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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 1 ora 9 sec fa

The Camera's Blind Spot III

Lun, 01/18/2016 - 12:28

mostra a cura di Simone Menegoi | opening 29 gennaio h 18.30

LA CAMERA. Sulla materialità della fotografia è il terzo episodio di un progetto espositivo dedicato al rapporto fra scultura e fotografia, dal titolo complessivo The Camera’s Blind Spot. I primi due episodi del progetto hanno avuto luogo al MAN - Museo d’Arte della Provincia di Nuoro (2013) e ad Extra City Kunsthal di Anversa (2015).

Le mostre sul rapporto scultura-fotografia si arrestano spesso a una concezione “classica” di esso, secondo la quale la fotografia rivisita opere tridimensionali già esistenti. Il ciclo The Camera’s Blind Spot mira non solo a documentare i più recenti sviluppi di questa tendenza, ma anche a dar conto di altre possibilità, oggi non meno importanti; in primo luogo, quella che vede la materialità dell’immagine fotografica spingersi a tal punto da trasformare quest’ultima in oggetto, scultura essa stessa. Una sfida a ciò che costituisce sin dal principio il blind spot, il punto cieco della tecnica fotografica: l’impossibilità di rendere compiutamente un oggetto tridimensionale su una superficie piana.

Il terzo episodio delle serie, intitolato LA CAMERA. Sulla materialità della fotografia sposta il baricentro della ricerca verso il medium fotografico. All’interno di un grande contenitore espositivo costruito dentro la sala maggiore di Palazzo De' Toschi, vengono presentate opere realizzate con le tecniche fotosensibili più insolite e rare fra quelle attualmente in uso oggi presso artisti visivi e fotografi: dai dagherrotipi di Evariste Richer alle stampe al palladio di Paul Caffell, dalle scansioni fotografiche sferiche di Attila Csörgő ai “monotipi a getto d’inchiostro” di Justin Matherly. Una rassegna di eccentricità, arcaismi, hapax legomena fotografici il cui scopo è quello di spiazzare le aspettative comuni dello spettatore rispetto alla fotografia, e di fargli sperimentare di nuovo, almeno per un istante, la meraviglia del suo avo ottocentesco di fronte a un’invenzione che ha rivoluzionato la cultura visiva e il rapporto stesso con la realtà. La scultura, il secondo termine del progetto, non è assente dalla mostra. Riemerge come un aspetto della prassi fotografica stessa; come una categoria che, in tempi di (presunta) immaterialità dell’immagine digitale, si applica ai processi e ai materiali che hanno dato vita ai singolari “oggetti fotografici” in esposizione.

Artisti in mostra: Dove Allouche, Paul Caffell, Elia Cantori, Attila Csörgő, Liz Deschenes, Linda Fregni Nagler, Paolo Gioli, Franco Guerzoni, Raphael Hefti, Marie Lund, Ives Maes, Justin Matherly, Lisa Oppenheim, Johan Österholm, Anna lena Radlmeier, Evariste Richer, Fabio Sandri, Simon Starling, Luca Trevisani, Carlos Vela-Prado.

Mostra a cura di Simone Menegoi; promossa da Banca di Bologna

Orari di apertura ART CITY Bologna
venerdì 29 gennaio h 12.00 - 20.00 
sabato 30 gennaio h 12.00 - 24.00
domenica 31 gennaio h 12.00 - 20.00

Orari di apertura ordinari: martedì - domenica h 10.00 - 13.00 | 16.00 - 19.00

Manifesti al muro

Lun, 01/18/2016 - 11:55

La grafica d’autore nella comunicazione sociale e politica contemporanea

Nelle notti di ART CITY Bologna 2016 la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in collaborazione con Cinemovel Foundation presenta Manifesti al muro. La grafica d’autore nella comunicazione sociale e politica contemporanea. Una proiezione di manifesti particolarmente significativi dal punto di vista della comunicazione sociale e politica e della grafica contemporanea, un percorso fatto di immagini d’autore che illumineranno la facciata della sede della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna (ex Teatro Contavalli) per raccontare la storia della comunicazione politica e sociale del ‘900.

Sabato 30 gennaio dalle ore 21, in occasione di ART CITY White Night, l'illustratore e artista Vito Baroncini, con la lavagna luminosa e macchie di luce e colore, interagisce con una selezione di manifesti, con i loro slogan, le parole d'ordine, le tecniche grafiche e gli stili artistici. Il manifesto colpisce chi lo guarda perché è un vero prodigio della comunicazione. Basta una fuggevole occhiata, un'inconsapevole e distratta attenzione per trasmettere un messaggio altamente complesso: non solo proposte politiche, ma rappresentazioni di un variegato sistema di valori. Testimone e protagonista della nostra storia, il manifesto costituisce una risorsa stimolante per la ricerca nei più diversi ambiti: dalla storia della grafica a quella dell'editoria, dalla storia della propaganda e della comunicazione politica a quella dell'evoluzione dei costumi e dei comportamenti.

La selezione dei manifesti proviene da Manifestipolitici.it, progetto promosso dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna: una grande banca dati online che rende consultabili più di 12.000 tra manifesti, volantini e cartoline politici e sociali provenienti da diverse raccolte, datati dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri. Cinemovel Foundation, con la presidenza onoraria di Ettore Scola, è impegnata da oltre 15 anni nella costruzione di una piattaforma itinerante di cinema e comunicazione sociale per lo sviluppo della società civile, per sostenere l’accesso alle tecnologie e alle conoscenze e per la promozione di processi di crescita democratica, attraverso il linguaggio audiovisivo.

Evento promosso da: Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in collaborazione con Cinemovel Foundation.

Orari ART CITY Bologna:
venerdì 29 gennaio h 21.00 - 23.00
sabato 30 gennaio h 21.00 - 23.00
domenica 31 gennaio h 21.00 - 23.00
 

Cremaster Cycle I & II

Lun, 01/18/2016 - 11:55

(USA/1995-1997) di Matthew Barney (120'). Introduce Nicola Sani

Cremaster Cycle è una serie di cinque film realizzati tra il 1994 e il 2002 da Matthew Barney, uno dei più acclamati artisti contemporanei. Una sontuosa cosmogonia visiva a metà tra videoarte e cinema sperimentale, un'“epopea di sogni e di miti, in cui l’artista è protagonista, che si intrecciano a formare un labirinto di visioni dove la spinta erotica delle immagini è lo stimolo a costruire e a distruggere gli oggetti e le persone, per creare un’altra realtà fatta di perle o di meraviglie” (Germano Celant).
Introduce Nicola Sani. In collaborazione con Teatro Comunale di Bologna e Gender Bender
Versione originale con sottotitoli italiani 

Ingresso: intero € 7 | ridotto con biglietto di ingresso Arte Fiera € 5,5 (valido solo nei giorni di svolgimento di ART CITY Bologna)

Il sindaco - Storia di un'utopia realizzata

Lun, 01/18/2016 - 11:55

(Italia/2015) di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari (70'). Introducono gli autori

Il ‘sindaco di tutti'. Colui che amministrò Bologna dal dopoguerra al 1966, guidando la ricostruzione postbellica e lo sviluppo urbanistico cittadino. La rievocazione delle vicende umane e politiche di Giuseppe Dozza è affidata all'attore Ivano Marescotti, che ripercorre i luoghi della città che videro Dozza protagonista, e inframmezzata d'immagini e filmati d'epoca. "Raccontare la sua storia oggi, spiegano i due registi, diviene occasione per riflettere su principi e valori propri della Resistenza, ideali alla base dell'azione politica e amministrativa di Dozza".

Dio esiste e vive a Bruxelles

Lun, 01/18/2016 - 11:55

(Le Tout Nouveau Testament, Lussemburgo-Francia- Belgio/2015) di Jaco Van Dormael (113') 

Dio esiste, ha una moglie e una figlia, che decide di ribellarsi all'insopportabile padre e fuggire, a Bruxelles - non prima di aver comunicato via sms a tutti gli uomini la data della loro dipartita. "Due i temi fondamentali del film. Una rappresentazione divina in forma di riduzione all'umano, e per di più a un umano beone, violento e selvatico. E il what if, caro alla fantascienza: che cosa succederebbe se tutti conoscessimo la data esatta della nostra morte? È dall'intreccio dei due aspetti - il Dio hooligan e l'umano che non può più dimenticare la sua finitezza - che scocca la scintilla del film" (Roy Menarini).

Song from the Forest

Lun, 01/18/2016 - 11:55

(Germania-USA-Repubblica Centrafricana/2013) di Michael Obert (98')

L'etnomusicologo americano Louis Sarno ha dedicato buona parte della sua vita a documentare una delle tradizioni musicali più remote e antiche del pianeta, quella dei pigmei Bayaka della Repubblica Centrafricana. Dalla giungla pluviale a quella d'asfalto di New York, il documentario ricostruisce l'itinerario spirituale di un uomo in fuga dalla ‘civiltà', alla ricerca di una (impossibile?) riconciliazione con la natura, di una primitiva armonia into the wildness di uno Walden sub-sahariano.

In occasione dello spettacolo Polyphonie di Classica Orchestra Afrobeat, in programma al Teatro Manzoni il 28 gennaio. In collaborazione con Human Rights Nights Film Festival

La felicità è un sistema complesso

Lun, 01/18/2016 - 11:55

(Italia/2015) di Gianni Zanasi (117'). Al termine incontro con Gianni Zanasi 

Otto anni dopo Non pensarci Gianni Zanasi ritrova Valerio Mastrandrea e gli affida il ruolo di un "tagliatore di teste, ma teste di cazzo" (parole del regista), che convince dirigenti incompetenti di aziende in crisi a farsi da parte evitando che i lavoratori perdano il posto. L'ingresso nella sua vita di una ragazza israeliana e l'incontro con due adolescenti eredi di un'azienda cambieranno la sua vita. Un film sulla "fatica del cambiamento, sia dal punto di vista collettivo che da quello personale" (Gianni Zanasi).

Al termine incontro con Gianni Zanasi

In collaborazione con FICE Emilia-Romagna

Casa a Mare | Dwelling Art

Lun, 01/18/2016 - 10:44

mostra a cura di Claudio Musso | opening 23 gennaio h 17.00

Il progetto Casa a Mare è il contenitore di un immaginario parallelo. Proprio come la "casa al mare", dimora alternativa per antonomasia, esprime l'intento di creare una dimensione abitativa attraverso l'utilizzo di materiali "recuperati", già utilizzati ma ancora in condizione di piena funzionalità estetica, e densi di rimandi evocativi.

Per la mostra Dwelling Art gli artisti Luca Coclite e Giuseppe De Mattia, con il curatore Claudio Musso, hanno accolto nel titolo la definizione suggerita da Jan van der Donk, fondatore e direttore di Studio Montespecchio, specializzato in libri storicamente e visivamente importanti, rari, riviste relative al XX secolo, architettura d'avanguardia, arte, design e fotografia. Casa a Mare sul nascere rifuggiva definizioni e descrizioni che potessero in qualche modo restringere gli orizzonti teorici e pratici. Durante un incontro Jan Van der Donk ha proposto, con lo stesso tono ironico che ha guidato gran parte delle azioni di Casa a Mare, la dicitura “Dwelling Art” che, a suo dire, avrebbe fornito un'ottima descrizione. Tale incontro è divenuto il pretesto per la realizzazione di un filmato in cui l’intervista, le immagini e i suoni che la accompagnano raccontano lo sviluppo di Casa a Mare, gli antecedenti storici, un possibile albero genealogico.

L’esposizione pensata per il Museo della Musica ruota attorno al video omonimo, all’idea di una mostra utopica in cui Casa a Mare si relaziona con tutte le esperienze artistiche affini del passato. Insieme alla proiezione viene esposta la scultura Paracane, riproduzione in scala di un muro di cinta delle case rurali di montaliana memoria («una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia»), espressione materiale della difesa della proprietà privata. Circondano la scultura alcuni poster che rimandano all’idea di promozione di una mostra da inaugurare, i cui soggetti sono stampi cementizi solitamente utilizzati per realizzare recinzioni. Le strutture architettoniche e scultoree presenti nello spazio sono espressione di una cultura bassa, materiale, che cerca il suo orgoglio nella mimesi di forme naturali, classiche o di ritmi, greche, che nel tempo hanno sostituito il glifo nella pietra con il cemento.

Come un’abitazione reale, Casa a Mare è munita di apposite “stanze per gli ospiti”, si apre cioè alla collaborazione con altri artisti la cui ricerca interseca i temi del progetto o il cui contributo risulta necessario alla creazione dell’atmosfera. Il terzo ospite di Casa a Mare è Massimo Carozzi, sound artist e musicista, il cui contributo sonoro è parte integrante del percorso espositivo.

Orari di apertura ART CITY Bologna:
venerdì 29 gennaio h 9.30 - 20.00
sabato 30 gennaio h 10.00 – 24.00
domenica 31 gennaio h 10.00 - 20.00 

Ingresso: gratuito per i possessori di biglietto Arte Fiera (valido solo nei giorni di svolgimento di ART CITY Bologna 29, 30, 31 gennaio 2016)
intero € 5,00 - ridotto € 3,00

Cercando nella notte persa

Lun, 01/18/2016 - 09:45

una mostra di Giovanni Ozzola

Cercando nella notte persa, una mostra di Giovanni Ozzola che include due fotografie e sei sculture recenti, è il racconto di viaggi in luoghi periferici e di involontari cambiamenti di rotta, di cose trovate nell’imprevisto e nell’oscurità. L’oscurità per Ozzola non è solo un dato atmosferico - passaggio dal giorno alla notte, dal buio alla luce (mai risolto nelle sue immagini nei termini di un violento contrasto) - ma una condizione del vedere, la descrizione di uno stato di lieve spossatezza e abbandono.

Cercando nella notte persa sembra dunque una dichiarazione di poetica: è solo al di fuori di una dimensione progettuale, programmata, che le cose emergono come fragili epifanie. Come la scritta al neon di un hotel che illumina flebilmente una porzione di spazio, un punto di osservazione su un paesaggio sconfinato; o la sabbia che ricopre il pavimento di un interno di casa di un villaggio disabitato e abbandonato da molti anni, nel deserto del Nabim.

Le sei sculture in mostra, invece, sono la riproduzione in scala 1:1 di oggetti visti in un luogo dimenticato, marginale. Si tratta di una serie di strumenti di lavoro – una fresa, un martello, un sergente, una longarina, un'armatura e una catena - su cui il tempo, la lunga inattività, ha lasciato si depositassero alcune chiocciole. Il contrasto tra le superfici e la diversa consistenza degli elementi in rapporto – la durezza e la freddezza degli oggetti da lavoro e la fragilità dei gusci – è uniformato dal bronzo, ma è tenuto in vita dal diverso trattamento del materiale, da una lieve patinatura che fa emergere le chiocciole nel metallo come bagliori nell’oscurità.

Musica al tempo di Guido Reni

Sab, 01/16/2016 - 16:57

rassegna musicale dedicata al pittore bolognese 

Primo concerto della rassegna Musica al tempo di Guido Reni, ispirato al dipinto di Francesco Albani Cristo risorto appare alla Madonna (c. 1600).

Bruce Dickey - cornetto
Franco Pavan - liuto
Liuwe Tamminga - clavicembalo
Introduzione di Luigi Ferdinando Tagliavini e Angelo Mazza

Musiche di: Frescobaldi, Trombetti, Piccinini, Pasquini.

La rassegna è organizzata in occasione della mostra Guido Reni e i Carracci. Un atteso ritorno.

Un pomeriggio al museo. Ricette anti-paura

Sab, 01/16/2016 - 16:39

laboratorio per bambini 5 > 10 anni

Il Dipartimento educativo MAMbo in collaborazione con il Teatro Arena del Sole propone percorsi ludico-didattici per bambini dai 5 ai 10 anni, in cui l'arte diventa esperienza, che si tengono in contemporanea ad alcuni spettacoli in programmazione. Il tema di domenica è Ricette anti-paura: le paure sono tante, c'è chi teme il buio, chi un piccolo ragnetto, chi addirittura la propria ombra. Aiutati dalle opere di artisti antichi e contemporanei, i bambini potranno inventare pozioni e magici amuleti da tenere sempre con sé.

Orario: ore 15.30 - 19 oppure ore 16 - 18

Ingresso: € 15 a partecipante per la fascia oraria ore 15.30 - 19 (accoglienza dalle 15.30, attività dalle 16 alle 18, uscita bambini ore 18 - 19); € 10 per le sole attività della fascia oraria 16 - 18. Aperto anche ai bambini i cui genitori non vanno a teatro. Prenotazione obbligatoria.

Info e prenotazioni: mamboedu@comune.bologna.it

Zadig + Gaja + Luciano Lamanna

Ven, 01/15/2016 - 15:45

live

Serata techno con il leader di Construct Re-Form Zadig, il talento italiano trapiantato a Berlino, Gaja e il resident del party romano LSWHR, Luciano Lamanna.

Guido Elmi

Ven, 01/15/2016 - 15:38

presenta il suo primo album "La mia legge"

Dopo oltre 30 anni dietro il mixer, il produttore musicale di grandi artisti italiani fa conoscere la sua voce. Guido Elmi, a fianco di Vasco Rossi, Edoardo Bennato, Skiantos, Stadio e molti altri, presenta LA MIA LEGGE, il suo primo album in uscita il 22 gennaio.

Il relatore dell'incontro sarà Stefano Bonaga.

Il grande futuro

Ven, 01/15/2016 - 15:33

Giuseppe Catozzella presenta il nuovo libro (Feltrinelli)

L'autore dialogherà con Carlo Lucarelli.

Ziofà

Ven, 01/15/2016 - 15:27

Jacopo Masini presenta il nuovo libro (Epika)

Ziofà è un intercalare, un'esclamazione, un approccio alla vita. Un po' come minkia o porcoddue. I due protagonisti di questo libro sono zio e frate, si chiamano solo così. Due ragazzi di una grande città del nord, due amici che parlano di tutto: della vita, della gnagna, di quello che succede.

Jacopo Masini è in libreria insieme a Vasco Rialzo e Daniela Rispoli.

Rocìo Rico Romero live

Ven, 01/15/2016 - 12:54

“Come quando sei al buio da piccola, sei comunque con qualcuno” dall’Andalusia arriva “Roca Básica”: tra sfogo, liberazione e seduzione… Rocío Rico Romero, voce ipnotica di origine andalusa e di adozione bolognese. Una forte personalità che si fonde con gli arrangiamenti decisi e il suono LIQUIDO. LIQUIDO come il nome dell’etichetta discografia che ha dato una vestito sonoro alle sue produzioni. A un anno esatto dall’uscita di ROCA BASICA, il tour di Rocio fa tappa sul palco del Cinema Teatro Galliera. Accompagnata da Vince Pastano (chitarrista di Luca Carboni e Vasco Rossi) e Antonello D’Urso (chitarrista di Alice), Max Messina e Fabrizio Luca (Pulp Dogs), il concerto completamente riarrangiato per l’anniversario del primo disco, sarà una performance musicale unica, un vero e proprio viaggio, in cui la voce cristallina di Rocio, sicura e fragile allo stesso tempo ci condurrà.

The 1975 live

Ven, 01/15/2016 - 11:47

SOLD OUT

I 1975 arrivano finalmente in Italia. A distanza di tre anni dal loro ultimo concerto italiano e con migliaia di follower in più, i quattro di Manchester promettono uno show pieno di emozioni e carica rock. Il 2013 è l’anno della svolta per la band inglese, con l’uscita dell’album di debutto omonimo, la presenza nella line up di tutti i festival più importanti (Coachella, Reading & Leeds, SXSW) e soprattutto l’opportunità di aprire i Rolling Stone in occasione del concerto ad Hyde Park e i Muse per lo show all’Emirates Stadium. Nonostante la giovane età (classe 1989) da subito si distinguono per i testi cupi e i temi profondi, il tutto viene poi visivamente consolidato da un rigoroso uso del black&white per video, foto e copertine di EP e album. Il loro stile musicale può essere definito un crossover originale di electro, R&B e pop ’80. Non a caso il loro produttore è Mike Crossey (Foals, Arctic Monkeys). I Like It When You Sleep, For You Are So Beautiful Yet So Unaware Of It è il secondo album della band. Il disco è uscito lo scorso 26 febbraio e ha già raggiunto la 1^ posizione in USA, due giorni dopo aver raggiunto la vetta in UK. 

Tre Allegri Ragazzi Morti live

Ven, 01/15/2016 - 11:40

Nuovo album e nuovo tour in arrivo per Tre allegri ragazzi morti: Inumani uscirà venerdì 11 marzo 2016 al quale seguirà un tour in tutta la penisola! 

Negrita live

Ven, 01/15/2016 - 11:19

SOLD OUT

Dopo otto arene gremite la scorsa primavera e un lungo tour estivo che ha percorso tutto lo stivale, i NEGRITA tornano on the road. La rock band si esibirà in diciotto date nei più rinomati club italiani. È la band stessa a raccontare la genesi di questa decisione: “…Se facciamo un’analisi al netto delle ambizioni, le centinaia di concerti degli inizi, fatti nei locali di tutta Italia, rimangono un tatuaggio indelebile. La pressione sonora e umana nei club è ineguagliabile. La condensa che scende giù dalle pareti, il sudore che libera voglia di vita mentre i tuoi pori assorbono altre energie pure, è come benzina super per una band. E il nostro sound ci ha sempre guadagnato. Se dovessero chiederci dov’è che un certo tipo di rock si esprime meglio, beh… la risposta sarebbe semplice.” E la risposta è: nei club!

Uriah Heep live

Ven, 01/15/2016 - 11:15

Irlanda in festa

Il mito dell'hard rock britannico, coloro che con i Deep Purple, i Black Sabbath e gli Zeppelin hanno costruito pietra dopo pietra un sound che ha cambiato la storia della musica dura inglese, arriva all'Estragon!! Stiamo parlando dei gloriosi Uriah Heep: oltre trenta milioni di dischi venduti, quarantotto paesi toccati dai loro concerti e diverse hits non solo nel Regno Unito ma anche negli USA, dove sono entrati per ben cinque volte nella Top 40.

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