apertura serale ed eventi speciali in Pinacoteca e nei musei dello SMA – Sistema Museale di Ateneo
La sera del 19 maggio i musei della via Zamboni festeggiano la notte europea dei Musei con diversi eventi speciali.
Programma Assaporare l’artePinacoteca Nazionale di Bologna, via delle Belle Arti 56, Bologna
Apertura straordinaria dalle 20 alle 23
Ingresso: 1 €, gratuito per gli abbonati Card Musei Metropolitani
Assaporare l’arte è un progetto dedicato al rapporto fra arte e cibo, nato dalla collaborazione fra la Pinacoteca, l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio di Musica G.B. Martini.
Attraverso l’interpretazione di tre opere del museo si coinvolgerà il pubblico in un viaggio tematico per “gustare” sapori, simboli e colori dei grandi pittori. I visitatori troveranno tre originali installazioni audio-video che dialogano direttamente con altrettanti dipinti nelle sale espositive del museo: Le nozze di Cana di Gaetano Gandolfi, L’ultima cena di Vitale da Bologna e Gesù Cristo in casa di Marta di Giorgio Vasari. Per l’occasione gli studenti del Biennio di Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico accompagneranno i visitatori in uno speciale percorso di visita. Le installazioni saranno fruibili nel percorso di visita della Pinacoteca sino al 3 giugno 2018.
Ingresso con biglietto della Pinacoteca Nazionale di Bologna, gratuito con Card Musei
Via Zamboni 33, Bologna
Apertura straordinaria dalle ore 20 alle ore 24 Sarà possibile partecipare a visite guidate alle collezioni, nei seguenti orari: 20.10, 21.10, 22.10, 23.10
Ingresso ridotto: 1 €, gratuito con Card Musei
Collezione di Geologia "Museo Giovanni Capellini", via Zamboni 63, Bologna
Dalle 18 alle 20
Si chiude il ciclo di concerti "Il sabato del Capellini" con il concerto La nascita del trio, realizzato in collaborazione con il San Giacomo Festival.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
conferenza di Giovanni Peternolli
Le tradizioni pittoriche giapponese e cinese sono ormai giunte al grande pubblico, anche italiano, attraverso numerose mostre e iniziative culturali. Il volto di questo incontro, però, coincide di solito con quello degli artisti più blasonati attivi fino al XIX secolo. Muovendosi tra la straordinaria opera di Kawase Hasui (1883-1957), Qi Baishi (1864-1957), Kosugi Hōan (1881-1964), Pan Tianshou (1897-1971) e Dōmoto Inshō (1891-1975) la conferenza svelerà l'orizzonte contemporaneo di una tradizione inesausta e sempre sorprendente.
Un appuntamento aperto a tutti per incontrare da vicino la tradizione artistica giapponese e cinese. La conferenza anticipa il cilco di laboratori che partirà dal 19 maggio e che prevede 5 appuntamenti nel corso dell'anno.
Info: 051-381694 - info@nipponica.it
Incontro organizzato da Nipponica in collaborazione con Centro Amilcar Cabral
(Italia-Germania-Svizzera/1969) di Luchino Visconti (160')
Visconti si ispirò alla Storia del Terzo Reich di Shirer e ai romanzi di Mann per realizzare un grandioso mélo sulfureo e demoniaco, che inaugura la sua trilogia tedesca. Il quadro dell'ascesa irresistibile del nazismo diviene la dimensione dove si alimentano efferatezze e perversioni che determinano la decadenza di una grande famiglia. Da antologia le sequenze dell'orgia infernale delle SA e della Notte dei lunghi coltelli. (rch)
Anteprima
(Spagna/2017) di Pablo Berger (97')
Dopo il successo di Blancanieves, il bilbaino Pablo Berger torna a ipnotizzare il pubblico con un nuovo gioco di prestigio ad altissimo tasso cinefilo: un film-collage coloratissimo, grottesco, stralunato che combina commedia nera, fantasy e dramma. Protagonista, ancora una volta, la camaleontica Maribel Verdú, qui nei panni della moglie frustrata di un un
marito apatico e violento. L'intervento di un cugino farfallone, di un cialtronesco mago e dello spirito anni Ottanta dell'ambiguo Tito, ribalteranno la carte in tavola, disorientando personaggi e spettatori.
a seguire
BLANCANIEVES
(Spagna/2012) di Pablo Berger (90')
Un film contemporaneo muto e totalmente in bianco e nero. In molti avranno pensato a un'astuta operazionesulla scia del successo di The Artist. E invece questa trasposizione della favola dei fratelli Grimm nella Siviglia degli anni Venti tra plazas de toros, ballerine di flamenco, torbide avventuriere e hidalgos non è solo una sottile manipolazione di codici, linguaggi e stilemi del cinema pre-sonoro ma anche un gustoso omaggio pastiche alla Spagna e alle sue glorie (cinematografiche e non), dal surrealismo al fantastico, dal melodramma al mito della corrida. (ac)
Incontro con Pablo Berger
In collaborazione con Movies Inspired e Hispania Asociación Cultural
(Annie Hall, USA/1977) di Woody Allen (93')
"Il film è il risultato di tutto ciò che nella mia vita e nel cinema rappresenta Diane Keaton". Autobiografia trasparente, chiamata in causa dello spettatore, disintegrazione romantica, disintegrazione linguistica: Io e Annie produsse un big bang nell'ordito storico della commedia americana, in un certo gusto dei tempi, in un'idea del glamour femminile (quei
pantaloni larghi, le cravattine, la loquacità svagata). Se Annie/Diane è musa e genius loci (il locus, naturalmente, è New York), l'ego del nostro eroe non rinuncia al centro della scena: Alvy/Woody, ebreo, intellettuale, umorista, ipocondriaco, moralista, interroga senza sosta se stesso e il mondo ed elegge la memoria a privilegiato playground. Alvy e Annie
si baciano contro lo skyline di Manhattan visto dal Franklin Delano Roosevelt Drive: comincia ufficialmente l'era Woody Allen, everyman senza uguali della commedia cinematografica moderna. (pcris)
Restaurato in 4K da Sony Columbia
(Early Man, USA/2018) di Nick Park (89')
Relegato con la sua tribù nelle desolate Badlands dai ‘più evoluti' guerrieri dell'età del bronzo, il primitivo Dug decide di sfidare i nuovi venuti a una partita di calcio per riconquistare le terre perdute. I pluripremiati animatori dello studio Aardman (Galline in fuga, Wallace e Gromit) scelgono ancora la classica tecnica della stop motion con figurine di plastilina per imbastire una storia di riscatto che, con una robusta iniezione di british humor, non risparmia critiche all'attualità.
Animazione. Dai 6 anni in su
(Shichinin no samurai, Giappone/1954) di Akira Kurosawa (207’)
XVI secolo. I contadini di un villaggio riescono a convincere sette samurai a difenderli contro una banda di quaranta predoni. In realtà i samurai sono soltanto sei perché il set - timo (interpretato dal prodigioso Toshiro Mifune) è un contadino che ha imparato a combattere, personaggio chiave dell’inedita dialettica sociale del film, fra la casta nobile dei guerrieri in disarmo e il popolo umiliato e offeso. Questo aspetto essenziale del film fu quasi cancellato dai brutali tagli imposti dalla produzione. Capolavoro assoluto per la scansione narrativa, la forza plastica delle scene di battaglia e il disegno dei personaggi.
Introduce Roberto Chiesi
Prima della proiezione, specialty coffee e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori.
In collaborazione con Forno Brisa
(Le Jeune Karl Marx, Francia-Germania-Belgio/2017) di Raoul Peck (112')
"Il cineasta haitiano Raoul Peck conferma, dopo Lumumba, la sostanza politica dei suoi copioni biografici, mai agiografici né retorici. Spiazzano le immagini di questo Marx col cilindro, centrato perfettamente da August Diehl [...]. L'anti-filosofo di Treviri ci conquista con il sorriso disarmante ed egemonico: è un ‘genio' col sigaro, senza soldi, inseguito dagli sbirri come Charlot, che non regge l'alcol, batte Bakunin a scacchi, maltratta i ‘comunisti primitivi', adora le figlie e fa l'amore appassionatamente con la moglie aristocratica". (Roberto Silvestri)
(USA/1968) di Robert Kramer (100')
Il secondo dei tre film (dopo In the Country, prima del più celebre Ice) che Robert Kramer dedica al Vietnam negli anni del movimento Newsreel, esperienza collettiva di cinema militante legata alla new left americana. Un incipit che promette sviluppi distopici, con un attivista pacifista che prepara l'assassinio del presidente degli Stati Uniti, ma piega verso "un'opera di parola, dove l'intervento americano diventa per un gruppo di intellettuali newyorkesi occasione di confronto su metodi di lotta e su un antagonismo che dovrebbe investire l'intero sistema"; frantumando il tessuto visivo, attenendosi a quella giusta distanza che sarà la sua cifra di "fiction impura", Kramer pone le basi del suo mito di filmmaker "sempre in viaggio con la camera a spalla, sempre pronto alle sfide più radicali, inseguendo un sogno di cinema totale" (Sergio Arecco). Copia proveniente da MoMA
(Rudorufu tu ippai attena, Giappone/2016) di Mikinori Sakakibara, Kunihiko Yuyama (89')
Tratto dalla serie di libri per bambini più venduta in Giappone, il film racconta una delicata storia di incontro e separazione che sottolinea l'importanza della lettura come mezzo per espandere l'immaginazione e aprire la mente. È questa la grande scoperta fatta dal gattino Rudolf, che imparando a leggere e scrivere riuscirà a capire se stesso, ritrovare la via di casa e diventare grande.
Animazione. Dai 6 anni in su
Selezione di cortometraggi (40')
Un appuntamento per scoprire il mondo delle api e conoscere i segreti del miele. Dopo la consueta selezione di corti animati e una dolce merenda offerta da Alce Nero, tutti al parco 11 Settembre per un laboratorio all'aria aperta con l'illustratrice Agnese Baruffi.
Animazione. Dai 3 anni in su
(Francia/2015) di Siméon Baldit de Barral (80')
Due cugini appena diplomati, Siméon e Alexandre percorrono 18.000 chilometri attraversando ventisei paesi dell'Europa dell'Est, dell'Asia e dell'America Latina. In bicicletta e camera alla mano. Dal loro viaggio nasce questo documentario (e un'associazione) che esplora le attività ecologiche nel Sud del mondo attraverso l'incontro con persone impegnate nella salvaguardia ambientale. Un inno all'agire localmente e al pensare globalmente che punta a sensibilizzare il pubblico all'ecologia e al viaggiare sostenibile.
Si amplia ulteriormente l'offerta delle nostre matinée. A maggio, il sabato mattina, quattro appuntamenti in collaborazione con Il Mercato Ritrovato che uniscono film su temi legati all'ambiente e all'agricoltura con le specialità dei produttori del nostro territorio. Dopo la proiezione, spiedini di polpette di Pollo Samoggia (o, alternativa veg, di frittata e verdure) e un bicchiere di vino rosso di San Vito.
Incontro con Siméon Baldit de Barral e Adele Ghiselli (associazione On the Green Road)
In collaborazione con FAI Giovani Emilia-Romagna
(USA/1968) di Roman Polanski (136')
Nel Sessantotto che vuole cambiare il mondo, il seme gettato da Polanski fa crescere virgulti sabbatici dentro il Dakota Building: la famiglia borghese porta in grembo il bacillo del Male, le generazioni future hanno gli occhi del demonio. Rosemary's Baby è un horror (perfetto) accecato dal bianco, dove la minaccia si nasconde nella piena luce: disperazione senza scampo, non c'è neanche un cono d'ombra in cui nascondersi. La minaccia è quindi ovunque, il senso di persecuzione universale, la paranoia una sorta di sbocco naturale: un cul de sac (ancora) che ingloba una città, il proprio palazzo con i vicini che lo abitano, il proprio appartamento, il pancione (e la testa) della madre, per arrivare alla culla, finalmente nera (bellissimo sprazzo di cinismo ateo). (am)
(Re¸ce do gory, Polonia/1967-1981) di Jerzy Skolimowski (76')
La caduta degli ideali, in due tempi e due mosse d'autore. Nel 1967 Skolimovski gira la storia di cinque studenti che finiscono sotto processo per aver appeso un cartello che sbeffeggiava Stalin; anni dopo si rincontrano e danno pessimo spettacolo di sé come borghesi agiati, sbracati, alticci e politicamente allineati. Il film non ottenne il visto della censura. Nel 1981 il regista lo riprende in mano, lo rimonta, aggiunge un prologo allegorico sulla corrosione che il potere esercita sull'arte. Immagini da un altro Sessantotto, nella plumbea Polonia che covava la tempesta. (pcris)
Copia restaurata da Kadr Film Studio
precede
TOBY DAMMIT (episodio di Tre passi nel delirio)
(Italia-Francia/1968) di Federico Fellini (48')
Il tema della morte entra con violenza nel cinema di Fellini e, ben oltre il racconto di Poe Non scommettere la testa col diavolo, è di una visionarietà a-dialettica, assoluta, che affronta l'orrore della mutazione di un'intera società attraverso l'incubo dello spettacolo, di una ‘società dello spettacolo' alienante ed estrema. Toby Dammit è un film-cerniera e di svolta, nel tema e nel linguaggio. (Goffredo Fofi)
Restaurato da Cineteca Nazionale con la supervisione del direttore della fotografia Giuseppe Rotunno
(Austria/2016) di Matthias Mayr (52')
Al termine di un intero anno trascorso a organizzare, programmare e immaginare possibili scenari avventurosi, Matthias Hauni Haunholder e Matthias Mayr decidono di partire per la loro missione impossibile: essere i primi a sciare sul Monte Pobeda, la cima più alta della Siberia orientale. In collaborazione con CAI - Sezione Bologna "M. Fantin" e Trento Film Festival
(The Party, USA/1968) di Blake Edwards (98')
Come l'indostano Peter Sellers fece saltare per aria un set hollywoodiano degli anni Sessanta, e innescò una serie di catastrofi nella villa del suo produttore. Certo, una rivoluzione in chiave soft che si conclude a bolle di sapone, e dove il segno più concreto del Sessantotto lo troviamo scritto a tempera sulla pelle dell'elefantino. Se oggi lo slancio protestatario può apparire smorzato, Hollywood Party sviscera ancora, meglio di qualsiasi altro film, la tragedia e la complessità di un sentimento: l'imbarazzo. (am)
(Isle of Dogs, USA/2018) di Wes Anderson (101')
Orso d'argento per la miglior regia all'ultima Berlinale, è l'attesissimo ritorno di Wes Anderson all'animazione in stop motion dopo Fantastic Mr. Fox. Il regno animale è ancora protagonista ma sullo sfondo di uno scenario urbano futuristico. Siamo nel Giappone del 2037 dove, a causa di una contagiosa influenza canina, il governo ha esiliato tutti i cani di Megasaki City in una vasta discarica chiamata Trash Island. Il dodicenne Atari (sulle orme dei ragazzini di Moonrise Kingdom) parte all'avventura per ritrovare il suo amato Spots. Atterrato sull'isola, con l'aiuto di un branco di nuovi amici, inizia un viaggio epico che deciderà il futuro dell'intera città. La versione originale con sottotitoli è imprescindibile per apprezzare la parata di voci eccellenti scelte da Anderson: Edward Norton, Bryan Cranston, Bill Murray, Greta Gerwig, Frances McDormand, Scarlett Johansson, Tilda Swinton, Harvey Keitel e Jeff Goldblum.
Inaugurazione mostra 10 maggio ore 19
Larry Fink: Now! è il titolo del progetto che Spazio Labo’, in collaborazione con l’Artiere e con media partner Grafiche dell'Artiere e Fina Estampa, ha deciso di produrre, curare e ospitare all’interno della galleria di Strada Maggiore 29.
Larry Fink torna a Bologna a distanza di un anno per lavorare a un progetto work in progress e, proprio in questa occasione, fa di Spazio Labo’ il suo laboratorio personale, una residenza artistica che unisce una mostra inedita dedicata alle Women’s March viste da Fink e la possibilità di vederlo all’opera, con immagini nuove scattate durante il soggiorno bolognese. Fink ha seguito le marce delle donne a Washington nel 2017 e a New York nel 2018 con la curiosità che caratterizza ogni sua immagine. Quello che vediamo non è la cronaca di uno dei fenomeni di protesta più significativi degli ultimi anni, è “la versione di Larry”, la messa in pratica dell’arte dell’improvvisazione visiva, un tentativo di comprendere l’altro e di esprimerlo nei confini di una fotografia. Una buona pratica che Larry applica in ogni circostanza ma che qui risulta ancora più coerente proprio per le motivazioni che hanno dato origine alle marce, un desiderio di riconoscimento e di uguaglianza, la volontà di essere viste. A queste immagini, si affiancheranno gli scatti che Fink produrrà durante la residenza bolognese, incursioni nella vita cittadina che verranno esposti all’interno della galleria di Spazio Labo’, un progetto in fieri destinato a mutare ed evolversi per tutta la durata del soggiorno di Larry Fink a Bologna (2-22 maggio), un’occasione unica per vedere all’opera un grande maestro della fotografia americana contemporanea. Larry Fink sarà ospite di Spazio Labo' in occasione dell'inaugurazione e, nei tre giorni seguenti, terrà il workshop “The Intuition of Empathy”.
Dal 10 al 22 maggio, seguendo l’hashtag #larryfinknow, si potrà rimanere aggiornati in tempo reale sulla residenza in corso di Fink e sulle nuove stampe che di volta in volta verranno prodotte dal laboratorio di Spazio Labo’ e che andranno a confluire nella mostra allestita in galleria, in una parete dedicata al lavoro in progress su Bologna.
In programma una visita guidata alla mostra con Larry Fink giovedì 10 maggio ore 18.
L’evento è gratuito; per partecipare è necessario effettuare la prenotazione su
EventBrite (https://goo.gl/yE4qJG).
Orari di apertura:
lunedì- giovedì 15-19
In occasione della mostra Enrico Barberi e la fontana del Nettuno, a cura di Benedetta Basevi e Mirko Nottoli, in corso fino al 10 giugno 2018 presso la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, sono previsti una serie di incontri per approfondire temi e spunti offerti dalla mostra.
Programma
Mercoledì 9 Maggio ore 17.30
Enrico Barberi e la fontana del Nettuno, con Benedetta Basevi e Mirko Nottoli
Mercoledì 16 Maggio ore 17.30
Enrico Barberi e la scultura a Bologna tra Otto e Novecento, con Roberto Martorelli
Mercoledì 23 Maggio ore 17.30
Giambologna e il Nettuno, dal progetto alla realizzazione, con Giovanni Morigi
Mercoledì 30 Maggio ore 17.30
Giuseppe Maria Mitelli e il Gigante di Piazza Maggiore, con Pierangelo Bellettini e Angelo Mazza
ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili
Ingresso gratuito per tutte le conferenze
Nell’ambito delle iniziative collegate alla mostra il Museo del Risorgimento organizza una visita guidata in Certosa che si terrà il giorno sabato 12 maggio, ore 15 dal titolo:
Imprimere nel marmo il senso della realtà -Enrico Barberi nella Certosa di Bologna.
Roberto Martorelli accompagnerà il pubblico alla scoperta dello scultore che con i suoi capolavori ha segnato il volto della Galleria degli Angeli e che per lungo tempo insegnò – tra Otto e Novecento – all’Accademia di Belle Arti, formando generazioni di artisti.
Ingresso libero, non è richiesta prenotazione. Ritrovo all’ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18. Info 051225583 museorisorgimento@comune.bologna.it
Il fondo di disegni Barberi nelle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Le Collezioni d’Arte della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna conservano un cospicuo fondo di disegni di Enrico Barberi, scultore bolognese, grande amico di Luigi Serra, vissuto tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
Si tratta di circa 700 disegni, per la maggior parte schizzi e fogli di taccuino, quasi del tutto inediti, attraverso i quali è possibile tracciare la vicenda artistica e umana del Barberi, artista di primo piano della Bologna dell’epoca (fu autore di numerose tombe alla Certosa e di molti monumenti pubblici tuttora esistenti nelle piazze della città e della provincia) su cui però uno studio monografico approfondito ed esaustivo ancora manca.
Tra questi disegni un nucleo ben distinto riguarda la Fontana del Nettuno su cui il Barberi ebbe modo di lavorare a più riprese per circa vent’anni: 133 disegni, datati tra il 1895 e il 1918, che rappresentano il gruppo più interessante del fondo in esame e che costituiscono un dossier di strettissima attualità, oggi in cui si sono appena conclusi i lavori di restauro che hanno riportato la fontana al suo originario splendore.
Sarà l’occasione, non solo per celebrare uno dei simboli di Bologna, ma anche per ricostruire l’articolata vicenda del fondo e gettare una luce su un personaggio oggi semidimenticato come Enrico Barberi.
A corredo dei disegni sarà esposta una serie di documenti manoscritti inediti, donati a S. Giorgio in Poggiale da uno dei nipoti di Barberi, nei quali vediamo l’artista analizzare nel dettaglio vari aspetti conservativi, strutturali e statici inerenti al prezioso bronzo. Ai disegni e documenti di Barberi si affiancano infine immagini, manifesti, cartoline e fotografie provenienti da altri fondi archivistici conservati presso la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale.
Ogni mercoledì alle ore 15.00 su prenotazione, visita guidata alla mostra con i curatori Benedetta Basevi e Mirko Nottoli.
Orari
Lunedì: 9 - 13
Martedì: 9 - 17
Mercoledì, Giovedì, Venerdì: 9 - 13
Biglietti
Ingresso gratuito