Bologna Jazz Festival
Kenny Barron - pianoforte
Dado Moroni - pianoforte;
Benny Green - pianoforte
Cyrus Chestnut - pianoforte
L’ultimo concerto in teatro per il Bologna Jazz Festival 2017 sarà un tripudio pianistico: Kenny Barron, Dado Moroni, Benny Green e Cyrus Chestnut andranno in scena alternandosi, affiancandosi e confrontandosi l’un l’altro. Il nome collettivo 4 by Monk by 4 scelto da Barron e soci non è casuale: questi quattro fenomenali pianisti offriranno altrettanti punti di vista sull’universo musicale di Thelonious Monk, in occasione del centenario della sua nascita. Barron, Moroni, Green e Chestnut si presenteranno al pubblico nelle più varie combinazioni: in solo, in duo sino all’apoteosi col quartetto al completo schierato dietro due gran coda.
Bologna Jazz Festival
Chick Corea, pianoforte e tastiere
Steve Gadd, batteria
Steve Wilson, sax alto e flauto
Lionel Loueke, chitarra
Carlitos Del Puerto, basso elettrico
Luisito Quintero, percussioni
Martedì 7 novembre il Teatro Auditorium Manzoni ospiterà il concerto di punta del cartellone del BJF 2017: la band co-diretta dal pianista Chick Corea e dal batterista Steve Gadd. Si tratta di una nuova avventura che nasce sulle basi di un glorioso passato, quello di dischi come The Leprechaun, My Spanish Heart, Three Quartets e Friends, che nella seconda metà degli anni Settanta riportarono Corea sulla strada del jazz dopo i bagliori della fusion. Corea e Gadd tornano così a riunire le forze, per la prima volta in co-leadership: la musica è tutta nuova ma riprende il discorso da dove era stato lasciato in sospeso.
Balletto di San Pietroburgo
musiche Pyotr Ilyich Tchaikovsky
coreografie Marius Petipa
con i solisti del Corpo di Ballo Saint Petersburg Classical Ballet Tradition
Amore, sogno e fantasia per lo Lo Schiaccianoci, uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica. Le scenografie incantate del Balletto di San Pietroburgo immergeranno gli spettatori nella celebre fiaba di Hoffmann. Per le sue caratteristiche di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un'atmosfera fatata di festa, Lo Schiaccianoci, continua ad ammaliare i bambini e ad incantare i grandi. Per questo è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie. Dolciumi, soldatini, alberi di natale, fiocchi di neve, fiori che danzano, topi cattivi, principi azzurri e la conclusione segnata dallo squisito Valzer dei Fiori, dopo il quale Clara si ritroverà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, vi preparerà alla favolosa magia del Natale.
spettacoli ore 17.30 e ore 20.30
live
I TOTO sono lieti di annunciare la prima serie di date a supporto del quarantesimo anniversario della band che cade nel 2018. Il 40 Trips Around The Sun Tour inizierà nel febbraio 2018 in Europa toccando l’Unipol Arena il 23 marzo 2018.
The Global Spirit Tour
I Depeche Mode arrivano all’Unipol Arena il 13 dicembre 2017 per la sessione invernale del The Global Spirit Tour.
(UK - electro indiepop - Distiller Records)
Arrivano in Italia gli intensi ed esplosivi Ramona Flowers, quintetto inglese formato da Steve Bird, Sam James, Wayne Jones, Dave Betts e Ed Gallimore. La band di Bristol, nella scelta del nome, si è ispirata alla protagonista dai super poteri del film “Scott Pilgrim vs. the World”. C’è qualcosa nella loro musica che suggerisce la volontà di voler essere collegati al film, basato su un romanzo grafico con un’atmosfera surreale cultural pop. Lo scorso novembre hanno aperto i concerti dei White Lies, riscaldando l’atmosfera con una forte presenza scenica e una performance ricca di energia e divertimento.
(USA - punk rock - Sound of Cobra Records)
La „NYC's Favorite Rock'n'Roll Hard Workin' Band“ non ha guadagnato il suo appellativo grazie a party in piscina a stelle e strisce o consumando droghe in ville da vip: questi ragazzi ricolmi di punk attitude hanno suonato alla grandissima su tutti i palchi e sono pronti a tornare al Covo Club dopo il grande successo di due stagioni fa. Presenteranno e suoneranno i pezzi del nuovo album in uscita, "Goodbye Love".
Bologna Festival 2017
Leonardo De Lisi – tenore
Alfonso Fedi – clavicembalo
Francesco Romano – liuto/tiorba
Paolo Biordi – viola da gamba
«Possente spirto e formidabil nume»
la voce del tenore al tempo di Monteverdi
Arie, canzoni e madrigali a voce sola di Claudio Monteverdi, Jacopo Peri, Marco Da Gagliano, Giulio Caccini, Girolamo Frescobaldi, Tarquinio Merula e altri compositori del primo Seicento
Bologna Festival 2017
La Compagnia del Madrigale
Rossana Bertini, Francesca Cassinari - soprani
Elena Carzaniga - contralto
Giuseppe Maletto, Raffaele Giordani - tenori
Daniele Carnovich - basso
«Quell’augellin che canta»
Bologna Festival 2017
La Venexiana
Emanuela Galli, Monica Piccinini – soprani
Chiara Granata arpa, Gabriele Palomba – tiorba
Davide Pozzi – cembalo
«D’amore le gioie e i lamenti»
Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017
Maria Grazia Bellocchio - pianoforte
Stefania Redaelli - pianoforte
Alvise Vidolin - regia del suono
programma
* commissione di Bologna Festival, prima esecuzione assoluta
Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017
Michele Marelli – corno di bassetto
Anna D’Errico – pianoforte
Sonia Visentin – soprano
Alvise Vidolin – regia del suono
programma
* commissione di Bologna Festival, prima esecuzione assoluta
Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017
Marianne Smit - arpa
Miriam Overlach - arpa
Cecilia Vendrasco - flauto
Alberto Belli - viola
Gertru Pasveer - regia del suono
Alvise Vidolin - ingegnere del suono, regia del suono
programma
* commissione di Bologna Festival, prima esecuzione assoluta
Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017
Anna Clementi - soprano
Nicholas Isherwood - baritono
Sonia Visentin - soprano
Alvise Vidolin - regia del suono
programma
Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017
“Kathinkas Gesang als Luzifers Requiem”, seminario a cura di Elena Gabbrielli e Marco Gasperini.
Elena Gabbrielli - flauto
Marco Gasperini - elettronica
programma
Karlheinz Stockhausen
Kathinkas Gesang als Luzifers Requiem per flauto ed elettronica (1983) durata 33’
ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
Il Nuovo l’Antico. Bologna Festival 2017
Michele Marelli - corno di bassetto, clarinetto basso
Vanessa Benelli Mosell - pianoforte
Andrea Rebaudengo - pianoforte
Simone Beneventi - percussione
Paola Perrucci - arpa
Alvise Vidolin - regia del suono
programma
‘60 YEARS OF MUSIC WORLD TOUR’
Dopo il tutto esaurito dei concerti in Europa con standing ovation da parte del pubblico e recensioni magnifiche da parte della critica, il ‘60 YEARS OF MUSIC WORLD TOUR’ arriva in Italia, dove ha già registrato cinque sold out per le date estive, arricchendosi di due imperdibili serate a dicembre.
90 Years Celebration | Bologna Jazz Festival
Lee Konitz, sax alto
Dan Tepfer, pianoforte
Jeremy Stratton, contrabbasso
George Schuller, batteria
Giovedì 2 novembre, quando salirà sul palco dell’Unipol Auditorium, Lee Konitz avrà 90 anni esatti appena compiuti, dei quali ben 72 vissuti da musicista professionista. Con un simile traguardo, può ben permettersi un momento di autocelebrazione, come questa “90 Years Celebration” con il suo quartetto. Col suo modo di trattare l’improvvisazione, fatto di lunghe sortite solistiche attorno al materiale melodico, dalla peculiare accentazione, Konitz ha aperto una nuova strada alla pronuncia moderna del sassofono jazz, che si è estesa sino a oggi. Si sono avvalsi del pungente tocco del suo sax personaggi del calibro di Miles Davis, Dave Brubeck, Ornette Coleman, Charles Mingus e, in tempi più recenti, Brad Mehldau.
Bologna Jazz Festival
HPrizm, voce
Gaston Bandimic, voce
Steve Lehman, sax alto
Maciek Lasserre, sax alto e sax soprano
Carlos Homs, tastiere
Drew Gress, contrabbasso
Damion Reid, batteria
La critica specializzata si è prodigata in elogi e riconoscimenti per il talento del sassofonista Steve Lehman. Ora tocca al pubblico scoprire la sua musica audace, percorsa dall’inquietudine dell’avanguardia ma senza eccessi radicali. Il 30 ottobre sarà col suo gruppo “Sélébéyone”, con la sua incredibile ‘cucina’ musicale fatta di rap senegalese, musica spettrale francese, jazz contemporaneo, hip hop underground, elettronica interattiva. Le frontiere tra jazz e hip hop, già altre volte esplorate da grandi jazzisti, rivelano ora nuove e inaspettate sonorità.
spettacolo dedicato al centenario della rivoluzione bolscevica del novembre 1917
con Massimo Zamboni - voce, chitarra
Angela Baraldi - voce
Max Collini - voce
Danilo Fatur - performance
Simone Filippi - ritmiche
Simone Beneventi - timpani, vibrafono, ritmiche
Cristiano Roversi - tastiera, basso, programmazioni
Erik Montanari - chitarra
I Soviet + l'Elettricità è uno spettacolo ideato e diretto da Massimo Zamboni dedicato al centenario della rivoluzione bolscevica del novembre 1917. Un comizio musicale che attingendo al linguaggio, alle parole d'ordine e ai simboli del socialismo reale, evoca il mito infranto della rivolta degli oppressi, del potere agli operai e ai contadini, della società senza classi e senza sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Sul palco dominano gli elementi classici dell'iconografia sovietica: il podio e le tribune d'onore. Strutture per cerimonie politiche, solenni e oppressive allo stesso tempo, dove i cantanti diventano oratori, i musicisti membri di un Partito, il gruppo musicale Apparato. Le canzoni si mescolano alla parola recitata, agli slogan, alle sonorizzazioni, alle performance, alle proiezioni. Nessun concerto rock ma un'azione teatrale-musicale per una drammaturgia complessa e articolata. Sarà tutto il '900 a trascorrere sul palco e, attraverso la rievocazione e l'alternanza dei momenti più dolorosi (lo stalinismo, le dittature, la guerra in Afghanistan, nei Balcani) e più alti e solenni, si celebrerà l'ambizione che anima le vite degli uomini: quella di sentirsi uguali e padroni del proprio destino.