(Manmarziyaan, India/2018) di Anurag Kashyap (156')
Film di chiusura della 18a edizione del River to River Florence Indian Film Festival 2018, è una commedia romantica con protagonista una giovane libera e anticonvenzionale, Rumi, divisa tra due uomini radicalmente diversi, l'esuberante Vicky, che fatica a impegnarsi, e Robbie, maturo e responsabile, che vorrebbe sposarla. Il tutto scandito dai numeri danzati e dal ritmo incalzante della musica punjabi tipici del cinema bollywoodiano. In collaborazione con il River to River Florence Indian Film Festival
In attesa di Dancin'Bo, il cartellone di eventi (27 dicembre-5 gennaio) con cui Bologna saluta il 2019 e festeggia l'arrivo del nuovo anno a passo di danza.
Lingua originale con sottotitoli
(The Band Wagon, USA/1953) di Vincente Minnelli (102')
Nel 1931 Fred Astaire aveva portato in scena uno spettacolo di varietà dallo stesso titolo; le canzoni erano di Alfred Schwartz e Howard Dietz; il film ne recupera cinque, Schwartz e Dietz ne aggiungono altre (tra cui la trascinante dichiarazione di poetica That's Entertainment). Tony Hunter, ex song-and-dance man di Broadway con un avvenire (hollywoodiano) dietro le spalle, torna e trova la scena cambiata. Esplodono i colori e Tony/Astaire, pur fedele al suo vestito grigio, in quei colori che eccitano il pubblico del 1953 deve immergersi. Quel che conta è che le canzoni circolino, che i passi di danza diano forma visiva al sentimento. E mai tale forma visiva ha raggiunto la purezza della notturna passeggiata a due nel Central Park della MGM. (pcris)
In attesa di Dancin'Bo, il cartellone di eventi (27 dicembre-5 gennaio) con cui Bologna saluta il 2019 e festeggia l'arrivo del nuovo anno a passo di danza.
Lingua originale con sottotitoli
(J'ai perdu mon corps, Francia/2019) di Jérémy Clapin (81')
Una mano mozzata fugge da un ospedale parigino e attraversa la città alla ricerca del legittimo proprietario, il giovane Naoufel. Nonostante lo spunto orrorifico, siamo di fronte a un capolavoro d'animazione intimista e poetico. All'origine c'è il romanzo Happy Hand di Guillaume Laurant (sceneggiatore del Favoloso mondo di Amélie). Clapin moltiplica i piani temporali di un racconto sospeso tra fantastico, thriller e commedia romantica e mescola la grafica del disegno al realismo dell'animazione 3D.
Lingua originale con sottotitoli
(Cidade de Deus, Brasile-Francia-USA/2002) di Fernando Meirelles (130')
Meirelles esplode a inizio anni Duemila grazie a questo ritratto giovanile "sorprendente e terribile" (Roger Ebert) tratto da un romanzo autobiografico di Paulo Lins e paragonato alle epopee criminali di Scorsese. Siamo tra anni Sessanta e Ottanta, nella ‘Città di Dio', una favela di Rio de Janeiro dove spaccio di droga, guerre tra gang, armi e violenza sono il pane quotidiano, soprattutto per i ragazzini. Una spirale di brutalità che Meirelles traduce in un racconto febbrile reso attraverso l'uso di camera a mano e montaggio rapido. (aa)
In occasione dello spettacolo Hillbrowfication (regia di Constanza Macras) in scena all'Arena del Sole dal 4 al 5 dicembre.
In collaborazione con ERT Emilia-Romagna Teatro Fondazione
Lingua originale con sottotitoli
(Italia/2019) di Lia Beltrami (60')
"Uno zio mi ha portata via, in un villaggio lontano, e mi hanno messo il collare...". La storia di chi cerca di ridare speranza alle bambine-schiave del villaggio delle ‘donne giraffa'. Un viaggio tra i profughi birmani nel Triangolo d'oro, punto d'incontro tra Laos, Myanmar e Thailandia. Un gruppo di Suore della Provvidenza e un monaco buddhista lavorano senza sosta contro la tratta delle bambine e sognano di aprire un ristorante, ‘La locanda della felicità', per dare loro un futuro.
Incontro con Lia Beltrami, Alberto Benchimol (Sportfund) e Martina Ciccioli (Casa delle donne)
Rassegna promossa da Casa delle donne per non subire violenza all'interno del Festival La violenza illustrata.
Ingresso libero
Pane e salame. Immagini gastronomiche bolognesi dalle raccolte dell'Archiginnasio
Mostra a cura di Alessandro Molinari Pradelli con la collaborazione di Marcello Fini.
La mostra, ideata da Alessandro Molinari Pradelli, e organizzata in collaborazione con la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, è la prima di una serie di esposizioni documentarie allestite presso la biblioteca e incentrate sulla storia della cucina bolognese. Questa prima mostra sarà dedicata a due elementi fondamentali e caratteristici della gastronomia petroniana, il pane e i salumi. La loro evoluzione storica verrà illustrata nelle undici bacheche della mostra attraverso disegni, incisioni, libri, opuscoli e bandi. Partendo, per esempio, dalle celebri incisioni di Annibale Carracci delle Arti per via, e passando per la copiosa produzione artistica di Giuseppe Maria Mitelli, arriveremo fino al Novecento, con i disegni di Alessandro Cervellati.
Tutto il materiale esposto, sia quello mostrato in originale sia quello che è stato riprodotto per motivi di conservazione, proviene dalle collezioni della Biblioteca dell’Archiginnasio.
Il curatore: Alessandro Molinari Pradelli, giornalista e scrittore, è uno dei più importanti studiosi di enogastronomia italiani degli ultimi decenni. È autore di quasi un centinaio di pubblicazioni sulla storia della cucina, le tradizioni popolari e la civiltà contadina.
Durante il periodo di apertura della mostra, sono in programma visite guidate gratuite condotte dal curatore alle ore 17 di mercoledì 4 dicembre, venerdì 20 dicembre, mercoledì 8 gennaio, mercoledì 22 gennaio, giovedì 6 febbraio.
ORARI:
Dal 23 Novembre 2019 al 16 Febbraio 2020
lunedì - sabato: 9>19; domenica: 10>14. Domenica 08 dicembre 10>18. giovedì 26 dicembre: 10>18. Mercoledì 1 gennaio 14>18. Lunedì 06 gennaio dalle ore 10>18.
Mercoledì 25 dicembre chiuso.
ingresso libero
(The Two Popes, GB-Italia-USA-Argentina/2019)di Fernando Meirelles (125')
In attesa di vedere lo young pope Jude Law e il new pope John Malkovich nella seconda stagione della serie di Sorrentino, altri due grandi interpreti, Anthony Hopkins e Jonathan Pryce, sono chiamati a impersonare papa Benedetto XVI e il cardinale Bergoglio, futuro papa Francesco, nel film del brasiliano Meirelles. "Vivace buddy movie ambientato in Vaticano" (Time), racconta una serie d'incontri antecedenti l'evento che ha scosso alle fondamenta la Chiesa: le prime dimissioni di un papa nella storia. Una "straordinaria prova di scrittura" (sceneggiatore è Anthony McCarten, lo stesso di Bohemian Rhapsody) e una "ancor più sorprendente prova d'attori" (Variety).
Lingua originale con sottotitoli
(I, Daniel Blake, GB-Fracia/2016) di Ken Loach (100')
L'irriducibile ‘Ken il rosso' ritrova i temi cari del lavoro, della dignità e dei diritti violati, dello sgretolamento del welfare sotto il tallone neoliberista. La quotidiana lotta per la sopravvivenza è vista attraverso gli occhi di Daniel, carpentiere cardiopatico costretto a lasciare il lavoro in seguito a un infarto, e Katie, madre single indigente costretta a lasciare Londra per trasferirsi a Newcastle, in un alloggio popolare fatiscente. Naufraghi nell'oceano della burocrazia dell'assistenzialismo, tentano di unire le forze, di farsi famiglia. Come spesso in Loach in sottile equilibrio tra dramma e commedia, sorriso e disperazione, questo film ci assorbe, e la formidabile energia del protagonista ci contagia. Palma d'Oro a Cannes 2016.
(A Rainy Day in New York, USA/2019) di Woody Allen (92')
Il film è programmato anche al Cinema Lumière - Sala Mastroianni e al DAMSLab.
Woody Allen torna nella sua Manhattan con una commedia romantica che racconta la storia di due fidanzatini del college, Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning), i cui piani per un week-end romantico a New York vanno in fumo, finendo risucchiati dalla pancia della grande metropoli, in una ronde di incontri, equivoci, seduzioni. "Allen si rispecchia ancora una volta in personaggi giovani, che potrebbero essere i suoi nipoti, ma lo sguardo è pieno di saggia malinconia: come se quei ragazzi visitassero il mondo crepuscolare di un vecchio regista, e ne prendessero lo sguardo e il disincanto" (Emiliano Morreale).
Lingua originale con sottotitoli
(Them!, USA/1954) di Gordon Douglas (94')
"Deserto. Una ragazzina è sotto shock e non senza motivo. Suo padre, un agente dell'FBI in vacanza, giace morto in cantina. Il camper è stato schiacciato come una lattina di birra. Nel deserto ci sono dei segni strani, zollette di zucchero circondate da formiche - i mostri questa volta sono formiche giganti. Nel contesto americano del 1954, il comportamento di massa delle formiche e il loro bellicismo sono l'incarnazione dei comunisti, sia gialli che rossi. L'apocalisse è cominciata: la minaccia è impersonale, ma è evidente come queste formiche siano un risultato della prima bomba atomica. Un capolavoro della Guerra fredda, una sorta di stenografia dell'isteria collettiva". (Peter von Bagh)
Prima della proiezione, specialty coffee e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori
Lingua originale con sottotitoli
Festival dell'Informazione Libera e dell'Impegno | IV edizione
Dal 5 al 7 dicembre torna a Bologna, per la quarta edizione F.I.L.I., il Festival dell’Informazione Libera e dell’Impegno, organizzato da Libera Bologna. Narrazioni, incontri, presentazioni, spettacoli per costruire insieme una comunità libera dalle mafie. Dieci iniziative per raccontare le mafie sul territorio, per capire come narrarle, per confrontarci sugli strumenti di contrasto.
Temi centrali della quarta edizione saranno la corruzione, la memoria, con un focus sul 2 agosto 1980, la narrazione delle mafie, con un approfondimento sulle diverse forme tramite cui questa può avvenire, il femminismo, come arma di rottura degli schemi sociali mafiosi. I temi verranno affrontati da diverse prospettive e con diverse modalità, con lo scopo di creare una discussione che, a livello cittadino, continui anche dopo il festival sotto forma di una coscienza più diffusa sul tema del radicamento mafioso a Bologna.
Presentazione del romanzo d’esordio di Elvira Antinozzi
Presentazione del romanzo d’esordio di Elvira Antinozzi
Essere nudi e basta è troppo dura (Sempremai).
Ne parla con l’autrice Paolo Nori.
«E quando dovevo andar da qualche parte, che ormai ero grande non mi poteva più dire di non uscire, mi dava comunque un sacco di raccomandazioni del tipo: “copriti bene, non fare tardi, comportati a modo, ma soprattutto: stai a casa” poi faceva un risolino, ma sotto sotto un po’ lo pensava davvero». (Elvira Antinozzi
(A Rainy Day in New York, USA/2019) di Woody Allen (92')
Woody Allen torna nella sua Manhattan con una commedia romantica che racconta la storia di due fidanzatini del college, Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning), i cui piani per un week-end romantico a New York vanno in fumo, finendo risucchiati dalla pancia della grande metropoli, in una ronde di incontri, equivoci, seduzioni. "Allen si rispecchia ancora una volta in personaggi giovani, che potrebbero essere i suoi nipoti, ma lo sguardo è pieno di saggia malinconia: come se quei ragazzi visitassero il mondo crepuscolare di un vecchio regista, e ne prendessero lo sguardo e il disincanto" (Emiliano Morreale).
Lingua originale con sottotitoli
Incontro con Daniele Bossari
Incontro con Daniele Bossari in occasione dell’uscita del suo libro
LA FACCIA NASCOSTA DELLA LUCE (Mondadori).
Conversa con l’autore Azzurra della Penna.
«Questa è la mia storia. Ho deciso di raccontarla per dimostrare a me stesso e a chi mi ama che di vulnerabilità non si muore. Anche se fa male.» Daniele Bossari ha scritto un libro coraggioso, senza sconti, che esplora i luoghi più oscuri dell’animo. Ma è anche un libro d’amore, per la donna che gli è stata accanto, la figlia e tutte le altre stelle che possono guidarci fuori dal buio.
È un paradosso, Daniele. In lui convivono il blues e il rock 'n' roll, il bianco e il nero, il buio e la luce. Grazie alla sua energia esplosiva e alla sua voce suadente ha realizzato da giovanissimo il sogno di lavorare come speaker in radio. Da quel momento è stato un crescendo: dopo la radio è arrivata la televisione, e con essa l'impressione nitida che la sua vita avrebbe potuto risplendere sempre, se solo avesse continuato a essere se stesso. Fino al momento in cui si è interrotta, la sua ascesa sembrava inarrestabile. Di fronte alle prime critiche, alle prime prese in giro, ai primi rifiuti, Daniele, improvvisamente indifeso, si è trovato a fare i conti con la faccia nascosta della sua luce: l'insicurezza, la fragilità di chi si sente nudo di fronte al mondo eppure a quel mondo vorrebbe andare incontro, il terrore di non essere all'altezza del palcoscenico che si era guadagnato, il timore di non riuscire a incanalare le proprie energie in modo positivo, ma solo per diventare la versione peggiore di sé – un uomo che vive nel totale isolamento, bottiglia di whisky alla mano, preda di quella che comunemente si chiama depressione.
Locomotiv club | Eventi 2019/20
Vertigo Concerti Underground Night
Per una sera, sul palco del Locomotiv, 4 band del roster di Vertigo Concerti, 3 LIVE + una in versione dj set: handlogic, ofeliadorme, egle sommacal e WBS dj set
6 febbraio 2020 ore 21:00
5 euro | riservato ai soci del circolo con tessera aics 2019-2020
Incontro con Elisa Isoardi e Alessandra Spisni
Incontro con Elisa Isoardi e Alessandra Spisni per la presentazione del libro
BUONISSIMO! La grande avventura della cucina italiana (Rai Libri).
Modera Fabrizio Binacchi, Direttore RAI Emilia-Romagna.
Nell'edizione 2019-2020 della sua trasmissione, Elisa Isoardi sarà affiancata da due cuochi diversi e complementari, per coniugare tradizione e innovazione culinaria. La cucina della "vecchia scuola" di Alessandra Spisni, si incontra, si confronta e si riequilibra con quella più moderna e sperimentale di Natale Giunta. In "Buonissimo!" Elisa Isoardi, da eccellente padrona di casa, raccoglie, bilanciando due visioni diverse ma integrative del cucinare, tante ricette che possono soddisfare il gusto di chi vuole cimentarsi con la tradizione culinaria del nostro paese senza rinunciare anche a un tocco più contemporaneo e sofisticato per i piatti da preparare per i propri cari.
Carmine Abate presenta il suo libro
Incontro con Carmine Abate, in occasione dell’uscita del suo libro
L’ALBERO DELLA FORTUNA (Aboca).
Ne parlano con l’autore Massimo Marino e Ugo Cennamo.
Succede ogni estate, a fine giugno. Inizia il tempo dei bottafichi – i fioroni. Il momento più bello dell’anno: un’esplosione di sapori, profumi, calore. I bottafichi sono una passione quasi ossessiva per Carminú, che tutte le mattine, finita la scuola, lotta contro quelle strunze delle grisce – le ghiandaie – per aggiudicarsi i frutti migliori. Un’estate felice e spensierata sembra attendere Carminú, le cui notti sono, però, tormentate da un incubo. Un incubo che ha vissuto realmente anni prima, quando suo padre era partito per la Germania, e che ora non vuole rivivere più. In quei giorni, Carminù comincia a frequentare il novantenne nuni Argentì, ritorna¬to a Spillace dopo una vita da emigrato. Quest’uomo solitario, intriso di malinconia e sapienza, darà a Carminù le chiavi per decifrare un mondo che, a quell’età, si va facendo sempre più ingarbugliato e gli racconterà perché il tanto amato fico è considerato l’albero della fortuna
concerto di Natale
Il tradizionale concerto di Natale a CUBO accoglie il pubblico con la magia dei BSMT Singers, le migliori voci della Bernstein School of Musical Theater - BSMT Bologna, e lo introduce nel periodo più atteso dell’anno.
Diretti da Shawna Farrell e Vincenzo Li Causi e accompagnati al pianoforte dal Maestro Maria Galantino, le oltre 40 giovani voci si cimentano in un repertorio tratto dalla tradizione natalizia di alcuni paesi del mondo, dai grandi classici a brani meno conosciuti.
ore 18.00
Ingresso libero con prenotazione
Info e prenotazione
mostra | inaugurazione 11 dicembre h 11
L'esposizione fotografico-documentale realizzata nel centenario delle Officine Minganti racconta la storia della fabbrica come luogo al contempo del lavoro e della produzione, accostando un’ampia selezione di fotografie d’epoca e una raccolta di materiali documentali.
Il percorso espositivo è caratterizzato da una selezione di fotografie provenienti sia dagli archivi della Camera del Lavoro di Bologna, della Fiom-Cgil Bologna e del Museo del Patrimonio Industriale che da donazioni di ex dipendenti.
La scelta delle immagini si dipana intrecciando volutamente la memoria visiva strettamente legata alla realtà produttiva e lavorativa quotidiana, nella sua materialità e varietà all’interno dello spazio industriale, ma anche il suo svilupparsi all’esterno delle officine, nelle forme di espressione legate alle manifestazioni sindacali.
Le immagini documentano, in un arco temporale che va dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta del Novecento, gli ambienti interni ed esterni della fabbrica, il lavoro nell’officina e negli uffici tecnico-amministrativi e la lunga lotta contro la chiusura (il declino inizia dagli anni Settanta, prosegue con l’amministrazione controllata degli anni Ottanta e arriverà alla fine con una lunga e complessa procedura fallimentare conclusasi solo nel 1997).
Un ulteriore nucleo di fotografie mostra gli spazi abbandonati nei primi anni Duemila e l’odierna rifunzionalizzazione dell’area come centro commerciale.
Completano l’esposizione due spazi tematici: il primo è legato alla produzione Minganti con cataloghi e oggetti donati da ex lavoratrici ed ex lavoratori. Il secondo è dedicato alla Virtus Minganti pallacanestro.
Arricchiscono il percorso una video-installazione e alcune video-interviste a ex dipendenti, che restituiscono memoria all’aspetto umano della produzione industriale.
La mostra fa parte del più ampio progetto Il lavoro e la Minganti, lanciato in occasione del centenario della fondazione delle Officine in sinergia con il progetto Bologna metalmeccanic@, co-promosso dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, dal Museo del Patrimonio Industriale, da associazioni di ricerca storica e promozione culturale come Clionet e da Fiom-Cgil Bologna. Significativa ed importante è stata l’attivazione di un gruppo di ex-lavoratori ed ex-lavoratrici delle Officine Minganti, costituitosi nel Comitato Minganti Storica, interessati a non disperdere l’importante memoria e cultura del lavoro che ha trovato espressione nello stabilimento metalmeccanico nel corso del Novecento.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Cultura l’ingresso è gratuitovisita guidata
Visita guidata al percorso realizzato in occasione dei 110 anni di storia del Bologna Football Club, a cura di Paolo Cova.
Il racconto dello sport nella Bologna del Rinascimento e del Barocco, in una narrazione cavalleresca attraverso giostre e tornei, elmi, lance e armature.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna ingresso gratuito