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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 16 min 43 sec fa

DocUnder 30

Mer, 12/09/2015 - 13:20

festival di giovani autori di cinema documentario | IX edizione

La IX edizione di DocUnder 30 è composta da 11 film in concorso, 2 sezioni competitive, 2 laboratori, 2 proiezioni speciali, 2 collaborazioni internazionali, 5 giurie con 5 premi, e per il pubblico il Premio Critica in MOVimento.

Ideato e realizzato da D.E-R Documentaristi Emilia-Romagna con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia- Romagna.

Esterina

Mer, 12/09/2015 - 11:16

Dio ti salvi. Presentazione del disco con live set acustico

http://www.esterina.it/

Dove tornano le nuvole bianche

Mer, 12/09/2015 - 11:14

Viaggio in bicicletta nell'Abruzzo abbandonato, un libro di Ezio Colanzi

Remo Rapino ne parla con l'autore.

Una bicicletta e chi la conduce: il diario di un viaggio insolito per settecento chilometri di sentieri e mulattiere attraverso l'Abruzzo abbandonato. Ezio Colanzi attraversa i luoghi dimenticati, racconta delle persone che li abitano e di quelli che periodicamente tornano a viverli.
L'autore proietta le immagini di un piccolo mondo di storie vive e incandescenti, dove emergono biografie impensate. Storie che risplendono - attraverso le parole del libro - di un'umanità profonda e dimenticata. Un viaggio emozionante e intimo fatto di incontri inaspettati e sinceri come le montagne d'Abruzzo. La presenza di chi li attraversa e ne scrive è una collaborazione reale alla riscoperta. L'autore è allora anche soggetto e materia di questo libro e impone un ribaltamento prospettico cui è impossibile sottrarsi. Custode di un'eredità da raccogliere, diffondere e di cui interpretare il profondo messaggio.
 

La scuola statale è ancora pubblica?

Mer, 12/09/2015 - 11:13

incontro in occasione della pubblicazione del dossier della rivista "Gli asini"

Partecipano
Fernanda Vaccari, dirigente scolastico Istituto comprensivo Vado-Monzuno aderente alla rete "Senza zaino"
Francesco Codello, dirigente scolastico e membro della "Rete per l'educazione libertaria"
Giovanni Cocchi, insegnante, Comitato Legge di iniziativa popolare per una buona scuola per la Repubblica

Coordina
Mauro Boarelli, rivista "Gli asini"

Da nord a sud, dal centro alle periferie, dalle metropoli alle province, secondo meccanismi simili ed esiti inevitabilmente differenti, quello che si osserva in tutte le istituzioni e i servizi dello Stato è un progressivo svuotamento della loro funzione pubblica, ovvero dello scopo per cui sono stati pensati: garantire effettivamente e non solo formalmente e giuridicamente la distribuzione più equa possibile, in prospettiva universalistica, delle possibilità, delle risorse, dei beni materiali e culturali, nonché la rimozione degli ostacoli che, come recita l’articolo più bello della nostra Costituzione, “limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Il dossier della rivista "Gli asini" si interroga intorno a questi temi e alle possibili alternative.

http://www.asinoedizioni.it/

Kommunisten

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Francia/2014) di Jean-Marie Straub (70')

"Un film composto da un dialogo estratto da Le Temps du Mépris di Malraux (1935) e ispirato probabilmente da Die Prüfung, romanzo semi-biografico di Willi Bredel, scrittore comunista tedesco, arrestato da Hitler e sbattuto in un campo di concentramento. Straub mantiene la parte dell'interrogatorio (è lui l'inquisitore fuoricampo). Il risultato è una magnifica quanto feroce disamina del Novecento, il cui giudizio finale viene lasciato a Danièle Huillet, con quel 'Neue Welt?' hölderliniano che chiude Peccato nero e - insieme - questo film. Il mondo, per Straub, non se la passa bene. Questo film è allora forse una preghiera laica per un'utopia comunista, sempre a venire". (Rinaldo Censi)
Anteprima in collaborazione con Boudu

Touki Bouki– - Il viaggio della iena

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Touki Bouki, Senegal/1973) di Djibril Diop Mambéty (110')

Mory decide di abbandonare la sua vita di pastore e gira per la città a cavallo di una vecchia moto. Anta, studentessa universitaria, è in rottura con l'immagine della donna tradizionale. Entrambi sognano di scappare da Dakar per raggiungere via mare Parigi. "Touki Bouki è un film profetico. Il suo ritratto della società senegalese del 1973 non è molto diverso dalla realtà di oggi, quando centinaia di giovani muoiono ogni giorno nello stretto di Gibilterra cercando di raggiungere l'Europa" (Souleymane Cissé).

Restaurato da World Cinema Foundation e Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata.

precede
IL CARRETTIERE
(Borom Sarret, Senegal/1963) di Ousmane Sembène (22')

Primo cortometraggio di Ousmane Sembène, il ‘padre del cinema africano', capace di dare voce al suo popolo "trasformando la macchina da presa in un'arma contro l'oppressione, l'ipocrisia e la corruzione" (Samba Gadjigo). La storia di un umile carrettiere di Dakar a cui il carretto viene sequestrato, privandolo dell'unica fonte di guadagno, è un atto di denuncia delle condizioni di miseria della popolazione senegalese. Premio per l'opera prima al Festival di Tours nel 1963.

Restaurato da World Cinema Foundation in collaborazione con INA presso Laboratoires Éclair e L'Immagine Ritrovata.

Manila in the Claws of Light

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Maynila sa kuko ng liwanag, Filippine/1975) di Lino Brocka (124')

Capolavoro filippino, fu presentato a Cannes nel 1978: "Secondo alcuni si trattava di un film ‘sporco', a ennesima riprova del fatto che un'opera nata nelle fogne può contenere tanta passione da sconfinare nella tragedia" (Pierre Rissient). Serge Daney scorge in Brocka "qualcosa di pasoliniano: il rispetto per la cultura ‘bassa', l'emozione di fronte alla bellezza dei corpi, la volontà di sezionare per quanto possibile il legame sociale di cui questi corpi sono l'emblema. Brocka ama invischiare i suoi personaggi nelle trappole della messa in scena, non distoglie lo sguardo quando sono travolti dall'emozione. Essi finiscono con le spalle al muro, e noi con loro".

Restaurato da World Cinema Foundation e Film Development Council delle Filippine presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata.

Ostia

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Italia/1970) di Sergio Citti (105'). Introduce padre Virgilio Fantuzzi

Dopo essere stato il ‘lessico vivente' dei romanzi romani, Sergio Citti esordisce nella regia con una storia scritta con Pasolini (che ha curato anche la supervisione del film), e di vigorosa originalità narrativa e stilistica. Ambientato alla fine degli anni Sessanta in una Ostia ormai oggi scomparsa, l'ambiguo e torbido rapporto fra due fratelli del sottoproletariato della provincia romana (interpretati da Laurent Terzieff e Franco Citti) viene sconvolto dal loro incontro con una donna misteriosa. Un'atmosfera da fiaba arcaica e nera avvolge "un'affabulazione nata da esperienze profonde atroci dell'autore" (Pier Paolo Pasolini).

Introduce padre Virgilio Fantuzzi

Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale

Rumori fuori scena

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Noises Off, USA/1992) di Peter Bogdanovich (101')

Michael Caine è un regista inglese che porta a Broadway una sua commedia farsesca di gran successo in patria: tra misunderstanding culturali, intemperanze degli attori e un concatenarsi di sfortunati eventi, ogni rappresentazione finisce per andare a rotoli. La pièce di partenza è divertente e il film le rende un buon servizio, ma per Bogdanovich si tratta soprattutto di competente gestione dell'ordinario. (pcris)

Vecchia America –Director's cut

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Nickelodeon, GB-USA/1976) di Peter Bogdanovich (121')

Ritorno alle origini: Bogdanovich promette di farci vedere quel che accadde "prima che Rhett baciasse Scarlett, prima che Laurel incontrasse Hardy". Ovvero la nascita del cinema americano secondo storia e leggenda, tra registi per caso, troupe improvvisate e biglietti di sale sgangherate (i nickelodeon) a cinque centesimi l'uno. Racconto allegro, concitato, basato su memorie di set rubate a Walsh e Ford, affollato di citazioni slapstick e di attori in buona forma (Ryan O'Neal, Burt Reynolds). Non si evita l'effetto parata, ma il finale s'impenna nella sconsolata visione collettiva di Nascita di una nazione: non è più tempo di simpatici dilettanti, ora la storia comincia davvero. (pcris)

…E tutti risero

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(They All Laughed, USA/1981) di Peter Bogdanovich (115')

Un capolavoro della commedia americana, che dà al genere nuova fraganza, lo apre al plein air, a divagazioni persino truffautiane: il cinema classico vi è diventato ormai una saggezza nel sangue. Anche la Manhattan di Bogdanovich risuona sommessa dei motivi di Gershwin, tutti affidati alla voce di Sinatra. Nel tourbillon della città dove ci si incontra e ci si sfiora, ci si perde e riperde di vista, ci si riscalda e ci si separa, Ben Gazzara e Audrey Hepburn fermano il tempo, per una notte almeno. Intorno, tra serene vie alberate che sembrano ancora quelle di Colazione da Tiffany, ciascuno ha occhi solo per l'oggetto del suo desiderio, e la più desiderata è una ragazza bionda dalla gonna di seta bianca. Lei era Dorothy Stratten, che s'innamorò riamata del suo regista, e venne uccisa dall'ex marito folle di gelosia. Il film, così lieve e amorevole, uscì listato a lutto. (pcris)

12 dicembre

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Italia/1972) di Giovanni Bonfanti e Pier Paolo Pasolini (non accreditato) (104')

"È stato il momento in cui, più di tutti, siamo andati vicini alla perdita della democrazia formale in Italia". Con queste parole Pasolini si riferiva alla strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969. Un collettivo di Lotta Continua volle realizzare un film di denuncia e trovò un inatteso interlocutore in Pasolini. Lo scrittore-regista apprezzava molti aspetti della militanza di Lotta Continua e così, anche sulla base di un progetto iniziale di Goffredo Fofi, pensò a un film che costituisse una sorta di viaggio politico e antropologico nell'Italia dei primi anni Settanta, incentrato su alcuni episodi emblematici delle trasformazioni che stavano avvenendo nel corpo del paese. (Roberto Chiesi)

Precede un incontro con Italo Moscati e Maurizio Ponzi, durante il quale sarà presentato il libro del primo, Pier Paolo Pasolini, vivere e sopravvivere (Lindau, 2015).

Metamorfosi animate

Mer, 12/09/2015 - 10:51

Selezione di cortometraggi (Canada, 2000-2012) di Theodore Ushev (60')

Per il secondo anno, Schermi e Lavagne promuove una serie di appuntamenti con autori rappresentativi dell'animazione contemporanea. Theodore Ushev, bulgaro di nascita e canadese d'adozione, ha iniziato a lavorare presso il National Film Board of Canada, realizzando film che hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Attualmente insegna in diversi laboratori e università e collabora con artisti come David Gilmour e Xavier Dolan. Tra i corti in programma, Tzaritza, in cui una bimba trova una conchiglia magica su una spiaggia, Lipsett Diaries, omaggio al cineasta canadese Arthur Lipsett, Joda, in cui l'autore difende il regista iraniano Jafar Panahi.

Al termine incontro con Theodore Ushev
Animazione. Dai 13 anni in su

Mamma Roma

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Italia/1962) di Pier Paolo Pasolini (105')

Nell'opera letteraria di Pasolini, le madri sono spesso ferali divinità incombenti sul destino dei figli. Non fa eccezione Mamma Roma, ex prostituta che sogna per il figlio adolescente Ettore un avvenire conformista e piccolo-borghese. Senza accorgersene, lo spinge verso l'infelicità e la morte. Uno dei nodi drammatici più intensi del film è il contrasto, anche fisico, fra la vitalità irruenta e sanguigna di una grande Anna Magnani e l'apatia opaca del non attore Ettore Garofolo. Dietro la tragedia di madre e figlio, il film descrive i primi segni della trasformazione di un paese che sta perdendo e corrompendo i suoi caratteri originari. (rch)

Accattone

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Italia/1961) di Pier Paolo Pasolini (116')

"È in questo momento che io mi sono affacciato a guardare quello che succedeva dentro l'anima di un sottoproletario della periferia romana (insisto a dire che non si tratta di una eccezione ma di un caso tipico di almeno metà Italia): e vi ho riconosciuto tutti gli antichi mali (e tutto l'antico, innocente bene della pura vita). Non potevo che constatare: la sua miseria materiale e morale, la sua feroce e inutile ironia, la sua ansia sbandata e ossessa, la sua pigrizia sprezzante, la sua sensualità senza ideali, e, insieme a tutto questo, il suo atavico, superstizioso cattolicesimo di pagano" (Pier Paolo Pasolini). L'esordio alla regia di Pasolini, con Franco Citti nel ruolo di Accattone. "Il film intero si regge su questo personaggio bellissimo, profondamente sentito, felicemente espresso in tutta la sua complessità" (Alberto Moravia).

One Day Since Yesterday. Peter Bogdanovich & the Lost American Film

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(USA/2014) di Bill Teck (120')

Un documentario, presentato a Venezia 2014, sulla personalità e la carriera di Peter Bogdanovich. Il ragazzo d'oro del cinema americano anni Settanta, baciato dal successo d'un formidabile tris (L'ultimo spettacolo, Ma papà ti manda sola?, Paper Moon), celebre per la sua audacia e arroganza, poi abbattuto dalla tragedia personale che accompagnò ...E tutti risero. Alla storia di questo maltrattato e poi riabilitato capolavoro è soprattutto dedicato il film di Bill Teck, all'amore di Bogdanovich per la sua attrice (ex ragazza Playboy) Dorothy Stratten, all'oscura sopravvivenza personale e professionale dopo la morte di lei. Del ‘cinema americano perduto', come da titolo, non si parla poi molto; ma il film è un appassionante ritratto privato di Bogdanovich, ragazzo perduto della generazione dei movie brats. (pcris)

In attesa di conferma

The Lesson | – Scuola di vita

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Urok, Bulgaria-Grecia/2015) di Kristina Grozeva e Petar Valchanov (105'). Introducono Barbara Forni e Andrea Romeo

Dopo alcuni corti apprezzati in vari festival internazionali, Kristina Grozeva e Petar Valchanov debuttano nel lungometraggio agganciandosi perfettamente al tema della crisi economica. Protagonista è Nadezhda, giovane docente di una scuola vicino a Sofia. I valori di civiltà e onestà che tenta d'insegnare ai suoi studenti entrano in contrasto con la sua vita privata quando d'improvviso si trova afflitta dai debiti. "Echi di Jean-Pierre e Luc Dardenne (in particolare Rosetta) e tracce di Robert Bresson in un film che talvolta raggiunge livelli di realismo estremo" (Variety)
Introducono Barbara Forni (Parlamento Europeo) e Andrea Romeo (I Wonder Pictures)

Il Premio Lux sostiene il cinema europeo come efficace veicolo per animare il dibattito e la riflessione sull'Europa. Come ogni anno tre titoli in competizione: oltre a The Lesson,  Mediterranea di Jonas Carpignano e Mustang di Deniz Gamze Ergüven.

Serata promossa da Parlamento Europeo - Ufficio di Informazione a Milano, in collaborazione con i servizi Europe Direct dell'Assemblea legislativa Emilia-Romagna e del Comune di Bologna e con I Wonder Pictures

Dietro la maschera

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(Mask, USA/1985) di Peter Bogdanovich (120')

Bogdanovich maneggia con massima cura figure e luoghi del melodramma. Un ragazzo soffre d'una rara malattia che ne ha ingigantito e deformato testa e volto (un Elephant Man nel sole crudo della California anni Ottanta). Ha una madre sbandata che fuma, beve e scorrazza in moto con i bikers, ma riesce nel miracolo di donare al figlio una breve vita felice, circondata da amici bizzarri e sinceri. Il film produce autentica commozione, Cher è davvero notevole, il topos ‘sfigurato s'innamora della cieca' accolto e risolto con sensibilità moderna. (pcris)

The Walk – 3D

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(USA/2015) di Robert Zemeckis (100')

Da una storia vera, per quanto straordinaria. Nel 1974, il funambolo francese Philippe Petit compie la sua esibizione più grandiosa e il suo sogno più ambizioso: camminare su un filo teso a 417 metri d'altezza tra le Twin Towers di New York, da poco inaugurate. Senza autorizzazione, senza protezione. Cuore del film è il racconto dell'impresa: l'organizzazione del 'colpo', l'incursione nelle Torri, l'esecuzione. Un gesto artistico estremo, poetico e irripetibile, capace di "dare un'anima" ai grattacieli. La vertigine dello sguardo che domina la città dall'alto è tanto più profonda in quanto rimanda ai tragici eventi dell'11 settembre. Ma negando la caduta, The Walk rappresenta per il cinema americano "il saluto al proprio trauma" (Roy Menarini). (aa)

Sherlock Jr. La palla n° 13

Mer, 12/09/2015 - 10:51

(USA/1924) di Buster Keaton (45'), segue UNA SETTIMANA (One Week, USA/1920) di Buster Keaton e Eddie Cline (25')

LA PALLA N° 13
(Sherlock Jr., USA/1924) di Buster Keaton (45')
Sherlock Jr. segna l'inizio del dibattito sul carattere surrealista dei film di Buster Keaton. Nel 1924, René Clair scrisse che per il "pubblico surrealista" Sherlock Jr. rappresentava un modello paragonabile a ciò che per il teatro aveva rappresentato Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello. L'uso che Keaton faceva del sogno e dei raccordi - di cui andò sempre molto fiero - fu definito rivoluzionario da Antonin Artaud e Robert Aron, che sottolineò come il surrealismo di Keaton fosse "superiore" a quello di Man Ray e Luis Buñuel, poiché Keaton era riuscito a conquistare la libertà espressiva rispettando le regole del cinema narrativo. (Cecilia Cenciarelli)

UNA SETTIMANA
(One Week, USA/1920) di Buster Keaton e Eddie Cline (25')
Il primo capolavoro di Keaton e uno dei migliori cortometraggi della storia del cinema. Dopo soli quindici film interpretati in tandem con Roscoe 'Fatty' Arbuckle tra il 1917 e il 1920, lo stile visivo, il raffinato senso della comicità, la straordinaria inventiva e l'istinto d'attore di Keaton sembrano aver già raggiunto la perfezione. (Cecilia Cenciarelli)

Restaurati nel 2015 da Cineteca di Bologna e Cohen Film Collection presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata. Con le musiche composte e dirette da Timothy Brock ed eseguite dall'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna registrate in occasione del Cinema Ritrovato 2015.

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