spettacolo | Uno sguardo al Settecento: aspettando Luigi Crespi
Ultimo appuntamento della rassegna Uno sguardo al Settecento: aspettando Luigi Crespi, a cura dei Musei Civici d’Arte Antica
Concerto con gli Artisti della Scuola dell'Opera del Teatro Comunale di Bologna.
Al pianoforte Cristina Giardini. Musiche di G.B. Pergolesi, W.A. Mozart.
Rassegna musicale a cura di Cristina Giardini.
Costumi d’epoca e figuranti a cura dell’Associazione Il Paradiso delle Dame.
La serata sarà introdotta da una visita guidata di Paolo Cova.
spettacolo | Uno sguardo al Settecento: aspettando Luigi Crespi
Primo appuntamento della rassegna Uno sguardo al Settecento: aspettando Luigi Crespi, a cura dei Musei Civici d’Arte Antica
Lo spettacolo, realizzato in collaboraziona con le associazioni 8cento e Aimant - Associazione Italiana Maria Antonietta, è dedicato ai giochi, ai passatempi e alle danze, con danzatori e figuranti in abito d'epoca che ricreano scene di vita settecentesca e momenti di conversazione e di svago in compagnia delle danze e minuetti.
La serata sarà introdotta dalla visita guidata di Paolo Cova che illustrerà la storia e la cultura della società bolognese settecentesca, rappresentata dagli splendidi manufatti esposti nel museo, punto d'inizio di un percorso alla scoperta del palazzo Davia Bargellini e della personalità del grande pittore Giuseppe Maria Crespi, attraverso la sua opera Giocatori di dadi.
Grazie a questi spunti i visitatori possono conoscere i giochi e i passatempi della nobiltà bolognese in un dialogo costante con le musiche e le danze tipiche dell'epoca.
mostra | opening giovedì 22 giugno h 18
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con l'Arcidiocesi di Bologna, organizzano presso il Museo Civico Medievale una mostra dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell'ottobre 2013, durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.
L'esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall'occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria dopo il restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L'opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze.
Accanto alla croce sono esposti codici miniati dell'XI e XII secolo, accanto a tavolette d'avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuitoLa Notte della Taranta | serata interamente dedicata alla musica, alla cultura e alla gastronomia della Puglia!
Concerto ore 21
Mascarimirì, dal Salento, nascono alla fine degli anni '90 quando Claudio ‘Cavallo’ Giagnotti e Cosimo Giagnotti (fratelli di origine Rom) decidono di lasciare l’esperienza di Terra de Menzu, una delle prime formazioni che, all’inizio degli anni ’90, ha contribuito alla rinascita della musica tradizionale salentina.
Da lì in poi, 10 album all'attivo e un'attività live di primo livello che li ha portati in giro per il mondo e verso la Tradinnovazione, che il gruppo ha rivitalizzato introducendo nei groove di "pizzica pizzica" la linea di basso. “Punk-Dub Tarantolato Salentino” è la definizione usata per sottolineare la sperimentazione del gruppo, che innesta tecniche di solito estranee alle sonorità della musica tradizionale al patrimonio classico. Il nuovo spettacolo live, PUNK D’AMORE, con cui approdano sul palco di BOtanique, presenta una miscela di suoni a metà strada tra il concetto di Dance Hall, tipica del Sound System, e la festa tradizionale del Salento, continuando l'idea artistica partita nel 1998.
live
I Selton sono quelli di quella canzone sempre per radio che fa subito pensare all'estate, alle spiagge, agli aperitivi in riva al mare. All'anagrafe sono Daniel, Eduardo, Ramiro e Ricardo e ora sapete che sono loro i responsabili di quel ritornello che sapete a memoria anche senza volerlo. Daniel, Eduardo, Ramiro e Ricardo sono di Porto Alegre, studiavano nella stessa scuola e si sono trovati per caso a Barcellona. Lì hanno deciso di formare una band. Suonando insieme i Beatles al Parc Guèll vengono notati da un produttore di MTV Italia che si interessa al gruppo e li invita a Milano per registrare un disco: si trattava del loro debutto "Banana A Milanesa", disco con il quale la critica italiana li ha scoperti nel 2008. I Selton mescolano con un gusto incredibile un fresco indie pop con i ritmi della loro patria. Quattro album pubblicati in Italia, innumerevoli concerti e collaborazioni tra le più diverse, da Jannacci ai Soliti Idioti fino a Daniele Silvestri, una carriera in crescita esponenziale anche in Brasile fanno di questa band una delle più interessanti del panorama indipendente italiano.
live
È tornato finalmente uno dei più talentuosi giovani cantautori italiani. È uscito infatti il 27 gennaio 2017 il secondo disco di inediti di Diodato dal titolo “Cosa siamo diventati” (Carosello Records). Sono stati tre anni intensi quelli che dal 2013, anno di uscita del cd di esordio “E forse sono pazzo”, hanno segnato la vita del cantautore. Dalla partecipazione al Festival di Sanremo nel 2014 (categoria “Nuove proposte”) con il bellissimo brano “Babilonia”, alla vittoria del premio “Best New Generation” di Mtv, alle dodici puntate consecutive a “Che tempo che fa” che ispira il disco “A ritrovar Bellezza” del 2014 - personale tributo dell’artista ai grandi della musica italiana - Diodato è pronto ora per una nuova straordinaria avventura e anche per il palco di BOtanique Festival, dove lo attendiamo con ansia e trepidazione a giugno!
presentazione del libro di R.Carcano, Nessun Dogma, 2016
Intervista l'autore Giovanni Stinco (Radio Città del Capo).
Qual è il pensiero dei milioni di italiani che non credono? Come si traduce in pratica? Come vivono? Quali scelte compiono? Perché le compiono? Raffaele Carcano, ex segretario dell’Uaar, tenterà di rispondere a queste domande e a molte altre. Partendo dal presupposto che, quando si ritiene di avere una sola vita a disposizione, si aprono immediatamente innumerevoli possibilità. Al punto che esistono forse tanti ateismi e agnosticismi quanti sono gli atei e gli agnostici. Certo: vivendo in Italia si devono anche fare i conti con istituzioni profondamente clericali. L’assenza di laicità ha pesanti conseguenze sulla vita di ogni giorno di tutti i cittadini e, in particolare, sui cittadini che non sentono alcun bisogno di Dio.
Raffaele Carcano è laureato in scienze storico-religiose ed è stato segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti dal 2007 al 2016. Ha curato il volume "Le voci della Laicità" e ha scritto "Uscire dal gregge" (con Adele Orioli) e "Liberi di non credere".
live
Il progetto de I Camminatori in teatro è ispirato al romanzo a fumetti intitolato "I Camminatori", scritto da Otto Gabos, pubblicato da Kappa Edizioni nel 1998. La realizzazione nasce dalla collaborazione tra l’autore e Beat-Bit Music School, come progetto didattico di ricerca.
IL ROMANZO
Bologna anni '90.
Amerigo, uno studente del DAMS, fa amicizia con un gruppo di ragazzi che cercano di svelare un mistero: da qualche tempo in città sono apparsi individui inquietanti, che camminano senza sosta e senza mai fermarsi, i Camminatori.
Appostamenti, fotografie, appunti danno corpo a una teoria oscura e raccapricciante.
Amerigo si lascia coinvolgere in un gioco che, con il procedere dei mesi, si trasforma in un incubo, nel quale incontrerà la violenza, l'angoscia, l'amore.
Un gioco dove prima troverà se stesso per poi perdersi irreparabilmente.
LO SPETTACOLO
La colonna sonora trasla trama e personaggi in musica, raccontando sfumature, tensioni ed emozioni del romanzo attraverso sonorità elettriche ed elettroniche, leggere ed imponenti.
La cornice narrante si fonde con la presenza sul palco dei protagonisti, personificati da attori, dai disegni dell’autore e da installazioni audio/video, coreografie su tessuti, per immergere completamente il pubblico nei capitoli raccontati.
Tutti gli elementi artistici sono una lente incentrata sull’ispirazione dell’autore, che accompagna il pubblico fino all’epilogo.
(USA - brass band)
Una presenza scenica dirompente e un’energia travolgente fanno dei Lucky Chops la brass band del momento: Josh Holcomb (trombone), Daro Behroozi (sax tenore), Charles Sam (batteria), Joshua Gawel (tromba) e Raphael Buyo (sousaphone) sono un piccolo ensemble di fiati che ha iniziato a muovere i primi passi proprio nelle metropolitane di New York, armato dalla convinzione che la positività della musica possa cambiare il mondo e donare energia a chi la ascolta. Rivestendo di un tocco vintage i più grandi successi del pop e del rock, i Lucky Chops ad ogni show mostrano le loro incredibili capacità tecniche e espressive, non tralasciando una particolare attenzione al songwriting, come si evince nei loro inediti, tra i quali Best Things. La fama dei Lucky Chops è cresciuta proprio sul web: i fan di tutto hanno conosciuto la band proprio attraverso i loro video online. In tempi rapidissimi i loro concerti sono stati visualizzati da più di 100 milioni di persone, così come le loro cover pop e rock e il materiale originale che hanno registrato nelle metropolitane di New York. Ma suonare dal vivo per i fan per i Lucky Chops è altra storia: come suggerisce il trombonista Josh Holcomb, un video non può trasmettere le emozioni e le energie di uno spettacolo live. L’incredibile successo in rete li ha portati immediatamente all’attenzione dei media di alto profilo che hanno sottolineato il loro fresco approccio pieno di vita agli ottoni e più in generale alla musica.
Biglietto: 15 € (+ 2,25 € prev.)
visita guidata
Un percorso, insieme a Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento, nell’istituto fondato nel 1825 per volontà dell’architetto Angelo Venturoli. Sarà possibile ammirare pitture, sculture e disegni realizzati sia dagli artisti che si sono formati nel Collegio, sia di quelli che vi hanno insegnato, con tanti confronti con le opere della Certosa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 234866 (lunedì-venerdì, mattino) oppure collegioventuroli@libero.it.
spettacolo
Visita guidata al Collegio con balli e recite dei danzatori dodicenni dell'Associazione 8cento che interpretano gli allievi del Collegio. Sceneggiatura tratta dai diari dell’800 dei giovani artisti.
Visita guidata con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento.
A cura di Fondazione Collegio Artistico Venturoli in collaborazione con Associazione 8cento.
Prenotazione obbligatoria allo 051 234866 (lunedì-venerdì, ore 9.30-15).
Ingresso: gratuito con offerta libera (il ricavato sarà destinato ai restauri del Collegio)
visita guidata
Una passeggiata insieme a Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento, in compagnia di Marijan Erste, autore di una tesi sullo scultore che finalmente ha dato una visione d’insieme del più importante scultore attivo a Ravenna alla fine dell’800, presente in Certosa con diversi capolavori in marmo e bronzo.
A cura del Museo civico del Risorgimento.
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
visita guidata
Un percorso con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento,dedicato ai tanti professionisti di primo ‘800 che hanno dato forma alle architetture, ai pieni ed ai vuoti della Certosa, realizzate con una libertà creativa maggiore rispetto alle opere urbane.
A cura dell’Ordine degli Architetti di Bologna con l’Associazione Amici della Certosa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 4399016 oppure www.archibo.it.
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
L'evento è riservato agli architetti iscritti all'Albo.
Il ricavato del corso verrà donato dall'Ordine degli Architetti per il restauro della Tomba Strick, progettata da Ercole Gasparini ed eseguita da Giovanni Putti.
Tutti i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso.spettacolo
Visita guidata intervallata dallo spettacolo di trenta danzatori di 8cento in costume d’epoca, che daranno vita a danze e balli dell’800 incentrati sul tema della tavola e i cibi della mensa del Collegio. Visita guidata con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento.
In collaborazione con Associazione 8cento.
Prenotazione obbligatoria allo 051 234866 (lunedì-venerdì, ore 9.30-15).
Ingresso: gratuito con offerta libera (il ricavato sarà destinato ai restauri del Collegio)
incontri
Una conferenza dedicata al primo architetto coinvolto nella progettazione di edifici all’interno della Certosa e autore della tomba del barone Strick. L'Associazione Amici della Certosa promuove con l’Ordine degli Architetti di Bologna il restauro del monumento, realizzato da Giovanni Putti nel 1822, ora profondamente degradato.
A cura dell’Ordine degli Architetti di Bologna con l’Associazione Amici della Certosa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 4399016 oppure www.archibo.it.
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
L'evento è riservato agli architetti iscritti all'Albo.
Appuntamento nel ciclo di incontri “Tomba d'autore”.
visita guidata
Itinerario al monumentale di Bologna, con trasferimento in bici dal centro città fino alla Certosa, dove prenderà avvio il percorso a piedi. Sosta presso l’Archivio Storico dell’Ordine degli Architetti per visionare i progetti originali di alcune opere visitate.
A cura dell’Ordine degli Architetti di Bologna.
Prenotazione obbligatoria a ufficiostampa@archibo.it oppure allo 051 4399016.
L'appuntamento rientra nella Settimana alla scoperta dei cimiteri europei promossa da ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe.
incontro
Un racconto che parte dalla Tomba Brion a San Vito di Altivole (1969), commissionata all’architetto che nel 1960 era stato chiamato alla presidenza della Gavina Spa di Bologna, azienda di design fondata da Dino Gavina. L’appuntamento terminerà in via Altabella con una visita al negozio progettato da Scarpa nel 1961 per l’azienda bolognese.
A cura dell'Ordine degli Architetti di Bologna con l'Associazione Amici della Certosa.
L'appuntamento rientra nella Settimana alla scoperta dei cimiteri europei promossa da ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe.
Info: 051 4399016 - www.archibo.it
spettacolo e visita guidata
La fondazione di una casa certosina a Bologna fu un duplice omaggio al Papa e il progetto partì nel 1334. Inizia così il percorso di visita insieme a Laura Franchi alla conoscenza dei tempi, dei luoghi e delle funzioni che i Certosini vi svolsero, prima della radicale trasformazione in cimitero. Lungo il percorso ci si soffermerà davanti ad alcuni monumenti significativi.
A cura di G.A.I.A. Eventi.
Prenotazione obbligatoria a info@bolognaeventi.com oppure allo 051 9911923 (lasciare recapito telefonico).
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
L'appuntamento rientra nella Settimana alla scoperta dei cimiteri europei promossa da ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe.
Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Tutti i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all'ingresso.un libro di Margherita Marvasi (Giraldi)
Interviene Francesca Sanzo.
Questo è un testo che parla di una terra lontana, ma neanche troppo. Racconta di sogni, amori, mete raggiunte e poi lasciate alle spalle. È la storia vera di una giovane donna che dall’Italia si trasferisce per dieci anni in Africa seguendo un amore. E poi, quasi per caso, una volta approdata tra spiagge bianche e resort in costruzione, finisce per inventarsi un’altra vita, tutta sua, una vita in cui non è più una giornalista, ma una stilista di successo.
un libro di Luigi Lepri (Pendragon)
Dialoga con l'autore Stefano Bonaga.
Degli svaghi di massa nella Bologna popolare del secondo dopoguerra molto è stato rievocato da abili scrittori, in vari modi e a diverse riprese. C’erano passatempi più o meno costosi e c’erano passatempi a costo zero: correre dietro a una palla, magari di stracci; filèr drî (corteggiare) ingenuamente le ragazzine; organizzare scherzi, per fare dispetti a qualcuno, di solito un tipo antipatico o sprovveduto. Nella Bologna di quel tempo, dunque, con pochissimi soldi e con molta inventiva, il divertimento della burla era quasi un imperativo collettivo. Certo, il più delle volte gli scherzi messi in pratica erano alla buona e un po’ di bassa lega, capaci di provocare una risata momentanea e nulla più. Altre volte, invece, vantavano una preparazione accurata, richiedevano doti organizzative niente affatto scontate e un ingegno molto affinato, tanto che, quando riuscivano, entravano nel circuito del passaparola diventando per molto tempo oggetto di colorite mitizzazioni. Eccone perciò un campione, per contribuire a ricordare come eravamo, e capire perché i bolognesi – nell’immaginario collettivo – sono sempre stati associati alla bonomia, all’estroversione e all’allegria.