo gli aspetti politici, sociali ed economici, ma la stessa identità culturale del mondo classico nella delicata fase di passaggio al Medioevo.

La mostra, a cura di Sauro Gelichi (Professore Ordinario di Archeologia Medievale, Dipartimento Studi Umanistici, Università Ca’ Foscari Venezia) e di Luigi Malnati (Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara), si inserisce nell’ambito del progetto 2200 anni lungo la Via Emiliail programma culturale organizzato in occasione della ricorrenza dei 2200 anni dalla fondazione romana di Modena, Parma e Reggio Emilia.

Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)

Visite guidate:
18 febbraio h 10.30
4 marzo h 16.30
23 marzo h 17.30
13 aprile h 17.30
29 aprile h 16.30
11 maggio h 16.30
20 maggio h 16.30
17 giugno h 17.30 Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna ingresso gratuito

Rixe live

Lun, 11/20/2017 - 13:20

(FRA - oi! - La Vida Es Un Mus) + Chains (ITA - hardcore - Farewell Records) + Shitty Life (ITA - punk)

In concerto: RIXE (Fra – oi!) + Chains (Ita-hardcore) + Shitty Life (Ita-punk)

I francesi Rixe sono apparsi dal nulla e sono cresciuti con grande forza negli ultimi due anni, dopo l'uscita dell'Ep d'esordio "Coup Et Blessures" del Febbraio 2015 e si inseriscono a pieno titolo in quel filone “street punk” conosciuto anche col nome di “Oi”. Il loro primo disco è stato il loro vero e proprio trampolino di lancio, capace di richiamare gli anni gloriosi di migliori Nabat (Bologna) senza dimenticare il più classico Oi francese anni Ottanta; stampato ben 6 volte, è stato un disco amato davvero da tantissimi. Un anno dopo è arrivato "Les Nerf A Vif", un altro Ep di quattro tracce, ancora più carico, ruggente: ogni traccia è una perla, un vero e proprio inno Oi! Il terzo Ep, "Bapteme Du Feu", non scende di livello: schietto e diretto, con qualche elemento pop pensato per far amare il disco ora e nei prossimi 20 anni!

Aprono la serata i concerti dei bolognesi Chains che festeggiano in questa occasione l’uscita del loro album “Made for standing” e gli Shitty Life da Parma che si definiscono ironicamente
"Italian DIY chitarrino punk genuino band".

Mudimbi live

Lun, 11/20/2017 - 13:15

(ITA - rap trap - NuFabric Records) + Fax Klein (ITA - rap)

Mudimbi si chiama realmente Mudimbi, Michel Mudimbi. Di origini italo-congolesi, nato e cresciuto a San Benedetto Del Tronto. Il suo esordio discografico nel mondo del rap – legato in particolare a quel sottogenere nato negli Usa all’inizio degli anni novanta e conosciuto col nome di “trap” – si chiama come lui “Michel”. 
Con il suo brano “Il Mago” è stato selezionato fra i 16 artisti emergenti che si sfideranno nella serata di “Sarà Sanremo” in onda in diretta venerdì 15 dicembre su Rai1. Se vincerà lo vedrete anche sul palco dell’Ariston, dopo quello del Covo.
“Volevo che quest'album fosse onesto (più onesto della foto in copertina non c’è nulla)” racconta Mudimbi “e vario (tutta la musica che c’è dentro parla da sé) e che il disco fisico non fosse utile solo a prendere la polvere”. Con poche, sintetiche, ma incisive parole Mudimbi introduce il suo nuovo album, Michel, uscito il 24 marzo scorso per NuFabric Records e realizzato con la collaborazione di numerosi musicisti (Riccardo "Jeeba" Gibertini, Marco Zaghi, Heggy Vezzano, Lucio Enrico Fasino, Serena Abrami) per la parte musicale, e di Maicol & Mirco per la creazione del fumetto interno al disco. Imprevedibile, ironico e pungente, Mudimbi porta con sé il suo rap contaminato di trap (e di tante altre cose) con 12 brani da ascoltare e ballare.

in apertura:
FAX KLEIN, rapper bolognese classe 1992, presenta il nuovo album "Giovane Visionario". 

Vedere l'invisibile

Lun, 11/20/2017 - 12:54

Lucrezio nell'arte contemporanea | mostra

La mostra, ospitata nei locali della Biblioteca Universitaria di Bologna e di Palazzo Poggi, si concentra sulla ricezione di Lucrezio nell’arte e nell'immaginario contemporanei.

Il De rerum natura espone i principi della filosofia di Epicuro ricorrendo a immagini e metafore che hanno ispirato importanti innovazioni nella cultura visiva, spesso sfuggite all’attenzione degli studiosi. Proprio nel nostro tempo alcune tematiche del De rerum natura – la mortalità della natura, la fragilità della conoscenza e lo spaesamento dell’individuo nel cosmo – sono diventate centrali e non sorprende dunque che siano numerose e originali le voci che hanno tentato di tradurle visivamente. La visione contemporanea del De rerum natura è declinata attraverso i mezzi espressivi più diversi: il disegno, la pittura, le tecniche di incisione, la scultura, l’arte povera, i video, i film, la musica e la danza. Il percorso espositivo esamina i diversi modi in cui artisti e scrittori hanno reagito alla lettura del poema.

Oltre ad edizioni illustrate e libri d'artista, sono esposte opere e installazioni di contemporanei (Baj, Cavaliere, Paolini, Kaufmann), nonché carte d’archivio di alcuni poeti che hanno tradotto Lucrezio nel ’900. La mostra è il frutto di una intensa attività di ricerca che ha coinvolto latinisti, storici dell’arte, storici della scienza e storici del libro, offrendo così l’occasione di affrontare un progetto interdisciplinare attorno a un tema nuovo e di comune interesse.

Orario di apertura: martedì-venerdì 10:00-16:00; sabato-domenica: 10:00-18:00

La tradizione che continua: un presepio della Manifattura Minghetti

Lun, 11/20/2017 - 11:07

mostra | opening 7 dicembre h 18

L’esposizione di un presepio di collezione privata, realizzato dalla fabbrica bolognese dei Minghetti (1850-1989) consente di portare alla luce un aspetto poco noto dell’attività di questa illustre manifattura artistica, conosciuta principalmente per le preziose maioliche, molto apprezzate anche in Europa e negli Stati Uniti.

La mostra, curata da Nicoletta Barberini Mengoli e Mark Gregory D’Apuzzo in collaborazione con Fernando e Gioia Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare), intende infatti far riemergere la memoria di una produzione, quella di statuette presepiali, cui la celebre famiglia di ceramisti si dedicò, recuperando una consolidata tradizione artigianale e artistica locale.
Oltre al gruppo di tredici statuette del presepio esposto, pochi altri ne restano oggi a testimoniare un’attività documentata per altro dalle fotografie a corredo dei listini di vendita della Manifattura Minghetti, in cui si riscoprono proprio i prototipi dei nostri esemplari: ad esempio il presepio della Banca Popolare dell’Emilia Romagna di Bologna o quello della chiesa di San Pietro in Casale, che conta qualche statuetta in più.

Il presepio in mostra si compone di statuette di piccola e media grandezza, realizzate in terracotta a stampo, dipinta a freddo e poi rifinita a mano. Le figure variano per dimensioni dai 20 ai 40 cm e riprendono nelle tipologie e nelle caratteristiche la tradizione affermatasi a Bologna grazie all’opera di insigni scultori, come Angelo Gabriello Piò, Filippo Scandellari, Giacomo De Maria e Gaetano Catenacci.

Visite guidate:

venerdì 8 dicembre 2017, h 10.30
martedì 26 dicembre 2017, h 15.30 e h 16.30
sabato 6 gennaio 2018, h 10.30
domenica 14 gennaio 2018, h 16.30

Carlo Bononi. L'ultimo sognatore dell'officina ferrarese

Lun, 11/20/2017 - 10:19

mostra a cura di Giovanni Sassu

L’autunno del 2017 a Palazzo dei Diamanti si prefigura come un’occasione imperdibile per accostarsi a un capitolo della storia dell’arte affascinante anche se poco conosciuto. L’appuntamento espositivo di Palazzo dei Diamanti sarà riservato, infatti, ad uno dei grandi protagonisti della pittura del Seicento, il ferrarese Carlo Bononi, il cui nome è stato accostato a quelli di Tintoretto e Caravaggio. Guido Reni ne ammirava la «sapienza grande nel disegno e nella forza del colorito». Pochi sono stati capaci di dipingere nudi maschili più potenti e seducenti di quelli di Carlo Bononi. Le sue tele sono vere e proprie meraviglie pittoriche create in tempi tragici, di carestie e pestilenze, nell’Italia di inizio Seicento. A servizio, ma non troppo, della Controriforma.

La mostra – la prima monografica a lui dedicata – è promossa dalla Fondazione  Ferrara Arte ed è curata da Giovanni Sassu, curatore dei Musei d’Arte Antica della città estense, e da Francesca Cappelletti, docente di Storia dell’arte moderna dell’Università degli Studi di Ferrara.
Per secoli Bononi, come del resto l’intero Seicento ferrarese, è rimasto in ombra, offuscato dal ricordo della magica stagione rinascimentale della Ferrara degli Este. Una lenta operazione di recupero critico ha progressivamente messo a fuoco la figura di un artista unico che seppe interpretare in modo sublime e intimamente partecipato la tensione religiosa del suo tempo.

Pittore di scene mitologiche nonché di grandi cicli decorativi sacri e di pale d’altare, Bononi elabora un linguaggio pittorico che pone al centro l’emozione, il rapporto intimo e sentimentale tra le figure dipinte e l’osservatore. Negli anni drammatici dei contrasti religiosi, dei terremoti e delle pestilenze, il sapiente uso della luce e il magistrale ricorso alla teatralità fanno di lui uno dei primi pittori barocchi della penisola, come testimoniano le seducenti decorazioni di Santa Maria in Vado del 1617 circa.
Ma Bononi fu anche un grande naturalista: nelle sue opere il sacro dialoga con il quotidiano. Tele come il Miracolo di Soriano o l’Angelo custode mostrano quanto acuta fosse per l’artista la necessità di calare il racconto sacro nella realtà, incarnando santi e madonne in persone reali e concretamente riconoscibili. In questa prospettiva, pochi come lui hanno saputo coniugare il nudo maschile con le esigenze rappresentative dell’Italia ancora controriformista di inizio Seicento: i suoi martiri e i suoi santi sono dipinti con perfezione potente e, al contempo, suadente, ma senza alcun gusto voyeuristico.
Tutto questo era ben chiaro agli occhi dei contemporanei. Il “divino” Guido Reni, a pochi anni di distanza dalla morte di Carlo, avvenuta nel 1632, lo esaltava descrivendolo «pittore non ordinario» dal «fare grande e primario», dotato di «una sapienza grande nel disegno e nella forza del colorito».
Il giudizio di Reni sarà messo alla prova nell’autunno del 2017: la sapienza del disegno e la forza del colorito di Carlo Bononi vi aspettano per sorprendervi e sedurvi a Palazzo dei Diamanti.

Antropologia di un incontro coloniale: funzionari italiani e missionari in Eritrea

Lun, 11/20/2017 - 09:40

presentazione del volume Amministrare l'esotico: l'etnografia pratica dei funzionari e dei missionari nell'Eritrea coloniale di Gianni Dore (Cleup, 2017)

Ne parlano con l'autore:
Luca Jourdan, Università di Bologna
Silvia Bruzzi, Università di Marsiglia

Il volume discute temi di antropologia storica dell’Eritrea e del nord etiopico durante il regime coloniale italiano, facendo reagire i dati d’epoca con l’etnografia contemporanea.
La costruzione di una società e di un ordine coloniale richiedevano una etnologia pratica, cioè una conoscenza del territorio e delle genti da amministrare. Lo sguardo europeo è decostruito mostrando i paradigmi antropologici impliciti ed espliciti dei funzionari, e anche dei missionari con i loro programmi e pratiche di evangelizzazione e di conversione. Con attenzione alle risposte dei colonizzati, alle relazioni di genere, alle cosmogonie e economie morali in conflitto, vengono analizzate spiegazioni e pratiche di controllo dinanzi a campi sociali problematici come il sistema parentale matrilineare, la possessione, la stregoneria, e le sfasature tra le procedure del diritto penale italiano e i diritti consuetudinari locali.

Secondo incontro del ciclo Conversazioni sull'Africa

Manifesto

Ven, 11/17/2017 - 16:29

Brunch screening | Week-end al Pop Up Cinema Palace

Torna in prima serata al Pop Up Cinema Palace Cate Blanchett, indiscussa protagonista di MANIFESTO di Julian Roselfeldt, il film che ha costituito il primo degli otto appuntamenti con le I Wonder Stories. Distribuito originariamente a evento per soli tre giorni, il film ha ottenuto un tale successo da essere replicato in più sale, fino al suo approdo al Cinema Medica Palace.

Il manifesto del Situazionismo raccontato da un homeless, i motti dadaisti recitati da una vedova a un funerale, il Dogma 95 descritto da una maestra ai suoi alunni, e così via. 13 personaggi diversi: ogni personaggio uno scenario, ogni scenario un movimento artistico celebrato attraverso intensi monologhi. È la sfida a cui si sottopone l’attrice premio Oscar® in questo spettacolare omaggio alla tradizione dei manifesti letterari che ha conquistato il Sundance. Rosefeldt riprende e ricontestualizza le parole immortali di artisti e pensatori e attraverso quelle parole rilegge il mondo contemporaneo. Raccontandoci così ciò che è cambiato e ciò che non cambierà mai.

Biglietto intero a 8 euro;
ridotto a 6 euro:
per chi si presenterà in gruppi da 13
esibendo una tessera bancomat Unipol Banca

The Paris Opera

Ven, 11/17/2017 - 16:19

Brunch screening | Week-end al Pop Up Cinema Palace

Tra musica e danza, il film mette in scena le passioni umane e racconta frammenti di vita tra le mura dell’Opéra di Parigi, dove Stéphane Lissner sta preparando la nuova stagione. Dall’annuncio di uno sciopero al debutto di un toro sul palcoscenico, il regista alza il sipario sulle avvincenti fasi creative della nuova stagione e sulle vite di coloro che la compongono.

All’acquisto del biglietto gli spettatori riceveranno un buono sconto del 10% per gustarsi un brunch presso la pasticceria La Borbonica, il luogo perfetto per scaldarsi e commentare la proiezione appena conclusa.

Biglietto intero a 8 euro (buono per il brunch incluso).
Ridotto a 6 euro:
esibendo un abbonamento alla stagione corrente di uno dei teatri di Bologna
esibendo una tessera bancomat Unipol Banca

Talkin’ ‘bout my generation

Ven, 11/17/2017 - 15:04

progetto realizzato dal comitato #FreeMontagnola

Ore 16.30
laboratori per bambini
Yoga e gioco yoga proposto da Fa.mo.sa asd. e ancora, grazie alla collaborazione di DireFareAggregare, il parentadvisor dei genitori di Bologna, PercorsiRicreAttivi, gruppo che lavora con la fascia 0-99 - in un‘ottica per cui il “fare” è uno strumento di comunicazione di se’ valido per tutte le età - proporrà Insoliti pennelli - Lab creativo Infine, Romy Carra, poi, musicista e musicoterapeuta, condurrà i bambini in un viaggio nel paese delle meraviglie, con la lettura musicata e cantata Il paese di Alice.

Ore 18.15
proiezione del video “Il Parco della Montagnola: filmati amatoriali realizzati tra gli anni ’50 e ’80”
ricercati e selezionati da Home Movies – Archivio nazionale dei film di famiglia, montati da Mirco Santi.
I racconti su com’era il parco nel passato sono tanti: c’è chi racconta delle giostre, chi della fiera. Dalle immagini raccolte nel prezioso archivio custodito da Home movies capiremo la vocazione che il parco della Montagnola ha avuto nel passato e di cui dovrebbe riappropriarsi.

Ore 19
Orchestra Liscio a danari
, un ‘estratto’ dell’Osteria del Mandolino: Antonio Stragapede (mandolino), Federico Massarenti (ocarina), Nicolò Scalabrin (chitarra), Peppe Aiello (contrabbasso). L’Osteria del Mandolino nasce con l’idea di riportare all’attenzione del pubblico la musica che si è sviluppata in Italia nella seconda metà dell’800 attraverso autori e musicisti, ma soprattutto, attraverso il ballo. Nel tempo poi, questa musica, è stata riproposta con suoni lontano dalla tradizione, come tastiere elettriche e suoni ‘finti’: l’Osteria del Mandolino, così come Liscio a danari che è un’emanazione dello stesso progetto, vogliono riportare il pubblico alla atmosfere originali, al mandolino, all’ocarina, alla chitarra, al contrabbasso; a quel “luogo dell’anima” – come si legge in una presentazione del progetto – in cui è possibile avere vent’anni, ballare abbracciati e sentire una serenata.

Eruzi∞ni, esplosioni artistiche nel segno della trasformazione

Ven, 11/17/2017 - 10:27

Poverarte - Festival di tutte le Arti

Poverarte - Festival di tutte le Arti presenta il suo nuovo format: Eruzi∞ni, esplosioni artistiche nel segno della trasformazione.
La parola della poesia, nella necessità performativa - come spiega Fabrizio Cavallaro, direttore artistico del Festival - incontra la voce e il corpo e si trasforma in poesia orale. L’incontro/scontro voce-corpo genera lo slancio linfatico dello spettacolo teatrale, unendosi allo strumento per la riproduzione e lasciando il posto ai sussulti delle esibizioni musicali. Parola, corpo e musica convergono divenendo nello strumento registrazione, immagine fotografica e filmica e così il cerchio è chiuso.
Le Eruzi∞ni rappresentano l’anima dell’espressione che ciò che investe muta. Come magma.

Programma

dalle 20:00 alle 03:00
Mostra fotografica 
"non corpo"
Gloria Giuditta Dardari

21:30
Spettacolo teatrale
" 84 Gradini - di Giuseppe Mortelliti"

22:40 
vocal performance
"nel nulla"
Francesca Lateana

23:00
spoken word music
"X-MACHINE"
Andrea Gianessi | 70I

23:30
poesia orale performante
"poesia totale"
Marko Miladinovic

24:00
live set
Berg
Un progetto realizzato interamente con la sola voce.
No synth, no filtri, no elettronica.
Senza strumenti.

dalle 01:00 in poi
DJ set
Fili Balou

Ingresso
10,00 € per tutto l'evento incluso lo spettacolo teatrale.
Numero di posti limitati per lo spettacolo teatrale "84 gradini". È consigliata la prenotazione all'email teatro.poverarte@gmail.com

5,00 € per mostra, concerti e dj set

Non serve la tessera

Poverarte - Festival di tutte le Arti è un nucleo di associazioni che opera da tre anni nell’ambito dell’espressione delle arti indipendenti, mutando il concetto di fruizione dell’esposizione artistica nel segno dell’incontro fra le arti, gli artisti e il pubblico.

Detroit

Gio, 11/16/2017 - 13:26

anteprima in versione originale sottotitolata | Sala Biografilm

Presso la Sala Biografilm Bologna (Cinema Odeon) si terrà la proiezione di Detroit, l’ultimo film del premio Oscar® Kathryn Bigelow (The Hurt Locker, Point Break, Strange Days) e dello sceneggiatore Mark Boal, suo frequente collaboratore.

A metà strada fra thriller drammatico e reportage, DETROIT punta a sconvolgere lo spettatore e a renderlo duramente partecipe degli eventi accaduti nell’estate del 1967, dentro il calderone in ebollizione dei disordini civili che al tempo laceravano la città. Quello degli autori è un lavoro di disseppellimento di un momento cruciale della storia americana contemporanea, a distanza di cinquant’anni pressoché dimenticato. Una ricerca dettagliata sui sopravvissuti ai massacri ha garantito una ricostruzione efficace degli eventi, anche grazie all’utilizzo di prezioso materiale d’archivio. Il film sarà presentato contemporaneamente in anteprima anche a Sala Biografilm Milano (Cinema Colosseo) e uscirà giovedì 23 novembre per Eagle Pictures. 

Detroit di Kathryn Bigelow (Stati Uniti/2017/142’)
La storia è ispirata alle sanguinose rivolte che sconvolsero Detroit nel 1967. Tra le strade della città si consumò un vero e proprio massacro ad opera della polizia, in cui persero la vita tre afroamericani e centinaia di persone restarono gravemente ferite. La rivolta successiva portò a disordini senza precedenti costringendo, così, ad una presa di coscienza su quanto accaduto durante quell’ignobile giorno di cinquant’anni fa. Il nuovo film della regista Premio Oscar® Kathryn Bigelow (Point Break, Strange Days, The Hurt Locker, Zero Dark Thirty), trascina lo spettatore in uno degli episodi più sanguinosi della moderna storia americana che però riporta a un presente quanto mai attuale. 

Per gli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna biglietto ridotto 6€ invece che 8.50€ 

L'arte della fuga

Gio, 11/16/2017 - 11:43

Multimedia e live electronics

Varcare, stivarsi, cadere, aggrapparsi, mascherarsi, volare: 5 parole-chiave, 5 verbi attorno ai quali si coagulano le immagini dell'artista francese Charlotte Wuillai, i testi scritti - e letti in scena - da Pietro Floridia e la testimonianza di viaggio del rifugiato eritreo Abraham Tesfai. Un videocollage che articola e interpreta le forme tipiche della fuga accostando l’agire dell’acrobata alle tecniche del rifugiato per sopravvivere.

La prima idea de L’Arte della fuga nasce oltre un anno fa nell’ambito del progetto europeo History Atlas Under Construction che vede coinvolte compagnie teatrali, istituti di ricerca e artisti provenienti da Francia, Belgio e Polonia. La ricerca ha per oggetto di riflessione una prospettiva comparata tra le memorie degli europei e quelle di migranti e rifugiati. Il regista Pietro Floridia, direttore artistico di Cantieri Meticci, e l’artista visiva e scenografa Charlotte Wuillai hanno analizzato e de-costruito la fuga dei rifugiati, andando a identificare temi ricorrenti, dinamiche comuni, invenzioni e strategie tipiche per cercare di sopravvivere, ispirandosi ad Aby Warburg e alla sua opera Mnemosyne.

La performance multimediale dialogherà con i contrappunti di Bach, ricomposti e tradotti in live electronics da Luca Leprotti, Paolo Falasca, Nico Dalla Vecchia e Eugenio Mininni.

Ingresso con tessera Arci
Biglietti: intero 10€ | studenti e over 65 7€ | ragazzi fino a 14 anni 4€

Per prenotazioni: alessia@cantierimeticci.it

roBOt Night #3

Gio, 11/16/2017 - 11:18

Dopo Link e Teatro Comunale, roBOt Night questa volta al TPO per un ritorno sotto forme diverse: da roBOt Paths a roBOt Night il passo è breve quando l'intento principale resta ballare fino al mattino sulla musica che sentirai dopodomani.
La mappatura di Bologna viene ridisegnata con roBOt Night. Cambiano gli spazi, resta invariata la formula: un club, tre nomi ai controlli, dalle casse il suono della vita che scorre. Questa volta, due djset, nel mezzo un live. Sta nei timonieri al comando la distanza tra tappezzeria sonora e il motivo per cui essere qui, ora; il senso profondo di questo viaggio al termine della notte.

Da Londra Joseph Richmond Seaton aka CALL SUPER; fulminea ascesa, tocco personale, fuori da qualsiasi schema come producer quanto dietro ai piatti. Dopo mitologici back2back con Ben UFO, Objekt, Pearson Sound, qui in solo in torrenziale djset per plasmare il proprio personale panorama elettronico.

Il live retro-futurista di NOT WAVING, una finestra spalancata verso mondi sconosciuti, lasciare andare le briglie della mente e partire; un viaggio sulla Delorean personale tra 1984 e anni luce avanti.

Ancora djset con S.O.N.S., dei tre il progetto più criptico; direttamente da Seoul per tracciare le coordinate più inusuali, tra ambient e techno in 303 overload, con tutto quel che passa in mezzo. È una nuova era.

TICKETS Earlt birds: 10 € + d.p. (quantità limitata)

Finché c'è prosecco c'è speranza

Gio, 11/16/2017 - 09:49

(Italia/2017) di Antonio Padovan (101')

Campagna veneta, colline del Prosecco. Una serie di omicidi e, unico indiziato, un morto: il conte Desiderio Ancillotto, grande vignaiolo che pare essersi tolto la vita inscenando un improvviso e teatrale suicidio. Un caso apparentemente impossibile per il neo-ispettore Stucky (Giuseppe Battiston), metà persiano e metà veneziano: appena promosso, impacciato ma pieno di talento, per risolvere il caso deve fare i conti con le proprie paure e un passato ingombrante. Sullo sfondo, tra i filari, una battaglia per la difesa del territorio e delle bollicine che anima bottai, osti, confraternite di saggi bevitori. Il personaggio nato dalla frizzante immaginazione di Fulvio Ervas e protagonista di molti dei suoi romanzi prende corpo sul grande schermo in "un giallo ma al tempo stesso un modo per puntare la lente d'ingrandimento su una realtà geografica poco esplorata dal cinema Italiano. È un'indagine impregnata di riflessioni sul futuro che vogliamo. Un inno all'andare piano, assaporando la vita. Un ritratto di un territorio ingarbugliato tra progresso e tradizione, tra eccellenze a vergogne. Una lettera d'amore. Autentica". (Antonio Padovan)

Forza maggiore

Gio, 11/16/2017 - 09:46

(Fra-Sve-Nor-Dan/2014) di Ruben Östlund (118')

Una famiglia in vacanza rischia di essere travolta da una valanga. Il padre scappa in preda al terrore. Dovrà convivere con la vergogna di essersi abbandonato all'istinto primario della paura. "Östlund è al suo quarto lungometraggio e si presenta come uno dei pochi eredi dell'insegnamento di Ingmar Bergman, del Bergman che più crudamente ha voluto mettere a nudo le pulsioni profonde degli uomini del Novecento. Sotto la patina della civiltà, un egoismo primordiale, istintivo, che si esprime qui nella viltà del maschio e nella dedizione ai figli della femmina" (Goffredo Fofi).

Rassegna in collaborazione con Svenska Filminstitutet e Teodora Film

Victoria Sogna

Gio, 11/16/2017 - 09:39

presentazione con l’autore Timothée de Fombelle e l'illustratrice Mariachiara Di Giorgio

"Victoria Sogna" è il romanzo dello scrittore francese Timothée de Fombelle pubblicato in Italia da Terre di Mezzo Editore. Con l'occasione viene inaugurata la mostra delle tavole originali tratte dal libro, che sarà esposta in libreria fino a Natale.

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