performance, prima italiana | Live Arts Week VI
Exile. “Le forze distruttive e il loro impatto sull’ambiente mi interessano da sempre. Certo, sono devastanti, ma allo stesso tempo possiedono un effetto catartico e liberatorio. L’alternanza di cicli ordine/caos fa parte degli eventi naturali, così come nel caso delle comunità o dei processi che ci muovono dall’interno. Io ho trovato nel mio corpo uno strumento di verità. Comunicando con il fisico e il fisiologico, cerco – anche se non sempre accade – di rimodellare lo spazio, di creare uno spazio all’interno dello spazio.” Anastasia Ax ha sviluppato, lungo il corso di molti anni, una pratica artistica nella quale scultura, performance, disegno a inchiostro e suono, si intrecciano per creare un linguaggio senza parole per ‘dire’ il caos universale. A Live Arts Week, Anastasia Ax torna nuovamente in questa sua zona, generando un’intensa performance, in dialogo con il musicista C. Spencer Yeh, che elabora il suono prodotto dall’azione, aggiungendo al tutto un ulteriore livello di trasformazione non pacificata.
performance, prima italiana | Live Arts Week VI
Con STAGED? (2016) Maria Hassabi intende creare immobilità e lentezza attraverso la formazione di una scultura vivente composta da quattro performer. Un suono sottile emerge solo per brevi istanti, creato dalla compositrice sperimentale Marina Rosenfeld. Le pose dei performer, sviluppate su una lunga estensione di tempo, creano una massa intricata che oscilla continuamente fra riconoscibilità e indecifrabilità, astraendosi dalla forma umana e dalle sue capacità. Nell’immobilità predominate, il sottile slittamento delle immagini è fonte d’intensità e rilassamento. I muscoli fremono, gli occhi lacrimano, i volti si contraggono. Queste incontrollabili risposte neuro-muscolari, questi effetti fisici non-verbali e involontari causati dalla durata e dalla difficoltà dell’azione, si trasformano gradualmente nello spettacolo principale. I lavori di Maria Hassabi si prendono il loro tempo e chiedono allo spettatore di fare lo stesso. Hassabi pone una relazione tra corpo, fermo-immagine e oggetto scultoreo, portando alla luce la distanza o aderenza tra straordinario e prosaico, tra soggetto e oggetto.
performance, prima italiana | Live Arts Week VI
Massacre: Variations on a Theme fa leva sulla dicotomia tra espressione e controllo, sino a condurla a un febbrile avvicendamento fra eccessi della ripetizione meccanica e pura convulsione fisica. Tutte le coreografie di Alexandra Bachzetsis affrontano il modo in cui gli stereotipi di genere vengono espressi, rinforzati e decostruiti, attraverso i gesti, i rituali e le rappresentazioni del corpo femminile. In un clima culturale dominato da ridondanza, GIF e avatar scintillanti, violenza fisica e dipendenza compulsiva dal macchinario, questo nuovo lavoro di Bachzetsis presenta il corpo femminile come una forma tecnologica presa tra animismo ed automatismo.L’interesse di Bachzetsis per l’automatismo e la ripetizione estrema riflette una fascinazione critica per l’erotismo prodotto all’interno di questo sistema. Le immagini, i gesti e i rumori che danno vita a Massacre (un vero e proprio ‘ballet méchanique’) attingono a precedenti Surrealisti e Dada, tra cui La Poupée di Hans Bellmer, e sono segno di un’attenzione rivolta alla formazione del genere e della sessualità in un mondo meccanizzato, sempre più pervaso dalle industrie farmaceutiche e della pornografia. Massacre presenta l’individuo come un ‘cadavre exquis’, un composto di processi organici e tecnologici definiti da erotismo, industria e violenza. Ogni performer è un condotto per sistemi che prendono possesso del suo corpo, all’interno di una matrice iperbolica di produzione.
con Prurient, Cristina Kristal Rizzo, Silvia Costa, Dana Michel and more performative environment | Live Arts Week VI
“Dovendo qui parlare di tempeste, devo altresì menzionare la Scholomance, o quella scuola che si è supposto esistesse da qualche parte nel cuore delle montagne, dove tutti i segreti della natura, il linguaggio degli animali e le parole magiche e gli incantesimi possibili, vengono inscenati dal diavolo in persona. Solo dieci scolari alla volta vi erano ammessi, e quando il ciclo di insegnamento era terminato, e solo nove sarebbero tornati a casa, il decimo scolaro era trattenuto dal diavolo come pegno..” (Emily Gerard – Transylvanian Superstitions)
Scholomance (II) è una vasta scultura di forma e dimensione variabile. Costruita combinando elementi industriali e naturali -acciaio e fusioni in bronzo- ospita un happening esteso dove performance, suoni, discorsi e azioni, sono accomunati dall’interesse che gli artisti qui convocati da Nico Vascellari esprimono per l’investigazione sulla natura nelle sue molteplici forme. Come in una foresta, dove la sedimentazione di materiali eterogenei dà vita ad un processo di mutazione autoindotta, ci troviamo immersi in una rumorosa confusione produttiva. Le immagini e i suoni generati durante l’happening sono documentati da dispositivi audio e video agganciati alla scultura. La documentazione in presa diretta mescolata con materiali da Scholomance (I) -coni di luce ed emissioni sonore- viene utilizzata all’interno dell’ambiente da cui è presa, concepito come un organismo che come tale cresce, si modifica, vive e muore nello stesso tempo. Scholomance rappresenta la nuova ambiziosa scommessa di Nico Vascellari, un oggetto sospeso: un amalgama ambientale di artificio mimetico e allusivo abitato dalla presenza e il differimento di segnali, suoni, bagliori e interazioni uomo-animale. Scholomance tenta la creazione di uno scenario immaginifico, tratto dalla stratificazione delle culture popolari, tra ispirazioni folkloriche, correnti underground e videogames.
Con Prurient / Cristina Kristal Rizzo / Silvia Costa / Dana Michel and more performative environment, produzione Xing/Live Arts Week
sound performance | Live Arts Week VI
JP32000 è il titolo dell’esecuzione realizzata da Lorenzo Senni come opening della sesta edizione di Live Arts Week. Senni, ormai diventato celebre per il personale approccio decostruzionista capace di distillare insospettabili quintessenze dalla Trance anni ’90, torna a Bologna con un concerto che ri-attraversa i pre-set creati per la realizzazione delle tracce pubblicate nei suoi dischi: sequenze, pattern e melodie programmati per dar vita a diversi oggetti sonori. JP32000 è un Roland JP8000 moltiplicato x 4: quattro synth che Senni utilizzerà ‘all together’ dopo averli impiegati nella realizzazione di tutti i suoi dischi, a partire da Quantum Jelly fino al recente Persona, appena pubblicato dalla Warp. Questo live è quindi un’occasione per assistere alla magia di un processo creativo, ascoltato come se fossimo dietro le quinte, accedendo al rapporto essenziale che lega un musicista ai suoi strumenti.
Un omaggio/combattimento con la forza modellante dello strumento, e un esempio di sapienza compositiva fondata sul virtuosismo esecutivo.
European Tour 2017 | Unica data italiana
La formazione attuale dei Queen, che vede la collaborazione dei due membri storici della band Brian May e Roger Taylor, con il cantante statunitense Adam Lambert, ex concorrente di American Idol, arriva in Italia per una data esclusiva all'Unipol Arena di Casalecchio.
Lo show è caratterizzato dai grandi successi dei Queen, come We Will Rock You e We Are The Champions, contenuti nell'album News of The World che quest'anno festeggia quarant'anni dall'uscita. Incredibile anche il light design, curato da Rob Sinclair, che tra le altre cose ha lavorato alle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Londra 2012. Gli altri componenti della band sul palco saranno Spike Edney alle tastiere, Neil Fairclough al basso e Tyler Warren alle percussioni.
Biglietti: Posto unico parterre in piedi: € 65,00 + prev. Tribuna Sud: € 95,00 + prev. Gradinata Numerata: € 75,00 + prev. Biglietti e VIP packages disponibili su Ticketone (sito e punti vendita).
mostra fotografica di Enrico Scuro
Oltre alle immagini di Scuro, uno dei fotografi che meglio ha saputo raccontare attraverso i suoi scatti il ’77 bolognese, la mostra è arricchita dalle immagini provenienti dal lavoro di "Qui Radio Alice”, che rivela la creatività del movimento. Ad intervenire durante l'incontro sono chiamati Valeria Minnella, fondatore di Radio Alice, Enrico Scuro, fotografo del movimento, Stefano Bonaga, filosofo, Mauro Collina, attivista del movimento, Claudio Marra e Luciano Lenotti, docenti di fotografia rispettivamente presso il Dams e l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nel promuovere un racconto per immagini di quell'anno, il Teatro decide di fare un focus sull'accezione culturale e avanguardista del movimento: dall'esperienza pionieristica di Radio Alice, al manifesto "Une petition sur la repression", pubblicato da Le Monde il 29 giugno 1977, di Jean-Paul Sartre, Gilles Deleuze, Michel Foucault, Roland Barthes ed altri intellettuali francesi che in quell’anno manifestarono solidarietà agli studenti, organizzando in settembre il "Convegno internazionale contro la repressione" al quale parteciparono personalità come Marshall McLuhan e lo stesso Dario Fo, immortalato nella celebre foto che mostra una Piazza VIII Agosto gremita.
Dall’occupazione del Dams alle collaborazioni con il Living Theatre, fino al viaggio sulla Porrettana di John Cage e Tito Gotti (del Teatro Comunale), che porterà l’anno successivo alla realizzazione della storica manifestazione “Un treno pieno di musica” dello stesso Cage, la mostra è un’occasione per comprendere quanto estremamente interessante sia stato quell’anno, crocevia di varie tendenze culturali. Sul piano musicale si assisterà, ad esempio, alla genesi del Rock demenziale degli Skiantos e dell’anarcho Punk dei Raf Punk, che si manifesterà negli anni successivi.
E dal ’77 Bologna, seppur ferita sul piano politico e sociale, emergerà quale centro di produzione culturale in grado di essere centrale nel panorama nazionale ed internazionale.
Non mancano, inoltre, le mostre dei cortei creativi, delle manifestazioni mastodontiche, dei funerali di Lorusso, delle barricate e degli scontri, in cui proprio il Teatro di Piazza Verdi era immerso in quegli anni.
stagione sinfonica 2016-2017
È la grande violinista russa Viktoria Mullova la protagonista del sesto appuntamento della stagione sinfonica del Teatro Comunale di Bologna, in programma sabato 22 aprile 2017 alle ore 20:30 nella Sala del Bibiena. Sul podio dell’Orchestra del Comunale, con un programma tutto incentrato su Jean Sibelius, è impegnato il Direttore Musicale del teatro felsineo Michele Mariotti, reduce da un personale successo a Monaco di Baviera e a Bologna, dove ha diretto rispettivamente Semiramide e il dittico formato da La voix humaine e da Cavalleria rusticana.
Vincitrice del primo premio al Concorso Sibelius di Helsinki a soli ventun anni e del concorso internazionale Čajkovskij nel 1982, Viktoria Mullova suona da oltre trent’anni nelle più prestigiose sale da concerto del mondo, dal Southbank di Londra alla Konzerthaus di Vienna e alla Carnegie Hall di New York, e con orchestre come la BBC Philharmonic Orchestra, l’Orchestre de Paris, la London Symphony Orchestra e la San Francisco Symphony, solo per citarne alcune.
Artista straordinariamente versatile, ha esplorato tanto il repertorio barocco – eseguito secondo la prassi dell’epoca – e classico, quanto quello moderno e contemporaneo, fino alle incursioni nella musica pop e jazz.
La solista russa – che suona uno Stradivari del 1723 e un Guadagnini del 1750 – interpreterà il Concerto in re minore per violino e orchestra op. 47 di Jean Sibelius, caposaldo della letteratura violinistica, composto tra il 1903 e il 1904, e rivisto nel 1905.
Nel segno di Sibelius si svolge anche la seconda parte del concerto, con la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43, caratterizzata da un colore più classico che romantico e da alcuni squarci luminosi, quasi mediterranei, che sembrano rievocare il soggiorno a Rapallo durante il quale il compositore finlandese la scrisse.
Il concerto sarà registrato e trasmesso in differita da Radio3.
Sistema Museale di Ateno
La sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi ospita due importanti collezioni dedicate all'arte dell'Estremo Oriente, quella di xilografie giapponesi della Fondazione del Monte e quella di stampe, pitture, libri e oggetti del Centro Studi d'Arte Estremo-Orientale.
In compagnia del dott. Alessandro Guidi, potremo conoscere e apprezzare la nuova selezione di stampe e oggetti in esposizione fino al prossimo maggio.
La visita guidata è gratuita, previo pagamento del biglietto di ingresso ridotto al Museo: 3€
Prenotazione obbligatoria.
Ingresso gratuito per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bolognalive
Il songwriter salentino ha iniziato la promozione del suo nuovo disco, “Summer Melodies”, lo scorso ottobre in Irlanda, passando poi per Berlino, Taranto e Roma. Questa data in trio si aggiunge alle tre che lo vedranno in giro per Milano, Avellino e Inghilterra ed Est Europa. Le sonorità di Tobia sono influenzate fortemente dal mare, dalle onde e trovano ispirazione nelle canzoni nate sulla Highway 61, l’autostrada del blues. Da Bob Dylan, passando per Jack Johnson, per il soul e il Mississippi, Tobia canta brani profondi che parlano di legami forti, della natura, dell’amore. Un viaggio sonoro che si basa sulle good vibrations della musica americana.
Dopo il concerto dj set sempre di Tobia Lamare i con i suoi 45 giri che infuocano da anni le estati salentine con soul, rock n roll, r'n'b, glam, disco e northern.
La storia dell’Unione Nazionale Protezione Antiaerea attraverso le carte della Prefettura di Bologna
Conferenze delle 4 tempora | primavera
Conferenza di Elena Gonnelli (archivista, direttore dell’Istituto Storico Lucchese Sezione Montecatini-Monsummano).
Lo scopo principale dell’UNPA, ente istituito nel 1934 e che rimarrà in vigore fino al 1943, era quello di istruire la popolazione civile sui pericoli della guerra aerea, predisponendo le misure di sicurezza necessarie. Attraverso le carte recentemente giunte in Archivio di Stato si cercherà di ripercorrerne la storia, osservando da vicino le norme, le azioni, le ricadute sulla popolazione e gli interventi sulla città di Bologna.
regia di Paolo Billi
Performance scenica su partitura di musica elettronica, organo e sirena-antiaerea live, con installazione visual art e azioni coreografiche.
Con Maddalena Pasini, la Compagnia del Pratello, Botteghe Moliére e la partecipazione di cittadini di ogni età.
Regia: Paolo Billi
Drammaturgia: Paolo Billi e Luca Alessandrini
Musiche: Scuola di Musica Applicata diretta dal M° Aurelio Zarrelli, Conservatorio GB Martini di Bologna
Evento in collaborazione con Pratello R'esiste in occasione delle manifestazioni per il 25 aprile.
Spettacoli ore 20.30 e 21.30
live
Trio bolognese che definisce ironicamente il proprio suono “ProgRockJazzFusionFunkAcid” dal nome eterno per confondere lo spettatore e celare il fatto che, tutto sommato, suonano Progressive Rock! Ironia e progressive rock sono il loro marchio di fabbrica sin dagli esordi del 2009: “nascono sotto l'unica e profonda ispirazione dell'Esserelà, un manichino sempre presente alle prove e ai concerti, protagonista indiscusso di ogni evento musicale e mondano, autore dei testi più introspettivi ed esperto conoscitore di musica bosniaca contemporanea!” Nel 2015 esce il primo album, intitolato Tuorl, che riceve ottimi giudizi dalla critica che riconosce diverse ispirazioni, fra cui Area, Mars Volta, Stefano Bollani, King Crimson, Calibro 35, Dave MatthewsBand, Snarky Puppy e Deus Ex Machina. Il disco permette alla band di incrementare l'attività dal vivo e di fare da gruppo spalla a concerti di Marta sui Tubi, Deus Ex Machina, Confusional Quartet, Fabio Zuffanti e Moongarden.
I Feat.Esserelà sono il batterista Lorenzo “il Brenzo” Muggia, il chitarrista Renato “l’Educato” Minguzzi e il tastierista Francesco “io Esco” Ciampolini.
In apertura concerto dei Marble House (Ita-prog rock): un sound univoco quanto mai sperimentale, seguendo le fondamenta del rock progressivo e dei circuiti underground.
la cantautrice irlandese a Bologna per il tour di presentazione del nuovo album “At Swim”
È cresciuta nella Contea di Meath, in Irlanda; si è poi trasferita a Dublino per studiare storia dell'arte al Trinity College, senza però concludere gli studi. Si appassiona alla musica attraverso l'ascolto di Maria Callas, ma la sua attività ha inizio grazie ad un incontro fortuito con Damien Rice, che la invita a cantare nei propri spettacoli. La collaborazione andrà avanti per circa sette anni, fino al 2007. Durante questo periodo, Lisa partecipa come corista o seconda voce a tutte le registrazioni di Rice, in particolare i due album O e 9. La carriera solista di Lisa Hannigan inizia dal momento in cui si interrompe quella fondamentale collaborazione e da allora non si è più fermata. L’album di debutto Sea Sew viene nominato ai Mercury Prize nel 2009 e diventa disco di platino in Irlanda. Il 17 gennaio 2012 pubblica il nuovo album, Passenger, con cui si è confermata la numero 1 in Irlanda. Il successo in Italia e nel resto d’Europa arriva con il secondo singolo What’ll I Do. Il terzo album At Swim è uscito alla fine del 2016 e vede la Hannigan confermarsi nella scena musicale folk-pop internazionale. Questo concerto vede l’inizio di una partnership tra Covo Club e l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Parte del ricavato di questo concerto infatti sarà devoluto all’AIRC per finanziare la ricerca scientifica.
Ingresso: 20 €
Apertura porte: ore 19.30
Inizio concerto: ore 20.30
Prevendite: circuito TicketOne
info@covoclub.it
mostra | opening 28 aprile h 20.30
La mostra è dedicata all'eccezionale sviluppo che l'astronomia amatoriale ha avuto nel nostro territorio seguendo il fil rouge della storia dell'Associazione Astrofili Bolognesi, costituitasi nel 1967 e che proprio quest'anno può celebrare il mezzo secolo di ininterrotta attività.
Una serie di ricchi pannelli illustra l'evoluzione delle tecniche osservative e fotografiche a disposizione dei molti astrofili che con passione e dedizione, oltre a supportare il lavoro dei colleghi astronomi, li hanno in alcuni casi preceduti nello scoprire comete e oggetti del profondo cielo.
È inoltre possibile ammirare una sezione espositiva comprendente strumentazione storica proveniente dal Museo della Specola facente capo a SMA Sistema Museale di Ateneo Alma Mater Studiorum
Università di Bologna insieme ai telescopi e alle camere moderne messi a disposizione dai soci dell'Associazione Astrofili Bolognesi.
In occasione dell’opening di venerdì 28 aprile h 20.30, sarà possibile partecipare gratuitamente a una sessione osservativa dell'occultazione di Aldebaran (ore 20.35 - 21.19).
Seguirà alle h 21.30 la conferenza, anch’essa ad ingresso gratuito, sul tema Anni '60, quando astrofili e astronomi andavano a braccetto: passato, presente e futuro dell’astronomia da Bologna verso le nuove frontiere della tecnica, sui passi di Guido Horn d’Arturo.
Con Flavio Fusi Pecci (INAF Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio Astronomico di Bologna; SAIt - Società Astronomica Italiana); Fabrizio Bonoli (Dipartimento di Fisica e Astronomia - DIFA, Alma Mater Studiorum Università di Bologna); Luigi Baldinelli (Socio Fondatore Associazione Astrofili Bolognesi). Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 28 aprile).
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuito.presentazione del libro di Loredana Putignani, “Vite di scarto Wasted Lives Underskin Sotto pelle” (Accademia Belle Arti Brera, 2016) | La Soffitta 2017
intervengono l’autrice e Fabio Acca
coordina Laura Mariani
Questo originalissimo libro, o meglio catalogo, curato e ideato da Loredana Putignani, può essere considerato una sorta di “spazio della memoria”, per citare una formula cara a Leo de Berardinis. L’autrice e ideatrice vi ha depositato in sintesi i segni, le parole, le immagini, le rifrazioni artistiche del percorso che, dal 2006 al 2016 (e in particolare nell’ultimo triennio), l’ha vista impegnata all’Accademia di Brera con giovani artisti, musicisti e performer provenienti da tutto il mondo. Un’esperienza che tracima dal perimetro puramente formativo per divenire gesto artistico a tutto tondo, declinato in formati ed eventi performativi capaci di intrecciare i riferimenti più importanti dell’artista: da Neiwiller allo stesso de Berardinis, da Kantor a Pasolini, da Beuys a Tarkowski.
Loredana Putignani ha collaborato con il Teatro dei Mutamenti di Antonio Neiwiller dagli inizi degli anni Ottanta. Ha lavorato con Leo de Berardinis a numerose messe in scena, da Ha da passà ’a nuttata, su Eduardo, fino a Don Giovanni di Mozart. Ha diretto i gemelli Janicky di Kantor ideando uno spettacolo su Beckett, Terremare, e creando un ponte di ricerca tra la Galleria Krzystofory di Cracovia, Napoli e il Teatro Argentina di Roma. Nel 1996 è autrice e regista dello spettacolo Rom-Stalker, di cui pubblica libro e video. La sua ricerca si esprime in particolare nel rapporto di sintesi tra teatro e arti visive. Realizza performance, video e spettacoli, opere e installazioni, tra cui negli ultimi anni: Materiali di Isolamento, Visioni Madri Migranti, La conquista dell’Inutile.
(Italia, Thailandia/2016/74') | Anteprima Sala Bio
Uno contro uno, la folla che grida il tuo nome, l’avversario di fronte a te. Non c’è scampo, non puoi rimandare, non puoi scappare: devi affrontarlo, una volta per tutte. Chantal Ughi era una modella, un’attrice, una cantante, ma la sua vita apparentemente spensierata nascondeva un passato oscuro. Non bastavano le passerelle, i set cinematografici e i palcoscenici a risolvere quel passato. Ci voleva il ring. È nel Muay Thai, la boxe tailandese, che Chantal ha trovato il modo di affrontare i suoi demoni: trasferitasi in Thailandia, sotto la guida di un maestro locale, al Muay Thai si è dedicata anima e corpo, vincendo quattro titolo mondiali. Ma non le basta, c’è ancora qualcosa da sputare fuori, un’ombra da affrontare, da prendere a calci, precisi e potenti come solo lei sa darne. Chantal torna sul ring, oggi, per riconquistare la cintura di campionessa del mondo; ma questa volta, per vincere veramente, dovrà affrontare il più temibile dei nemici: se stessa.
Segui il link compila il form e inserisci il codice partner CA19PR per riservare un biglietto a 4€ anziché 5,50€
presentazione dei volumi di Lina Prosa e di Maria Cristina Mauceri e Marta Niccolai | La Soffitta 2017
intervengono le autrici + momenti performativi di Lino Fiorito e Angela Malfitano
coordina Laura Mariani
Trilogia del Naufragio (Editoria & Spettacolo, 2013) - Lampedusa Beach, Lampedusa snow e Lampedusa Way - ruota intorno al tema dell’emigrazione clandestina sulla rotta di Lampedusa e dell’Europa e nasce dalla necessità dell’autrice di prendersi carico di chi non conta nulla, dandogli un nome e, dunque, il diritto all’identità e alla parola. Il tema, reinventato dal linguaggio poetico e teatrale, riscrive sul corpo dell’emigrante la metafora della condizione umana contemporanea. Valorizza l’esperienza estrema dei viaggiatori illegali del Mediterraneo come richiamo universale alla necessità e al diritto di ogni uomo di andare ‘al di là’, oltre qualunque frontiera e limite. I testi sono stati tradotti in francese, italiano, catalano, croato, inglese, bretone, tedesco.
Nuovo Scenario Italiano (Edizioni Ensemble, 2015) - Stranieri e Italiani nel teatro contemporaneo analizza la figura dello straniero in trentanove testi teatrali di drammaturghi nativi e migranti dal 1988 al 2010, con lo scopo di evidenziare le immagini degli stranieri e degli italiani rappresentati, sottolineandone differenze e similitudini culturali. Nel teatro, più che nella narrativa, la presenza dei migranti ha dato vita a una poetica dell’incontro tra identità culturalmente diverse, significativa anche a livello politico. Infatti, grazie al rapporto che si instaura tra attori e pubblico, tra scena e vita, i testi trattati svolgono un ruolo importante di sensibilizzazione sui temi delle diversità, mentre gli autori esperiscono una dimensione transculturale, ancora non del tutto studiata.
Percorsi nei musei alla scoperta di tesori antichi, oggi conservati in alcuni tra i luoghi più suggestivi della città | speciale Card Musei Metropolitani
Niente per me...tutto per voi! Ovvero la storia di uomini illustri e delle loro incredibili Collezioni donate a Bologna. Due nuovi percorsi intermuseali per condurre bambini e famiglie alla scoperta di tesori antichi, oggi conservati in alcuni tra i luoghi più suggestivi della cittá. Istituzione Bologna Musei e SMA – Sistema Museale di Ateneo insieme per offrire gratuitamente e in esclusiva agli abbonati Card Musei Metropolitani un'occasione unica di vivere i musei e fare esperienza del loro patrimonio e della nostra storia comune.
Sabato 6 maggio ore 10.30Nel corso del '600 due illustri bolognesi decisero di donare le loro preziose collezioni di reperti straordinari provenienti da tutto il mondo al Comune di Bologna, a patto di custodirle in un luogo appropriato dove ricercatori e curiosi avrebbero potuto osservarle e studiarle. Ancora oggi molti degli oggetti di Ulisse Aldrovandi e Ferdinando Cospi sono esposti all'interno di alcuni dei più importanti musei della città come il Museo Civico Archeologico, il Museo Civico Medievale e il Museo di Palazzo Poggi. È proprio in questi luoghi che i partecipanti, coinvolti in una divertente caccia al tesoro, andranno a cercarli, per poi comporre una personalissima camera delle meraviglie.
Per genitori e bambini da 5 a 8 anni (fino a due bambini per ogni adulto abbonato CARD; Max 15 bambini). Ritrovo alle 10.30 al Museo Civico Medievale
Sabato 6 maggio ore 15.30Un viaggio alla scoperta di reperti rari e interessanti conservati nelle sale del Museo Civico Medievale e del Museo di Palazzo Poggi. Armi ottomane, fortificazioni, coralli, navi e un baule pieno di misteriosi oggetti saranno gli indizi attraverso i quali ricostruire la vita affascinante e avventurosa di Luigi Ferdinando Marsili: combattente, filosofo, scienziato e collezionista di oggetti d'arte orientali e occidentali. Al termine del percorso i partecipanti, divisi in due squadre, saranno i protagonisti di una speciale battaglia navale, dove solo la conquista della conoscenza porterà ad una vittoria certa!
Per genitori e bambini da 9 a 11 anni (fino a due bambini per ogni adulto abbonato CARD; Max 15 bambini). Ritrovo alle 15.30 al Museo Civico Medievale
Info e prenotazioni: mamboedu@comune.bologna.it; tel. 051 6496628Piccoli tesori nascosti: visite guidata speciali per chi ha la Card Musei Metropolitani Bologna
Domenica 14 maggio ore 10
ANNULLATO: Teatro Comunale Ebe Stignani
Ritrovo in piazza Ferri/via Verdi 1
Domenica 21 maggio ore 10
Museo San Domenico: Collezioni d’Arte della Città
Ritrovo all’ingresso - via Sacchi 4
Domenica 28 maggio ore 10
BIM Biblioteca Comunale: Libreria Francescana
Ritrovo all’ingresso - via Emilia 80
Le visite avranno la durata di 1h / 1h30. Gli iscritti dovranno presentarsi 10 minuti prima dell’inizio della visita con la Card Musei Metropolitani. La partecipazione è gratuita e riservata ai possessori della Card Musei Metropolitani
Prenotazione obbligatoria (max 30 persone) all’ Ufficio IAT tel 0542.602207
Galleria Centro Cittadino, Via Emilia 135 entro le ore 10.00 del giorno precedente la visita
Il Teatro Comunale Ebe Stignani, inaugurato nel 1812, fu ricavato dalla trecentesca chiesa di San Francesco situata al piano superiore dell’omonimo complesso; durante il dominio napoleonico, la chiesa venne chiusa e il progetto di conversione in teatro affidato all’architetto Giuseppe Magistretti. Tre anni dopo l’inaugurazione, mutato il clima politico, un decreto pontificio ne provocò la chiusura per incompatibilità tra la preesistente struttura religiosa e la nuova destinazione a luogo di spettacoli. Riaprì nel 1831, a condizione che le autorità comunali ne riadattassero la facciata, cancellandone ogni richiamo alla preesistente chiesa.
Museo San Domenico: il nuovo percorso museale, costruito per nuclei tematici e cronologici e aperto al pubblico nel 2011, espone circa 600 pezzi tra dipinti, sculture, ceramiche, disegni, monete e medaglie delle collezioni civiche; insieme costituiscono i capitoli di una storia per immagini dal Medioevo alla contemporaneità che ha come filo conduttore la città di Imola di cui mettono in luce luoghi, avvenimenti, gusti e stili di vita. Si tratta di opere diverse per epoca, qualità e rarità.
Libreria Francescana: situata nel convento francescano risalente alla seconda metà del XIV, la libreria dei Minori conventuali costituisce il nucleo più antico dell’attuale Biblioteca comunale di Imola. La libreria francescana conserva circa 10.000 volumi, per lo più edizioni dal XV al XIX secolo: classici, testi della storiografia greca e latina, opere di maggiori filosofi, Bibbie, testi dei principali autori cristiani dei primi secoli e dei teologi, trattati di eloquenza sacra. L’aula è stata restaurata nel 2000 in occasione del Giubileo e a seguito di questo intervento sono state portate alla luce alcune decorazioni murarie prima celate dai libri.