Agenda cultura

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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 4 min 18 sec fa

The elephant man

Mer, 08/30/2017 - 09:57

(GB/1980) di David Lynch (125')

La storia di John Merrick, l'uomo elefante, il freak della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d'entrata a Hollywood. The Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo protagonista, da una parte trascina al pianto il grande pubblico e dall'altra fa saettare schegge di orrido
e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si ‘nasconde' dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull'orrore. (rm)

Easy - un viaggio facile facile

Mer, 08/30/2017 - 09:28

(Italia-Ucraina/2017) di Andrea Magnani (91')


 

Isidoro, detto Easy, ha 35 anni, molti chili di troppo e una bella depressione: vive con la madre e passa il tempo davanti alla Playstation, ingozzandosi di psicofarmaci e meditando il suicidio. Poi, però, qualcosa cambia: il fratello gli chiede di riportare a casa lo sfortunato operaio Taras, morto per un incidente sul lavoro, trasportando la sua bara fino in Ucraina. Girato ammiccando affettuosamente al cinemascope dei grandi western, e percorso da un umorismo rarefatto che piacerebbe molto a Kaurismäki, l'opera prima di Andrea Magnani è un bizzarro, divertente, poetico road movie che, trasformando i chilometri in cammino esistenziale, " ci parla di strade sbagliate e di deviazioni, di incontri surreali e di contrattempi, ma anche della forza con cui si devono affrontare le incertezze e le paure, cercando una rinascita e, perché no, una redenzione" (Andrea Magnani).

Orario proiezioni:
31 agosto, 1, 2, 4, 5 e 6 settembre 2017 h 18.30, 20.15 e  22
3
settembre 2017 h 16.45, 18.30, 20.15 e 22.

I colori dell'autunno

Mar, 08/29/2017 - 15:13

attività per bambini e adulti in occasione di VivilVerde

In occasione di VivilVerde viene proposto un ricco programma di iniziative per adulti e bambini che avranno luogo nel Parco e nel Museo per l’intera giornata di domenica 24 settembre

Ore 10.00 Presentazione della nuova sede delle Guardie Ecologiche Volontarie. Seguirà una visita al parco storico a cura delle Guardie Ecologiche Volontarie;
Ore 15.00 Dimostrazione di pigiatura dell’uva per adulti e bambini a cura dell’Associazione Gruppo della Stadura;
Ore 16.30 Visita guidata al pomario storico a cura di Massimo Drago
Ore 17.30 Laboratorio per bambini a cura di Prospectiva e Trame Tinte D'Arte
Ore 17.30 Presentazione della pubblicazione IL POMARIO DELLA VILLA

Durante tutta la giornata: Museo aperto dalle 10 alle 19, Punto ristoro a tema, Atelier tessile “Trame Tinte D'Arte” aperto dalle 15 alle 19.

Info 051/891050 segreteria.museo@cittametropolitana.bo.it

Tutte le iniziative sono gratuite.

Ingresso al Museo 
Intero (dai 18 ai 60 anni): 4 euro
Ridotto (dai 14 ai 18 e oltre i 60 anni): 2 euro
Gratuito sotto i 14 anni e possessori della Card Musei Metropolitani Bologna

Gianni Turin

Mar, 08/29/2017 - 14:59

In mostra sei opere dell’artista Gianni Turin, nell’ambito del progetto Diffusa 17 - Sacrificio e memoria

Giovedì 7 settembre 2017, ore 18: inaugurazione della mostra
 
La Raccolta Lercaro è lieta di ospitare nei propri spazi espositivi sei opere dell’artista Gianni Turin, nell’ambito del progetto Diffusa 17 - Sacrificio e memoria. L’evento non è solo l’occasione per proporre una riflessione in chiave contemporanea sui temi universali della vita e della morte, ma anche il luogo concreto di una sinergia tra Istituti culturali del territorio che, ciascuno coerentemente con la propria identità, hanno dato disponibilità affinché una vera e propria “mostra diffusa” si realizzasse.

Le opere esposte presso la Raccolta Lercaro appartengono alla produzione artistica più recente di Turin (dal 2012 ad oggi): rappresentano quindi l’approdo espressivo a cui egli perviene dopo un lungo percorso di ricerca, al tempo stesso umana e formale, avviato negli anni Settanta sotto la straordinaria guida di Emilio Vedova e poi declinato secondo una propria cifra stilistica tesa a restituire una lettura della realtà in senso cristiano.
 
Il progetto Diffusa 17 è a cura di Sandro Gazzola; la mostra nella sede della Raccolta Lercaro è a cura di Andrea Dall’Asta SJ e Sandro Gazzola

Orari di apertura:
giovedì e venerdì, 10-13
sabato e domenica, 11-18.30

Ingresso libero

Serate ad arte

Mar, 08/29/2017 - 12:20

apertura serale straordinaria dalle 19.30 alle 22.30 e visite guidate

Alle ore 19.30 a Palazzo Pepoli Campogrande
Un viaggio nei significati della frutta: simboli, storia, usi della frutta nei dipinti e negli affreschi di Palazzo Pepoli Campogrande
Visita guidata a cura di Vladimir Fava

La visita guidata si sofferma sulla rappresentazione della frutta nelle arti figurative, esplorandone sia i i significati simbolici che quelli naturalistici. La frutta è un argomento molto interessante per cogliere le interazioni tra natura e cultura: la produzione di frutti sempre più appetibili a partire dalle piante selvatiche è stato uno dei primi campi di applicazione delle tecnologia umane, migliaia di anni fa. Ripercorreremo quindi i molteplici viaggi che la frutta ha compito nel corso della storia, esplorandone i valori mitici e simbolici, ma anche l'importanza centrale nell'alimentazione umana, nella cultura e nella società.

Alle ore 21.00 alla Pinacoteca Nazionale di Bologna
I Carracci a Bologna: il rinnovamento della pittura alla fine del Cinquecento
Visita guidata a cura di Liliana Geltrude

I Carracci furono i protagonisti del rinnovamento della pittura a fine Cinquecento. Con l’attività della loro bottega, in cui fondarono l’Accademia dei Desiderosi, poi degli Incamminati, portarono al superamento dello stile manierista e alla proposta di un nuovo linguaggio di maggiore adesione alla natura e di diversa modalità di comunicazione dei soggetti rappresentati. La Pinacoteca espone diverse tra le loro opere più significative realizzate per la città di Bologna in una sala a loro interamente dedicata.

Ingresso con biglietto della Pinacoteca Nazionale di Bologna; gratuito con la Card Musei Metropolitani Bologna 

Lame da Barba

Lun, 08/28/2017 - 16:01

live

Dalla Grecia, ai Balcani, fino all'Armenia per poi tornare in Italia a suon di valzer e tarantella con le Lame da Barba, per un concerto in stile rigorosamente mediterraneo.

Razgraad + RM (YerevanTapes)

Lun, 08/28/2017 - 15:59

Serra Elettrica

Serra Elettrica Razgraad, progetto in solo di Salvatore Miele. A seguire il live di RM, aka Riccardo Mazza, prolifico artista veneto già nel duo noise Lettera 22 e nel gruppo noise-punk Meanlover. La rassegna è a cura di Marco Unzip, dj, produttore e curatore tra gli altri del Robot Festival.

Radio Bruno Estate 2017

Lun, 08/28/2017 - 15:55

Rovazzi + Umberto Tozzi + Alex Britti + Nek + Nina Zilli 

Presentano Alessia Ventura ed Enzo Ferrari.

Toto e Vicè

Lun, 08/28/2017 - 14:49

regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi

Dopo lo spettacolo Assassina, recentemente prodotta da ERT e attualmente finalista al Premio Ubu 2017, Enzo Vetrano e Stefano Randisi tornano in Arena con un’altra opera di Scaldati. Con una quasi quarantennale collaborazione sul palcoscenico, nella scrittura e nella guida degli attori, i due registi, per esprimere la loro poetica, la doppia identità, sovrapponibile e contraria scelgono proprio Totò e Vicè. Poetici clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano recentemente scomparso, Vetrano e Randisi si sono subito ritrovati nelle parole, nei gesti e nei pensieri di Totò e Vicé. Due personaggi teneri, legati da un’amicizia reciproca assoluta, che vivono di frammenti di sogni in bilico tra la natura e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.
«Ci sono dei temi ricorrenti nella drammaturgia di Franco Scaldati – affermano Enzo Vetrano e Stefano Randisi – che stiamo pian piano attraversando, prima con Totò e Vicé, poi con Assassina e ora con l'ultimo lavoro a cui ci stiamo dedicando, Ombre folli. Così stiamo completando una sorta di giro di conoscenza. Gli elementi della drammaturgia di Scaldati che più ci attirano e che più caratterizzano la nostra vicinanza a questo autore sono le sue coppie di personaggi, che sono davvero uno lo specchio dell'altro, se non a volte un unico personaggio. Ci siamo resi conto che le battute sono intercambiabili: c'è come un'identità sdoppiata in ogni figura. Tra l'altro secondo noi il teatro si crea proprio nello specchiarsi fra attore e spettatore: questo Scaldati lo fa in modo evidente nei testi.  Le domande di Totò e Vicé hanno in sé già una risposta. L'altro completa e rinvia la domanda, come se i sogni dell'uno fossero i sogni dell'altro. C'è un passaggio in Totò e Vicé in cui questo aspetto viene proprio esplicitato, con la battuta “facciamo tutti e due gli stessi sogni”».

Sabato 2 dicembre alle ore 19.15 lo spettacolo sarà preceduto dall’incontro con Marzio Badalì che curerà l’appuntamento-aperitivo targato WikiArena, ciclo di brevi incontri di introduzione agli spettacoli per fornire spunti, consigli di lettura e indicazioni per avvicinarsi alla rappresentazione, il tutto in un tempo massimo di 15 minuti. A cura di Altre Velocità. 

Repliche

2 dicembre ore 20
3 dicembre ore 16.30
5, 6, 7 dicembre ore 20.30

Ingresso ridotto per gli abbonati Card Musei metropolitani di Bologna

Digito ergo sum

Lun, 08/28/2017 - 14:45

regia Alessandra Tomassini

Lo spettacolo è un atto unico sul dramma contemporaneo della tecnologia e dei social network e del loro ruolo primario nella società.

Lo spettacolo nasce nel 2016 ed ha  vinto il  bando Giovani Talenti Creativi 2016 del Comune di San Lazzaro (BO), un progetto dedicato a giovani artisti e creativi del territorio bolognese tra i quali spiccano Ashraf Gandomi e Cecilia Lorenzetti, entrambe autrici dello spettacolo.

Ulduz Ashraf Gandomi, di origini italo-iraniane, nata e cresciuta a Bologna, dopo la laurea in Discipline della Musica e dello Spettacolo, ha continuato la sua formazione presso la Scuola di Teatro A. G. Garrone. Regista e attrice freelance dirige e interpreta Digito ergo sum. Accanto a lei nel lavoro autoriale e interpretativo è Cecilia Lorenzetti. Quest'ultima, diplomata come attrice al Cta di Milano, frequenta l'accademia Garrone a Bologna e viene selezionata per la formazione attoriale biennale con Roberto Latini. Insegnante, attrice e illustratrice,  collabora con Rew a Bologna e con giovani creativi incontrati nelle varie residenze artistiche, da Udine a Capo di Leuca.
Le due artiste danno vita al loro sodalizio nel 2015 durante la Residenza Teatrale "Ti racconto e a Capo", ideata e condotta dal regista Ippolito Chiarello.
In Digito ergo sum interpretano due giovani donne convocate ad una misteriosa selezione social. Così, il loro teatro diventa un ring su cui si scontrano due eroine tecnologiche continuamente sottoposte a sfide assurde e costrette in un limbo tra vita reale e virtuale. Le caratteristiche personali e l'interiorità delle protagoniste emergono in un gioco pericoloso perennemente in bilico tra disagio e comicità.  Le due donne si perdono  in proiezioni distorte, immagini e desideri ingannevoli proposte dai mass media, imperatori del mondo attuale. Nonostante le infinite possibilità offerte dal web per la propria affermazione, le ricette della felicità cliccate in rete ogni giorno non sembrano funzionare.
 «Digito ergo sum - spiegano autrici e regista - racconta la ricerca tragicomica di un posto nel mondo e di un'autentica identità; rappresenta un'umanità in crisi, cinica e spietata, che fa della dipendenza tecnologica lo scudo ideale contro la solitudine e l'inadeguatezza. Il web crea davvero milioni di possibilità di comunicare e affermare se stessi? Le nostre eroine si scontrano in un gioco pericoloso che le costringe a reinventarsi, fino a perdersi, per il bisogno di piacere e avere successo; vivono una lotta tra mondo reale e mondo virtuale, in cui i mass media proiettano distorsioni allettanti della realtà e ideali di bellezza esteriore. Nella spasmodica ricerca di modelli da seguire e ricette per essere felici, emerge la battaglia quotidiana contro l'eterno nemico: se stessi».

Sul palco, come dietro uno schermo,  si sproloquia senza filtri, si parla senza comprendersi. Con toni veraci e provocatori viene riprodotta esattamente la nostra umanità di cui gli spettatori stessi rappresentano le icone, partecipando attivamente alla selezione e interpretando il ruolo di 'follower da social network'.

di Ulduz Ashraf Gandomi e Cecilia Lorenzetti
regia Alessandra Tomassini
con Ulduz Ashraf Gandomi, Cecilia Lorenzetti, Fabrizio Carbone

Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna

Il cielo non è un fondale

Lun, 08/28/2017 - 14:41

di Daria Deflorian, Antonio Tagliarini

Il duo Deflorian / Tagliarini porta in scena un dialogo possibile tra lo spazio della finzione e lo spazio esterno, il reale. Con il loro stile minimale, i quattro attori si muovono in una scena scarna, con un fondale nero, una scena in cui il cielo del titolo è evocato dalla narrazione affidata al dialogo. «Parliamo di precarietà e privilegi, di cadute, fallimenti, incidenti e paure». Una pièce che per Pasolini sarebbe stato un probabile esempio di ciò che intendeva per “Teatro di parola”.

di Daria Deflorian, Antonio Tagliarini
con Francesco Alberici, Daria Deflorian, Monica Demuru, Antonio Tagliarini

Repliche

Dal 21/11/2017 al 24/11/2017 – h21:00
25/11/2017 – h19:30
26/11/2017 – h16:00

Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna

Emilia

Lun, 08/28/2017 - 14:34

scritto e diretto da Claudio Tolcachir

Scritto e diretto dall’astro della scena teatrale argentina Claudio Tolcachir, Emilia segna il ritorno al teatro di una grande protagonista come Giulia Lazzarini, une delle nostre attrici più amate ed apprezzate. Emilia, qui la Lazzarini appunto, è una balia che dopo anni rincontra il bambino che aveva allevato, determinando la fuoriuscita di quei frammenti del passato che spargeranno scariche elettriche sul terreno già compromesso delle apparenze e dei sorrisi, e rimetteranno in discussione ogni cosa.

scritto e diretto da Claudio Tolcachir
con Giulia Lazzarini, Sergio Romano, Pia Lanciotti, Josafat Vagni, Paolo Mazzarelli

Repliche

Dal 08/11/2017 al 10/11/2017 – h21:00
11/11/2017 – h19:30
12/11/2017 – h16:00

Il nullafacente

Lun, 08/28/2017 - 14:24

di Michele Santeramo

In un tempo che richiede prestanza, efficienza, ritmo, lavoro e programmazione, Michele Santeramo, uno degli autori italiani più interessanti del momento, Premio Hystrio per la drammaturgia nel 2014, ritrae un vero e proprio nullafacente. Diretto da Roberto Bacci, Santeramo si concentra su quella felicità che ricerchiamo sempre altrove, sul continuo e quotidiano riflettere su cosa sia giusto fare per stare bene. Secondo il nullafacente, l’unica partita da giocare è quella contro la morte, disponendo di ogni minuto, di ogni secondo senza che nulla inquini il godere dei momenti. Cosa NON dobbiamo fare ogni giorno per stare bene?

regia, spazio scenico Roberto Bacci
con Michele Cipriani, Silvia Pasello, Francesco Puleo, Michele Santeramo, Tazio Torrini

Repliche

Dal 14/11/2017 al 17/11/2017 h20:30
18/11/2017 – h20:00
19/11/2017 – h16:30

Il libro di Giobbe

Lun, 08/28/2017 - 13:39

di Emanuele Aldrovandi e Pietro Babina

Firma questo inedito viaggio ispirato al “Libro di Giobbe” Pietro Babina, uno dei registi italiani più aderenti al contemporaneo che ha contraddistinto il suo ventennale percorso – più volte premiato in Italia e all’estero – con una ricerca attenta sui linguaggi emergenti prodotti dalle nuove tecnologie in relazione alla drammaturgia, alla messa in scena e ai fondamenti teatrali. Insieme al giovane drammaturgo Emanuele Aldrovandi (già insignito di importanti riconoscimenti come il Premio Hystrio Scritture di Scena 2015 e il Premio Riccione Tondelli 2013), Babina ripropone con questo testo le molte questioni contenute dal libro biblico e si prepara a dirigere in questa avventura un gruppo di sei attori, fra cui un interprete dal talento riconosciuto come Leonardo Capuano.
«Giobbe o meglio la sua interrogazione – scrive il regista – evoca ogni domanda sul senso dell’esistere, sia che si creda o non si creda nell’esistenza di Dio». Ripercorrendo la storia di Giobbe come ispirazione per un racconto contemporaneo, questo artista ritorna ancora una volta ai temi che lo ossessionano e su cui, nella sua visione, si fonda la necessità del teatro: l’indagine sulle ragioni del male, sul valore del bene, sull’esistenza di una dimensione magica, sulle relazioni fra ingiustizia e giustizia, potere e libertà.
E si chiede e ci chiede: «Chi è Giobbe? Il suo tormento è il nostro? Potrebbe esserlo? Cos’è Giobbe? Un emblema? È necessario esperire in modo identico gli eventi tragici che nel racconto originario colpiscono Giobbe per poter entrare in quello stesso tormento? Sono gli eventi che innescano la domanda metafisica o la domanda giace di già e da sempre in noi? È possibile trovare risposta a questa incessante necessità di domandare ragione dell’esistenza e della sofferenza a questa connaturata?».

di Emanuele Aldrovandi e Pietro Babina
liberamente ispirato all’omonimo testo biblico
scene, luci e regia PIETRO BABINA
con Leonardo Capuano
e con Alessandro Bay Rossi, Barbara Chicchiarelli, Fabrizio Croci, Andrea Sorrentino, Giuliana Vigogna

Repliche

13/10/2017 – h21:00
14/10/2017 – h19:30
15/10/2017 – h16:00
16/10/2017 – h20:00

Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione

Lun, 08/28/2017 - 12:27

visita guidata

L'allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei.
Nel percorso è visibile anche la mostra di Catherine Wagner In Situ: Traces of Morandi.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

Ingresso € 4,00 (prima domenica del mese)

Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00

Premiazione “metti in moto la cultura”

Ven, 08/25/2017 - 15:02

TrenOFF

La giuria dopo aver assistito alle performance della VETRINA URBANA DEL CONTEMPORANEO, in un ambiente urbano in cui ogni luogo diventa spazio performativo, dal portico di un edificio all’abitacolo di un furgone, dalle strisce pedonali a una fermata del bus, trasformando in palcoscenico alcuni degli scenari periferici più suggestivi dalla città, nominerà il vincitore del “Premio Metti in moto la cultura”, tra i candidati, selezionati attraverso il bando internazionale: Alice Mazzara, Andrea Roccioletti, Azul Teatro, C&C company, Costantino Rizzuti, Erika Salamone, Francesca Antonino, I Nani inani, La Ribalta Teatro, LINEOUT dance company, Maria Carpaneto, Respirale Teatro, Simona Migliore, Turconi-Deblasio.

Il Premio, concesso da Reno Motor Company di Bologna, consiste in un contributo economico di 1.000,00 euro finalizzato a sviluppare la performance presentata, con un periodo di dieci giorni di residenza presso il LIV – Performing Arts Centre di Bologna da svolgere fra il 2017 e il 2018.

Farsi luogo – Marco Martinelli Teatro delle Albe

Ven, 08/25/2017 - 14:56

+ Vetrina urbana del contemporaneo - Premio Metti in moto la cultura

Ad aprire il festival sarà Farsi luogo – Varco al teatro in 101 movimenti lettura scenica del libro edito da Cue Press con cui il regista, drammaturgo e fondatore del Teatro delle Albe, Marco Martinelli, da un’altra grande prova del suo talento di oratore civile. Un momento imprescindibile per un festival che si “fa luogo” nel paesaggio urbano della periferia di Bologna.

Si prosegue la serata, lungo l’edificio Treno della Barca, con la VETRINA URBANA DEL CONTEMPORANEO e le 15 performance degli artisti e compagnie selezionati attraverso il bando internazionale “Premio Metti in moto la cultura”: Alice Mazzara, Andrea Roccioletti, Azul Teatro, C&C company, Costantino Rizzuti, Erika Salamone, Francesca Antonino, I Nani inani, La Ribalta Teatro, LINEOUT dance company, Maria Carpaneto, Respirale Teatro, Simona Migliore, Turconi-Deblasio.

Inoltre vi sarà Incursione 2.0 Fattiditeatro intervento mediatico negli spazi del festival, esito del Laboratorio di Social media story telling diretto da Simone Pacini di Fattiditeatro.

Aperitivi scientifici in Velostazione

Ven, 08/25/2017 - 14:47

aspettando la Notte dei Ricercatori

Dai consigli per combattere le bufale scientifiche fino al quadro della situazione dei vulcani napoletani (tra il Vesuvio, i Campi Flegrei e Ischia), passando per supercomputer e tavole da surf, materia oscura e nano-materiali. Cinque appuntamenti dal 29 agosto al 26 settembre

Supercomputer e tavole da surf, bufale scientifiche, materia oscura, nano-materiali, i vulcani di Napoli e dintorni. In attesa della prossima Notte dei Ricercatori, che arriverà il 29 settembre, alla Velostazione Dynamo partono gli aperitivi scientifici: cinque appuntamenti – dal 29 agosto al 26 settembre, sempre alle 18, sempre a ingresso gratuito - in compagnia di scienziati e ricercatori per scoprire alcuni dei temi caldi della scienza e dell’attualità.

Si comincia martedì 29 agosto parlando di supercomputer e tavole da surf (collaudate sul Reno): Riccardo Rossi di RED Fluid Dynamics, startup che si occupa di calcolo industriale, e Ivan Spisso del Cineca racconteranno come scienza e supercalcolo aiutano a regalare ai surfer emozioni più intense quando cavalcano le onde.

Il secondo appuntamento, martedì 5 settembre, vedrà invece Nicolò Masi (Università di Bologna e INFN Bologna) e Mauro Roncarelli (Università di Bologna e INAF Bologna) tentare di fare luce su uno dei misteri scientifici più dibattuti e interessanti dell’astrofisica e della fisica: la materia oscura. Cos'è esattamente? Dove si trova? E, soprattutto, come si può dire che c’è, se non possiamo vederla?

Martedì 12 settembre tocca ad un tema tanto attuale quanto delicato: le bufale scientifiche. L’hanno detto in tv, me l’ha detto un amico, l’ho letto su internet: Stefano Marcellini (INFN Bologna), Marco Ciardi (Università di Bologna), Ornella Russo (CNR Bologna) raccontano quali sono le fonti su cui possiamo fare affidamento per gestire l’enorme quantità di informazioni errate, che oggi si trasmettono sempre più velocemente attraverso la rete.

Un tuffo tra i nano-materiali, dalla plastica fino al grafene, lo si potrà fare invece martedì 19 settembre in compagnia di Vincenzo Palermo, ricercatore del CNR-ISOF e vice-direttore del progetto europeo "Graphene Flagship". Dalle automobili agli aeroplani, dai computer alle telecamere, fino alle applicazioni biomediche ed ambientali, il grafene promette di cambiare la nostra vita, e molti prodotti che lo contengono sono già in commercio.

Infine, martedì 26 settembre, un altro appuntamento che va a toccare temi di stretta attualità: le ricercatrici dell’INGV Lucia Zaccarelli e Laura Sandri tracceranno il quadro della situazione dei vulcani napoletani, dal Vesuvio ai Campi Flegrei, fino all’isola di Ischia.

Regalo di Natale

Ven, 08/25/2017 - 14:39

Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro di Biase

di Pupi Avati

adattamento teatrale Sergio Pierattini
aiuto regia Beatrice Tomassetti
scenografie Luigi Ferrigno
costumi Alessandro Lai
luci Pasquale Mari
regia Marcello Cotugno

Uno tra i più bei film di Pupi Avati, lucido, amaro e avvincente, Regalo di Natale diventa teatro e racconta sul palcoscenico la storia di quattro amici di vecchia data, Lele, Ugo, Stefano e Franco, che la notte del 25 dicembre s'incontrano per giocare una partita a poker. Viene coinvolto nel gioco da Ugo anche l'avvocato Santelia, un facoltoso industriale; il più ricco degli amici è invece Franco, proprietario di un cinema a Milano, l'unico ad avere le risorse economiche per poter entrare in competizione con l'avvocato. Tra Franco e Ugo i rapporti diventano tesi e il primo si lascia persino tentare dall'idea di rientrare a casa, la somma in gioco, che gli sarebbe utile alla ristrutturazione del cinema, alla fine lo convince però a restare. La partita, in origine amichevole, finirà per mettere in campo il bilancio della vita di ognuno dei personaggi tra fallimenti, sconfitte, tradimenti, menzogne ed inganni.

Spettacoli 1 e 2 dicembre h 21.00

Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna

Il Sorpasso. Giuseppe Zeno

Ven, 08/25/2017 - 14:34

dal soggetto cinematografico di Dino Risi, Ettore Scola e Ruggero Maccari

con Luca Di Giovanni e con la partecipazione di Cristiana Vaccaro
e con Marco Prosperini, Simone Pieroni, Pietro Casella, Francesco Lattarulo e Marial Bajma Riva
adattamento teatrale Micaela Miano
musiche Massimiliano Pace
scenografie Alessandro Chiti
costumi Françoise Raybaud
regia Guglielmo Ferro

Per la prima volta a teatro

La trasposizione di uno dei capolavori della commedia italiana, Il Sorpasso, diretto da Dino Risi, si trasforma per la prima volta in una pièce teatrale a più di cinquant'anni di distanza dall'uscita del film. Nei panni di Bruno, nella pellicola interpretato dal grande Vittorio Gassman, c'è l'attore Giuseppe Zeno, in quelli di Roberto la giovane promessa Luca Di Giovanni e nella parte di Maddalena Cristiana Vaccaro, l'esplosiva Maddalena nella fortunata serie TV "Un medico in Famiglia 10", che recita nel doppio ruolo della moglie di Bruno e della zia di Roberto. Il Sorpasso, considerato come un manifesto dell'Italia del boom economico, rappresenta anche un grande road movie psicologico che lo rende contemporaneo. Al centro della vicenda i due protagonisti e il loro incontro/scontro, un intricato gioco di prevaricazioni, rivendicazioni, ambizioni, fughe, rinascite, silenzi e violenza.

spettacoli:
feriali ore 21
domenica ore 18

Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna

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