His Clancyness + Wolther Goes Stranger + Qlowski live
Una notte memorabile in compagnia dei DJs che vi fanno ballare nelle serate al Covo. Tutta la musica rock che volete ballare e tre live per un inizio 2016 devastante!
live
His Clancyness (ITA - alt pop - Fat Cat)
His Clancyness è una band formata da Jonathan Clancy, Jacopo Borazzo, Giulia Mazza e Nico Pasquini. L’album d’esordio, Vicious, è un album denso, pieno di dettagli nella musica e nelle parole, svariati livelli che si sovrappongono e si compenetrano, post-punk e metriche kraut, glam mischiato al cantautorato folk e al noise. La band ha portato il disco in giro per il mondo con oltre 160 concerti in Europa e Stati Uniti e partecipando a festival come SXSW, The Great Escape, All Tomorrow's Parties, Le Guess Who?, Eurosonic.
Nel 2016 la band pubblicherà il suo secondo album appena registrato a Bristol negli Invada Studios e a Leeds ai Suburban Home Studios.
+ Wolther Goes Stranger (ITA - electropop - La Barberia)
Già da qualche tempo non è più il progetto solista di Luca Mazzieri (A Classic Education): Massimo Colucci e Linda Brusiani sono le altre due teste di questo progetto electropop elegante, trascinante, da ballare.
+ Qlowski (ITA - postpunkpop)
Quattro ragazzi, tra Lugo e Bologna, dall'attitudine surf rock e il suono che si muove tra indie pop e post punk.
aftershow
gate 1 & gate 2
COVO CLUB ALL STARS DJSET
I vostri dj preferiti in una selezione di rock'n'roll che difficilmente vi permetterà di riposare un attimo!
con Barbara Cattaneo e Davide Nesti
La fotografia al collodio umido, dimostrazioni e riflessioni da Pietro Poppi ad oggi.
Incontro nell'ambito della mostra Pietro Poppi e la Fotografia dell'Emilia.
Contemporary Art Fair 2016
SetUp 2016 si presenta con le sue gallerie aderenti, un programma culturale rinnovato, gli eventi dedicati ad ogni tipologia di pubblico, dai VIP ai Bambini, nonché gli Special Project d’eccezione e i prestigiosi premi, e si propone nuovamente nella veste di contenitore e promotore di nuove tendenze artistiche e culturali contemporanee, che confluiranno in una quarta edizione, non solo vetrina dell’arte contemporanea nella settimana bolognese ad essa dedicata, ma anche fucina creativa di nuove proposte e stimoli culturali, sempre attuali e di grande interesse.
Mantenendo l’abituale format che punta sulla partecipazione di progetti curatoriali concepiti da un curatore under 35 in tandem con almeno un artista under 35, è stato chiesto a espositori, curatori e critici di presentare la complessità espressiva dei tempi contemporanei per capire come impostare il domani, essendo l’orientamento una facoltà imprescindibile che rende possibile la piena espressione dell'identità di una persona rispetto alla realtà in cui vive
Tra le novità di questa edizione una menzione speciale va al progetto Drawing the world – Focus Santander, a cura di Mónica Álvarez Careaga, pensato e realizzato proprio per SetUp Contemporary Art Fair, con il sostegno del governo della Cantabria e della città di Santander, punto di interesse privilegiato per l'arte contemporanea spagnola e internazionale, che presenta un ricco tessuto di gallerie d’arte che quest’anno verranno rappresentate a SetUp da quattro eccellenze: José dela Fuente, Creative Space Alexandra, Siboney e Estela Docal.
SetUp Contemporary Art Fair durante i tre giorni della manifestazione organizza una programmazione di eventi con talk, tavole rotonde, presentazioni editoriali e performance per attivare il dialogo culturale attraverso il punto di vista e le esperienze di professionisti. Ogni anno il tema della manifestazione guida gli interventi. Il tema di SetUp 2016 è l’orientamento. Il programma culturale 2016 è curato da Algoritmo Festival, la Rassegna Performativa da Giovanni Gaggia per Sponge Arte Contemporanea.
Inaugurazione 28 Gennaio 2016 su invito
Orari:
29 e 30 Gennaio 2016 – dalle ore 17.00 alle 01.00
31 Gennaio 2016, dalle ore 12.00 alle 22.00
il teatro, la danza e Altre Velocità 2005 – 2015
A dieci anni dalla fondazione di Altre Velocità costruiamo un momento di incontro che sia occasione di riflessione sul teatro degli ultimi 10/15 anni, un arco di tempo che ha visto nascere in Italia e nel territorio emiliano-romagnolo diverse esperienze artistiche. Invitiamo artisti, compagnie, webzine, critici, festival e operatori che come noi compiono 10 anni a portare la propria testimonianza per confrontarci su questo ultimo pezzo di “presente permanente”, per capire cosa è successo (e cosa non è successo). «Ancora tu! Ma non dovevamo vederci più?» cantava Battisti. Eppure siamo quasi tutti ancora qui con il teatro, con la danza e la critica, forse residuali, certamente minoritari, eppure presenti.
Compiono 10 anni (o giù di lì) e presentano i loro interventi:
Compagnie e artisti: Michele Bandini/Spazio Zut, Berardi/Casolari, Alessandro Carboni, Città di Ebla, Silvia Costa, Fagarazzi & Zuffellato, Fibre Parallele, gli Omini, gruppo nanou, Menoventi, Muta Imago, Orthographe, Punta Corsara, Reggimento Carri/Roberto Corradino, Teatro dei Venti, Paola Villani.
Operatori e festival: Edoardo Donatini/Contemporanea Festival, Gianluca Cheli/Kilowatt Festival, Roberta Nicolai/Teatri di Vetro, Pietro Valenti/Emilia Romagna Teatro Fondazione, Giancarlo Cauteruccio/Zoom Festival.
Critici, studiosi e testate: fattiditeatro, Tihana Maravic, Il Tamburo di Kattrin, Teatro e Critica.
Saluti istituzionali: Davide Conte – Assessore Cultura e rapporti con l'Università del Comune di Bologna.
Saranno presenti altresì artisti, docenti, studiosi, organizzatori. Elenco completo su www.altrevelocita.it
Ancora tu! è a cura di Lorenzo Donati, Agnese Doria, Alex Giuzio, Rodolfo Sacchettini, Serena Terranova. Con Valentina Bertolino, Francesca Bini, Francesco Brusa, Alessandra Cava, Lucia Oliva, Matteo Vallorani.
Disegno di Brochendors Brothers.
Con il patrocinio del Comune di Bologna.
Vito Mancuso presenta il suo nuovo libro, in conversazione con Ivano Dionigi
Nelle pagine ambiziose di questo libro, Vito Mancuso conduce il lettore in un viaggio tra le problematiche raffigurazioni della divinità che nei secoli hanno accompagnato la nostra storia. E con coraggio ci sfida a liberarci dall'immagine tradizionale del Padre onnipotente assiso nell'alto dei cieli che ci viene ancora offerta da una Chiesa cattolica che sembra aver modificato il suo linguaggio ma non la sua rigida dottrina.
L'incontro fa parte della rassegna Le voci dei libri organizzata in collaborazione con librerie.coop.
cerimonia di presentazione della donazione
Incontro promosso in occasione della donazione dell’archivio teatrale del noto attore bolognese
Programma
Intervengono:
Laura Mariani - docente di Storia dell’Attore, Università di Bologna
Luigi Lepri - cultore del dialetto bolognese
video sulla realizzazione della scultura che l’artista Andreco ha realizzato per i festeggiamenti di capodanno della città di Bologna: il Vecchione di Bologna 2015
La scultura è stata realizzata da Andreco in collaborazione con l’Associazione Carnevalesca I Volponi, un gruppo di artigiani che da dieci anni è incaricato dal Comune di Bologna per la realizzazione del vecchione assieme ad artisti che ogni anno vengono selezionati per progettarlo. Per la realizzazione della scultura si passa da varie fasi costruttive sinora mai mostrate al pubblico.
La scultura è stata bruciata in Piazza Maggiore a Bologna allo scoccar del primo gennaio 2015 di fronte a ventimila persone. Il video oltre a svelare e a rendere omaggio alla maestria degli artigiani vuole ricordare il concetto di fondo del lavoro “Più forti dei Guai” opera effimera che si consuma nel fuoco, di cui rimane come testimonianza l’idea che l’ha generata.
Il video documenta anche la performance che poco prima della mezzanotte è stata mesa in scena da amici artisti di Andreco che dopo una piccola parata rituale ognuno brucia una sua opera d’arte, un disegno originale realizzato su una bandiera.
Angelo Varni e Marco Marozzi dialogano con Luciano Vandelli
Letture a cura di Anna Maria Ferracani.
"Oscillava. Questa volta ne era sicuro": tutti i racconti qui riuniti prendono avvio da queste parole, riferendosi di volta in volta a situazioni, figure, epoche, ambienti diversi... A oscillare sono oggetti assai vari (ora una foglia, ora la lancetta di uno strumento, oppure una goccia, una fune, o la piuma di un uccello...); e diversi sono coloro che concentrano la loro attenzione su quel movimento, su quel sussulto, su quel sobbalzo; traendone una multiforme serie di considerazioni e conseguenze. Così, in queste storie, possiamo passare dalle ostili solitudini di un bosco alle gravose responsabilità di una cabina di pilotaggio, dagli imbarazzi di un lettino da psicanalista alle fatiche di una spedizione in Terrasanta: incontrando personaggi marginali o dominanti, frustrati o supponenti, ma tutti seguiti con indulgente ironia. Un raffinato esercizio di stile dalla penna di un giurista atipico.
live
Pasquale Pettrone Piano
Luigi Vitale Vibrafono
Timoteo Eronia Contrabbasso
Leica Lounge
Incontro con il fotografo
(Ita\2013, 66') di Marco Mello, Giuni Ligabue e Marco Raffaini
Italiani veri ci porta all’interno di un viaggio nello straordinario successo della canzone italiana nei paesi dell’ex-URSS negli ultimi 50 anni. La musica italiana rappresentava allora una vera e propria finestra sul libero Occidente e poteva essere ascoltata senza censure, a differenza di quanto avveniva con i maggiori gruppi rock inglesi e USA. La narrazione parte dall’inizio degli anni ’60 fino ad arrivare ai giorni nostri.
(Ita\2014, 94') di Leonardo Guerra Seràgnoli
Su un bellissimo yacht in mezzo al mediterraneo una donna giapponese ha quattro giorni di tempo per stare con suo figlio, dopo di che non potrà più vederlo per undici anni. Quattro giorni per recuperare il legame con lui, prima di lasciarlo di nuovo, troppo a lungo. Quattro giorni da trascorrere sullo yacht della facoltosa famiglia del padre del piccolo Ken, sotto lo sguardo vigile e invadente dell’equipaggio.
(Nor/2015, 75' ) di Arne Lindtner Næss | Un film nello zaino
Casper ed Emma non vedono l'ora di festeggiare il Natale insieme, ma non è ancora arrivata la neve! Emma decide di scrivere a Babbo Natale, per chiedere il suo aiuto.
Nell'attesa che arrivi la ricorrenza del Natale, i due piccoli sono incuriositi dalle belle tradizioni legate a questa festività. All'asilo imparano le canzoni natalizie e a realizzare le decorazioni. Anche la loro cagnolina sta vivendo un momento particolare, in attesa che nascano i suoi cuccioli!
XX Edizione della selezione internazionale di film per bambine e bambini ragazze e ragazzi
a cura dell’Associazione Gli anni in tasca.
Dai 4 anni.
(Italia/1973) di Sergio Citti (93')
"Sergio Citti crede solo, come personaggi, negli uomini e nelle donne che non credono, come lui: e che quindi vivono nel mondo come in una ridicola mascherata, o in un deserto, o, appunto, in una città crollata o crollante. Roma intorno è un nulla chimerico e spregevole. I personaggi vi si muovono sapendolo. Non si aspettano assolutamente ‘niente' dalla società. Si arrangiano come possono, prendono dalla vita quello che riescono. È il loro pessimismo assoluto e totale che consente loro di essere allegri. Proprio come Sergio Citti" (Pier Paolo Pasolini).
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale
L'evento è parte di: Integrale Pasolini. Parte II: periferie del mondo
Amore e Furto Tour 2016
Francesco De Gregori porta il suo nuovo Amore e Furto Tour 2016 al Teatro EuropAuditorium venerdì 1 aprile.Durante il concerto l’artista presenterà, oltre ai suoi più grandi successi, il suo ultimo disco “De Gregori canta Bob Dylan – Amore e Furto” già certificato disco d’oro.
Prodotto da Guido Guglielminetti, “De Gregori canta Bob Dylan – Amore e Furto” è un album in cui Francesco De Gregori traduce e interpreta, con amore e rispetto, 11 canzoni di Bob Dylan: “Un angioletto come te” (“Sweetheart like you”), “Servire qualcuno” (“Gotta serve somebody”), “Non dirle che non è così” (“If you see her, say hello”), “Via della Povertà” (“Desolation row”), “Come il giorno” (“I shall be released”), “Mondo politico” (“Political world”), “Non è buio ancora” (“Not dark yet”), “Acido seminterrato” (“Subterranean homesick blues”), “Una serie di sogni” (“Series of dreams”), “Tweedle Dum & Tweedle Dee” (“Tweedle Dee & Tweedle Dum”), “Dignità” (“Dignity”).
presentazione del volume a cura di Andrea Bacchi, Francesca Mambelli, Elisabetta Sambo
Il libro presenta i risultati dello studio della sezione natura morta della Fototeca Zeri. Costituita da oltre 14.400 fotografie di dipinti dal XVI al XIX secolo, rappresenta la maggiore raccolta fotografica esistente al mondo su questo genere pittorico, imprescindibile punto di riferimento per gli studi storico artistici.
Vengono indagate la storia, la formazione, le caratteristiche di questa straordinaria raccolta e il decisivo contributo di Federico Zeri agli studi sulla natura morta.
Intervengono:
Giusella Finocchiaro - Presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Andrea Bacchi - Direttore Fondazione Federico Zeri
Marco Carminati - Il Sole 24 Ore
(Italia/1995) di Daniele Ciprì e Franco Maresco (95')
"I film di Ciprì e Maresco mostrano che la presunta forza iconoclasta dei loro autori è tutt'altro che un semplice caricare a testa bassa. Al contrario, è una narrazione vasta e coerente (come può fare solo chi si è a lungo interrogato sulla storia della nostra cultura), ‘violenta e antipsicologica' (il violento, monolitico indagare il ceppo umano tutto intero che fu di Beckett, di Kafka, e prima ancora di Shakespeare)" (Nicola Lagioia). Come nei precedenti sketch di Cinico Tv, la Palermo del primo lungometraggio di Ciprì e Maresco è una terra desolata in cui si muove un'umanità lunare e abbrutita. Il genocidio culturale prefigurato da Pasolini si è compiuto.
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale
L'evento è parte di: Integrale Pasolini. Parte II: periferie del mondo
(Fenggui lai de ren, Taiwan/1983)di Hou Hsiao-hsien (99’)
Il quarto film di Hou Hsiao-hsien, autore di punta del nuovo cinema taiwanese, è il primo ad arrivare in Occidente grazie ad Olivier Assayas, all'epoca critico per i "Cahiers di Cinéma", che favorì la sua partecipazione al Festival des 3 Continents, dove si aggiudicò il Gran Prix. Nostalgico racconto di formazione d'ispirazione autobiografica, narra di quattro giovani che dal paese d'origine si trasferiscono in città per cercare lavoro, riflettendo sulle "lacerazioni identitarie prodotte dalla situazione storico-politica dell'isola e sul suo passato rurale" (Marco Dalla Gassa). In una scena i protagonisti entrano in un cinema dove si proietta Rocco e i suoi fratelli - allusione alle risonanze tematiche tra i due film.
Copia restaurata da Cinémathèque Royale
L'evento è parte di: Integrale Pasolini. Parte II: periferie del mondo
(Italia/1976) di Ettore Scola (115')
Uno sguardo cinico sull'altra faccia della società del benessere: la vita in una baraccopoli alla periferia di Roma dispoticamente gestita da Giacinto Manzella, interpretato da un Nino Manfredi in particolare stato di grazia. I sottoproletari di Scola vantano un legame diretto con i ragazzi di vita pasoliniani: "Accattone fu un film bellissimo e illuminante. E dieci anni dopo pensai di riprenderlo e di continuarlo". Prima della prematura scomparsa del poeta-cineasta, Scola gli aveva sottoposto la sceneggiatura, pensando a un prologo al film in cui "Pasolini appariva e spiegava cosa era cambiato in dieci anni". Premio per la regia al Festival di Cannes.
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale
L'evento è parte di: Integrale Pasolini. Parte II: periferie del mondo
+ Felpa live
Calcutta è la nuova scoperta della musica cantautorale italiana. Il ventiseienne Edoardo d’Erme, in arte Calcutta, nasce e vive fra Latina e Roma. Dal 2011 suona in lungo e in largo per la penisola, nei locali, negli scantinati e a casa della gente. “Sono autodidatta – racconta - sono cresciuto suonando nei locali, gli spettacoli che facevo erano le mie prove” e fra le sue canzoni preferite cita “Ho capito che ti amo” di Tenco. Nei suoi brani canta di gite pontine, amori veri o immaginati e piccole cose che capitano a tutti e nel 2012 incide un disco che si chiama “Forse…” che diventa un piccolo culto. Da allora l’interesse dei media e del pubblico attorno a Calcutta è in continua crescita e il 30 Novembre 2015 esce “Mainstream”, il secondo album di Calcutta, un disco pop rovesciato in dieci tracce d’amore immediate. Questa sera sul palco del Covo Club sarà accompagnato dalla sua chitarra e da una band di tre elementi (batteria, basso e tastiera). In allegato: foto.
A seguire: “The Vaccines vs Babyshambles djset” con due ospiti d’eccezione in consolle, i musicisti Árni Hjörvar dei The Vaccines e Drew McConnell dei Babyshambles, la band di Pete Doherty, per un djset orchestrato dai rappresentanti di due delle band più note della scena indie-rock britannica degli ultimi anni. Insieme a loro la compagnia tutta femminile delle dj di Play in vain, ospiti regolari della consolle del Covo Club.