Agenda cultura

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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 1 min 1 sec fa

Robinia Pseudoacacia

Ven, 11/08/2019 - 16:14

F.A.Q. 1969/1989 - Dal proto-punk alla caduta del muro: nascita e sviluppo di un movimento culturale che ha scardinato le regole

​Il 15 novembre la rassegna riprende con la sessione abbinata alla ROBINIA PSEUDOCACIA, pianta impiegata con successo per consolidare gli argini franosi lungo i binari ferroviari. È una pianta forte, si propaga velocemente tanto d’aver modificato nel tempo il volto del paesaggio forestale, insediandosi sulle superfici degradate.

Dalle 19 si terrà F.A.Q., un excursus dedicato al ventennio '69 - '89 che vede la nascita e lo sviluppo del proto-punk come movimento socioculturale prorompente e dissacrante, con gli interventi di Stefano Gilardino (giornalista musicale, autore della fanzine punk hardcore Senza Nome, all'inizio degli anni Ottanta) e Alessia Masini (ricercatrice in Comunicazione e Disseminazione della Ricerca presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e autrice di «Siamo nati da soli». Punk, rock e politica in Italia e in Gran Bretagna (1977-1984) in pubblicazione per Pacini Editore).

A seguire una selezione anacronistica di vinili disobbedienti a cura di alcuni anziani del rione Pilastro e la proiezione alle 21 di The filth and the fury, il documentario di Julien Temple che racconta la storia dell'ascesa e caduta dei Sex Pistols attraverso interviste e immagini d'archivio.

Programma:

ore 19.00 incontro con Stefano Gilardino (giornalista musicale) e Alessia Masini (ricercatrice)

ore 20.00 selezione anacronistica di vinili disobbedienti a cura di alcuni anziani del rione Pilastro

ore 21.00 The filth and the fury (Regno Unito/2000) di Julien Temple (108’)

U.MANO

Ven, 11/08/2019 - 10:44

Arte e scienza: antica misura, nuova civiltà

U.MANO è la nuova mostra di Fondazione Golinelli curata da Andrea Zanotti con Silvia Evangelisti, Carlo Fiorini e Stefano Zuffi, in esposizione al Centro Arti e Scienze Golinelli dal 20 novembre 2019 al 9 aprile 2020.

Il percorso espositivo è dedicato alla mano e sviluppato su più piani di lettura: dall’esplorazione dell’interiorità dell’uomo all’aprirsi alla comprensione dell'universo che gli sta intorno, in stretto e inevitabile collegamento con il cervello. La mano è l'elemento di raccordo tra la dimensione del fare e quella del pensare ed è quindi rappresentativa della prospettiva di azione di Fondazione Golinelli nel recuperare il segno di un legame oggi perduto: quello tra arte e scienza, che proprio nella cultura italiana ha raggiunto il suo culmine.

In mostra i maestri del passato dialogano con il presente attraverso installazioni, esperienze di realtà aumentata, rimaterializzazioni, innovazioni robotiche applicate e postazioni interattive. Da Caravaggio a Guercino, da Carracci a Pistoletto, i visitatori compiono un viaggio unico e irripetibile tra passato, presente e futuro. La riflessione sul tema della mano consente così di indagare il ruolo dell’uomo in un presente dominato dalla tecnologia.

Orari di apertura
Mar, Mer, Gio, Ven 10 - 19
Sab, Dom 11-20
La biglietteria chiude 40' prima

Chiusura
Tutti i Lunedì, Mercoledì 25 dicembre

Aperture straordinarie
Martedì 24 dicembre: 10 - 16
Giovedì 26 dicembre: 10 - 19
Martedì 31 dicembre: 10 - 16
Venerdì 1 gennaio: 10 - 19
Lunedì 6 gennaio: 10 - 19
24 gennaio: 10 - 20
25 gennaio: 11 - 24
26 gennaio: 12 - 20 (in occasione di Art City)

Biglietti
10€ intero (con o senza visita guidata)
8€ ridotto (con o senza visita guidata, la riduzione si applica anche agli abbonati Card Musei Metropolitani)
10€ attività + visita per bambini e ragazzi (non applicabile riduzione)

La guerra a Cuba

Ven, 11/08/2019 - 10:32

di Renato Giuliano

l film, per la regia di Renato Giugliano, è stato sviluppato all’interno del progetto “TRA LA VIA EMILIA E IL SUD” sui territori di Valsamoggia (BO), Spilamberto (MO) e Savignano sul Panaro (MO). Il progetto è durato 18 mesi e ha coinvolto centinaia di giovani tra i 18 e i 26 anni e decine di famiglie attraverso laboratori di scrittura cinematografica e di fotografia, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione alla mescolanza e alla tolleranza per creare una società migliore e aperta all’integrazione. Proprio all’interno dei corsi di sceneggiatura, cui hanno partecipato diversi ragazzi africani richiedenti asilo politico, sono nate idee e racconti che hanno contribuito ad arricchire la sceneggiatura scritta da Mario Mucciarelli e Renato Giugliano, che ha anche firmato la regia del film.

Goodbye Lenin

Ven, 11/08/2019 - 10:26

(Germania/2003) di Wolfgang Becker (121')

Una donna, fervente comunista, cade in coma subito prima della caduta del muro di Berlino e si risveglia alcuni mesi dopo. Per non farle venire un nuovo malore è necessaria la messinscena di un décor sovietico, fino alla realizzazione di finti telegiornali. "Becker cortocircuita Storia e storie mettendo in scena una parabola dal retrogusto amaro: più ancora che sulla politica, sui mondi virtuali e sulla difficoltà della rinuncia al proprio passato" (Roberto Nepoti). Grottesco e paradossale, con un pizzico di nostalgia. In collaborazione con Goethe-Institut e Laminarie in occasione dei 10 anni a DOM la cupola del Pilastro, nell'ambito della rassegna Gli anni incauti.

Acer Campestre

Ven, 11/08/2019 - 10:16

La rassegna Gli anni Incauti parte il 9 novembre alle ore 17.00 con la sessione dedicata all'ACER CAMPESTRE, pianta autoctona utilizzata tradizionalmente per sostenere i filari di vite e le piantate bolognesi.

Come esercizio di memoria e di gratitudine, per onorare lo spazio nelle sue sembianze originarie, Laminarie dedica al rione Pilastro la pubblica piantagione di dieci alberi: quattro aceri campestri, una vigna, e sei alberi da frutto con la collaborazione dell'agronomo e direttore di Agriverde Sergio Dondi.

Seguirà una lettura della Botanica Parallela di Leo Lionni, con la partecipazione di cittadini, artisti e studiosi.

«La botanica parallela non è facilmente classificabile. Non è un romanzo, non è una collezione di saggi. E non è certo un libro di fantascienza. Il soggetto del libro, in fondo, non è una flora fantastica ma la fantasia stessa alla quale ho tentato di dare, attraverso il racconto di una vegetazione inesistente, una sua solidità poeticamente misurabile, e alla quale anch’io ho finito per credere». (Leo Lionni)

In occasione del trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, Laminarie invita a riflettere su questo avvenimento attraverso la vicenda della casa sull’albero di Osman Kalin, eretta lungo il perimetro del Muro nel 1983, ancora oggi simbolo di resistenza nel distretto di Friedrichshain-Kreuzberg.

A seguire incontro con di Sabine Reich - drammaturga e vice direttrice del teatro di Dortmund – sul tema delle trasformazioni avvenute in campo artistico dopo il 1989 tra est e ovest.

A conclusione una selezione di vinili anni '70-'80 tedeschi - Alte Schallplatten - a cura di Laminarie e la proiezione integrale di Murx den Europäer! Murx ihn! Murx ihn! Murx ihn! Murx ihn ab! Una serata patriottica, lo spettacolo dedicato alla riunificazione della Germania del regista svizzero Christoph Marthaler, maestro nel concentrare idee, visioni, suoni che con quest’opera cattura l’atmosfera della vita quotidiana della RDT: la fatalità, l'assurdità, l'attesa, la burocrazia, l'imperscrutabilità; la descrizione di uno stato apparentemente immutato negli anni, probabilmente il mondo per eccellenza del popolo europeo. Nella sua forma più pura e coerente, la produzione contiene e codifica tutti gli elementi stilistici del teatro di Christoph Marthaler.

Programma:

ore 17.00 Laminarie mette a dimora dieci nuovi alberi e una vigna
interviene Sergio Dondi, agronomo e direttore di Agriverde

ore 18.00 Lettura da Botanica parallela di Leo Lionni partecipano cittadini, artisti e studiosi e proiezioni da Tu sei un poeta! - l’universo di Leo Lionni in mostra.

ore 19.00 La vicenda del muro e della casa sull’albero
interviene Sabine Reich, drammaturga, e vice-direttrice del teatro di Dortmund

ore 20.30 Alte Schallplatten - Musica tedesca ‘70-‘80 su vinile a cura di Laminarie

ore 21.00 Murx den Europäer! Murx ihn! Murx ihn! Murx ihn! Murx ihn ab! - Una serata patriottica
(Volksbühne am Rosa Luxemburg Platz, Germania/1993) di Christoph Marthaler (122’) - video integrale dello spettacolo - V.O. con sottotitoli

META/nidi di ragno

Ven, 11/08/2019 - 06:05

quarta tappa a Bologna

archiviozeta con il progetto META/nidi di ragno invita a percorrere alcuni sentieri della memoria della Regione Emilia-Romagna. Un viaggio autunnale in 8 tappe, da ottobre a dicembre 2019, una ricognizione topografica sul terrore, da fare a piedi, con lentezza; un viaggio poetico, storico, antropologico, educativo in compagnia di studiosi, intellettuali, artisti, testimoni che affondano le radici della loro ricerca e della loro esperienza nel vasto terreno dei conflitti e dei traumi. 

I nidi di ragno sono: Cerpiano, Monte Sole – Ca’ Berna – Boschi di Ciano – Ronchidoso – Villa Emma, Nonantola – Monumento alle partigiane di Villa Spada, Bologna – Monumento ai partigiani della Certosa, Bologna – Sabbiuno di Paderno.

Portiamo nello zaino un’antologia letteraria sulla Resistenza che ha per confini ideali l’ultimo libro di Pavese, La luna e i falò, e il primo di Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, ma che sconfina liberamente anche altrove. Cerchiamo di stimolare una riflessione sull’educazione europea e sulla violenza che, durante il nazifascismo, si insinuò in una società indifferente, disposta all’odio e divenne oltraggio verso esseri umani, animali e natura.

Il progetto nidi di ragno prevede la consegna ad ogni partecipante di un kit di oggetti tra cui una custodia pensata per raccogliere le dispense di un libro in divenire ma anche piccoli oggetti nei boschi, lungo i sentieri, una foglia, un fiore, un sasso o un filo d’erba, una guida per attraversare sentieri di conoscenza.

La quarta tappa di nidi di ragno è domenica 17 novembre a Bologna. Partenza dalla lapide che ricorda un gruppo di partigiani fucilati nella notte del 30 marzo 1944 tra i quali anche Edera (Francesca De Giovanni), costeggiando il muro della Certosa ed entrata nel cimitero monumentale per raggiungere il Monumento ai partigiani. Attraversiamo il quartiere in direzione dello Stadio e della casa di Irma Bandiera fino ad arrivare al Monumento alle partigiane di Villa Spada, con una sorpresa finale!
Un trekking urbano la cui trama è intessuta di parole e suoni: il racconto storico/architettonico di Elena Pirazzoli in dialogo con Daniele Vincenzi, le riflessioni sui segni della memoria della semiologa Patrizia Violi, le letture di Gianluca Guidotti, Enrica Sangiovanni e Alfredo Puccetti, la partitura sonora a cura di Patrizio Barontini.

Il percorso verrà fatto con cuffie Silent System che verranno fornite ai partecipanti all'inizio del percorso

posti limitati prenotazione obbligatoria a questo link oppure al 334 9553640 (no sms)

percorso: ritrovo alle ore 9.15 presso il parcheggio della Certosa di Bologna, Largo delle Vittime dei Lager Nazisti, durata circa 3 ore,
per facilitare la partenza in orario vi preghiamo di essere puntuali, il banco di registrazione al progetto e la consegna delle cuffie saranno allestiti alle ore 9

l'evento si terrà anche in caso di pioggia, consigliamo un abbigliamento adeguato, con scarpe comode e protezioni per l’eventuale freddo e/o pioggia

progetto META MemoryEducationTheatreAction/nidi di ragno
con il contributo di Regione Emilia-Romagna/Memoria del ‘900 – Emilia Romagna Creativa e Fondazione Carisbo

META/nidi di ragno

Ven, 11/08/2019 - 05:54

terza tappa a Ciano di Zocca

archiviozeta con il progetto META/nidi di ragno invita a percorrere alcuni sentieri della memoria della Regione Emilia-Romagna. Un viaggio autunnale in 8 tappe, da ottobre a dicembre 2019, una ricognizione topografica sul terrore, da fare a piedi, con lentezza; un viaggio poetico, storico, antropologico, educativo in compagnia di studiosi, intellettuali, artisti, testimoni che affondano le radici della loro ricerca e della loro esperienza nel vasto terreno dei conflitti e dei traumi. 

I nidi di ragno sono: Cerpiano, Monte Sole – Ca’ Berna – Boschi di Ciano – Ronchidoso – Villa Emma, Nonantola – Monumento alle partigiane di Villa Spada, Bologna – Monumento ai partigiani della Certosa, Bologna – Sabbiuno di Paderno.

Portiamo nello zaino un’antologia letteraria sulla Resistenza che ha per confini ideali l’ultimo libro di Pavese, La luna e i falò, e il primo di Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, ma che sconfina liberamente anche altrove. Cerchiamo di stimolare una riflessione sull’educazione europea e sulla violenza che, durante il nazifascismo, si insinuò in una società indifferente, disposta all’odio e divenne oltraggio verso esseri umani, animali e natura.

Il progetto nidi di ragno prevede la consegna ad ogni partecipante di un kit di oggetti tra cui una custodia pensata per raccogliere le dispense di un libro in divenire ma anche piccoli oggetti nei boschi, lungo i sentieri, una foglia, un fiore, un sasso o un filo d’erba, una guida per attraversare sentieri di conoscenza.

La terza tappa di nidi di ragno è domenica 10 novembre a Ciano di Zocca. Dalla piazzetta Saldinari a Ciano di Zocca ci si dirige verso il cippo alla memoria posizionato sul luogo dove il 18 luglio ’44 furono impiccati agli alberi 20 partigiani rastrellati tra Castello di Serravalle, Ciano, Montombraro e Guiglia. Un cammino la cui trama è intessuta di parole e suoni: il racconto storico di Daniel Degli Esposti, le riflessioni sui segni della memoria di Francesco Mazzucchelli, le letture da Cesare Pavese di Gianluca Guidotti, Enrica Sangiovanni e Alfredo Puccetti, la fisarmonica, il clarinetto e le percussioni della Fanfara Burek – Luca Ciriegi, Gianluca Fortini, Alessandro Zacheo guidati da Patrizio Barontini. Poi, tornando sui nostri passi, scenderemo nuovamente a Ciano per raggiungere la vigna dell’azienda agricola Il Granaro dove le parole invocheranno la luna e i falò e la musica della festa ci farà ballare intorno al fuoco.

percorso: ritrovo alle ore 14 presso Piazza Saldinari (Ristorante Bonfiglioli) a Ciano, prendiamo la Strada Provinciale 25 in direzione Zocca, è previsto un cammino di circa 5.5 Km per la maggior parte su strada asfaltata, e un piccolo tratto nel bosco.

l’evento si terrà anche in caso di pioggia, consigliamo un abbigliamento adeguato, con scarpe comode e protezioni per l’eventuale freddo e/o pioggia

prenotazioni (obbligatorie) attive e info a questo link sul sito: www.archiviozeta.eu

progetto META MemoryEducationTheatreAction/nidi di ragno-
con il contributo di Regione Emilia-Romagna/Memoria del ‘900 – Emilia Romagna Creativa e Fondazione Carisbo

Kafka sulla spiaggia

Gio, 11/07/2019 - 18:13

Stagione ottobre-dicembre 2019

Un vecchio con il candore di bambino che capisce e che parla la lingua dei gatti e un ragazzo con la maturità d’un uomo. Entrambi fuggono, uno da un delitto e l’altro, Edipo quindicenne, da una profezia. Di questo e d’altro ancora racconta il progetto dei DaCru. Kafka sulla spiaggia è la trasposizione danzata dell’omonimo capolavoro di Murakami, del geniale viaggio visionario e incantato dove si susseguono personaggi e rivelazioni senza mai giungere al cuore più profondo che resta segreto e inattingibile. Il progetto d’un libro danzato è di per se un viaggio, ma danzare Kafka sulla spiaggia è un vero e proprio privilegio, sempre accompagnati dalla misteriosa anima di Murakami…
Kafka fugge dal padre, scultore satanico, e dalla sua profezia che riecheggia e amplifica quella di Edipo: è lui il fulcro della narrazione, è nella sua anima che è celato il mistero. Si offre al mondo con molteplici aspetti, come se contenesse non uno ma quattro volti, sovrapponibili ma incredibilmente differenti. Così Kafka, Tamura, il Ragazzo Corvo e Johnny Walker sembrano convivere in un’unica entità per necessità, supportandosi, incoraggiandosi, fuggendosi, uccidendosi. Ecco inizia il mistero e su tutti, nel vento, il Ragazzo Corvo, che segue o precede Kafka ovunque, con la sua nera lucentezza, sempre pronto a sussurrare importanti e rivelatrici parole, alter ego sapiente e protettivo di Kafka, o meglio ancora di Tamura, che è il vero quindicenne, lieve e vulnerabile, la parte più pura di Kafka, quella più emotiva.

Si apre il sipario e tutto inizia con la scena del lungo sonno, al termine del quale solo Nakata resta in terra perdendo le intelligenze comuni per acquisire quelle magiche che gli permettono di conservare il candore dei bambini e soprattutto di riuscire a conversare con i gatti, fra tutte le creature, le più fantastiche…

liberamente tratto dall’opera di Murakami Haruki

concept e regia Marisa Ragazzo

coreografie Marisa Ragazzo e Omid Ighani

editing musicale Omid Ighani

personaggi e interpreti:

Nakata | Claudia Taloni

Il ragazzo corvo | Serena Stefani

Tamura Kafka | Samar Khorwash

Kafka | Davide Angelozzi

La signora Saeki | Alessandra Ruggeri

Oshima | Alessandro Marconcini

Hoshino, Johnny Walker | Tiziano Vecchi

disegno luci Giuseppe Filipponio

ricerca musicale Omid Ighani

allestimenti Roberto Rini

organizzazione Alessandra Pagni

produzione DaCruCompany

con il sostegno di Compagnia Naturalis Labor

Biglietti da camere separate

Gio, 11/07/2019 - 15:44

Stagione ottobre-dicembre 2019

Un romanzo intimo che racchiude il Pier Vittorio Tondelli segreto di fronte ai misteri dell’amore e della morte: è Camere separate, storia bruciante e autobiografica, pubblicata nel 1989, due anni prima della scomparsa del suo autore, avvenuta nel 1991. E così, il Tondelli di Altri libertini, il primo romanzo pubblicato nel 1980 e processato per oscenità, di Pao Pao, irriverente galoppata nelle gioie e nelle frustrazioni del servizio militare, degli articoli e dei reportage giornalistici confluiti in Un weekend postmoderno, vera e propria esaltazione e al tempo stesso ironica analisi di un decennio “da bere”, questo Tondelli lascia i panni del ventenne scapestrato per esplorare gli angoli più riposti del suo cuore. E lo fa nel suo romanzo più intenso, capolavoro introspettivo della maturità, dove campeggiano il senso della fine.

Due uomini in scena raccontano la storia di Leo, scrittore omosessuale che deve fare i conti con un lutto importante nella sua esistenza. Sarà l’occasione per inseguire le tracce di sé disseminate nel tempo di una vita, dall’adolescenza inquieta in un paese della provincia padana al successo editoriale e ai viaggi per l’Europa mentre la geografia politica ed emozionale di un intero continente cambia pelle. Ma le “camere separate” sono anche la richiesta di un modello d’amore, capace di esprimersi solo per prossimità e mai per convivenze troppo opprimenti. L’amore e il sesso vengono raccontati con le voci e i corpi dei due attori, attraverso le parole del romanzo: una forma originale di teatro-romanzo, dalle affascinanti atmosfere visive e dalla potente fisicità dei performer.

Andrea Adriatico gioca ancora sul filo dell’identità di genere dopo le incursioni su Copi, confrontandosi per la prima volta con la scrittura di Claire Dowie. Adriatico compone partiture della parola e dello spazio, facendo base nella “casa” bolognese di Teatri di Vita creata nel 1993: spettacoli che spesso incontrano drammaturgie dense come quelle di Koltès, Pasolini, Beckett, Copi, Jelinek, interlocutori privilegiati di un modo autorale di creare concerti di corpi e voci, attraversando con i suoi lavori numerosi festival dalla Biennale Teatro al Festival Orizzonti, dallo Short Theatre a Santarcangelo. Al cinema racconta rimozioni intime (nei film drammatici Il vento, di sera e All’amore assente) e pubbliche (nei documentari + o – il sesso confuso. Racconti di mondi nell’era AIDS e Torri, checche e tortellini e nel biopic su Mario Mieli Gli anni amari), presentate e premiate in festival internazionali.

uno sguardo di Andrea Adriatico su Pier Vittorio Tondelli
#edizione3
con
Francesco Martino in Camera 1
Damiano Pasi in Camera 2
musiche originali di Massimo Zamboni cantate da Angela Baraldi
luci, scene e costumi di Andrea Barberini
cura Saverio Peschechera
una produzione Teatri di Vita
con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, MiBAC

all’amore separato

Exit III - Lo spin-OFF di Festival 20 30

Gio, 11/07/2019 - 13:23

Festival 20 30 edizione 2019 - Inevitabile

Il gruppo Avanguardie 20 30 presenta la terza edizione di EXIT, lo spin-OFF di Festival 20 30. EXIT nasce nel 2014 come progetto collaterale di Festival 20 30 e propone un esperimento di narrazione di luoghi, caratterizzato da un approccio site specific e da un’impronta relazionale. Gli artisti invitati a partecipare esplorano la relazione che intercorre tra gli spazi e le identità che li abitano, dialogando con contesti sempre diversi per dar luogo ad eventi pubblici in cui il pubblico possa sbirciare sulla città da un punto di vista inaspettato.

Quest’anno EXIT indaga un contesto inedito: saranno quattro alimentari e mini-market di Bologna a ospitare la nuova edizione, che presenta dieci mostre, ciascuna della durata di un pomeriggio. A partire dall’incontro con i negozianti e i loro mini market, tredici artisti esercitano la dimensione poetica di questi luoghi, ormai identitari per la città di Bologna, in una narrazione caleidoscopica ed attraverso differenti pratiche artistiche: dal video, alla performance, all’installazione.
Nelle giornate di sabato 2, 9 e 16 novembre 2019 il pubblico può fruire gratuitamente gli eventi, scegliendo liberamente la prima tappa del proprio itinerario in ognuna delle tre giornate, per poi completare il percorso espositivo attraversando la città e visitando anche le altre mostre che avranno luogo nelle diverse location, ciascun giorno.

EXIT è a cura di Olivia Teglia e Lucia Fontanelli, organizzato da Associazione Xi con la collaborazione di Avanguardie 20 30.
Per la giornata di sabato 16 novembre EXIT collabora con Home Movies - Archivio Nazionale dei Film di Famiglia ed appare nel programma di Archivio Aperto 2019 (dettagli)

L’iniziativa è parte del Festival 20 30 - Inevitabile. Giunto quest'anno alla sua sesta edizione, il Festival continua a sondare l’immaginario di una generazione, quella di chi ha oggi tra i 20 e i 30 anni, facendola entrare in scena attraverso spettacoli, laboratori, concerti, installazioni e performance.

ORARI E PROGRAMMA EXIT III

Sabato 23 novembre, alle ore 22,30 EXIT PARTY c/o Granata, via San Rocco 16.

Ingresso libero

facebook.com/festival2030

L’archivio animato. Lavori in corso

Gio, 11/07/2019 - 12:41

La nuova stagione culturale di Fondazione Cirulli inaugura con L’archivio animato. Lavori in corso, un vero e proprio "laboratorio" di storia e cultura del Novecento per raccontare il secolo della modernità – quello in cui nasce e si sviluppa la creatività italiana come oggi la conosciamo - attraverso un caleidoscopio espositivo che spazia dalle arti figurative al design industriale, dalla pubblicità al cinema, dalla fotografia alla televisione, dai tessuti alle riviste.

Il progetto, realizzato grazie alla consulenza e supervisione di Jeffrey Schnapp, fondatore e direttore del metaLAB dell’Università di Harvard e figura di riferimento nel campo dell’umanistica digitale, costruisce una narrazione potente e agile del secolo breve attraverso i materiali diversi ed eterogenei che compongono la collezione "panoramica" di Fondazione Cirulli.

Il capolavoro artistico, le arti decorative, la comunicazione, il design industriale e la cultura materiale e visiva, e ancora fotografie, disegni, quadri, sculture, oggetti, manifesti, volantini, carteggi, progetti architettonici, tessuti, riviste, libri: sono le forme di comunicazione socio-culturale che compongono le 19 sezioni di mostra, intrecciandole in un racconto polifonico sul Novecento con oltre 200 opere.

Così, accanto ad una selezione di "Frammenti di ‘900" con dipinti dei primi tre decenni del secolo, il capitolo dedicato a "Il tessuto della modernità" offrirà una selezione di progetti grafici per tessuti di arredamento – settore allora in forte espansione - realizzati per la Triennale di Milano negli anni Cinquanta dai più rinomati artisti del panorama italiano, come Gio Ponti, Ettore Sottsass, Lucio Fontana, Enrico Prampolini, Bice Lazzari, Fede Cheti e tanti altri. "Fermo immagine" racconta attraverso i volti del cinema e della televisione degli anni Sessanta gli entusiasmi del boom economico: un capitolo, quello della televisione, ripreso anche nella sezione "Munari, Carboni e la RAI" che racconta l’innovazione grafica della televisione pubblica ad opera dei due artisti negli anni Cinquanta. E ancora il racconto della modernità attraverso le produzioni industriali, dalle macchine all’illuministica, la documentazione fotografica della vita nell’entroterra emiliano del Dopoguerra con le immagini di Enrico Pasquali e quelle glamour di Arturo Ghergo, maestro della fotografia italiana. E naturalmente la pubblicità: dal pannello decorativo realizzato da Xanti Schawinsky, maestro del Bauhaus, per il negozio Olivetti di Torino, un vero capolavoro del razionalismo europeo, ai cartelloni pubblicitari originali di inizio secolo scorso, dal design anonimo delle "carte pasticcere" brandizzate, realizzate negli anni Trenta per i più importanti bar d’Italia, all’evoluzione dei loghi attraverso un’accurata documentazione.

Apertura al pubblico
sabato e domenica 11.00-19.00

Biglietti
Intero 10 euro
Ridotto 8 euro (riduzione prevista anche per gli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna)

Cenerentola | Balletto di Milano

Gio, 11/07/2019 - 12:35

su musiche di Gioachino Rossini

Compagnia Balletto di Milano
CENERENTOLA

su musiche di Gioachino Rossini

Direttore d’orchestra, Gianmario Cavallaro
Coreografia, Giorgio Madia
Scenografia e costumi, Cordelia Matthes

Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

L’esclusiva versione creata da Giorgio Madia per il Balletto di Milano è in scena con grande successo dal 2011. Produzione che ha vinto importanti riconoscimenti internazionali tra cui il prestigioso Gold Critics Award, Cenerentola ha conquistato migliaia di spettatori soprattutto per la genialità della messinscena: dal controluce iniziale che spiega come Cenerentola si ritrovi a vivere con matrigna e sorellastre, alla tappezzeria della casa identica agli abiti di Cenerentola per sottolinearne lo status all’interno della famiglia, alla carrozza con i suoi cavalli danzanti, alla fata sbadata e sensuale, sino al principe, naturalmente azzurro. Spassosissimo il trio en travesti Matrigna/Sorellastre: incredibili gag si susseguono dall’inizio alla fine trascinando il pubblico in immancabili applausi a scena aperta. Estrosa ed in linea con lo spettacolo anche la scelta musicale che preferisce Rossini alla consueta partitura di Prokof’ev: il compositore pesarese con la sua musica frizzante, ironica e spiritosa è perfetto per rappresentare una fiaba fatta di carrozze, cavalli e scarpette di perraultiana memoria.

Dal 28 al 31 dicembre 2019. Orario repliche:

  • Sabato 28 dicembre, ore 20.00
  • Domenica 29 dicembre, ore 18.00
  • Lunedì 30 dicembre, ore 20.00
  • Martedì 31 dicembre, ore 18.00

info biglietti e prevendita

Heimat. Nora Krug

Gio, 11/07/2019 - 10:52

mostra nell’ambito di BilBOlbul 2019 | inaugurazione 29 novembre ore 19.30

Heimat è la parola tedesca che indica il luogo d’origine, dove ogni persona forma la propria identità e sensibilità. Come i ricordi in cui affonda le radici, l’identità è frammentaria: un insieme di esperienze in mutazione continua.
La mostra è organizzata proprio secondo la logica del frammento: un percorso in cui alle tavole originali di Heimat si affiancano le fotografie, i manoscritti, i cimeli del terzo Reich e i documenti che Krug ha raccolto durante le sue lunghe ricerche. A dimostrazione che gli oggetti, tanto quanto la scrittura e il disegno, portano con sé l’idea del passato e della storia. La mostra rivela sia la genesi di Heimat sia il percorso che ha condotto Krug a riflettere sull’identità nazionale e sull’impronta che la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato su generazioni di persone. Dopo BilBOlbul, la mostra Heimat si sposta al Goethe-Institut di Roma.

Mostra promossa da BilBOlbul Festival internazionale di fumetto, Goethe-Institut Roma
In collaborazione con Goethe-Zentrum Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica, Giulio Einaudi Editore, Strane Dizioni

Orari di apertura:

da martedì a domenica h 10-18.30

Vite da funamboli

Gio, 11/07/2019 - 10:26

presentazione del libro

Lo scrittore Antonio Alizzi presenta il suo libro
Vite da funamboli insieme all'artista Andrea Masu del collettivo Alterazioni video.

Chi sono i funamboli di cui parla? Sono protagonisti nei mondi delle arti e delle scienze, dell'economia e dello sport accomunati dal fatto di non essersi mai sottratti alle prove cruciali della vita, anche a costo di perdere tutto.

L'incontro è realizzato in collaborazione con Sandro Teti editore.

L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

A ogni costo

Gio, 11/07/2019 - 10:19

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne - presentazione del libro

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Cristina Orlandi presenta il suo libro A ogni costo. Dialoga con l'autrice Lorena Lusetti.

Appeal to the Turk | La Cristiana impresa

Gio, 11/07/2019 - 10:17

presentazione dei libri di Giovanni Ricci e Simona Negruzzo

Carlo Ginzburg e Maurizio Silvio Pistoso presentano i libri 

Appeal to the Turk , di Giovanni Ricci (Viella, 2018) e 
La Cristiana impresa, di Simona Negruzzo (Cisalpino, 2019)


 Coordina Maria Giuseppina Muzzarelli. Saranno presenti gli autori.

In collaborazione con il Dipartimento di Storia culture e civiltà dell'Università di Bologna.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Le due torri ci guardano

Gio, 11/07/2019 - 10:11

Lettura a cura dell’Associazione Legg'Io.

Lettura a cura dell’Associazione Legg'Io.

Parole e immagini intorno alla città delle due torri. Immagini di Angelo Scaramagli, testi di Paolo Fiorilli, Donatella Vanghi e Roberta Graziani.

Ingresso libero.

Gruppo di Lettura Pezzoli

Gio, 11/07/2019 - 10:01

GdL alla biblioteca Pezzoli

Il Gruppo di Lettura Pezzoli si riunisce ogni secondo martedì del mese alle ore 17.30.

I partecipanti propongono e scelgono i titoli che verranno letti nei mesi successivi, li leggono per conto proprio e durante gli incontri ne parlano insieme, condividendo punti di vista e il piacere della lettura.

Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti.

Prossimi incontri e libri:

  • martedì 12 novembre h. 17.30 per parlare di Suite francese di Irène Némirovsky. 

Nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad Auschwitz, Irène Némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande "sinfonia in cinque movimenti" che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la Francia, sotto l'occupazione nazista: Tempesta in giugno (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell'arrivo dei tedeschi) e Dolce (il cui nucleo centrale è la passione, tanto più bruciante quanto più soffocata, che lega una "sposa di guerra" a un ufficiale tedesco). Pubblicato a sessant'anni di distanza, Suite francese è il volume che li riunisce.

L'Appennino ferito

Gio, 11/07/2019 - 09:53

presentazione del libro

Presentazione del volume
L'Appennino ferito (Fernandel, 2019)

 Saranno presenti Daniela Carpano, acquarellista autrice delle immagini presenti nel volume e Michele Serafini curatore della collana e autore dell’introduzione storica.

“Fra il 1944 e il 1945 la Linea Gotica, che correva lungo la dorsale dell’Appennino che va dal Tirreno all’Adriatico, è stata teatro di durissimi scontri fra le truppe nazifasciste e l’esercito alleato, fra miliziani del regime e partigiani”.

Diana sottosopra

Gio, 11/07/2019 - 09:08

mostra nell’ambito di BilBOlbul 2019 | inaugurazione e laboratorio per bambini da 6 a 11 anni: 17 novembre h 16-18

Diana sottosopra è la mostra dedicata all’omonimo libro a fumetti di Kalina Muhova, sesto titolo della collana di fumetto per l’infanzia a cura di Canicola.

Tavole, disegni originali e uno speciale allestimento condurranno bambine e bambini in un viaggio fra due mondi, quello di Diana e quello del Piccolo Popolo, un paradiso decaduto da quando approda lì tutto l’inquinamento causato dagli esseri umani nel “mondo di sopra”. A partire dall’avventura di Diana, bambine e bambini vivranno un'esperienza di laboratorio incentrata sul tema dell'incontro con la diversità e della cura dell'ambiente in cui viviamo.

Mostra a cura dell’Associazione Culturale Canicola e del Dipartimento educativo MAMbo
In collaborazione con U.O. Pari opportunità, Tutela delle differenze, Contrasto alla Violenza di Genere, Comune di Bologna

Orari di apertura:

martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi h 10-18.30
giovedì h 10-22

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