Agenda cultura

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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 34 min 26 sec fa

Un pranzo semplice

Mer, 06/19/2019 - 12:34

presentazione del libro

Graziella Cremonini presenta il suo libro

UN PRANZO SEMPLICE. L'epilessia di mia figlia Michela e quello che ci sta insegnando

La storia di Michela, affetta da una forma di epilessia farmacoresistente aggravata da disturbi del comportamento che va sotto il nome di sindrome di Lennox-Gastaut.

Intervengono  Angela Caporale, Giuliano Barigazzi e Giuseppe Gobbi. Modera Mauro Sarti.

Siegmund Ginzberg presenta Sindrome 1933

Mer, 06/19/2019 - 12:27

Siegmund Ginzberg presenta
Sindrome 1933
ospite di Manifesta

Partecipano: L'autore dialoga con Fausto Anderlin, Simona Salustri, Giuseppe Baldessarro.

​Una campagna elettorale permanente, un partito che non è di destra né di sinistra ma “del popolo”, un improbabile contratto di governo, la voce grossa che mette a tacere i giornali, l’odio che penetra nel discorso pubblico, le accuse ai tecnici infidi, il debito, la gestione demagogica e irresponsabile delle finanze. Sono le analogie che minacciano il presente e rischiano di farlo somigliare pericolosamente a un passato che credevamo di esserci lasciati alle spalle.
Quando Hitler nel 1933 divenne cancelliere del Reich, i cittadini tedeschi cominciarono a seguire incantati il pifferaio che li portava nel burrone. La cosa più strana, ma niente affatto inspiegabile, è che avrebbero continuato a credere religiosamente in lui anche dopo esservi precipitati dentro.

Il passato risuona nel presente.
Cosa hanno a che fare la Germania del 1933 e l’Italia di oggi?
Un minaccioso déjà vu può aiutarci a capire dove stiamo andando e, forse, a non commettere gli stessi errori.

Dansu! Focus Giappone

Mer, 06/19/2019 - 11:58

da venerdì 5 a mercoledì 10 luglio

Tutti i giorni da venerdì 5 a mercoledì 10 luglio, dalle ore 17 alle ore 21, si può assistere a Dansu! Focus Giappone, selezione di videodanza in collaborazione con ZED Festival.

Un programma di videodanza che porta il meglio della produzione giapponese, a partire dagli spettacoli del leggendario Kazuo Ohno. Dansu! Focus Giappone accompagnerà tutti i giorni del festival con una programmazione non stop, curata da Enrico Coffetti, direttore artistico del videoarchivio Cro.me (Cronache e Memorie dello Spettacolo), e da Elena Cervellati, docente di Storia della danza all’Università di Bologna.

Secret Journey, Tipping Utopia into Tokyo

Mer, 06/19/2019 - 11:47

da venerdì 5 a domenica 7 luglio

Yoshiko Chuma, una delle più originali e autorevoli coreografe e danzatrici giapponesi, ormai da tempo operante a New York, propone un laboratorio di danza partecipata: Secret Journey, Tipping Utopia into Tokyo da venerdì 5 a domenica 7 luglio, con una performance finale. Una straordinaria e unica occasione per danzatori professionisti e non professionisti nell’ambiente aperto del Parco dei Pini. Saranno 3 giorni affascinanti di scoperta del movimento, che sfoceranno in un happening-performance, ispirato al “viaggio segreto” che porta l’utopia dentro Tokyo. Yoshiko Chuma, danzatrice e coreografa giapponese nonché artista concettuale, dopo la collaborazione con il musicista Alvin Curran alla Biennale 1980, nel 1982 fonda il suo gruppo The School of Hard Knocks, con cui persegue una personalissima ricerca di danza contemporanea sulla quotidianità, diventando uno dei punti di riferimento della post-modern dance americana con progetti spesso al confine tra i generi, fra danza, teatro, cinema, arti visive e altri linguaggi: il suo lavoro è stato definito “caos coreografato”. Nel 2007 ha ricevuto il prestigioso premio Bessie Award. Nella sua carriera ha attraversato oltre 40 paesi lavorando con oltre 2000 artisti (come i musicisti Lenny Pickett, Nona Hendrix, Mark Bennett...), allargando il suo lavoro anche a non professionisti che coinvolge nelle sue azioni, come accadrà a Bologna per questa occasione.

La danseuse malade

Mer, 06/19/2019 - 10:57

Ikuyo Kuroda è partita da una formazione classica per poi approfondire la contemporanea a Londra al Laban Centre. Dopo aver fatto parte della compagnia Kim Itoh + the Glorious Future, ha fondato la compagnia Batik con cui ha vinto diversi premi. Come danzatrice ha lavorato anche con Josef Nadj (in Asobu), mentre come coreografa ha composto lavori anche per la Helsinki Dance Company.

Bu + After Rust

Mer, 06/19/2019 - 10:50

Due pezzi di danza creati ed eseguiti da uno dei più incisivi giovani coreografi giapponesi. Bu è uno dei suoi maggiori successi fin dal 2015: ha collezionato premi nei festival di Yokohama, di Sibiu e e al festival Masdanza in Spagna. After Rust parte dalla domanda “qual è lo stadio successivo alla ruggine?”. E’ la ruggine fisica della materia, è la ruggine del corpo, è la ruggine della mente. Ryu Suzuki si è diplomato in Inghilterra alla Rambert School e ha lavorato nella Rambert Dance Company e nel Phoenix Dance Theatre, e con numerosi protagonisti della scena mondiale come Izik Galili, Akram Khan, Sidi Larbi Cherkaoui, Philippe Decouflé, Tero Saarinen, Tristan Sharps, Ryohei Kondo, Motoko Hirayama, Kenta Kojiri e molti altri.

Protocol of Humanity

Mer, 06/19/2019 - 10:47

Prima nazionale

Robot, intelligenza artificiale, umanoidi: dalla penna dello scrittore giapponese di fantascienza Satoshi Hase esce un futuro che oscilla tra fascinazione e inquietudine, dove sono i non-umani esplorano protocolli di creazione degli esseri umani. Da questa visione Kakuya Ohashi ha tratto uno spettacolo di danza, che in alcune tappe di lavorazione ha visto anche il coinvolgimento di veri e propri automi frutto della tecnologia più recente. Kakuya Ohashi, nato nel 1967, ha studiato butoh con Yukio Waguri, discepolo di Tatsumi Hijikata. Nel 1999 fonda la sua compagnia Kakuya Ohashi and Dancers, che ha presentato i suoi lavori tra l’altro al prestigioso The Kitchen di New York e in un tour europeo che ha toccato Germania e Polonia.

Porretta Soul Festival

Mer, 06/19/2019 - 09:58

18 – 21 luglio 2019

Prende il via giovedì 18 luglio al Rufus Thomas Park di Porretta Terme (Alto Reno Terme) la trentaduesima edizione del Porretta Soul Festival, uno dei più importanti festival soul in Italia e nel mondo.
Si alterneranno sul palco artisti del calibro di Don Bryant feat, The Bo-Keys, Anthony Paule Soul Orchestra, Willie West, Wendy Moten, Tony Wilson the Young James Brown, Khylah B., LaRhonda Steele, Wee Willie Walker, Scott Sharrard, Chilly Bill Rankin & Jerry Jones, Annika Chambers, Curtis Salgado Band, J.P. Bimeni & The Black Belts, Leon Beal with Sax Gordon and the Luca Giordano Band, Re:Funk feat, Pee Wee Ellis, Judy Lei, The Sweethearts e Georgia Van Etten.
 

Quattro giorni a suon di soul, blues e rhythm & blues con una proposta musicale e di artisti che attinge direttamente dalle grandi città americane come Memphis, New Orleans, Chicago, Houston, Portland, Boston, ma anche dall’Australia (The Sweethearts, Georgia Van Etten) e, per la prima volta, dal Burundi (J.P. Bimeni).
Pee Wee Ellis, già arrangiatore di James Brown ed Esther Phillips, riceverà un premio alla carriera per il contributo dato alla promozione e alla diffusione della musica soul e rhythm & blues.
La resident band del festival sarà la Anthony Paule Soul Orchestra composta da Anthony Paule, alla chitarra, Endre Tarczy, al basso, Tony Lufrano, al piano ed Hammond B3, Derrick Martin, alla batteria, Charles McNeal, al sax tenor, Robert Sudduth, al sax baritone, Derek James, al Trombone, Bill Ortiz, alla tromba, e Larry Batiste, Sandy Griffith, Omega Brooks, ai cori.

La suggestiva atmosfera di Porretta Terme farà da cornice alla manifestazione insieme allo Street Food Village in pieno centro storico con concerti gratuiti dalle ore 11 alle 19.

Dal 16 al 26 luglio, nei dintorni di Porretta, ci sarà anche The Valley of Soul, iniziativa che vedrà concerti collaterali, con tanti protagonisti del festival.

Il Mercato Storico, che si tiene ogni sabato, offrirà una vasta gamma di prodotti tipici di origine emiliana e toscana e si estenderà ai quattro giorni del festival.

La Notte di San Lorenzo

Mer, 06/19/2019 - 09:36

Serata di poesia

a cura di Niva Lorenzini
con Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Jacopo Trebbi
e i giovani poeti Diletta D’Angelo e Andrea Donaera
musiche Renata Lacko, violino
immagini Riccardo Frati
regia Claudio Longhi

«I versi selezionati quest’anno per il XXXIX anniversario della Strage di Ustica toccano il tema del male e del suo possibile riscatto. Il male privato, esistenziale, intanto: gli dà voce, aprendo la via ai poeti che seguiranno, da Ungaretti e Montale a Caproni e oltre, il poeta che trovava dolce navigare nel mare dell’infinito, mentre confessava, nel Canto notturno del pastore errante dell’Asia: “a me la vita è male”. Accanto al male di vivere messo in poesia da Leopardi sta il male che si genera nella storia, nelle sopraffazioni e persecuzioni politiche e razziali, che Primo Levi ha interpretato per tutti nelle pagine di Se questo è un uomo e dei Sommersi e i salvati, la cui eco rintocca ancora nella voce in esilio di Amelia Rosselli. È il male assoluto, irrevocabile, provocato anzitutto dalle guerre, a partire da quella vissuta e raccontata a inizio Novecento dai poeti-soldato della prima guerra mondiale, ad un tempo carnefici e vittime, e approdata poi lungo il secolo a distruzioni immani, all’olocausto, alle bombe nucleari, che la parola dei poeti, da Brecht ai nostri Zanzotto e Sanguineti, si trova spesso insufficiente ad esprimere.
Contro la violenza del potere, gli eccidi razziali, le sofferenze private, le stragi, si leva la voce di riscatto di Elias Canetti. Il suo strenue confronto “contro la morte” è un grido di rivolta che si ribella alla rassegnata accettazione della morte stessa per riaffermare il diritto alla felicità, “che compete alle umane creature, benché esse la deturpino e se la strappino a vicenda”.»

(Niva Lorenzini)

«Nella notte di San Lorenzo, davanti al “pianto di stelle” di pascoliana memoria, la riflessione su “quest’atomo opaco del Male” si fa concerto, intrecciando in un’unica partitura voci, musica e immagini. Sullo sfondo di indicibile del Museo per la Memoria di Ustica, l’azione scenica si radica nella poesia, intesa non come semplice slancio consolatorio ma come lucida sintesi di una condizione umana oggettivamente bloccata nella dialettica delle sue aspirazioni, fragilità, utopie, errori.»

(Claudio Longhi)

Ingresso a offerta libera

Alle h 20 visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Per l’occasione apertura serale straordinaria del Museo per la Memoria di Ustica dalle 20 alle 24.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00

Concerto per Ustica

Mer, 06/19/2019 - 09:28

Concerto

Tower Jazz Composers Orchestra
in collaborazione con Bologna Jazz Festival
con il contributo della Regione Emilia-Romagna (L.R. n. 2/2018)
direttori Alfonso Santimone, Piero Bittolo Bon

La Tower Jazz Composers Orchestra è l’orchestra residente del Jazz Club Ferrara. Affidati alla direzione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, gli oltre venti elementi che la costituiscono mettono in gioco collettivamente le proprie idee musicali con creatività e sorprendente empatia, eseguendo partiture pensate per l’orchestra stessa e rivisitazioni di brani provenienti da varie tradizioni.
È così possibile definire la TJCO come un’esperienza orizzontale a dimensione variabile e con un regime partecipativo.
Ogni componente più o meno stabile dell’organico, in veste di compositore e improvvisatore, contribuisce alla ricerca a tutto campo che è propria dell’attitudine artistica di questa formazione.

Nella residenza al Jazz Club Ferrara, l’orchestra ha costruito un repertorio piuttosto vasto e variegato, dove le voci dei vari compositori si confrontano tra loro nella ricerca di un’identità riconoscibile e di un percorso teso a sconfinare oltre, pur attraversandolo in lungo e in largo, l’idioma classico della big-band jazzistica. Al di fuori del Torrione San Giovanni, in cui si esibisce mensilmente nell’ambito delle stagioni di “Ferrara in jazz”, la TJCO ha calcato i palcoscenici di prestigiosi festival quali Bologna Jazz Festival (a fianco di David Murray), Correggio Jazz nell’ambito di Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna ed Euphonie, festival di suoni in natura, nella suggestiva cornice dei Trepponti di Comacchio, oltre ad essere stata inclusa tra i dieci migliori gruppi dell’anno al Top Jazz 2018 di Musica Jazz.

In occasione di questo concerto, la sequenza della scoppiettante e multiforme scaletta, tipica dei live TJCO, include una composizione scritta appositamente in onore “empatico” alle suggestioni di questo luogo così simbolico.
Un luogo e un’opera fondanti per la storia degli ultimi quarant’anni, intrisi di storie ed esperienze umane che trafiggono l’anima nel profondo.
Storie da ricordare per sempre.

Ingresso offerta libera

Alle h 20 visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Per l’occasione apertura serale straordinaria del Museo per la Memoria di Ustica dalle 20 alle 24.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00

Unreported inbound Palermo

Mer, 06/19/2019 - 09:24

Pocket opera per soprano, voci recitanti, ensemble ed elaborazione elettronica (2019)

musica di Alessandro Melchiorre
testo di Daniele Del Giudice
regia di Elisabetta Brusa
soprano Joo Cho
voci recitanti Cinzia Pietribiasi e Pierluigi Tedeschi
Icarus Ensemble
direttore Juan Trigos
regia del suono Giovanni Cospito

«Il primo contatto con Unreported inbound Palermo avvenne a casa di Daniele Del Giudice a Venezia anni fa; ricordo che avevamo appena finito di ascoltare il nostro radio-dramma Da un atlante occidentale (per RAI-Radio Tre) quando Daniele mi propose la lettura di un capitolo del suo prossimo libro, ancora in bozze, di lì a poco in uscita in libreria.
Si trattava del capitolo su Ustica di Staccando l’ombra da terra che, ricordo, mi emozionò molto. Dipanando poco alla volta le ragioni di quelle emozioni mi resi conto che non era soltanto una fortissima e condivisa passione civile (la denuncia di una strage rimasta inspiegata e impunita in questa Italia del dopoguerra) ma una compenetrazione profonda tra ragioni e emozioni, tra forma e contenuto, una capacità assolutamente moderna di scrivere di avvenimenti tragici, una tragedia vista non più soltanto dal punto di vista dell’uomo ma rinnovata, per così dire, dal punto di vista delle cose.
I-TIGI, sigla dell’aereo abbattuto su Ustica, diventa il nome di un popolo mitico che, poco a poco, pezzo dopo pezzo, riemerge dal mare… nelle parole di Del Giudice:
“...quell’evento è un’ossessione. È come una creatura mitica che riemerge dal mare e si ricompone. E più l’aereo torna completo, maggiore è l’angoscia e l’evidenza per quel che non c’è, per quelle persone che non esistono più e che non hanno ottenuto giustizia. Un modo per far sentire l’assenza fisica e per gridare che qualcuno conosce il segreto, ma tace.”
Il pezzo è diviso in quattro parti che si succedono senza soluzione di continuità; al coro, e alla voce recitante femminile, (che nei dialoghi con il flauto introduce i diversi momenti) è affidata la narrazione, alla voce recitante maschile le parole dei diversi controllori di volo e al soprano le parole del pilota.
I due testi (il dialogo e la narrazione) seguono temporalità diverse - con i termini dell’informatica diremmo tempo reale e tempo differito - e sono tra loro collegati dall’elaborazione elettronica che pone in relazione i due mondi mediante scambio e transizione di fonemi vocalici o attacchi consonantici significativi.
Viene deformata la percezione lineare degli avvenimenti, quasi a costituire un lato opaco della memoria, ciò che si potrebbe chiamare il “rumore” del ricordo».

(Alessandro Melchiorre)

Ingresso offerta libera

Alle h 20 visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Per l’occasione apertura serale straordinaria del Museo per la Memoria di Ustica dalle 20 alle 24.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00

Allo Stesso Tempo

Mer, 06/19/2019 - 09:12

Installazione e performance

opera di Giuseppe De Mattia
voci sul palco di Francesca Bono, Emidio Clementi
suoni di Stefano Pilia

Allo stesso tempo è un’opera composita, pensata specificamente per il Museo per la Memoria di Ustica, in cui i concetti di tragedia e tempo entrano in dialogo.
Un’opera composita, che parte dai Disegni interrotti, serie di disegni che Giuseppe De Mattia porta avanti da diverso tempo ed in cui la rottura - di un piatto o di un elemento di ceramica - con la propria decorazione, determina frammenti con una nuova decorazione astratta.
Una sorta di “rimedio estetico” in seguito ad una tragedia.

Qui il disegno si fa parte visiva di un audio composto da ottantuno registrazioni. Sono le risposte ad una domanda fatta a bruciapelo ad un campione di persone nate entro il 1970: «A cosa pensavi a fine giugno, nel 1980?».
Attraverso questo processo, Allo stesso tempo crea un racconto parallelo di quei giorni, a partire dal 27 giugno 1980, un periodo storico in cui le notizie arrivavano con più ritardo rispetto ad oggi.

Ancora, con questo processo, Allo stesso tempo omaggia la relativizzazione del dolore. Quel dolore che dal primo momento è solo dei familiari delle vittime e che diventerà un dolore collettivo, successivamente ad una presa di coscienza di ciò che è accaduto e in seguito al pensiero: «Sarebbe potuto accadere a me».

Mentre gli 81 disegni interrotti dei frammenti del velivolo si succedono in una proiezione video, Emidio Clementi (Massimo Volume) e Francesca Bono (Ofelia Dorme) - con la sonorizzazione del compositore Stefano Pilia - leggono gli 81 racconti brevi, nati dalla stessa domanda: «A cosa pensavi a fine giugno, nel 1980?».

Ingresso offerta libera

Alle h 20 visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Per l’occasione apertura serale straordinaria del Museo per la Memoria di Ustica dalle 20 alle 24.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00

Volo IH 870

Mer, 06/19/2019 - 09:02

Performance di video e musica

a cura di Silvia Grandi
videoart performance di Igor Imhoff, Basmati film (Saul Saguatti e Audrey Coïaniz), Alberta Pellacani
composizione musicale di John De Leo
musiche eseguite da
John De Leo, voce, laringofono, giocattoli
Franco Ranieri, chitarra elettrica
Fabrizio Tarroni, chitarra semiacustica
Silvia Valtieri, pianoforte, fisarmonica
feat Simone Pappalardo, elettronica

L’evento performativo Volo IH 870 è uno spettacolo live multimediale di videoarte e musica che si snoda in tre parti distinte ma connesse tra loro, realizzate da altrettanti artisti per raccontare e reinterpretare in maniera autoriale e non documentativa ciò che successe il 27 giugno 1980.

Igor Imhoff apre la serata con Sotto traccia, una trascrizione onirica delle prime ore di quella serata, realizzata con un’animazione grafica digitale che riprende le fasi del viaggio: dalla partenza dei passeggeri, inconsapevoli di ciò che stava per succedere loro, alla battaglia aerea, fino all’inaspettato epilogo dell’esplosione e dello sparire tra i flutti dell’aereo.

Sui filmati video preregistrati di immagini materiche e liquide, realizzati da Audrey Coïaniz, in Il muro di carta Saul Saguatti interviene invece con un’animazione cartacea dal vivo alternando scritte, parole, documenti giudiziari originali, tracce di cancellature, negazioni e omissis, che in un crescendo di tensione portano lo spettatore nel clima di confusione, di tentativi di depistaggio e di ridda di ipotesi che ha accompagnato questa vicenda per oltre tre decenni.

Il terzo intervento video live di Alberta Pellacani, Onde, parla di acqua che tutto ha inghiottito e poi restituito, parla della ricostruzione del relitto ma anche della memoria e del vuoto di verità che ancora chiedono le vittime del volo IH 870.
La miscela di tecniche di animazione realizzate in diretta, di disegno grafico, di collage animati, di elaborazioni e distorsioni di materiale video e cartaceo fungerà da tappeto visivo per le sonorizzazioni e l’esecuzione in tempo reale della composizione musicale di John De Leo, che spazierà dai suoni minimali elettronici al rumorismo, fino alle reinterpretazioni vocali convulse di alcuni testi selezionati ed estratti dai documenti dell’Archivio dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica.

Con il patrocinio di: Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Dipartimento delle arti visive, performative, mediali; Istituto storico Parri.

Ingresso offerta libera

Alle h 20 visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Per l’occasione apertura serale straordinaria del Museo per la Memoria di Ustica dalle 20 alle 24.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00

La scatola nera

Mer, 06/19/2019 - 08:57

Spettacolo teatrale

drammaturgia e regia di Roberto Latini
musiche e suono di Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica di Max Mugnai
voci di Ilaria Drago, Roberto Latini
produzione di Fortebraccio Teatro / Compagnia Lombardi Tiezzi
 
la memoria è come il cielo.
forse non lo guardiamo così spesso, non stiamo lì a farci caso, non ci perdiamo tempo, eppure è sempre lì, sopra la testa di noi al mondo, a contenerci, a contentarci, ad accompagnarci di continuo.
la memoria ci protegge, filtra, tiene il conto, fa da scudo, da portiere, da postino, genitore, specchio.

la memoria è cielo sceso.
sceso a dirci quel che siamo, dove siamo stati già negli anni, secoli, decenni.
a dirci dove andare, come.
a farsi terra,
per tenerci in piedi.

scatola nera,
è un percorso per parole accese, disarticolato e svolto, nella sensibilità di due voci riflesse, che sono due, una sola o moltitudine.

(Roberto Latini)

Ingresso offerta libera

Alle h 20 visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Per l’occasione apertura serale straordinaria del Museo per la Memoria di Ustica dalle 20 alle 24.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00

La ciclovia delle acque

Mar, 06/18/2019 - 15:39

Tour guidato in bici
 

Il canale Navile scorre sulla via della Seta che collegava Bologna e Venezia dal 1100 d. C..
Nel Medioevo, quando Bologna era il centro dei commerci italiani, portava a Bologna decine di imbarcazioni con tessuti preziosi, sale, spezie. Sul canale lavoravano mulini, fabbriche e intere comunità fino al secondo dopoguerra. Le tracce di questa vita passata rimangono nella Ciclovia del Navile, un percorso cicloturistico lontano dal traffico e dai rumori della città che in pochi chilometri vi proietterà in un’atmosfera magica, colma di bosco, animali e le antiche storie del porto in città.

 

Durata: 2 ore
Lingua: Italiano e inglese
Costo: 20€ a persona

Il nuovo millennio

Mar, 06/18/2019 - 15:36

Tour guidato in bici
 

Percorso tra ciclabili e parchi nella zona Nord di Bologna, quella costruita negli ultimi anni. Architettura contemporanea, edilizia popolare e nuovi insediamenti hanno radicalmente cambiato lo skyline della città. Un giro tra il nuovo e l’antico per osservare queste trasformazioni e riconoscere minacce e opportunità per l’ecosistema urbano.

 

Durata: 2 ore
Lingua: Italiano e inglese
Costo: 20€ a persona

Bologna resiste

Mar, 06/18/2019 - 15:14

Tour guidato in bici

Il valori delle battaglie antifasciste ancora molto vive nelle strade di Bologna: città medaglia d’oro della Resistenza al Valore Militare, con oltre 15.000 partigiani e 2000 caduti.

I partigiani e soprattutto le partigiane in bicicletta ebbero un ruolo fondamentale importanza per portare preziose informazioni tra le varie brigate. La bici era considerata una vera e propria arma.

«La Cesarina imparò tutte le strade per andare da Modena a Bologna, ci andava fino a cinque giorni la settimana, portando comunicazioni, stampa clandestina, armi. Quaranta chilometri in bicicletta ogni volta con il brutto tempo, la pioggia, la neve, i mitragliamenti».

Il percorso proposto ritrova le impronte che la Resistenza ha lasciato in città e fanno parte dei suo DNA, antifascista, libertario e fiero.


 

Durata: 2 ore
Lingua: Italiano e Inglese
Costo: 20 € a persona

Visite narrate

Mar, 06/18/2019 - 14:47

serie di appuntamenti con l’arte e la storia di Via Zamboni

Fanno parte di Piazza Verdi Village una serie di appuntamenti con l’arte e la storia di Via Zamboni, per riscoprire il patrimonio culturale della zona universitaria. I percorsi si propongono di far rivivere grazie al racconto, una serie di suggestioni e storie ancora troppo poco conosciute.
Sono in programma oltre 30 "visite narrate". I Palazzi, la biblioteca, il teatro, i musei e le collezioni saranno raccontati da appassionati narratori del patrimonio storico artistico, allievi ed ex allievi dell'Accademia di Bologna - Dipartimento Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico.
Ogni giorno un luogo e una storia diversa per amare Piazza Verdi e i suoi tesori.

Prenotazione obbligatoria (posti limitati). La prenotazione si può effettuare entro le 24 ore che precedono le attività.
Inoltre, il programma potrebbe subire variazioni in relazione alle mete delle singole visite guidate.
Luogo di ritrovo: “Stanze di Verdi” in Piazza Verdi.
Quota di adesione: € 4,00 a persona (nel caso della visita presso la Pinacoteca sarà applicato il regolare biglietto in aggiunta)

E’ possibile prenotare telefonicamente o recandosi presso il punto informazioni in Largo Respighi
nei seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 13:00 alle 16:00
Chiamare al numero 345 650 9144
email: piazzaverdi@lemacchinecelibi.coop
 

22 GIUGNO ORE 10:30 Visita narrata all’Orto Botanico
Uno speciale percorso dal tema “Natura e Mito, tra storia e leggende” immersi nel cuore verde della città

26 GIUGNO ORE 17:00 Visita narrata al teatro Comunale Rivivi i fasti e le curiosità di un tempo, quando il Teatro Comunale era “palcoscenico” delle nobili famiglie Bolognesi

28 GIUGNO ORE 17:00 Visita narrata alle stanze di Palazzo Malvezzi storie e curiosità della famiglia Malvezzi

29 GIUGNO ORE 10:30 Visita narrata alla Biblioteca Universitaria di Palazzo Poggi Una della biblioteche più affascinanti di Bologna


L’organizzazione si riserva il diritto di effettuare la visita solo al raggiungimento di un numero
minimo di adesioni.

Le visite narrate sono organizzate dalla Soc. Coop. Le Macchine Celibi e svolte dagli studenti del Dipartimento “Didattica dell’arte e Mediazione culturale del Patrimonio Artistico” dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Via Castellana Bandiera

Mar, 06/18/2019 - 13:40

un film di Emma Dante (Italia-Francia-Svizzera 2013, durata 90')

Martedì 2 luglio, ore 19.00
Via Castellana Bandiera
un film di Emma Dante (Italia-Francia-Svizzera 2013, durata 90')
con un videomessaggio di presentazione dell’artista, vincitrice del Premio Scenario 2001

regia Emma Dante
sceneggiatura Giorgio Vasta, Licia Eminenti, Emma Dante
attori Emma Dante, Alba Rohrwacher, Elena Cotta, Dario Casaloro, Carmine Maringola, Elisa Parrinello, Giuseppe Tantillo, Sandro Maria Campagna, Renato Malfatti
fotografia Gherardo Gossi - montaggio Benni Atria
produzione Vivo Film, OffSide, Ventura Film, Wildside Media; in collaborazione con Rai Cinema, RSI Televisione Svizzera, SRG SSR idée suisse, Cofinova 9, Cinecittà Luce
In concorso alla 70ª Mostra del Cinema di Venezia
Vincitore Coppa Volpi Elena Cotta per la miglior interpretazione femminile.

Via Castellana Bandiera è una strada, un tempo, un dolore. È una malattia, per certi versi. E come in ogni tragedia il destino dei protagonisti è scritto nelle loro vite fin dall’inizio.
In un pomeriggio afoso di luglio due donne sbarcano a Palermo. Non è chiaro da subito il loro rapporto e la differenza del loro sguardo sulla città. Clara è curiosa, allegra, accogliente, mentre Rosa soffre di una inadeguatezza che la fa stare sempre distante dagli altri. Rosa è una palermitana trapiantata a Roma che torna nella sua città natale dopo tanti anni, trascinata da Clara, sua compagna. Odia Palermo da cui è stata espulsa per la sua diversità ma man mano che la penetra, in un crocevia di ansie e domande, Rosa si infila inconsapevolmente in un itinerario conosciuto che la porta in via Castellana Bandiera, una delle strade della sua infanzia. A noi sembra che Rosa si perda ma in realtà si ritrova e forse alla fine smette di odiare. Entra in una strada-arteria che si occlude causando l’infarto a un intero quartiere.

Ingresso libero

Sodoma di Frédéric Martel

Mar, 06/18/2019 - 13:03

presentazione del libro

Frédéric Martel presenta

SODOMA (Feltrinelli)

“Dietro la rigidità c’è sempre qualcosa di  nascosto: in tanti casi una doppia vita.”  (Papa Francesco)

Un’inchiesta durata 4 anni. Frédéric Martel ha incontrato decine di cardinali, centinaia di preti e ha viaggiato in oltre 30 paesi. 
“Quando si tirano fuori gli scheletri dall’armadio e si getta luce su alcune speciali amicizie in Vaticano, nessuno è disposto a crederci. Si dirà che è tutto inventato. Ma la realtà va ben oltre la fantasia.”

Frédéric Martel è uno scrittore e un ricercatore. Giornalista presso Radio France e Senior Researcher
presso la ZHdK University (Zurigo). Per Feltrinelli sono usciti Mainstream. Come si costruisce un successo planetario e si vince la guerra mondiale dei media(2010), Global Gay (2014), Smart. Inchiesta sulle reti (2015) e Sodoma (2019).

Converserà con l'autore Sergio Lo Giudice, presidente onorario di Arcigay

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