conferenza delle 4 tempora
Relatori:
Giovanna Morelli | già docente di Storia del diritto italiano, Università di Bologna
Lorenza Iannacci e Annafelicia Zuffrano | Centro di Ricerca RAM (Ricerche e Analisi Manoscritti), Dipartimento FICLIT, Università di Bologna
Modera:
Massimo Giansante | Archivio di Stato di Bologna
Teodorico Borgognoni (Lucca 1205 - Bologna 1298) fu personaggio assai noto al suo tempo. Frate dell'Ordine dei Predicatori e vescovo di Cervia, Teodorico fu autore di importanti testi di chirurgia e veterinaria e chirurgo di talento, tanto che fra i suoi pazienti si possono annoverare papi e regnanti. La sua fama e la sua notorietà furono talmente diffuse che il vescovo accumulò in vita grandi onori e soprattutto un cospicuo patrimonio, di cui dispose nel testamento del 1298 e nelle deposizioni testimoniali contenute nel lunghissimo rotolo pergamenaceo (22 metri circa) conservato nel fondo di San Domenico delle Corporazioni religiose soppresse presso l'Archivio di Stato di Bologna. Un unicum, sia per dimensioni che per contenuto, completamente inedito, che viene raccontato attraverso le recenti ricerche di cui è stato oggetto e alla luce di alcuni straordinari ritrovamenti all'interno della raccolta Miscellanea bellica.
In occasione della mostra Sensornaja Revolutija, il professor Gian Piero Piretto terrà una conferenza dal titolo Il mito del volo nella cultura visuale sovietica.
Presso l’aula magna Paolo Bentivoglio dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza.
Evento collegato alla mostra L'eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio, Forlì, Musei San Domenico
Evento collegato alla mostra L'eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio, Forlì, Musei San Domenico
La mostra di Forlì metterà in scena il fascino di un secolo compreso tra il superbo tramonto dell’ultimo Rinascimento e i nuovi orizzonti dell’età barocca.
Questo tema, sviluppato nell'esposizione in chiave nazionale, trova un naturale approfondimento per il versante bolognese all'interno delle sale dei manieristi e dei Carracci della Pinacoteca Nazionale di Bologna.
In Pinacoteca sono infatti esposti alcuni dei dipinti più significativi di quel rinnovamento della pittura portato avanti dai Carracci con la loro Accademia degli Incamminati che aprì, dopo la fase ricercata e intellettuale del manierismo, allo studio dal vero e a una nuova sensibilità nei confronti della natura. A fianco di capolavori normalmente qui esposti quali l'Assunta di Annibale, la Pala Bargellini di Ludovico o la Comunione di San Gerolamo di Agostino, verranno presentate per l'occasione due tele di Ludovico Carracci, realizzate per la Certosa di Bologna in genere conservate nei depositi: la Coronazione di spine e la Flagellazione.
La mostra di Forlì e la Pinacoteca dialogheranno così in maniera complementare, sottolineando il ruolo centrale di Bologna nei confronti del rinnovamento artistico, nella pittura italiana ed europea tra Cinque e Seicento.
Ingresso con biglietto della Pinacoteca.
Gratuito per gli abbonati Card Musei Metropolitani
A chi si presenterà al Museo con il biglietto della mostra di Forlì verrà rilasciato il biglietto ridotto (e viceversa).
Renata Adamo autrice di "La bambina stanca e altri racconti" Edizioni Pendragon 2017 ne parla con Alessandra Deoriti
Storie delicate e inconsuete di bambine e ragazzine a un passo dall’adolescenza. I loro sguardi, i loro atti si richiamano in parte all’infanzia e all’immaginario mondo che la caratterizza, ma con uno sguardo già consapevole della realtà con la quale devono, loro malgrado, confrontarsi. Le protagoniste di questi racconti non sono docili, ma rispondono alle prime offese della vita con lucidità e determinazione. A volte ne escono vincenti, altre volte il conflitto con il reale finisce in tragedia. Quasi tutti i racconti della raccolta sono stati premiati o segnalati in vari concorsi.
un progetto che abbina musica sinfonica e danza di Antonio Ammaccapane e Vittoria Cappelli
Lo spettacolo prevede la partecipazione di cinque danzatori della Junior Company di Castel Franco Veneto ospitati di recente a Pechino per il Grand Prix Internazionale della danza, dove é risultata vincitrice Emma Mardegan, ballerina principale dello spettacolo.
La coreografia originale di Susanna Plaino (tra le massime docenti di danza classica del panorama italiano) è studiata appositamente per i 5 ballerini che interpretano la musica di Ludwig van Beethoven (estratti dalla Nona Sinfonia).
Il Coro “Jacopo da Bologna”di Bologna, composto dalle voci scelte tra gli 80 elementi facenti parte dell'intero gruppo, saranno diretti dal maestro Antonio Ammaccapane, che ha curato anche l'elaborazione e la scrittura della base strumentale.
Progetto a cura dell’ Associazione Culturale Messa in Musica.
Durata: circa 30 minuti
Orario repliche: ore 18 e ore 20.30
Le prenotazioni dei biglietti cominceranno il 27 febbraio alle ore 9:
Prenotazione biglietti per la prima replica delle ore 18
Prenotazione biglietti per la seconda replica delle ore 20.30
Il registro della bollatura delle vesti del 1401: la moda femminile bolognese attraverso 211 vesti minuziosamente descritte
Introduce:
Elisabetta Arioti | Archivio di Stato di Bologna
Relatori:
Maria Giuseppina Muzzarelli | Università di Bologna
Elisa Tosi Brandi | Università di Bologna
Nel corso della mattinata sarà premiata la sartoria che ha realizzato la miglior ricostruzione di uno dei 211 abiti descritti nel registro delle vesti bollate. La Compagnia delle 13 Porte ricostruirà la figura del Bollaro.
Saranno presenti figuranti in abiti storici.
L'ingresso alla conferenza è gratuito ma è necessario prenotarsi obbligatoriamente all'indirizzo info@storicieventi.it o al numero 3206982349.
In collaborazione con Il Chiostro dei Celestini. Amici dell’Archivio di Stato di Bologna e Storici Eventi.
in occasione del Darwin Day 2018
Per il Darwin Day 2018 l’Associazione Orlando e il Circolo UAAR di Bologna invitano tutte e tutti al Centro delle Donne/Biblioteca Italiana delle Donne in via del Piombo 5/7 alle 18 del 13 febbraio per la presentazione del libro EVOLUZIONE AL FEMMINILE, in cui l'autrice Bruna Tadolini si confronterà con la genetista Rita Alicchio in un dialogo aperto al pubblico.
Introduce il dialogo Roberto Grendene, responsabile campagne UAAR e membro attivo del circolo di Bologna.
L'autrice, professoressa delle Università di Sassari e di Bologna, è amica di vecchia data dell'UAAR di Bologna e donna di scienza capace di combinare nella sua ricerca i temi scientifici con gli interrogativi sociali della nostra epoca storica.
Il libro: Bruna Tadolini "L'evoluzione al femminile. Il contributo delle femmine all'evoluzione dell'Homo sapiens", Pendragon edizioni
Il volume, in maniera chiara e divulgativa, analizza come da una società primitiva in cui le femmine valevano molto perché producevano un bene raro e prezioso (i propri figli) si è passati a una società "evoluta" in cui le femmine valgono ben poco poiché sono semplici fattrici di una merce che abbonda e che è usata come carne da lavoro in tempo di pace o da macello in tempo di guerra. Ripercorrendo i punti salienti dell'evoluzione animale, mette sotto i riflettori il contributo dato all'evoluzione della nostra specie dai cambiamenti anatomici e fisiologici che si sono verificati a carico del sesso femminile.
Il libro è disponibile alla Biblioteca Italiana delle Donne.
Durante l’incontro sarà possibile acquistare il libro grazie alla collaborazione con Edizioni Pendragon.
Sarà anche presente un'Infopoint UAAR dove sarà possibile anche richiedere i moduli per lo sbattezzo!
Iniziativa inserita nei Darwin Day 2018
con posti riservati agli abbonati Card Musei Metropolitani
A partire da febbraio 2018 saranno disponibili posti riservati agli abbonati Card Musei Metropolitani per visite guidate agli scavi archeologici sotto la Piazza Coperta di Salaborsa.
Un bibliotecario accompagnerà i partecipanti alla scoperta degli scavi percorrendo un itinerario nel cuore della città attraverso secoli di storia. Si potranno ammirare i resti della basilica civile di Bononia, le fondamenta delle case medievali dell’area di palazzo d’Accursio e le vestigia dell’Orto Botanico del naturalista Ulisse Aldrovandi.
Il ritrovo per le visite è davanti all’entrata degli scavi, al piano interrato. È richiesta un’offerta libera per il sostegno delle spese.
Prenota qui la tua visita guidata scegliendo una data fra quelle elencate.
sab 10 feb 2018 ore 17:15
gio 15 feb 2018 ore 17:15
sab 24 feb 2018 ore 10:15
gio 01 mar 2018 ore 17:15
sab 10 mar 2018 ore 17:15
gio 15 mar 2018 ore 17:15
sab 24 mar 2018 ore 10:15
gio 29 mar 2018 ore 17:15
sab 07 apr 2018 ore 17:15
gio 12 apr 2018 ore 17:15
sab 21 apr 2018 ore 10:15
gio 26 apr 2018 ore 17:15
riservata agli abbonati Card Musei Metropolitani
Centocinquanta abiti capolavoro dei maggiori stilisti internazionali sono esposti dall' 1 dicembre al 28 febbraio nelle sale di Palazzo Tozzoni a Imola, tra gli arredi, i tessuti e le opere d'arte della casa museo.
La mostra, voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e dai Musei Civici – Assessorato alla Cultura, fonde due mondi entrambi segni di civiltà, quello del vestire e quello dell'abitare con gusto e sapienza artigianale.
Gli abbonati Card Musei Metropolitani sono invitati a scoprire la mostra in una visita guidata gratuita loro riservata.
Appuntamento sabato 17 febbraio, ore 16.30.
Ingresso alla mostra e visita guidata sono completamente gratuiti con la Card.
Prenota qui
Giornate internazionali di studio e riflessioni
Il teatro, lo spazio in cui una comunità si raccoglie, dove riflette su se stessa e dà un volto, una forma, ai suoi sogni, svelati e rimossi. Il palcoscenico, lo specchio distorto dentro cui una società si osserva, magari di sbieco, e prova a capirsi, a orientare il suo domani. Sin dall'antichità il teatro è ancorato alla sua città, ed essa stessa rappresenta l’orizzonte irrinunciabile del suo agire e quasi la misura del suo essere. Poleis – e quindi politica –, per un verso, e teatri, per l’altro: facce complementari di una stessa medaglia. Ma cosa significa oggi, in un tempo tanto ambiguo come quello che viviamo, incline a muoversi su scala globale ma attraversato da opposte pulsioni di chiusura e ripiegamento su di sé, parlare del rapporto tra teatro e città? Cosa rimane, nel nostro presente, che si percepisce in negativo, epoca del «dopo» o dell'«oltre», di quel lungo e fecondo abbraccio?
Al termine di questi nostri anni dieci, avvolti nella confusione tra dimensione pubblica e privata, presi dal desiderio di liquidare le ideologie collettive, ma anche pervasi da un profondo bisogno di recuperare le ragioni della comunità, non è forse possibile immaginare un altro modo in cui i teatri possano abitare i contesti urbani – e viceversa?
Scovare qualche risposta è la sfida del convegno internazionale Teatri abitatori di città, pensato da ERT Fondazione in avvio del nuovo triennio artistico (2018-2020), guidato dall’idea di «un teatro per tempi interessanti».
Una tre giorni, in tre delle cinque città sedi dei teatri ERT (ovvero Modena, Bologna, Cesena), per sviluppare riflessioni, suggerire problemi e individuare prospettive. Tre giorni, dunque, per ascoltare e condividere politiche culturali ed esperienze dei teatri di oggi, in un dialogo tra interlocutori internazionali e le realtà dei differenti contesti urbani in cui Emilia Romagna Teatro si trova ad operare.
“Oltre un secolo fa, al sorgere della società di massa e delle immense metropoli, dilagava il fenomeno dei piccoli teatri d’arte. Lukács ne annotava il paradosso: li chiamava teatri aristocratici, destinati – secondo lui – a distruggere una delle «componenti essenziali» del teatro stesso. Invocava allora il ritorno di sale grandi, capaci idealmente di accogliere tutta una comunità, con le sue centinaia di migliaia, anzi i suoi milioni di abitanti. Perché, in fondo, per Lukács un teatro necessario deve essere un teatro democratico, ossia un teatro a misura di città.
E oggi? Il palcoscenico, la sala, le gallerie, i vecchi palchi e le nuove gradinate sono ancora il luogo in cui ogni comunità/città riflette il e sul proprio presente? Per tentare una risposta, è a partire dallo stesso presente che dobbiamo muoverci, e poi tracciare le direzioni sceniche da intraprendere. Un oggi denso, naturalmente, che non sia soltanto un punto di transito tra lo ieri e il domani, ma il risultato della stratificazione del passato e un vitale serbatoio di futuro. Un oggi molteplice, talvolta sfuggente, di sicuro irriducibile, ma da cogliere nei suoi tratti dominanti. In cosa consiste, però, questo nostro oggi e quali sono i suoi segni più forti? In tre giorni non si formula una risposta ultima e il convegno non cerca di risolvere tutte le domande che pone. D’altronde ragionare intorno a questioni complesse è un esercizio che non si fa per arrivare a risposte sicure. Si tratta di dipanare dei nodi, certo, ma sapendo che non si potrà scioglierli. Può dunque essere qualcosa di più prezioso: l’occasione per scambiarsi sguardi, impressioni radicate e visioni ampie sul nostro tempo, un tempo glocale, e provare a raccontare ancora il mondo d’oggi, come voleva Brecht, per mezzo del teatro.”
Claudio Longhi
» Scarica la locandina con il Programma del convegno
Le altre giornate del Convegno si svolgono:
Giovedì 15 febbraio, Modena
Ex Centrale AEM, viale Buon Pastore 43
ore 10.30-19
e
Sabato 17 febbraio, Cesena
Palazzo del Ridotto, Piazza Almerici 12
ore 9-19
Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Info
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Tel. 059.2136010/38
info@emiliaromagnateatro.com
Riservata agli abbonati Card Musei Metropolitani
Banca di Bologna invita gli abbonati Card Musei Metropolitani a una visita guidata riservata alla mostra di Erin Shirreff, ospitata a Palazzo de’ Toschi.
L’esposizione, a cura di Simone Menegoi, è la prima personale italiana dell’artista di origine canadese, i cui lavori sono inclusi nelle collezioni permanenti di importanti istituzioni internazionali.
Il progetto si compone di due parti: un video proiettato in dimensioni cinematografiche e un gruppo di sculture dal carattere più intimo. Tutte le opere sono state realizzate appositamente per la mostra e vengono esposte per la prima volta.
Il progetto è parte della rassegna ART CITY 2018.
Appuntamento venerdì 16 febbraio, ore 17.45. Posti limitati, prenota qui
Maria Luisa Boccia e Gianfranco Pasquino presentano, insieme al curatore Alberto Olivetti, il libro di Pietro Ingrao, Memoria (Ediesse)
Coordina Katia Zanotti.
Un inedito, completato da Pietro Ingrao nel 1998, a testimonianza della sofferta ricerca di una via per la libertà offre lo spunto per una rivisitazione dell’antinomia libertà/uguaglianza nel travagliato passaggio dal Fascismo alla Repubblica. Pietro Ingrao analizza le vicende e traccia il bilancio di cinque decenni di storia del nostro Paese. Il libro fa parte della collana "Carte Pietro Ingrao". Attingendo al ricco Archivio Pietro Ingrao, custodito a Roma presso il Centro studi e iniziative per la Riforma dello Stato, la collana accoglie scritti di Ingrao e dei suoi interlocutori e corrispondenti. Una serie di volumi dedicati a significativi aspetti del confronto politico e del dibattito culturale italiano con una spiccata rilevanza storica e un interesse di particolare attualità.
In collaborazione con La Società di Lettura e IBS Libraccio.
presentazione del filmato
Intervengono: Alessandra Deoriti (esSeNoneSse); Giuseppe Lovato (Il Mulino); Conclude: Walter Vitali. Seguirà la proiezione del filmato.
La video-intervista inedita compendia col montaggio finale di Gisella Gaspari un ricco materiale registrato in vari appuntamenti fra il 2016 e il 2017. Ne emerge uno spaccato di quella singolare miscela di intelligenza, ironia, apertura al nuovo (esperienze, persone), generosità personale senza calcolo, che hanno reso Gigi un “amico” e un fratello maggiore per molti di noi.
L’iniziativa è parte del progetto "Colloqui. Un volto, una storia: videoritratti bolognesi dal secolo scorso ad oggi" In collaborazione con esSeNoneSse e il Mulino.
riservata agli abbonati Card Musei Metropolitani
Lo spazio CUBO offre agli abbonati Card Musi Metropolitani una visita guidata riservata alla mostra In between. Dialoghi di luce. Scheggi Lemercier fuse* a cura di Ilaria Bignotti e Federica Patti.
Si tratta di un progetto per valorizzare il dialogo artistico sui temi della contemporaneità al quale partecipano Paolo Scheggi, protagonista della nuova avanguardia europea degli anni Sessanta, Joanie Lemercier, artista di nuova generazione che opera nell’ambito delle nuove tecnologie, e fuse*, studio artistico di riferimento per le arti multimediali. I fili conduttori sono la luce come potenziale attivatore della sensorialità, l’ambiente inteso come spazio coinvolgente e stimolante, la materialità e l’effimerità dell’opera.
Appuntamento venerdì 23 febbraio, ore 17. Prenota qui
Boys & Girls party
Tornano al Covo dopo il clamoroso SOLD OUT di ottobre 2017!
La band nasce dopo che i componenti si incontrano per caso all’aggregazione politica-sociale di cui fanno parte schierata contro Dio, Satana, Santana, Majin Bu e i Calzolai. Comprende minoranze etniche quali bruchi, depliant che vengono lasciati nei parabrezza delle auto e le varie sfumature del colore indaco. L’intesa tra loro era lampante, i componenti hanno deciso di frequentarsi anche al di fuori dall’organizzazione. Crediamo in sette fondamentali valori: la stupidità, la tracotanza, l’amore per i geni della lampada, una magica etnia inesistente che raggruppa le persone di carnaglione blu, (…), nel purgatorio si vota Fratelli d’Italia, l’utilizzo della parola “dunque”.
Concerto SOLD OUT
(ITA - psych rock - Rocket Recs / Audioglobe) + John Canoe (ITA - garage surf - Bomba Dischi)
I Julie's Haircut presentano il settimo disco "Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin".
“Per la musica che facciamo, in Italia siamo sempre stati considerati un corpo estraneo” affermano i Julie’s Haircut. Con il loro sound, eccentrico, complesso e originale, fin dalla nascita della band alla fine del secolo scorso i Julie’s Haircut hanno sempre faticato, nel loro paese natale, a trovare artisti con cui condividere una certa attitudine alla sperimentazione. Eppure, seguendo le proprie intuizioni, la band è riuscita, nel tempo, a sviluppare una sensibilità e un approccio emozionale nei confronti dell’innovazione e della ricerca musicale di cui “Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin”, settimo album e prima uscita per la britannica Rocket Recordings, è uno splendido esempio.
in apertura: John Canoe
trio (Jesse Germano, Mario Bruni, Stefano Padoan). L’ultimo album, Wave Traps, è un disco di dieci tracce dove le sonorità garage-rock si fondono con melodie pop e surf. L'album, arrangiato dalla band e da Marco Fasolo (Jennifer Gentle), è stato registrato al VDSS Recording Studio di Morolo e mixato da Jesse Germanò. Il mastering è stato affidato a Filippo Strang. La copertina del disco nasce dalle mani di Jimmy Lazer.
band elettronica dream-pop di Reykjavík
Vök (nome islandese che sta per "buco nel ghiaccio") è una band elettronica dream-pop di Reykjavík, inizialmente formata da Margrét Rán (voce, chitarra, tastiere), Andri Mar (sassofono, synth) nel 2013. Registrarono presto il loro EP di debutto 'Tension' attraverso l'etichetta islandese Record Records, ed ebbero subito recensioni positive e brillanti.
Subito si aggiunsero due componenti, Ólafur Alexander (chitarra, basso) e Einar Stef (batteria) che si unirono alla band - iniziarono a diventare sempre più se stessi con il loro secondo EP “Circles”. Acclamato da Noisey come "la moderna sensualità di The Knife", l'EP di “Circles” ha ottenuto un plauso ancora più positivo.
Dopo aver suonato in numerosi festival in Europa, acquisendo molti nuovi fan con il loro marchio di elettronica onirica con voce melodica, la band ha presto catturato l'attenzione di Nettwerk Music Group. Aprile 2017 ha visto l'uscita del loro attesissimo debutto LP "Figure" con il consenso della critica. Prodotto da Brett Cox, collaboratore di Jack Garrett, “The Line of Best Fit” lo ha definito un "brillante album di debutto".
PREZZI
12 € prevendita (con tessera Hovoc 17/18 gratuita)
15 € alla cassa (con tessera Hovoc 17/18 gratuita)
No Glucose Festival in collaborazione con Covo Club
DAY 1 ///// venerdì 16 febbraio
IDLES
Post punk e post HC da Bristol
Prima e unica data italiana
Bee Bee Sea
Garage rock lisergico da Mantova
Presentano il nuovo "Sonic Boomerang" (2017, Wild Honey Records)
DOTS
Garage e punk-funk su Depression House records
Lourdes Rebels
Hawaiian noise da Parma, su Aagoo records
DAY 2 ///// sabato 17 febbraio
The KVB
Shoegaze e synth-wave da Londra
Nuovo live A/V per il duo cult formato da Nick Wood e Kat Day
Unica data italiana
HIS ELECTRO BLUE VOICE
Noise rock da Como, su Sub Pop
Presentano "Mental Hoop" (2017, Maple Death Records)
Rijgs
Noise e kraut rock da Bologna
Presentano "Rijgs II" (2017, Fieberwahn records)
Alberto Almas
No-wave industrial e synth-wave in italiano
Presenta "I" (2017, Slimer Records)
Apertura dei cancelli alle 21, chiusura alle 4. I concerti finiranno entro le ore 00:15. A seguire e fino a tarda notte l'AFTERSHOW con i dj set di No Glucose e di tanti altri ospiti da annunciare.
musica elettronica
Born between the seaside and the chemical factories of Ravenna, Club Adriatico is a party night dedicated to electronic music and beyond.
Hall:
Lee Gamble
Primitive Art (live)
Bangutot
Entrance:
Herva
NI NO
I Camillas (ITA - alt-pop - I Dischi di Plastica) + DESVA (ITA - songwriting)
Torna, dopo l'incredibile party dello scorso anno, la festa che trasforma il Covo Club in un film bellissimo, in compagnia dell'all stars djs del Covo (rock - indie - pop).
in concerto:
I Camillas (ITA - alt-pop - I Dischi di Plastica)
+ DESVA (ITA - songwriting)
Tutti ormai sanno che I Camillas sono nati a Pordenone nel 1964 come duo formato da Ruben Camillas (chitarra e canta) e Zagor Camillas (tastiera e canta), rimanendo fermi per 40 anni, fino a che il rock'n'roll non li ha chiamati. Era il 2004. Accettano e si spostano sulla Costa est. Pronti, via! Concerti, festival, matrimoni, occupazioni, strade, centri anziani, centri sociali, centri aggregazione, teatri. E poi televisione, sigle, sonorizzazione di film, laboratori di canto, inaugurazioni e chiusure di locali. Piu di 100 concerti all'anno da qualche anno. Conoscono i treni per nome. Hanno visto l'alba ed i sorrisi. Poi nel 2015 è nato anche Michael Camillas che suona la batteria e adesso sono diventati tre. Eseguono canzoni in italiano. Dense, leggere, impreviste, monumentali. Piene di ritornelli, malinconie e balli.
In apertura Desva.