Agenda cultura

Abbonamento a feed Agenda cultura
Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 44 min 50 sec fa

Porrajmos

Lun, 01/29/2018 - 14:59

Alexian – Santino Spinelli in concerto

“Faccia incavata / occhi oscurati, / labbra fredde; / silenzio. / Cuore strappato / senza fiato, / senza parole, / nessun pianto”: è la poesia Auschwitz scritta da Santino Spinelli, che è anche al Memoriale di Berlino, inaugurato nel 2012. Ricorda una delle pagine più agghiaccianti e più rimosse della storia recente: il Porrajmos, ossia lo sterminio degli zingari messo in atto dai nazisti nei lager.

Questo concerto è un percorso artistico-culturale narrato, in cui vengono rievocate attraverso i suoni, le parole e i colori, le radici profonde di un popolo millenario caratterizzato dalle prismatiche sfumature e dalle intensissime emozioni. Un viaggio nell’intimità della storia e della cultura di un popolo trasnazionale. Gli interpreti con la loro formazione professionale non scadono nel folklore, ma elevano la tradizione a un livello artistico qualitativo e suggestivo.

Le musiche proposte, in cui si rintracciano gli echi del passato, sono quelle dell’ambito familiare che i rom suonano per tramandarsi, per comunicare e per restare uniti. I canti sono memorie mai scritte in cui si custodiscono valori etici, filosofici e linguistici di un popolo dalle molteplici espressioni. L’Europa, mosaico culturale, è anche un mosaico musicale e ogni popolo è custode di ritmi e di stili che si sono rinnovati attraverso i secoli: a questo ricco mosaico culturale europeo anche i rom, originari dell’India del Nord, hanno dato il loro apporto, con colori e forme distinti. La ricchezza di ritmi, melodie e armonie della musica romanì è stata sfruttata da tantissimi compositori, da Liszt a Brahms, da Schubert a Debussy, ma ai rom non è mai stato riconosciuto pienamente il loro merito.

Concerti in Sala Mozart

Lun, 01/29/2018 - 14:59

a cura di Associazione Conoscere la Musica

programma

15 marzo | Quartetto Outis
Angioletta Iannucci Cecchi violino
Anna Carrà violino
Mchele Vagnini viola
Leonardo Duca violoncello
Musiche di Mozart, Beethoven, Webern

22 marzo | Leonardo Pierdomenico – pianoforte
Musiche di Mozart, Schumann, Chopin, Liszt

27 marzo | SchuberTrio
Giulio Giurato pianoforte
Roberto Noferini violino
Andrea Noferini violoncello
Musiche di Schubert, Dvǒràk

5 aprile | Duo Masha Diatchenko violino e Massimo Spada pianoforte
Musiche di Brahms, Respighi, Lipinsky, Paganini

12 aprile | Marco Fornaciari – violino
Musiche di Telemann, Bach, Viotti, Paganini

19 aprile | Stefano Malferrari – pianoforte
Musiche di Mozart, Beethoven, Chopin

Fra Oriente e Occidente: “l’avversario antico, implacabil nemico”

Lun, 01/29/2018 - 14:56

Conversazioni sul diavolo fra parole e musica

Con Carlo Saccone, Università di Bologna e interventi musicali de Il Medoro Ensemble

Manuela Rasori, soprano Marcella Ventura, contralto Ugo Rosati, tenore Sandro Pucci, basso Roberto Calidori, clavicembalo Gianni Sebartoli, viola da gamba
Programma: Historia di Job, oratorio di Giacomo Carissimi (1605-1674) e selezione da Il Sant’Alessio, dramma musicale di Stefano Landi (1587-1639) su libretto di Giulio Rospigliosi.

Dostoevskij

Lun, 01/29/2018 - 14:49

incontro col professor Giovanni Ghiselli per una visione d’insieme dei romanzi dello scrittore russo

Visione d’insieme dei romanzi dello scrittore russo, partendo da Delitto e castigo e dalla distinzione presentata dal protagonista Raskòlnikov tra gli uomini ordinari e gli uomini straordinari. Partecipazione libera.

SSKK - Santo Subito + Kova Kova

Lun, 01/29/2018 - 14:45

Sterminio è il titolo di uno dei Drammi fecali di Werner Schwab, uno degli autori austriaci più estremi e trasgressivi, morto suicida con un’overdose di alcol a 35 anni il giorno di Capodanno del 1994. In quest’opera, che gli valse il premio di miglior autore tedesco due anni prima della morte, Schwab porta in scena le beghe grette e feroci di un condominio che rispecchia un’Austria conformista, razzista, ipocrita e assassina. A Sterminio si ispira SSKK – Santo Subito + Kova Kova, spettacolo in tre quadri: il giovane artista, le due gemelle, la vecchia delirante tragedia, interpretati rispettivamente da Gabriele Falsetta nel duplice ruolo dell’artista e della tragedia e da Valeria Belardelli e Arianna Pozzoli per le due gemelle.

Vittima e carnefice, maschile e femminile, creazione e distruzione: Santo Subito riflette sulla condizione dell’estrema solitudine, sull’emarginazione dell’arte e del pensiero dalla società, riscrivendo una storia fortemente autobiografica e autocelebrativa. Kova Kova è la riscrittura del secondo atto dell’opera di Schwab dal punto di vista delle due sorelle, figlie di una famiglia piccolo borghese di oggi, che esplode in un dialogo fitto ed elettrico come uno sfogo, articolandosi in un gioco segreto che amplifica e deforma la contraddizione implicita del modello familiare.

SSKK – Santo Subito + Kova Kova è il secondo lavoro realizzato da Collettivo SCHLAB e Dante Antonelli per il progetto Trilogia Schwab, che comprende Fäk Fek Fik e Duet.

uno spettacolo di Dante Antonelli e collettivo SCHLAB
venerdì 16 febbraio, ore 21:00
sabato 17 febbraio, ore 20:00
domenica 18 febbraio, ore 17:00

La Costituzione. 70 anni senza rughe?

Lun, 01/29/2018 - 14:44

Lectio magistralis di Giuliano Amato giudice della Corte Costituzionale in occasione del 70° anniversario della Costituzione Italiana.

Introducono: Daniele Donati, presidente dell'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e Giacomo Bottos, direttore della rivista "Pandora".

Settant’anni fa entrò in vigore la Costituzione italiana. Con il 2018 si concludono le celebrazioni per gli anniversari delle tappe più significative che hanno condotto alla democrazia repubblicana del nostro Paese: la Liberazione, la proclamazione della Repubblica, la scrittura e l’entrata in vigore della Costituzione. Si tratta di un’occasione preziosa per riflettere sull’eredità della Carta fondamentale del nostro Paese e sulla sua attualità in relazione al tempo presente.

In collaborazione con la rivista "Pandora" e la Fondazione Duemila.

I Mercoledì di S.Cristina 2018

Lun, 01/29/2018 - 14:26

Incontri con l'Arte

Mirando a un confronto sempre stimolante e propositivo, il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna si apre alla Città, organizzando un ciclo di conferenze e di presentazioni di libri su temi della storia dell’arte nelle sue più diverse manifestazioni e metodologie. L’intento è mostrare la vitalità e la ricchezza di prospettive con le quali sono oggi praticati la ricerca e l’insegnamento delle discipline storico-artistiche.

programma

31 gennaio h 17 | Pierpaolo Antonello: Le macchine di Bruno Munari
coordina Silvia Grandi
L’appuntamento mira ad approfondire il concetto di 'macchine inutili' di Bruno Munari, che lui stesso considerava fondamentale per la sua maturazione espressiva. La macchina viene ripresa in varie forme artistiche e espressive, discutendo dei modi attraverso cui Munari ha declinato il termine “macchina” e la comprensione della tecnologia che emerge dalla sua opera, non solo in termini di opera cinetica.

7 febbraio h 17 | Carlo Giantomassi: Il restauro degli affreschi del Camposanto di Pisa
coordina Luca Ciancabilla
La costruzione del Camposanto pisano fu iniziata nel 1278 e terminata attorno al 1350; le pareti furono affrescate da vari artisti che per circa due secoli si succedettero nella straordinaria impresa: Francesco Traini, Bonamico Buffalmacco, Taddeo Gaddi Andrea Bonaiuti, Antonio Veneziano, Spinello Aretino, Piero di Puccio e Benozzo Gozzoli. Luca Ciancabilla ripercorrerà le tappe dei successivi restauri.

La felicità

Lun, 01/29/2018 - 14:09

(Scˇast'e, URSS/1934) di Aleksandr Medvedkin (95'). Accompagnamento al piano di Daniele Furlati

Poco in linea coi dettami del realismo socialista, e pertanto poco amato dal partito, Medvedkin fu riscoperto in Europa dagli anni Settanta (Chris Marker gli dedica Le Tombeau d'Alexandre, Godard lo omaggia in Les Enfants jouent à la Russie). "Nel narrare la storia di un contadino che, nel passaggio dal regime degli zar al comunismo, raggiunge la consapevolezza del proprio sfruttamento, il regista sa utilizzare la satira sia come arma politica sia come strumento di invenzione visiva. Ejzenštejn scrisse una recensione entusiastica del film, ritrovandovi una comicità in grado di coniugare la lezione chapliniana con i temi del socialismo" (Daniele Dottorini).

Accompagnamento al piano di Daniele Furlati

I figli della notte

Lun, 01/29/2018 - 14:09

(Italia-Belgio/2016) di Andrea De Sica (85')

Il film, ambientato in un collegio di montagna, algido e spaventoso quanto basta, può facilmente suscitare nel cinefilo un rosario di citazioni colte: Dario Argento, Michael Haneke, Stanley Kubrick. E così si potrebbe alludere anche a Todo modo di Elio Petri, Marcia trionfale e soprattutto Nel nome del padre di Marco Bellocchio. De Sica, in verità, riesce a sfilarsi da facili confronti, grazie a un radicamento molto forte sugli attori (acerbi ma credibili) e sugli spazi. Piccoli dettagli (i brani musicali, gli angoli di ripresa, l'inquietante finale) fanno il resto. (Roy Menarini)

segue
MERLOT
(Italia/2016) di Marta Gennari e Giulia Martinelli (6')

In un bosco da fiaba una burbera vecchietta perde una bottiglia di vino, dando il via a una catena di eventi in cui diversi personaggi parteciperanno a un buffo gioco di botta e risposta fra vignette e fotogrammi.

Prima della proiezione, specialty coffee e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori

La proiezione sarà programmata contemporaneamente nelle due sale del Cinema Lumière e presso i Laboratori delle Arti UniBo

24 frames

Lun, 01/29/2018 - 14:09

(Iran-Francia/2017) di Abbas Kiarostami (114')

"I pittori immortalano un singolo fotogramma della realtà e niente di ciò che sta prima o dopo. Per 24 Frames ho deciso di usare delle fotografie che ho scattato nel corso degli anni e ho aggiunto 4 minuti e 30 secondi di ciò che ho immaginato sarebbe potuto accadere prima e dopo". Così Kiarostami illustrava il suo ultimo film, presentato postumo a Cannes. Attraverso tecnologie digitali il regista ‘allunga' i singoli scatti (e un dipinto, Cacciatori nella neve di Bruegel il Vecchio) trasformandoli in brevi ‘quadri' animati. Una riflessione sull'immagine e sul cinema ispirata dai fratelli Lumière.

Un caso semplice

Lun, 01/29/2018 - 14:09

(Prostoj slucˇaj, URSS/1930-32) di Vsevolod Pudovkin (96'). Accompagnamento al piano di Daniele Furlati

Inconsueto melodramma su un adulterio, doveva essere il primo film sonoro di Pudovkin ma, causa problemi tecnici, fu l'ultimo suo muto. "Concepito come uno studio sullo stemperarsi dell'idealismo rivoluzionario dovuto alle tentazioni di una vita pacifica e confortevole, è un film cruciale e fornisce uno stupefacente epilogo alla storia del cinema di montaggio" (Sergej Kapterev). Uscito nel 1930 col titolo Ocˇen' chorošo živëtsja (Si vive molto bene) e poi ritirato, compare in una nuova versione col titolo attuale nel 1932.

Accompagnamento al piano di Daniele Furlati

Séance / Whipping Zombie

Lun, 01/29/2018 - 14:09

SÉANCE
(Italia/2014) di Yuri Ancarani (30')

Fulvio Ferrari, direttore di Casa Mollino, serve la cena a due ospiti, una visibile, l'altro invisibile. Sono la psicologa Albania Tomassini e l'architetto Carlo Mollino, scomparso nel 1973. Ancarani filma il singolare dialogo tra i due, in cui Mollino spiega gli obiettivi della sua vita passata e il percorso attuale verso la perfezione, possibile solo in altre dimensioni.

segue
WHIPPING ZOMBIE
(Italia/2017) di Yuri Ancarani (30')

L'artista ravennate filma una danza rituale in un remoto villaggio haitiano. È la danza degli zombi, che mette in scena le dinamiche tra schiavo e padrone. Accompagnati da una musica ipnotica, che induce la trance evocando il ritmo dei corpi al lavoro, alcuni uomini si frustano e lottano fino a soccombere e rinascere in un ciclo infinito.

Il ragazzo invisibile seconda generazione

Lun, 01/29/2018 - 14:09

(Italia/2017) di Gabriele Salvatores (90'). Fantascienza. Dai 12 anni in su

Secondo capitolo della saga di supereroi firmata da Salvatores. Michele è cresciuto, ha sedici anni, i problemi tipici di ogni adolescente e in più deve governare i superpoteri nella vita di tutti i giorni. Incontra la madre biologica, fa i conti con il proprio passato. Si amplia l'universo degli ‘speciali', ma centrale resta l'umanissima storia di formazione dell'eroe.

Fantascienza. Dai 12 anni in su

Hollywood Party

Lun, 01/29/2018 - 14:08

Da Indiana Jones a E.T., da King Kong all'Uomo Ragno, un pomeriggio per giocare e interpretare il proprio personaggio preferito della storia del cinema. Dai 3 anni in su

Da Indiana Jones a E.T., da King Kong all'Uomo Ragno, un pomeriggio per giocare e interpretare il proprio personaggio preferito della storia del cinema. Si comincia con la consueta proiezione in sala, che vede protagonisti due grandi comici, Stanlio e Ollio.

A seguire merenda offerta da Alce Nero e sfilata per decretare il miglior travestimento.

Dai 3 anni in su

Balthus the painter / Bill Viola: the Eye of the Heart

Lun, 01/29/2018 - 14:08

Introducono Mark Kidel e Walter Rovere

BALTHUS THE PAINTER 
(GB/1996) di Mark Kidel (50')

Ritratto del pittore francese d'origine polacca Balthus, nome d'arte di Balthasar Klossowski. L'artista ottantottenne ripercorre la propria opera, le numerose fonti d'ispirazione, temi e soggetti ricorrenti. Realizzato per la BBC dal documentarista Mark Kidel, specializzato in ‘ritratti d'autore'.

segue
BILL VIOLA: THE EYE OF THE HEART 
(GB/2003) di Mark Kidel (60')

Per comporre questo ritratto di una delle figure chiave dell'arte contemporanea, Mark Kidel, oltre a intervistare Bill Viola, ha avuto accesso ai materiali del suo archivio privato. Art e heart, arte e cuore, arte e vita, sono indistricabili nell'opera di questo rivoluzionario pioniere della videoarte, le cui installazioni ruotano attorno a sentimenti ed esperienze universali.

Introducono Mark Kidel e Walter Rovere

Nell'ambito di Omaggio a Mark Kidel | Robert Wyatt, Balthus, Bill Viola, prodotto da AngelicA - Centro di Ricerca Musicale, a cura di Walter Rovere

Il fantasma che non ritorna

Lun, 01/29/2018 - 14:08

(Prividenie, kotoroe ne vozvrašcˇaetsja, URSS/1929) di Abram Room (67'). Accompagnamento al piano di Daniele Furlati

In un immaginario paese sudamericano, dove agli ergastolani è concesso un giorno di libertà, le autorità rilasciano il rivoluzionario José Real con l'obiettivo di ucciderlo. Uno scarto in senso antinaturalista dai precedenti drammi del lituano Abram Room, cineasta capace di mediare tra tradizione e istanze dell'avanguardia. "Il viaggio di José [...] entra in un fantastico deserto riarso che richiama Ejzenštejn e le distese sconfinate di Il vecchio e il nuovo e di Que viva Mexico! (che il film sorprendentemente anticipa)" (Ian Christie).

Accompagnamento al piano di Daniele Furlati

ore 18.00 e 20.00

Bill Viola: the Road to St. Paul's

Lun, 01/29/2018 - 14:08

(GB/2017) di Gerald Fox (84')

Superstar dell'arte contemporanea, Bill Viola ha impiegato ben dodici anni, insieme alla moglie e collaboratrice Kira Perov, per realizzare Martyrs e Mary, le due monumentali videoinstallazioni permanenti della cattedrale di St. Paul a Londra ("un Caravaggio hi-tech", secondo il "Guardian"). Fox ha documentato l'imponente lavoro in tutte le sue fasi, cogliendo l'essenza del processo creativo dell'artista e ripercorrendo la sua intera carriera.

In collaborazione con I Wonder Pictures

La lingua dei miracoli / Objectif femmes

Lun, 01/29/2018 - 14:08

LA LINGUA DEI MIRACOLI 
(Italia/2017) di Maurizio Finotto (24')

Maurizio Finotto mostra alcune tavolette in forma di ex voto e grazia ricevuta alla madre e alla nonna. Ricorda con loro scelte ed eventi della propria vita d'artista, instaurando un dialogo che rafforza un profondo legame affettivo. Un confronto autentico fra lavoro introspettivo e credenze popolari, fra ingenuità e disincanto.
Introduce Maurizio Finotto

segue

OBJECTIF FEMMES
(Francia/2015) di Julie Martinovic e Manuelle Blanc (52')

Donne dietro l'obiettivo. Attraverso i ritratti di quattro grandi fotografe, Jane Evelyn Atwood, Sarah Moon, Dorothée Smith e Christine Spengler, il documentario indaga le specificità dello sguardo femminile nella storia della fotografia.

Introduce Daniela Facchinato (fotografa)
In collaborazione con Artecinema - Festival internazionale di film sull'arte contemporanea

M il nostro di Predappio

Lun, 01/29/2018 - 13:36

anteprima

da un’idea di Andrea Adriatico
creazione di Leonardo Lago, Gianluca Enria
e con la facinorosa partecipazione di Mattia Cozzi, Mirko Di Fonso, Lorenzo Pacilli, Enrico Romano, Giovanni Santecchia
scelta musicale Gianluca Enria
elaborazioni musicali Mattia Cozzi
produzione Teatri di Vita

Un fantasma si aggira a Predappio. Un fantasma è tornato nel 2018. Chi lo fermerà…?

Gianluca Enria, attore e regista, stretto collaboratore di Giancarlo Sepe dal 1998, è stato diretto tra l’altro da Luca Ronconi (La morte innamorata), Carmelo Bene (Hommelette for Hamlet), Andrea Camilleri, Attilio Corsini, Roberto Guicciardini. Con la regia di Andrea Adriatico ha interpretato diversi spettacoli (tra cui Il ritorno al deserto, Giorni felici, Bologna 900 e duemila, A porte chiuse, Chiedi chi era Francesco). Inoltre ha lavorato per il cinema, la radio e la televisione. Come regista ha messo in scena opere di Schwarz, Ripoll, Jarman.

Leonardo Lago, diplomato alla Scuola di Teatro di Bologna Galante Garrone, ha lavorato con Andrea Adriatico nel trittico Bologna 900 e duemila, in A porte chiuse e in Chiedi chi era Francesco. Inoltre è attore e autore del progetto #narrandoBO-dal web al teatro, prodotto da Caffettino area, e ha partecipato a diverse altre produzioni teatrali dirette da Pierpaolo Sepe, Michele Collina e Giacomo Armaroli.

venerdì 2 febbraio 2018 ore 21
sabato 3 febbraio 2018 ore 20
domenica 4 febbraio 2018 ore 17

Le grand dispositif

Lun, 01/29/2018 - 13:00

prove di fotografia #3

Prove di fotografia #3 è la terza e ultima di una serie di mostre che si pone l’intento di individuare tematiche ricorrenti nel libro d’artista classico e contemporaneo, mostrando che esiste un diverso modo di guardare alle fotografie, inaugurato a partire dagli anni sessanta da una serie di artisti concettuali.
“Le grand dispositif” è il titolo del nuovo appuntamento proposto per il 2018 da Jan van der Donk e Spazio Labo’ per il ciclo Prove di Fotografia.
Facendo seguito al successo di Prove di Fotografia #1 | “Il libro d’artista come mappa”, e di Prove di Fotografia #1 | “Image par images”, che hanno registrato rispettivamente nel 2016 e 2017 oltre 3.000 presenze ciascuna nei soli fine settimana di ARTE FIERA, Prove di Fotografia #3 | LE GRAND DISPOSITIF è una mostra che vuole tornare alle origini dei ragionamenti attorno alla fotografia, sino a quello che è il principio fisico originario che ne ha consentito la nascita stessa: la camera oscura. La galleria di Spazio Labo’ si trasformerà infatti in una grande camera obscura, attraverso un’installazione che permetterà ai visitatori di fare in prima persona l’esperienza delle immagini “fatte d’ombra”.

Orari di apertura:
lunedì- giovedì 15-19

Pagine