Varignana Music Festival – IV edizione
Patricia Kopatchinskaja violino
Emilia Kopatchinskaja violino
Anthony Romaniuk pianoforte
Viktor Kopatchinski cymbalom
George Enescu
da Impressions d’enfance op. 28: Menetrier per violino solo
György Kurtág
Otto Duetti op. 4 per violino e cymbalom
Tradizionale moldavo
Calusarii per due violini e cymbalom
George Crumb
Quattro Notturni per violino e pianoforte
Tradizionale moldavo
Doina et Hora per cymbalom
György Kurtág
Otto pezzi da Signs, Games and Messages e da Kafka Fragments op. 24 per violino solo
Tradizionale moldavo
Ciocarlia per cymbalom e due violini
Béla Bartók
Danze rumene Sz. 68per ensemble
Per info e prenotazioni
info@varignanamusicfestival.it
Segreteria Musica Insieme | T. +39 051 271932
Varignana Music Festival – IV edizione
Alexander Romanovsky pianoforte
Alexey Shor
Suite per pianoforte Childhood memories
Fryderyk Chopin
Studio in do minore op. 10 n. 12 – Rivoluzionario
Studio in sol bemolle maggiore op. 10 n. 5
Valzer in do diesis minore op. 64 n. 2
Aleksandr Skrjabin
Studio in fa diesis minore op. 8 n. 12
Sergej Rachmaninov
Preludio in sol minore op.23 n. 5
Milij Balakirev
Islamey op.18
Alexander Romanovsky, protagonista di una carriera strepitosa sin dalla vittoria del Premio “Busoni” 2001, ed oggi ospite di orchestre che vanno dalla New York Philharmonic alla Filarmonica della Scala, è testimonial fin dalla I edizione del Varignana Music Festival. Il suo recital è un appuntamento attesissimo della rassegna.
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presenta il suo libro Il filo dei giorni (Imprimatur)
Dialogano con l’autore l’on. Paolo Bolognesi e Leonardo Grassi.
Dal maggio del 1992 alla fine del 1993 l'Italia è insanguinata da una decina di attentati firmati dal gruppo terroristico che si fa chiamare Falange Armata. Un ispettore della Digos, che conosce bene gli ambienti dell'eversione neofascista, capisce in poco tempo cosa si muove dietro l'ambigua sigla che dice di aver scatenato l'ondata di bombe e terrore, ma non viene ascoltato. Un ambasciatore del nostro Paese consegna al capo dell'Arma dei carabinieri una lista di sedici persone che dovranno essere indagate nell'eventualità che venga ammazzato. Una giovane giornalista, grazie al suo intuito spregiudicato e alla sua ferrea logica, ricostruisce pezzo per pezzo quello che solo in apparenza è impossibile vedere. La rivelazione di Gladio, gli omicidi della Uno Bianca, le bombe davanti alle chiese e ai musei; ma anche la trattativa con Cosa Nostra, i tentativi di golpe, i segreti di Stato. È una partita a scacchi, giocata senza esclusione di colpi, che finisce in stallo. I testimoni che raccontano la verità vengono fatti sparire, quelli che accettano di mentire vengono premiati. Tutto torna normale. Può nascere la Seconda Repubblica. E i morti? Danni collaterali. È un romanzo, ovviamente…
Evento in collaborazione con l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980
letture di Mauro Covacich, musiche degli Zois
in occasione della pubblicazione del libro di Mauro Covacich “La città interiore” (La Nave di Teseo)
È il 4 aprile 1945. Quel bambino sta trasportando una sedia tra le macerie della città liberata dai nazifascisti ed è diretto al comando alleato, dove lo attende suo padre sottoposto a un interrogatorio. E quella sedia potrebbe scagionarlo. Sempre Trieste, 5 agosto 1972. I terroristi di Settembre Vero hanno fatto saltare due cisterne di petrolio. Un bambino, Vlauro Covacich, tra le gambe di suo padre (il bambino che trascinava la sedia ventisette anni prima nella Trieste liberata), contemplando le colonne di fumo dalle alture carsiche sopra la città, chiede: "Papà, sento in guera?" Mauro Covacich torna nella sua Trieste, con un libro dal ritmo incalzante, avventuroso romanzo della propria formazione, scritto con la precisione chirurgica di un analista di guerra e animato dalla curiosità di un reporter. "La città interiore" è la cartografia del cuore di uno scrittore inguaribilmente triestino; è il compiuto labirinto di una città, di un uomo, della Storia, che il lettore percorre con lo stesso senso di inquieta meraviglia che accompagnava quel bambino del 1945 e quello del 1972; un labirinto di deviazioni e ritorni inaspettati, da cui si esce con il desiderio di rientrarci.
presenta il suo ultimo libro Lazzaro (Bompiani)
Interviene con l’autore Renato Barilli.
Alberto Cantagalli, vinte le ultime incertezze, si arrende al suo disegno eversivo, sparerà all’avventuriero che ha preso il potere, Leo Bonsi. Il maestro in pensione si trasferisce quindi a Roma, dal suo paese in Romagna, dopo aver fatto un sogno su Lazzaro destinato a lasciare un’ombra inquietante. L’ansia febbrile di Cantagalli si alterna così a quella del vecchio dittatore, chiuso nel suo palazzo sull’Esquilino, colto da sinistri presagi nella dipendenza sempre più stretta dalle guardie del corpo. Come, fra crescenti deliri di onnipotenza, la follia erotica finirà per travolgere Leo Bonsi, quella eroica porterà Cantagalli a sentirsi in balia del Signore delle mosche, Satana, e dei suoi spregiudicati interventi. Ma a cercare di salvarlo, nelle verdi oasi romane dell’Orto Botanico e di Villa Borghese, si calano prima Nadia, una seducente vicina di casa, poi, tornata al mondo, Teresa da Avila, la indomita santa spagnola. Mentre s’insinua il sospetto che il Lazzaro del sogno fosse fratello della Maddalena, sale la suspense portando l’attentatore in vista della vittima in modo del tutto imprevedibile, grazie a due straordinarie metamorfosi.
presenta il suo ultimo libro Dieci piccoli infami (Rizzoli)
Dieci piccoli infami è un libro piccolo e infame. Piccolo perché suddiviso in dieci capitoli e infame perché ciascuno di essi è dedicato a una persona che ha contribuito all’infelicità dell’autrice. Sia stata infelicità di un solo giorno, di un anno o di tutta la vita. Una “blacklist” che comprende l’amica di infanzia, un ex fidanzato, un parrucchiere, un ragazzo troppo gentile, una suora e altri personaggi che più o meno inconsapevolmente hanno trasformato Selvaggia, anche solo per mezz’ora, in una persona peggiore. Non solo un libro, insomma, ma una resa dei conti: con gli infami in cui si inciampa nella vita e anche un po’ con la nostra capacità di riderne e di perdonare.
l’autore presenta il suo libro Bruciare tutto (Rizzoli)
Dialoga con l’autore Vincenzo Branà.
A chi apparteniamo? A quale legge ubbidiamo? Per un prete che significa, davvero, amare Dio? Questo si chiede don Leo nelle sue giornate divise tra oratorio, mensa dei poveri, ripetizioni ai bambini in difficoltà, messe celebrate con confratelli molto diversi da lui. Un prete è un uomo mangiato, potato come una vigna; la vita privata di un prete sono gli altri e don Leo lo sa bene, mentre cerca risposte in un dialogo con un Dio che lo spia e lo ascolta dalla sua Onnipotenza ma risponde a strappi, con frasi ambigue e talvolta dispettose. Un Dio che sembra non riuscire mai a liberarsi dall’ombra del suo Avversario. In un’epoca in cui la sottomissione a Dio è diventata un tema geopolitico, Walter Siti scrive un romanzo che stordisce e lascia nudi di fronte al dolore e alle domande sul senso profondo della fede e del tempo che viviamo. Se è vero che siamo passati dall’epoca del desiderio a quella del bisogno, questo romanzo brucia tutto perché non tralascia nessun eccesso o contraddizione: l’assenza dei padri, la bellezza di chi sa ancora sperare, l’amore per corpi troppo nuovi. Non c’è pietà ma profonda, intima pietas.
Evento in collaborazione con il Gender Bender Festival.
serata dedicata alla poesia diretta da Alberto Bertoni
Evento in collaborazione con il Centro Studi Sara Valesio.
Letture poetiche di Alberto Bertoni, Vito Bonito, Mauro Roversi Monaco, Giancarlo Sissa, Enrico Trebbi, Paolo Valesio, Maria Luisa Vezzali.
Intervento musicale a cura degli allievi del Conservatorio G.B. Martini di Bologna.
presenta il suo libro Cercando segnali d’amore nell’universo (Mondadori)
Ne parla con l’autore Claudio Cumani.
Che lettori va cercando questo libro che cerca segnali d'amore nell'universo? Coloro che vogliono conoscere tutto di Luca Barbareschi? Anche, certo. Ma più ancora chi pensa di sapere già tutto. Senza negare né rinnegare nulla, Luca Barbareschi - con la "spudoratezza" di sempre - si racconta. Cerca segnali. D'amore. In una autonarrazione ironica, divertente, piena di energia. Di ciò che ha vissuto come uomo, come attore, come manager culturale, ci dice per la prima volta le motivazioni profonde. E come la ricerca di ciò che sta dietro l'apparenza si sia trasformata via via in cammino spirituale, un cammino che unisce ebraismo e neuroscienze, trasgressione e restituzione, rabbia e amore. Il "pirata" Barbareschi all'assalto non più dei velieri nemici ma di se stesso. Confrontandosi con le parole dei grandi - da Shakespeare all'ironia pungente di David Mamet, il suo autore di elezione - Barbareschi ha scritto un romanzo autobiografico dedicato a quanti non hanno smesso di credere nei loro sogni, nei cieli notturni, nelle storie antiche, nelle lunghe attese, nella voglia di fare festa perché la vita è questo strano gioco nel quale tutti ci troviamo a recitare.
Varignana Music Festival – concerto inaugurale della IV edizione
Coro e Orchestra del Varignana Music Festival
Lorenzo Bizzarri direttore
Programma
Gioachino Rossini
Il barbiere di Siviglia: Sinfonia
Mosè in Egitto: Coro “Dal tuo stellato soglio”
Vincenzo Bellini
Norma: Sinfonia
Gaetano Donizetti
L’elisir d’amore: Preludio e Coro “Bel conforto al mietitore”
Giuseppe Verdi
Il Trovatore: Coro dei gitani “Vedi! Le fosche notturne spoglie”
La traviata: Preludio – Coro di zingarelle e mattadori
I Lombardi alla prima Crociata: Coro “O Signore, dal tetto natio”
Pietro Mascagni
Cavalleria rusticana: Intermezzo – Coro “Inneggiamo al Signor”
Giuseppe Verdi
Nabucco: Coro “Va, pensiero, sull’ali dorate”
Fondato appositamente per il Festival, il Coro e Orchestra del Varignana Music Festival riunisce le prime parti dell’Orchestra “Arcangelo Corelli”, dell’Orchestra Giovanile Italiana, della Cappella Musicale di Santa Maria dei Servi e della Corale Quadriclavio. Diretta da Lorenzo Bizzarri, la compagine compare in sedi che vanno dal Gewandhaus di Lipsia al Vaticano, al fianco di Andrea Bocelli come di Zubin Mehta e Placido Domingo.
Per info e prenotazioni
info@varignanamusicfestival.it
Segreteria Musica Insieme | T. +39 051 271932
Tributo a Wolfango
La rassegna Burattini a Bologna Estate 2017 è dedicata quest’anno alla memoria di un grande bolognese da poco scomparso: Wolfango Peretti Poggi che nella sua immensa poliedricità artistica è stato anche profondo conoscitore dell’arte burattinaia della sua città e costruttore di burattini.
Come gran finale di rassegna, in programma un’insolita versione dell’AMLETO shakespeariano, idea cara a Wolfango per la quale si era già profuso a creare scene e bozzetti per i costumi.
concerto d’organo
Programma:
J.G. Walther, Concerto in si minore LV 133, Allegro, Adagio, Allegro
H. Isaac, Nil n’est plasier, Gracieuse plaisante
J.S. Bach, Pièce d’orgue BWV 572, Très vitement, Gravement, Lentement
C.P.E. Bach, Sonata in re maggiore Wq 70/5, H 86, Allegro, Adagio, Allegro
J.N. Lemmens, Final
C. Loret, Pièce légère
Cantabile
T. Dubois,Toccata in sol maggiore
concerto d’organo
Programma:
D. Buxtehude, Passacaglia in re minore BuxWV 161
G. Böhm, Vater unser im Himmelreich
à 2 clav et péd.
J.S. Bach, Pièce d’orgue BWV 572
Très vitement, Gravement, Lentement
Liebster Jesu, wir sind hier BWV 731
A. Boëly, Fantaisie et fugue en si bémol majeur
G. Pierné, Toccata in sol
da Trois Pièces op. 29
A. Guilmant, Introduzione e Allegro
da Sonata n. 1 op. 42
(ITA - punk - Area Pirata / Dischi Bervisti / Antipop / Bare Bones)
I CUT sono una rock band nata nel 1996 a Bologna.
La loro attività è stata la scintilla che ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di “GAMMA POP”, una delle più importanti etichette indipendenti italiane.
Il suono dei CUT è stato descritto in vari modi ma forse il più azzeccato è stato coniato dalla webzine UK Pennyblack Music: “John Lee Hooker stuck in a postpunk straitjacket” ovvero “John Lee Hooker stretto nella camicia di forza del postpunk” (http://www.pennyblackmusic.co.uk/)
La loro discografia conta cinque album in studio (sei con Second Skin), un live in UK e un E.P. per la stessa Gamma Pop e per altre istituzioni della scena come Homesleep Music, Riff Records e Go Down! Records. L’8 marzo 2013 vede la luce, per Gamma Pop, “Downtown Love Tragedies (Pts. 12)” un 7” split con i “gemelli” Julie’s Haircut, in cui i due gruppi si confrontano con due classici della black music reinterpretati per l’occasione e “miscelati” ad altrettanti classici della new wave americana: Who is He and What Is He To You di Bill Whiters con incastonato il riff di Little Johnny Jewels dei Television per i Julie’s Haircut e Emma degli Hot Chocolate con una corposa citazione di Dream Baby, Dream dei Suicide per i CUT. Nel marzo 2014, in occasione del decimo tour in UK, la band produce una release online del brano “In Toxteth” con alla voce Pete Bentham di Peter Bentham & The Dinner Ladies. Pete è un leggendario musicista e promoter di Liverpool, la città che è diventata quasi una seconda casa per i CUT, al punto che l’etichetta inglese ANTIPOP RECORDS ha deciso di prendere in distribuzione e di curare la pubblicazione degli album dei CUT per il territorio UK. Il brano è disponibile sul profilo bandcamp della Antipop Records per l’UK e di Gamma Pop per l’Italia. Questa uscita è parte di un progetto più ampio, denominato “CUT Must Die!”, ovvero una serie di collaborazioni tra i CUT e i loro amici e collaboratori storici. Alcune di queste collaborazioni (come quella con Andrea Rovacchi per il brano Take It Back To the Start, già pubblicato online) sono confluite in Second Skin, sesto ed ultimo album della band uscito il 20 Febbrio 2017.
(ITA – hip-hop – BombaDischi)
“Polaroid” è la raccolta di 10 istantanee che fermano il frammento di una storia, un attimo che non tornerà mai più uguale a sè stesso, e proprio per questo fragile ed irripetibile.
Sullo sfondo c’è sempre Roma, a “scattare” però non c’è una macchina fotografica, ma lo sguardo sincero di Carl Brave e Franco126, prima amici che musicisti, prima per strada che in studio.
Nelle loro canzoni la città eterna esce dalla solita retorica in cui è intrappolata nell’immaginario collettivo, per vestire i panni di una metropoli contemporanea, cosmopolita, carica di contraddizioni e per questo ancor più poetica.
Dieci pezzi scritti e prodotti in una mansarda trasteverina e poi pubblicati su youtube di getto, spinti dall’urgenza di dire e fare, immagini lampo della vita di tutti i giorni, piccoli dettagli e situazioni tra le cui trame si annida la magia del quotidiano.
Come i vicoli del tredicesimo rione, così anche chitarre acustiche su batterie elettroniche si intrecciano in maniera armonica sulla stessa traccia. Auto-tune e sax, trap e hip-hop convivono in maniera unica e personale, come è unica e personale la via musicale che i due ragazzi dall’altra parte del tevere si stanno aprendo davanti al loro passaggio.
live (ITA - alternative - Garrincha Dischi/Audioglobe)
Nel 2013 la Rappresentante di lista vince Arezzo Wave Sicilia ed è "fiore all'occhiello" del premio nazionale. È del 2014 invece la candidatura alle targhe Tenco come miglior disco d’esordio e la partecipazione alle finali del festival Musicultura.
Nel marzo 2014 esce il loro primo album “(Per la) via di casa” per l’etichetta bolognese Garrincha dischi. Il disco, prodotto con Roberto Cammarata (Waines, Omosumo), vede al suo interno diverse collaborazioni: Banda alle Ciance, Simona Norato, Antonio Di Martino, Serena Ganci (Iotatòla), Angelo Di Mino. “(Per la) via di casa” (ora in ristampa) gira l'Italia con centinaia di concerti in teatri, club, appartamenti, terrazze, cortili, automobili e strade, tra queste il Ferrara Buskers dell' agosto 2014.
Nel giugno 2015 esce “Invisibilmente”, primo 45 giri estratto dal nuovo disco, in uscita sempre per Garrincha dischi. A settembre Veronica Lucchesi è nominata miglior voce femminile della scena indie dal MEI - Meeting delle Etichette Indipendenti.
Ingresso 10 € con tessera Hovoc 2016/2017
inaugurazione della mostra con interventi dei curatori e visita guidata
Inaugurazione della mostra Bellezza e ornamento del libro. Premiato Stabilimento Luigi Degli Esposti – Bologna. Legature d’arte novecentesche dalle collezioni Calò, Cendron e Massa con interventi dei curatori e visita guidata alla mostra.
L'esposizione, aperta fino al 10 settembre nell'Ambulacro dei Legisti, racconta la vicenda della legatoria bolognese “Luigi Degli Esposti”, attiva dal 1899 fino al 1984, che rappresenta un importante tassello della storia del libro e dell’editoria a Bologna e in Italia.
Comunale Music Village | La Terrazza
Jazz trio
La Terrazza, dall’1 al 28 luglio: in luglio il Teatro apre alla città una location davvero speciale, con una rassegna di jazz, etnica, pop d’autore, musical e poesia. Dalle ore 19.00 la Terrazza è aperta tutte le sere d’estate con un servizio di bar e ristorazione.
Comunale Music Village | La Terrazza
Concerto
La Terrazza, dall’1 al 28 luglio: in luglio il Teatro apre alla città una location davvero speciale, con una rassegna di jazz, etnica, pop d’autore, musical e poesia. Dalle ore 19.00 la Terrazza è aperta tutte le sere d’estate con un servizio di bar e ristorazione.
Comunale Music Village | La Terrazza
Roberta Giallo è una giovane cantautrice italiana. Ha collaborato – tra gli altri – con Lucio Dalla e Samuele Bersani.
La Terrazza, dall’1 al 28 luglio: in luglio il Teatro apre alla città una location davvero speciale, con una rassegna di jazz, etnica, pop d’autore, musical e poesia. Dalle ore 19.00 la Terrazza è aperta tutte le sere d’estate con un servizio di bar e ristorazione.