(Ita/2013, 90') di Paolo Zucca + "Hanno deciso gli episodi" di Paolo Soglia
Ore 20.30 "Hanno deciso gli episodi"
20 racconti più una postfazione sul calcio e i suoi luoghi comuni, unn omaggio alla narrazione del calcio attraverso le banalità e i luoghi comuni che sono entrate nella storia di questo sport : 21 autori (giornalisti, scrittori, sceneggiatori, come Luca Bottura, Emilio Marrese, Fabio Bonifacci e Stefano Benni) ciascuno con un racconto di 90 righe, come i minuti della partita.
Ore 21.15 proiezione de “L’arbitro” di Paolo Zucca,
La squadra sarda dell’Atletico Pabarile ogni anno viene umiliata dal team rivale del Montecrastu, guidato dall’arrogante allenatore Brai. Quando il giovane Matzutzi, calciatore fuoriclasse emigrato in Argentina, torna in Sardegna e indossa la maglia del Pabarile, la squadra comincia a vincere una partita dopo l’altra. Le vicende delle due squadre si alternano all’ascesa dell’arbitro Cruciani e alla faida ispirata ai codici della pastorizia.
(Ita,Fr\2014, 78') di Bartolomeo Pampaloni
Alla Stazione ferroviaria di Roma diversi senzatetto convivono sul filo della sopravvivenza: Antonio, caduto in disgrazia dopo un divorzio traumatico.Stefano, ex tossico, con figli, oggi in una relazione omosessuale. Gianluca, attento al decoro e alla spiritualità, nonostante i trascorsi criminali. E un uomo misterioso,con un passato di sangue nella legione straniera, origini nobili e una madre violenta.
di Antonello Costa
Due ore di risate tra personaggi strampalati, canzoni e balletti nella migliore tradizione del varietà, del quale Antonello Costa, è ritenuto da tutti un degno erede.
di Carlo Goldoni
Compagnia Alfa Prosa.
visita guidata speciale per le festività natalizie
Una visita guidata speciale per il periodo festivo conduce i visitatori attraverso le sale della Collezione Permanente MAMbo - che ricostruisce la storia dell'arte dagli anni Cinquanta a oggi attraverso l'attività dell'ex Galleria d'Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del museo - e il Museo Morandi - la più ampia raccolta pubblica al mondo dedicata a Giorgio Morandi - con focus sulla mostra Horizon di Brigitte March Niedermair.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it
caccia al tesoro per ragazzi da 7 a 12 anni.
Al museo ci sono una moltitudine di macchine, alcune corrono, altre impastano… molte impacchettano. Una caccia dove il tesoro, per una volta, dovrà essere incartato e non scartato.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di giovedì 24 dicembre).
alla scoperta delle antiche tecniche di lavorazione dei laterizi
L'industria del laterizio ha a Bologna una lunghissima tradizione. L'architettura cittadina ne reca tracce evidenti sia nei materiali di costruzione che negli inserti decorativi di chiese e palazzi del centro storico. Lo sviluppo della città al di fuori dell'antica cerchia muraria trecentesca – tra XIX e XX secolo – avvenne in concomitanza con la nascita di numerose e moderne fornaci lungo il canale Navile.
Il percorso proposto si articola proprio attorno alla storia della Fornace Galotti del Battiferro (costruita nel 1887 e attuale sede del Museo), alla tecnologia degli impianti, all'innovazione costituita dalla cottura continua nel forno Hoffmann e al ciclo di lavorazione dei laterizi. Quest'ultimo seguiva regole e rituali precisi: dalla scelta dell'argilla, alla sua areazione, all’impasto, sino al processo di essiccazione che precede la cottura e che avveniva al primo e al secondo piano della fornace.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 18 dicembre).
laboratorio per bambini da 5 a 10 anni
Il Dipartimento educativo MAMbo in collaborazione con il Teatro Arena del Sole propone percorsi ludico-didattici per bambini dai 5 ai 10 anni che si tengono in contemporanea ad alcuni spettacoli in programmazione.
Rosso caldo e avvolgente, verde dell'odore di pino, bianco dolce e silenzioso, oro splendente e argento dai profumi d'oriente: le nature morte di Giorgio Morandi insieme a quelle di altri artisti di ieri e di oggi diventeranno punto di partenza per realizzare personali “tavole di Natale” plurisensoriali.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
2 fasce orarie: ore 15.30-19 e ore 16-18
rassegna di narrativa autobiografica
Presentazione del libro Costellazione familiare di Rosa Matteucci (Adelphi 2016). Dialoga con l'autrice Paola Guazzo.
Terzo appuntamento della rassegna curata dalla Biblioteca Italiana delle Donne e dalla Libreria delle Donne, il romanzo è una nuova incursione di Rosa Matteucci nell'universo aggrovigliato e dolente dei rapporti familiari usando come pretesto la partecipazione della protagonista ad una sgangherata seduta di terapia di gruppo. Da un lato una madre di «leggendaria bellezza», e del tutto disinteressata a fornire alla prole più che un incorporeo nutrimento spirituale; dall'altro, una figlia convinta da sempre della propria inadeguatezza, che non nasconde «una malsana predilezione per quello sfaticato» di suo padre, e votata all'accudimento di una lunga serie di cani, tanto deliziosi quanto pestiferi. Finché non si troverà a dover accompagnare la madre, amata sempre di un amore tacito e geloso, nel drammatico percorso della malattia che la porterà alla morte. Ancora una volta, con quella lingua ardita e immaginosa che è soltanto sua, l'autrice mette in piedi un teatrino degli affetti al tempo stesso struggente e grottesco, dove allo strazio si alterna continuamente il riso.
Antonia Lucchese presenta il suo libro (Pendragon 2015) in conversazione con Francesca Ciampi e Antonio Faeti
“Una Bologna non solo tragica e dolente, ma anche a suo modo putrida, bieca, infingarda, vile, a suo modo perfino diabolica, è quella che viene raffigurata nelle pagine dedicate al caso di Amalia” (dalla prefazione di Antonio Faeti. E nell'introduzione l'autrice scrive: “... soprattutto mi aveva appassionato il fatto che quella giovane donna, vittima di un potere arrogante, per una serie di circostanze aveva avuto la possibilità di difendersi e di vincere la sua battaglia....Con l'acquerello avrei rappresentato le sue sventure, accostando a ogni immagine una didascalia. Ne avrei fatto un libro dipinto.”
laboratorio per bambini da 5 a 12 anni
Laboratorio per bambini da 5 a 12 anni con Angela Lezzi, a cura di RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
La meraviglia e il dormiglione sono solo due delle statuine del presepe della tradizione bolognese, vuoi scoprire un altro bizzarro personaggio? Ti aspettiamo in museo, dove presepi antichi e contemporanei ci daranno uno spunto per realizzare un piccolo librino pop up!
In occasione della mostra Presepi al presente. Nel solco della tradizione bolognese.
presentazione-laboratorio per ragazzi da 11 a 14 anni
Presentazione del volume Energia: dal fuoco all'elio di Andrea Vico. La storia dell’energia, dalla casuale scoperta del fuoco all’utilizzo del petrolio e del nucleare, per affrontare un problema di scottante attualità: la ricerca delle energie rinnovabili.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 18 dicembre).
(Italia/2015) di Sergio Rubini (98')
"L'idea del film nasce da uno spunto di commedia: in un attico nel centro di Roma vive in affitto una coppia di intellettuali. Una sera mentre i due si accingono ad uscire si ritroveranno di fatto sequestrati per il resto della serata perché all'improvviso irrompono in casa i loro migliori amici, in piena crisi coniugale. La notte, farà emergere una lunga fila di recriminazioni e rancori inattesi in entrambe le coppie e si trasformerà in una sorta di showdown di un'amicizia, della coppia borghese prima, della coppia di intellettuali poi" (Sergio Rubini). In questo kammerspiel ottimamente recitato in pochi metri quadri da un quartetto di interpreti in grande forma (lo stesso Sergio Rubini, Isabella Ragonese, Fabrizio Bentivoglio e Maria Pia Calzoni) a scontrarsi sono modi opposti di intendere la vita in un gioco al massacro a metà tra Il nome del figlio e Carnage. E la parola come vera, incontrastata protagonista: "non è derivazione teatrale, è al contrario una forma di purezza del cinema umanista: 'Dobbiamo parlare' è insomma come dire 'Vogliamo vivere'. Il cinema italiano deve parlare, per vivere" (Roy Menarini).
(USA/2015) di Steven Spielberg (141')
Steven Spielberg ci immerge ancora una volta nella storia americana, in una delle sue più fitte zone d'ombra, nel periodo rovente che fu detto della Guerra Fredda. Anni di violento chiaroscuro morale e di altissima densità romanzesca: al centro del Ponte delle spie c'è la questione dello scambio (ispirato a un fatto di cronaca, ovviamente segreta) tra una spia russa e un pilota americano fatto prigioniero in Urss, nel 1962, momento in cui la tensione tra le superpotenze è atomica. La ricostruzione dell'epoca non tralascia un dettaglio, la regia è puro Spielberg, ovvero grande calibro emotivo, bilanciato qui dall'eleganza intellettuale di una sceneggiatura firmata da Ethan e Joel Coen. Nel ruolo classico del Buon Americano, coscienza critica del film e dell'epoca che rappresenta, c'è Tom Hanks, avvocato democratico chiamato prima a difendere in tribunale la spia russa, poi ad affiancare la CIA nelle manovre contro-spionistiche dello scambio: è lui a farsi idealmente la domanda che sorregge il film, "fino a che punto possiamo continuare a usare questi mezzi per difenderci, e continuare a essere una democrazia che valga la pena difendere?". Una domanda che animò gli spiriti liberi e liberal durante la Guerra Fredda, e che oggi più che mai risuona potente.
Il film sarà proposto alternativamente al Cinema Lumière e ai Laboratori delle Arti UniBo
(USA/2015) di Woody Allen (96')
Dopo la comédie au champagne Magic in the Moonlight tra giochi di prestigio, ruggenti anni Venti e suadenti note jazz, Woody Allen ritorna nella sua America e ai nostri giorni con un thriller morale alla Match Point. Protogonista Abe (Joaquin Phoenix), un brillante e affascinante professore di filosofia in crisi d'ispirazione, bloccato su uno studio su Heidegger e il nazismo, con problemi d'alcolismo, una grave depressione e soprattutto totalmente incapace di dare un senso alla propria vita. Un nuovo incarico in un college di una piccola città lo mette in contatto con due donne: Rita, un'insegnante solitaria in piena crisi matrimoniale (Parker Posey), e Jill (Emma Stone), la migliore fra i suoi allievi. Sarà un evento improvviso e casuale a spingere Abe a rompere il muro di cinismo e di apatia e a influenzare per sempre le vite dei tre protagonisti. "Il film contiene molti temi: morale e moralità, gli essere umani e le loro debolezze, l'incontro fra un uomo e una donna e poi quanto sia importante trovare un senso profondo alla propria esistenza, credere in qualcosa per poter vivere. Mi sono avvicinato alla filosofia da adolescente, guardando i film di Bergman. Credo che nei miei lavori non ci sia una vera originalità filosofica, ma piuttosto dei temi filosofici coerenti; sono mie ossessioni basate su problemi più ampi che hanno interessato artisti e pensatori ben prima di me" (Woody Allen). Il film sarà proposto alternativamente anche presso il Cinema Lumière e i Laboratori delle Arti UniBo
atto performativo che celebra la forza femminile della vita e della creazione
Il MAMbo apre straordinariamente al pubblico per ospitare La recita di Natale di Cuoghi Corsello, coppia artistica attiva a Bologna dagli anni Ottanta, nota in particolare per gli interventi di street-art, che da sempre mescola linguaggi, mezzi espressivi, tecniche e materiali.
Nel giorno del solstizio d'inverno avrà luogo un atto che celebra la forza femminile della vita e della creazione: protagoniste un gruppo di bambine che canteranno un mantra camminando su morbidi tappeti, con una bambola in braccio.
Il pubblico è invitato a prendere parte alla recita come i pastori alla natività, come chi partecipa alla vita, coglie i sensi e si offre al bene comune, donando energia alla società.
nella New York di Warhol
In occasione del trentacinquesimo anniversario della morte di John Lennon, ONO arte contemporanea ripercorre dieci anni cruciali per la città di New York, ossia gli anni '60 attraverso le opere di Fred McDarrah e Andrew Maclear, che mostrano la rapida evoluzione della cultura popolare in quella che ne fu la sua culla. La scena dominata all'inizio del decennio dai poeti beat, Kerouac e su tutti Burroughs, venne in breve sdoganata al grande pubblico da Bob Dylan che però già nel 1965 lascia la città e lo scettro del potere all'unico vero re del Pop, Andy Warhol e alla sua Factory fatta di Superstar e rockstar.Quando John Lennon e Yoko Ono arrivano a New York nel 1969, dopo il loro celebre Bed In di Toronto, la città e il clima sono però completamente cambiati. Warhol, dopo che Valerie Solanas aveva tentato di ucciderlo, non esce più dal suo studio, decretando così la fine di un’epoca, fatta di apparenza e feste dominate dalla cultura pop. Un nuovo carico di istanze artistiche e politiche accoglie Lennon e Yoko Ono che salutano il decennio comprando uno spazio pubblicitario in Time Square dove recitano "WAR IS OVER! If you want it. Happy Christmas from John and Yoko". Il pacifismo, le lotte per i diritti civili, gli happening e l’”essere” negli anni Settanta si sono sostituiti all’”apparire” warholiano.
La mostra è composta da 20 fotografie di Fred McDarrah e Andrew Maclear.
In occasione dell'evento "Rock In Love With Madonna" tutte le immagini che sono state protagoniste del contest fotografico #myrockinlove, realizzato in collaborazione con Laura Gramuglia, verranno proiettate in galleria per una mostra interamente dedicata alle vostre opere. Le tre foto più rappresentative condivise su Instagram e su FB con l'hashtag #myrockinlove #rockinono #onoinlove #onocontestinlove e la mention @onoarte, saranno inoltre premiate dal nostro team insieme a Laura Gramuglia con alcune della novità del nostro bookshop e alcuni gadget realizzati ad hoc.
album d’esordio dell’omonima band bolognese
ONO Arte Contemporanea in collaborazione con l’etichetta Lullabit presenta ZOIS album d’esordio dell’omonima band bolognese. Uscito il 20 novembre, ZOIS contiene la collaborazione con il grande Mango e la cover di “Oro" (ultima registrazione in studio ed ultima partecipazione dell’artista ad un videoclip) oltre che "Stella Contraria", il brano scritto a quattro mani con la musica inedita che Mango ha voluto dare a Zois e il testo scritto da Valentina Gerometta, (front-woman e leader della band), a dimostrazione di quanto Mango credesse e sostenesse fortemente il progetto. In controtendenza rispetto alla sola pubblicazione in digitale riservata agli esordi, l’album è stato stampato anche in CD ed è disponibile presso punti vendita selezionati, su tutto il territorio nazionale (sul sito ufficiale è disponibile la mappa dettagliata). ZOIS è inoltre disponibile dal 20 novembre negli store digitali (distr. Artist First), e ha iniziato un tour radiofonico (con esibizioni live acustiche) nel circuito Uniweb radio (le radio delle università più importanti su tutto il territorio); il tour radio e le interviste telefoniche continueranno nei principali network nazionali e locali, su tutto il territorio. Zois è un gruppo nato a Bologna dall'incontro di Valentina Gerometta e Stefano di Chio, con Alessandro Betti e Ivano Zanotti. Il disco in uscita, il primo della nuova etichetta LullaBit srl di Bologna, è un progetto che sintetizza la passione per la contaminazione e la sperimentazione. Acustico o elettrico, legno o transistor: il personale linguaggio musicale mescola generi apparentemente distanti e una solida base rock, pulsazioni dance e canzone d'autore, tempi dispari e melodie accattivanti, battito funk e orizzonti dilatati. LullaBit nasce dal moto di ribellione comune a un gruppo di professionisti che da anni operano in tutti gli ambiti del settore musicale. La ribellione parte dalla voglia di scardinare i vecchi meccanismi che hanno contribuito alla crisi della musica e all’impoverimento dei contenuti. L’anima del progetto è innovativa per il mercato italiano e applica il modello del consorzio in chiave moderna. Tutti i professionisti che lavorano al progetto sono in partecipazione, in questo modo il rischio d’impresa si abbassa e i costi vengono contenuti. LullaBit si occuperà di musica anche nell’editoria libraria. A breve inaugurerà la sede di Bologna, uno spazio “factory" con studio di registrazione, sala prove e un'area espositiva per mostre, incontri, showcase e casting, per dare a tutti la possibilità di esibirsi per entrare nell’etichetta. L’obiettivo è ricreare un luogo in cui artisti, operatori del settore e pubblico possano incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi idee e far nascere nuovi progetti esattamente come succedeva a Bologna negli anni d’oro".
di Giuliano Scabia | regia Paolo Billi | prima assoluta
Per la prima volta il regista Paolo Billi e la Compagnia Out Pratello si cimentano con un testo contemporaneo, di un drammaturgo e poeta, che per tanti anni, a Bologna, ha insegnato Drammaturgia al Dams: Giuliano Scabia. L’opera messa in scena è Visioni di Gesù con Afrodite, definito come “un percorso per attori e dèi”. Lo spettacolo, realizzato attraverso diverse tappe di lavoro nell’arco di sei mesi, è portato in scena da una compagnia composta da minori seguiti dai servizi della Giustizia Minorile, da giovani attrici di Botteghe Moliere, da un gruppo di senior dell’Università Primo Levi. La scrittura poetica di Scabia è l’occasione per Billi e i “suoi ragazzacci” di interrogarsi sul sacro e sulla bellezza e di proporre uno spettacolo aperto nella complessità dei piani e insieme semplice e lieve.
VISIONI DI GESÙ CON AFRODITE
di Giuliano Scabia
regia PAOLO BILLI
aiuto regia Elvio Pereira De Assunçao
con Compagnia OUT Pratello/Area Penale Esterna, Botteghe Moliére e i senior dell’Università Primo Levi
in collaborazione con la Scuola di Musica Applicata del Conservatorio G.B. Martini di Bologna
scene Irene Ferrari e Alessandro Li Mandri
luci Flavio Bertozzi
Teatro del Pratello con il contributo del Centro Giustizia Minorile Emilia-Romagna, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna (attività in convenzione) in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione/Arena del Sole e Fondazione Teatro Comunale di Bologna