Laboratorio di lettura
Laboratorio di lettura dedicato ai racconti di Dino Buzzati con Anna Amadori
Come scrittore io ho sempre sognato di raggiungere un solo traguardo: quello di commuovere la gente che mi legge.(…). Mi sentirei (…) riempire d’orgoglio se un lettore sconosciuto mi venisse a confessare che l’ho fatto piangere. Dino Buzzati
Le lacrime sono il ghiaccio che si scioglie alla la luce che trapela dalla opacità delle cose e delle persone. Leggere ad alta voce Buzzati è un gioco di rifrazione che rende visibili a chi ascolta i bagliori delle parole e degli intrecci: come riuscire a farlo è la ricerca di MASCHILE.
Entriamo nella scrittura di Buzzati, ruvida come la pietra delle sue montagne e capace, come esse, di spettacoli fantastici che in una vertigine di allegoria ci spinge alla soglia del mistero della nostra vita, con la sua bellezza meravigliosa e la sua crudeltà inspiegabile, con il tesoro immenso che ci è dato in dote: l'intelligenza e l'amore.
Il laboratorio valorizza le qualità espressive, accresce le abilità fonetiche e le competenze linguistiche.
Dal 25 febbraio al 27 maggio 2019, 12 incontri, il lunedì dalle 19.30 alle 22 a Spazio Altrove, Viale Carlo Pepoli 62a Bologna
PER INFORMAZIONI: laboratori14@gmail.com, (+39) 333 3824192
riservata agli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna
Visita riservata agli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna.
Per poter accedere gratuitamente al museo è necessario presentare la propria Card in corso di validità: è possibile verificare la scadenza sul sito cardmuseibologna.it, all'interno dell'area personale.
Prenota qui la tua visitaLe xilografie dell'Ukiyo-e ("immagini del mondo fluttuante") costituiscono un unicum nel panorama dell'arte mondiale. Esse presentano due caratteristiche apparentemente contraddittorie: una produzione di massa, con tirature anche di migliaia di copie, e un altissimo livello qualitativo. Introdotta in Giappone dalla Cina alla fine dell'VIII secolo, fu all'inizio del 1600 che la tecnica xilografica diventò un'arte vera e propria, favorita dalla pacificazione del paese e dal fiorire di attività economiche
Accompagnati da Alessandro Guidi, direttore del Centro Studi d'Arte Estremo-Orientale, sarà possibile visitare la nuova selezione di stampe, esposte nella Sala di Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi a partire dal 19 marzo 2019.
riservata agli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna
Visita riservata agli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna.
Per poter accedere gratuitamente al museo è necessario presentare la propria Card in corso di validità: è possibile verificare la scadenza sul sito cardmuseibologna.it, all'interno dell'area personale.
Prenota qui la tua visitaIl Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto illustra la storia del sito archeologico che si estende nell’ampio parco circostante. La consistenza dei resti dell’antica città, che occupò il Pian di Misano e la sovrastante altura di Misanello dalla fine del VI alla metà del IV sec.a.C., fanno di Marzabotto un caso unico nel panorama dei centri abitati etruschi. L’abbandono garantì la conservazione dell’impianto urbano nel suo disegno originale così che ancora oggi possiamo percorrere le antiche strade lungo le quali si snodano abitazioni, aree artigianali ed edifici sacri.
Nel museo collegato all'area archeologica di Kainua si conservano gli elementi più significativi recuperati durante le campagne di scavo. Sono esposti i reperti rinvenuti nelle necropoli (vasi attici, bronzi, segnacoli tombali, balsamari) e i materiali dai vecchi e nuovi scavi nell’abitato, sull’acropoli e nel santuario fontile, fra i quali spicca per eccezionalità la testa di Kouros in marmo greco. L’ultima sala ospita due corredi funebri, di cui uno con segnacolo marmoreo, rinvenuti nel 1969 nel vicino centro di Sasso Marconi.
Cavalieri, armi e tornei nella Bologna rinascimentali: visita guidata al Museo Medievale con Paolo Cova, riservata agli abbonati Card Musei Metropolitani.
Il Museo Civico Medievale di Bologna illumina i visitatori sulla storia della città, spesso turbolenta. L'affascinante collezione di statue di bronzo, armature, manufatti, libri miniati e tombe monumentali si trova all'interno del palazzo Ghisilardi-Fava, graziosamente affrescato.
Le opere che costituiscono il nucleo più rilevante del museo sono in gran parte testimonianze della vita medievale bolognese, a partire dai manufatti altomedievali dei secoli VII-IX, fino alla grande statua di Bonifacio VIII in lastre di rame dorato, opera di Manno Bandini da Siena (1301), eseguita in ricordo dell’impegno profuso dal Papa per mettere fine alla guerra tra Bologna e Ferrara. Vicino alla scultura trova posto un illustre documento degli inizi del Trecento, il grande piviale di manifattura inglese con Storie della vita di Cristo e della Vergine, esempio tra i più rilevanti di “opus anglicanum”.
Alla consuetudine in uso durante il Medioevo nelle maggiori città universitarie d’Italia di dedicare monumenti funebri scolpiti ai dottori dello Studio non si sottrae neppure Bologna dove questo genere andò diffondendosi rapidamente come è testimoniato dai sepolcri presenti nel museo, nei quali ricorre la tipologia del dottore in cattedra colto nell’atto di impartire lezioni ai suoi studenti (sepolcro di Bonifacio Galuzzi, opera di Bettino da Bologna, arca di Giovanni d’Andrea).
Arricchiscono la raccolta del museo l’ampia selezione di avori francesi ed italiani, preziosi vetri muranesi, un numero considerevole di armi e armature, numerose e rare testimonianze della vita di corte bentivolesca che annoverano, accanto ad oggetti di raffinata manifattura (lo stocco di Ludovico Bentivoglio, il corno bentivolesco, la coppia di fiasche), imprescindibili documenti di scuola ferrarese del XV secolo.
Corpose sezioni del museo sono infine dedicate all’arte della scultura bolognese in bronzo rinascimentale e barocca (modello per il Nettuno del Giambologna, San Michele Arcangelo di Algardi, busto di Gregorio XV Ludovisi di Bernini) e all’arte della miniatura bolognese, con celebri esemplari di corali, statuti delle società d’arte e libri liturgici appartenuti ai secoli XIII-XVI.
Posti riservati Card Musei | prenota qui la tua visitaSabato 16 marzo 2019, ore 10.30
Visita guidata alla mostra documentaria “Teodorico Borgognoni, vescovo e medico del Duecento”
Visita guidata alla mostra storico-documentaria a cura di Massimo Giansante, Lorenza Iannacci, Giovanna Morelli, Diana Tura e Annafelicia Zuffrano
Attraverso l’esposizione di alcune recenti scoperte archivistiche, la mostra intende richiamare l'attenzione sulla figura e sull'opera di Teodorico Borgognoni, frate domenicano, vescovo e chirurgo del XIII secolo. Personaggio noto oggi solo agli specialisti, Borgognoni ebbe in realtà un ruolo non secondario nella storia europea della medicina e della veterinaria, ed in particolare nello sviluppo delle tecniche chirurgiche. L'esposizione sarà anche un'occasione per valorizzare le fonti dell’Archivio di Stato di Bologna e riflettere, da un lato, sul contributo fondamentale che la scuola medica bolognese del Duecento e del Trecento offrì allo studio scientifico dell'anatomia umana, della fisiologia e della patologia, nonché all'affermazione di consolidate pratiche terapeutiche, dall'altro sugli esordi dalla medicina legale, favoriti dai precoci rapporti fra i medici bolognesi e le istituzioni comunali.
In collaborazione con Il Chiostro dei Celestini. Amici dell’Archivio di Stato di Bologna, Associazione Rabisch, Centro RAM (Ricerche e Analisi Manoscritti), Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Con il patrocinio di Comune di Bologna, Dipartimento Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
La partecipazione è gratuita ma è necessario prenotarsi obbligatoriamente all’indirizzo prenotazioni.amici.asbo@gmail.com (massimo 25 persone)
info: 051 223891/239590 archiviodistatobologna.it
Teatro Dehon | Stagione 2018-19 | Fuori Cartellone
In una prospettiva sinergica che mescola arte, teatro e vita, Manifiesto Blanco propone nei suoi spazi, in anteprima assoluta a Milano, la performance teatrale Camille - ideata ed interpretata da Astra Lanz, con musiche dal vivo di Pitti Caspani e le coreografie di Natasha Mordovkina - tratta dalle lettere scritte dalla scultrice francese Camille Claudel (1864-1943), prima e durante l’internamento in manicomio dove ha trascorso gli ultimi trent’anni della sua vita.
Questo epistolario rappresenta un viaggio non tanto nella sua storia quanto nel suo mondo interiore attraverso le sue passioni, i confitti, le modalità di reagire alla vita. La selezione in sequenza della corrispondenza procede per associazioni, il gesto fisico che consegue alla parola sorge da sé nell’interprete, il medesimo che si scorge in alcune sculture della Claudel, quasi fossero fonti indirette - e sullo sfondo - della ricerca estetica dell’attrice: «Come qualsiasi linguaggio artistico, la scultura non è altro che manifestazione di un moto interiore e - consapevolmente o inconsapevolmente - vi è un prolungamento formale di quello che è uno stato emotivo interiore e intimo».
Camille offre agli spettatori di partecipare a questa “possibilità espressiva” totale, un’interpretazione teatrale che connette il modellare, quindi l’arte plastica, alla danza e alla recitazione, nonché alla musica dal vivo. Dice Astra Lanz, nell’intervista disponibile come scheda di sala in occasione di questa anteprima milanese: «Ciò che propongo è una suggestione di Camille nel suo atelier, ed io stessa sono spettatrice del processo che le sue lettere mi hanno suggerito. Il mio non è un lavoro studiato a tavolino, quindi meno artificio c’è meno si viola lo spazio intimo di una persona che è stata realmente rinchiusa in manicomio trent’anni, che ha realmente sofferto e scritto, chiedendo aiuto».
L’interpretazione di Astra, il suo muoversi nello spazio tra frammenti terrosi e lacerti di tessuti di lino, seguendo e facendosi carezzare dal fascino sonoro delle composizioni musicali e plasmando la materia argillosa che vive e si disgrega tra le sue mani appassionate, restituisce con acume e visionarietà il valore della grande scultrice, “preda” del proprio genio irregolare, così ancorato ai sensi e al sapere, còlto da intelligenze raffinate. Camille Claudel fu interprete sottile e consapevole di un’arte che a cavallo tra Otto e Novecento aprì le porte alla Modernità e immagine di una tipologia umana e femminile che cercava la propria libertà, dirompente e totalizzante, allora poco compresa soprattutto da chi le stava più vicino. E Camille è un caleidoscopio di immagini danzanti che ne vivifica la memoria, l’umanità, la bellezza e il daimon potente, esuberante e tragico della creazione artistica.
Astra Lanz
CAMILLE
Musiche Pitti Caspani - Coreografie Natasha Mordovkina
Teatro Dehon | Stagione 2018-19 | Fuori Cartellone
Giocolieri e scienziati hanno in comune molto più di quanto si crede.
Per divertirsi, interrogarsi, capire.
L' ASSOCIAZIONE CIRENAICA in collaborazione con CICAP presentano:
FISICA SOGNANTE
Di e con: Federico Benuzzi
L' INCASSO DELLA SERATA SARA' DEVOLUTO ALL'ASSOCIAZIONE CIRENAICA
Teatro Dehon | Fuori Cartellone
Nel Paese della Musica tutti vivono felici cantando insieme in armonia e gioia.
Tutti a parte una: la giovane Bemolle, ragazza intonata ma “a modo suo”! Incapace quindi di cantare in gruppo.
Fatica pertanto ad essere accettata anche in famiglia dalla mamma, il papà ed il fratello SolSol, sempre pronto a prenderla in giro e denigrarla.
Bemolle decide così di scappare di casa per cercare la sua strada, il suo posto nel mondo.
Un viaggio lungo e fantasioso, che la porterà fino ai confini del Mondo della Musica, dove popoli con musiche differenti si incontrano e si scontrano.
A farle compagnia nel viaggio un altro cantante solo e disadattato (Fuoritempo) che vive nascosto nei boschi isolato da tutto e tutti.
Tra una risata nel Paese dei matti Fratelli Maggiori, una lacrima nel triste paese delle Sorelle Minori, una perla di saggezza del Vecchio Saggio Chiave di Basso… giungerà nel Magico Palazzo del Maestro Chiave di Sol, l’unico forse capace di creare uno spartito anche per lei. L’unico forse capace di aprire gli occhi a Bemolle, agli abitanti del Paese della Musica e, perché no, anche al pubblico in Sala.
Ma occorre fare in fretta: il mitico concerto Annuale di Chiave di Sol è ormai alle porte! …
Compagnia Sopra Le Righe
IL VIAGGIO DI BEMOLLE
Testi e regia Gabriele De Pasquale - Musiche Giacomo Dalla
Con:
Gabriele de Pasquale (regia e direzione artistica)
Giacomo Dalla (musicista)
Tiziano Alberghini (attore/cantante)
Annarita Di Somma (attrice/cantante)
Daniele Di Somma (attore/cantante)
Beatrice Filippone (attrice/cantante)
Andrea Laurenti (attore/cantante)
Daniela Lenzi (attrice/cantante)
Alessandra Mariani (attrice/cantante)
Mario Melega (attore/cantante)
Valerio Mengoli (attore/cantante)
Manuela Pacelli (attrice/cantante)
Antonella Pisano (attrice/cantante)
Riccardo Rolfini (attore/cantante)
Serena Rovigo (attrice/cantante)
Beatrice Rondinelli (attrice/cantante)
Enza Scialla (attrice/cantante)
Valentina Tolomelli (attrice/cantante)
Serena Vitali (attrice/cantante)
L'incasso della serata sarà devoluto a: GLI AMICI DI LUCA per LA CASA DEI RISVEGLI LUCA DE NIGRIS
Teatro Dehon | Stagione 2018-19 | Fuori Cartellone
Da una conversazione con Vito e Marco Baliani nasce questo progetto sulla Resistenza interpretato da Vito.
Resistenza vista dalla parte delle donne, in chiave comica ma non superficiale. Vale a dire col suo spessore di esperienza storica e antropologica. In un contesto ben determinato, che è il terriotorio bolognese, ma non con intenzioni localistiche. Con l'ambizione, invece, di individuare caratteri "universali" di quell'esperienza, e di renderli fruibili, anche fuori dal contesto di riferimento. Secondo questa "filosofia": lavorare sul particolare per confezionare un prodotto tendenzialmente "universale".
Lo spettacolo è costruito su una serie di monologhi che mescolano esperienze reali, come la storia di Irma Bamdiera trucidata nel '44 a Bologna, a storie nate dal vissuto di donne che hanno partecipato alla Resistenza e alla guerra.
Il tono è prevalentemente comico, costruito sulle caratteristiche attoriali di Vito, senza escludere componenti sentimentali, drammatiche, o comunque proprie del "realismo magico" della tradizione culturale emiliana.
VITO in:
BELLO CIAO!
Scritto in occasione del 60° anniversario della Resistenza
di: Maurizio Garuti
L'incasso della serata sarà devoluto ai progetti dell'Associazione Epilessia Emilia Romagna
Fantateatro | Teatro Ragazzi 2018/2019
Una nave fa naufragio al largo delle coste africane, sopravvive una coppia con un bambino piccolo che, raggiunta la terraferma, si costruisce una capanna sugli alberi ma cade vittima di una tigre feroce. Il neonato sopravvissuto è adottato da un gruppo di gorilla. Diventato un adulto buono e sensibile, Tarzan conosce una spedizione di esseri umani arrivati in Africa per studiare i gorilla, comincia a interrogarsi sulle sue origini, s’innamora della dolce Jane, figlia del capo, e deve affrontare il perfido Clayton, un bracconiere interessato a uccidere i gorilla.
Lo spettacolo è entusiasmante e ricco di emozione, all’avventura si susseguono momenti di vera poesia. Il tutto arricchito da una colonna sonora di percussioni.
Dai 5 anni
Due repliche ore 16:00 e 17:30
Scarica la brochure degli spettacoli e dei corsi di Fantateatro a Bologna
Mostra mercato di pezzi unici del Teatro Comunale
Dopo il successo della prima edizione, che si è tenuta lo scorso settembre, il Teatro Comunale di Bologna replica “Opera ReBOrn”, la mostra-mercato di “pezzi unici” dai magazzini del teatro, in collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna e con il Comune di Bologna.
Questa seconda edizione nel Foyer Respighi e nella Rotonda Gluck del Comunale è dedicata ai costumi di scena appartenuti ad allestimenti di opere liriche del teatro bolognese che oggi non sono più utilizzabili.
Dai singoli capi non riconducibili a specifiche produzioni, si passa a quelli di spettacoli storici, per arrivare ai costumi più recenti firmati, ad esempio, da Sylvie Martin-Hyszka nel 2005 e indossati nella Traviata di Giuseppe Verdi con la regia di Irina Brook, o curati nello stesso anno da Zofia de Ines per l'Ascanio in Alba di Wolfgang Amadeus Mozart messo in scena da Michał Znaniecki.
Un’occasione unica – anche in vista dell'arrivo del Carnevale – per melomani, collezionisti e appassionati, di scegliere tra gli oltre 400 costumi e i circa 50 cappelli e parrucche che saranno esposti e messi in vendita nelle due sale del teatro cittadino.
La mostra-mercato “Opera ReBOrn” è a ingresso libero.
Venticinquesima edizione del festival che offre una ribalta agli autori del futuro. Opere d’esordio che faticano a trovare riconoscimento e distribuzione. Oltre al tradizionale concorso per corto e mediometraggi, sezioni dedicate ai documentari, ai film su tematiche ambientali, alle produzioni sarde ed emiliano-romagnole. E ancora, il Premio De Nigris per i piccoli ‘registi’ delle scuole, tavole rotonde e incontri.
h 17:30 — DAMSLab – Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b
h 20:00 — Circolo Arci CostArena – Via Azzo Gardino, 48
A partire dall’esperienza di Saperi Pubblici, alcuni studenti e docenti dell’Università di Bologna hanno scelto di mettersi in gioco attivamente, per alimentare la diffusione di un sapere collettivizzato e condivisibile.
Attraverso un progetto di ricerca sul campo, il nostro intento è di indagare le interazioni sul piano culturale ed economico tra comunità locali e immigrati, là dove, grazie a politiche e progetti di integrazione virtuosa, la presenza di immigrati è trattata come una risorsa utile a dare nuova linfa al tessuto economico e sociale.
Il fine della ricerca è di produrre una documentazione audio-video per raccontare, con rigore accademico, un aspetto dell’immigrazione che in Italia viene raccontato solo marginalmente e sporadicamente.
Il nostro viaggio è iniziato l’8 gennaio 2019, con sette giorni di ricerca nei paesi emblema di queste dinamiche: Riace, Gioiosa Jonica, Stignano, Camini, Caulonia.
Questa è stata solo la prima tappa; sono in programma diverse esplorazioni in altri centri disseminati da nord a sud in tutta la penisola: in Campania (Petruro Irpino), nelle Marche, in Piemonte (province di Biella e Cuneo, Val Pellice).
In un momento in cui la retorica sembra avere più potere dei fatti, la nostra speranza è quella di fornire elementi per stimolare su questi argomenti un dibattito serio e criticamente fondato.
DALLE ORE 17:30 @DAMSLab – Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b
• Presentazione dell’iniziativa Saperi Pubblici
• Esposizione del progetto di ricerca sul campo a cura degli studenti e dei docenti Nico Staiti e Anna Scalfaro
• Proiezione di materiale audio-visivo raccolto nella Locride (Calabria)
• Intervento di Alessia Barbiero (legale rappresentante dello SPRAR di Gioiosa Jonica)
DALLE ORE 20:00 @Circolo Arci CostArena – Via Azzo Gardino, 48
Concerto di musica popolare con:
Giuseppe Roberto, musiche e danze della tradizione pastorale siciliana
Suonatori della Barberia, musiche tradizionali di area mediterranea
INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti
Classica da Mercato
Mercoledì 27 febbraio – Ore 20.30
IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI
‘Il Carnevale degli animali’ fu scritto dal compositore, pianista e organista francese, Camille Saint-Saens, nel 1886, in occasione di una festa di Carnevale tra amici e musicisti. La composizione, di ispirazione classica, venne inizialmente considerata dall’autore un semplice divertimento ad uso esclusivamente privato e solo in seguito divenne il suo lavoro più conosciuto. Attraverso tredici brani ed un festoso rondò conclusivo, il Carnevale degli animali si presenta come una galleria di personaggi e delle loro caratteristiche descritte in modo ironico da musiche originali dell’autore e citazioni parodiate di motivi celebri dell’epoca. Nei quadri si alternano il Leone, i Galli e le Galline, gli Emioni, le Tartarughe, l’Elefante, i Canguri, L’Acquario, I Personaggi dalle lunghe orecchie (gli asini), il Cucù, la voliera, i fossili, il Cigno, e persino i pianisti, caricatura di personaggi quali musicisti e critici musicali legati alle sue attività di concertista e compositore. Servendosi delle illustrazioni di Patricia Mariani e la voce di Andrea Accia, Orchestra Senzaspine reinterpreta questo classico restituendo, ancora una volta, i colori e la giocosità carnascialesca del divertito Saint-Seans.
Divertimento di Camille Saint-Saens.
Direzione d’orchestra Tommaso Ussardi.
Con Andrea Acciai (voce narrante) e Orchestra Senzaspine (esecuzione)
Il concerto-spettacolo si avvale del progetto grafico di Patricia Taide Mariani e le animazioni video di Mirco Rinaldi.
Ingresso: libero, uscita ad offerta consapevole + Tessera Arci 2018/19
A cura di Associazione Senzaspine
Musica al Mercato Sonato
Prosegue la nuova rassegna di teatro-canzone, nata da un'idea di Mercato Sonato, del cantautore Francesco Guarino e di Vito Contento presidente del CAKI - Comitato Ascoltatori Kanzone Italiana. Sul palco William Manera e Jacopo Bettarello.
William Manera nasce il 29 Giugno 1982 a Sant’Agata Militello (Messina).
Lo stile del cantautore siciliano si identifica da subito in una combinazione molto personale, in cui la scrittura brillante dei testi e delle musiche si sposa a suggestioni sonore che spaziano dal blues allo swing fino al rock e al jazz. Nel 2012 William pubblica l’album ‘I miei omaggi’. Tra i riconoscimenti più significativi il Premio ‘Una Canzone per Bologna’ ottenuto con il brano ‘A due passi da qui’ (tratto da ‘I Miei Omaggi’), il Premio della Critica alla prima edizione del Premio Lucio Dalla e la Menzione speciale del MEI per la rassegna ‘Gli Eroi di Cartone’ tenutasi al Music Italy Show, oltre a diversi successi ottenuti nelle classifiche radiofoniche più prestigiose, fra cui una seconda posizione fra gli autoprodotti nella classifica degli indipendenti per antonomasia ‘Indie Music Like’. Tra le esibizioni live quelle al ‘Tenco Ascolta’ e al Concerto del Primo Maggio in Piazza Maggiore a Bologna. Nel Settembre del 2016 esce ‘Avete Fatto in Tempo’ per la label bolognese Areasonica Records, un secondo lavoro discografico a lungo meditato e voluto dal cantautore, il primo ufficialmente immesso sul mercato discografico nazionale. Le dieci canzoni che danno vita all’album tracciano un viaggio tra temi della vita quotidiana, tra cui l’amore, ma toccano anche problematiche più profonde come l’abbandono e il rapporto con la società. Il tutto viene raccontato attraverso testi dal linguaggio allo stesso tempo umoristico ed intimo.
Jacopo Bettarello, cantautore e interprete, firma uno show dinamico e teatrale, ritmato da grancassa e percussioni, un Folk Rock tra atmosfere delicate e sferzate schitarranti, uno spettacolo dolce e potente, accompagnato da Alessandro Baro alle chitarre e Federico Bendinelli alle tastiere. Le canzoni raccontano il mondo sotto il filtro di un sentimento disincantato e delle emozioni nude, amore e rabbia che danzano nello spirito di questo tempo. In costante tour nazionale dal 2011, nel 2015 e nel 2017 partecipa a festival e tour promozionali in Giappone. In ambito discografico ha prodotto tre lavori: ‘Jack Cantina & Magma Flux’ nel 2009, ‘Via del Camper n.0’ (2012), ‘Ci pensiamo noi’ (2015). Attualmente ha aperto un'etichetta sperimentale, la Dobrinski Pro-Dischi dedita alla ricerca dell'essenza artistica dei suoi musicisti e con cui sta preparando una nuovissima produzione solista.
Ingresso: 5 euro + Tessera Arci 2018/19
A cura di Associazione Senzaspine e CAKI - comitato ascoltatori canzone italiana
presentazione del libro
Donatella Franchi parlerà con l’autrice del libro, E oltre. Sulle tracce di Ernesta Oltremonti, pittrice
di Patrizia Castagnoli, Luciana Tufani Editrice, 2018
Ernesta Oltremonti nasce a Venezia nel 1899. Dopo aver frequentato le Accademie di Belle Arti di Venezia, Roma e Firenze ed esposto alle Biennali veneziane e a Ca' Pesaro, soggiornerà a Parigi per quattro anni, partecipando a vari Salon d'Automne. Negli anni Trenta, trasferitasi a Roma con la madre e le due sorelle, esporrà alle Triennali romane, iniziando contemporaneamente a insegnare al liceo artistico di via Ripetta. Pittrice e disegnatrice di grande talento, fedele alla luce lagunare ma anche alla solidità espressiva del segno, non le mancarono gli apprezzamenti, soprattutto a Parigi. Scelse poi di abbandonare la pittura dedicandosi esclusivamente all'insegnamento. Ernesta Oltremonti è un esempio di come non basti il talento per emergere. Se questo è vero per molti pittori, lo è ancor di più per le pittrici spesso vittime della volontaria dimenticanza della critica d’arte ufficiale.
Patrizia Castagnoli, ha svolto diverse attività in ambito culturale, linguistico e professionale, coltivando una grande passione per la pittura e per la cultura greca. Ha redatto il catalogo della mostra, Gabriella e le altre, su alcune pittrici veneziane del primo ‘900, e contribuito alla redazione del catalogo della mostra Il gusto della visione, artiste contemporanee in EXPO 2015. Collabora con riviste e curatrici di mostre, in particolare su temi legati alla creatività delle donne. Ha pubblicato con Il Ponte Vecchio i libri Il Bar della Meglia, e La schiena di Venere, racconti su pittrici e pittori del passato.
Donatella Franchi crea installazioni e libri d’artista sul tema delle relazioni, che ama tessere e su cui riflette visivamente.
Ha esposto in varie rassegne di libri d’artista in Italia e all’estero, a Barcellona e al National Museum of Women in the Arts di Washington. Parallelamente al lavoro visivo ricerca, scrive e organizza incontri sulle pratiche artistiche delle donne e sul loro contributo innovativo nel mondo della cultura e dell’arte.
dibattito
Dibattito in occasione della presentazione della ricerca dell'Istituto Cattaneo Cooperazione come valore e come modello organizzativo e del numero speciale della rivista Pandora dedicato alla cooperazione.
Intervengono Paola Bordandini, Roberto Cartocci, Rita Ghedini, Maurizio Morini, Paolo Venturi, Andrea Baldazzini. Modera Giacomo Bottos.
Com'è percepito il mondo della cooperazione oggi, anche dagli stessi cooperatori? Quale può essere il ruolo della cooperazione in relazione ai profondi processi di cambiamento contemporanei? Quali sono le strade possibili per rinnovare il mondo cooperativo? Se ne discuterà a partire da una recente ricerca dell'Istituto Cattaneo e da un numero speciale che la rivista Pandora ha dedicato al tema della cooperazione.
di Gilles de Maistre | Schermi e Lavagne 2018-2019
Amicizie speciali
MIA E IL LEONE BIANCO
(Mia et le lion blanc, Francia/2018)
di Gilles de Maistre (98')
Avventura
Film adatto alla visione dagli 8 anni in su
Mia è solo una bambina quando stringe una straordinaria amicizia con Charlie, un leoncino bianco nato nell’allevamento di felini dei genitori in Sudafrica. Per anni, i due crescono insieme e condividono ogni cosa. Ormai quattordicenne, Mia scopre che il padre ha intenzione di vendere Charlie, divenuto uno splendido esemplare adulto, ad alcuni bracconieri senza scrupoli.
Girato nel corso di 3 anni, sotto la costante supervisione dello zoologo Kevin Richardson, il film ha permesso alla protagonista e al cucciolo di leone di crescere e lavorare insieme. Una storia coinvolgente ed emozionante che nel promuovere il rispetto per la Natura, toccherà il cuore di tutti.
Nell’ambito di Schermi & Lavagne – Cineclub per bambini e ragazzi 2018-2019.
di Rich Moore, Phil Johnston | Schermi e Lavagne 2018-2019
Attesi ritorni
RALPH SPACCA INTERNET
(Ralph Breaks the Internet: Wreck-It Ralph 2, USA/2018)
di Rich Moore, Phil Johnston (112')
Animazione
Film adatto alla visione dai 6 anni in su
Sequel di Ralph Spaccatutto, il film vede il ritorno sul grande schermo del personaggio dei videogiochi Ralph e della sua compagna d'avventure Vanellope von Schweetz.
Questa volta, i due lasceranno la sala giochi di Litwak per immergersi nel grande, inesplorato mondo di Internet che, a seconda della persona a cui lo si chieda, può essere sia incredibilmente entusiasmante sia spaventosamente travolgente. Dai realizzatori di Zootropolis un'esilarante avventura nel cyberspazio popolato da misteriosi personaggi e vecchie conoscenze, se così possono essere definite le più celebri principesse Disney, che qui ritroviamo in vesti del tutto nuove.
Nell’ambito di Schermi & Lavagne – Cineclub per bambini e ragazzi 2018-2019.
presentazione del libro
L'amore finché resta (HarperCollins) è il nuovo romanzo di Giulio Perrone; una commedia agrodolce e ironica che ci racconta chi scopriamo di essere quando non c’è più nessuno a riflettere la maschera che abbiamo indossato. Perché anche gli uomini hanno un cuore, dicono.
Intervengono Gianluca Morozzi e Marilù Oliva.
Quartiere Parioli. Tommaso è in mezzo alla strada, una valigia fatta alla bell’e meglio, l’immancabile abbonamento in curva per la Roma in tasca e nient’altro. Ha quarant’anni e non avrebbe mai pensato di trovarsi improvvisamente senza moglie, casa e lavoro. Certo, sapeva di non essere un marito esemplare, ma non si aspettava proprio le parole della moglie Lucrezia, che gli dice che non lo ama più e che addirittura lo ha già sostituito con un altro uomo. La vita che Tommaso ha attentamente costruito negli anni, in equilibrio su un lavoro poco impegnativo e poco redditizio (psicoterapeuta per un ristretto numero di scombinati pazienti) e sulla rendita elargita dai facoltosi suoceri, crolla in pochi minuti. Costretto a tornare ad abitare a casa della madre, in un quartiere popolare, inseguito dai creditori, Tommaso prova a reinventarsi in un saliscendi di equivoci, opportunità mancate e idee geniali non coltivate fino all’ultima, incredibile idea...
GIULIO PERRONE Vive a Roma, dove nel 2005 ha fondato la casa editrice che porta il suo nome. Nel 2015 ha pubblicato, per Rizzoli, i romanzi L’esatto contrario (2015) e Consigli pratici per uccidere mia suocera (2017). Collabora con l’Università La Sapienza di Roma.