visita guidata
Visita guidata alla mostra con Alfredo Vitolo.
In occasione dell'Ottavo Centenario della conferma della regola dell'Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«...era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuitovisita guidata
Visita guidata a cura di Fernando Lanzi, Centro Studi per la Cultura Popolare.
Il museo custodisce un raro esempio di casa di bambola, un modello in scala di un’abitazione settecentesca, composta da diversi vani, pavimentati, affrescati e completamente arredati, in perfetto stile, con suppellettili originali: questo modello, probabilmente un gioco per una bambina della casa dei Davia, è giunto fino a noi in ottimo stato di conservazione in tutte le sue parti.
Fernando Lanzi ne illustrerà le caratteristiche, esponendo le occupazioni di una normale giornata del proprietario Petronio Guidozagni, bibliotecario e responsabile del cerimoniale dell’Università.
visita guidata
Cornelia De Rossi, Brigida Tanari, Letizia Murat Pepoli, Clotilde Tambroni: sono donne che hanno fatto la storia al fianco dei propri mariti, ispirando ed educando i figli agli alti valori della libertà, animando il panorama culturale della città.
Durante questa visita guidata ne riscopriremo le vicende personali e il loro ruolo nella storia felsinea.
A cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
ATTENZIONE: per FOTOGRAFARE occorre avere il permesso che viene rilasciato gratuitamente e UNICAMENTE dagli uffici dei Servizi Cimiteriali aperti 8-18 dal lunedì al venerdì e 8-12 il sabato
la danza contemporanea incontra la storia dell’arte | spettacolo
Spettacolo di danza appositamente concepito e realizzato per il pubblico delle Collezioni Comunali d'Arte dalla danzatrice contemporanea Miriam Costa, in collaborazione con lo storico dell'arte Paolo Cova.
Gli spettatori verranno accompagnati lungo un percorso all'interno del museo, nel quale l'analisi storico artistica di alcune opere dialogherà e si fonderà con l’interpretazione che la danzatrice suggerirà delle medesime. Dalla sensuale Ruth di Francesco Hayez alla collezione Collina Sbaraglia di quadri dipinti da Donato Creti, passando tra crocifissi medievali e la Sala Boschereccia, ci si muoverà lungo la linea del tempo seguendo un filo logico ma dotato anche di altre prospettive, con l'intento di vivificare le capacità immaginifiche degli spettatori.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuitoconferenza
In attesa del Gran Ballo dell'Unità d'Italia, che si svolgerà sabato 27 maggio in Piazza Carducci, una conferenza sul galateo e sui sapori della Tavola Borghese e Popolare nell'Ottocento a cura di Marinette Pendola.
visita guidata serale
Tutto è davvero straordinario in questa visita: la chiesa dalle origini trecentesche e la storia di chi la costruì, i lavori di restauro e ricostruzione del ‘500, le stupende opere d’arte dei grandi maestri del ‘600 che fecero a gara per poter impreziosire queste sacre mura.
Bartolomeo Cesi, Giovanni Andrea Sirani e la figlia Elisabetta, Giovanni Francesco Gessi ed altri ancora si cimentarono nella realizzazione delle gigantesche tele che costituiscono l’unico esempio di decorazione ancora collocato nel luogo originario esistente a Bologna.
A cura di G.A.I.A. eventi.
Prenotazione obbligatoria a info@bolognaeventi.com o allo 051 9911923 (lasciare recapito telefonico).
Ritrovo presso davanti all’ingresso del Chiostro della Chiesa.
Ingresso: € 16,00 (comprensivi di visita, contributi alla chiesa e ai lavori di restauro)
un libro di Marina Calculli e Francesco Strazzari, il Mulino, 2017
I due autori ne parlano con il giornalista Silvestro Ramunno.
Gli attacchi jihadisti di oggi si caratterizzano perché riescono a intrecciare la pianificazione dell’attacco di guerra su grande scala con l’atto emulativo e impulsivo del singolo, l’effetto hollywoodiano iperrealista conferito da sofisticate postproduzioni con oscuri videoclip circolati viralmente sugli smartphone di simpatizzanti e non. La war on terror avanza e gli spazi di terrore sono ovunque: a guerra succede guerra senza che si delinei una fine. Il libro ricostruisce l’emergere di reti jihadiste in Medio Oriente e in Europa, gettando luce sui nessi intimi che sostengono le narrazioni di sovranità e terrorismo proprie della contemporaneità. Plasmato fra guerre e regimi repressivi, e amplificato da media e social media, il terrore controlla territori e al tempo stesso si propaga molecolarmente attraverso l’emulazione. Nel contempo, sfidata dalla violenza jihadista e da altri fenomeni transnazionali, la sovranità nazionale adotta risposte autoritarie, in Medio Oriente come in Europa. Ne emerge un paradosso: le premesse liberali dell’ordine internazionale si scardinano, prefigurando l’avvento di una fase postliberale a discapito di multilateralismo e global governance.
Marina Calculli si occupa di relazioni internazionali del Medio Oriente. È assegnista di ricerca presso l’Università L’Orientale di Napoli, ed è affiliata presso il St Antony’s College (Middle East Centre) dell’Università di Oxford.
Francesco Strazzari si occupa di sicurezza europea e relazioni internazionali. È professore associato di Scienza politica presso la Scuola Superiore di Studi Universitari Sant’Anna di Pisa, ed è affiliato al Norwegian Institute of International Affairs (NUPI) e all’European Union Institute for Security Studies (EUISS).
lettura del Peter Grimes di Benjamin Britten a cura del musicologo Piero Mioli per il nuovo ciclo di incontri di "Dentro l'opera".
Peter Grimes è un'opera in tre atti di Benjamin Britten, ispirata ad un poema (The Borough) di George Crabbe, su libretto di Montagu Slater. La prima rappresentazione ebbe luogo, con successo, al Teatro Sadler's Wells di Londra il 7 giugno 1945 con Peter Pears e diretta da Reginald Goodall, ottenendo successo di critica che presso il pubblico.
nell'ambito dei Marconi Radio Days 2017, Salaborsa ospita una giornata di presentazione delle politiche digitali del Comune di Bologna.
Interventi dell’assessore Matteo Lepore, del direttore dell'Agenzia per l'Italia digitale italiana Antonio Samaritani, del referente di Sistemi Informativi e Monitoraggio dell'Agenzia per La Coesione Territoriale Massimo Vanni, dell'assessore ai Trasporti, Reti Infrastrutture materiali e immateriali, Programmazione territoriale e Agenda Digitale. Raffaele Donini, dell'assessore a Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data del Comune di Milano Lorenzo Lipparini. Via video partecipa Flavia Marzano dell'Assessorato Roma semplice del Comune di Roma.
Dalle 11.30 una tavola rotonda sugli sviluppi dell'agenda digitale bolognese con i referenti del Comune di Bologna, Università di Bologna, Città Metropolitana Bologna, Lepida spa, Engineering, I-Consulting, Hub Ecosistem.
Il pomeriggio si svolge all'Urban Center Bologna e dalle 14.30 in poi e si articola in tre tavoli tematici con esperti, amministratori e portatori di interesse nati al fine di coprogettare le azioni da mettere in campo per la nuova rete civica: Verso una strategia dedicata ai Dati; Il digitale come ambiente di collaborazione e strumento di partecipazione civica; Educazione digitale. La giornata vuole essere un'occasione di lavoro e confronto per illustrare le azioni previste, rendicontare quanto è stato fatto e promuovere una nuova fase di apertura per collaborare alla definizione dell'agenda digitale.
John Harper e Maurizio Vaudagna presentano, insieme all’autore Tiziano Bonazzi, Abraham Lincoln. Un dramma americano (Il Mulino, 2016). Coordina Luisa Marchini.
Abraham Lincoln, con Washington e Roosevelt uno dei più grandi e famosi presidenti degli Stati Uniti, incarna il mito della frontiera e dell’uomo che si fa da sé: dalle foreste del West al Campidoglio, da figlio di contadini a presidente. Eletto nel 1860, si trovò ad affrontare la gravissima crisi della guerra civile aperta dalla secessione degli stati schiavisti, riuscendo a rafforzare il potere federale, a modernizzare l’economia e ad introdurre in Costituzione un emendamento che liberava 4 milioni di schiavi. Assassinato pochi giorni dopo la conclusione della guerra, la sua figura di uomo complesso, dal carattere a tratti insondabile, e di politico abilissimo nell’ordire le trame più difficili del potere resterà per sempre un esempio emblematico del rapporto fra etica e potere e delle contraddizioni della modernità. In collaborazione con la Società di Lettura.
Canti dal Friuli, di Dominique Pitoiset
Diretta da Dominique Pitoiset, Nadia Fabrizio canta le sue origini friulane, accompagnata dalla musica dal vivo del Povolar Ensemble. Nata in Svizzera, figlia e nipote di immigrati, a diciotto anni scopre i testi di Giorgio Ferigo, la sua rabbia, il suo amore profondo per la sua terra e la sua lingua, il suo modo autentico e aspro di raccontare il suo popolo e le sue montagne. Emigrant nasce da questo incontro: storie, brevi narrazioni, ritmi e canzoni intime e universali testimoniano un viaggio suggestivo nella Carnia.
Emilia Romagna Teatro Fondazione, Compagnie PITOISET - DIJON
canzoni Giorgio Ferigo
ideazione e testi Nadia Fabrizio
suono Charles Caratini
arrangiamenti Philippe Vranckx
musiche Povolar Ensemble
regia Dominique Pitoiset
Orari spettacoli
dal 23 al 26 maggio h 20.30
27 maggio h 20
28 maggio h 16.30
tre incontri dedicati a disabilità, migrazione, sessualità
Presentazione libro di Alessandra Sarchi, La notte ha la mia voce, Einaudi Stile Libero, Torino 2017 - Presenta Lucilla Boschi, I dei Ciechi F. Cavazza.
Intervengono
Licia Magnani, Fondazione OPIMM Onlus
Valeria Alpi, Coop. Accaparlante | Centro Documentazione Handicap –
Cristina Pesci, AIAS Bologna Onlus.
A seguire Cucine dal mondo: cena preparata da rifugiate/richiedenti asilo.
Presentazione libro di Annamaria Rivera, La Bella, la Bestia e l'Umano. Sessismo e razzismo, senza escludere lo specismo, Ediesse, Roma 2010
Presenta Rita Alicchio, Associazione Orlando
Presentazione del laboratorio per donne richiedenti asilo, rifugiate, migranti e italiane di Cantieri Meticci
Gabriella Ghermandi: Parole e Musica
A seguire Cucine dal mondo: cena preparata da rifugiate/richiedenti asilo.
Presentazione del libro di Graziella Priulla La libertà, difficile delle donne. Ragionando di corpi e di poteri, Settenove, Cagli 2016
Trialogo con l’autrice, Valentina Grande, Radio Kairos e Radio Città Fujiko e Ilaria Santoemma, Associazione Orlando.
Sessualità femminile: breve quadro giuridico-normativo con Angela Balzano, Associazione Orlando
Presentazione di SessFem: laboratorio sulla sessualità femminile, gratuito, autogestito e aperto a tutt@ con Francesca Miccoli, Associazione Orlando.
A seguire Cucine dal mondo: cena preparata da rifugiate/richiedenti asilo.
Pink Book è una rassegna organizzata da Associazione FARM in collaborazione con Associazione Orlando e Biblioteca Italiana delle Donne.
presentazione del libro di Paola Carta (La Città degli Dei 2016).
Dalle strade di Rio de Janeiro, a quelle di Malanje e Luanda, in Angola, dai centri per anziani di Bologna, agli incontri con le donne sopravvissute al conflitto armato in Colombia, una collezione di racconti e poesie che medita sulla vulnerabilità e la sofferenza; sulla violenza della guerra e della povertà; sulla solitudine e l’impotenza della malattia e della vecchiaia. La voce dell’autrice diventa quella delle persone ammutolite, dimenticate, sopraffatte dai ritmi frenetici del presente. Un viaggio dai mondi dei personaggi a quello personale, alla continua ricerca di una nuova sensibilità che scuota dall’indifferenza e dall’isolamento e che abbracci la fragilità quale virtù dell’essere ‘umani’.
Dialogano con l'autrice Patricia Tough, Donne in Nero e Elena Giovagnoli, Non Una di Meno.
Coordina Giancarla Melis, Biblioteca Italiana delle Donne.
Gli Skiantos e l’arte d’avanguardia, un libro di Chiara Righi
L'autrice ne parla con Oderso Rubini.
Per rivalutare la portata culturale degli Skiantos, noto gruppo rock demenziale bolognese attivo dalla fine degli anni Settanta, in questo studio si analizzano le relazioni della loro produzione canora con le Avanguardie storiche del primo Novecento – i campi artistici e letterari dei Manifesti futuristi e la struttura della Poesia dadaista – partendo dalla figura di Roberto “Freak” Antoni, artista geniale e rivoluzionario, capace di tradurre concetti complessi in parole semplici. L’indagine si estende in due direzioni: da una parte troviamo l’analisi poetica, dall’altra una di stampo più comportamentale legata alla psicologia sociale, che porta gli Skiantos a lavorare sulla quotidianità italiana ripercorrendo le strade intraprese dall’utopia rivoluzionaria delle Avanguardie storiche, per chiedersi cosa sia rimasto dell’idea di fondere arte e vita, quindi di cosa sia filtrato delle loro teorie nello strato culturale di massa. Esiste davvero una relazione tra gli slogan urlati in una manifestazione studentesca e una poesia nonsense declamata al Cabaret Voltaire? E, se c’è, qual è il rapporto tra gli spari futuristi e la descrizione demenziale di un piatto di maccheroni?
un libro di Andrea Mecacci, Donzelli Editore
Ne discutono, insieme all'autore Andrea Mecacci (professore associato di Estetica all'Università di Firenze), Gioia Laura Iannilli e Stefano Marino.
La contemporaneità – ovvero l’epoca che viene «dopo Warhol» – ha conosciuto tre grandi processi di estetizzazione: il pop (dalla metà degli anni '50 agli inizi degli anni '70), il postmoderno (dagli anni '70 alla fine degli anni '80) e l’estetica diffusa (dagli anni '90 fino a oggi). Questo studio individua alcuni momenti decisivi di questi passaggi in cui la realtà è stata concepita e vissuta essenzialmente come una costruzione estetica. La cultura pop, che trova in Warhol la sua figura paradigmatica, ha rappresentato la massima espressione estetica della tarda civiltà industriale dando una forma definitiva a ciò che oggi chiamiamo «secondo Novecento»: l’estetico inteso come consumo simbolico. Questo approdo estremo della modernità confluisce nella fase successiva del postmoderno, nel quale le pratiche più diverse rientrano in un’immensa strategia della simulazione e dell'ibridazione: kitsch, estetica del fake, citazionismo, culto dell’apparenza, finzione.
mostra a cura di Elisa Del Prete | opening 19 maggio h 18
La prima mostra personale di Salvatore Nocera nella sua città natale, a quasi dieci anni dalla morte dell’artista, avvenuta nel 2008. L’esposizione nasce dalla stretta collaborazione tra Eva Picardi, erede testamentaria di Nocera assieme alla madre Felicia Muscianesi, la curatrice Elisa Del Prete e Mario Giorgi, autore che ha conosciuto l’artista in vita, i quali, sulla base di una documentazione ancora frammentaria e attingendo alle opere rinvenute presso alcune collezioni private, hanno avviato un primo lavoro di riscoperta di un autore e di una carriera artistica sfuggente, durata quattro decenni, dalla fine degli anni Quaranta all’inizio degli anni Novanta.
Promossa nell’ambito delle attività dell’Associazione culturale Bologna per le Arti con il patrocinio del Comune di Bologna e della Regione Emilia- Romagna, la mostra propone una selezione finale di quasi settanta opere tra tele, disegni, bozzetti e alcuni scritti, nell’intento primario di restituire alla città un patrimonio artistico-culturale a oggi nascosto.
Nato a Bologna nel 1928 e trasferitosi a Parigi dalla fine degli anni Cinquanta, Salvatore Nocera non espone mai in città, tranne che in alcune mostre collettive giovanili. Di indole riservata, lascia ben poche tracce del suo percorso, talvolta arrivando a distruggere le sue stesse opere. Muovendo da una figurazione iniziale (in cui si interroga evidentemente sulla lezione del Rinascimento), verso la metà degli anni Sessanta inizia a lavorare a una pittura decisamente più materica interpretando in chiave del tutto personale un “nuovo naturalismo” che risente certamente della lezione del critico Francesco Arcangeli. Il disegno accompagna tutto il suo percorso mentre il paesaggio diventa oggetto della sperimentazione pittorica e il tema della figura femminile scandisce e articola una mitologia moderna in cui l’artista stesso è immerso.
La mostra è aperta dal 21 maggio al 23 luglio dal martedì alla domenica h 10 – 18.30; venerdì apertura unicamente pomeridiana h 15 - 18.30.
Visite guidate senza prenotazione tutti i giorni h 16; sabato e domenica h 11 e h 16.
presentazione del volume curato da Francesca Rescigno “Percorsi di eguaglianza” (G.Giappichelli Editore 2016).
L'eguaglianza viene interpretata quale pari opportunità nel senso più omnicomprensivo del termine; senza una costante e continua tensione verso l'eguaglianza non è possibile concepire la vita come gruppo poiché rappresenta il collante credibile della convivenza in un mondo sempre più complesso ed interconnesso. E' un volume "femminista", laico, anti-razzista e anti-specista che evidenzia ciò che è stato fatto e ciò che resta da fare, non poco purtroppo. L'iniziativa è condivisa con l'Associazione GIUDIT-Giuriste d'Italia e il Gruppo di Lavoro Interuniversitario sulla Soggettività Politica delle Donne.
Presiede: Milli Virgilio. Introduce: Orsetta Giolo.
Partecipano: Rosa Amorevole, Thomas Casadei, Alisa Del Re, Lucia Re, Silvia Rodeschini, Stefania Scarponi, Parizia Tullini.
Sarà presente la curatrice
un libro di Silvia Lippi
Dialogano con l'autrice:
Arianna Marfisa Bellini - psicoanalista e respondabile del Centro Dedalus
Michele Angelo Rugo - psichiatra, psicoanalista direttore sanitario Residenza Gruber
C’è un’aporia nel desiderio, dovuta al nesso tra la responsabilità etica del soggetto e la sua perdita. È infatti soltanto a partire da una espropriazione – di sé, dell’Altro –, da un’assenza di autodeterminazione, che il soggetto decide del suo desiderio. Ma come decidere di ciò che ci domina, cioè come assumere ciò che ci orienta a nostra insaputa? E come si passa da un desiderio preso nel sintomo e nella coazione a ripetere alla decisione del desiderio? Silvia Lippi analizza, a partire dall’insegnamento di Lacan, i paradossi del desiderio, di un desiderio radicato nell’inconscio, all’interno di una lettura che incrocia scrittori, poeti, pittori e filosofi.
Silvia Lippi è nata a Bologna e vive a Parigi. Laureata in filosofia e in psicologia, è psicoanalista, affiliata all’associazione Espace analytique di Parigi, e psicologa all’ospedale psichiatrico Barthélémy Durand d’Etampes. È ricercatrice presso l’Università di Parigi 7 e docente titolare dell’IRPA, Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata, nelle sedi di Milano e Grottammare. Ha pubblicato in Francia nel 2013 La decisione del desiderio (Premio Edipo 2014), nel 2008 Trasgressioni. Bataille, Lacan, e codiretto nel 2013 il libro collettivo Marx, Lacan: l’atto rivoluzionario e l’atto analitico.
live
Antonio Maggio ha una penna brillante e un repertorio freschissimo con una forte esigenza comunicativa, tanto sofisticata quanto pop. Nel 2008 era uno dei cantanti degli Aram Quartet, vincitori della prima edizione di X Factor ma è nel 2013 che si fa conoscere al grande pubblico vincendo la sezione "Giovani" del Festival di Sanremo con il brano "Mi servirebbe sapere" che gli vale il disco d'oro e un contratto con la Universal. L'album che segue "Nonostante tutto" - il primo da solista - e un lungo tour estivo lo fanno approdare al Music Summer Festival dove arriva in finale.
Gli IN ZAIRE sono: Alessandro De Zan e Riccardo Biondetti (G.I. Joe), Stefano Pilia (Massimo Volume, Il Sogno del Marinaio con Mike Watt), Claudio Rocchetti.