Professore di sociologia e antropologia all’Università Marc Bloch di Strasburgo, noto saggista e scrittore, David Le Breton sarà l’ospite d’onore della giornata del Premio Corazza. È autore di libri come Il mondo a piedi che elogiano il cammino e la lentezza come riscoperta del mondo e di se stessi. Numerosi gli studi in cui si è soffermato sul corpo e sui suoi significati metaforici, sui cinque sensi e sul loro rapporto con la società: “Il corpo – ha detto Le Breton - è sempre più un’estensione dell’anima, una misura del mondo”.
In quest’ambito rientra anche l’interesse per la pelle e per i suoi significati legati alla società e al mondo dell’arte. Nel recente saggio La pelle e la traccia. Le ferite del sé Le Breton si è soffermato sulle lesioni corporali che le persone si autoinfliggono deliberatamente, nel contesto delle nostre società contemporanee. Uomini o donne si feriscono per “regolare” e contenere le proprie tensioni. La pelle diventa la superficie d'iscrizione del loro malessere. Si cambia il proprio corpo perché non si può cambiare l'ambiente circostante. Le ferite corporali diventano allora non un indice di follia, ma una particolare forma di lotta contro il male di vivere che segnala l'inadeguatezza della parola e del pensiero. L'alterazione del corpo è una ridefinizione di sé in una situazione dolorosa, un andare al di là del socialmente consentito per sentire qualcosa di forte - come se la vita normale non bastasse più. All'analisi di questa auto-chirurgia, particolarmente diffusa tra gli adolescenti, David Le Breton aggiunge una riflessione sulle ferite corporali intenzionali in situazione carceraria - marchi indelebili che esprimono la resistenza all'umiliazione e alla reclusione - nonché sugli artisti esponenti della Body Art che, attraverso performances dolorose, provano a scuotere lo specchio sociale.
a seguire: L’arte a fior di pelle: performance di Virginia Galli (Comunicazione e Didattica dell’arte)
La pelle dipinta e i suoi significati nella storia dell’arte: da Courbet a Lucian Freud e Marina Abramovic. Azione poetica – performativa, con letture di brani di Ovidio, Balzac, Pavese, Pasolini.
Un’esposizione di trenta opere d’arte che hanno per oggetto la pelle. La nostra “corteccia” e superficie esterna viene scrutata, indagata, reinventata attraverso il linguaggio della scienza e mediante i linguaggi creativi di pittura, scultura, grafica, audiovisivi, fumetto e illustrazione, decorazione, design: ruota intorno a questi temi la mostra collettiva Involucro emotivo, legata alla prima edizione del Premio Fondazione Natalino Corazza Psoriasi & Co., che la Fondazione stessa ha istituito in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nell’ambito di un progetto coordinato dalla docente Silvia Spadoni.
La mostra è composta dalle 30 opere selezionate fra oltre 260 lavori di studenti che hanno partecipato al bando promosso dalla Fondazione Corazza. Tra i finalisti verranno scelte le tre opere vincitrici, alle quali saranno assegnati il primo premio di 2.500 euro, il secondo di 1.500 e il terzo di 800 euro. La giuria è composta da Valeria Corazza, presidente della Fondazione, dal direttore dell’Accademia Enrico Fornaroli, dalla docente e critica d’arte Silvia Evangelisti, dalla presidente dell’Associazione delle gallerie d’arte moderna e contemporanea di Bologna Patrizia Raimondi, dall’artista e curatore del Premio Giovanni Bellavia.
Inaugurazione: venerdì 7 aprile 2017, ore 14.30.
Orari: lunedì-venerdì ore 10-19, sabato ore 10-14, domenica chiuso.
live
Tobia Poltronieri (nato nel 1988) è un cantante, compositore e chitarrista di Verona, Italia. Tobia è un nome preso dalla Bibbia, in lingua ebraica significa "Dio è buono". Ha studiato Arti Visive presso lo IUAV di Venezia, ed è fondatore del collettivo aperto C+C=Maxigross (attivo dal 2010), costantemente in tour in locali e festival internazionali come Primavera Sound (Barcelona, ES), CMJ (New York, US) e Miami (Milano). Da quando aveva 18 anni è stato parte della scena underground italiana suonando con progetti post-folk come Ancher e twee pop come Klein Blue, fondando l'etichetta e studio di registrazione Vaggimal Records e organizzando numerosi eventi culturali con la sua comunità. Il suo evento principale (come direttore artistico) attualmente è il Lessinia Psych Fest ("International Festival of Folk and Psychedelic Music"), che dal 2014 porta sui Monti Lessini artisti come Lino Capra Vaccina, Jennifer Gentle, The Pussywarmers, Iosonouncane. Dopo dieci anni di concerti in band ha cominciato a suonare in solo sotto il nome di TOBJAH.
incontro
Ristampa del catalogo in occasione del quarantesimo anniversario della Settimana internazionale della Performance.
Incontro con Renato Barilli.
In occasione del quarantesimo anniversario della prima edizione della Settimana internazionale della Performance, che si tenne nel giugno del 1977 principalmente negli spazi della Galleria d'Arte Moderna di Bologna (dalla quale discende il MAMbo), il museo sta sviluppando un progetto di recupero e riproposizione delle fonti storiche e documentali dell'evento che fu un vero e proprio spartiacque per la cultura artistica della città.
È con questo spirito che, grazie al supporto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, le Edizioni MAMbo realizzano la ristampa anastatica del volume di documentazione della manifestazione, edito nel 1978 da La Nuova Foglio Editore con il titolo La Performance, diventato nel tempo introvabile e attualmente non disponibile per il pubblico.
La ristampa anastatica viene presentata al pubblico giovedì 13 aprile alle h 17 nella Sala Conferenze MAMbo in un incontro con Renato Barilli, che conversa con il Presidente dell'Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi.
Introduce Bruna Gambarelli, Assessore Cultura e progetto nuove centralità culturali nelle periferie del Comune di Bologna e interviene Maura Pozzati, Consigliere di Amministrazione della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Il volume sarà in vendita dal 13 aprile al corrainiMAMbo artbookshop.
(ESP - rock'n'roll - Heavenly)
I The Parrots hanno suonato ovunque: Europa, Stati Uniti, America Centrale... Dopo tre anni e una mezza dozzina di singoli ed EP, sono pronti per presentare al Covo Club il loro primissimo album "Los Niños Sin Miedo", uscito lo scorso agosto su Heavenly.
A seguire: Bee Bee Sea (ITA - psych rock - Glory Records)
(ITA - pop - Maciste Dischi)
Gazelle presentano il loro album d’esordio:Super Battito
“Troppo facile bollarlo come il prossimo Calcutta, secondo noi c’è molto di più” Deer Waves
A seguire: Luoghi Comuni (ITA - pop - Phonarchia Dischi)
la nuova pièce di Renato Barilli
La nuova pièce di Renato Barilli “Clarissa scrive a un’amica - Il carteggio tra Clarissa Harlowe e Anna Howe” debutta in prima assoluta. Si tratta di un dramma ricavato dal capolavoro di Samuel Richardson, scritto tra 1747 e il 1748.
Con Agnese Corsi e Simona Ortolani, regia di Nino Campisi.
Una produzione Teatro del Navile - Compagnia Teatro Studio.
La pièce di Barilli, ora pubblicata nel libro “Tre pièces tra il moderno e il contemporaneo”, edito da Bibliotheca Albatros nella collana Libertateslibri, concepita come lettura scenica, condensa in venti pagine il monumentale scambio epistolare tra Clarissa e l’amica Anna. Nella trascrizione scenica di Nino Campisi la lettera con cui Clarissa Harlowe racconta l’inganno architettato da Lovelace per spingerla ad abbandonare la casa paterna, diventa un monologo affidato all’interpretazione di Agnese Corsi, affiancata in scena da Simona Ortolani nel ruolo dell’amica Anna Howe.
Ingresso riservato ai soci: Tessera € 1,00 – Biglietti: Intero €10,00 - Ridotto € 8,00
Orari spettacoli: sabato 8 aprile h 21 - domenica 9 aprile h 17.
Orchestra Sinfonica Utrechtsch Studenten Concert | Coro del Collegium Musicum
Bas Pollard – direttore
Musiche di
spettacolo per bambini da 6 a 10 anni
Racconteremo i luoghi del paese delle meraviglie e i personaggi surreali della storia.
Con quella sana follia e quella “strana malattia che si chiama fantasia” cercheremo Alice.
In cerca di Alice è una storia strana, in cui si gioca col linguaggio e sul linguaggio.
Un esercizio di fantasia che mette a nudo il lato irrazionale della natura umana, con cui i bambini, molto più degli adulti, si confrontano serenamente.
Arte e Salute Ragazzi Nel Paese delle meraviglie
Dopo aver affrontato Pinocchio, la compagnia di Arte e Salute Ragazzi sviluppa un nuovo progetto alla ricerca di Alice nel paese delle meraviglie. In cerca di Alice è la prima fase di un percorso che porterà alla creazione di una nuova produzione nella stagione 2017-2018.
Uno studio, una prima tappa di ricerca e confronto diretto con il pubblico.
spettacolo per bambini da 11 anni
Lo spettacolo prende spunto dalle parole profonde, poetiche e a volte taglienti di Erri De Luca.
Parole che raccontano la storia di un ragazzo solitario che cresce in una Napoli rumorosa. I suoi occhi guardano un mondo di sintonie e contraddizioni, e le sue orecchie ascoltano i ricordi di un passato di rivolte, avventure e meraviglie attraverso i racconti del portire del suo palazzo. I suoi incontri e lo scontro con l’animo scuro della sua città lo accompagneranno nella sua crescita e lo porteranno a un inaspettato cambiamento di rotta.
Il Gruppo Laboratorio Inizio Tassativo è formato da un gruppo di ragazzi che, dopo aver frequentato per anni i laboratori teatrali de La Baracca, realizza spettacoli per bambini e ragazzi in maniera autogestita.
spettacolo per bambini dai 6 ai 10 anni
«Giovannino Perdigiorno è un grande viaggiatore, viaggia in automobile, in moto, in monopattino, a piedi, in aeroplano, viaggia in dirigibile, col carrettino a mano, con il treno diretto e con l’accelerato, ma un paese perfetto non l’ha ancora trovato...»
Giovannino viaggia incontrando persone di razze diverse, che hanno nasi a forma di pipa o che vivono nei frigoriferi o in case di cioccolata.
Ogni volta impara qualcosa e capisce che l’esperienza del viaggio è più importante di qualsiasi perfezione, perché ti fa crescere.
Impara che nel viaggio tutto è compreso, anche l’errore, e quando si sbaglia è un po’ come cadere…
Ispirato a: “I viaggi di Giovannino Perdigiorno” di Gianni Rodari
Compagnia ifratellicaproni (Milano)
di Thomas Torelli (ITA\2017, 83’)
"Food Relovution: tutto ciò che mangi ha una conseguenza” è un coinvolgente e rivelatore documentario che esamina le conseguenze della cultura della #carne in vista della crescente preoccupazione per gli impatti sulla salute, sulla fame nel mondo, sul benessere degli animali e sull’ambiente.
L’obiettivo è mostrare come questi problemi globali riguardino tutti e siano correlati tra loro. Oggi anche solo fare la spesa in maniera consapevole, sapere cosa si compra e cosa si mangia, è il primo importantissimo passo verso un mondo migliore.
Con Franco Berrino, T. Colin Campbell, Thomas M. Campbell, Marilù Mengoni, Noam Mohr, Frances Moore Lappé, Carlo Petrini, Vandana Shiva, Peter Singer, James Wildman.
con Roberto Malandrino e Paolo Maria Veronica
Bologna, 1 luglio 1992, D.C. due strambi individui atterrano nel cortile di San Giovanni in Monte travestiti rispettivamente da prete e giovane di parrocchia. Da quel giorno non se ne sono più andati continuando a travestirsi al limite dell’inquietante (A. Maioli - Il Resto del Carlino).
Malandrino e Veronica ripercorrono la loro storia artistica attraverso i personaggi che hanno entusiasmato migliaia di spettatori nei tanti spettacoli fatti a Bologna: Dal “Padre Buozzi show” al “Rochy orror”, dal “Ruvido sexy show a “Il bacio del diavolo, da “Re Tamarro a “Poveretti” e tanto altro ancora.
spettacolo di Nino Manfredi e Nino Marino
Antonio Salines e Francesca Bianco, sempre diretti da Carlo Emilio Lerici, tornano a divertire il pubblico con una commedia scritta a quattro mani da Nino Manfredi e Nino Marino.
Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, questo testo è considerato ancora oggi uno dei testi più eclatanti apparso sulle scene teatrali italiane negli ultimi anni.
Compagnia Teatro Belli
decadence
Xeno & Oaklander hanno portato la coldwave e minimal wave nel 21esimo secolo, combinando il suono dei sintetizzatori con la loro voce. Sean McBride e Liz Wendelbo dopo una serie di album su Weird Records, hanno fatto uscire nel 2014 l’album “Par Avion” sulla celebre Ghostly International che annovera tra i suoi fondatori Matthew Dear. Ora, approdano in Italia per la presentazione del nuovo “Topiary”. Nei loro live non ci sono computer, ma strumenti e sintetizzatori (analogici) rigorosamente suonati. Hanno lavorato con personaggi molto importanti: il producer newyorkese Chris Coady, Drew Brown degli Hospital Studios di Londra, Rick Kwan. Tra le loro esibizioni sono da ricordare quelle al SF Moma, PS1 Warm Up, Miami Art Basel, Kunsthalle a Zurigo e al New Museum di New York
spettacolo di prosa poesia e musica
Tutto il novecento si apre e si chiude nei Balcani. Tutto il secolo passato scorre sulle acque del mare Adriatico, dalla Prima Guerra mondiale sino alla frantumazione dell’ex Repubblica Socialista Jugoslava che ha inizio il 31 marzo del 1991 ai laghi di Plitvice (Croazia). Proprio in quell’occasione l’idea di un’Europa culturale muore con l’incendio della Biblioteca Nazionale di Sarajevo, scoppiato il 25 agosto 1992. Tra le macerie di questa grande storia, tra le pieghe di un continente alla deriva, si snodano e prendono vita piccole vicende umane che attraversano il tempo, come quella del protagonista del romanzo: Havro Alexandar Radaik, suonatore zigano, nato a Dubrovnik, da famiglia zingara e pellegrino tra due secoli e due mondi: Balcani e Italia.
con Loris Ferri (versi), Frida Neri (voce), Antonio Nasone (chitarra), Massimo Zamboni (voce e chitarra), Massimo Ottoni (immagini)
in collaborazione con ANPI, MEI (Meeting degli Indipendenti)
testi tratti dalle opere Rom (uomo) di Loris Ferri, Sigismundus 2012, Il mio primo dopoguerra di Massimo Zamboni, Mondadori 2005
info e prenotazioni info@fridaneri.com, 3333438122
(Austria/2015) di Friedrich Moser (100')
Come Edward Snowden, Bill Binney è quello che negli Stati Uniti si chiama whistleblower: chi denuncia gli illeciti commessi dall'azienda per cui lavora. Binney ha pubblicamente accusato la National Security Agency, per cui è stato analista per oltre trent'anni, di aver rifiutato un programma di sorveglianza rivoluzionario per motivi di mera convenienza economica, solo tre settimane prima dell'11 settembre. Prodotto da Oliver Stone, il docu-thriller dell'austriaco Moser svela un'altra inquietante pagina delle politiche di sicurezza USA.
(La Mécanique de l'ombre, Francia-Belgio/2017) di Thomas Kruithof (93')
Duval (François Cluzet) è un contabile ex alcolista, riflessivo e meticoloso. Da tempo in cerca di lavoro, accetta senza farsi troppe domande di trascrivere alcune intercettazioni telefoniche per conto di una misteriosa organizzazione. Con la nuova amica Sara (Alba Rohrwacher) rimarrà invischiato in un pericoloso intrigo che coinvolge servizi segreti e alte sfere del governo. Avvincentepolar spionistico, a cavallo fra Le Carré e i classici del thriller paranoico-politico americano anni Settanta. In collaborazione con EuroPictures.
(Finlandia/2014) di Peter von Bagh (86')
L'altro volto della speranza, l'ultimo film di Kaurismäki presentato quest'anno a Berlino, è dedicato alla memoria di Peter von Bagh, di cui proponiamo l'ultimo documentario. "Sosialismi si apre con una delle prime immagini in movimento della storia del cinema, La Sortie de l'usine Lumière à Lyon (1895) di Louis Lumière, e con l'energia e le teorie che diedero vita al marxismo, per concludersi nel presente, quando le icone della speranza in un mondo migliore e più giusto sono state trasformate in prodotti di consumo, mercanzia, opinioni esibite più che profonde convinzioni. Peter von Bagh ci mostra come il socialismo e il cinema siano la stessa cosa. E ci dice che il cinema e il socialismo ci saranno sempre, come sapeva bene Tom Joad" (Olaf Möller).
(Francia-Germania/2016) di Paul Verhoeven (130')
"Esistono performance di fronte alle quali il critico deve alzarsi in piedi, mettersi sull'attenti e lasciar spazio all'ammiratore. Quella di Isabelle Huppert in Elle (nella cinquina degli Oscar per la miglior interpretazione femminile) appartiene a questa categoria" (Alberto Crespi). Un quarto di secolo dopo Basic Instinct Paul Verhoeven, "ci regala un'erede degna della gelida bionda che, con un lieve movimento delle ginocchia, sedusse per sempre Michael Douglas e il pubblico dei multiplex" (Giulia D'Agnolo Vallan). Nel film che segna il suo ritorno alla regia dopo un decennio, il settantottenne olandese Paul Verhoeven affida alla Huppert il ruolo dell'imperturbabile capo di una società di videogiochi. Nel lavoro, come nelle relazioni sentimentali e nella routine familiare e delle amicizie, nulla sembra sfuggirle, ogni manifestazione di debolezza o sbavatura sembrano bandite. Fino a quando una sera, rientrata a casa, Michèle non subisce l'aggressione di uno sconosciuto. Un atto brutale, che si rivelerà carico di inattese conseguenze emotive. In concorso all'ultimo Festival di Cannes, vincitore di due Golden Globe, Verhoeven ci consegna un raffinato noir alla Chabrol, innervato di morbosità e pieno di ironia. "Una black comedy allegramente amorale che aspira come un buco nero tutto ciò che ruota intorno a Michèle [...] Verhoeven non spiega un bel nulla, anzi ci fa una pernacchia e tra sms sconci, e-mail porno, cene di Natale demenziali, ci diverte, ci scuote, costringendoci a riempire i mille vuoti lasciati ad arte dentro un racconto paradossale e insieme del tutto logico" (Fabio Ferzetti).