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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 35 min 50 sec fa

William Manera Piano Blues Trio

Lun, 01/25/2016 - 12:18

Border Live, Snappy Jazz In The Weekend

William Manera pianoforte
Max Turone basso elettrico
Umberto Genovese batteria

Cordisco Ferri Quartet

Lun, 01/25/2016 - 12:17

Border Live, Snappy Jazz In The Weekend

Daniele Cordisco chitarra
Marco Ferri sax ten
Mirco Scarcia contrabbasso
Andrea Nunzi batteria

Onofrio Paciulli Trio

Lun, 01/25/2016 - 12:16

Onofrio Paciulli pianoforte
Luca Dal Pozzo contrabbasso
Dario Mazzucco batteria

Today’s Jazz 12

Lun, 01/25/2016 - 12:16

James Carter Organ Trio

James Carter sax
Gerard Gibbs Hammond B3
Alex White batteria

The Leading Guy

Lun, 01/25/2016 - 12:10

Folk Songwriter

The Leading Guy chitarra e voce

in collaborazione con Vigna e Concerto Music

Tributo a Miles Davis

Lun, 01/25/2016 - 12:09

Il Conservatorio scende in Cantina

Giovanni Benvenuti sax tenore
Ugo Moroni chitarra
Giambatteriaista Giorgi basso elettrico
Giacomo Scheda batteria

Burlesque Cafe’

Lun, 01/25/2016 - 12:05

La Notte degli Incanti

di e con B.B. Burlesque

da una idea di Claudia Rota
con il corpo di ballo del B.B.BURLESQUE

Il vestito rosso

Lun, 01/25/2016 - 12:04

personale di Anke Feuchtenberger

"Il Vestito Rosso“ si referisce a una serigrafia che ho stampato a Squadro.
Si vede un Cane rosso con una parrucca rossa come fossero budella sulla testa.
Se in italiano non suonasse strano, la mostra si chiamerebbe Krasnaja-krasivaja. “Rosso è Bello“. 
In greco e anche in russo la radice delle parole “rosso“ e “bello“ é la stessa.
Così, Rosso = Bello.

Insieme a queste nuove serigrafie, nell’allestimento della mostra si vedrà un capitolo del nuovo libro di Anke Feuchtenberger, disegnato con inchiostro rosso. In questa storia la disegnatrice mette in relazione un’infanzia negli anni 60 e i giorni alla fine della seconda guerra mondiale.
L’insieme dei cicli di immagini narrative che compongono la mostra danno vita a un nuovo racconto.
Questa storia chiama a raccolta tutti quelli che sono prigionieri nella solitudine del corpo, uniti nell’empatia e nell’orrore: esseri viventi, come la madonna delle lumache, il cagnolino nell’uniforme dei pionieri, la volpe lavandaia con il bucato di calze e le formiche che collezionano teschi.
Tutti loro cercano di costruire un’ equilibrio tra l`interno e l’esterno.
L´interno é rosso. Che cosa é bello?

Today’s Jazz 12

Lun, 01/25/2016 - 11:59

Woody Shaw Legacy Sextet

Massimo Morganti trombone
Barend Middelhoff sax tenore
Massimo Greco tromba
Nico Menci pianoforte
Stefano Senni contrabbasso
Massimo Manzi batteria

Miguel Martins Trio

Lun, 01/25/2016 - 11:58

Miguel Martins e chitarra
Stefano Senni contrabbasso
Emiliano Franco batteria

Storie di cavalli e di uomini

Ven, 01/22/2016 - 15:38

(Islanda-Germania-Norvegia/2013, 81') di Benedikt Erlingsson

L‘uomo ama la donna e la donna ama l‘uomo; ma l‘uomo è pazzo del suo bene più prezioso: la sua giumenta, che è a sua volta ossessionata dallo stallone. La primavera sta arrivando e, con essa, l‘impetuosa forza della natura. Non può andare a finire bene. E noi spettatori seguiamo i destini delle persone, attraverso la percezione dei loro cavalli.

Salad Days

Ven, 01/22/2016 - 15:31

 Un decennio di Punk in Washington DC (1980-90) | (USA/2014, 90') di Scott Crawford

Documentario sulla storia del punk indipendente emerso a Washington negli anni Ottanta, quando diverse band (Bad Brains, Minor Threat, Government Issue, Scream, Void, Fugazi…) hanno cominciato a pubblicare fuori dai circuiti delle case discografiche.

Hotel Transylvania 2

Ven, 01/22/2016 - 15:22

di Genndy Tarkakovsky. Animazione | Durata 1h29’

Continuano le storie dei mostri più divertenti e sgangherati che stanno divertendo i bambini di tutto il mondo. Tutto sembra andare per il meglio all' Hotel Transylvania, la rigida politica alberghiera riservata ai soli mostri è stata finalmente sorpassata aprendo le porte anche agli ospiti umani. Ma il gestore dell’albergo , il conte Drac è ugualmente preoccupato perché il suo adorabile nipote Dennis, metà vampiro e metà umano, non accenna a dare segni da vampiro. Ne scaturiranno infinite gag che renderanno il film molto divertente e affatto pauroso.

​Biglietti 6 € - Ridotti 5 €
Proiezione della Domenica mattina : 5 € per tutti

Rassegna “Schermi e Lavagne “ in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna. I film di maggiore successo della stagione dedicati al mondo dei più piccoli.

The Look of Silence

Ven, 01/22/2016 - 14:09

(Danimarca-Finlandia-Indonesia-Norvegia-GB/2014) di Joshua Oppenheimer (98')

Indonesia: tra il 1965 e il 1966 il generale Suharto prende il potere e dà il via a una delle più sanguinose epurazioni della Storia. Con la complicità e il supporto dell’esercito indonesiano, gruppi para-militari massacrano oltre un milione di persone, tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici. Nato nel 1968, Adi non ha mai conosciuto suo fratello, mutilato e ucciso barbaramente da alcuni membri del Komando Aksi nell’eccidio del Silk River. Il regista Joshua Oppenheimer, che già aveva rotto il silenzio sul genocidio indonesiano con il suo acclamato The Act of Killing scioccando pubblico e critica di tutto il mondo, porta Adi, il protagonista, a incontrare e confrontarsi con i responsabili di quell’atroce delitto, in un percorso che ha come obiettivo quello di tutti i grandi viaggi: la ricerca e l’affermazione della verità.

Il film, già vincitore del Gran Premio della Giuria a Venezia71 e designato in questi giorni Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI, esplora le conseguenze e i tragici eventi dell’eccidio indonesiano che negli anni Settanta ha provocato la morte di un milione di persone tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici. Un fatto storico troppo a lungo passato sotto silenzio, ma già al centro dell’opera prima di Joshua Oppenheimer, The Act of Killing.

Unipol Biografilm Collection

Il terzo paesaggio

Ven, 01/22/2016 - 11:45

Giulia Dall’Olio

Il Terzo Paesaggio è un progetto espositivo pensato appositamente per gli spazi del Museo di Palazzo Poggi. All’interno della sala della Biblioteca dell’Istituto delle Scienze, Giulia Dall’Olio (Bologna, 1983) presenta la sua personale riflessione sulla nuova natura, un nutrito nucleo di opere pittoriche e grafiche ispirate alle tesi del paesaggista e botanico francese Gilles Clément. Una natura “postindustriale” che sorge rigogliosa ai bordi delle periferie urbane, creando nuove commistioni e nuovi incroci di specie. Dopo secoli di esclusione, essa torna con forza a riappropriarsi dei propri spazi e ad essere protagonista nella vita dell’uomo. 
Ed è su quest’idea di ritrovato contatto tra l’uomo e la natura che Giulia Dall’Olio articola la sua pittura, proponendo uno studio che si ispira all’opera di Ulisse Aldrovandi e alle tavole del suo prezioso Erbario, custodito proprio all’interno della Biblioteca Universitaria di Bologna. 
La giovane pittrice ci presenta lavori di una straordinaria compiutezza tecnica e aderenza al dato reale, sui quali interviene con una serie di azioni disturbatrici per la visione - tagli, incisioni e colature di colore - simbolo di una natura che soffre dell’intervento umano e allo stesso tempo si ribella ad esso, trovando in sé l’energia per autorigenerarsi e creare nuove forme di paesaggio. 
Le opere grafiche presenti in mostra relazionano la natura all’azione umana creando un parallelo tra l’armonia della crescita vegetale e le leggi matematiche che regolano le forme delle architetture sacre: lavori in cui il riferimento al dato naturalistico si carica di valori spirituali e mostra l’azione antropica come detentrice altresì di impulsi positivi e non solo distruttivi. 

Il Museo di Palazzo Poggi, custode della straordinaria indagine scientifica dello studioso bolognese, si fa così testimone di un possibile modello per questa rinnovata “presa di coscienza” dell’uomo contemporaneo, un esempio di studio per questa nuova natura che sempre più oggi ci circonda.

Mostra a cura di: Leonardo Regano
Promossa da: SMA - Sistema Museale di Ateneo - Università di Bologna

Orari di apertura:

martedì - venerdì h 10.00 - 16.00
sabato, domenica e festivi h 10.30 - 17.30
lunedì (non festivo) chiuso.

Sissi Lezioni di anatomia

Ven, 01/22/2016 - 11:18

Presentazione libro d'artista (Corraini Edizioni)

Sissi presenta il suo nuovo libro d’artista Lezioni di anatomia nel corso di un incontro-conferenza in cui dialoga con Enrico Fornaroli, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna e Marzia Corraini, editore. Il volume, pubblicato da Corraini Edizioni, è un atlante di suggestioni che scorrono all’interno del paesaggio corporeo, lungo il perimetro disegnato dal pennino dell’artista, che diventa bisturi per aprire i disegni a parole, voce dell’immaginario organico. Un libro che si sfoglia nei confronti tra l’opera di Sissi e i grandi anatomisti che per primi hanno aperto finestre nel sottosuolo del sottocutaneo. Anatomia Parallela, il progetto artistico che Sissi porta avanti da anni, si sviluppa in questo libro per srotolare un metodo, un sentire che racconta le emozioni come organi intangibili che, per trovare corpo, abitano altri organi modificandoli. La ricerca artistica di Sissi parte da una ricorrente e quasi scientifica analisi del corpo umano, che prende in prestito gli strumenti di discipline come l’archeologia e l’anatomia, per approdare ad una dimensione immaginifica, in grado di attribuire alle cose nuove e inaspettate forme e identità. Per indagare il difficile e precario equilibrio dell’individuo nella realtà che lo circonda e, soprattutto, con il proprio universo interiore. Sissi esplora diversi mezzi espressivi: performance, installazione, fotografia, disegno, pittura e libro d’artista. Linguaggi artistici eterogenei che danno vita ad un lavoro intimo e interiore, ma al contempo universalmente leggibile sul piano emozionale. Le costanti sono la metodologia che funziona per categorie tassonomiche, così evidente nei suoi archivi e nei diari, e il segno materico che si incarna, di volta in volta, nelle sculture e nelle installazioni, o, negli abiti usati per le performance, nati da una manualità che diventa quasi una dimensione introspettiva del fare. L'incontro è promosso in collaborazione con Corraini Edizioni.

Visite guidate in Accademia

Ven, 01/22/2016 - 11:14

Nelle giornate di ART CITY Bologna 2016 l’Accademia di Belle Arti apre le porte alla città con visite guidate gratuite condotte dagli allievi del corso di Comunicazione e didattica dell'arte (Triennio) e di Didattica dell'arte e Mediazione culturale del patrimonio artistico (Biennio). Le visite guidate, della durata di circa un'ora, sono incentrate sulla prestigiosa storia dell'istituzione, seguendo un percorso che ne illustra gli spazi più significativi.

Il Giardino di David

Ven, 01/22/2016 - 11:02

spettacolo in occasione del Giorno della Memoria

“Il giardino di David” nasce da una collaborazione artistica tra Simona Santonastaso (Coreografa e Regista) e suo padre, Pippo Santonastaso e ripercorre le tappe salienti e rimaste nella memoria di un ragazzo ebreo disabile durante il periodo della seconda Guerra Mondiale e piu’ precisamente precedente l’Olocausto.
Lo spettacolo, grazie anche alla presenza degli allievi del corso di Espressione Corporea, apre una finestra su una realta’ che in rare occasioni e‘ stata protagonista, anzi, a volte addirittura nascosta: il trattamento riservato, nel periodo dell’Olocausto, a quella categoria di persone che oltre ad essere considerate razza inferiore perche’ ebrea, veniva indirizzata ad un diabolico piano nazista chiamato ACTION T4 che, trasfigurando il significato di una parola, legalizzava la pratica dell’eutanasia dei disabili considerandola un vero e proprio “diritto” dello Stato.
Lo spettacolo è stato fortemente voluto in questa data, istituita come Giorno della Memoria, durante la quale siamo tutti invitati, con maggiore consapevolezza del resto dell’anno, a ricordare i fatti avvenuti durante il periodo dell’Olocausto.
Il giorno stesso sarà possibile visionare la mostra fotografica “Tiergarten” della fotografa Virginia Bonarelli, in esposizione dalla mattina presso il Teatro Centofiori. Le fotografie raccontano la storia di David, ma allo stesso tempo consentono allo spettatore di immergersi nelle sensazioni di disagio e straniamento interpretate dai danzatori.

Compagnia KAIROSdanza con la partecipazione degli allievi del corso AIAS di Espressione corporea

Jakob Tuggener | Fotografie

Ven, 01/22/2016 - 10:56

due mostre dedicate al fotografo svizzero Jakob Tuggener (1904-1988)

La Fondazione MAST inaugura nell’ultima settimana di gennaio 2016 due mostre dedicate al fotografo svizzero Jakob Tuggener (1904-1988) per la prima volta in Italia.

FABRIK 1933–1953
In mostra oltre 150 stampe originali del lavoro di Tuggener, sia tratte dal suo libro fotografico FABRIK - saggio unico nel suo genere con un approccio critico di grande impatto visivo e umano sul tema del rapporto tra l’uomo e la macchina - sia da altri scatti dell’artista che affrontano momenti del lavoro nel suo paese. FABRIK uscì nel 1943 in piena seconda guerra mondiale e Tuggener, oltre a ripercorrere la storia dell’industrializzazione, aveva come finalità, non sempre svelata, di illustrare il potenziale distruttivo del progresso tecnico indiscriminato il cui esito, secondo l’autore, era la guerra in corso, per la quale l’industria bellica svizzera produceva indisturbata.

NUITS DE BAL 1934–1950
Le fotografie di balli ed altre occasioni mondane saranno oggetto di proiezioni negli spazi del Mast .
Tuggener affascinato dall’atmosfera spumeggiante delle feste dell’alta società aveva iniziato a fotografare a Berlino le dame eleganti e i loro abiti di seta, ma è a Zurigo e a St Moritz che con la sua Leica, indossando lo smoking, ha colto le misteriose sfaccettature delle NUITS DE BAL. Riprendeva con il suo obiettivo anche “il lavoro invisibile” dei musicisti, dei camerieri, dei cuochi, dei valletti, dei maître, che attraversavano silenti il mondo festoso ed autoreferenziale degli incuranti ospiti. Quest’ultimi osteggiarono la pubblicazione del materiale dedicato ai balli, in quanto preferivano rimanere anonimi e non essere visti in intrattenimenti danzanti. Il contrasto tra la luminosa sala da ballo e il buio capannone industriale caratterizzarono la sua opera artistica; per rappresentare l’eclettismo e l’eccezionalità dell’artista, il percorso espositivo è arricchito anche di lungometraggi e prototipi di libri.

Jakob Tuggener si definiva “un poeta dell’immagine” che, oltre ad usare la macchina fotografica, si interessava alla pittura e dirigeva film ispirandosi all’espressionismo tedesco degli anni ‘20. Era un osservatore e un magistrale interprete del mondo dei forti contrasti. “Seta e Macchine, questo è Tuggener” come amava affermare di sé stesso.

Mostra a cura di: Martin Gasser, Urs Stahel

Promossa da: Fondazione MAST
In collaborazione con: Fondazione Jakob Tuggener - Uster e Fondazione Svizzera per la Fotografia - Winterthur

Orari di apertura ordinari:
martedì - domenica h 10.00 - 19.00

Giuseppe Mestrangelo. SIAMO IN RETE

Ven, 01/22/2016 - 10:34

Progetto a cura di: Paola Goretti
Promosso da: Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna | Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio
In collaborazione con: LIGHT STUDIO - Milano e PANSTUDIO - Bologna
Sponsor: Con-fine edizioni - Bologna, Badinotti S.p.A - Milano, Tosetto Allestimenti - Jesolo (VE), Studio Due 
Effe - Milano, Location Pietrasanta - Milano, MR impianti - Bologna, Ruggero Zanolini - Milano

A completamento dell’Anno Internazionale della Luce (Unesco 2015), la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna è lieta di ospitare nella Cappella di Santa Maria dei Bulgari una riflessione estetica che ha per tema la luce e per protagonista Giuseppe Mestrangelo, tra i massimi lighting designer della scena contemporanea.
L'installazione SIAMO IN RETE è concepita come una grande maglia da pesca tesata nello spazio che ricade sul pavimento. La luce va a compendio e pervade tutto l'ambiente, ribaltando il concetto del “fare rete”: qui, infatti, la rete simboleggia un pericolo, un mostro famelico, una trappola. L’oceano simulato allude a combattimenti tra squali assetati ma, se si gira la carta, la rete diviene la curva della felicità luminosa che non ha limite. Letta al contrario, la parola RETE diventa ETER suggerendo la prospettiva dello spazio atmosferico, dell’aria, dell’infinito.

In occasione di ART CITY White Night, sabato 30 gennaio alle ore 21.00 e 22.30 sono previsti due momenti di incontro con Giuseppe Mestrangelo accompagnati da una lettura scenica per voce sola eseguita dalla curatrice Paola Goretti sul testo Luminarie delle Vele, da lei appositamente composto per il progetto SIAMO IN RETE.

Orari di apertura ART CITY Bologna
venerdì 29 gennaio h 13.00 - 20.00
sabato 30 gennaio h 10.00 - 24.00
domenica 31 gennaio h 10.00 - 20.00

Orari di  apertura ordinari
lunedì - venerdì h 10.00 - 18.00
sabato h 10.00 - 19.00
domenica e giorni festivi h 10.00 - 14.00

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