Antonio Méndez direttore, Dmitry Masleev pianoforte
OFBO - Orchestra Filarmonica di Bologna
Antonio Méndez direttore
Dmitry Masleev pianoforte
PROGRAMMA
S.Rachmaninov
Concerto per pianoforte e orchestra n.2 in do min op.18
J.Brahms
Sinfonia n.4 in mi minore, op.98
Three Letters from Sarajevo
Molti musicisti sarebbero felici con solo un frammento della carriera di Goran Bregovic.
Compositore contemporaneo, musicista tradizionale o rock star, non ha dovuto scegliere – ha combinato tutto per inventare una musica che è allo stesso tempo universale e assolutamente sua.
Cinque anni dopo l’album Champagne for Gypsies, Goran Bregovic torna con una nuova produzione incentrata sul tema della diversità religiosa e della coesistenza pacifica: “Three Letters from Sarajevo”, che uscirà con Universal il 6 ottobre 2017.
Bregovic porta in sé il melting pot che prova a raccontare nel nuovo album. «Io sono di Sarajevo, sono nato su una frontiera: l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani. Mio papà è cattolico, mia mamma è ortodossa, mia moglie è musulmana. E mi sento anche un po’ gitano, forse perché per mio padre, colonnello dell’esercito, era inaccettabile che facessi il musicista, un mestiere “da gitano”, come diceva lui».
È infatti la storia di Sarajevo con le sue tante credenze, identità, con i suoi complessi paradossi che ha ispirato il nuovo album di questo nativo di Sarajevo, Goran Bregovic. Per l’occasione all’album hanno partecipato voci meravigliose ed esplosive: Bebe, Riff Cohen, Rachid Taha, Asaf Avidan. Pochi musicisti sono riusciti a sviluppare un’arte così varia, che combina insieme una così grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità. Un pezzo di Bregovic può essere riconosciuto al primissimo ascolto e sembra sempre diretto al mondo intero, senza distinzione di razza, sesso, età e religione.
In concerto Goran Bregovic sarà accompagnato dalla Wedding and Funeral Orchestra, 19 elementi.
Rory Macdonald direttore, Alexander Kobrin pianoforte
OFBO - Orchestra Filarmonica di Bologna
Rory Macdonald direttore
Alexander Kobrin pianoforte
PROGRAMMA
W.A. Mozart
Concerto per pianoforte e orchestra n.23 in la magg, K488
G. Mahler
Sinfonia n.5 in do diesis minore
Balletto di San Pietroburgo
Musiche registrate di: Pyotr Ilyich Tchaikovsky
Coreografie: Marius Petipa
Balletto di San Pietroburgo
Classical Tradition
PROGRAMMA
Il lago dei cigni
Il lago dei cigni, oggi forse il balletto più famoso del mondo, continua a mantenere intatto tutto il suo fascino per l´atmosfera lunare che accompagna l´apparizione di Odette, per il doppio ruolo di Odette-Odile, cigno bianco e cigno nero, per l´eterna lotta fra il Bene e il Male. La trama, decisamente romantica, racconta la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio del malefico mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo amore, costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. La maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un giuramento d'amore. Il principe Sigfrid si imbatte nottetempo di Odette, se ne innamora e promette di salvarla. Ad una festa nella reggia di Sigfrid il mago presenta sua figlia che ha assunto le sembianze di Odette al principe che, convinto di trovarsi al cospetto della sua amata, le giura eterno amore. A quel punto Il mago rivela la vera identità della fanciulla e Odette, destinata alla morte, scompare nelle acque del lago. Sigfrid, disperato, decide di seguirla: è proprio questo suo gesto a rompere l'incantesimo consentendo ai due giovani innamorati di vivere per sempre felici. Un fiore all’occhiello per il Balletto di San Pietroburgo con le favolose e incantate musiche di P.I. Tchaikovsky e su coreografie di Marius Petipa.
Ingresso ridotto con Card Musei Metropolitani
Balletto Statale Russo
L’Ensemble Statale dei Cosacchi del Don è stato costituito nel 1985 ed è il principale complesso artistico professionale dei Cosacchi del Don in Russia. Per il notevole contributo allo sviluppo della cultura cosacca, nel 2000 ha assunto la designazione di Statale.
Dal 1994 il complesso effettua tournées di successo in Giappone, Francia, Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca.
L’Ensemble si è esibito nelle più prestigiose sale concertistiche di Mosca tra cui: “Rossija”, “Ciaikovskij”, Palazzo dei Congressi del Cremlino. Famosi Maestri della scena russa quali l’Artista Emerito delle Arti della Russia Grigorij Galperin, l’Artista Emerito della Russia Gennadij Minkh, l’Artista del Popolo della Russia il Prof. Anatolij Kvasov hanno collaborato con l’Ensemble.
La coreografa del complesso è Nonna Gepfner, artista di grande talento. Il repertorio del balletto annovera un grande numero di danze e musiche popolari cosacche, spiritose quadriglie e miniature danzanti. Ogni esibizione dell’Ensemble è uno spettacolo indimenticabile.
Ingresso ridotto per gli abbonati Card Musei metropolitani
Claudio Scimone (direttore), Ilya Gringolts (violino)
I SOLISTI VENETI
Claudio Scimone direttore
Ilya Gringolts violino
PROGRAMMA
W. A. Mozart
Sinfonia in sol minore, K 550
N. Campogrande
Divertimento per orchestra d’archi
N. Paganini
Concerto per violino e orchestra n. 1 in mi bemolle maggiore, op. 6
TONY HADLEY, ex leader degli Spandau Ballet, salirà sul palco accompagnato da una band di 6 musicisti.
Anthony Patrick Hadley nasce il 2 giugno 1960 a Islington, Londra. Inizialmente destinato agli studi in medicina, nel 1979 entra a far parte degli Spandau Ballet, con cui rimane per dieci anni, quando il gruppo si separa dopo la pubblicazione di HEART LIKE A SKY.
Dopo lo scioglimento Hadley comincia una carriera solista. Il programma prevede l’esecuzione del più celebre repertorio legato al periodo con gli Spandau Ballet.
Un film di Michael Nyman
Nel settembre 2010, la MN Productions ha pubblicato NYman with a Movie Camera, un lungometraggio 65 minuti ideato e diretto da Michael Nyman. Il film presenta una ricostruzione shot-by-shot della pellicola icona di Tziga Vertov, Man with a Movie Camera (L'uomo con la macchina da presa), sostituendo le sequenze originali con riprese realizzate dallo stesso Nyman nel corso degli ultimi due decenni.
Profondamente radicato nelle idee originali di Vertov sulla “percezione della verità”, il film è realizzato con un taglio attuale del film documentario sperimentale che si avvale della tecnica di collage cinematografico e propone in chiave contemporanea i precetti ideologici ed estetici propri di Tziga Vertov nella sua ricerca della massima “pulizia” del linguaggio cinematografico dall’ “influenza corruttrice” del dramma.
l precedente impegno di Nyman con un film di Vertov risale al 2003 quando ha composto la partitura originale per Man with a Movie Camera. L’incontro con il Maestro russo è stato fondamentale nella definizione della sperimentazione e dell’espressione estetica di Nyman con il mezzo del film e del documentario.
La realizzazione del progetto propone di sincronizzare la proiezione dei due film (di Nyman e di Vertov) contemporaneamente e fianco a fianco. Ogni pellicola viene proiettata su uno schermo separato di dimensione identica.
La proiezione è accompagnata da una performance dal vivo della partitura da parte della Michael Nyman Band.
La Fiòrchestra, formata dagli ex-allievi di Fiorenza Rosi, offrirà anche quest’anno un bellissimo concerto all’Auditorium Manzoni: dalla volontà di ricordare una straordinaria insegnante, perché i grandi maestri non sono molti e non si devono dimenticare, al desiderio di ritrovarsi e di ritrovarsi grazie alla musica, alla volontà di coinvolgere anche giovanissimi musicisti con cui condividere un’esperienza unica e speciale.
Oltre al concerto ci saranno altre interessanti iniziative a carattere musicale
Scoprile tutte sul sito di Idea Ginger
www.ideaginger.it/progetti/i-violini-tornano.html
Trovi i dettagli del progetto anche sulla pagina web dell’Associazione
www.cemi-fiorenzarosi.it
Al via in autunno il "Gigi D'Alessio Live Tour 2017", la nuova tournée teatrale di Gigi D'Alessio che torna on stage dopo l'avventura sul palco del 67° Festival di Sanremo e il successo dell'album "24.02.1967" (GGD Edizioni Srl/Sony Music) che ha debuttato alla posizione #3 della classifica degli album più venduti (FIMI), stazionando per settimane nelle posizioni alte della classifica stessa.
Per il nuovo tour, prodotto da Live Nation, Gigi ha scelto la dimensione magica del teatro per "abbracciare" idealmente il suo pubblico, in un'atmosfera intima e ricca di emozioni.
Durante i concerti D'Alessio ripercorrerà 25 anni di carriera, con le canzoni e le hit che hanno fatto cantare intere generazioni: "Non dirgli mai", "Il cammino dell'età", "Quanti amori", "Non mollare mai", "Un nuovo bacio", e tante altre ancora. Fino ad arrivare alle novità del suo ultimo progetto discografico "24.02.1967", uscito in occasione del suo 50° compleanno, dal singolo sanremese "La prima stella", a "T'innamori e poi", fino al singolo estivo "Benvenuto amore", tra i più suonati dalle radio italiane.
Ad affiancare Gigi sul palco una band con la quale il cantante ha ormai raggiunto una grande alchimia: Alfredo Golino alla batteria, Giorgio Savarese e Lorenzo Maffia alle tastiere, Roberto D'Aquino al basso, Maurizio Fiordiliso e Pippo Seno alle chitarre.
Presentato da Express Festival
Due giganti. E’ facile sottovalutare l’importanza di Matt Black e Jonathan More per la musica contemporanea (limitativo infatti parlare solo di quella elettronica). Ma da quando i due, più di trent’anni fa, decisero di unire le forze per dare la vita al progetto Coldcut più volte nell’arco di questi tre decenni si sono dimostrati dei veri e propri “game changer”. Lo sono stati ancora agli esordi, con quel remix di “Paid In Full” di Eric B & Rakim assolutamente geniale e pionieristico che ha il merito di aver consacrato – grazie al suo enorme successo – la dj culture in Europa, col suo uso strepitoso e visionario dei campionamenti, del taglia&cuci sonoro. Lo sono stati quando hanno dato vita al radio show Solid Steel, ancora adesso un inconfondibile marchio di qualità per tutto ciò che è avventura in musica. Lo sono stati quando hanno portati l’interazione tra video e musica a livelli mai visti prima costruendo assieme al collettivo di sviluppatori Camart – il software VJAMM (anno 1997: ben prima che software e digitale diventassero un ambiente comune e alla portata di tutti). Ma l’avventura che meglio racconta Black e More è quella targata Ninja Tune: label fieramente indipendente creata dai due nel 1990 per avere una piattaforma su cui esercitarsi stando lontani da ogni condizionamento delle major; a distanza di tutti questi anni, ancora oggi una delle etichette discografiche più riconoscibili e qualitative in circolazione, con uno spettro sonoro che parte dall’hip hop ma può estendersi fino alla house da un lato e fino al cantautorato elegante dall’altro, percorrendo spesso le strade del jazz, del funk e del soul.
Il rapper irlandese Rejjie Snow è cresciuto nel nord di Dublino e scrive rime da quando è solo un ragazzino. Dopo essersi trasferito in Georgia a diciassette anni per una borsa di studio di calcio, decide di concentrarsi sulla musica e produrre il suo primo lavoro “Rejovich”. Il suo stile surreale e la sua sfrontata eloquenza gli fanno raggiungere rapidamente oltre 6,4 milioni di ascolti. Due anni più tardi arriva “All Around the World” via Honeymoon, vero e proprio debutto internazionale. Prodotto da Cam O’bi (Chance the Rapper, Vic Mensa), il video ha per protagonista Lily-Rose Depp – figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis. “Blakkst Skn”, il suo secondo singolo, è stato prodotto da Kaytranada e Rae Morris via Honeymoon (US) / Hometown (UK). Il rapper irlandese che sta collezionando sold out in tutto il Regno Unito, ha da poco rilasciato il suo nuovo singolo “Virgo”. Prodotto dal vincitore del Grammy Award Rahki (Kendrick Lamar, Syd the Kid, Eminem), il brano, insieme a “Flexin (feat. Ebenezer)” e “Crooked Cops”, è contenuto nel tanto atteso album d’esordio “Dear Annie”, in uscita a fine anno. Il successo arriva nel 2015 con “All Around the World”, brano acclamato dalla critica – i-D, The Fader, Vogue, Billboard, Elle, e Nylon – e il cui video, con protagonista Lily-Rose Depp, ottiene oltre 1 milione di visualizzazioni su YouTube. In tour con Action Bronson, Kendrick Lamar, Flying Lotus, MF Doom e Ryan Hemsworth, tra i suoi fan si annoverano Madonna, Chloe Grace Moretz, A$AP Mob, Odd Future e Skepta
La Soffitta 2017
Incontro con il compositore è un nuovo progetto della Sezione Musica del Dipartimento delle Arti, nato da un’idea di Giuseppina La Face. Scopo dell’iniziativa è far meglio conoscere, attraverso l’incontro diretto, una serie di compositori che, con la loro opera, hanno dato un contributo significativo alle vicende e agli esiti estetici della musica contemporanea d’avanguardia degli ultimi trent’anni.
Il primo appuntamento è con Giorgio Battistelli, artista tra i più vitali e produttivi degli ultimi decenni, che ha concentrato la propria energia compositiva ed il proprio eclettismo del linguaggio soprattutto nella ricerca del teatro musicale.
Assieme all’autore, commenteranno itinerario artistico di Battistelli Anna Menichetti, docente del Conservatorio di Musica di Firenze, Gianluigi Mattietti, autore e critico musicale, docente di Storia della musica dell’Università di Cagliari e Aulon Naçi (Tirana).
L’incontro è gratuito e aperto alla cittadinanza.
Il leggendario gruppo rock californiano, punta di diamante del paisley underground, fa ritorno sulla scena musicale dopo 30 anni con un nuovo lavoro.
I Diaframma di Federico Fiumani, gruppo simbolo del rock italiano, presentano dal vivo il doppio album ” The Self Years, 1998 -2017″, un best che ripercorre gli ultimi 20 anni della loro carriera.
Il tour di sostegno a questa importante uscita discografica è denominato “Puttan Tour”.
“L’ Artista, a volte, preferise prostituirsi, è più sicuro”
F. Fiumani
Presentato da Antenna Music Factory e Locomotiv Club
“TREGUA 1997-2017 STELLE BUONE”, è il tour speciale di Cristina Donà dedicato al suo primo album, “Tregua”, per festeggiare 20 anni di splendida carriera. Venti anni fa, infatti, Cristina Donà emerse dal trasversale e ricco mondo della nuova musica milanese dei primi anni ‘90 portandosi nella voce una visione senza confini, solo orizzonti. Prima da sola, chitarra e voce, poi con altri artisti e quindi con Manuel Agnelli in casa a registrare provini: è così che arrivò “Tregua”, da lui magistralmente prodotto, che deflagrò nella scena musicale di quel periodo come una novità assoluta. Un esordio sorprendente destinato a diventare un punto di riferimento, e non solo al femminile, per il rock di matrice mediterranea, che fece sobbalzare pubblico, critica, colleghi, ottenendo i più prestigiosi riconoscimenti esistenti in Italia.
Otto album, centinaia di concerti in Italia e in Europa, sono il lascito di Cristina Donà alla musica in tante diverse versioni di se stessa, trasformista nella continuità: raramente si può applicare un’artista questa idea come con lei, anche grazie alle indimenticabili performance dal vivo. E’ così che Cristina ha dato vita ad un lungo e felice percorso artistico di cantautrice, che la distingue nel panorama musicale contemporaneo. Il repertorio del live legato a “Tregua” sarà completato dai brani simbolo della sua carriera ma, altro motivo d’interesse, da alcune cover di grandi artisti italiani e internazionali. E naturalmente sul palco ci saranno parte dei musicisti che accompagnarono Cristina in quel periodo, come Cristiano Calcagnile alla batteria (al quale sono affidati anche gli arrangiamenti di questo live) e Lorenzo Corti alla chitarra, coadiuvati da Danilo Gallo al basso e Gabriele Mitelli alla tromba.
Uno dei gruppi più eclettici della scena dance pop, scelti come opening act dei live italiani degli arcade fire.
Nel 2008 con il singolo ‘Blind’, miglior canzone dell’anno per Pitchfork, sconvolgono il dancefloor di fine anni ’00 e portano al successo l’intuizione di Butler: far incontrare la dance con il pop. Il cantante diventa un’icona transgender e vince il prestigioso Mercury Prize inglese.
Dopo lo straordinario successo del 2014 con ‘The Feast of The Broken Heart’, gli Hercules and Love Affair tornano a far parlare di sé con ‘Controller’, primo singolo estratto dal nuovo album ‘Omnion’, in uscita il prossimo 18 agosto, che segna il ritorno in grande stile di una delle band più controverse e amate d’America.
Aftershow a cura di WAWASHI dj (Hard Ton – International Deejay Gigolo Records) e BANDY BANDERAS dj
A tre anni di distanza dall’acclamato album del 2014 “Luminous”, i The Horrors fanno ritorno sulla scena musicale con “V”, il loro quinto, per l’appunto, album in studio, in uscita il 22 Settembre via Wolftone/Caroline International. Il disco, prodotto da Paul Epworth – già noto per le sue importanti collaborazioni con artisti del calibro di FKA Twigs, Lorde, Rihanna, Adele, London Grammar, Florence and the Machine, Coldplay, U2 e Paul McCartney – è stato anticipato da “Machine”, un singolo dall’andamento ossessivo, dark e industrial che mostra la band pronta a tornare sulla scena con rinnovata energia.
Joe Victor è uno dei gruppi più luminosi e talentuosi della scena indipendente italiana. Il suo sound è la tempesta perfetta tra una scrittura eclettica e l’energia del Foot stompin’ Rock and Roll.
I Joe Victor nascono suonando a Roma e pubblicano nel 2015 il loro primo album, “Blue Call Pink Riot”. Il sound della band è frutto dell’incontro del lato più spirituale del folk americano, del rock anni ’70 e del pop anni ’80. Il risultato è una musica “soulful”, il cui coinvolgimento emotivo esplode letteralmente durante i live, cercando, ad ogni concerto, di riscoprire l’essenza del rock & roll: la musica che si ribellava alle regole sociali ed intellettuali. I Joe Victor, non sono social, non sono sociali, non parlano di “noi”, raccontano di ciò che eravamo e che, forse, ritorniamo ad essere solo all’apice di un concerto.
Le influenze del gruppo sono, fra tanti, Blind Willie Johnson, Blind Willie McTell, Dave Van Ronk, Exuma, Frankie “Zeke” Hart, Skip Spence, Beach Boys, Simon & Garfunkel e James Brown.
La cantautrice e compositrice americana Julia Holter
arriva in Italia a Dicembre con il suo nuovo lavoro, “In The Same Room”. L’album, che fa parte del progetto “Documents” della Domino Records, è stato registrato nei Rak Studios di Londra dalla Holter e la sua band a pochi giorni di distanza dal suo concerto al Green Man in Galles.