Irlanda in festa
E come ogni anno, festeggeremo con la band più irlandese d'Italia, i Modena City Ramblers che per l'occasione preparerà una scaletta speciale dove oltre ai classici ci sarà qualche bella sorpresa "irish" tutta da ballare!!
Irlanda in festa
Con i suoi oltre 1000 concerti e 22 anni di attività la Bandabardò può dirsi a buon diritto una delle live band più vitali in Italia. I loro concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere la Banda stessa.
Non c'è luogo più bello e divertente dove vederli di Irlanda in Festa a Bologna, dove la passione per il folk si trasforma nel più importante festival irlandese d'Europa!
Ritornano finalmente a Bologna i Dubioza Kolektiv la band bosniaca più popolare e più amata del pianeta! Una band che in Italia ormai non ha più bisogno di presentazioni avendo già portato lungo lo stivale un melting pot musicale fatto di hip hop, reggae, ska, rock e balkan combinato un forte messaggio politico. Un nuovo tour per presentare il loro nuovo lavoro discografico, Happy Machine, già campione di vendite e con un video "Free.mp3" che in un mese ha già superato i 3 milioni (!) di visualizzazioni. Le nuove collaborazioni, Manu Chao e La Pegatina ad esempio, la dicono lunga sulla forza che questa band sta dimostrando dal vivo. Preparatevi, l'uragano Dubioza sta per raggiungere l'Estragon Club! Oppaaaa!
mostra di Andrea Salvatori | opening 21 gennaio h. 18
Mostra a cura di Sabrina Samorì e Silvia Battistini.
È una trama di spiazzanti tensioni e paradossali equilibri visivi quella che sostiene "Gli specchi dovrebbero pensare più a lungo prima di riflettere", il progetto espositivo concepito da Andrea Salvatori in dialogo con l'eclettico patrimonio del Museo Davia Bargellini.
Con attitudine giocosa, l'artista si confronta con i due nuclei che compongono le collezioni del museo - le raccolte di arti applicate e la quadreria senatoria della famiglia Bargellini - traducendo sul piano della strategia espositiva i meccanismi cardinali del suo fare artistico: la manipolazione di elementi distanti tra loro e lo scarto percettivo generato dalla loro collisione semantica e formale.
La mostra è promossa dall'Istituzione Bologna Musei nell'ambito della quarta edizione di ART CITY Bologna (29-31 gennaio 2016), il programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, che si propone di offrire nuove prospettive di visita al patrimonio storico-artistico della città attraverso opere di artisti contemporanei.
Orari di apertura ART CITY Bologna:
venerdì 29 gennaio h 9.00 - 20.00
sabato 30 gennaio h 9.00 – 24.00
domenica 31 gennaio h 9.00 - 20.00
Ingresso: gratuito
I Simple Plan, band di Montreal, arriva, finalmente in Italia, per due richiestissime date italiane per due show spettacolari fatti da tutti i successi e le tracks del nuovo album “Taking One For The Team” in uscita il 19 febbraio, per Warner Music Italy. Il Taking One For The Team Tour li riporta sui palchi di tutto il mondo. Il loro quinto album, Taking One For The Team, è stato introdotto dal super singolo I Don’t Want To Go To Bed, nel cui video appare il bagnino più famoso di sempre: David Hasselhoff. Special guest delle date italiane la band electronicore americana Ghost Town. Dopo una lunga serie di tour nel 2015, durante i quali sono arrivati anche a Treviso per l’Home Festival e a Roma come super guest dei Linkin Park, la band si è messa a lavoro sul disco che promette sonorità cross over tra punk e pop, lyrics orecchiabili e la solita dose di positività che li ha sempre definiti come gruppo. I Simple Plan, band di Montreal, arriva, finalmente in Italia, per due richiestissime date italiane. I Simple Plan saliranno sul palco dell’Estragon di Bologna il 1° marzo 2016 e su quello dell’Alcatraz di Milano il 2 marzo 2016 per quelli che saranno due show spettacolari fatti da tutti i successi e le tracks del nuovo album “Taking One For The Team” in uscita il 19 febbraio, per Warner Music Italy. Il Taking One For The Team Tour li riporta sui palchi di tutto il mondo. Il loro quinto album, Taking One For The Team, è stato introdotto dal super singolo I Don’t Want To Go To Bed, nel cui video appare il bagnino più famoso di sempre: David Hasselhoff. Special guest delle date italiane la band electronicore americana Ghost Town. Dopo una lunga serie di tour nel 2015, durante i quali sono arrivati anche a Treviso per l’Home Festival e a Roma come super guest dei Linkin Park, la band si è messa a lavoro sul disco che promette sonorità cross over tra punk e pop, lyrics orecchiabili e la solita dose di positività che li ha sempre definiti come gruppo.
Il loro album di debutto In A Perfect World, con oltre 350.000 copie vendute, è arrivato nella Top 3 in Gran Bretagna, rimasto alla numero 1 per 9 settimane in Irlanda, loro terra d’origine, ed ha conquistato Europa e Stati Uniti.
Lo scorso febbraio i KODALINE hanno fatto ritorno sulla scena musicale con un secondo lavoro, Coming Up For Air: l’album ha conquistato in breve tempo la vetta della classifica dei dischi più venduti in Irlanda ed è entrato nella Top 5 in UK.
Anticipato dai singoli Honest e Ready, con Coming Up For Air i Kodaline hanno fatto un passo avanti a livello musicale mantenendo però inalterata la qualità della loro musica dal vivo e la capacità di entrare subito in sintonia con il pubblico durante i loro concerti.
A CURA DI FARM21
Live all’Estragon The Orb, padri riconosciuti della musica ambient house.
Intro by Dr ALEX PATERSON in Dub
Outro by Chemako & Reepmaker (Askesis)
Ingresso 20 euro + d.p., 25 euro in cassa
La band nacque nell'agosto 2011, quando il chitarrista Luca Turilli e il tastierista Alessandro Staropoli decisero di separarsi e di dare vita a due band diverse, lasciando (per motivi legali) i Rhapsody of Fire al secondo. Turilli invece tornò ad usare il precedente nome del suo ex gruppo, Rhapsody, ai quali vennero presto aggiunti vari membri; come il chitarrista Dominique Leurquin, il bassista Patrice Guers e il batterista Alex Holzwarth.
Il 30 marzo 2012 è stato finalmente rivelato il nome del cantante del gruppo, Alessandro Conti, già membro della band power metal italiana Trick or Treat. Per l'occasione sono stati presentati anche alcuni estratti del nuovo album.
Poche settimane dopo, è stato pubblicato il video promozionale del primo singolo, "Dark Fate of Atlantis"
L'album di debutto, intitolato "Ascending To Infinity", è stato pubblicato il 22 giugno dalla Nuclear Blast, vedendo anche la partecipazione di un coro e di un'orchestra
A CURA DI COMCERTO
Acclamato dalla critica e dal pubblico per la sua carismatica presenza scenica, ha condiviso il palco con Bon Iver ed è stato paragonato a Bob Dylan per la sua abilità nel comporre canzoni e per lo stile vocale, fatto di musica e poesia. A tre anni di distanza da There's No Leaving Now, Kristian Matsson, in arte The Tallest Man On Earth, ha fatto ritorno sulla scena musicale con un nuovo album. Dark Bird Is Home, uscito lo scorso 12 Maggio per la Dead Oceans, è il quarto e più intenso disco di Kristian Matsson: è il suo lavoro più rumoroso e con il sound più ricco, ma allo stesso tempo il più morbido e umile. Dark Bird Is Home è il The Tallest Man più personale e diretto, il più profondo e il più oscuro che mai.
Una serata interamente dedicata alla musica, alla cultura e alla gastronomia della Puglia! Dopo il successo al BOtanique la scorsa estate, si ripete la serata più attesa dagli amanti del Salento. Dal vivo NIDI D'ARAC, il progetto nato nel 1998 a Roma, città in cui le nuove espressioni musicali si incontrano, si fondono e traggono nuovo slancio. Leader è il musicista leccese, Alessandro Coppola, il cui genio creativo e l’amore per la propria terra hanno dato frutto ad un’appassionata e consapevole ricerca di contenuti inscritti nella tradizione musicale, poetica e folklorica del patrimonio della cultura popolare mediterranea, assimilati e rielaborati. A seguire si balla con le selezioni di Checco "Flower" Fiore, il bassista e fondatore dei pugliesi Folkabbestia. Il suo dj set è un viaggio in barca a remi tra tarantelle, pizziche pizziche e tammurriate per approdare sulle altre sponde del Mediterraneo.
Aftershow ore 24.30: Checco “Flower” Fiore dj set.
A CURA DI LIVE NATION
Gli eroi dell'heavy/power metal tornano in Italia, dal vivo, per la gioia dei loro fan. Stiamo parlando di SABATON, la metal band svedese, che per l’inizio 2016 ha programmato un tour che farà tappa in Italia per un'unica data il 10 febbraio all'Estragon di Bologna. Nell'attesa del seguito di "Heroes", che dovrebbe uscire nell'estate del 2016, un’occasione imperdibile per vederli all’opera.
Ore 20. Ingresso 25 euro + dp in prevendita, 30 euro in cassa
Hanno da poco pubblicato il nuovo album dal titolo "Last Of Our Kind" e sono pronti per intraprendere un tour europeo. Stiamo parlando di THE DARKNESS, la formazione rock inglese guidata dai fratelli Hawkins, che il prossimo gennaio sarà in Italia per ben tre date: Bologna, Roma e Milano.
Maximilian Tour
A CURA DI OTRLIVE
“Maximilian” è il titolo del nuovo progetto discografico del cantautore romano, che ha visto la luce lo scorso 30 ottobre (Universal Music). L’album di Max esce a due anni di distanza dall’ultimo in studio “Sotto Casa” (2013) e dopo “Il padrone della festa” (scritto con Daniele Silvestri e Niccolò Fabi): ad anticipare “Maximilian” è stato il nuovo singolo “La vita com’è”, che a pochi giorni dall’uscita ha raggiunto i vertici delle classifiche dei singoli ed è stato già certificato da FIMI Disco di platino.
Ingresso 23 euro + dp
(Deep Throat, USA/1972) di Gerard Damiano (61')
Sicuramente esistono porno della golden age più belli, originali e meno consunti di Gola profonda. Ma questo film è un totem. Una rampa di lancio missilistica per una progenie infinita. Un'esondazione che investe costumi e abitudini. Il suo mito è perdurante come pochi, alimentato da ammucchiate di libri, remake, biopic, vicende giudiziarie. Una postilla sulla lingua: l'unica copia in pellicola reperita per l'occasione è in francese. Se temete di perdervi nell'intreccio, leggete prima, da qualche parte, la trama. (am).
Ingresso: intero € 6 | ridotto con biglietto di ingresso Arte Fiera € 4,5 (valido solo nei giorni di svolgimento di ART CITY Bologna)
(Italia/1975) di Pier Paolo Pasolini (116')
Geniale ‘tradimento' di Sade e audace dissimulazione storica (la Repubblica Sociale è solo un ‘cartone' metaforico), l'ultimo film di Pasolini aggredisce lo spettatore precipitandolo in un incubo senza pietà e senza vie di salvezza, dove i rituali di perversioni e violenze rimandano surrettiziamente al presente. Mostra aberrazioni perpetrate secondo un regolamento da collegio infernale, dove ogni etica è pervertita nel suo contrario e la ‘soluzione finale' pedagogica consiste nella creazione di una nuova umanità, indifferente e assuefatta all'orrore.
Versione integrale restaurata da Cineteca di Bologna e CSC - Cineteca Nazionale, in collaborazione con Alberto Grimaldi.
Ingresso: intero € 6 | ridotto con biglietto di ingresso Arte Fiera € 4,5 (valido solo nei giorni di svolgimento di ART CITY Bologna)
(La seduzione di Amy, Francia, 1975) di Jean Rollin (88')
Jean Rollin è un tipico esempio di autore di genere con un suo seguito di aficionados che, dopo essersi ritagliato una certa fama con pellicole senza sesso esplicito, decide di saltare il guado e darsi al porno per ragioni sostanzialmente alimentari, ma portandosi dietro alcune costanti del suo ‘vecchio cinema': in sostanza, horror vampireschi estenuanti fino all'ipnotico, nei casi migliori. In questo Phantasmes rispolvera un manoscritto di de Sade e lo mette nelle mani di un nobiluomo lussurioso alla ricerca di giovani schiave. L'horror e il porno si ibridano in un kitsch al cubo. (am)
Ingresso: intero € 6 | ridotto con biglietto di ingresso Arte Fiera € 4,5 (valido solo nei giorni di svolgimento di ART CITY Bologna)
(Quel dolce corpo di Fiona, USA/1978) di Kenneth Schwartz e Shaun Costello (99')
Nel rispetto della sua attitudine sovente parassitaria, il porno ha trovato ispirazione anche nel cosiddetto inema rispettabile, proponendo parodie, riletture, strizzatine d'occhio e tentativi di calco.Fiona on Fire affronta l'impegno con serietà inusitata, mosso dall'ambizione di costruire un film ‘vero' impreziosito dalla messa in scena esplicita delle occasioni carnali. Ne esce un thriller urbano attraversato da omicidi efferati, sparizioni e riapparizioni, doppie personalità, poliziotti tosti e confusi, ambientazioni dark e suspense ben congegnate. Nume tutelare, Brian De Palma. (am)
Nell'ambito di Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna
(I pomeriggi privati di Pamela Mann, USA/1974) di Henry Paris [Radley Metzger] (83')
Che il sesso sia uno dei temi più indicati per intraprendere ragionamenti filosofici sulla natura del cinema è chiaro fin dagli albori. The Private Afternoons of Pamela Mann, tra i tantissimi porno che si interrogano sulle vertigini sublimi e dannanti dello sguardo, spicca per disinvolta intelligenza e destrezza registica. Henry Paris, al secolo Radley Metzger (tra i suoi ottimi film citiamo almeno The Opening of Misty Beethoven e Barbara Broadcast), è un regista pienamente meritevole di considerazione rispettosa. (am)
Nell'ambito di Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna
(Mona, i giochi erotici di una moglie svedese, USA-Svezia-Germania Ovest/1976) di Charles Kaufman (82')
Prima di buttarla in vacca fondando la Troma, il duo Charles e Lloyd Kaufman (qui rispettivamente regista e direttore della fotografia) avevano concepito un'idea di porno che sposava avanguardia venata d'anarchia e consapevolezza critica. Tra i temi sottoposti al vaglio: l'istituzione del matrimonio, il mito della donna oggetto, le tribolazioni dell'emancipazione femminile, la forza gravitazionale del surrogato. Nientemeno. (Tranquilli, però: anche sesso esplicito in abbondanza). (am)
Nell'ambito di Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna
(Miss Jones, USA/1973) di Gerard Damiano (67')
Dopo Deep Throat, Damiano si mette a fare sul serio, spalancando le porte del porno all'esistenzialismo sartriano: ognuno è artefice del proprio destino, e le scelte sbagliate si pagano. Devil in Miss Jones rigetta subito l'ottimismo, aprendo la sua danza macabra su una sequenza, peraltro magistrale, dedicata al suicidio di una donna. Precipitiamo così in una sorta di limbo lisergico, provvisto di una serie di gironi fisici e mentali in cui essere testimoni, passo a passo, delle pratiche che ci aspettiamo da un'attrice porno. Ma quello che di solito, nel genere, si manifesta come trionfo libertario e lode all'insaziabilità, qui si inabissa in una spirale torturante. (am)
Nell'ambito di Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna