Mercoledì 1 marzo
Il Turco in Italia
Piero Mioli
Giovedì 30 marzo
La voix humaine e Cavalleria rusticana
Marco Beghelli
Giovedì 11 maggio
Peter Grimes
Marco Maria Tosolini
Mercoledì 7 giugno
Lucia di Lammermoor
Giandomenico Vaccari
Mercoledì 5 luglio
La Traviata
Fabrizio Festa
Meroledì 8 novembre
Aida
Sandro Cappelletto
Mercoledì 6 dicembre
Tosca
Marco Beghelli
per la presentazione di “Il papà di Dio” (Bao Publishing)
Graphic novel di 960 pagine dove fumetto, filosofia e mitologia si fondono con delle colpevoli e fragorose risate. E tanta, tanta poesia.
Interviene Giuseppe Palumbo.
presenta “Le cose così” (Shockdom)
È una raccolta di vignette, un libro illustrato, una caotica successione di pensieri e riflessioni. È la nostra disordinata vita, piena di cose, a cui non sappiamo e non vogliamo dare un senso, o meglio: ci proviamo, ma con scarsi risultati. L'uomo uccello si apre completamente. In un libro che diventa l'imbarazzata confessione dell'individuo preda di ansie, disagi e paure, raccontate con estrema sincerità su uno sfondo giallo. Le pagine si trasformano nello sfogo della mente problematica di uno strambo pennuto, che affronta il quotidiano nel peggior modo possibile.
incontra i suoi fan e firma le copie del nuovo album “Redenzione”
presenta dal vivo il nuovo album “A casa tutto bene”
A casa tutto bene è il nuovo album di Brunori Sas, in uscita il 20 gennaio. Prodotto da Taketo Gohara, dipinge un quadro sonoro di grande coralità, con le mandole del '700 mischiate ai sintetizzatori, tra il mood ancestrale dei ritmi della Calabria e i suoni più freddi delle metropoli.
prove aperte di spettacolo
L'iniziativa rientra nella rassegna di arti performative L’Originale è Politico (?) (e versavice) realizzata da Camere d’Aria e patrocinata dal Quartiere San Donato-San Vitale, che vuole curiosare nel teatro “originale” e “politico” a 360 gradi proponendo una serie di progetti e opere sperimentali provenienti da tutta Italia (da Torino, Lecco e Como, fino a Napoli, passando per Bologna e Roma).
Lo spettacolo conclude e presenta il percorso laboratoriale svolto nelle giornate del 14 e 15 gennaio.
presentazione del libro fotografico di Federico Possati
All’inizio di quest’anno, Federico Possati, fotografo Bolognese residente a New York, si è recato a Las Vegas nel weekend di San Valentino con la semiseria intenzione di tracciare un ritratto dell’amore. A metà strada, tra la artificiosità della città e il suo perdersi tra le sue vie con la fotocamera in mano, Possati incontra e raccoglie frammenti di una storia che ha poi gradualmente composto per creare questo libro.
La narrazione è accompagnata da 3 brevi poesie del poeta Italiano Michele Maturo, che contribuiscono a creare un atmosfera quasi surreale dove l’amore è narrato con ironia e romanticismo, disinganno e passione, senza tralsciare i cliché e la solitudine che a volte lo accompagnano.
Il libro, pubblicazione indipendente, è stato presentato il 14 settembre scorso presso l’Istituto Italiano di Cultura a New York con un talk guidato dall’affermato fotografo e professore di Columbia University Thomas Roma.
di Emanuele Angiuli (Ita, 64’)
Un’altra parte di Bologna, un altro luogo, un'altra storia.
Un’altra parte di Bologna, perché nata in pieni anni ’80, diventa una scheggia impazzita nel mondo dell’arte.
Un altro luogo, perché era una galleria non galleria, un contenitore, sicuramente un luogo di passaggio, di transito: di persone di progetti e di idee che iniziavano ad entrare nel mondo dell’arte utilizzando tutti gli strumenti a disposizione.
Un’altra storia, perché è la storia di una visione diversa, laterale, sul mondo dell’arte, iniziata quasi per caso e proseguita per trent’anni.
Musiche di Enrico Serotti.
XII edizione
programma dei concerti
I biglietti sono in vendita presso l’Oratorio di san Filippo Neri il giorno del concerto a partire dalle h 19,30.
l'autore legge una selezione di poesie
Laureato in Filosofia, Alberto Ronchi è stato tra i fondatori del Circolo cinematografico Louise Brooks e di Ferrara sotto le stelle, entrambi ancora in attività. Ha una lunga esperienza amministrativa, prima come consigliere d’opposizione e poi come Assessore alla Cultura, a Ferrara, alla Regione Emilia Romagna e infine a Bologna. Indipendente, ha interrotto il proprio rapporto con l’Amministrazione di Bologna dopo essersi opposto allo sgombero del Centro Culturale Atlantide, con cui stava positivamente dialogando da un anno. Appassionato di musica e letteratura americana, ha iniziato a scrivere poesie nel 1997.
Bridget Moser (CAN)
Things a Person is Supposed to Wonder, è una performance dell'artista canadese Bridget Moser, che assume con seria ironia lo spettro del fallimento come base concettuale ed estetica del suo lavoro. (prima italiana).
Things a Person is Supposed to Wonder è una collezione di brevi performance che prende molteplici forme spostandosi in modo imprevedibile tra gesti, suoni e discorsi. Apparentemente frutto di improvvisazione, queste opere sono in realtà accuratamente scritte, degli ibridi che fanno uso di bizzarre interazioni con oggetti inanimati sottratti alla quotidianità (la ciambella di un water, un appendiabiti, un tappetino, uno stura-lavandini) per articolare momenti di ansia, impazienza, ira, furia, cambiamento, perdita, cattiveria e altro ancora. Muovendosi tra critica, humour e emozione, le opere di Bridget Moser divertono sconcertando.
Nelle performance di Bridget - che sono in un modo o nell'altro dei display per l'ansia sociale e il sovrappeso consumistico della società nordamericana - il pathos e l'umorismo nascono dalla frizione tra virtuosismo e inettitudine. Moser sta in equilibrio sul filo tra sublime e ridicolo, grazie a una potente immaginazione che riconfigura continuamente le cose e che trascina lo spettatore nel morphing incessante della performer. "Moser vede gli oggetti come un bambino riesce a vedere un fiume in un tappetino azzurro da yoga che si srotola." Nella serie di danni, scarti, temporanee vittorie e piccoli inganni ordinari, Moser inietta dosi segrete di auto-riflessione e forse auto-accettazione.
Francesco Cavalierie / Tomoko Sauvage (I/D/Jap/F)
Green Music, sound performance di Francesco Cavaliere e Tomoko Sauvage è un omaggio al compositore fluxus Henning Christiansen e il suo folle amore per il colore verde.
Green Music nasce dall’incontro tra Francesco Cavaliere e Tomoko Sauvage, musicisti e artisti visivi attivi dai primi anni del 2000, attualmente basati rispettivamente a Berlino e Parigi. Origine del nome di questa musica-visiva è però il compositore danese fluxus Henning Christiansen, e il suo amore estremo per il colore verde. Christiansen ne era infatuato, ossessionato a tal punto da colorare il suo violino e le sue orecchie di verde. Racconta il figlio di Christiansen: "colorandosi l’orecchio di verde intendeva richiamare all’ascolto della natura; si trattava di sentire quello che accade fuori o lì davanti. Nel periodo verde, aveva prodotto un numero consistente di schizzi e acquarelli con orecchie e fiori a forma di tuba, ma anche telefoni - un altro dei suoi motivi preferiti - quasi si trattasse di navicelle spaziali o strumenti utili per allontanarsi dal proprio corpo”. Cavaliere dà a questo gesto un valore particolare: "Per me è una sorta d’incantesimo che si aziona al momento in cui ci si colora l'orecchio. Christiansen, oltre a creare un filtro magico che attrae tutti i suoni dalle proprietà verdi, ci fa quasi immaginare che qualsiasi cosa entri in contatto con un orecchio dipinto, si colori della medesima tinta, si trasformi; una sorta di mutazione interna attivata dal quel gesto riflesso sul corpo."
La figura del compositore danese ha dato l’avvio per Francesco Cavaliere e Tomoko Sauvage ad una ricerca tra le più svariate teorie riguardanti suono e colore. In Green Music, i riferimenti vanno ben oltre le diverse avanguardie storiche e teorie sulla sinestesia, toccando la musica ambient fino a certe pratiche musicali a fini terapeutici. Sauvage e Cavaliere si interessano ad un’ampia sfera di contenuti e culture che inglobano il colore, superstizioni e sfumature 'altre': dalla figura di Hiroshi Yoshimura e il suo disco new age Green (1986), a Walter Tilgner e la sua Naturaaufnahmen (Wergo 1985), alla stessa Symphony Natura registrata da Christiansen allo zoo di Roma nel 1984. Sauvage e Cavaliere, nella loro interpretazione di Green Music, si circondano di una piccola collezione di curiosità verdi: statuette, minerali, piante, oli, tessuti, elementi fluorescenti. I due musicisti al centro di questo vortice perpetuano ritmi ripetitivi, 'polifonie bagnate'. "Chissà se dipingendosi le orecchie di verde anche a grande distanza sia possibile udire questa musica, queste onde alpha, questi penduli subacquei.."
alla scoperta dei tesori artistici ispirati al Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca
Visite guidate dentro e fuori il Santuario di Santa Maria della Vita.
I prossimi appuntamenti:
Ove non specificato il ritrovo per le visite è presso il Santuario di Santa Maria della Vita
Prenotazione obbligatoria ai contatti: 051/19936329 didattica@genusbononiae.it (lun.-ven., 11-16)
L'irrazionalità non è una modalità di azione tipica dei folli, ma un elemento quotidiano delle nostre scelte.
Chi ha detto che l'economia dev'essere noiosa e incomprensibile?
Citando 2001 Odissea nello spazio e facendo ricorso a esempi tratti dalla vita quotidiana e dalla cultura più pop - da Sid, il bradipo dell' Era glaciale, a Frodo de Il signore degli anelli - in Scelgo dunque sono. Guida galattica per gli irrazionali in economia vengono affrontati, in maniera comprensibile per tutti, concetti apparentemente complicati e difficili, come causalità, correlazione, euristica, e temi quali la psicologia del denaro o i rapporti fra disonestà e decisioni.
Un viaggio lungo i pianeti del comportamento umano per arrivare a una risposta certa sul senso ultimo della nostra vita e delle nostre scelte (anche economiche).
Il professore di Economia della felicità dell'Università di Padova Luciano Canova parlerà di Scelgo, dunque sono. Guida galattica per gli irrazionali dell'economia.
L'incontro è realizzato in collaborazione con l'editore Egea.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Ci sono i classici per ragazzi che conoscono tutti, quelli che ‘ormai non si leggono più', quelli che in realtà non abbiamo mai letto e quelli che invece non credevamo che potessero rientrare anche in questa categoria.
Un ciclo di incontri per scoprire e riscoprire la bellezza di alcuni classici per ragazzi di ieri e di oggi con autori, esperti e docenti che racconteranno il loro romanzo per l'infanzia e l'adolescenza più amato.
Un invito alla lettura, rivolto a ragazzi, insegnanti e adulti, per accorgersi di quanto queste storie possono essere ancora nuove e inaspettate e per ritrovare quei personaggi e quelle caratteristiche che rendono, questi romanzi, dei libri fuori dal tempo.
Tutti gli incontri si tengono in Auditorium Enzo Biagi
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
(USA/2016) di Werner Herzog (98')
Che cos'è Internet oggi? Che ruolo ha nelle nostre vite e come influirà sul nostro futuro? Werner Herzog,con la stessa curiosità e immaginazione allenata ai quattro angoli globo, dell'Amazzonia al Sahara dal Polo Sud all'outback australiano, si lancia questa volta nell'esplorazione mondo digitale contemporaneo, in dieci tappe che analizzano ciascuna una delle numerose facce del web e delle sue meraviglie, tra robotica e hacking, nuovi fenomeni psicologici e dinamiche sociali, rischi e possibilità. E prospettando possibili scenari: un futuro in cui forse Internet sarà capace di sognare se stessa, gli asceti avranno bisogno del wi-fi e i robot sapranno giocare a calcio meglio di noi.
una maratona in dieci puntate per leggere a viva voce il classico di Dostoevskij, prima di gustarne in teatro la sua rinnovata trasposizione scenica
Già fortunato esploratore di altri capolavori dostoevskijani (I fratelli Karamazov e L’idiota), il quarantenne moscovita Konstantin Bogomolov, uno dei più importanti registi della scena contemporanea russa, approda a Bologna per una nuova trasposizione teatrale di Delitto e castigo, il capolavoro della narrativa russa che tante volte è stato materia incandescente per la scena, sin dalla leggendaria rappresentazione datane dal sodale di Stanislavskij, Nemirovič-Dančenko, al Teatro d’Arte di Mosca nel 1910.
Dal 24 al 28 maggio 2017 l’Arena del Sole ospiterà la prima assoluta di questa nuova versione teatrale di Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij, una rilettura in chiave contemporanea e politica con un cast interamente italiano, composto da Anna Amadori, Marco Cacciola, Diana Hobel, Margherita Laterza, Leonardo Lidi, Paolo Musio, Renata Palminiello, Arianna Scommegna, Enzo Vetrano.
A dar voce al romanzo saranno gli attori che lo porteranno in scena diretti da Konstantin Bogolomov, regista tra i più popolari della scena moscovita.
La prima delle dieci letture si terrà in Biblioteca Salaborsa e sarà affidata agli attori del progetto Carissimi Padri... diretto da Claudio Longhi. Una nuova occasione teatrale e letteraria a tu per tu con le parole di Dostoevskij, autore chiave del romanzo moderno, nella cui opera si espandono e giungono a piena maturazione i caratteri maggiormente significativi della grande narrativa dell’Ottocento: il senso drammatico dei conflitti sociali, i desideri dell’individuo, le passioni più pure di contro a quelle più torbide, l’introspezione minuziosa fin dentro alle pieghe più recondite della psiche umana.
Le letture si svolgeranno tutte alle ore 18.30
Qui il programma completo http://bit.ly/DelittoeCastigo
incontro con Paolo De Bernardis
Il futuro dell'umanità dipende principalmente dal suo comportamento.
Il destino dell'universo interessa molti e, nella vita quotidiana come nelle dispute filosofiche, può capitare spesso di interrogarsi su questo tema. Che si tratti della Terra, del Sole o dell'intero e maestoso cosmo, la cosmologia e l'astrofisica consentono oggi previsioni affidabili e pongono nuovi interrogativi sul destino della nostra Galassia e sulla possibilità, un giorno, di emigrare verso altri mondi.
Tra pianeti che ribollono, stelle che si spengono e l'Universo che muore di freddo il libro Solo un miliardo di anni? Viaggio al termine dell'universo immagina e racconta, con il rigore degli studi astrofisici, il futuro che verrà.
Il professore di Astrofisica e Cosmologia osservativa dell'Università La Sapienza di Roma Paolo De Bernardis parlerà del libro Solo un miliardo di anni? Viaggio al termine dell'universo con l'astronomo Sandro Bardelli dell'Inaf-Osservatorio Astronomico di Bologna.
L'incontro è realizzato in collaborazione con l'editore Il Mulino.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibi
cortometraggio
La Rincorsa è un cortometraggio (12 min) di ficition ambientato in una notte a Bologna, girato in una sola notte a Bologna, parla della lunga notte di un giovane scrittore, delle sue scarpe slacciate e dell’amore sulla panchina, del blocco psicologico e creativo che attanaglia chi tenta di realizzare un sogno. La città è mostrata da una prospettiva onirica.
Il film è prodotto dall’associazione culturale Facciamogliela Raccontare in collaborazione con Deckard, progetto dell'Università di Bologna che, da molto tempo e con pochi mezzi, si occupa di divulgazione e coinvolge molti giovani, studenti e ricercatori dell'Università di Bologna.
Scritto e interpretato da Edoardo D’Elia
regia e fotografia Enrico Poli
con Giorgia Campagnoli e Eugenio Bacchelli
musiche originali After Crash
una produzione Facciamocela Raccontare
in collaboraizone con Deckard
col contributo di Federico Nessi
Dopo la proiezione del cortometraggio verrà offerto un brindisi a tutti gli spettatori.
Biglietti disponibili sul sito del Circuito Cinema Bologna
Edgar Varèse: “ La musica nasce libera e tutto il suo percorso è un ritorno alla libertà”.
“Contrapporre libertà e composizione o porli su piani diversi è assurdo e antistorico. Noi lavoriamo quotidianamente per apprendere, conoscere, quindi negare e rinnegare; e così costruiamo, anche sottraendo. Occorre a questo punto svincolare la musica e la mente dalla pagina, almeno da quel tipo di pagina, con rigore e senza abbandonarsi al caso. Una idea è autorevole se il pensiero che la sostiene ha forte consapevolezza della storia e del presente: sapere assumere pieno controllo del tempo e del momento, essere in grado di sospenderlo, di rallentarlo, di osservarlo, di cambiarlo, forse. Così creiamo le nostre composizioni istantanee.”