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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 14 min 25 sec fa

Poteri forti (o quasi). Memorie scomode di oltre quarant’anni di giornalismo

Lun, 05/15/2017 - 13:39

incontro con Ferruccio De Bortoli in occasione dell’uscita del suo libro (La Nave di Teseo, 2017).

Interviene con l’autore Enrico Franco.

Il diario, anche autocritico, dell’ex direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore. Un libro molto atteso, oltre quarant’anni di storia del nostro paese e del mondo vissuti da uno speciale punto di osservazione. Scena e retroscena del potere in Italia, dalla finanza alla politica e alle imprese, dai media alla magistratura, con i ritratti dei protagonisti, il ricordo di tanti colleghi, episodi inediti, fatti e misfatti, incontri, segreti, battaglie condotte sempre a testa alta e sempre in prima persona: per la prima volta Ferruccio De Bortoli, un punto di riferimento assoluto nel giornalismo internazionale, racconta e si racconta. Con molte sorprese.

Ferruccio De Bortoli, ha iniziato la sua carriera giornalistica a 20 anni ed è oggi uno dei più conosciuti giornalisti italiani. Ha diretto il «Corriere della Sera» per due periodi, dal 1997 al 2003 e dal 2009 al 2015, e dal 2005 al 2009 ha diretto «Il Sole 24 Ore». E’ stato presidente della casa editrice Flammarion S.A. e vicepresidente dell’Associazione italiana editori, è stato anche amministratore delegato di RCS Libri, divisione di RCS MediaGroup. Attualmente è presidente della casa editrice Longanesi.

Evento in collaborazione con Librerie.Coop e Coop Alleanza 3.0 per la rassegna “Le voci dei libri 2017”. Letture a cura della Scuola di teatro di Bologna Galante Garrone

Nessuna voce dentro. Berlinomillenovecentottantuno

Lun, 05/15/2017 - 13:00

spettacolo con Massimo Zamboni, Angela Baraldi e Cristiano Roversi

Nessuna voce dentro - berlinomillenovecentottantuno è un reading musicale con canzoni e racconti.  Lo spettacolo, in anteprima nazionale, offre la possibilità di andare in viaggio con Massimo Zamboni, accompagnato dal musicista e compositore Cristiano Roversi e da Angela Baraldi nelle vesti di attrice e cantante, per intercettare immagini e suoni solo apparentemente lontani nel tempo perché si tratta di storie e musiche dalle quali in parte deriva il mondo, non soltanto musicale, in cui viviamo.
​Questo viaggio ci porta alla Berlino dell’estate 1981, dove, sulle canzoni di Lou Reed, Nico, Kim Carnes, dei DAF, dei Doors, degli Einstuerzende Neubaten, seguiamo un ventiquat- trenne che fugge dalla provincia emiliana alla ricerca di qualcosa che ancora ignora. Il suo percorso si intreccia con quello di tutti i giovani europei che nel corso di quell'anno, quasi obbedendo a un richiamo nell'aria, si trasferirono a Berlino ovest, intuendo la peculiarità di quella città, dove la musica, la storia, la cultura, la voglia di futuro, la speranza e l'oscurità si fondevano dando luo- go a un mix irripetibile.

Il ragazzo insieme al quale proviamo a viaggiare nel tempo e nello spazio è in realtà un giovanissimo Massimo Zamboni e i testi portati in scena sono tratti da “Nessuna voce dentro. Un’estate a Berlino Ovest”, nuovissimo libro dello stesso Zamboni (Einaudi, maggio 2017).

Il cattivo tenente

Lun, 05/15/2017 - 12:06

(The Bad Lieutenant, USA/1992) di Abel Ferrara (98')

Nella città l'inferno: fiumi di droga, vizio, perversioni, "un iperrealismo livido che sfocia nel visionario: senza catarsi né mezze misure" (Morando Morandini). Harvey Keitel è il più bastardo dei poliziotti newyorkesi, ma nutre una "voglia disperata di Dio" (Andrea Meneghelli) in forma di sacra allucinazione. Tra la bocca della pistola e i piedi della croce, infine, non saprà scegliere. Un'elegia iperviolenta e morbosa sul senso di colpa, che ruba a Scorsese tratti d'iconografia cattolica e li fa deflagrare nel kitsch. (pcris)

Rosemary's Baby

Lun, 05/15/2017 - 12:06

(USA/1968) di Roman Polanski (136')

Nel Sessantotto che vuole cambiare il mondo, il seme gettato da Polanski fa crescere virgulti sabbatici dentro il Dakota Building: la famiglia borghese porta in grembo il bacillo del Male, le generazioni future hanno gli occhi del demonio. Rosemary's Baby è un horror (perfetto) accecato dal bianco, dove la minaccia si nasconde nella piena luce: disperazione senza scampo, non c'è neanche un cono d'ombra in cui nascondersi. La minaccia è quindi ovunque, il senso di persecuzione universale, la paranoia una sorta di sbocco naturale: un cul de sac (ancora) che ingloba una città, il proprio palazzo con i vicini che lo abitano, il proprio appartamento, il pancione (e la testa) della madre, per arrivare alla culla, finalmente nera (bellissimo sprazzo di cinismo ateo). (am)

I fucili degli alberi

Lun, 05/15/2017 - 12:06

(Guns of the Trees, Usa/1961) di Jonas Mekas (85')

"È il primo film realizzato da Jonas Mekas. Vi prende parte il fratello Adolfas, più Ben Carruthers, che aveva recitato in Shadows di Cassavetes. È per sommi capi la storia di due coppie in una New York cupa, mostrata con uno sguardo inedito, tra strade vuote e bar con luci al neon. Per montarlo, Mekas ha usato la moviola di Shirley Clarke. Realizzato senza sceneggiatura, il film è costruito su una serie di improvvisazioni, schizzi piuttosto vicini all'idea di action painting in forma fimica; la narrazione, alcuni eventi, si compattano intorno a un testo scritto e declamato off da Allen Ginsberg". (Rinaldo Censi)

La Bella e la bestia

Lun, 05/15/2017 - 12:06

(Beauty and the Beast, USA/2017) di Bill Condon (123'). Fantastico. Dagli 8 anni in su

Grande successo di questa stagione, la nuova versione live action targata Disney della favola della Bella e la Bestia ricalca le orme della precedente trasposizione animata, la prima in assoluto nominata agli Oscar come miglior film. Protagonisti Emma Watson e Dan Stevens (noto per la serie Downton Abbey). Dirige Bill Condon, già regista di due capitoli della saga Twilight. "La novità rispetto al meraviglioso cartoon del 1991 non sono solo gli attori in ‘carne e ossa' ma soprattutto i riflessi che dal nostro presente vi si allungano sopra" (Cristina Piccino).

Fantastico. Dagli 8 anni in su

Short Stories: giochi di primavera

Lun, 05/15/2017 - 12:06

Selezione di cortometraggi animati (40'). Animazione. Dai 4 anni in su

Il pomeriggio inizierà con la proiezione di alcuni corti animati e sequenze di film della storia del cinema, nei quali centrale è il tema del gioco. Dopo la proiezione tutti al Parco 11 Settembre per la merenda offerta da Alce Nero e attività all'aperto all'insegna della frutta di stagione e di colorate confetture.

Animazione. Dai 4 anni in su

Svilupparty

Lun, 05/15/2017 - 12:06

Dietro le quinte del videogioco

Sabato 20 e domenica 21 maggio, l'Archivio Videoludico propone l'ottava edizione della manifestazione nata per celebrare il lavoro degli sviluppatori italiani. Due giorni in cui rappresentanti di aziende del settore, sviluppatori, appassionati e retrogamer possono conoscersi, stringere relazioni professionali, presentare e far provare i propri giochi, raccontarsi ai propri colleghi e al pubblico. Un'occasione per scoprire curiosità ed esperienze dal mondo del videogame.

I figli dello stupore

Lun, 05/15/2017 - 12:06

Incontro con Francesco Tabarelli e Franco Minganti (Università di Bologna)

LA BEAT GENERATION ITALIANA
(Italia/2017) di Francesco Tabarelli (20')

I ragazzi cresciuti nell'Italia in bianco e nero un po' provinciale degli anni Cinquanta scoprono attraverso Kerouac e Ginsberg un'America esplosiva. La beat generation diventa un modello. Attraverso le voci di alcuni dei protagonisti, un racconto ‘epico' dell'underground italiano tra ribellione, ricerca spirituale, viaggio.

NOTHING SUCCEDES LIKE EXCESS, THE DEATH OF WILLIAM BURROUGHS DI JOHN GIORNO
(Italia/2007) di Antonello Faretta (4')

In uno dei Nine Poems in Basilicata, John Giorno, poeta e amico di William Burroughs, recita sullo sfondo d'un petroso paesaggio lucano il suo celebre componimento sulla morte del grande beat americano.

WAIT TILL I'M DEAD
(Italia/2017) di Chiara Brambilla (35')

La raccolta postuma di Allen Ginsberg dà il titolo a questo documentario sulla vita del grande maestro della poesia beat americana.

Incontro con Francesco Tabarelli e Franco Minganti (Università di Bologna)

Nell'ambito della V edizione del Festival Multidisciplinare di Letteratura Contemporanea ‘Bologna in Lettere'

Ascensore per il patibolo

Lun, 05/15/2017 - 12:06

(Ascenseur pour l'échafaud, Francia/1958) di Louis Malle (92'). Incontro con Roberto Chiesi

Tratto da un romanzo di Noël Calef, il film rielabora in maniera strabiliante una trama noir. Su questa storia di tradimenti, omicidi progettati e commessi, di dettagli che complicano la vicenda e casualità che segnano il destino, Malle costruisce una melodia soffusa, aiutato dalla magistrale partitura jazz composta da Miles Davis, un mood che combacia perfettamente con le tinte cupe e minacciose del film. Jeanne Moreau non è mai stata così bella e magnetica: una dark lady dallo sguardo inquieto. Vederla passeggiare per le vie di Parigi, anonima figura dall'andatura sensuale, ma quasi alla deriva, sullo sfondo grigio e sfocato dell'inquadratura, tra i riverberi delle luci al neon, ci fa pensare che gli stati di grazia esistono.
Copia restaurata da Gaumont

Incontro con Roberto Chiesi

In collaborazione con Alliance Française

Shame

Lun, 05/15/2017 - 12:06

(GB/2011) di Steve McQueen (99')

Storia di un vizio, di un'ossessione, di un'ordinaria follia: a Manhattan, un giovane uomo cerca e pratica sesso, comunque e dovunque. Occhieggia prede nelle metropolitane, chiama nella sua bella casa le escort, faute de mieux abusa abbondantemente di se stesso. Senza censure, la disperazione d'una dipendenza e la voluttà dell'appagamento compulsivo. Manhattan si dispiega in forma acida e astratta; Michael Fassbender, "bello come il diavolo" (Hollywood Reporter), trionfa nel corpo a corpo (nudo) con il suo non facile personaggio; ma è quando la prima lacrima scivola sulla guancia di Carey Mulligan, mentre la ragazza sussurra la sua versione infelice di New York New York, che si resta trafitti dal talento visivo di Steve McQueen. (pcris)

Taxi Driver

Lun, 05/15/2017 - 12:06

(USA/1976) di Martin Scorsese (113')

"C'è la sceneggiatura di Paul Schrader, l'influenza del cinema europeo (quella di Bresson per esempio), c'è una metropoli, New York, con i suoi colori, i quartieri malfamati, la violenza e la giungla metropolitana, la musica di Bernard Herrmann, i primi piani di oggetti, i colori accesi della fotografia, i tergicristallo al rallentatore in una città notturna: un'automobile come una bara semovente. E poi c'è De Niro, c'è quel famoso: ‘You talkin' to me? You talkin' to me?' allo specchio. C'è una giovanissima Jodie Foster, prostituta da redimere. C'è Harvey Keitel pappone, e una magnifica Cybill Sheperd. Un finale virato al rosso". (Rinaldo Censi)

On the Bowery

Lun, 05/15/2017 - 12:06

(USA/1957) di Lionel Rogosin (66')

Figlio di una famiglia di emigranti russi ebrei divenuti ricchi industriali, Lionel Rogosin, turbato dalla vista del quartiere povero vicino alla sua casa di Greenwich, usa i propri soldi per produrre e dirigere questa sinfonia del degrado metropolitano. "Rogosin scruta senza posa, implacabilmente, senza tema per la bruttezza umana, il selciato disseminato di cartacce, di rifiuti marci, sui quali vegetano, alcolizzati senza speranza, in questo settore dei tuguri newyorkesi, relitti del genere umano. Per questo suo primo film, ha vissuto con loro per sei mesi e fatto interpretare a queste creature la squallida vita di tutti i giorni" (Lotte H. Eisner).

precede
PULL MY DAISY
(USA/1959) di Robert Frank e Alfred Leslie (30')

"Insieme ai film di Shirley Clarke e John Cassavetes un perfetto esempio di improvvisazione jazz costruita su un canovaccio narrativo. La beat generation, il documentario urbano e l'espressionismo astratto sono alcuni dei riferimenti. Un film autarchicamente libero. Di un lirismo convulso". (Rinaldo Censi)

Gramsci, la forma della memoria

Lun, 05/15/2017 - 12:06

(Italia/1998) di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri (54')

Su Gramsci esiste un discreto numero di opere realizzate attraverso i linguaggi più disparati: dal documentario classico a quello di ‘propaganda', dall'inchiesta televisiva al programma ‘educational', dall'intervista al cartone animato, fino al film di fiction. Questo lavoro si propone dunque come uno studio dei diversi modi di approccio audiovisivo alla vita e all'opera di Gramsci e della trasmissione della sua memoria.

In collaborazione con Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

Copia in SD

Nella tana della Bianconiglia

Lun, 05/15/2017 - 08:59

serata di artivismo contro la sierofobia

Nella tana della Bianconiglia attraverso il gioco, i versi sciolti, i racconti al sapore di esperienze vissute e la musica che la visione magica accende, sarete condotte in un viaggio per sconfiggere il pregiudizio e el cattive informazioni

I conigli bianchi artivist+ contro la sierofobia, nei corpi e nelle voci di Siouxie, il Bianconiglio Luca, Diggei Chiang, Tony dentro Frida e il DJ Set fantasmagorico delle Playgirls from Caracas saranno le vostre guide in un paese delle meraviglie che somiglia alla nostra vita.

In origine è il dono. Donatrici e portatrici nell'immaginario delle famiglie omogenitoriali

Lun, 05/15/2017 - 08:57

presentazione del libro di Nicola Carone

Dialogando con l’autore, Angela Balzano, ricercatrice in Gender Equality e consigliera dell'Associazione Orlando e Elisa Dal Molin, referente per l'Emilia-Romagna di Famiglie Arcobaleno - Associazione genitori omosessuali

Negli ultimi quarant'anni il panorama della genitorialità si è declinato in combinazioni sempre più complesse e la riproduzione (etero)sessuale è diventata una tra le molte possibilità per avere figli. Questo cambiamento, già sancito dal sistema delle ado zioni, è stato reso ancora più manifesto dagli sviluppi delle biotecnologie e dall' omogenitorialità . Tuttavia, per quanto le tecniche di procreazione medicalmente assistita consentano di diventare genitori senza il vincolo dell'accoppiamento sessuale, è im possibile non fare i conti con la differenza tra i sessi e il ruolo che questa ha nella riproduzione e nel tema della propria origine, così strettamente legato a quello dell'identità. "E l'affetto immenso, per un dono da straniera mano?" domanda Edipo al M essaggero. Quando il dono del seme, dell'ovulo o dell'utero sono all'origine della filiazione , quali pensieri, affetti e immagini i genitori gay e lesbiche maturano verso i donatori e le donatrici di gameti e verso la portatrice? Possiamo parlare di "dono " se è prevista una ricompensa economica? E qual è il destino delle identificazioni sessuali se vengono a mancare le figure "concrete" del padre e della madre e la figura simbolica dell'accoppiamento sessuale maschio - femmina

Queste alcune delle domande cu i ha cercato di rispondere Nicola Carone, psicologo e dottorando di ricerca in Psicologia sociale presso la Sapienza Università di Roma.

Dietro al portone: Palazzo Legnani Pizzardi

Ven, 05/12/2017 - 13:11

visita guidata

Palazzo Legnani-Pizzardi fu edificato alla fine del ‘500 e abbellito nel '700 da Antonio Galli Bibiena e Petronio e Francesco Tadolini. Per vie ereditarie il palazzo passò ai Malvezzi che lo cedettero ai Pizzardi: qui visse, dal 1854, Luigi Pizzardi, primo sindaco di Bologna, che lo arricchì con una grandiosa sala dedicata al Risorgimento, decorata con i quadri che ritraggono i grandi personaggi dell'epoca (Cavour, Minghetti, Vittorio Emanuele II ...) e del passato (Galileo Galilei, Michelangelo ...). Oggi il Palazzo è adibito a sede del Tribunale di Bologna.

Ritrovo ore 10.30 all'ingresso del palazzo, sotto al portico di Via Farini 1.
L’Associazione chiede un contributo di 10€ per adulti e 5€ per bambini sotto i 12 anni.
Minimo 10 partecipanti. Prenotazione obbligatoria al numero 348 1431230 (pomeriggio e sera).
Iniziativa rivolta esclusivamente ai soci dell’Assciazione Didasco. Sarà possibile associarsi al momento della visita guidata compilando l'apposito modulo e ricevendo la tessera (da presentare alle visite successive). La quota associativa è di 10€ e la prima visita guidata è in omaggio.

Biografilm Festival 2017

Ven, 05/12/2017 - 11:35

Torna a Bologna il grande cinema biografico con Biografilm Festival, il primo evento internazionale interamente dedicato ai racconti di vita, che anche quest’anno propone un programma ricco di grandi anteprime cinematografiche, prestigiosi ospiti internazionali e imperdibili eventi musicali.

Al tema della rivoluzione digitale che completa il triennio dedicato alla vita ai tempi di Internet e i cui titoli saranno annunciati nelle prossime settimane, nell’anno di La La Land si affiancherà un altro tema guida per leggere la programmazione di questo Biografilm 2017: la danza, con una selezione di film dedicati, sia di fiction che documentari, che costituiranno una sorta di filone tematico interno alle altre sezioni del festival. Tra le attesissime anteprime del festival si segnalano ad esempio L’OPÉRA, diretto da Jean-Stéphane Bron, un ironico dietro le quinte dell’Opera di Parigi in una delle sue stagioni più complesse, RELÈVE – HISTOIRE D’UNE CRÉATION sul celebre coreografo de Il cigno nero Benjamin Millepied edue imperdibili opere prime: MOVE! DANCE YOUR LIFE, viaggio poetico a passo di danza in giro per il mondodiretto da Fanny Jean-Noël e il film simbolo di questa edizione, LA DANSEUSE di Stéphanie Di Giusto, in cui la poliedrica Soko interpreta Loïe Fuller, la cui celebre “serpentine dance” diede il via alla rivoluzione che porterà alla nascita della danza moderna.

Il Concorso Internazionale, che ospiterà come ogni anno 10 imperdibili anteprime che concorreranno all’Unipol Best Film Award | Biografilm Festival 2017, storicamente teatro di competizione tra i più affermati e noti autori e documentaristi, ospiterà ben due opere prime: NOTHINGWOOD di Sonia Krnoiund, film d’apertura della sezione che ci porta a conoscere l’eclettico Salim Shaheen, regista-scrittore-attore-produttore,maestro indiscusso del cinema di serie Z, e la sua eccentrica e travolgente troupe, e AMAZONA, un’affascinante riflessione sui rapporti famigliari e sul confine tra dovere e libertà personale diretto da Clare Weiskopf.

In Contemporary Lives, la sezione dedicata a personaggi e temi che hanno maggiormente segnato il nostro presente, sono opere prime il fulminante STRANGER IN PARADISE di Guido Hendrikx, DREAM EMPIRE di David Borenstein, e DREAM BOAT di Tristan Ferland Milewski, e altre opere prime saranno annunciate nel corso delle prossime settimane.

Tra i nuovi autori italiani si segnalano Marco Martinelli (già regista e fondatore del Teatro delle Albe di Ravenna, qui alla sua prima esperienza cinematografica con il biopic pop e visionario VITA AGLI ARRESTI DI AUNG SAN SUU KYI, in anteprima mondiale nella sezione Biografilm Art) e Raffaele Passerini (IL PRINCIPE DI OSTIA BRONX), Serena Mignani (ÊTRE ET DURER), Alessandro Redaelli (FUNERALOPOLIS. A SUBURBAN PORTRAIT) e Fabio Paleari (BAGNINI E BAGNANTI), tutti e tre in concorso Biografilm Italia.

Biografilm Italia, la sezione competitiva dedicata ai documentari di produzione o co-produzione italiana, conferma la sua attenzione specifica non solo per le nuove promesse e le più ambite anteprime mondiali, ma anche per la produzione del territorio, con una consistente selezione di titoli prodotti in Emilia-Romagna.

Ed è un’opera prima anche LA PRINCIPESSA E L’AQUILA (THE EAGLE HUNTRESS), il film di Otto Bell di cui Biografilm Festival presenterà in anteprima l’edizione italiana in un doppio evento in collaborazione con Sky Cinema e alla presenza di Lodovica Comello, voce narrante del film.

Il 2017 segna inoltre la consacrazione definitiva delle sezioni Biografilm Art e Biografilm Music, legate a doppio filo al tema portante della danza: tra le imperdibili anteprime che faranno capo a queste due sezioni, si segnalano ad esempio – oltre a quelli già citati – MANIFESTO, il film diretto dall’artista e regista Julian Rosefeldt in cui l’attrice premio Oscar® Cate Blanchett interpreta ben 13 personaggi diversi, film d’apertura della sezione Biografilm Art per un evento riservato ai Biografilm Follower, BILL VIOLA: THE ROAD TO SAINT PAUL’S di Gerald Fox, che segue l’artista Bill Viola e la moglie nei dodici anni che hanno portato al compimento di due importanti video-installazioni nella Cattedrale di Saint Paul e RUMBLE: THE INDIANS WHO ROCKED THE WORLD sul ruolo determinate che i nativi americani hanno avuto nella nascita e nello sviluppo della musica rock americana.

Posto d’onore anche per i film di finzione: numerose le imperdibili anteprime della sezione Biografilm Europa, che raccoglie ogni anno i migliori film a tema biografico di produzione europea. Oltre al già citato LA DANSEUSE, saranno presentati in questa sezione film quali L’ODYSÉE di Jérôme Salle sul leggendario Jacques Costeau, TOM OF FINLAND di Dome Karukoski sull’omonimo disegnatore finlandese, divenuto grazie alle sue illustrazioni punto di riferimento per la cultura gay del XX secolo, e l’Italiano DOPO LA GUERRA, con Giuseppe Battiston e Barbora Bobulova, un’altra imperdibile opera prima firmata da Annarita Zambrano che vedrà a Biografilm la sua seconda proiezione mondiale, subito dopo quella prevista per il Festival di Cannes.

Sarà di fiction anche il film di chiusura del festival, THE LOST CITY OF Z, diretto da James Grey, con Sienna Miller e il nuovo Spider-Man Tom Holland. Il film racconta le mirabolanti gesta dell’avventuriero britannico Percy Fawcett.

Oltre alle più prestigiose anteprime cinematografiche di documentari e biopic, da sempre Biografilm dedica degli omaggi ai più importanti autori e artisti contemporanei. Sono confermati in questo senso i già annunciati omaggi e Peter Greenaway e Piera Degli Esposti, ai quali durante il festival sarà anche consegnato il Celebration of Lives Award, una retrospettiva a Sabina Guzzanti, con particolare attenzione ai suoi lavori da documentarista, e gli omaggi al maestro del documentario Angus Macqueen e al duo artistico formato da Michele Mellara e Alessandro Rossi.

L’anno scorso per la prima volta Biografilm ha inoltre dedicato un omaggio non a un autore o a un personaggio, ma a un altro festival: si trattava del messicano Ambulante – Gira de Documentales, ed erano stati ospiti di Biografilm i suoi fondatori, Gael García Bernal ed Elena Fortes. Quest’anno, è confermato l’omaggio a un altro importante evento cinematografico internazionale, definito da molti come un festival di grande passione e uno dei più significativi punti di ritrovo per i professionisti del cinema di qualità. L’identità di questo festival sarà rivelata nelle prossime settimane.

Dargen D’Amico

Gio, 05/11/2017 - 14:53

Variazioni di primavera tour

Il più autoriale dei rapper italiani sposta e ridefinisce ancora i confini di genere.

Bassi Maestro & Dj Zeta

Gio, 05/11/2017 - 14:34

"Mia Maestà" è il nuovo album ufficiale di BASSI MAESTRO prodotto da Com Era Records e distribuito da A1 Entertainment disponibile in tutti i digital store e nei negozi di dischi dal 31 marzo. L'album arriva dopo cinque anni di silenzio da "Stanno tutti bene" del 2012 e dopo quattro dallo street album "Guarda in cielo". BASSI MAESTRO è una vera e propria istituzione, una leggenda vivente che dopo aver attraversato tutte le fasi dell'Hip Hop italiano rimane tra i rapper, dj e producer più amati e rispettati dell'intera scena, un artista capace di rinnovarsi ogni volta e ogni volta rimanere attuale senza dimenticare le proprie radici.

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