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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 32 min 4 sec fa

Art Up | Premio della Critica e dei Collezionisti

Mar, 06/18/2019 - 12:57

nell’ambito di Opentour 2019

I due premi in denaro per il sostegno allo studio, finanziati da Banca di Bologna e da un gruppo di Collezionisti bolognesi, saranno destinati ad altrettanti allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, selezionati dai loro docenti/curatori per allestire mostre in diciotto gallerie e spazi d’arte della Città.
I riconoscimenti saranno assegnati da una giuria di esperti costituita da Lorenzo Balbi, artistic director del MAMbo, Paola Giovanardi Rossi, collezionista, e Simone Menegoi, direttore artistico di Artefiera Bologna.
La cerimonia di premiazione sarà preceduta dalla proiezione del cortometraggio Ettore, realizzato dagli studenti di Linguaggi del Cinema e dell’Audiovisivo dell’Accademia.

La giuria di Art Up composta da Lorenzo Balbi, artistic director del MAMbo, dalla collezionista Paola Giovanardi Rossi e da Simone Menegoi, direttore artistico Artefiera di Bologna, avrà il compito di vagliare tutti i lavori degli allievi dell’Accademia di Belle Arti in concorso, esposti nelle diciotto gallerie cittadine, e di assegnare due distinti premi: il primo denominato Premio della Critica e finanziato da Banca di Bologna, sarà attribuito a un’opera che verrà acquisita dalla stessa banca nella propria collezione di arte, mentre il Premio dei Collezionisti, finanziato da un gruppo di collezionisti d’arte bolognesi, sarà assegnato a una seconda opera che entrerà poi a far parte della collezione dedicata ai giovani emergenti del MAMbo.

Gallerie partecipanti e mostre allestite con inaugurazione ne LA NOTTE DELLE GALLERIE, 20 giugno:

Adiacenze, vicolo Spirito Santo 1
DISBIOSI. Gloria Dardari.

AF arte contemporanea, via dei Bersaglieri 5
UN APPUNTAMENTO. Aurora Troletti e Mehrnoosh Roshanaei.

Blu Gallery, via don Minzoni 9
SXMA’S RESOLUTION. Esposizione di poster e arte grafica.

CAR DRDE, via Azzo Gardino 14/a
ROOM 114 XY. Bekhbaatar Enkhtur, Alessandro Martufi, Giulia Poppi, Ketty Rambaldi, Piero Sazzini.

Galleria Di Paolo Arte, Galleria Falcone e Borsellino 4 a/b
DIRETTAMENTE / ORIZZONTALI. Shiyang Fu, Xuejiao Shi, Yuruo Sun, Xiaoqi Xu, Miao Cong.

Galleria Enrico Astuni, via Jacopo Barozzi 3
SERIAL NUMBER. In mostra le opere degli studenti di Decorazione.
CAPSULE HOTEL. Ore 21 e in replica ore 22: performance degli studenti di Fashion Design che trasforma gli spazi della galleria nelle camere immaginarie di un albergo modulare.

Galleria L’Ariete artecontemporanea, via D'Azeglio 42
VIA D’AZEGLIO 42/A. Mihàly Mòr Kovàcs.

Galleria Stefano Forni, piazza Cavour 2
IL MIO PICCOLO E IL NOSTRO GRANDE PAESAGGIO. Installazione collettiva di Giulia Calamai, Luigi Capone, Alessia Cincotto, Federica d’Alessandro, Francesco Esposito, Silvia Franchini, Beatrice Granvillano, Stefano Magnani, Marco Mandorlini, Elena Marinozzi, Elena Menini, Enrico Nanni, Gaia Nieri, Martina Nucara, Letizia Perillo, Eleonora Rellini, Eleonora Spada, Francesca Stefanelli, Alice Tropepi, Agnese Zavoli.
10:08-13:02. Video stop motion di Massimo Vagliviello.

Galleria Studio G7, via Val d’Aposa 4/a
TAKE OFF. Golzar Sanganian.

GALLLERIAPIÙ, via del Porto 48 a/b
SKY ABOVE, SEA BELOW. Daniele Di Girolamo e Manrico Pacenti.

Labs Gallery, via Santo Stefano 38
ART FOR FAKE. Elham M. Aghili, Elham Baharian, Filippo Boni, Chiara Brotto, Chiara Gaffuri, Hanieh Ghashghaei, Martina Marzadori, Elisa Pedretti, Ilenia Zingarelli.

Lavì! City, via Sant'Apollonia 19/A
SURFACES AS TANGIBLE MATERIALS. Giusy Musto e Filippo Bonelli.

LocaleDue, via Azzo Gardino 12/c
MONO 5 _ PLAYGROUND. Carlos Casuso Alvarez.

mtn|museo temporaneo navile, via John Cage 11/a – 13/a
LA NATURA DELLE COSE. Paolo Bufalini, Edoardo Ciaralli, Angela Grigolato, Jacopo Naccarato, Camilla Riscassi, Xia Shafei, Bruno Zhang.

OTTO Gallery, via d’Azeglio 55
NULLA PIÙ. Li Zhuwei.

P420, via Azzo Gardino 9
TO BE GOING TO. Francesco Bendini, Zeno Bertozzi, Yangte Chen, Andrea Di Lorenzo, Victor Fotso Nyie, Riccardo Liberini, Maria Savoldi, Chen Xue.

Spazio Labo’, Strada Maggiore 29
MOVIMENTI FERMI. Erika Pellicci, Ritardo, Beatrice Beneforti, Barbara Marano, Thomas Francia, Azzurra Brogna, Federica Calleri, Francesca Di Paola, Julian Manuel Ferri.

Studio Cenacchi Arte Contemporanea, via Santo Stefano 63
CROCEVIA. Sahar Akrami, Greta Bonfiglioli, Luca Degli Esposti, Elisa Negroni, Gabriella Presutto, Amirah Suboh, Eleonora Terzi, Rachele Turini, Along Wang.

Canti e Cunti

Mar, 06/18/2019 - 12:42

Lunedì 1 luglio, ore 19.30
Aperitivo con Dj Set Madame Hussein
Ingresso libero

Lunedì 1 luglio, ore 21.30
Davide Enia
Canti e Cunti
piccolo concerto per parole, gesti e suoni
di Davide Enia (parole, gesti e canti)
con Giulio Barocchieri (chitarra e canti)
produzione Fondazione Sipario Toscana

Durante le feste si cantava. Si cantava il maggio, si cantava il solstizio, si cantava il cielo pieno di stelle. In quei canti poi, per una dilatazione propria dell’uso e per l’inserimento di piccole varianti appena percettibili eppur presenti, mutava ad ogni esecuzione qualcosa: venivano aggiunte sillabe, poi col tempo (con l’uso) le sillabe diventavano parole, poi le parole frasi e le frasi frammenti di storie. Così, dal puro suono e dal puro ritmo del canto si generava un nucleo di significato. Era la genesi del racconto. Era la narrazione attraverso la melodia. Era la costruzione di senso su scala armonica, dentro un ritmo da seguire o negare di continuo. Era, in fondo, un modo come un altro per controllare con serenità il tempo che fugge.
Artista finalista del Premio Scenario 2001, Davide Enia in Canti e Cunti esplora il legame sottile tra parola detta, parola cantata, gesto che evoca e suono che racconta. Come in una lunga improvvisazione jazz, in cui a tratti né il pubblico né gli esecutori sanno quale porta sta per aprire la chiave che essi stanno stringendo in mano. Poi, si tratta solo di girare a chiave e decidersi ad entrare.
Ingresso libero
In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà presso il DAMSLab/Teatro (Piazzetta P. P. Pasolini 5b, ingresso via Azzo Gardino 65)

Ldn19

Mar, 06/18/2019 - 12:40

Degustazione di vini e libri. I Racconti di Solomon Tokaj

I RACCONTI DI SOLOMON TOKAJ 
Un viaggio ebbro tra le pagine dei libri Keller Editore.
Il tutto insieme a Roberto Keller, Tommaso Iori e i suoi Racconti di Solomon Tokaj e i Vignaioli del Trentino.

 Un viaggio tra 4 libri e 4 vini, un piccolo tour nella viticoltura trentina e mitteleuropea e tra i libri di alcuni tra i più interessanti scrittori da terre in bilico sui confini. 
Quale migliore occasione per inebriarsi di libri se non la sera di Letti Di Notte?

Per vedere i libri e gli abbinamenti QUI

Come spiriti adolescenti. 25 scrittori per Kurt Cobain

Mar, 06/18/2019 - 12:32

Omaggio ai Nirvana con l'antologia
"Come spiriti adolescenti. 25 scrittori per Kurt Cobain" (Radici Future).
Ne parleranno Gianluca Morozzi, il curatore Piero Ferrante e Antonio Lorenzo Falbo.

"Abbiamo messo insieme 25 tra scrittrici e scrittori (chi per davvero e chi no, chi di teatro e chi giornalista), obbligandoli ad andare a ripescare dallo scaffale in alto di chissà quale mobile, dalla mensola in fondo della memoria che si usura, un cd, un vinile, un ricordo, una cassetta. Quello che è venuto fuori, spontaneo e senza regole, è un gigantesco album che se lo ascolti prima e poi lo leggi in fila ci stanno dentro distorsioni di chitarra e di cuore, parole tanto grandi che, aperte come sono, rivelano anime. I Nirvana hanno sempre rifiutato fascismi e violenze in generale. Gli incassi di più d'un concerto sono andati a favore di cause civili, specie ad associazioni contro la violenza sulle donne. Per lo stesso motivo, tutti gli autori e me come curatore, abbiamo deciso di rinunciare a ogni compenso o diritto e di devolvere per intero quel poco che ci sarebbe spettato a un progetto che, a torino, opera in bassa soglia per accogliere donne in condizioni di vulnerabilità (economica, familiare, sociale, abitativa...).
Il progetto si chiama drop house ed è del gruppo abele, onlus fondata 53 anni fa da Luigi Ciotti."

Il piccolo libro delle nuvole: presentazione e letture

Mar, 06/18/2019 - 12:29

Eléonore Grassi presenta
IL PICCOLO LIBRO DELLE NUVOLE (Edizioni Pendragon)
L'autrice ne parla con Giampaolo Venturi.
Letture a cura di Lorenza Leonzi, Mirko Maraldi, Andrea Marano, Federica Mattiazzi, con il coordinamento di Barbara Anzivino.

Bookshop a cura di Trame Libreria Bookshop.
Seguirà aperitivo.

Le nuvole sfuggono alle classificazioni, si dileguano davanti alle rappresentazioni, mettono in discussione le definizioni, disobbediscono alle regole, superano i confini, sia geografici che disciplinari, confondono i campi. Sono schermi di separazione e al tempo stesso di unione tra la terra, finita, e il cielo, infinito. Sono elementi metaforici e reali, simbolici e materiali. Sono cose, ma anche segni. Non temono le contraddizioni, contengono gli opposti, coltivano le antinomie. Sono duplici e ambivalenti. Sono forme senza forma. Ma c'è qualcosa di più, oltre alle nubi: ci siamo noi e il nostro sguardo su di loro... Un viaggio alla scoperta delle nuvole tra arte, scienza, letteratura, illustrazione e filosofie orientali.

Programma completo di COOL-TOUR STREET 2019, percorsi di cultura, arte, storia e memoria dei luoghi - Ghetto Ebraico e dintorni

Alfio Neri presenta La macchina della verità

Mar, 06/18/2019 - 12:26

Alfio Neri presenta “La macchina della verità. Sul perché i tarocchi predicono il futuro” (Ombre corte edizioni).
Ne parlerà con Giuliano Berruti, informatico.

Farsi leggere i Tarocchi sembra una follia. Eppure la cartomanzia è una specie di giardino segreto, un piccolo mondo di associazioni semantiche nascoste in piena luce. Per chi è attento, la macchina tarologica è un meccanismo in grado di dischiudere alla narrazione un mondo di mitologie private segrete e palpitanti.
Questo libro affronta in modo razionale una serie di nodi operativi e concettuali che rendono comprensibile l'attivazione e la formulazione della pratica divinatoria. Il testo analizza come la seduta cartomantica possa delineare tre differenti meccanismi: la configurazione di particolari costellazioni simboliche, l'attivazione di specifici meccanismi cognitivi inconsci e l'articolazione di una narrazione coerente capace di dare un senso compiuto alle configurazioni. La forma enigmatica dei percorsi narrativi della divinazione non deve trarre in inganno. L'analisi di questi meccanismi semiotici, psicologici e culturali indica che le piccole storie delle mitologie personali nate dalla pratica cartomantica non sono proprio dei vuoti giri di parole.
Per quanto sembri strano, i Tarocchi sono davvero una macchina capace di articolare verità socialmente condivise, un meccanismo razionale congegnato per pre-dire cose nascoste del nostro futuro.

Debora Omassi presenta Libera uscita

Mar, 06/18/2019 - 12:24

Debora Omassi con una scrittura che arriva diretta al cuore, cruda ma traboccante della freschezza di una giovane autrice, senza lasciare spazio all’immaginazione ci mette a parte di un mondo impenetrabile, attraverso gli occhi di una ragazza che prova e riprova in cerca della propria strada. In fondo, solo sbagliando possiamo capire chi siamo, e iniziare a vivere

Lasciar suonare una farfalla

Mar, 06/18/2019 - 12:17

un libro di Serena Corsi

Reading musicato con l'autrice e il pianista.

Lasciar suonare una farfalla. Storie di Andrea Papini, pianista
un libro di Serena Corsi, La Voce dell’Abao Aqu edizioni

Questa non è la storia di Andrea Papini, pianista jazz e cieco. Questa è la storia di Andrea, ma è anche un’avventura swing: il racconto di un uomo cieco e l’ascolto di una donna che per vedere usa gli occhi del corpo. Un distillato di confidenze musicali, ma anche un caleidoscopio di pomeriggi, attraverso tutte le stagioni, lungo nove mesi, tra le piazze e i caffè di quella città squadrata e operaia, popolare e sospesa che si chiama Reggio Emilia. Emergono in questo canto per due e più voci, personaggi di tutto riguardo: da Thelonius Monk a Lucio Dalla, dalla nonna Enrica a Pirandello, dalla signorina Maria Campagna a Eduardo Galeano, dalla piccola N al grande Sam. E tantissimi altri, e persino qualcuno di noi.


 

La nebbia del secolo

Mar, 06/18/2019 - 12:06

un romanzo di Davide Morgagni

La nebbia del secolo un romanzo di Davide Morgagni, Edizioni Leucotea

Dialogano con l’autore Andrea Vergori (dottorando in Italianistica, Università di Bologna)
Francesca Santoro (laureanda in Italianistica, Università di Bologna).

“Continuo a gettare dadi dappertutto e la cifra è sempre inquieta”. Una giovane coppia, in fuga dalla provincia italiana, decide di trasferirsi nella capitale francese, in una Parigi che non ha ancora decifrato i recenti attentati terroristici. Di là dallo splendore di una città che non pare affatto turbata, agli occhi dei protagonisti, condizionati da contaminazioni mediatiche e politiche, la realtà si manifesta avvolta dalla nebbia. Attraverso le psicosi individuali e le ossessioni paranoiche dei suoi personaggi, La nebbia del secolo traccia la propria lettura di un mondo dominato dallo smarrimento e dal sospetto verso il prossimo. È il racconto, ai limiti del comico, di un tentativo mancato, in una serie infinita di fallimenti, forse di un immenso fallimento culturale.

 

Il tempo breve

Mar, 06/18/2019 - 12:02

a cura di Monica Luongo e Giuliana Misserville

Monica Luongo e Giuliana Misserville presenteranno la raccolta di saggi da loro curata
Il tempo breve: narrative e visioni.

Ne discuteranno con Sofia Torre e Alessandro Canella, direttore di Radio Città Fujiko 103.1 fm.

Il tempo come realtà che scandisce le nostre esistenze ma anche come percezione che dà loro forma. E il tempo interno, il ritmo della narrazione che segna le scritture contemporanee, fortemente influenzate dall’avvento dell’era digitale. I tempi del racconto si contraggono in spasmi concitati oppure possono dilatarsi per acquietare l’ansia del troppo veloce, rendendo molto sottile la linea di demarcazione tra reale e virtuale. Un gruppo di studiose e ricercatici della Società delle Letterate riflette sul tema incrociando saperi ed esperienze.
Saggi di: Anna Maria Crispino, Lidia Curti, Elisa Cuter, Federica Fabbiani Galleni, Cristina Giudice, Monica Luongo, Francesca Maffioli, Giuliana Misserville, Valeria Viganò, Maria Vittoria Vittori.
 

La musica di Sarri

Mar, 06/18/2019 - 11:48

presentazione del libro

Armando De Martino presenta il suo libro.

Claudia Lamma ne parla con l'autore

"La musica di Sarri" si focalizza sul tema del calcio come metafora di vita. Ad accompagnare la storia dei protagonisti non mancano lievi accenni ad alcune eccellenti figure che hanno scritto la storia del calcio, in cui si incrociano passione, creatività, dinamismo e che unisce gli uomini di ogni cultura. Armando De Martino firma un romanzo introspettivo in cui, attraverso racconti brevi, indaga la psiche di personaggi ordinari che vivono lo sport secondo il proprio punto di vista e con i propri sogni. Allo stesso tempo ci offre uno squarcio di un altro campo: la vita di questi personaggi, che giocano le proprie partite quotidiane con speranza, ritmo e musicalità, antieroi che, al momento giusto, segnano il gol vincente nella porta della vita.

Armando De Martino è tecnico informatico nonostante abbia una formazione umanistica; è un allenatore di pallacanestro e collabora con diverse testate giornalistiche e alcuni quotidiani. Attualmente fa parte de "Il Napolista".

Alla palma verde

Mar, 06/18/2019 - 11:15

Una lettura per Roberto Roversi

Nel piccolo pianoro sulla destra di Villa Ghigi, dove ci sono la palma di Fortune e il melograno piantati per Roberto Roversi e la moglie Elena Marcone, si terrà una emozionante e intensa lettura, che si svolge per il terzo anno, in cui poeti, amici e collaboratori di Roberto Roversi, insieme ad autori più giovani, leggono brani del grande poeta bolognese. 

Quest’anno ci saranno Antonio Bagnoli, Bruno Brunini, Carla Castelli, Luca Egidio, Mattia Fontanella, Maria Gervasio, Bruno Giorgini, Valerio Grutt, Franco Jannelli, Salvatore Jemma, Matteo Marchesini, Ivonne Mussoni, Manuela Pasquini, Mino Petazzini, Arrigo Quattrini, Jean Robaey, Caterina Roversi, Stefania Scarponi, Luca Sossella, Matteo Totaro, Paolo Valesio e altri in via di conferma.


Nel febbraio 2017, nell'ambito del progetto Un albero per te, nel Parco Villa Ghigi sono stati piantati, per iniziativa della famiglia e di alcuni amici, un esemplare di palma di Fortune (Trachycarpos fortunei) e un melograno (Punica granatum) in ricordo di Roberto Roversi e della moglie Elena Marcone.
 

Per raggiungere il piccolo pianoro nei pressi di Villa Ghigi dove si terrà la lettura, si può salire a piedi dall’ingresso basso del parco lungo via San Mamolo (fermata Villa Ghigi bus 29) oppure arrivare al parcheggio alto del parco lungo via di Gaibola e prendere, sempre a piedi, la cavedagna che porta direttamente a Villa Ghigi.
Quest’anno è aperto il punto di ristoro della Casa del Custode, accanto a Villa Ghigi.

Info e 051 3399084

Da San Michele in Bosco al Cenobio di San Vittore

Mar, 06/18/2019 - 09:37

al concerto per sentieri

L’emozione del bosco al tramonto e poi di notte. La suggestione di un concerto di musica dal vivo  nella cornice davvero unica del chiostro del Cenobio di San Vittore. Il sentiero CAI 902 ci porterà prima al belvedere di San Michele in Bosco e poi al Cenobio di San Vittore. Qui potremo assistere al recital pianistico di Ilaria Tramannoni (brani di Dvorak, Bartok, Liszt, Thalberg), nell’ambito della rassegna Note nel Chiostro a cura dell’associazione Amici di San Vittore. Al termine, rientro di nuovo per sentiero, stavolta nell’oscurità!

INFO TECNICHE: camminata di h. 1,15 in andata e di h. 0,45 in rientro, dislivello 200 m. Necessaria torcia elettrica per rientro. Scarpe da trekking o comunque non a suola liscia. Abbigliamento che consenta di potersi alleggerire o coprire all’occasione. 


DATA E ORA: giovedì 4 luglio, dalle 19,30 alle 23 circa


RITROVO: via Codivilla, ingresso giardino Remo Scoto
RIENTRO: via Codivilla


COSTO: € 15,00 a persona, con pagamento anticipato tramite bonifico, comprendente accompagnamento, assicurazione e biglietto ingresso a concerto


PRENOTAZIONE: dal 24 al 30 giugno a info@consultaescursionismobologna.it specificando nome, cognome, telefono, indirizzo e-mail e numero di persone. E’ possibile prenotare fino ad un massimo di 3 persone. Max 30 partecipanti.


In caso di maltempo l’evento sarà annullato con restituzione delle quote di partecipazione versate.

Hanno rubato un Tram

Lun, 06/17/2019 - 14:14

(Italia/1954) di Aldo Fabrizi (90')

Regia: Aldo Fabrizi. Aiuto regia: Sergio Leone. Soggetto: Luciano Vicenzoni. Sceneggiatura: Mario Bonnard, Ruggero Maccari, Aldo Fabrizi. Fotografia: Mario Bava. Montaggio: Maria Rosada. Scenografia: Flavio Mongherini. Musica: Carlo Rustichelli. Interpreti: Aldo Fabrizi (Cesare Mancini), Carlo Campanini (Bernasconi), Lucia Banti (Marcella), Juan De Landa (il caposervizio), Lia Rainer (Teresa), Mimo Billi (il caposervizio), Bruno Corelli (il pretore), Alvaro Alvisi (il fidanzato di Marcella), Oreste Biavati (l'avvocato), Fernanda Giordani (la suocera), Bruno Lanzarini (il pubblico ministero), Anna Zamboni, Franco Lannicci (Nino). Produzione: Luigi Rovere per Imperial Film. DCP.
Copia proveniente da VIGGO

"Fabrizi è un simpatico e bonario conducente di un tram di Bologna. Il film narra le sue disavventure causate dalla rivalità esistente fra lui e il caposervizio Rossi che non riesce a perdonargli la sua supremazia nel gioco delle bocce. L'antipatia del caposervizio si muta presto in persecuzione che crea nel povero tranviere uno stato d'animo tale da farlo incappare in un sacco di incidenti per i quali viene prima punito, poi retrocesso di grado, infine sospeso temporaneamente dal servizio. Disperazione del buon Fabrizi il quale finisce una notte per rubare un tram e condurre in giro gratis un gruppo di passeggeri. Ma in Pretura tutto naturalmente finisce per accomodarsi" (L'uomo qualunque, 30 marzo 1955). È Bologna la vera protagonista di questo piccolo film diretto, oltre che interpretato, da Aldo Fabrizi. Una città allora quasi inedita per il cinema e che soprattutto oggi affascina e stupisce grazie alla sorprendente fotografia di Mario Bava. Essa ci restituisce prospettive e architetture delle vie del centro e della prima periferia, scorci notturni di indubbia suggestione facendo della città ben di più che una semplice cornice. Lo spettatore che conosce la città scoprirà una topografia un po' fantasiosa e sconvolta dal montaggio (strade che sfociano in piazze nella realtà altrove...). Tutti gli esterni del film furono infatti girati a Bologna nell'autunno del 1954 insieme ad alcuni interni nelle sale dell'ATM (Azienda Tranviaria Municipale) dove si svolgono vari episodi. La partecipazione della città non si fermò qui: bolognesi improvvisatisi attori si prestarono in parti minori ma essenziali per la caratterizzazione patetico-farsesca della pellicola specialmente per le schermaglie di carattere regionalistico con il protagonista romano. Affiancano quest'ultimo la spalla Carlo Campanini e l'antagonista Juan de Landa (il caposervizio, soprannominato "Testa di cane") in quello che venne definito uno scontro di panzoni. Il ruolo di tranviere non era affatto nuovo per Fabrizi sia nel cinema (in Avanti c'è posto del 1942) sia nell'avanspettacolo. L'episodio, da cui il titolo, è ispirato ad un fatto di cronaca, di cui forse era a conoscenza persino Buñuel, dal momento che un'analoga storia è raccontata quasi identica nel film messicano da lui diretto La ilusion viaja en tranvia, girato nel 1953 e mai distribuito in Italia. (Paolo Simoni)

Lingua originale con sottotitoli

Rocky

Lun, 06/17/2019 - 14:02

(USA/1976) di John G. Avildsen (120')

Regia: John G. Avildsen. Sceneggiatura: Sylvester Stallone. Fotografia: James Crabe. Montaggio: Scott Conrad, Richard Halsey. Scenografia: William J. Cassidy. Musica: Bill Conti. Interpreti: Sylvester Stallone (Rocky Balboa), Talia Shire (Adriana Pennino), Burt Young (Paulie Pennino), Carl Weathers (Apollo Creed), Burgess Meredith (Mickey Goldmill), Thayer David (Jergens), Joe Spinell (Tony Gazzo). Produzione: Robert Chartoff e Irwin Winkler per Chartoff-Winkler Productions. DCP 4K.
Copia proveniente da Park Circus - MGM

Come i film di Frank Capra, Rocky è un radioso omaggio allo spirito umano, e ci ricorda che i bravi ragazzi del mondo spesso riescono a compiere l'impossibile anche solo grazie alla loro pervicacia. Rocky in realtà è la nascita di un nuovo talento veramente eccezionale, Sylvester Stallone, che ha scritto questo film su misura per se stesso e, con la stessa audacia e la stessa determinazione di Rocky, ha tormentato i produttori fino a convincerli a lasciarglielo fare. Il Rocky di Stallone non è un personaggio dal pensiero rapidissimo (non è un caso che abbia due tartarughe come animali domestici), ma ha la tradizionale compassione da pugile per chi è più fragile di lui. Sebbene lavori come esattore per uno strozzino di seconda categoria, si rifiuta di ricorrere alla violenza. Per quanto arrabbiato con il suo storico allenatore (Burgess Meredith) che solo ora mostra interesse nei suoi confronti, lo sostiene e lo appoggia nel momento in cui comprende la sua agonia. E si sente protettivo nei confronti della ragazza dolorosamente introversa del negozio di animali (Talia Shire) con cui ha una splendida storia d'amore. (Cathleen Carroll, "New York Daily News", 22 novembre 1976)

Oltre ad aver scritto una sceneggiatura che scalda il cuore, Stallone ha creato un personaggio di enorme fascino e carisma - di poche parole ma divertente, burbero ma di buon cuore. La sua idea di corteggiamento è passare al negozio di animali dove lavora la ragazza che gli piace e raccontare barzellette orribili, una al mattino, una alla sera. C'è un momento incredibilmente toccante in cui questo rozzo figuro, la sigaretta che pende dalle labbra, spiega accuratamente a una bambina di 12 anni perché non dovrebbe dire parolacce; e un altro in cui, mentre tenta di soffocare la rabbia, chiede all'allenatore che solo ora che ha un'occasione di sfondare vuole allenarlo "Dov'eri quando avevo bisogno di te?"
John Avildsen ha realizzato tutto ciò con un intuito straordinario, e una ancor più straordinaria consapevolezza nella gestione del ritmo. [...] Rocky merita di entrare nella Storia del cinema. (Arthur Knight, "Hollywood Reporter", 5 novembre 1976)

Lingua originale con sottotitoli

Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan

Lun, 06/17/2019 - 13:50

(Rolling Thunder Revue: a Bob Dylan Story by Martin Scorsese, USA/2019) di Martin Scorsese (142')

Regia: Martin Scorsese. Fotografia: Howard Alk, Paul Goldsmith, Ellen Kuras. David Myers. Montaggio: Damian Rodriguez, David Tedeschi. Interpreti: Bob Dylan, Allen Ginsberg, Patti Smith, Scarlet Rivera, Joan Baez, Roger McGuinn, Larry 'Ratso' Sloman, James Gianopulos, Ramblin' Jack Elliott, Sam Shepard. Produzione: Jeff Rosen & Margaret Bodde per Grey Water Park Productions e Sikelia Productions. DCP 4K. Copia proveniente da Netflix

Chi, se non Martin Scorsese, poteva aprire un documentario su Bob Dylan con le immagini di Escamotage d'une dame chez Robert Houdini (1896) di Georges Méliès? Non è una semplice dichiarazione d'intenti: di fatto tutta l'opera di Scorsese è una lettera d'amore al cinema e The Rolling Thunder Revue non fa eccezione. Questo ennesimo viaggio a ritroso nella storia e nell'antropologia americane ci porta nell'epoca buia del Watergate (in fondo non così distante dall'America di Trump), degli ultimi soldati americani prelevati in elicottero dall'ambasciata di Saigon, delle guerre civili in Libano e Angola. L'America compie 200 anni ed è più che mai in cerca di un'identità.
Chi era Bob Dylan nel 1975? Un simbolo della controcultura, la voce del movimento pacifista degli anni Sessanta, il troubadour iconoclasta della musica folk americana. Ispirato, irrequieto e sempre pronto alla metamorfosi, Dylan decide di allontanarsi dall'industria discografica e dai grandi concerti negli stadi e di mettersi in viaggio con un tour intimo, imprevisto e imprevedibile. La chiassosa carovana include musicisti (Roger McGuinn dei Byrds, Bob Neuwirth, Ramblin' Jack Elliott, Joni Mitchell, Joan Baez) ma anche il poeta Allen Ginsberg e Sam Shepard. Una sorta di teatro di rivista o varietà (Revue, appunto), uno spettacolo di cui Dylan è il personaggio principale: indossa grandi cappelli, collane di fiori, ha il volto dipinto di bianco. È il clown di un circo itinerante, un giullare e un cantastorie, è la maschera di Jean-Louis Barrault in Les Enfants du Paradis a cui si ispira per Renaldo e Clara. A un certo punto del film Dylan guarda dritto in camera e dice "è solo indossando una maschera che si può dire la verità più vera". Da qui è partito Scorsese per realizzare questo 'documentario di finzione' in cui si mescolano figure reali, impostori, personaggi e miti senza tempo. Per realizzarlo ha visionato decine e decine di ore di materiali inediti e li ha riportati a splendere con un complesso lavoro di restauro. Sembra di essere in prima fila, anzi proprio sul palco di ognuno di quei concerti irripetibili. (Cecilia Cenciarelli)

precede
IMMAGINI DELLA LIBERAZIONE DI BOLOGNA
Accompagnamento di Daniele Furlati

Lingua originale con sottotitoli

I Villani

Lun, 06/17/2019 - 11:00

regia di Daniele de Michele (ITA, 2018, 83')

In attesa della terza edizione del Festival Resilienze (12-15 settembre alle Serre) proiezione del documentario I Villani di Daniele De Michele al suo primo lungometraggio. Otto personaggi che portano avanti la loro battaglia quotidiana per rimanere ancorati alla cucina italiana e non cedere alla "globalizzazione" culinaria. Otto persone che, a diverse latitudini del nostro Paese, hanno deciso di produrre degli alimenti sani dovendo lottare contro più di un ostacolo. Questo documentario ne racconta le vite, i sacrifici, le soddisfazioni e le speranze.

“La cucina popolare italiana, amata e imitata in tutto il mondo, sta morendo. Ma in tanti provano a salvarla. Il film racconta il mio incontro con otto personaggi, uomini e donne di ogni età, che nel loro fare quotidiano rappresentano la sintesi delle infinite resistenze e reticenze a adottare un modello gastronomico e culturale uguale in tutto il mondo. Quattro generazioni a confronto, per poter verificare se la cucina italiana sia ancora un patrimonio vivo, se il passaggio di informazioni tra generazioni esiste ancora, se la tradizione così come l'abbiamo ereditata si salverà o scomparirà".

MAGENTA #2

Lun, 06/17/2019 - 10:51

Ciclo di immersioni di musica minimalista in quattro parti a cura di Gaspare Caliri e Gino Dal Soler.

Seconda parte:

DOWNTOWN: TRA MINIMALISMO, MASSIMALISMO E POSTMINIMALISMO

con Rhys Chatham,
Glenn Branca,
Phill Niblock,
Julius Eastman,
Eliane Radigue,
Pauline Oliveros,
Ellen Fullman,
Meredith Monk,
Arthur Russell,
Arnold Dreyblatt,
Henry Flynt,
Tom Johnson,
Frederic Rzewski,
Alvin Curran
e l’immaginifico mondo della Lovely Music.

Appenninica Mtb Stage Race

Lun, 06/17/2019 - 10:43

23 - 25 luglio 2019

Appenninica MTB Stage Race porta la scena internazionale delle gare in MTB a tappe in Italia, e più precisamente sull’Appennino Tosco-Emiliano, con un percorso totalmente inedito composto da sette tappe e un prologo, con un campo base itinerante in ciascuna città sede di tappa.

La gara avrà una lunghezza totale di circa 550km con quasi 20.000m di dislivello positivo, seguendo la direttrice dell’Alta Via dei Parchi. Un percorso di incredibile bellezza e varietà che attraversa la regione Appenninica tra Emilia-Romagna e Toscana.


I concorrenti arriveranno a Porretta Terme il 23 luglio dopo una tappa che li vedrà partire dal Monte Cimone. Il 24 luglio si procederà poi con la Cronoscalata del Monte Piella con arrivo e partenza a Porretta Terme.  Il 25 luglio “L’Appenninica” lascerà la cittadina termale con direzione Castel del Rio.
In occasione della manifestazione, nelle due serate durante le quali gli atleti resteranno a Porretta Terme, sono in programma due eventi (ad ingresso libero) entrambi al Parco Rufus Thomas con inizio alle ore 21.


Il 23 luglio, concerto di un’orchestra folk. Il 24 luglio proiezione del film “A soul journey”,  documentario sul “Porretta Soul Festival”, l’evento che da più di 30 anni caratterizza l’estate porrettana.

Presentazione di «Addio vint» di Nader Ghazvinizadeh

Lun, 06/17/2019 - 10:28

«Addio Vint» esplora la città di Bologna in modo inedito, offrendocene una visione che ne svela l’anima ineffabile, inquieta. Grazie all’istinto da cartografo dell’autore, questi quattro racconti illuminano aree urbane in penombra con la forza e l’imprevedibilità di un incendio. Il fuoco divampa e sceglie strade arbitrarie, portando l’attenzione su oggetti semplici e abitudinari. Ghazvinizadeh segue questo fuoco con dedizione fino alla destinazione ultima, soffermandosi sui protagonisti dei racconti, custodi di esistenze eccezionali, che svelano scorci umani e cittadini sconcertanti. L’autore crea quattro biografie minime che formano un unico autoritratto della città. I personaggi sono stati interpretati dal fumettista Andrea Bruno in ritratti disegnati, immaginari e rivelatori. La raccolta propone un immaginato altro di Bologna, inadatto ai suoi brand e luoghi comuni – cultura underground, cibo, turismo – rivelando una città diversa, oscura e reale. A cura di Bebèrt Edizioni.

Introduce Alex Caselli.
Sarà presente l’autore Nader Ghazvinizadeh.

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