di Claudio Longhi nell’ambito di VIE festival | 16.00, 16.30, 17.00, 17.30
repliche ore 16.00, 16.30, 17.00, 17.30
con prenotazione obbligatoria Arena del Sole 051 2910910
Il progetto Alla scuola di Prospero. Attori nella rete globale si concluderà con un evento di incontro e confronto all’insegna della pratica scenica: una mise en espace che vedrà il coinvolgimento in scena dei cinque nuclei di allievi coinvolti nel progetto internazionale dedicato alla formazione dell’attore, insieme a un gran numero di partecipanti bolognesi, in particolare studenti universitari, guidati da un ensemble di interpreti professionisti diretti da Claudio Longhi.
L’atelier costituisce così un’occasione d’eccezione per tentare un percorso, condiviso con la cittadinanza, di indagine e restituzione a un tempo della diversità e ricchezza del linguaggio teatrale odierno in Europa, facilitato dai modi immediati che l’esperienza scenica diretta permette.
conferenza di Fabiola Naldi
40 anni di parole, codici e icone in via Zamboni e dintorni.
L'incontro intende mettere in relazione la fondamentale e caratteristica storia murale/visiva di Via Zamboni a partire dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. Immagini, parole e codici verrano raccontati come pretesto per consegnare alla memoria dello spettatore un intero periodo culturale che vede la città di Bologna unica nel suo genere.
dalle 10.00 alle 13.00 apertura straordinaria
In occasione della giornata dedicata all’arte del progetto La via Zamboni sarà possibile visitare la Sala Bibiena e il Foyer al secondo piano, dal quale si accede alla terrazza recentemente rinnovata.
Sorge nell'area detta del "Guasto" un tempo occupata dal palazzo, o Domus Magna, dei Bentivoglio, demolito a furor di popolo nel 1507, dopo la cacciata della famiglia dalla città. Il Teatro, iniziato dall'architetto Antonio Galli Bibiena nel 1750, venne inaugurato nel 1763 con il Trionfo di Clelia di C. W. Gluck. Le decorazioni interne vennero rifatte nel 1866 da Luigi Busi e Luigi Samoggia, che dipinse anche l'atrio con Silvio Faccioli. La facciata fu completata nel 1935-37.
(fonte I Cartigli di Bologna – Biblioteca Salaborsa)
Promozione speciale Card Musei Metropolitani Bologna Dalle 10 alle 13 sarà possibile acquistare la Card Musei nel Foyer del teatro al prezzo scontato di 20 euro invece di 25.videomapping | inaugurazione sabato 22 ottobre h 19
Videomapping a cura di Pietro Alex Marra e Fabrizio Pavano, Black Lights Studio, e Accademia di Belle Arti. Musica di Jacopo Bacci, Conservatorio G.B. Martini.
INFORMA è un lavoro di mapping architetturale che integra immagini di opere di Lucio Saffaro di proprietà dell'Università. L'autore è stato scelto in quanto rappresentativo del connubio tra arte e scienza.
INFORMA è l'opera di videomapping che l'Accademia di Belle Arti di Bologna propone per La via Zamboni, il programma di eventi culturali tematici a cadenza mensile realizzato nell’ambito del progetto di valorizzazione di Via Zamboni e della zona universitaria. La via Zamboni consiste in un palinsesto articolato di eventi culturali tematici con la seguente scansione temporale: domenica 23 ottobre primo appuntamento dedicato all'arte, domenica 13 novembre secondo appuntamento dedicato alla musica, domenica 11 dicembre ultimo appuntamento dedicato alla scienza.
L'opera INFORMA è pensata per comprendere i tre temi e per essere proiettata sulle facciate di palazzo Paleotti che danno su piazza Verdi al calar del sole durante ognuno dei tre appuntamenti, con una preview la sera del sabato precedente.
Dal punto di vista del contenuto artistico, INFORMA è un lavoro di mapping architetturale che integra immagini di opere di Lucio Saffaro di proprietà dell'Università. L'autore è stato scelto in quanto rappresentativo del connubio tra arte e scienza.
L’opera sarà visibile anche in occasione degli appuntamenti successivi de La via Zamboni domenica 13 novembre e domenica 11 dicembre.
un libro di Antonello Cresti, crac ed
Interviene Euardo Zarelli, saggista e editore.
Dopo una infanzia ed una adolescenza passate a sognare, corteggiare, talvolta frequentare, la Gran Bretagna, l’autore rompe ogni indugio e circa quindici anni fa decide di mettersi letteralmente “sulla strada”, da solo, alla ricerca della propria terra di elezione. L’esperimento è talmente felice che quella britannica diverrà, in maniera sempre crescente, una vera seconda casa, teatro di esperienze e di avventure, alla ricerca di luoghi, atmosfere, ma anche tradizioni, incontri, da introiettare e fare propri. L’Inghilterra descritta da Cresti è all’opposto di quella usuale e un po’ calligrafica delle più note guide di viaggio (Londra è, a malapena, menzionata); una sorta di mondo parallelo ideale e reale al contempo, testardamente ritroso ai miti e ai riti della società globale e globalizzata. Ho trovato l’Inghilterra! è una straordinaria occasione per uscire dai sentieri dell’ovvio e conoscere una terra bellissima e sorprendentemente poco conosciuta e con essa una serie di esperienze di viaggio, di aneddoti, di storie, mostrate in una luce che non esiteremmo a definire “mistica”.
Antonello Cresti è saggista, compositore e giornalista. Si è laureato con lode in Scienze dello Spettacolo presso l’Università di Firenze.Si occupa prevalentemente di controcultura, musica underground, spiritualità, mondo britannico e pensiero anticapitalista, argomenti ai quali ha già dedicato nove libri, tra i quali i due fortunati volumi della serie Solchi Sperimentali (Crac Edizioni).
visita guidata | per la Festa internazionale della Storia
Visita guidata con Antonella Mampieri.
Il cimitero della Certosa conserva ancora numerose tracce dell'antico monastero, secolarizzato nel 1797 e destinato a nuovo uso nel 1801.
Il percorso, partendo dalla chiesa di San Gerolamo, mette in luce i resti e le funzioni degli spazi distrutti, lottizzati o profondamente modificati, avendo come filo conduttore la spiritualità e la vita quotidiana di un ordine religioso tra i più affascinanti della storia della Chiesa.
ne parlano con le autrici Vincenzo Bagnoli, Lorenzo Mari e Sergio Rotino
Inattuali, di Gilda Policastro, Transeuropa edizioni
Sonnologie, di Lidia Riviello, Zona contemporanea.
A cosa serve un libro di poesia oggi? A niente, come argomenta la dura logica del marketing editoriale, o al massimo a consolare il lettore con l’illusione della bellezza, come concede una retorica residuale? Gilda Policastro e Lidia Riviello con le loro ultime opere dimostrano il contrario.
I loro versi ci raccontano di quel surrealismo di massa e di quella colonizzazione dell’inconscio in cui da due o tre decenni ci aggiriamo come sonnambuli così come del dolore irrappresentabile dei singoli.
Gilda Policastro è critica letteraria, poetessa, romanziera. Ha collaborato con «Alias» del «manifesto» e «la Lettura» del «Corriere della sera» e attualmente scrive su «Pagina99», «il Reportage», «Doppiozero». Ha pubblicato tre romanzi, Il farmaco (Fandango, 2010), Sotto (Fandango, 2013), Cella (Marsilio, 2015) e libri di poesia tra cui Non come vita (Aragno, 2013) e Inattuali (Transeuropa, 2016).
Lidia Riviello scrive in poesia e in prosa ed è autrice, redattrice e conduttrice di programmi radio (RadioTre) e tv. Collabora con quotidiani, riviste e blog e organizza eventi di poesia, in Italia e all’estero. Ha pubblicato Aule di passaggio (1998) L’infinito del verbo andare (Arlem 2002), Rum e acqua frizzante (2003),Neon 80 (ZONA, 2008) Ritorno al video (2009), Sonnologie (ZONA, 2016).
visita guidata | per la Festa internazionale della Storia
Visita guidata con Paolo Cova.
I visitatori potranno di scoprire la lunghissima storia di Palazzo Ghisilardi, l'attuale sede del Museo Civico Medievale.
Un’affascinante narrazione storica che prende le mosse dalla fine dell'Impero romano, attraversa il Medioevo con la distruzione della Rocca nel 1115, si muove raccontando della costruzione della casa torre della Famiglia Conoscenti fino al palazzo di Bartolomeo Ghisilardi della fine del Quattrocento, per giungere infine, affrontando i cambiamenti dell'epoca moderna, al suo triste utilizzo come Casa del Fascio provinciale e ai lavori di ristrutturazione del Ventennio mussoliniano.
tutti gli avvenimenti della fase calda 2012-2013 | presentazione del volume, edizioni La città del sole
Partecipano gli autori redattori del blog TARANTOCONTRO
La lotta di operai e cittadini nella fabbrica della morte sul lavoro, da lavoro, da inquinamento in un libro dall’interno del ventre della bestia.
Questa pubblicazione ripercorre, attraverso articoli, materiali, documenti, la vicenda Ilva nella fase calda dal 2012-2013, per restituire agli operai un’analisi, una lettura ricca e complessa della “guerra” che si gioca all’Ilva, delle forze, posizioni agenti, e per indicare le “armi” politiche, sindacali, teoriche di cui devono dotarsi gli operai per fare la loro battaglia di classe.
incontro | per I Mestieri della Musica
Il mestiere del jazzista.
Pierfrancesco Pacoda incontra Paolo Fresu.
È il ‘felice ritorno’ dall’edizione 2016. Dopo aver aperto la prima edizione, Paolo Fresu è stato invitato a chiudere I Mestieri della Musica. Stella internazionale del jazz, discografico, organizzatore di festival e di concerti benefit, il più recente ‘Il jazz italiano per Amatrice’, ha collaborato con artisti come Omar Sosa e Uri Caine.
I Mestieri della Musica è organizzato da Arci Bologna e Zona Roveri in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della musica e sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
La direzione artistica è di Pierfrancesco Pacoda.
incontro | per I Mestieri della Musica
Il mestiere del compositore.
Pierfrancesco Pacoda incontra Nicola Sani.
Nicola Sani non è solo il Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, ma è anche uno dei talenti internazionalmente riconosciuti della musica contemporanea. Un compositore che ha di recente pubblicato la sua nuova opera ‘Raw’. E proprio del mestiere del compositore verrà a parlare a ‘I Mestieri della Musica’.
I Mestieri della Musica è organizzato da Arci Bologna e Zona Roveri in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della musica e sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
La direzione artistica è di Pierfrancesco Pacoda.
incontro | per I Mestieri della Musica
Pierfrancesco Pacoda incontra Maurizio Biancani.
Maurizio Biancani è uno dei più apprezzati tecnici del suono italiani. Il suo nome è strettamente legato a quello della Fonoprint, lo studio di registrazione bolognese che ha collaborato all’organizzazione dell’incontro, dove sono stati registrati gli album più celebri della musica italiana, da Lucio Dalla agli Stadio a Vasco Rossi.
I Mestieri della Musica è organizzato da Arci Bologna e Zona Roveri in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della musica e sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
La direzione artistica è di Pierfrancesco Pacoda.
presentazione del volume di Lorenzo Varaldo, edizioni ETS
coordina
Mirco Pieralisi - insegnante scuola primaria
ne discutono con l’autore
Rolando Dondarini - docente di Didattica della Storia, Università di Bologna
Emanuela Garimberti - insegnante scuola secondaria di I grado
Teresa Rossano - insegnante scuola secondaria II grado
Difendere davvero la scuola, e quella pubblica in particolare, è impossibile se non si torna alla radice dei suoi valori e dei suoi principi, primo fra tutti quello di istruire, concentrandosi sull’unica domanda che conta: le leggi e le pedagogie di oggi rispondono a quei principi o vanno frontalmente contro di essi, rovesciandoli? La scuola rovesciata nasce da una preoccupazione profonda per ciò che sta succedendo – politicamente, pedagogicamente e culturalmente – alla scuola italiana. Il titolo vuole evocare sia le profonde trasformazioni operate da tutte le riforme succedutesi negli anni, sia l’intenzione dell’autore, che “rovescia come un calzino” quei luoghi comuni, idee, teorie e pedagogie che hanno costituito il supporto per queste riforme e che sembrano travolgere il dibattito attorno a questa istituzione.
incontro | per I Mestieri della Musica
Il mestiere dell’rocker.
Pierfrancesco Pacoda incontra Federico Poggi Pollini.
Federico rappresenta l’anima del vero rock a Bologna. Cantante, chitarrista, radici saldamente affondate nel blues, è da molti anni, un assoluto protagonista della scena del rock nazionale, e ormai da tempo affianca Ligabue sia nei dischi che nei concerti. Il suo ultimo disco si chiama ‘Nero’.
I Mestieri della Musica è organizzato da Arci Bologna e Zona Roveri in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della musica e sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
La direzione artistica è di Pierfrancesco Pacoda.
Sirio Lubreto presenta il suo volume
Un immigrato clandestino con una smisurata passione per l’alcool, un poliziotto corrotto che regna sull’ufficio Stranieri di Napoli, una prostituta lesbica pronta a tutto pur di farsi rispettare, uno scafista mezzo egiziano e mezzo napoletano appena uscito dalle carceri saudite. Poi terroristi, naziskin, mafiosi e un gigantesco carico di droga... e di guai.
Sirio Lubreto è nato a Napoli 43 anni fa. Nel 2001 ha lasciato l’Italia per trasferirsi in Germania, poi in Cile e Niger, dove ha lavorato per la cooperazione allo sviluppo tedesca. Dal 2008 si è stabilito di nuovo a Berlino dove ha messo su famiglia insieme a una compagna che gli parla francese e un figlio che gli parla tedesco. Attualmente lavora come esperto di sistemi geografici informatici.
(Kenya/2015) di Nick Reding (88')
Yusuf e Salim, amici di vecchia data, si rincontrano a Mombasa. L'affiliazione del nipote di Salim a una comunità radicale islamica e il riaffiorare di antiche rivalità tribali li vedranno affrontare, su opposte sponde, violenza e morti. Il film è stato prodotto dalla ONG Safe, attiva nel rappresentare i conflitti tribali e religiosi nel paese attraverso teatro di strada e cinema. La seconda parte del film vede infatti questi temi messi in scena e discussi davanti all'autentica comunità keniota che ne è protagonista.
(Ice Age: Collision Course, USA/2016) di Mike Thurmeier, Galen T. Chu (94')
L'epico inseguimento della mitica ghianda catapulta Scrat nello spazio da dove, provocando una serie di eventi cosmici, riesce a mettere in serio pericolo la Terra. Per salvarsi Sid, Manny e Diego devono intraprendere un nuovo avventuroso viaggio in territori esotici e sconosciuti. Quinto capitolo di una delle saghe animate più amate degli ultimi anni, ritorna alla comicità di sempre con effetti speciali ancora più spettacolari e adrenalinici.
Animazione. Dai 6 anni in su
(Costa d'Avorio/2014) di Philippe Lacôte (102')
Nel nome è scritto il suo destino. Run sta scappando: ha appena assassinato il primo ministro del suo paese. Nel raccontare per flashback ed ellissi la picaresca storia di quest'uomo eternamente in fuga da un'esistenza a un'altra e lo strano percorso che lo conduce a un atto tanto estremo, l'esordiente Lacôte racconta la tumultuosa storia recente della Costa d'Avorio. "Oggi il film di finzione mi sembra quello più adatto per illuminare l'incubo dal quale stentiamo di risvegliarci e che cerchiamo di comprendere".
(A peine j'ouvre les yeux, Francia-Tunisia/2015) di Leyla Bouzid (102')
Tunisi, estate 2010, pochi mesi prima della Rivoluzione. La diciottenne Farah canta in un gruppo politico rock. Vuole vivere da cittadina attiva, ma anche divertirsi, scoprire l'amore e frequentare la notte. Per questo verrà punita e schiacciata. "Il film pone questa domanda: come si può, in Tunisia, liberarsi dalla famiglia, dalla società, dal sistema? L'energia che questo richiede, la resistenza che provoca e la violenza che può generare sono enormi. Siamo con i giovani che straripano di energia, che fanno le cose. La religione non è al centro della loro vita. È questa gioventù energica e creativa che volevo filmare" (Leyla Bouzid).
(Bakemono no ko, Giappone/2015) di Mamoru Hosoda (119')
Ren si perde per le vie di Shibuya e si ritrova in un universo parallelo abitato dalle Bestie (bakemono), lo Jutengai, dove Kumatetsu, creatura bipede simile a un orso, gli insegna i segreti dell'arte del combattimento. Dopo i licantropi di Wolf Children, Mamoru Hosoda torna con un racconto fantastico di formazione sospeso tra mondo umano e animale. Ampio ventaglio d'influenze, dalle fiabe giapponesi e cinesi ai film di samurai alla Bella e la Bestia.
Animazione. Dai 10 anni in su