Agenda cultura

Abbonamento a feed Agenda cultura
Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 11 min 30 sec fa

4 BY MONK BY 4

Ven, 08/25/2017 - 14:28

Bologna Jazz Festival

Kenny Barron - pianoforte
Dado Moroni - pianoforte;
Benny Green - pianoforte
Cyrus Chestnut - pianoforte

L’ultimo concerto in teatro per il Bologna Jazz Festival 2017 sarà un tripudio pianistico: Kenny Barron, Dado Moroni, Benny Green e Cyrus Chestnut andranno in scena alternandosi, affiancandosi e confrontandosi l’un l’altro. Il nome collettivo 4 by Monk by 4 scelto da Barron e soci non è casuale: questi quattro fenomenali pianisti offriranno altrettanti punti di vista sull’universo musicale di Thelonious Monk, in occasione del centenario della sua nascita. Barron, Moroni, Green e Chestnut si presenteranno al pubblico nelle più varie combinazioni: in solo, in duo sino all’apoteosi col quartetto al completo schierato dietro due gran coda.

Chick Corea & Steve Gadd Band

Ven, 08/25/2017 - 14:20

Bologna Jazz Festival

Chick Corea, pianoforte e tastiere
Steve Gadd, batteria
Steve Wilson, sax alto e flauto
Lionel Loueke, chitarra
Carlitos Del Puerto, basso elettrico
Luisito Quintero, percussioni

Martedì 7 novembre il Teatro Auditorium Manzoni ospiterà il concerto di punta del cartellone del BJF 2017: la band co-diretta dal pianista Chick Corea e dal batterista Steve Gadd. Si tratta di una nuova avventura che nasce sulle basi di un glorioso passato, quello di dischi come The Leprechaun, My Spanish Heart, Three Quartets e Friends, che nella seconda metà degli anni Settanta riportarono Corea sulla strada del jazz dopo i bagliori della fusion. Corea e Gadd tornano così a riunire le forze, per la prima volta in co-leadership: la musica è tutta nuova ma riprende il discorso da dove era stato lasciato in sospeso.

Lo Schiaccianoci

Ven, 08/25/2017 - 14:14

Balletto di San Pietroburgo

musiche Pyotr Ilyich Tchaikovsky
coreografie Marius Petipa
con i solisti del Corpo di Ballo Saint Petersburg Classical Ballet Tradition

Amore, sogno e fantasia per lo Lo Schiaccianoci, uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica. Le scenografie incantate del Balletto di San Pietroburgo immergeranno gli spettatori nella celebre fiaba di Hoffmann. Per le sue caratteristiche di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un'atmosfera fatata di festa, Lo Schiaccianoci, continua ad ammaliare i bambini e ad incantare i grandi. Per questo è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie. Dolciumi, soldatini, alberi di natale, fiocchi di neve, fiori che danzano, topi cattivi, principi azzurri e la conclusione segnata dallo squisito Valzer dei Fiori, dopo il quale Clara si ritroverà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, vi preparerà alla favolosa magia del Natale.

spettacoli ore 17.30 e ore 20.30

Toto

Ven, 08/25/2017 - 14:11

live

I TOTO sono lieti di annunciare la prima serie di date a supporto del quarantesimo anniversario della band che cade nel 2018. Il 40 Trips Around The Sun Tour inizierà nel febbraio 2018 in Europa toccando l’Unipol Arena il 23 marzo 2018.

Depeche mode

Ven, 08/25/2017 - 14:08

The Global Spirit Tour

I Depeche Mode arrivano all’Unipol Arena il 13 dicembre 2017 per la sessione invernale del The Global Spirit Tour.

The Ramona Flowers

Ven, 08/25/2017 - 13:59

(UK - electro indiepop - Distiller Records)

Arrivano in Italia gli intensi ed esplosivi Ramona Flowers, quintetto inglese formato da Steve Bird, Sam James, Wayne Jones, Dave Betts e Ed Gallimore. La band di Bristol, nella scelta del nome, si è ispirata alla protagonista dai super poteri del film “Scott Pilgrim vs. the World”. C’è qualcosa nella loro musica che suggerisce la volontà di voler essere collegati al film, basato su un romanzo grafico con un’atmosfera surreale cultural pop. Lo scorso novembre hanno aperto i concerti dei White Lies, riscaldando l’atmosfera con una forte presenza scenica e una performance ricca di energia e divertimento.

Dirty Fences live

Ven, 08/25/2017 - 13:52

(USA - punk rock - Sound of Cobra Records)

La „NYC's Favorite Rock'n'Roll Hard Workin' Band“ non ha guadagnato il suo appellativo grazie a party in piscina a stelle e strisce o consumando droghe in ville da vip: questi ragazzi ricolmi di punk attitude hanno suonato alla grandissima su tutti i palchi e sono pronti a tornare al Covo Club dopo il grande successo di due stagioni fa. Presenteranno e suoneranno i pezzi del nuovo album in uscita, "Goodbye Love".

Monteverdi sacro e profano #3

Ven, 08/25/2017 - 13:47

Bologna Festival 2017

Leonardo De Lisi – tenore
Alfonso Fedi – clavicembalo
Francesco Romano – liuto/tiorba
Paolo Biordi – viola da gamba

«Possente spirto e formidabil nume»
la voce del tenore al tempo di Monteverdi

Arie, canzoni e madrigali a voce sola di Claudio Monteverdi, Jacopo Peri, Marco Da Gagliano, Giulio Caccini, Girolamo Frescobaldi, Tarquinio Merula e altri compositori del primo Seicento

Monteverdi sacro e profano #2

Ven, 08/25/2017 - 13:14

Bologna Festival 2017

La Compagnia del Madrigale
Rossana Bertini, Francesca Cassinari - soprani
Elena Carzaniga - contralto
Giuseppe Maletto, Raffaele Giordani - tenori
Daniele Carnovich - basso

«Quell’augellin che canta»

  • Claudio Monteverdi
    Fumia la pastorella dal Primo Libro di Madrigali
    Cruda Amarilli dal Quinto Libro dei Madrigali
  • Giaches de Wert
    Vaghi boschetti di soavi allori dal Settimo Libro di Madrigali
  • Claudio Monteverdi
    Sovra tenere erbette dal Terzo Libro di Madrigali
    A un giro sol dal Quarto Libro di Madrigali
    Non sono in queste rive dal Secondo Libro di Madrigali
  • Luca Marenzio
    Come inanti de l’alba ruggiadosa dal Primo Libro di Madrigali a 6 voci
  • Claudio Monteverdi
    O primavera dal Terzo Libro di Madrigali
    Ecco mormorar l’onde dal Secondo Libro di Madrigali
    Non si levava ancor l’alba novella dal Secondo Libro di Madrigali
    Non giacinti o narcisi dal Secondo Libro di Madrigali
  • Luca Marenzio
    Ecco che ‘l ciel a noi chiaro dal Quinto Libro di Madrigali a 6 voci
  • Claudio Monteverdi
    Piagn’ e sospira dal Quarto Libro di Madrigali
    Quell’augellin che canta dal Quarto Libro di Madrigali
    Zefiro torna dal Sesto Libro di Madrigali

Monteverdi sacro e profano #1

Ven, 08/25/2017 - 13:07

Bologna Festival 2017

La Venexiana
Emanuela Galli, Monica Piccinini – soprani
Chiara Granata arpa, Gabriele Palomba – tiorba
Davide Pozzi – cembalo

«D’amore le gioie e i lamenti»

  • Claudio Monteverdi
    Ohimé dov'è il mio ben (romanesca a due soprani) dal Settimo Libro di Madrigali
    Non è di gentil core dal Settimo Libro di Madrigali
    Lamento di Arianna
  • Giovanni Geronimo Kapsberger
    Toccata I per tiorba e basso continuo
    dal Libro Quarto di Intavolatura di Chitarrone
  • Claudio Monteverdi
    O viva fiamma dal Settimo Libro di Madrigali
    Quel sguardo sdegnosetto dagli Scherzi Musicali
    Io son pur vezzosetta dal Settimo Libro di Madrigali
  • Girolamo Frescobaldi
    Toccata Prima per cembalo
    da Toccate e Canzoni, Libro II
  • Claudio Monteverdi
    Et e' pur dunque vero dagli Scherzi Musicali
    Voglio di vita uscire
  • Girolamo Frescobaldi
    Aria detta “La Frescobalda” per arpa
    da Toccate e Canzoni, Libro II
  • Claudio Monteverdi
    O come sei gentile dal Settimo Libro di Madrigali
    Pur ti miro duetto di Nerone e Poppea da “L’Incoronazione di Poppea”

Stockhausen dieci anni dopo | concerto # 5

Ven, 08/25/2017 - 12:31

Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017

Maria Grazia Bellocchio - pianoforte
Stefania Redaelli - pianoforte
Alvise Vidolin - regia del suono

programma

  • Fabio Nieder
    Musica doppiata per due pianoforti*
  • Karlheinz Stockhausen
    Mantra per due pianoforti e musica elettronica (1970) durata 70’

* commissione di Bologna Festival, prima esecuzione assoluta

Stockhausen dieci anni dopo | concerto # 4

Ven, 08/25/2017 - 12:26

Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017

Michele Marelli – corno di bassetto
Anna D’Errico – pianoforte
Sonia Visentin – soprano
Alvise Vidolin – regia del suono

programma

  • Marco Stroppa
    and sing until he drop per corno di bassetto spazializzato
  • Karlheinz Stockhausen
    Uversa per corno di bassetto e musica elettronica (2007) da Klang – 16a ora durata 22’
    Natürliche Dauern per pianoforte (2005-2006) (selezione) da Klang – 3a ora durata 22’
  • Luigi Sammarchi
    Dolce mi è sembrato il mio destino fuggitivo per voce e live electronics*
  • Karlheinz Stockhausen
    Unsichtbare Chöre (Cori Invisibili, 1979) con il Coro di Colonia e musica elettronica (registrati) da Donnerstag aus Licht durata 50’ prima esecuzione italiana

* commissione di Bologna Festival, prima esecuzione assoluta

Stockhausen dieci anni dopo | concerto # 3

Ven, 08/25/2017 - 12:18

Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017

Marianne Smit - arpa
Miriam Overlach - arpa
Cecilia Vendrasco - flauto
Alberto Belli - viola
Gertru Pasveer - regia del suono
Alvise Vidolin - ingegnere del suono, regia del suono

programma

  • Adriano Guarnieri
    Il tempo del cantare per flauto, ottavino e live electronics*
  • Karlheinz Stockhausen
    Paradies per flauto e musica elettronica (2007) da Klang - 21a ora durata 18’
  • Alberto Caprioli
    Adagio estatico per viola sola*
  • Karlheinz Stockhausen
    Freude per due arpe (2005) da Klang - 2a ora durata 41’

* commissione di Bologna Festival, prima esecuzione assoluta

Stockhausen dieci anni dopo | concerto # 2

Ven, 08/25/2017 - 12:14

Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017

Anna Clementi - soprano
Nicholas Isherwood - baritono
Sonia Visentin - soprano
Alvise Vidolin - regia del suono

programma

  • Luigi Sammarchi
    “Dolce mi è sembrato il mio destino fuggitivo” per voce e live electronics
  • Karlheinz Stockhausen
    “Am Himmel wander Ich” (Indianerlieder) per due voci (1972) durata 65'

Stockhausen dieci anni dopo | seminario

Ven, 08/25/2017 - 12:08

Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017

“Kathinkas Gesang als Luzifers Requiem”, seminario a cura di Elena Gabbrielli e Marco Gasperini.

Elena Gabbrielli - flauto
Marco Gasperini - elettronica

programma
Karlheinz Stockhausen
Kathinkas Gesang als Luzifers Requiem per flauto ed elettronica  (1983) durata 33’

ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili

Stockhausen dieci anni dopo | concerto # 1

Ven, 08/25/2017 - 11:57

Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017

Michele Marelli - corno di bassetto, clarinetto basso
Vanessa Benelli Mosell - pianoforte
Andrea Rebaudengo - pianoforte
Simone Beneventi - percussione
Paola Perrucci - arpa
Alvise Vidolin - regia del suono

programma

  • Stefano Gervasoni
    Prima traccia per corno di bassetto ed elettronica
  • Karlheinz Stockhausen
    Harmonien per clarinetto basso (2006) da Klang – 5a ora durata 15’
    Klavierstücke n.1- 4 per pianoforte solo (1952) durata 8’
    Klavierstück n.12 per pianoforte solo (1983) durata 22’
  • Gilberto Cappelli
    Un giardino per Annamaria per arpa amplificata
  • Karlheinz Stockhausen
    Kontakte per pianoforte, percussione e musica elettronica (1958-60) durata 35’

Ennio Morricone

Gio, 08/24/2017 - 15:24

‘60 YEARS OF MUSIC WORLD TOUR’

Dopo il tutto esaurito dei concerti in Europa con standing ovation da parte del pubblico e recensioni magnifiche da parte della critica, il ‘60 YEARS OF MUSIC WORLD TOUR’ arriva in Italia, dove ha già registrato cinque sold out per le date estive, arricchendosi di due imperdibili serate a dicembre.

Lee Konitz Quartet

Gio, 08/24/2017 - 15:15

90 Years Celebration | Bologna Jazz Festival

Lee Konitz, sax alto
Dan Tepfer, pianoforte
Jeremy Stratton, contrabbasso
George Schuller, batteria

Giovedì 2 novembre, quando salirà sul palco dell’Unipol Auditorium, Lee Konitz avrà 90 anni esatti appena compiuti, dei quali ben 72 vissuti da musicista professionista. Con un simile traguardo, può ben permettersi un momento di autocelebrazione, come questa “90 Years Celebration” con il suo quartetto. Col suo modo di trattare l’improvvisazione, fatto di lunghe sortite solistiche attorno al materiale melodico, dalla peculiare accentazione, Konitz ha aperto una nuova strada alla pronuncia moderna del sassofono jazz, che si è estesa sino a oggi. Si sono avvalsi del pungente tocco del suo sax personaggi del calibro di Miles Davis, Dave Brubeck, Ornette Coleman, Charles Mingus e, in tempi più recenti, Brad Mehldau.

Steve Lehman & Sélébéyone

Gio, 08/24/2017 - 15:08

Bologna Jazz Festival

HPrizm, voce
Gaston Bandimic, voce
Steve Lehman, sax alto
Maciek Lasserre, sax alto e sax soprano
Carlos Homs, tastiere
Drew Gress, contrabbasso
Damion Reid, batteria

La critica specializzata si è prodigata in elogi e riconoscimenti per il talento del sassofonista Steve Lehman. Ora tocca al pubblico scoprire la sua musica audace, percorsa dall’inquietudine dell’avanguardia ma senza eccessi radicali. Il 30 ottobre sarà col suo gruppo “Sélébéyone”, con la sua incredibile ‘cucina’ musicale fatta di rap senegalese, musica spettrale francese, jazz contemporaneo, hip hop underground, elettronica interattiva. Le frontiere tra jazz e hip hop, già altre volte esplorate da grandi jazzisti, rivelano ora nuove e inaspettate sonorità.

I Soviet + l'Elettricità

Gio, 08/24/2017 - 15:01

spettacolo dedicato al centenario della rivoluzione bolscevica del novembre 1917

con Massimo Zamboni - voce, chitarra
Angela Baraldi - voce
Max Collini - voce
Danilo Fatur - performance
Simone Filippi - ritmiche
Simone Beneventi - timpani, vibrafono, ritmiche
Cristiano Roversi - tastiera, basso, programmazioni
Erik Montanari - chitarra

I Soviet + l'Elettricità è uno spettacolo ideato e diretto da Massimo Zamboni dedicato al centenario della rivoluzione bolscevica del novembre 1917. Un comizio musicale che attingendo al linguaggio, alle parole d'ordine e ai simboli del socialismo reale, evoca il mito infranto della rivolta degli oppressi, del potere agli operai e ai contadini, della società senza classi e senza sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Sul palco dominano gli elementi classici dell'iconografia sovietica: il podio e le tribune d'onore. Strutture per cerimonie politiche, solenni e oppressive allo stesso tempo, dove i cantanti diventano oratori, i musicisti membri di un Partito, il gruppo musicale Apparato. Le canzoni si mescolano alla parola recitata, agli slogan, alle sonorizzazioni, alle performance, alle proiezioni. Nessun concerto rock ma un'azione teatrale-musicale per una drammaturgia complessa e articolata. Sarà tutto il '900 a trascorrere sul palco e, attraverso la rievocazione e l'alternanza dei momenti più dolorosi (lo stalinismo, le dittature, la guerra in Afghanistan, nei Balcani) e più alti e solenni, si celebrerà l'ambizione che anima le vite degli uomini: quella di sentirsi uguali e padroni del proprio destino.

Pagine