Compagnia La Ragnatela
Musical in 2 parti tratto dall’omonimo film della MGM di Stephen Vincent Benet
testo: Lawrence Kasha e David Landay
liriche: Johnny Mercer
musiche: Gene de Paul, nuove canzoni di: Al Kasha e Joel Hirschhorn
coreografie: Chiara Morini
Festa della Liberazione
Proiezioni al Kinodromo @Cinema Europa (Via Pietralata 55) h 18 e h 19.30 del film “Non ci è stato regalato niente” di Eric Esser (documentario, 2014, Germania – Italia, 58′)
Annita Malavasi aveva 22 anni quando nel 1943 le truppe tedesche occuparono l’Italia, fino a quel momento alleata. La partigiana “Laila” ha trasmesso informazioni, trasportato armi, si è mossa tra le unità combattenti prendendo personalmente parte alla lotta armata. Per oltre un anno è rimasta sui monti dell’Appennino Reggiano a combattere contro l’occupante tedesco, dovendosi inoltre imporre in quanto donna tra gli uomini delle comunità montane dell’epoca.
Sul finire della guerra Laila è stata una delle poche donne comandanti della Resistenza italiana.
Il film racconta la storia di un'emancipazione lunga una vita, cominciata con la liberazione dal fascismo. Laila e due sue compagne, Gina “Sonia” Moncigoli e Pierina “Iva” Bonilauri, raccontano della propria esperienza nella #Resistenza e di cosa essa abbia significato per loro e per molte altre donne.
LOFT Open Day
Apertura straordinaria dell’HUB Audiovisivo dell’Associazione Culturale Kinodromo.
Il LOFT sarà aperto tutto il giorno per visite negli spazi di coworking, presentazione delle attività, proiezioni, musica, bar&food.
Dalle h 20 SPACCA IL SILENZIO! live
presentazione del libro di Christian Rovatti (Giraldi, 2016)
Dialogano con l'autore Stefano Dalmonte bibliotecario e scrittore e Simona Lolli docente universitaria. Introduce la serata Daniele degli Esposti responsabile dell'ufficio cultura del Quartiere Navile.
Ivan si sente smarrito, braccato, stretto d'assedio, in bilico sull'abisso; e l'abisso è uno specchio che riflette il suo nome e raddoppia la sua solitudine, imprigionandolo dentro se stesso. Frugando nel suo passato, tra reliquie impolverate e brucianti ricordi, Ivan cercherà di dare un nuovo senso al proprio presente e al proprio futuro.
Christian Rovatti nasce a Bologna, dopo una breve esperienza chitarristica, si orienta alla batteria. Alla sua attività di musicista ed insegnante affianca inoltre, saltuariamente, quella di direttore artistico ed organizzatore di iniziative culturali a carattere musicali. Ha pubblicato due romanzi di narrativa.
di Holly Morris, Anne Bogart (USA 2015, 70') | #Resilienze7
Un gruppo di anziane signore non si arrende e continua a vivere in una delle aree più radioattive del mondo. Condividono un territorio letale, ma anche meraviglioso, con altri clandestini come scienziati, militari o amanti del pericolo, che vi si addentrano inseguendo scenari da videogiochi post-apocalittici.
Donne che hanno deciso di tornare in queste terre dopo il disastro del 1986, sfidando le autorità e a rischio della loro stessa vita, e che, come i lupi, le alci o i cinghiali ricomparsi nelle foreste della zona, sono un vero e proprio simbolo della capacità di sopravvivenza e adattamento resiliente della natura stessa ai disastri ambientali.
Denjs Calvaert, “Noli me tangere”, olio su tela, 1575-1585
Per la rassegna "Rare visioni" viene esposta a Palazzo Pepoli Campogrande una tela del pittore di Anversa, ma bolognese di adozione, Denjs Calvaert.
Fondendo suggestioni derivanti da Correggio e dallo stile manierista di gusto romano, Calvaert raffigura l'incontro tra Cristo e la Maddalena nella mattina della Resurrezione.
Mentre piange di fronte al sepolcro, Maria Maddalena incontra il Cristo risorto, ma lo scambia per il custode del giardino. Con la frase “Noli me tangere”, Cristo le chiede di non trattenerlo perché deve ancora salire al Padre.
Nel dipinto, allo slancio della raffinata Maddalena che riconosce infine il Salvatore, si contrappone il gesto di distacco di Cristo, che regge una vanga a ricordare la confusione della donna sulla sua identità.
Ingresso con biglietto della Pinacoteca Nazionale di Bologna.
(USA/1939) di Victor Fleming (101'). Fantastico. Dai 4 anni in su
Una favola musical che trova la sua ragion d'essere in un'immortale canzone, Over the Rainbow, e in una voce che s'impenna limpida sulla soglia estrema dell'infanzia. Un film di fondazione dell'immaginario americano: "Non ebbe gran successo all'uscita. Ci vollero vent'anni per recuperare i costi. Ma poi finì per essere trasmesso così spesso in televisione che l'America si ritrovò ipnotizzata a fissare uno strano riflesso di sé" (Peter von Bagh). Judy Garland s'aggira inquieta nella terra di nessuno che precede l'adolescenza, finché un tornado la solleva in volo dal grigio Kansas e la trasporta oltre l'arcobaleno. Lo schermo s'accende di colori e forme ai bordi dell'allucinazione, le immagini si compongono in allegorie, le scarpette rosse schiacciano streghe cattive
come Eva la testa del serpente. La morale che tanto dispiacque a Salman Rushdie, "nessun posto è bello come casa mia", avrebbe dominato almeno due decenni successivi di cinema americano. (pcris)
Fantastico. Dai 4 anni in su
l'autore ne parla con Massimo Carozzi, sound artist e musicista
Per 12 anni, Dmitry Vasilyev, giornalista e music promoter Moscovita, ha lavorato alla stesura del libro Viva Italia. Dmitry parla della sua esperienza e della storia di questo progetto. Il libro è accompagnato da una enorme raccolta di musiche: 4 CD di pezzi inediti di artisti italiani.
Viva Italia è una panoramica storica sulla musica sperimentale in Italia negli ultimi 60 anni. E' il primo tentativo fatto in Russia di un approccio sistematico alla conoscenza dei fenomeni culturali legati alla musica sperimentale, Industrial, elettroacustica, avantgarde e alle altre musiche insolite provenienti dall'Italia. Contiene informazioni su più di 800 musicisti, le loro foto e le descrizioni dettagliate dei loro album. Gli articoli sono raggruppati in 5 capitoli: Primi experiment electronic (1955-1980); musica academic, new wave e Industrial Music (1980-1984); epoca pre-digitale (1985-1995); la scena contemporanea (1996-2015).
Dmitry Vasilyev è un giornalista residente a Mosca. Da moltissimi anni attivo sulla scena underground musicale Russa e Internazionale. Dal 2004 cura l'etichetta discografica Monochrome Vision, con la quale ha pubblicato più di 50 CD di musica sperimentale proveniente da tutto il mondo.
Fa parte della giuria per il concorso musicale internazionale Prix Russolo. Nel 1995 fonda la rivista IEM che passa in pochi numeri da fantine di culto a rivista professionale distribuita nei circuiti legati alle musiche di ricerca. Attualmente IEM è un podcast settimanale seguito in tutto il mondo (più di 250 edizioni) dedicato alla diffusione in internet di artisti ed etichette legate alle scene musicali sperimentali e radicali.
I Muri di Berlino Tour 2017
Orari dei musei per le feste di Pasqua
Pinacoteca Nazionale di Bologna
Via delle Belle Arti, 56
Sessanta/Ottanta (fino al 17 aprile)
16 e 17 aprile 8.30-19.30
Palazzo Pepoli Campogrande
Via Castiglione 7
Rare visioni. Esposizioni temporanee di dipinti dai depositi
16 e 17 aprile 8.30-19.30
Chiusura per riposo settimanale martedì 18 aprile.
Sistema Museale d’Ateneo – Università di Bologna
Orari dei musei universitari in occasione delle festività pasquali >>
Genus Bononiae Musei nella città
Costruire il Novecento. Capolavori della Collezione Giovanardi
sabato 15 aprile 10- 19
domenica 16 aprile 10– 19/ Visita guidata ore 17
lunedì 17 aprile 10– 19/ Visita guidata ore 17
lunedì 24 aprile 10 – 19
martedì 25 aprile 10– 19/ Visita guidata ore 17
La macchina del Tempo
domenica 16 aprile 10– 19
lunedì 17 aprile 10– 19
lunedì 24 aprile 10– 19
martedì 25 aprile 10– 19
domenica 16 aprile 11– 19
lunedì 17 aprile 11– 19
lunedì 24 aprile CHIUSO
martedì 25 aprile 11– 19
Mostra Lumen – Nino Migliori
domenica 16 aprile 10 – 19 (Compianto di Niccolò dell’Arca: 10.30 -18.30)
lunedì 17 aprile 10 – 19 (Compianto di Niccolò dell’Arca 10.30 -18.30)
lunedì 24 aprile 10– 19 (Compianto di Niccolò dell’Arca 10.30 -18.30)
martedì 25 aprile 10– 19 (Compianto di Niccolò dell’Arca 10.30 -18.30)
Al chiaro di luna di Giovanni Romagnoli
domenica 16 e lunedì 17 aprile 10.30-18.30
martedì 25 aprile 10.30-18.30
lunedì 1 maggio 10.30-18.30
Palazzo Albergati
Via Saragozza 28
MIRÓ! Sogno e colore
domenica 16 aprile 10.00 – 20.00
lunedì 17 aprile 10.00 – 20.00
martedì 25 aprile 10.00 – 20.00
lunedì 1 maggio 10.00 – 20.00
Fondazione MAST
Via Speranza, 42
Lavoro in movimento – Lo sguardo della videocamera sul comportamento sociale ed economico (fino al 17 aprile)
domenica 16 e lunedì 17 aprile 10 – 19
Galleria d'Arte Moderna Raccolta Lercaro
Via Riva di Reno, 57
Paolo Manaresi. I colori dell’inquietudine
Chiuso il 15 e 16 aprile (Sabato Santo e Pasqua), il 25 aprile, il 1° maggio
Aperto il 13 e 14 aprile (Giovedì e Venerdì Santo) con orario ordinario (10-13)
il 17 aprile (Lunedì dell’Angelo) con orario festivo (11-18.30)
il 2 giugno con orario ordinario (10-13)
Orari di apertura ordinari: giovedì e venerdì, 10-13, sabato e domenica, 11-18.30
Palazzo Belloni
Via Barberia 19
Dalì Experience
domenica 16 aprile 9.00 – 12.30 e 15.00 – 18.30
lunedì 17 aprile 10.00 - 20.00
lunedì 24 aprile 10.00 – 20.00
Biblioteca dell’Archiginnasio
Piazza Galvani 1
Mostra delle illustrazioni di Miren Asiain Lora
Vet aquí una vegada… / C’era una volta… – Sharing a Future. Books in Catalan Bologna 2017
16 aprile 15 - 19; 17, 23, 25, 30 aprile e 1 maggio ore 10 - 19
Tutte le mostre in corso >>
visita guidata
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso al museo gratuito
Visita guidata € 4,00 a partecipante
visita guidata
Visita guidata a cura di Paolo Cova.
Nella storia dell'arte bolognese rinascimentale e barocca, l'evoluzione e lo sviluppo delle cornici percorre strade impensabili con risultati di straordinario pregio.
Il visitatore verrà condotto alla scoperta di questa pratica artistica, che raggiunse il massimo del suo splendore nell'epoca barocca e venne giustamente celebrata dalla collezione del Museo Davia Bargellini, unica nel suo genere a livello mondiale
(USA/2016) di Garth Jennings (110'). Animazione. Dai 6 anni in su
Un koala azzimato, padrone di un teatro un tempo glorioso, tenta di riportare il suo gioiello agli antichi splendori con uno straordinario talent show canoro. Vi partecipano un topo intonato ma imbroglione, una timida elefantina adolescente, una madre scrofa esaurita, un giovane gorilla gangster e una porcospina punk-rock. "Alla Illumination Entertainment (quella dei Minions, per capirci) sanno come fare di un film una festa, preparando il crescendo di ritmo e di emozione" (Marianna Cappi).
Animazione. Dai 6 anni in su
(L'Économie du couple, Francia-Belgio/2016) di Joachim Lafosse (100')
Dopo l'amore, la separazione. Sentimentale e materiale. La casa, il denaro, il cibo, le ore da trascorrere con le figlie. Marie e Boris (Bérénice Béjo e Cédric Kahn) sperimentano la penosa concretezza della fine d'un matrimonio. "Ciascuno reclama la sua parte, prigionieri di uno spazio da cui non possono (e non vogliono) uscire. La macchina da presa li segue, li sfiora rimarcando l'erranza disordinata, ripetitiva, ossessionata che li trasloca attraverso l'appartamento, silenziosi, incomprensibili l'uno all'altra" (Marzia Gandolfi).
(Italia/1948) di Mario Mattoli (81')
"Mattoli richiama Totò per Fifa e arena, parodia del Sangue e arena di Rouben Mamoulian ma figlio anche della fama di Manolete, il matador morto l'anno prima. Totò diventa Nicolete, ex farmacista fuggito a Siviglia perché scambiato per un serial killer, e si diverte a parlare spagnolo maccheronico come nel vecchio avanspettacolo Dalla calza al dollaro. La scena culto è quella in cui Totò spia le nudità della Barzizza dietro un acquario, continuamente impedito dal passaggio di un pesce". (Alberto Anile)
(Italia/1953) di Steno (86')
Precede La patente di Luigi Zampa, episodio del film collettivo Questa è la vita (Italia/1954)
Dalla commedia di Pirandello, una rarità nella filmografia totoesca. "Un prodotto internazionale, girato col belga Gevacolor, la collaborazione alla sceneggiatura di Brancati, la presenza nel cast di Orson Welles, genio in esilio. Il professor Lo Vico (l'Uomo, Totò) è in crisi perché l'amante (la Virtù, Viviane Romance) è incinta; l'unica via d'uscita è aspettare il ritorno del marito (la Bestia, Welles), marinaio brutale e infedele, e attirarlo nel talamo in modo da giustificare la nascita come legittima. Malgrado le occasioni salaci, Totò evita la macchietta e gira con un ammirevole sottotono" (Alberto Anile). Pirandelliana anche l'origine di La patente, dove Totò è alla paradossale ricerca della patente di jettatore: "L'incontro è felice, anche per gli umori sinistri del soggetto che si attagliano così bene al lato oscuro di Totò". Copia proveniente da Museo Nazionale del Cinema - Torino. Per gentile concessione di Filmauro e Viggo
(USA/2017) di M. Night Shyamalan (116')
Mai le personalità multiple al cinema avevano raggiunto una tale esponenziale moltiplicazione. Kevin, o quel che di lui rimane nella lotta tra le identità, ne ha ben ventitré. Una delle più crudeli, Dennis, rapisce tre ragazze. Da qui parte il thriller con venature horror diretto da M. Night Shyamalan. Dopo grandi successi come Il sesto senso e Unbreakable e un periodo di crisi (auspicabilmente) chiuso con After Earth, il regista americano d'origine indiana conferma di essere tornato a nuova vita dopo il precedente horror, The Visit. (aa)
(Italia/1940) di Amleto Palermi (84')
"È il primo film di Totò davvero professionale, vivace nella scrittura e concitato nel montaggio, ben servito da un cast artistico più che adeguato, condotto con mano sicura da un abile regista. Totò, è vero, è ancorato a un testo conosciuto [...] ma non dimentica mai la propria natura profonda, gli slanci dionisiaci, i fuochi d'artificio in repertorio. San Giovanni decollato rimarrà una delle pellicole più godibili e divertenti della sua carriera, la migliore del suo primo periodo" (Alberto Anile).
In collaborazione con CSC - Cineteca Nazionale
(Rikos ja rangaistus, Finlandia/1983) di Aki Kaurismäki (94')
Dostoevskij a Helsinki per il film d'esordio di Kaurismäki: "un omaggio all'età dell'oro in cui un solo omicidio era sufficiente a costruire una storia". Rimane fedele allo spirito della vicenda, ma il ‘logo' è già inconfondibilmente suo: personaggi attoniti, paesaggi straniati, molta azione e niente psicologia. "Kaurismäki ha descritto una Finlandia marginale, un mondo di sfortunati e di perdenti, di cui coglie la luce magica, la sofferenza autentica, la compassione profonda e l'umorismo, con un fantastico senso dello stile. La sua durezza è netta e spietata. Dostoevskij e Bresson appaiono come interlocutori che lui tratta alla pari, sorretto dalla coscienza ingenua del proprio valore" (Peter von Bagh).
(Francia-2016) di Claire Simon (119')
La Fémis è la Scuola nazionale di cinema in Francia. Nelle sue aule sono passati Malle, Resnais, Angelopoulos, Ozon. I criteri d'ammissione sono molto selettivi e la commissione esaminatrice, oltre al talento, deve valutare nei candidati l'attitudine al lavoro. Il film di Claire Simon, miglior documentario sul cinema di Venezia Classici 2016, racconta le discussioni, le argomentazioni con cui una professione sceglie i propri eredi mettendosi in discussione con coraggio.
(King of the Belgians, Belgio-Paesi Bassi-Bulgaria/2016) di Peter Brosens e Jessica Woodworth (94')
Due registi "autentici giramondo esperti in spaesamento geografico e concettuale" (Fabio Ferzetti) con una bizzarra idea di partenza: "Mettiamo un re belga a Istanbul, con una catastrofe naturale e una crisi politica in atto, e poi lanciamolo in un rocambolesco viaggio a piedi verso casa, in incognito, pieno di contrattempi, rese dei conti e momenti di gioia. Ovvero, il dislocamento come essenza della commedia". Il re è, appunto, allo sbando ma nel corso di questa stralunata commedia on the road travestita da documentario riscoprirà un'inattesa libertà.