mostra collettiva di arte contemporanea a cura di Leonardo Regano
Sequela è un progetto che nasce come riflessione laica sul senso del sacro nella vita contemporanea e su come il rapporto con la spiritualità venga oggi vissuto e raccontato dalle arti visive. Il titolo scelto, di derivazione evangelica, è proposto in riferimento al testo di Bonhöffer (1937), riprendendo dal pensiero del teologo tedesco la necessità di un approccio alla religione meno dogmatico e più aderente alla rivelazione biblica. Tre generazioni d’artisti ci raccontano il loro approccio alla spiritualità, in un viaggio verso il proprio personale sacro.
Protagonisti di Sequela sono: Elizabeth Aro, Davide Benati, Mariella Bettineschi, Letizia Cariello, Maria Cristina Carlini, Daniela Comani, Giulia Dall’Olio, Francesco Diluca, Domenico Grenci, Gencay Kasapçi, Julia Krahn, Maria Lai, Maurizio Osti, Elisabeth Scherffig, Fausta Squatriti, Bill Viola.
Mostra a cura di Leonardo Regano, promossa da Polo Museale dell’Emilia Romagna-Direzione ex Chiesa di San Mattia, Bologna; Nuova Galleria Morone, Milano.
Orari di apertura:
lunedì-mercoledì: su appuntamento
giovedì-domenica: 16.00-20.00
mostra di Nicolò Quirico
In occasione della partecipazione di Nicolò Quirico ad ARTEFIERA 2017 l’Alliance Française di Bologna ha deciso di dedicargli una sua personale esposizione. La mostra comprende delle immagini della serie PHOTOPARIS. Parigi è una delle città analizzate dal progetto PALAZZI DI PAROLE, che da alcuni anni viene presentato in mostre pubbliche e gallerie d’arte. Attraverso queste opere, l’artista rinnova la tradizionale ricerca della fotografia paesaggistica utilizzando contemporaneamente tecniche diverse, in stretta connessione con l’aspetto progettuale e concettuale. Le scene composte da più riprese creano delle prospettive impossibili, mentre la stampa fotografica realizzata direttamente sopra un collage di vecchie pagine di libri, conferisce all’immagine finale un sapore quasi fanè. L’architettura e la letteratura sono tra tra gli elementi fondanti della storia, ed è proprio questa connessione fra tecnica e progetto, quindi tra parole e immagini, a caratterizzare le opere.I testi selezionati sotto le immagini, dialogano con il soggetto, infatti, rappresentano la voce e i pensieri di chi ha vissuto e di chi vive i palazzi, traccia tangibile di una memoria storica che sull’opera crea un mormorio diffuso e generico della città. È come se l’artista intendesse eseguire un aggiornamento delle icone architettoniche: edifici del passato ed edifici contemporanei, centro città e periferia come simboli e metafore degli aspetti sociali, culturali ed economici.
Orari ordinari
Lunedì, martedì,giovedì e venerdì h 10.00 - 13.00 + 15.00 - 19.00
Mercoledì h 15.00 - 19.00
ingresso libero
a cura di Isadora Liquori | Fruit Exhibition 5
Un racconto di luce e d’ombra – uno studio espressivo realizzato in forma di libro.
Che cos’è la luce? Nel tentativo di rispondere a questa domanda apparentemente semplice, Sandra Praun e Aleksandra Stratimirovic hanno invitato professionisti nel campo dell’arte, architettura, design, letteratura, cinema teatro e fotografia a condividere con loro le loro idee.
Il risultato sono 109 sorprendenti e bellissimi testi: visioni poetiche, memorie e personalissime descrizioni sono il punto di partenza dal quale Praun e Stratimirovic hanno creato la complessa narrativa di You Say Light – I Think Shadow.
Ogni testo, nella propria ed individuale interpretazione grafica, è perfettamente autonomo, ma l’ordine in cui vengono presentati, accuratamente selezionato dalle artiste, apre le porte ad una dimensione completamente nuova dove i testi, entrando in comunicazione, creano un discorso narrativo completamente nuovo, oscillando come un’onda fra luce ed ombra. Nonostante non siano presenti immagini, il libro costruisce per il fruitore un’esperienza profondamente ed intimamente visiva, le parole prendono vita tramite la loro dimensione grafica e tipografica, tramite l’utilizzo della carta e di una moltitudine di tecniche di stampa e rilegatura.
Il libro, pubblicato dalla casa editrice Art and Theory Publishing è un progetto supportato da L-RO (Lighting-Related Organizations), partner ufficiale di UNESCO International Year of Light and Light-Based Technologies 2015.
Il progetto è inoltre vincitore del premio Red Dot Communication Design Award 2015, del German Design Award 2017 e medaglia d’argento del Joseph Winner Award, Austria. E’ stato inoltre presentato in diverse esposizioni in tutta Europa, fra cui Ljubljana (Slovenia), Stoccolma (Svezia), Novi Sad e Belgrado (Serbia), Berlino (Germania)
Il libro sarà presentato, sabato 28 gennaio in Sala di Re Enzo (Palazzo Re Enzo) all’interno del programma di conferenze di Fruit Exhibition 5, con la partecipazione di Elisa del Prete
Orari: tutti i giorni 6.30-22.30
Ingresso libero
a cura di Pietro Corraini, Jonathan Pierini e Gerhard Glüher | Fruit Exhibition 5
Come si traduce un luogo in un libro? E un libro in un sito? E viceversa?
Se il medium è il messaggio come si racconta la stessa cosa su medium diversi? Gli studenti della facoltà di Design della Libera Università di Bolzano hanno provato a dare risposta a queste domande.
In mostra installazioni astratte e libri in cui entrare per poter essere un po' qui, un po' lì e pure un po' più in là.
Orari d’apertura ART CITY Bologna
Venerdì 27 gennaio h 17:00 – 24:00
Sabato 28 gennaio h 15:00 – 24:00
Domenica 29 gennaio h 12:00 – 20:00
Biglietto
Ridotto - euro 4,00 per i possessori del biglietto Arte Fiera (valido per le 3 giornate del festival)
Intero - euro 6,00 valido per le 3 giornate del festival
a cura di Unseen Photo & Fair Festival (NL) | Fruit Exhibition 5
Unseen Dummy Award è il premio internazionale nato dalla collaborazione fra Lecturis e Unseen che esibisce il frutto del lavoro di fotografi e graphic designer provenienti da tutto il mondo, dando loro la possibilità di vedere il proprio progetto pubblicato, oltre ad aprire al vincitore le porte del mercato internazionale della fotografia.
Per l’anno 2016 la giuria era composta da Paul van Mameren (Managing Director, Lecturis), Irma Boom (graphic designer), Sean O'Hagan (giornalista, The Guardian) e Francesco Zanot (Curatore di Camera - Centro Italiano per la Fotografia)
Il vincitore del premio 2016 è Dieter De Lathauwer con I loved my wife (killing children is good for the economy)
Alcuni dei vincitori del premio, provenienti da tutto il mondo, includono Yoshinori Masuda (2015), Simon Rimaz (2014), Heikki Kaski (2013) and Shinji Otani (2012).
Orari d’apertura ART CITY Bologna
Venerdì 27 gennaio h 17:00 – 24:00
Sabato 28 gennaio h 15:00 – 24:00
Domenica 29 gennaio h 12:00 – 20:00
Biglietto
Ridotto - euro 4,00 per i possessori del biglietto Arte Fiera (valido per le 3 giornate del festival)
Intero - euro 6,00 valido per le 3 giornate del festival
installazione che prende il nome dal libro sul quale è incentrata | Fruit Exhibition 5
ImmoRefugee - The House, è un'installazione che prende il nome dal libro sul quale è incentrata, un catalogo immobiliare pensato per destreggiarsi nel panorama dell’ex Giungla di Calais.
Incentrata sul tema dalla casa come rifugio, riparo e luogo di conforto dopo la lunga giornata. ImmoRefugee - The House cerca di avvicinare lo spettatore europeo alla situazione della Giungla, non attraverso la narrativa strappalacrime dei media, ma attraverso una riflessione culturale che mira a spogliare la situazione dai pregiudizi e dalle macchinazioni mediatiche per pensare che la casa è casa in qualsiasi cultura, qualsiasi sia la tua estrazione sociale. Sia essa una villa, un’appartamento, una roulotte o una tenda essa si porta dietro dei valori intrinseci e universali, si porta dietro sensazioni di rifugio, riparo, di comfort. La casa rispecchia la persona che la abita, per i suoi comportamenti e abitudini sociali, per la sua cultura e per la sua storia personale.
ImmoRefugee, il catalogo, nasce come testimonianza e raccolta delle diverse individualità che si sono trovate a Calais in questi anni e come queste diverse individualità cosi diverse per origine, estrazione sociale, storia e obbiettivi di vita abbiano creato qualcosa di cosi monolitico: una città.
ImmoRefugee - The House è la trasposizione di ciò al di fuori del libro e nello spazio ambiente in modo che lo spettatore possa, oltre a guardare, sperimentare.
Autori: Defrost Studio (Maria Ghetti, Marco Tiberio)
Orari d’apertura ART CITY Bologna
Venerdì 27 gennaio h 17:00 – 24:00
Sabato 28 gennaio h 15:00 – 24:00
Domenica 29 gennaio h 12:00 – 20:00
Biglietto
Ridotto - euro 4,00 per i possessori del biglietto Arte Fiera (valido per le 3 giornate del festival)
Intero - euro 6,00 valido per le 3 giornate del festival
Compagnia delle MO.RE.
Spettacolo che racconta la vita del più celebre mimo del mondo attraverso i suoi numeri più famosi, Marcel Marceau.
Interpretati da una delle sue ultime allieve: Sandra Bussoli (formatasi alla Ecole Internationale de Mimodrame de Paris Marcel Marceau) che lo ha accompagnato nella sua ultima tournée americana e dal cast della Compagnia delle Mo.Re.
di e con Rosalia Porcaro
Lo spettacolo parte dalla domanda che si pone Rosalia: “Ma quando una donna si stanca dei molteplici ruoli, e funzioni, a cui deve assolvere nella propria vita, potrebbe smettere? E cosa succederebbe se vi si sottraesse improvvisamente?” L’interprete veste una molteplicità di ruoli, la protagonista è venditrice di materassi, e la scena ne è piena, materassi di tutti i colori, forme, alcuni diventeranno divani, altri saranno destinati alla loro sorte di letto, ma intanto la venditrice non riesce a riposarsi, ogni volta che ci prova la mente le si affolla di una moltitudine di figure, e così compaiono cubiste, casalinghe, magistrati, donne in carriera, emigrate, suore e prostitute, forse proiezioni evocate in sogno, modelli da seguire o da cui prendere le distanze.
mostra a cura di Lorenza Miretti
Quest’anno l’Assemblea legislativa sarà fra i protagonisti di ART CITY Bologna in occasione di ArteFiera con la mostra personale di Mario Nanni, nome di spicco nel panorama artistico bolognese contemporaneo.La mostra dal titolo Mappe segno ambiente sarà inaugurata nella sede regionale di viale Aldo Moro 50, il 27 gennaio alle 17, dalla presidente dell’Assemblea legislativa regionale Simonetta Saliera e dall’autore.
La personale di Nanni composta da sculture mobili, colonne e tavole di varie dimensioni resterà allestita nell'anticamera dell'Aula assembleare fino al 3 marzo, con due aperture straordinarie: sabato 28 gennaio dalle 10 alle 22 e domenica 29 gennaio dalle 10 alle 19.30.
Saranno poste in mostra colonne, sculture mobili e tavole di grandi e piccole dimensioni.
La mostra sarà visitabile in Assemblea fino al 3 marzo.
ingresso libero
Lo sguardo della videocamera sul comportamento sociale ed economico
La Fondazione MAST presenta per la prima volta dalla sua apertura un progetto espositivo interamente dedicato all’immagine in movimento con video e installazioni sulle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro e della produzione realizzati da 14 artisti di fama internazionale. Se finora il racconto dell’industria e del lavoro è passato attraverso un percorso scandito dalla narrazione fotografica, in questa mostra, curata da Urs Stahel, sono i video a darne una rappresentazione visiva. Mediante l’interpretazione filmata della realtà, l’occhio della videocamera è in grado di testimoniare la mutabilità di un mondo in rapida trasformazione, descrivendo in modo immediato e coinvolgente cambiamenti, evoluzioni e rotture. Le opere di questa mostra ci offrono immagini intense degli ambienti di lavoro e di commercio più diversi: dall’attività artigianale di un singolo individuo alla produzione di massa, dal lavoro umano a quello robotizzato, dalla produzione di energia a quella di beni e servizi high-tech, dallo sviluppo del prodotto alla contrattazione commerciale, dalle sfide di natura legale alle questioni strutturali ed esistenziali legate al sistema finanziario. Yuri Ancarani, Gaëlle Boucand, Chen Chieh-jen, Willie Doherty, Harun Farocki / Antje Ehmann, Pieter Hugo, Ali Kazma, Eva Leitolf, Armin Linke*, Gabriela Löffel, Ad Nuis, Julika Rudelius e Thomas Vroege sono gli artisti che la Fondazione MAST ha riunito per offrire, in un serrato dialogo tra le rispettive opere, la rappresentazione visiva di uno scenario sociale ed economico in continuo movimento. Urs Stahel spiega “Viviamo in tempi in cui la realtà è una dimensione in movimento, la percepiamo come un insieme di piani paralleli che si affiancano, si susseguono, si sovrappongono. La mostra ne traccia un resoconto visivo attraverso una selezione di video che si configurano come piccole galassie, nelle quali la singola opera ha un valore autonomo ma trova il suo significato soprattutto in relazione alle altre, di cui diventa di volta in volta commento, critica, o tacita risposta. L’intensità spesso toccante, la forza e la ricchezza di queste immagini in movimento restituiscono con forme, meccanismi narrativi e linguaggi visivi diversi, l’evoluzione del mondo del lavoro e della nostra vita”.
*(in collaborazione con Irene Giardina, Herwig Hoffmann, Renato Rinaldi e Giuseppe Ielasi, Ulrike Barwanietz, Mark Teuscher, Masa Busic, Johanna Hoth, Samuel Korn)
Orari di apertura
martedì - domenica 10.00 - 19.00
Visite guidate Sabato e Domenica ore 11.00 e ore 16.00
ingresso libero
mostra | opening 26 gennaio, h 18 | POLIS
Martino Genchi interviene nelle collezioni del Museo Civico Medievale con il progetto Raccogli la cosa nell'occhio, che interpreta le lacune incise dalla storia su alcuni dei reperti conservati.
I danneggiamenti e i vuoti generati da terremoti, spoliazioni, cancellazioni diventano il segnale di un conflitto tra una ricerca di eternità e la consunzione del quotidiano, in cui i frammenti mancanti vanno intesi come parti integranti della forma a cui appartengono: ulteriori segni visivi tra quelli esposti all’interno del display museale.
Il progetto, promosso dall’Istituzione Bologna Musei, è accompagnato dal contributo critico di Claudio Musso.
Orari di apertura ART CITY Bologna:
venerdì 27 gennaio h 9 > 20
sabato 28 gennaio h 10 > 24
domenica 29 gennaio h 10 > 20
Orari di apertura ordinari:
martedì - venerdì h 9 > 15
sabato, domenica e festivi h 10 > 18.30
Ingresso:
biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
gratuito con biglietto Arte Fiera (valido solo nei giorni di ART CITY Bologna)
gratuito per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna
(Francia/2015) di Thierry Frémaux (93') | Art City Cinema
Nel 1895 i Lumière hanno inventato il cinema. Ma come mostrare oggi film che durano 50''? La soluzione l'ha trovata Thierry Fremaux con questo film geniale di 93' che riunisce 114 film Lumière realizzati tra il 1895 e il 1905, i pochi che tutti conoscono (l'uscita dalle officine, l'arrivo del treno, l'innaffiatore innaffiato, tutta Parigi ai nostri piedi salendo sulla torre Eiffel) e tante gemme sconosciute. Il mondo ripreso per la prima volta dagli operatori Lumière. La nascita della civiltà delle immagini. Sequenze di cinema puro. Per la prima volta nel nuovissimo restauro digitale in 4K.
La versione italiana ha la voce di Valerio Mastandrea.
precede
LE NUOVE SORTIES D'USINE
(Les Nouvelles Sorties d'usine, Francia/2015) di Quentin Tarantino, Pedro Almodóvar, Michael Cimino, Jerry Schatzberg, Paolo Sorrentino e Xavier Dolan (3')
Sei registi di oggi dedicano un divertito omaggio al primo film girato dai Lumière.
(Finlandia-Svezia/1989) di Aki Kaurismäki (78')
Il film in due parole (di Peter von Bagh): "Perché questi musicisti, che a detta del loro manager Vladimir sono bravissimi, non sono ancora famosi? ‘Abbiamo suonato in Norvegia per anni'. Vladimir sa che gli americani sono pronti ad accettare qualsiasi cosa, basta soltanto eseguire Poliouchko pole (‘Pianura, mia pianura'): ‘Lì è diverso, lo chiamano rock‘n'roll'. Ottengono un ingaggio (‘Avete presente il Messico? Mio cugino sta per sposarsi laggiù') che li condurrà fino alla frontiera messicana, ma non oltre". Il ciuffo e le scarpe che (quasi) tutti vorremmo provare, una volta almeno nella vita. Cameo di Jim Jarmusch nel ruolo di un venditore d'auto. (am)
(Florence Foster Jenkins, GB-Francia/2016) di Stephen Frears (110')
Meryl Streep, vera Diva del nostro tempo, interpreta la storia d'una falsa Diva anni Quaranta, diva senza talento ma molto ricca, molto grande dame, molto ingenua e pronta a tutto pur di esibirsi, stecca dopo stecca, come soprano alla Carnegie Hall. La storia è vera, Florence Foster Jenkins fu uno strano personaggio dell'alta società newyorkese, una signora in ermellino che si fece un po' dileggiare, un po' lusingare, un po' sfruttare da impresari e gazzettieri. Davvero dovremmo interessarci a una storia di ricchi e stonati di oltre mezzo secolo fa? Frears ne fa però la colorita storia di un'illusione; Hugh Grant è irresistibile nel ruolo del compagno di Florence, a sua volta attore fallito; e s'impone la versione originale, per meglio apprezzare il virtuosismo con cui Streep, che in realtà canta benissimo, riesce a sbagliare ogni nota. (pcris)
WOLFANGO: UNA LUNGA FEDELTÀ
(Italia/2016) di Teo De Luigi (50')
Un film-viaggio nell'arte di Wolfango, bolognese classe 1926, "il più grande pittore italiano vivente", come lo definì Eugenio Riccomini, che per primo, nel 1986, lo convinse a esporre le sue opere. "La pittura entra dentro e parla al mondo; anzi parla il mondo". Su questo assunto si basa la sua produzione, estranea alle correnti artistiche contemporanee. Il film è anche un coro appassionato di chi lo ha conosciuto e apprezzato negli ultimi trent'anni.
Introduce Teo De Luigi
segue
CHAGALL, PEINTRE DE LA MUSIQUE
(Francia/2015) di Mathilde Deschamps Lotthé (52')
Un documentario dedicato a un risvolto insolito dell'arte di Marc Chagall, il suo rapporto con la musica. Una passione nata nell'infanzia, con il klezmer e i canti liturgici, e mai sopita, che ha trovato espressione non solo nella sua pittura (i numerosi strumenti musicali che la abitano) ma anche nelle numerose creazioni per il teatro, da costumi e scenografie per celebri opere e balletti alle decorazioni dell'Opéra di Parigi o del Met di New York.
Selezione di cortometraggi (40'). Animazione. Dai 4 anni in su
Un pomeriggio in compagnia di tanti piccoli alieni animati in occasione della mostra dedicata a David Wiesner.
Animazione. Dai 4 anni in su
A seguire, merenda offerta da Alce Nero e un laboratorio per costruire astronavi bizzarre.
In collaborazione con Hamelin Associazione Culturale
(The Kids Are All Right, USA/2010) di Lisa Cholodenko (104')
Ambiente borghese, professioni gratificanti, bella casa con giardino. Una famiglia come tante con una differenza sostanziale: al posto di un padre e una madre, ci sono due madri, le lesbiche cinquantenni Annette Bening e Julianne Moore, che non si scompongono più di tanto quando uno dei due figli adolescenti esprime il desiderio di conoscere il padre biologico - che entrerà nell'insieme domestico innescando dinamiche inattese. ‘Indie', familista, progressista.
Seguirà un approfondimento sui temi del film con gli psicoanalisti Luisa Masina e Mario Vittorangeli presso la Biblioteca Renzo Renzi.
In collaborazione con Centro Psicoanalitico G. Carloni-E. Molinari
(Canada/1971) di Michael Snow (190'). Introduce Rinaldo Censi
Nel 1970 Michael Snow costruisce insieme a un ingegnere (Pierre Abeloos) una grande scultura costituita da una colonna che funge da base, sul cui braccio mobile è installata una macchina da presa in grado di ruotare e svolgere qualsiasi movimento. Questa macchina si muove grazie all'immissione di segnali elettronici. Dove viene piazzata la struttura? Potrebbe essere Marte, invece si tratta di una zona desertica e rocciosa del Québec, non distante dalle isole della Madeleine. Il risultato? Tre ore di variazioni cinetiche, in cui ‘sentiamo' il paesaggio. Un'esperienza unica. (Rinaldo Censi)
Introduce Rinaldo Censi
(USA/1972) di Warren Sonbert (61')
segue
IMAGES OF ASIAN MUSIC
(USA/1974) di Peter Hutton (26')
Così come gli operatori Lumière venivano spediti in giro per il mondo a filmare luoghi fino a quel tempo solamente immaginati, o sognati, di cui si era letto in libri di avventure, diari di viaggio, pièce teatrali, così numerosi filmmaker, muniti di una attrezzatura leggera, sono partiti, solitari, fissando su pellicola 16mm invertibile le loro esperienze personali. Notazioni la cui forma e cadenza risulterà diaristica. Luoghi, persone, ritratti, eventi: l'incontro con l'altro. Carriage Trade di Warren Sonbert e i film di Peter Hutton, seppur in maniera diversa, hanno percorso queste strade. (Rinaldo Censi)
Introduce Rinaldo Censi
(Italia/2015) di Antonio Capuano (100'). Incontro con Antonio Capuano
Tre capitoli, tre storie di uomini appartenenti a generazioni diverse. Sullo sfondo, la 'giungla' di Bagnoli, quartiere alla periferia di Napoli un tempo sede di grandi complessi industriali e al centro, dagli anni Novanta, di progetti di bonifica e riqualificazione rimasti incompiuti. "Oggi il quartiere ancora si estenua a trarre, dalle sue ruggini, da quelle infamie, nuove ruggini e altre infamie... Ne è riprova l'immensa area svuotata, a ridosso del mare, che dopo più di vent'anni, e tanti programmi, è rimasta una 'steppa' inquinata, desolata e vuota" (Antonio Capuano).
Incontro con Antonio Capuano
In collaborazione con La rete degli spettatori