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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 36 min 52 sec fa

Hold your breath like a lover

Ven, 06/21/2019 - 09:24

Ultime due notti prima del Capodanno 2018 in un impianto inceneritore: in grandi spazi e uffici disordinati si muovono impiegati, operai e guardiani, vivi e morti, apparentemente senza alcuna reale funzione. Una labirintica Fortezza Bastiani in perenne attesa: un cane si aggira segretamente; Yanais toglie le decorazioni natalizie e le sostituisce con quelle di Capodanno; Gou sfida Ken ai videogiochi; Adachi si accontenta di guardarli per ammazzare il tempo... Uno sguardo generazionale sui giovani e le loro relazioni,. La suggestiva atmosfera rarefatta, l’eccellente cura visiva, i segni e i simboli sono gli ingredienti di un’opera prima di pregio, poetica e ispirata. Kohei Igarashi, nato nel 1983, dirige il suo lungometraggio d’esordio, Voice of rain that comes at night nel 2008. Dopo Hold your breath like a lover, che è stato presentato al Festival di Locarno nel 2014, ha realizzato nel 2017 Takara – La notte che ho nuotato.

Zed Festival. Collettivo QBR/Alain El Sakhawi

Ven, 06/21/2019 - 08:39

performance

ZED Festival al Museo Archeologico con la performance "2019" del Collettivo QBR/Alain El Sakhawi.

Il Collettivo QBR/Quei bravi ragazzi ha basato la sua ricerca sulla combinazione di diversi linguaggi di movimento con la grammatica del cinema. Una delle sfide è di realizzare dei cortometraggi di danza dove la danza non è il soggetto principale perche dovrebbe emergere “naturalmente” dalla narrazione.

Una performance in esclusiva per lo ZED Festival: interpretare i confini dello spazio museale attraverso la dinamica dei corpi, il linguaggio della danza e l'estro creativo di Alain El Sakhawi, uno dei maggiori esponenti della videodanza in Italia.

Con Collettivo ApSide di Rocco Suma.

Posti limitati. Prenotazione obbligatoria su www.zedfestival.org/prenotazioni.

Il sentimento popolare

Gio, 06/20/2019 - 18:58

concerto di Camilla Barbarito – Evento speciale di chiusura | Le Notti alle Sementerie 2019

Concerto di Camilla Barbarito
IL SENTIMENTO POPOLARE

con Camilla Barbarito, voce
Fabio Marconi, chitarra
Raffaele Kohler, tromba
Ivo Barbieri, basso
Alberto Pederneschi, batteria


Evento speciale di chiusura

Il carattere e le alte temperature di una varietà di canzoni popolari nostrane e d’altri paesi. Canzoni orgogliosamente meticce, lealmente rubate ai loro paesi d’origine. Una serata per ascoltare e festeggiare insieme. Dalle sonorità balcaniche viriamo verso un valzer siciliano planando attraverso una rumba flamenca e una ballata messicana e proviamo ad atterrare con un caschè a ritmo di tango argentino.


Dalle 22.30 Festa grande fino al mattino!

Inizio concerto ore 21.30
Dalle 19.00 apertura bar e piccola cucina

Ingresso: intero € 12 | under 25 € 8 | under 12 € 5 | under 6 gratuito (l’ingresso lo paga solo il primo figlio)
Tessera Associativa annuale: € 3 (obbligatoria)

Lo spettacolo avrà luogo anche in caso di pioggia

Lezioni di piano

Gio, 06/20/2019 - 18:36

(The Piano, Nuova Zelanda-Australia-Francia/1993) di Jane Campion (121')
Introduce Jane Campion

Introduce Jane Campion
In collaborazione con IFA

Regia: Jane Campion. Soggetto e sceneggiatura: Jane Campion. Fotografia: Stuart Dryburgh. Montaggio: Veronika Jenet. Scenografia: Andrew McAlpine. Musica: Michael Nyman. Interpreti: Holly Hunter (Ada McGrath), Harvey Keitel (George Baines), Sam Neill (Alisdair Stewart), Anna Paquin (Flora McGrath), Kerry Walker (zia Morag), Geneviève Lemon (Nessie), Tungia Baker (Hira), Ian Mune (reverendo). Produzione: Jan Chapman per Jan Chapman Productions, CiBy 2000. DCP
Copia proveniente da TF1 per concessione di Lucky Red.


Nell'ormai lontanissimo 1993, il festival di Cannes fu travolto dal grande film di una giovane autrice - per la verità abituata ad essere ben accolta dai festival, da quando nel 1989 aveva presentato sulla Croisette lo sgradevole e disturbante Sweetie. Accoglienza trionfale e Leone d'argento anche nel 1990, per un film nutrito di un diverso stato d'animo e di una diversa cultura, Un angelo alla mia tavola, la biografia della scrittrice Janet Frame.
Questa volta Jane Campion portava al festival una storia tutta sua, da lei inventata, scritta e diretta, che la onorerà con la Palma d'oro e tre Oscar.
Non solo di una storia si trattava, ma di una cosmogonia, dell'invenzione di un mondo sconosciuto - l'Est estremo del pianeta - a fare da pendant all'epopea del West.
The Piano, che sin dal titolo attirava l'interesse dello spettatore su un importante elemento narrativo, in Italia diventerà Lezioni di piano. E con la sua presenza al centro dello schermo farà emergere fin dalla prima scena del tumultuoso sbarco in Nuova Zelanda alcuni temi fondamentali: lo scontro tra culture, la scoperta dell'altro, l'amore per l'arte, il difficile rapporto tra indigeni e colonizzatori.
È il 1825. Spedita da suo padre, insieme alla figlioletta Flora (Anna Paquin), Ada (Holly Hunter), una giovane vedova che non parla dall'età di sei anni, approda sulle cupe spiagge della Nuova Zelanda dopo aver sposato per procura un solitario e rozzo colono (Sam Neill), che vorrebbe impedirle di usare il suo piano rimasto a disfarsi sotto la pioggia battente. Nel frattempo Ada intreccia una storia segreta di amore e sesso con George, un colono mezzo maori (Harvey Keitel). Ma la gelosia spinge la petulante ragazzina a far sapere a suo marito, che cosa succede nel villaggio. Magnificamente interpretato da Holly Hunter, dal suo silenzio eloquente, il piano diventa un simbolo della cultura che riesce a parlare comunque e della capacità della musica di avvicinare gli esseri umani. (Irene Bignardi)

Versione originale con sottotitoli

Il Piacere

Gio, 06/20/2019 - 18:29

(Le plaisir, Francia/1951) di Max Ophüls (97')
Introduce Nicolas Seydoux

Introduce Nicolas Seydoux

Regia: Max Ophüls. Soggetto: dai racconti Le Masque (1889), La Maison Tellier (1881), La Modèle (1883) di Guy de Maupassant. Sceneggiatura: Jacques Natanson, Max Ophüls. Fotografia: Philippe Agostini, Christian Matras. Montaggio: Léonide Azar. Scenografia: Jean d'Eaubonne. Musica: Joe Hajos. Interpreti: Jean Galland (Ambroise), Claude Dauphin (il dottore), Gaby Morlay (Denise), Madeleine Renaud (Madame Tellier), Danielle Darrieux (Rose), Jean Gabin (Joseph Rivet), Héléna Manson (Marie Rivet), Daniel Gélin (il pittore Jean), Simone Simon (la modella Joséphine), Jean Servais (l'amico). Produzione: Édouard Harispuru, M. Kieffer, Max Ophüls per C.C.F.C. - Compagnie Commerciale Française Cinématographique, Stera Film. DCP 4K
Copia proveniente da Gaumont.


Tre episodi compongono Le Plaisir, film di Max Ophüls girato subito dopo La Ronde, tre anni dopo il ritorno da Hollywood, e considerato da alcuni un capolavoro.
Si inizia con Le Masque: un vegliardo frequenta le sale da ballo, il volto coperto da una strana maschera che lo fa sembrare uno spettro. Crolla nel bel mezzo di una danza sfrenata. Un dottore lo riporta privo di sensi alla rassegnata moglie che gli racconta la storia di suo marito. Segue La Maison Tellier: le 'pensionanti' di una casa di tolleranza vengono condotte dalla loro padrona, la dignitosissima Madame Tellier, ad assistere a una prima comunione in campagna. L'atmosfera campestre, il candore delle comunicande e il ricordo dell'infanzia spingono le pensionanti a esprimere emozioni che si rivelano contagiose. E infine La Modèle: una coppia di giovani artisti si ama alla follia, poi si separa. Lui se ne va, lei minaccia di buttarsi dalla finestra, lui non le crede, lei passa dalle parole ai fatti.
La scelta di Max Ophüls era caduta su tre racconti di Guy de Maupassant: Le Masque, La Maison Tellier e La Femme de Paul. Per ragioni finanziarie quest'ultimo fu sostituito all'ultimo momento con La Modèle. La voce del narratore, quella bella e profonda di Jean Servais, serve a tessere legami sottili tra i tre episodi.
Nel suo dizionario di cinema, Jacques Lourcelles ritiene che sia il secondo episodio, quello con Jean Gabin in un ruolo secondario, a richiamare maggiormente l'attenzione. In esso Jules, interpretato da Jean Gabin, perfetto nella veste di contadino goloso, sensuale e ingenuo, conosce le gioie effimere di un piacere appena accennato e subito fuggito. Dallo scontro inconciliabile tra due mondi, quello della campagna e quello 'frusciante' della galanteria, nasce una profonda malinconia. Qui, ancor più che negli altri due episodi, Ophüls appare al meglio della sua forma di regista. (Edouard Waintrop)

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SELEZIONE CHRONOCROME GAUMONT

Versione originale con sottotitoli

Apocalypse Now - Final cut

Gio, 06/20/2019 - 18:23

(USA/1979) di Francis Ford Coppola (183')
Introduce Francis Ford Coppola

Introduce Francis Ford Coppola

Regia: Francis Ford Coppola. Soggetto: dal racconto Heart of Darkness (1899) di Joseph Conrad. Sceneggiatura: John Milius, Francis Ford Coppola. Fotografia: Vittorio Storaro. Montaggio: Walter Murch, Gerald B. Greenberg, Lisa Fruchtman. Scenografia: Dean Tavoularis. Musica: Carmine Coppola, Francis Ford Coppola. Interpreti: Marlon Brando (colonnello Walter E. Kurtz), Robert Duvall (tenente colonnello Kilgore), Martin Sheen (capitano Benjamin Willard), Frederic Forrest (Jay 'Chef' Hicks), Albert Hall (Chief Phillips), Sam Bottoms (Lance Johnson), Laurence Fishburne (Tyrone 'Mr. Clean' Miller), Dennis Hopper (fotoreporter), G.D. Spradlin (generale Corman), Harrison Ford (colonnello Lucas). Produzione: Francis Ford Coppola per Omni Zoetrope. DCP 4K
Copia proveniente da American Zoetrope e Studio Canal.
Restaurato in 4K nel 2019 da American Zoetrope in collaborazione con L'Immagine Ritrovata presso il laboratorio Roundabout a partire dal negativo camera originale.


Dato che l'originale di Apocalypse Now non era solo lungo ma anche insolito nello stile e nella sostanza per un film dell'epoca, abbiamo pensato di tagliare ove possibile non solo per questioni di tempo ma anche per tutto ciò che poteva sembrare 'strano'. Una quindicina di anni dopo lo davano alla TV mentre mi trovavo in albergo, e dato che mi è sempre piaciuto l'inizio mi sono messo a guardarlo e ho finito per vedermelo tutto. Mi sono reso subito conto che il film non era strano come pensavo, ed era diventato più 'contemporaneo'. Aggiungiamoci che molti (compreso il distributore) pensavano che fosse stato scartato tanto ottimo materiale. Tutto questo ha condotto a quello che è stato poi chiamato Apocalypse Now Redux [...]. In seguito, quando mi chiedevano quale versione preferissi vedere in circolazione, mi capitava spesso di pensare che l'originale del 1979 fosse stato accorciato troppo brutalmente e che Redux fosse troppo lungo, così mi sono deciso a favore di quella che mi sembrava la versione perfetta, che è intitolata Apocalypse Now - Final Cut. (Francis Ford Coppola)

Come i suoi colleghi George Lucas e (in minor misura) Steven Spielberg, Francis Ford Coppola ha esitato a chiudere il capitolo dei film che l'hanno reso famoso. Ma mentre le revisioni digitali di Star Wars e di E.T. sono state disprezzate da molti, nel 2001 Apocalypse Now Redux è stato trattato con rispetto dalla critica e dal pubblico. [...]
Adesso ci è tornato su, e ha tenuto molte delle aggiunte di Redux riducendo e ritoccando qua e là: Apocalypse Now - Final Cut con i suoi 183 minuti (è mezz'ora più lungo della versione del 1979) è pensato per essere "perfetto così" [...]. È stata anche l'occasione per applicare al film le moderne tecnologie, usando i sistemi Dolby Vision e Atmos per renderlo quanto più possibile viscerale e coinvolgente. È un'esperienza sensoriale straordinaria, con colori profondi e un suono sfaccettato che amplifica l'effetto ipnotico del film. (John DeFore, "The Hollywood Reporter", 1 maggio 2019)

Versione originale con sottotitoli

Teatro alla Carta + Teatro Novela Vacanze Italiane 1a puntanta

Gio, 06/20/2019 - 18:03

il teatro dove non te lo aspetti | Le Notti alle Sementerie 2019

Dal 7 al 28 luglio l’appuntamento della domenica alle Sementerie è con il Teatro alla Carta, un menù teatrale con diversi tipi di performance (individuali, di gruppo, per il pubblico intero) che il pubblico stesso può scegliere e comporre. A metà serata il numero offerto dalla casa: la Teatro Novela Vacanze Italiane.
 

ore 20.00
Teatro alla Carta

Il teatro dove non te lo aspetti. Con un menù come mappa, scegli il titolo che ti ispira di più e lasciati affascinare da una serata a sorpresa. Come pescare da una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita.


ore 22.00
Teatro Novela “Vacanze Italiane”, gioie e dolori tra ombrelloni e autostrade
- Domenica 7  luglio:  Vacanze Italiane, prima puntata
- Domenica 14 luglio:  Vacanze Italiane, seconda puntata
- Domenica 21 luglio:  Vacanze Italiane, terza  puntata
- Domenica 28 luglio:  Vacanze Italiane, quarta puntata

La Teatro Novela è il “numero” offerto dalla casa tra quelli presenti al menù del Teatro alla Carta. E’ una “saga” buffa e grottesca che si sviluppa a puntate, con i personaggi conosciuti durante La Stramba Parata di apertura del 5 luglio per le vie di Crevalcore che ci accompagneranno di domenica in domenica… Se perdete qualche puntata non preoccupatevi, il filo lo si ritrova sempre! 

Teatro alla Carta: inizio ore 20.00
Teatro Novela Vacanze Italiane: inizio ore 22.00
Dalle 19.00 apertura bar e piccola cucina

Ingresso: prezzi alla carta
Tessera Associativa annuale: € 3 (obbligatoria)

Lo spettacolo avrà luogo anche in caso di pioggia

Roma

Gio, 06/20/2019 - 17:54

(Italia-Francia/1972) di Federico Fellini (130')

Regia: Federico Fellini. Soggetto e sceneggiatura: Federico Fellini, Bernardino Zapponi. Fotografia: Giuseppe Rotunno. Montaggio: Ruggero Mastroianni. Scenografia: Danilo Donati. Musica: Nino Rota. Interpreti: Peter Gonzales (Federico Fellini a 18 anni), Fiona Florence (Dolores), Pia De Doses (principessa Domitilla), Marne Maitland (guida alle catacombe), Renato Giovannoli (cardinale Ottaviani), Elisa Mainardi (moglie del farmacista), Galliano Sbarra (presentatore), Norma Giacchero (intervistatrice), Alvaro Vitali (ballerino). Produzione: Turi Vasile per Ultra Film, Les Productions Artistes Associés. DCP
Copia proveniente da Cineteca di Bologna per concessione di Titanus.
Restaurato nel 2019 da Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata.


Che cos'è Roma? A che penso quando sento la parola Roma? Me lo sono spesso domandato. E più o meno lo so. Penso a un faccione rossastro che assomiglia a Sordi, Fabrizi, la Magnani. Un'espressione resa pesante e pensierosa da esigenze gastro-sessuali. Penso a un terreno bruno, melmoso; a un cielo ampio, fasciato, da fondale dell'opera, con colori viola, neri, argento; colori funerei. Ma tutto sommato è un volto confortante. Confortante perché Roma ti permette ogni tipo di speculazione in senso verticale. Roma è una città orizzontale, di acqua e di terra, sdraiata, ed è quindi la piattaforma ideale per dei voli fantastici. (...) Roma è una madre, ed è la madre ideale, perché indifferente.
È una madre che ha troppi figli, e quindi non può dedicarsi a te, non ti chiede nulla, non si aspetta niente. Ti accoglie quando vieni, ti lascia andare quando vai, come il tribunale di Kafka. In questo c'è una saggezza antichissima; africana quasi; preistorica. Sappiamo che Roma è una città carica di storia, ma la sua suggestione sta proprio in un che di preistorico, di primordiale, che appare netto in certe sue prospettive sconfinate e desolate, in certi ruderi che sembrano reperti fossili, ossei come scheletri di mammut... (...) Col suo pancione placentario e il suo aspetto materno evita la nevrosi ma impedisce anche una vera maturazione. Qui non ci sono nevrotici ma nemmeno adulti.
È una città di bambini svogliati, scettici e maleducati; anche un po' deformi, giacché impedire la crescita è innaturale. Anche per questo a Roma c'è un tale attaccamento alla famiglia. Io non ho mai visto una città al mondo dove si parli tanto dei parenti. (...)
Avevo pensato a una Roma scrutata come da uno straniero, una città vicinissima e lontana come un pianeta. Da questa prima idea, quasi senza che me ne accorgessi, s'è sviluppato col tempo il progetto del film attuale. E adesso che il film è finito, non so proprio se risponda o no all'ispirazione iniziale. No, non so proprio dirlo. (...) Sono rimaste fuori parecchie cose della sceneggiatura. Volevamo fare una sequenza sulla circolare notturna, una sulla partita Roma-Lazio, con il tifoso che ha perso la scommessa e deve immergersi nella fontana di piazza degli Eroi... Una sequenza sulle donne di Roma; una sul Ponentino e sulle nuvole... Sono rimaste fuori. Soprattutto è rimasta fuori la sequenza sul cimitero del Verano.(...) Anche nel camposanto, Roma mantiene il suo aspetto di grande appartamento nel quale puoi passeggiare in pigiama, ciabattando. Ma questa sequenza non l'ho più girata. Comunque, nel film c'è ugualmente l'aspetto di quell'immenso cimitero, brulicante di vita che è Roma. (Federico Fellini)

Lingua originale con sottotitoli

Il Cameraman

Gio, 06/20/2019 - 17:45

(The Cameraman, USA/1928) di Edward Sedgwick, Buster Keaton (69')
Musiche eseguite dall'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, composte e dirette da Timothy Brock

Musiche eseguite dall'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, composte e dirette da Timothy Brock

Regia: Edward Sedgwick, Buster Keaton. Sceneggiatura: Clyde Bruckman, Lew Lipton. Fotografia: Elgin Lessley, Reggie Lanning. Montaggio: Hugh Wynn. Scenografia: Fred Gabourie (technical director). Interpreti: Buster Keaton (Buster), Marceline Day (Sally), Harold Goodwin (Stagg), Sidney Bracy (Editor), Harry Gribbon (Poliziotto), Josephine (Scimmia). Produzione: Metro-Goldwyn-Mayer. DCP
Copia proveniente da The Criterion Collection per concessione di Warner Bros. International Limited.
Restaurato nel 2019 da Cineteca di Bologna in collaborazione con The Criterion Collection e Warner Bros. International Limited. presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata.

Vi auguro di rivedere The Cameraman dove Buster Keaton - dopo essere stato sportivo e comparsa per amore - diventa, per amore, operatore d'attualità. Solo un acrobata può fingere una goffaggine di quel calibro; solo un poeta può fingere un simile sonno dell'intelligenza dietro cui si cela il genio della distrazione. Incredibile come un fantasma a mezzogiorno, passeggia con sobrietà attraverso storie da dormire in piedi. La sorte gli è costantemente avversa, la vita quotidiana lo inibisce. Ecco un uomo che non sa vivere. Solitario assume un'aria di grande rassegnazione. Ignorando le formule, gli usi, le mode si trova a proprio agio solo in mezzo al panico. Solo grazie alle catastrofi riesce a fornire la sua vera misura. I disastri non preoccupano quest'uomo di un altro mondo. L'amore guida costantemente i suoi tentativi di soccorso; riesce solo in situazioni disperate; fa l'impossibile senza neppure rendersene conto. (Paul Gilson)

Lo schema è quello solito che è proprio anche di molti film di Chaplin e di moltissimo cinema americano degli anni del muto. [...] Si osserverà che questi schemi fissi sono sempre del genere comico. Essi sono fissi perché sono l'espressione di miti sociali predominanti; e sono comici, perché appunto, sono degli schemi cioè qualche cosa di morto e di esanime che, preso sul serio, rivelerebbe irrimediabilmente il proprio carattere di fossile. Ma lo schema della commedia all'italiana è ristretto e povero; quello di Cameramen è invece nientemeno che l'ultimo rimbalzo della concezione capitalista (e calvinista) del successo professionale come prova e premio di una condotta giusta e morale. Che questa concezione già al tempo di Keaton fosse ridotta a schema comico sta a dimostrare che la vecchia 'American Way of Life' era ormai defunta. Ciò che due secoli prima era serio, adesso diventava, infatti, comico pur restando identico.
La comicità di Keaton in Cameraman contiene pure una riflessione altamente intellettuale sulla macchina da presa come strumento di rapporto con il reale e come mezzo di verifica. L'invenzione geniale della scimmia che rifà il verso al fotografo e riprende la scena in cui Keaton salva la ragazza che sta per annegare, scena che gli permetterà di trionfare sul suo rivale, da una parte sta a indicare l'assurdità del successo dovuto, in fondo, al caso (cioè alla scimmia); dall'altro anticipa l'invenzione critica del film nel film e del film sul film, vari decenni prima di Godard e di Antonioni. Keaton, insomma, già allora aveva dei dubbi sul rapporto che passa tra l'artista e la realtà, tra il mezzo e il messaggio. Straordinario, profondo Keaton! (Alberto Moravia)

La partitura di The Cameraman mi è stata commissionata da The Los Angeles Chamber Orchestra nel 2010, ed è stata l'ultima che ho diretto per Peter von Bagh al Midnight Sun Film Festival un anno prima della sua scomparsa nel 2014.
In alcuni casi il contenuto della partitura è direttamente influenzato dai musicisti che dovranno eseguirla. All'epoca avevo diretto la L.A. Chamber Orchestra per 15 anni di fila, e conoscevo suoi punti di forza (le debolezze erano troppo poche per poterle identificare), che ho diligentemente sfruttato. Quindi i virtuosismi si fondano in gran parte su ciascuna sezione di quel particolare ensemble, e hanno posto qualche problema alle orchestre successive. Lo stesso discorso vale anche quando scrivo appositamente per l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, cosa che ho fatto molte volte negli anni. Sapere che avevo Paolo Mancini o Francesco Parazzoli nell'orchestra mi ha permesso di comporre passaggi profondi e intrinsecamente più musicali per violino o violoncello che sotto ogni altro profilo verrebbero considerati concerti.
Dato che questa partitura è stata composta per un'orchestra di poco meno di venti elementi, ho potuto sfruttare la più grande risorsa che un'orchestra da camera possa offrire: la flessibilità! I musicisti possono produrre i suoni più intimi e i momenti più teneri, per poi ritrovarsi subito dopo nel mezzo di una guerra cinese tra bande che coinvolge 500 persone. The Cameraman richiede questo tipo di malleabilità. È anche probabilmente la più romantica delle mie partiture keatoniane, e non me ne scuso. Keaton mi è sempre apparso come uno degli attori più esilaranti di Hollywood, anche da lontano. (Timothy Brock)

La Molli

Gio, 06/20/2019 - 17:42

Teatro di Paglia | Le Notti alle Sementerie 2019

Teatro di Paglia
LA MOLLI
di Gabriele Vacis e Arianna Scommegna
Regia di Gabriele Vacis
Con Arianna Scommegna
Produzione Atir Teatro Ringhiera

Il monologo di Molly Bloom che conclude l’Ulisse di Joyce avviene in una quotidianità dalle sonorità milanesi, dove i riferimenti culturali, le storie e le canzoni, hanno il sapore del nostro tempo. La pluripremiata Arianna Scommegna è Molli, sola sul palcoscenico. Il suo monologo è intenso, irrefrenabile, senza punteggiatura, senza fiato, è stretto tra una sedia, un bicchiere poggiato a terra e una manciata di fazzoletti. Un fiume di parole, lo stesso del flusso di coscienza del personaggio originario, riempie una notte insonne di pensieri e bugie, frammenti di vita raccontati in modo ora scanzonato ora disperato, storie di carne e sangue, vita che scorre come lacrime, che si strozza in un grido o si scioglie in una risata.


Teatro puro. Nell’anfiteatro di paglia sotto le stelle si illuminano spettacoli di giovani artisti e grandi maestri del teatro contemporaneo. Storie che emozionano, commuovono e riflettono bellezza.
A seguire musica e varietà a cura degli artisti di Sementerie Artistiche.

Inizio spettacolo ore 21.30
Dalle 19.00 apertura bar e piccola cucina

Ingresso: intero € 12 | under 25 € 8 | under 12 € 5 | under 6 gratuito (l’ingresso lo paga solo il primo figlio)
Tessera Associativa annuale: € 3 (obbligatoria)

Lo spettacolo avrà luogo anche in caso di pioggia

Easy Rider

Gio, 06/20/2019 - 17:34

(USA/1969) di Dennis Hopper (95')

Regia: Dennis Hopper. Soggetto e sceneggiatura: Peter Fonda, Dennis Hopper, Terry Southern. Fotografia: Laszlo Kovacs. Montaggio: Donn Cambern. Scenografia: Jerry Kay. Interpreti: Peter Fonda (Wyatt 'Capitan America'), Dennis Hopper (Billy), Jack Nicholson (George Hanson), Antonio Mendoza (Jesus), Phil Spector (Connection), Mac Mashourian (guardia del corpo), Luana Anders (Lisa), Sabrina Scharf (Sarah), Luke Askew (hippy sull'autostrada), Warren Finnerty (proprietario del ranch). Produzione: Peter Fonda per Raybert Productions, Inc., The Pando Company, Inc. DCP.
Copia proveniente da Sony Columbia per concessione di Park Circus.
Restaurato in 4K da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Cineteca di Bologna a partire dal negativo originale e dalle matrici di separazione in bianco e nero in 35mm. Restaurato presso i laboratori L'Immagine Ritrovata, Chace Audio e Deluxe Audio e Roundabout Entertainment.

Easy Rider ha la sua origine nel tessuto dei miti di viaggio della nostra cultura: i voli spazio-temporali di Whitman in Canto di me stesso, il misticismo folcloristico del vagabondo di Woody Guthrie in Bound for Glory, e i documenti di un frenetico viaggio beat di Kerouac - tutte promesse di una frontiera americana libera. Ma Capitan America (con allusione all'eroe dei fumetti) e Billy sono gli ultimi eroi degli ampi spazi: la strada, suggerisce il film, non è aperta a lungo per il viaggio degli spiriti liberi. "Una volta questo era proprio un gran bel paese; e non riesco a capire quello che gli è successo", dice il giovane avvocato per i diritti civili ai suoi due amici dopo che i tre sono stati tacciati in un ristorante del Sud come "finocchi yankee". Quello che sta succedendo è una guerra civile culturale. [...]
Ci sono motivi celati di preoccupazione espressi dialetticamente attraverso la nostalgia del film per un'America e degli Americani ancora gradevoli: indiani vivi e morti, piccoli fattori, hippy, sognatori liberali, motociclisti con il sedere incollato sul sellino e fumatori di marijuana, Billy e Capitan America. La moralità di Easy Rider è semplice come quella di un western, eccettuato il fatto che i suoi eroi sono i fuorilegge, mentre le canaglie sono rappresentate dai membri della legge e dell'ordine. Questo paradigma sociale si sviluppa su un paesaggio che non è un semplice sfondo ma diventa un vero e proprio personaggio. I paesaggi del Sud-ovest, dell'Ovest e del Sud che Billy e Wyatt attraversano con le loro motociclette mostrano un residuo dello spirito americano passato, una presenza così forte che rende piccolissimi gli esseri umani. Easy Rider si estende nel tempo in cui Emerson e Thoureau credevano in un'America pazza e quando gli indiani stavano facendo la loro ultima triste resistenza. (Frederic Tuten)

Lingua originale con sottotitoli

Escursioni guidate in Appennino

Gio, 06/20/2019 - 16:27

nell’ambito di L’Appennino Ritrovato

Un calendario ricchissimo tra luglio e agosto e una Guida Ambientale Escursionistica a disposizione dei turisti di Alto Reno Terme per scoprire la bellezza dell’Appennino Tosco - Emiliano: la natura, la flora, la fauna, ma anche la storia, le tradizioni e la cultura dei luoghi.

Ogni martedì di luglio e agosto, sono in programma escursioni a piedi di volta in volta con un focus diverso: la storia, le Terme, il centro storico, il fiume Reno, il Monte della Croce, il Percorso Marconiano, le chiese e santuari.
Le visite guidate del sabato invece prevedono anche l’utilizzo del pulmino. Diversi i luoghi visitati così come le tematiche sviluppate: l’ambiente e la natura, con la visita ai Parchi del Corno alle Scale e dei Laghi Suviana e Brasimone, i centri visita e un focus specifico per flora, fauna e geologia; La storia, l’arte e la religiosità popolare, con la visita di paesini, antichi borghi, musei, chiese, castelli e santuari, il Parco Storico di Monte Sole e la Linea Gotica; l’enogastronomia con visite ad aziende agricole, produttori diretti e birrifici; le tradizioni e la cultura dei luoghi, con volti, storie, antichi mestieri e i racconti dell’Appennino.


Escursioni del martedì con partenza da Piazzale Proche (davanti alla Stazione dei treni) di Porretta Terme ore 16:30
Escursioni del sabato partenza col pulmino da Piazzale Proche (davanti alla Stazione dei treni) di Porretta Terme ore 14:30/15:00
 

ESCURSIONI GRATUITE ADATTE A TUTTI - PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Michela Marcacci - Cell:348 3408892
Web: www.guidappenninotrekking.it  Mail: info@guidappenninotrekking.it
Per i programmi dettagliati delle escursioni è possibile consultare il sito internet www.guidappenninotrekking.it.

CALENDARIO
2 luglio –  Porretta Terme e la sua storia
Visita del centro di Porretta Terme con la sua storia, le vie, le piazze, le Terme, la chiesa di Santa Maria Maddalena, il Santuario della Madonna del Ponte e la passeggiata al Monte della Croce con la bella vista dall’alto.

6 luglio – Parco Storico di Monte Sole e Sacrario ai Caduti di Marzabotto
Il Parco Storico di Monte Sole ricopre quasi interamente l’area coinvolta nell’eccidio di Monte Sole del 1944, quando la violenza nazifascista portò in queste terre la morte per centinaia di inermi civili. Visita guidata lungo il percorso del Memoriale, all’interno dell’ambiente naturale del parco.

9 luglio – Porretta Terme: il centro storico e le chiese
Visita del centro storico e delle principali chiese di Porretta terme, per secoli centri di riferimento spirituale, e non solo, per gli abitanti di questi luoghi.

13 luglio – Riola, La Scola, Montovolo
Arte, cultura e storia si uniscono in questa escursione alla scoperta di gioielli architettonici dell’Alto Reno: la chiesa di Riola dell’architetto finlandese Alvar Aalto, il Castello moresco della Rocchetta Mattei, il borgo La Scola -piccolo e intatto gioiello medievale, l’importante Santuario di Montovolo da dove, in una natura straordinaria si ammira la valle del Reno.

16 luglio – Porretta Terme, Monte della Croce, Madognana
Passeggiata al Monte della Croce passando da via Pineta e, dopo una sosta per ammirare Porretta dall’alto, visita al piccolo borgo di Madognana.

20 luglio –  Castelluccio, Tresana, Santuario della Madonna del Faggio
A pochi km da Porretta Terme, passando da Castelluccio, si raggiungerà Tresana, il borgo delle ortensie e con una passeggiata nel bosco in una natura incontaminata tra faggi, castagni, ruscelli si arriverà al suggestivo santuario della Madonna del Faggio

23 luglio – La spiritualità dell’Appennino
La storia e la cultura religiosa di un territorio visto attraverso le sue chiese: la chiesa di Santa Maria Maddalena, il Santuario della Madonna del Ponte e la chiesa dei Frati Cappuccini.

27 luglio – Le grotte di Labante
Una escursione per scoprire le spettacolari grotte naturali di Labante, con sorgente pietrificante e cascata, sito geologico di importanza comunitaria.
Natura, geologia e storia di uno dei siti più suggestivi dell’Appennino Bolognese

30 luglio – Porretta Terme e la sua storia
Visita del centro di Porretta Terme con la sua storia, le vie, le piazze, le Terme, la chiesa di Santa Maria Maddalena, il Santuario della Madonna del Ponte e la passeggiata al Monte della Croce con la bella vista dall’alto.

3 agosto – Parco del Corno alle Scale: Brughiere d’alta quota e il Lago Scaffaiolo
Passeggiata all’interno del Parco del Corno alle Scale, in un ambiente naturale tra i più suggestivi, tra brughiere di mirtilli, alla scoperta di antichi mestieri quasi dimenticati: la pastorizia d’alta quota. Rimanendo in quota, si potrà poi arrivare, al pittoresco lago Scaffaiolo.

6 agosto – I “Bagni della Porretta”, la storia e le Terme
La storia di Porretta è strettamente legata a quella delle sue acque termali, le cui proprietà terapeutiche erano note fin dall' epoca romana: una storia da scoprire tra i vicoli del centro antico e lungo i fiumi che l’attraversano

10 agosto – Granaglione, Lustrola, il santuario di Calvigi e Olivacci
II territorio di Granaglione si estende in gran parte sulle spettacolari pendici scoscese delle montagne che coronano la Valle del Reno. Si attraversa il grazioso e antico borgo di Lustrola, per poi arrivare al Santuario della Madonna di Calvigi e si conclude con la visita al borgo di Olivacci.

13 agosto – Porretta Terme, Monte della Croce, Madognana
Passeggiata al Monte della Croce passando da via Pineta e, dopo una sosta per ammirare Porretta dall’alto, visita al piccolo borgo di Madognana.

17 agosto – Riola, La Scola, Castel di Casio
Si inizia con la visita della particolare chiesa di Riola dell’architetto finlandese Alvar Aalto, si prosegue passando dalla pittoresca Rocchetta Mattei, arrivando poi al borgo La Scola -piccolo e intatto gioiello medievale- per concludere al paese di Castel di Casio in occasione della tradizionale festa medievale, tra botteghe di artigiani, locande e taverne, banchetti, musica, spettacoli.

20 agosto – Porretta Terme, le sue acque e il fiume Reno
La storia di un territorio si lega sempre ai fiumi che l’attraversano. Passeggiata storico -naturalistica dedicata a Porretta, le acque termali e il fiume Reno.

24 agosto –  Stagno, Bargi e il lago di Suviana
Immersi nel cuore del Parco regionale dei Laghi Suviana e Brasimone, partendo dal Poranceto, tra castagni secolari, alla scoperta degli antichi borghi di Stagno e Bargi. Si arriva poi sulle rive del suggestivo Lago di Suviana dove rilassarsi ammirando il tranquillo paesaggio.

27 agosto – La spiritualità dell’Appennino
La storia e la cultura religiosa di un territorio visto attraverso le sue chiese: la chiesa di Santa Maria Maddalena, il Santuario della Madonna del Ponte e la chiesa dei Frati Cappuccini.

31 agosto –  Le cascate del Dardagna
Immersi nel Parco regionale del Corno alle Scale alla scoperta del territorio. Visita dell’antico Santuario di Madonna dell’Acero, una delle massime espressioni della religiosità popolare della montagna bolognese nel passato. Si continua poi con una passeggiata nella natura seguendo lo sviluppo del fiume Dardagna e ammirando le suggestive cascate e i giochi d’acqua che crea.

3 settembre – Sulle tracce di Guglielmo Marconi: Porretta - Le Croci e ritorno
Immersi nella natura, si segue un facile sentiero, tra luoghi dimenticati e borghi storici. Località di origine della famiglia Marconi dove il famoso scienziato e inventore trascorse le estati della sua infanzia.

In caso di maltempo le escursioni potranno essere rinviate. La guida si riserva la facoltà di modificare il programma qualora lo ritenesse opportuno in base alla salvaguardia e alle esigenze dei partecipanti.    

L'Eco della Musica 2019

Gio, 06/20/2019 - 16:26

27 giugno e 9,10,11 agosto

Risuona anche nel 2019 L’Eco della Musica, il 1° Festival Ecologico Musicale dai crinali degli Appennini organizzato dall’Unione Comuni Appennino bolognese con la Direzione artistica di Crinali, sotto la guida di Claudio Carboni e Carlo Maver. Manifestazione che, come nelle precedenti edizioni, propone concerti ambientati in scenari di grande fascino come quello del Lago Scaffaiolo.
Cinque gli appuntamenti in programma.

27 giugno, ore 21 - San Martino di Montesole (Marzabotto)
“Dal Mediterraneo ai Balcani”
Karagunes quintet

Il gruppo nasce dall’incontro di musicisti provenienti da diverse tradizioni, con l’intento di esplorare e contaminare le musiche del Mediterraneo, dei Balcani e del Vicino Oriente.

9 agosto, ore 21 - Rifugio di Segavecchia (Lizzano in Belvedere)
“Sounding nature”
Marianne Gubri
(arpa celtica)
Dal silenzio emergono le prime note di un’arpa celtica che evoca scenari medievali, dove un sentiero si inoltra nella nebbia per giungere alle proprie radici.

10 agosto, ore 21 - Rifugio Duca degli Abruzzi, Lago Scaffaiolo
“Mediterranean mood”
Giovanni Seneca e Anissa Guizi
(voce e chitarra)
Spettacolo in cui s’intrecciano composizioni originali a canti tradizionali che abbracciano l’insieme delle tradizioni mediterranee in varie lingue e dialetti.

11 agosto, ore 6.30 circa, Concerto all’alba - Lago Scaffaiolo
“Alba elettromagnetica”
Valeria Sturba
(voce, violino, theremin, elettronica)
Nella sua esibizione aggiunge e moltiplica suoni, e si creano mondi paralleli, in cui voci soavi si confondono con i theremin e canzoni dolci malinconiche sprofondano in abissi di noise.

ore 11 Lago Scaffaiolo
“Minor Swing “
Spinti dall’amore per il gipsy jazz, ma desiderosi di creare un loro sound ibrido, riprendono i brani della tradizione manouche provando a renderli loro e contestualizzandoli nella Bologna degli anni 2000.

Per informazioni: Marco Tamarri, mob. +39 340 1841931; e-mail: marco.tamarri@unioneappennino.bo.it

Escursioni in MTB

Gio, 06/20/2019 - 16:08

nell’ambito di L’Appennino Ritrovato

L’evento speciale di Bologna in occasione di APPENNINICA MTB STAGE RACE 2019 è il collante tra la montagna e la città, come apertura delle porte cittadine verso le montagne: l’occasione per assistere al passaggio della gara di Mountain Bike che prende il via da Bologna e coinvolge tutto l’Appennino.

Sabato 20 luglio ore 10 – Bologna
Da San Luca all'Appennino, seguendo la prima edizione di Appenninica MTB parmigiano reggiano stage race

Escursione in MTB per un'occasione unica, seguire da vicino alcuni degli atleti provenienti da tutto il mondo, che si cimenteranno nella prima edizione di Appenninica, la gara di MTB che li porterà dalla città di Bologna a percorrere tutto l'Appennino in 7 giorni. Dopo la salita a San Luca e visita al Santuario, ci posizioneremo in zona ottimale per vederli passare nei punti più spettacolari della collina bolognese. Al rientro ristoro in compagnia degli atleti, per scambiare con loro qualche parola sull'avventura che stanno per iniziare.

 Partenza dall' Arco del Meloncello alle ore 10.00, salita a ritmo lento al Colle della Guardia, visita al Santuario, discesa nel parco del Pellegrino per assistere al passaggio degli atleti in gara, discesa dal parco e ristoro con gli atleti.
Rientro ore 13.
3h
Iscrizioni telefonando al numero 347 6473916 entro il 5 Luglio.
Partecipazione gratuita

Mercoledì 24 luglio ore 10 - Porretta Terme Castelluccio
Un assaggio di Appennino

Escursione in MTB o bici strada, per assistere al passaggio della gara Appenninica a Porretta con la cronoscalata del Monte Piella. Partenza dalla piazza di Porretta alle ore 10.00 salita lungo la strada panoramica che porta a Castelluccio, salita dolce con qualche tratto più impegnativo. Arrivati nel borgo faremo visita la Castello Manservisi e ci posizioneremo per il passaggio degli atelti. Il ristoro sarà in contemporanea all'arrivo dei primi atleti e proseguiremo poi per il rientro a Porretta per le ore 13.

Partenza da Porretta, salita a Castelluccio, visita Castello, ristoro.
Rientro per le 13.
3 h
Iscrizioni
telefonando al numero 347 6473916 entro il 5 Luglio. 
Partecipazione gratuita

Proiezioni cinematografiche

Gio, 06/20/2019 - 15:56

nell’ambito di L’Appennino Ritrovato

Eventi serali di proiezioni di film e incontri con professionisti del mondo cinematografico, per sancire il legame di Porretta Terme con il cinema, legame nato negli anni ‘60 e che arriva fino ad oggi con il Festival del Cinema di Porretta.
Per completare l’esperienza verranno organizzati tour guidati, a piedi o in bicicletta nei luoghi dove sono state girate alcune scene dei film del regista bolognese Pupi Avati. L’esperienza per il visitatore sarà unica e completa: territorio, natura e cinema.


5 luglio - Borgo Capanne (Alto Reno Terme) ore: 21:00
“Ladri di Biciclette” di Vittorio De Sica
23 luglio - Porretta Terme, Piazza della Libertà ore: 21:00
“The Soul Journey” di Marco della Fonte
9 agosto - Castelluccio (Alto Reno Terme) ore: 21:00
“Il Postino” di Massimo Troisi (in occasione del venticinquesimo anniversario dalla morte del regista)
12 agosto - Molino del Pallone (Alto Reno Terme) ore: 21:00
“Il Concerto” di Radu Mihaileanu
22 agosto - Porretta Terme - Parco Rufus Thomas ore: 21:00
“Il libro della giungla” del 2016 di Jon Fravreau (un film per tutti, soprattutto per ragazzi)

Partecipazione alle proiezioni gratuita

DNA dance company | Guida per risolvere il cubo di Rubik

Gio, 06/20/2019 - 13:30

mercoledì 24 luglio alle ore 19:00

DNA dance company | Guida per risolvere il cubo di Rubik

direzione artistica e coreografie Elisa Pagani
danzano Silvia Rossi, Francesca Caselli, Michela Meggiorini, Martina Zanardi e i partecipanti al laboratorio
musica dal vivo eseguita da Silvia Testoni e Gianluca Magnani


“Ciò che resta dell’amore, ciò che si trasforma, quello che si consuma, quello che si realizza, si vaporizza, origina una trasduzione di sentimenti, una trasformazione materica di sguardi, e solleva in superficie ciò che nel cuore ha una massa e
ciò che, invece, non ce l’ha”.
La performance prevede la partecipazione di amatori, attraverso un laboratorio che avrà luogo dal 14 al 16 luglio presso Almadanza – Accademia di Arti Coreografiche.
Per maggiori informazioni e per conoscere le modalità di partecipazione:
compagnia@dnamove.com

ingresso libero

DNA dance company | Di Sfere e Paradisi

Gio, 06/20/2019 - 13:26

mercoledì 17 luglio alle ore 19:00

DNA dance company | Di Sfere e Paradisi

direzione artistica e coreografie Elisa Pagani
danzano Silvia Rossi, Francesca Caselli, Michela Meggiorini, Martina Zanardi e i partecipanti al laboratorio
musica dal vivo eseguita da Erica Scherl


La performance è stata presentata in apertura alla conferenza stampa tenuta dal Maestro Michelangelo Pistoletto a Bologna in occasione del festival Marconi Radio Days.
“Un possibile disegno del destino dell’essere umano in un racconto stratificato tra lotta sociale ed iperbolico istinto alla continuazione non solo della vita, ma del cosmo stesso. Una conversazione tra interiorità e paesaggio. Tra fragile e potente, micro e macro, necessità e inerzia”.
La performance prevede la partecipazione di amatori, attraverso un laboratorio che avrà luogo dal 14 al 16 luglio presso Almadanza – Accademia di Arti Coreografiche.
Per maggiori informazioni e per conoscere le modalità di partecipazione:
compagnia@dnamove.com

ingresso libero

A Piedi Nudi Nel Prato | Le stagioni della vita

Gio, 06/20/2019 - 13:25

rassegna cinematografica al Parco della Montagnola | Montagnola Republic

Torna A piedi nudi nel prato, terza edizione della rassegna cinematografica più fresca della città,  in programma al parco della Montagnola dal 21 giugno al 1° agosto e dal 26 agosto al 5 settembre 2019.
Ideata e realizzata da #FreeMontagnola con la collaborazione di Arci Bologna e Antoniano onlus nell’ambito di Montagnola Republic, la rassegna si arricchisce quest’anno di un sottotitolo: Le stagioni della vita.
Nell’ottica di fare incrociare al parco della Montagnola un pubblico variegato per età, i film selezionati raccontano le varie stagioni della vita, dall’adolescenza all’età anziana, rivelandone gioie e dolori, passaggi e rinascite, fatiche e successi.

Ad eccezione del primo appuntamento previsto venerdì 21 giugno, per dare spazio giovedì 20 alla Giornata del rifugiato, i film sono in programma ogni lunedì e il giovedì, alle ore 21.30. Il lunedì sul grande schermo, spazio a film per tutti; il giovedì una selezione particolarmente attenta al pubblico giovanissimo.
Giornata speciale martedì 25 giugno con una selezione di cortometraggi dal Premio Amnesty International Italia.

Tutte le proiezioni sono ad ingresso gratuito. Si consiglia di portare con sé una coperta, un telo, una piccola sdraio per assaporare in relax la visione. #FreeMontagniola ne metterà comunque a disposizione del pubblico.

PROGRAMMA FINO AL 1° AGOSTO


venerdì 21 giugno
Coco

 Due premi Oscar e un Golden globes per il film di animazione di Lee Unkrich e Adrian Molina, che racconta la storia del giovane Miguel e della sua passione per la musica sebbene, nella sua famiglia sia bandita dopo che la bisnonna Coco fu lasciata dal padre preso dall’inseguire il successo. Nonostante le accuse di plagio a Il Libro della Vita di Gutierrez, nel quale si rievoca il “día de los muertos”, Coco è stato considerato il miglior film di animazione del 2017.

lunedì  24 giugno
Io e te

Segna il ritorno sul grande schermo di Bernardo Bertolucci, questo film (2012) che si ispira al romanzo omonimo e breve di Niccolò Ammaniti, in cui si raccontano due solitudini: quella di Lorenzo, 14enne che si rifugia negli auricolari dove spara musica a tutto volume e Olivia, la sorellastra 25enne dura tossica e disperata. Si ritrovano in una cantina e mettono insieme i loro sentimenti. Space Oddity di David Bowie nella versione italiana di Mogol commuove e scuote. Con Jacopo Olmo Antinori e Tea Falco.

martedì 25 giugno
Serata speciale con Amnesty International

Sezione internazionale di cortometraggi nell’ambito di Corto Dorico Film Festival di Ancona, candidati al Premio Amnesty International Italia selezionati dagli attivisti di Amnesty Ancona, quali migliori corti legati a tematiche inerenti ai diritti umani. Alla serata parteciperanno attivisti di Amnesty Bologna, Corto dorico e Amnesty Ancona.

giovedì 27 giugno
Black Panther

Il primo supereroe nero Marvel, interpretato da Chadwick Boseman, diventa un film Disney (2018) diretto da Ryan Coogler.  La storia è ambientata nell’immaginario stato di Wakanda che, grazie ai giacimenti di vibranio, si rivela uno dei posti più ricchi della terra. Ed è per questo che il supereroe deve proteggere questa terra. Secondo Nicholas Barber, critico della Bbc, a Ryan Coogler, in questo film il regista “ha condensato tutti i generi da cui la cultura nera è stata tradizionalmente esclusa”.

lunedì 1 luglio
L’affido – Una storia di violenza

C’è la tragedia della violenza sulle donne e il dramma della lite per la custodia del figlio da parte di una coppia che divorzia, in questo film di Xavier Legrand del 2017, Leone d’argento alla miglior regia e alla miglior opera prima alla Mostra del cinema di Venezia. Le violenze familiari sono rappresentate senza risparmi facendo emergere quanto ognuna di queste storie debba essere trattata con la delicatezza che si deve riservare all’infanzia.

giovedì  4 luglio 
Valentin   

 A Buneos Aires, durante la dittatura militare degli anni ’60, Valentin – bimbo di nove anni – vive con il padre sempre in giro per lavoro e la nonna (Carmen Maura), sogna di diventare astronauta per superare il dramma di essere stato abbandonato dalla madre. Ma chi sono i veri marziani? Alejandro Agresti firma questo film autobiografico del 2002.

lunedì 8 luglio
Rara – Una strana famiglia

 Presentato al Giffoni film festival e al Festival del cinema di Berlino, Rara (2016) immortala lo sguardo di una ragazzina sulla famiglia arcobaleno in cui si trova a vivere - dopo il divorzio della madre dal marito – in una località balneare del Cile. Meglio la famiglia “normale” del padre? Le domande si concretizzano mentre si fa sentire anche l’irrequietezza dell’adolescenza, in questa opera di Pepa san Martin che racconta di pregiudizi sociali e di crescita. Con Julia Lübbert e Mariana Loyola.

giovedì 11 luglio
The warriors – I guerrieri della notte 

Compie 40 anni il cult movie del ’79 diretto da Walter Hill ambientato a New York. La sera del 13 luglio viene proclamata una tregue tra le bande giovanili della città nel periodo definito come il più buio, per certi aspetti, della città americana, sommersa allora da debiti e problemi. Le bande vestivano uniformi e controllavano i quartieri: Hill, ispirandosi all’omonimo romanzo di Sol Yurick, mise in piedi questa storia a tratti claustrofobica che ha tracce di western, horror e musical.

lunedì 15 luglio
Perfetti sconosciuti

Una cena tra amici di vecchia data, ormai decisamente adulti ma per certi aspetti eterni adolescenti alle prese con verità e segreti, svelati nel modo più inconsueto a attraverso lo strumento che ognuno di loro ha sempre con se’: lo smartphone.  Gli scheletri non sono più negli armadi ma dentro i loro cellulari. Firma questa commedia amara – che si è aggiudicata due David di Donatello - Paolo Genovese. Con Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Valerio Mastandrea e Alba Rohrwacher.

giovedì 18 luglio
Miracle

Ispirato alla storia vera di Herb Brooks, allenatore della squadra statunitense di hockey su ghiaccio che riuscì a battere i campioni russi negli anni ’80, ai giochi olimpici, compiendo un vero “miracolo”. Firma la regia di questo film culto tra quelli ad ambientazione sportiva, Gavin O’ Connor. Ad interpretare l’allenatore Kurt Russel, di cui restano memorabili i discorsi alla squadra e ai giocatori ai quali spiega quanto si debba lottare ed essere motivati per raggiungere un obiettivo.

lunedì  22 luglio
Amour

 Palma d'oro al Festival di Cannes 2012 e premio Oscar come miglior film straniero, Amour di Michael Hanneke segna il ritorno agli schermi di Emmanuelle Riva e Jean-Louis Trintignant ad interpretare George ed Anne, ottantenni insegnanti di musica in pensione, insieme da sempre in armonia. Ma a turbare questa quiete e la quotidianità – come spesso accade nelle coppie anziane - è l’ictus che colpisce la donna e che porta la coppia a vivere questo evento tragico continuando a cercare di capirsi.

giovedì 25 luglio
Tomboy

Tomboy in inglese sta per ragazza che ha atteggiamenti da maschiaccio. Céline Sciamma, in questa seconda opera, racconta la ricerca di identità di una ragazzina di nove anni che cambia quartiere e si finge maschio per farsi accettare dal gruppo dei ragazzi con cui entra in contatto. Laure (Zoé Héran) – tenera  e vera – asseconda l’errore in cui cade una coetanea che, a causa dei capelli corti, la per un bambino.

lunedì  29 luglio 
Arrivederci, Saigon

Cinque ragazze toscane, tutte minorenni tranne una - Le Stars - partono per una tournée in Estremo oriente nel ’68. All’aeroporto scoprono che il loro impresario si è impegnato a farle suonare nelle basi americane in Vietnam. Il film documentario di Wilma Labate (2018) racconta questa storia condita di latte condensato, odore di umidità e morte, pastasciutta in barattoli e sessismo, attraverso immagini di repertorio, interviste e musica.

giovedì 1 agosto
Doctor Strange

“Il nocciolo etico-morale di questo film è che il vero atto d’eroismo è il saper usare i propri poteri per gli altri". La pensa così Benedict Cumberbatch che interpreta il protagonista della storia, eroe Marvel: un neurochirurgo americano che si avvicina all’esoterismo quando viene colpito da una malattia che gli impedisce di usare le mani. Con Cumberbatch, in questo fantasy, Tilda Swinton.


Le proiezioni riprenderanno il 26 agosto

Lab 0-99 | Performance finale

Gio, 06/20/2019 - 13:17

mercoledì 3 luglio alle ore 19:45

Lab 0-99 | Performance finale

I partecipanti al laboratorio coreografico condotto da Carlotta Mandrioli negli spazi del Centro Sociale Croce del Biacco portano in scena il frutto del loro incontro.


Lab 0-99 è un’attività finalizzata a sensibilizzare la percezione e la visualizzazione delle forme e dei disegni che il corpo può seguire attraverso il movimento; si cercherà di tracciare le linee e le forme che il corpo dispiega spostandosi o sostando nello spazio. I partecipanti potranno così familiarizzare con il movimento e sperimentare l’esperienza del danzare.
Il laboratorio si svolgerà nei giorni 20 e 27 giugno, dalle ore 16:00 alle ore 18:00.
Non è necessariamente richiesta esperienza pregressa nella danza.
Per informazioni sulle modalità di partecipazione:
+39 3383965832
info@dnamove.com

ingresso libero

The Road of Gypsies

Gio, 06/20/2019 - 12:32

nell’ambito di Pescarola Estate 2019

2 luglio ore 20.30

Live concert

The Road of Gypsies

Un vero e proprio viaggio che conduce la carovana musicale in diversi luoghi del mondo seguendo le orme di un immaginario carrozzone romanì, il quale spostandosi miscela le culture musicali che incontra, rielaborando e reinventando proponendo moltissime composizioni originali. Il passaggio continuo da sonorità più popolari ad altre più colte, resta tipico del Jazz Manouche che proprio per la sua natura di "jazz popolare" coinvolge il pubblico con suoni semplici e complessi nello stesso momento, circondati da una buona dose di virtuosismo Tzigano.

ingresso libero

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