personale di Andrea Chiesi
A cura di Luca Panaro.
orari di apertura
da lunedì a sabato 10.30-13.00 16.00-20.00 domenica e lunedì su appuntamento.
progetto espositivo di Daniela Comani e Fabio Torre
Fotografie che sostituiscono televisori e volti che sostituiscono fotografie. In questa sorta di epistrofe visiva convivono e si fronteggiano, in maniera perfetta, in un giorno perfetto, i progetti Sunsets di Daniela Comani e The Perfect Friends di Fabio Torre. Come il recto e il verso di uno stesso foglio nel quale le due facciate paiono l’una estranea all’altra, pur finendo, nello stesso tempo, per sostenersi a vicenda, apparentemente diverse pur partecipando della stessa natura, perché alla fine sono la stessa cosa, pur rimanendo due.
orari da martedì a sabato 15.30-19.30
live
Strabiliante contrabbassista e multi-strumentista, nato e cresciuto a Tel Aviv, Adam con quasi 10 milioni di visitatori sul suo canale di Youtube è a tutti gli effetti considerato una star del web. Oltre a condividere il palco con Noa, Adam ha suonato con giganti quali Pat Metheny, Richard Bona, Mike Stern, Victor Wooten.
di Michele Rho (ITA\2016, 73′)
Asserragliato tra show-room di moda, baretti di tendenza e agenzie di modelle, ultimo avamposto di un certo tipo di cinematografia, il Mexico da anni combatte contro il fantasma della chiusura, respingendo le offerte di chi lo vorrebbe acquistare per trasformarlo nell’ennesimo locale di tendenza.
La storia del Mexico è legata indissolubilmente alla figura di Antonio Sancassani, storico proprietario della sala, che da trent’anni la gestisce curandone maniacalmente ogni singolo aspetto, dalla programmazione alle presentazioni, con quell’amore e quella dedizione che si ha solo nei confronti di un figlio.
Il film è distribuito da Officine UBU.
concerti di musica classica
1 maggio | Il Lied, poesia e musica
La produzione liederistica Mitteleuropea
Soprano: Diana Trivellato
Pianoforte: Marisa Dalla Vecchia
Musiche di W.A. Mozart, F. Schubert, F. Mendelssohn, F. Hensel, G. Fauré, J. Massenet, G. Bizet, E. dell’Acqua
Ingresso ad offerta fino ad esaurimento posti. A concerto iniziato, non saranno più ammessi spettatori nell’Oratorio.
un libro di Enzo Fimiani (Le Monnier) | 900storie
Insieme al curatore e a Luca Alessandrini interverranno dott.ssa Toni Rovatti, prof.ssa Gloria Chianese e prof. Claudio Dellavalle.
un libro di Carlo Greppi (Feltrinelli) | 900storie
Insieme all’autore intervengono Matteo Pasetti (Unibo), Stefano Colangelo (Unibo) e Mirco Carrattieri (Istoreco).
Nel fenomeno sociale che in Giappone è conosciuto con il nome hikikomori rientrano tutti quei soggetti, per lo più maschi adolescenti, che rifiutano ogni tipo di rapporto con il mondo esterno e la società diventa loro completamente estranea. Chiusi nella loro stanza per mesi, anni in alcuni casi, vivono in completo isolamento e abbandono. Hikikomori è anche il nome dei suoi protagonisti e in Giappone la parola è ormai di uso comune a indicare i momenti in cui ci si deve chiudere nella propria solitudine e si vuole, o deve, lasciare il mondo e la società. Questa condizione riflette tutta l’alienazione socio-culturale di una società in cui spesso i vincoli sociali e famigliari hanno la meglio sulla libera espressione individuale, in cui la competizione e le pressioni per la realizzazione personale sono fortissime e in cui la tecnologia ha il potere di bypassare ogni forma diretta di relazione: Hikikomori è dunque un tipico prodotto giapponese ma è anche in realtà un fenomeno universale, che coinvolge nel mondo, con modalità diverse, milioni di giovani. Lo spettacolo porta in scena un protagonista esemplare di questa generazione, che in Europa, in parte, è individuata dalla definizione NEET – Not (engaged) in Education, Employment or Training (cioè che non studia, non lavora e non fa formazione): nel chiuso asfittico della propria stanza, come in un nido/prigione, H. il protagonista, come molti ragazzi suoi coetanei, si abbandona alla non-azione perpetua; l’unico trait d'union con il mondo esterno, negato e rifiutato, è internet, in cui ricostruire le relazioni e far vivere il proprio alter-ego. Una fascia di popolazione che da una ricerca dell’ISTAT era costituita in Italia nel 2009 da più di 2 milioni di soggetti. Difronte a questi numeri e al testo di Schober, gli adulti spettatori, ma anche i ragazzi che assisteranno allo spettacolo sono posti dinanzi a una semplice parola, “responsabilità”. “Il giovane H. diventa metafora di un'intera generazione, quella delle passioni tristi, accusata di aver perso o di non aver mai avuto degli ideali”, dice Vincenzo Picone, regista dello spettacolo, “incapace di agire nel mondo e identificata, spesso, come una massa informe, dallo sguardo vuoto e inespressivo. È lo sguardo dei giovani di oggi, che cela uno specchio in cui siamo obbligati a rifletterci. Il rinnegare il mondo esterno chiudendosi nel buio di una stanza diventa un atto estremo di resistenza attraverso l'unica arma rimasta a disposizione, il proprio corpo. È così che H., nella sua debolezza e fragilità, rappresenta un esempio significativo per i nostri tempi liquidi, che dissolvono il pensiero uniformandolo al tutto indistinto”. Il flusso di coscienza di H., che emerge dalla solitudine della sua auto-reclusione, è contaminato da influssi kafkiani (molti i riferimenti a La tana e La metamorfosi): ossessionato dalla pulizia e dall’ordine, incapace di accettare il proprio corpo, H. non appare come un semplice disadattato, un malato, un depresso; è invece sorprendentemente lucido, e il suo gesto rivoluzionario, pregnante ne fa un eremita contemporaneo. Come tanti adolescenti H. è preda del dubbio e della rabbia, ma diversamente da molti altri è consapevole, sceglie una condizione e un punto di vista diversi, con una determinazione fortissima. C’è un muro che separa la stanza di H., perfetta e intonsa, dallo spazio in cui vive la madre, un altrove in cui vive tutta una società, come lei, sconfitta, in cui l’amore è egoismo e possesso, in cui si vive schiavi delle apparenze. Tra loro s’insinua poi un altro personaggio: una ragazza conosciuta in chat, Rosebud (esplicito riferimento a Quarto Potere di Orson Wells), che è per H. una speranza e un monito. Gli spettatori saranno così condotti lungo la vita di H., nei meandri della sua mente: seguendo un flashback lungo tutto lo spettacolo, esploreranno le ragioni e i pensieri di un asceta dei nostri tempi, che con il suo sguardo di bambino, senza disperazione ma con dignità, ha scelto di esprimere la propria sofferenza, sottraendosi e non arrendendosi.
di Holger Schober
traduzione Agnese Cornelio
con
H. Gian Marco Pellecchia
Madre Laura Cleri
spazio scenico Mario Fontanini
luci Luca Bronzo
video Lucrezia Le Moli
regia Vincenzo Picone
produzione Fondazione Teatro Due
in occasione della giornata internazionale della libertà di stampa gli autori Marino Neri e Pietro Scarnera (Graphic News) dialogano con le giornaliste Laura Cappon e Basma Mostafa
La storia di Giulio Regeni è anche quella di cinque egiziani ingiustamente accusati, e uccisi, per la sua scomparsa. A più di un anno di distanza, in Tutto il male del mondo ricostruiamo una vicenda che cerca ancora verità.
con Zoe Pernici, Elena Boillat e Barbara Mattavelli
Il counturing perfetto - I contorni ideali in cui vivere: Se almeno una mattina della vostra vita, vi siete alzati dal letto e vi siete detti: “No. Oggi non esco. Perché dovrei? A proposito, perché mi sono svegliato?” - e magari poi avete deciso di passare tutta la giornata davanti allo schermo del vostro computer, cliccando e navigando tra miliardi di link inutili e blog improbabili, se vi è successo almeno una volta, allora la storia di Anita parla anche di voi. Perché racconta la nostra paura di vivere le emozioni e del nostro bisogno di condivisione. Perché la quotidianità – reale e virtuale – del mondo di Anita è fatta di piccole manie contemporanee, comunissime e apparentemente innocue, ma che spesso si rivelano come segnali di vere e proprie patologie. Quella di Anita, le fa dire ogni giorno: “No. Oggi non esco”. E così la sua vita si trasforma in un perenne video-blog.
regia di Francesca Merli
una produzione di DOMESTICALCHIMIA
una mostra speciale dedicata al grande campione di F1
La mostra dedicata ad Ayrton Senna con le memorabili foto di Ercole Colombo, importanti cimeli e tutte le monoposto da lui guidate: dal Kart Parilla alle due Formula Ford, dalla Ralt F3 alla prima Formula 1 che lo portò alla ribalta: la Toleman.
E poi le auto dei successi: Lotus JPS, McLaren e la Williams della tragedia. Ma soprattutto la candida McLaren con motore v12 Lamborghini che provò con risultati eccellenti. Ma che non corse mai.
LA COLLEZIONE LAMBORGHINI
La collezione permanente Lamborghini con le più belle vetture della storia della Marca. LA FABBRICA La possibilità di prenotare la visita dello stabilimento (soli giorni feriali) e vedere, accompagnati sulle linee da una guida, come nasce la poderosa Aventador S. Un’esperienza unica.
ORARI
Aperto tutti i giorni orario: 9,30 -19,00
INTERO 15,00 €
RIDOTTO 12,00 € Card Musei Metropolitani Bologna, studenti, over 65 anni, gruppi 5,00€ dai 6 ai 14 anni
Gratis: bambini fino 6 anni
concerto di solidarietà per Auser Bologna e Cucine Popolari
Una serata di musica e solidarietà per sostenere il progetto delle Cucine Popolari, la mensa solidale di via del Battiferro a Bologna, gestita interamente da volontari, che accoglie ogni giorno oltre 50 persone in condizione di fragilità sociale ed economica.
Sul palco la Tullio de Piscopo Band con musiche dal jazz al blues… con Andamento lento. A precederli, in apertura, gli ARB - Alzheimer Rock Band, band fondata da alcuni membri degli Skiantos.
Il prezzo del biglietto è di 15 euro ( intero); 10 euro per i soci Auser e CiviBO.
L’intero ricavato sarà destinato a CiviBO Onlus, associazione promotrice delle Cucine Popolari, e ad Auser Volontariato Bologna, che sin dagli esordi sostiene le Cucine Popolari mettendo a disposizione i propri volontari e i propri automezzi, nella raccolta e redistribuzione dei beni invenduti o donati dalle aziende e supermercati del territorio e nelle attività di cucina e distribuzione pasti.
Un concerto unico e imperdibile, organizzato in collaborazione con il “Festival Internazionale dell’Ocarina” ed il Comune di Budrio.
Osawa suonerà tra le altre un’ocarina particolare sviluppata interamente da lui composta da tre camere con un’estensione di tre ottave, due in più rispetto alle ocarine tradizionali.
Nato in una famiglia in cui i genitori erano musicisti jazz e il fratello trombettista e ocarinista, ha contribuito alla diffusione globale delle ocarine multi-camera. Ha vinto l'edizione 2008 del “Japan International League of Artists' Music Award” ed è stato premiato con la menzione d'onore al terza edizione del “ Tokyo Summit Music Competition”.
(ITA - post-punk) + Legless (ITA - punk-rock)
Cool Britannia presents BRIT UNITED CLUBBING vol. 5: 5 consolle. 5 serate riunite in un'unica notte. Un'idea che nasce dall'esigenza del continuo confronto con realtà "aderenti": Cool Britannia // Karmadrome // 24HPB // DifferentClass Dj Set // Casa Suonatori Indipendenti.
Cangio, JJ e Robert sono i Laser Geyser, nella nuova formazione a tre, sono una vera e propria band culto, attiva da più di 10 anni. Al lavoro su un nuovo disco, si definiscono "Hot Snakes/Wipers/Black Sabbath wannabe milkshake".
In apertura i Legless: correva l’anno 2004 e quattro amici ancora “sbarbi” stavano impugnando i propri strumenti, nel corso degli anni hanno pubblicato due album "Pleasures, Paranoids and Parties" e "Till That Morning", attualmente stanno lavorando a delle nuove canzoni, accelerando e addolcendo la melodia a loro piacimento, fondendo punk, rock e pop, “incammellandosi” proprio come piace fare a loro.
live (ITA - pop) + Brace (ITA - songwriting)
Pulviscolo è il primo album di Colombre, progetto che inaugura l’esperienza da solista di Giovanni Imparato – già voce, chitarra e autore dei brani della band indie-pop Chewingum e co-produttore del disco Sassi di Maria Antonietta che ha accompagnato live negli ultimi tour. Urgente e spontaneo fra chitarre, omnichord e tastiere di ogni genere, Colombre, che qualcuno ha già definito un Mac DeMarco in Hi-Fi, presenta il suo disco con una band d'eccezione; alle chitarre e alle tastiere Alfredo dal Portone, alla batteria Daniele Marzi (entrambi Extraliscio e Supermarket) e Lorenzo Pizzorno al basso. Il nome Colombre è un omaggio al racconto di Dino Buzzati (Il Colombre), una favola moderna – protagonisti un marinaio e un mostro marino – che parla di coraggio e dell’incapacità di affrontare le proprie paure, di tuffarsi nelle ignote profondità del mare per scoprire cosa ci lega all’immobilità. Ed è proprio l’immobilità ciò da cui fugge Colombre che in queste otto tracce del disco mette a fuoco alcuni episodi significativi della propria storia recente, vuota il sacco e decide di aprirsi al futuro.
visita guidata
L'allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto)
Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)visita guidata
Visita guidata alla mostra Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto a cura di Ilaria Negretti.
Durante il percorso di visita avremo modo di approfondire la figura di uno dei grandi protagonisti del barocco italiano: Gian Lorenzo Bernini.
Il Busto di papa Gregorio XV (1621-1622), esposto in mostra insieme alle opere di Algardi e di Velázquez, costituisce il punto di partenza per un'analisi del suo eccezionale percorso artistico; l'occasione permetterà di riflettere sull'importanza che il Bernini e le sue meravigliose opere hanno avuto nel corso dei secoli.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuitovisita guidata
Visita guidata con Roberto Martorelli.
Una passeggiata per ricordare alcune delle figure che hanno lottato per i propri ideali, per una Italia unificata e repubblicana. Dalle aspirazioni democratiche di Giosue Carducci alle battaglie per la Libertà dei Partigiani.
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso € 4,00
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è ridotto a 3 euroaperitivi di architettura a cura della Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti di Bologna
La Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti organizza un ciclo di appuntamenti in orario di aperitivo per incontrarsi e parlare di argomenti trasversali.
programma
mostra fotografica di Alessandro Costa | opening 4 maggio h 18.30
Nella moderna cornice del negozio Gavina in via Altabella progettato dall’architetto Carlo Scarpa, l’Ordine degli Architetti di Bologna promuove una mostra dedicata a quello che è rimasto delle colonie marine della riviera adriatica. Oltre 20 scatti dell’architetto riminese Alessandro Costa che raccontano un enorme patrimonio architettonico (tra questi ci sono dei bellissimi esempi di architettura razionalista italiana), in attesa da anni di una concreta politica di trasformazione e riutilizzo. Edifici che al momento si configurano quasi esclusivamente come un costo per il territorio, sia a livello economico-sociale che di immagine per le città. Il capitolo di ricerca sulle colonie marine fa parte di uno studio più ampio sugli spazi abbandonati e inutilizzati italiani: luoghi dimenticati e fatiscenti, luoghi trasformati dal tempo ma che ancora lasciano trasparire il notevole valore architettonico, luoghi dove la natura, spesso riappropriandosi degli spazi, ha dato vita a formidabili “contenitori" di bellezza. Tra le immagini in mostra la colonia Monopoli di Stato e la colonia Varese a Milano Marittima, la colonia Novarese a Rimini, la colonia Sip Enel di Giancarlo De Carlo a Riccione e la splendida Stella Maris a Montesilvano.
inaugurazione 4 maggio h 18.30 con l’autore Alessandro Costa
Orari: venerdì e sabato h 17 - 19:30
dal lunedì al sabato anche h 11 - 13 e h 15 - 16