Orchestra Filarmonica di Bologna
Torna la rassegna cameristica dell’Orchestra Filarmonica di Bologna, completamente rinnovata: una rassegna costituita sempre da programmi cameristici selezionati dai Professori della Filarmonica di Bologna, che però, in continua crescita, sceglie di diventare più grande e di arrivare a un pubblico più vasto, in un ambiente, come l’Oratorio di San Rocco, impreziosito dagli affreschi di allievi dei Carracci e del Guercino. Il repertorio che sarà eseguito, quanto mai ampio e capace di cogliere aspetti salienti della storia della musica, unirà ad autori imprescindibili – come Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Brahms – proposte più ricercate – dall’Histoire du soldat di Stravinskij ai trii barocchi di Händel, Boismortier e Zelenka, alla musica, definita “degenerata” dai nazisti, di Schulhoff e Korngold. Insomma, un ciclo davvero completo e vario che la Filarmonica di Bologna offre alla città.
Biglietti acquistabili presso la Biglietteria del Teatro Auditorium Manzoni
Via de’ Monari 1/2 Bologna
mar/sab 15.00-18.30
Locomotiv club | Eventi 2018/19
Dopo il successo di “Zama”, i Mòn tornano dal vivo per il tour del loro nuovo album, “Guadalupe”, in uscita il 25 gennaio per Urtovox Records. Un collage onirico e trasognato di musiche e parole, che attingono in maniera sempre più originale alle fonti dell’indie pop folk di matrice europea.
9 febbraio 2019 ore 21:00
5 euro | riservato ai soci del circolo con tessera aics 2018-2019
San Patrizio nel 2019 arriva di domenica! Una occasione unica per festeggiarlo già prima della mezzanotte con la band più irlandese d'Italia, i Modena City Ramblers! Come sempre, per questa occasione speciale, prepareranno una scaletta inedita, dove oltre ai classici ci saranno alcune sorprese "Irish" tutta da ballare, per festeggiare con loro la tredicesima edizione di Irlanda in Festa.
Il concerto targato MCR di San Patrizio non è mai un concerto uguale agli altri. Quest'anno lasceranno a casa le chitarre elettriche e gli amplificatori per affidarsi al sound da cui tutto è partito, quello dei primi dischi, figlio del folk irlandese e della cattiveria punk dei Pogues. “Riaccolti” da tanti locali frequentati in passato e per la prima volta sui palchi di nuovi club, porteranno in giro fino a primavera un nuovo live set che pesca tra i tanti cavalli di battaglia di 25 anni di storia, pronti a farvi ballare, sudare, commuovere e gioire con loro.
Bologna Festival 2019 | Talenti
Martedì 12 novembre ore 20.30
Concerto del vincitore del "Premio del Pubblico"
Quartetto Werther
Gustav Mahler
Quartettsatz in la minore
Aaron Copland
Quartet for piano and strings
Robert Schumann
Quartetto in mi bemolle maggiore op.47
Vincitore del “Premio del Pubblico” nell’ambito della rassegna Talenti, il Quartetto Werther torna ad esibirsi a Bologna Festival con un programma di particolare interesse che accosta il romantico Quartetto op.47 di Schumann, con la sua tipica preminenza del pianoforte, a due brani di rara esecuzione. Il cameristico Movimento di Quartetto è un unicum nella produzione mahleriana, principalmente dedicata all’orchestra; è un esercizio di composizione del giovane Mahler, allora studente del Conservatorio di Vienna, limitato al solo movimento iniziale di un quartetto. Scritto dall’americano Aaron Copland nel 1950 il Quartetto per pianoforte e archi presenta un’originale sintesi tra il sistema dodecafonico di Schönberg e il diatonismo di Stravinskij.
Bologna Festival 2019 | Talenti
Giovedì 16 maggio ore 20.30
Gabriele Strata pianoforte
Fryderyk Chopin
Due Notturni op.27
Franz Liszt
Après une lecture de Dante, fantasia quasi sonata
da Années de pèlerinage. Deuxième année, Italie
Claude Debussy
Brouillards, La Puerta del vino, Bruyères, General Lavine – eccentric, Ondine, Canope, Feux d’artifice
dai Préludes, Libro II
Béla Bartók
All’aria aperta Sz.81
È il vincitore del “Premio Venezia”, uno dei più ambiti concorsi pianistici nazionali, riservato ai migliori diplomati dei Conservatori italiani. Gabriele Strata, vent’anni, ha studiato al Conservatorio di Vicenza con Riccardo Zadra e Roberto Prosseda e si sta perfezionando alla Yale University con Boris Berman. Per il suo debutto a Bologna ha scelto uno dei brani più geniali di Chopin per la particolare architettura formale; ugualmente complessa la forma del brano lisztiano in cui predomina la fantasia della libertà improvvisativa. Indaga poi due aspetti complementari del pianismo del Novecento, il Debussy simbolista dei Preludi e il Bartók della suite All’aria aperta che contiene una straordinaria evocazione della natura in notturno.
Bologna Festival 2019 | Talenti
Mercoledì 17 aprile ore 20.30
Indro Borreani violino
Ginevra Costantini Negri pianoforte
Ludwig van Beethoven
Sonata n.5 in fa maggiore op.24 "La primavera"
Gioachino Rossini
Un petit train de plaisir per pianoforte solo
Niccolò Paganini
Capricci op.1 per violino solo (estratti)
Gioachino Rossini
Une pensée à Florence per pianoforte solo
Niccolò Paganini
Fantasia sul Mosé
Sono due enfant prodige: Indro si è diplomato a soli sedici anni e studia con Uto Ughi e Dejan Bogdanovich; Ginevra, che ha studiato con Daniela Ghigino e si perfeziona con Rolf Plagge, a dieci anni si è esibita alla Carnegie Hall di New York. Vanta un primato rossiniano: è la più giovane tra i pianisti che abbiano interpretato i Péchés de vieillesse; già incisi su CD ne presenta un paio in questo concerto. Dalla soave cantabilità della “Primavera” di Beethoven Borreani balza negli indiavolati virtuosismi dei Capricci per violino solo di Paganini, ritrovando la dimensione cameristica nelle Variazioni su temi tratti dall’opera Mosè in Egitto di Rossini.
Unica data italiana
Dopo aver girato il mondo, suonando nelle venue più importanti e aggiudicandosi un posto fisso nella line up dei migliori festival internazionali, i White Lies sono pronti a tornare sul palco per stupire nuovamente il pubblico italiano con un'unica data all'Estragon Club di Bologna.
La formazione della band indie rock inglese, tra le più rappresentative del genere nel panorama musicale globale, risale al 2002: i testi poetici delle loro canzoni sono scanditi dalla voce decisa e teatrale di Harry Mc Veigh e accompagnati dal basso e dalla batteria rispettivamente di Charles Cave e Jack Lawrence Brown.
A cura di Vivo Concerti.
Apertura porte: ore 19.30
Inizio concerto: ore 21.00
Bologna Festival 2019 | Talenti
Giovedì 4 aprile ore 20.30
Quartetto Werther
Johannes Brahms
Quartetto in do minore op.60
Gabriel Fauré
Quartetto n.1 in do minore op.15
In programma il Quartetto in do minore op.60 per archi e pianoforte di Brahms e il Quartetto in do minore op.15 di Fauré. I quattro giovani musicisti, Misia Iannoni Sebastianini (violino), Martina Santarone (viola), Simone Chiominto (violoncello) e Antonino Fiumara (pianoforte) eseguono proprio quel Quartetto op.60 di Brahms a cui si sono ispirati per la scelta del loro nome. In una lettera all’amico Theodor Billroth, Brahms parla del primo e del secondo movimento del suo Quartetto come di una sorta di “curiosità musicale nello spirito del Werther goethiano”. Opera dalla genesi lunga e tormentata viene portata a termine da Brahms nel 1875. Destò grande impressione nei contemporanei la potenza dell’invenzione dell’Allegro iniziale, teso tra impeto passionale e tensioni laceranti. Crea uno straordinario contrasto con il clima cupo e agitato dell’inizio l’Andante successivo, che contiene una delle più belle melodie brahmsiane.
Più o meno negli stessi anni Fauré si dedicava alla composizione del suo Quartetto op.15 (1879). Pur adottando modelli formali di derivazione classica Fauré cerca una sua personale via espressiva, utilizzando melodie di chiara impronta modale. In questo Quartetto in do minore op.15 si sentono echi di Schumann ma anche passaggi che preannunciano Debussy.
Bologna Festival 2019 | Talenti
Martedì 26 marzo ore 20.30
Trio Kanon
Ludwig van Beethoven
Trio in re maggiore op.70 n.1 "degli spettri"
Mauricio Kagel
Secondo Trio in un movimento
Maurice Ravel
Trio in la minore
Lena Yokoyama (violino), Alessandro Copia (violoncello) e Diego Maccagnola (pianoforte) hanno studiato musica da camera con il Trio di Parma e con l’Atos Trio, continuando ad affinare il loro stile con altri grandi maestri, in viaggio tra Germania, Austria, Norvegia e Francia. Propongono due grandi “classici” dei primi anni dell’Ottocento e del Novecento, il Beethoven visionario del Trio “degli spettri” e il Ravel di esuberante vitalità del Trio in la maggiore ascoltato per la prima volta a Parigi nel gennaio 1915. Si affacciano sul XXI secolo con il Secondo Trio di Kagel, carico di sovversioni come tutta la sua musica.
Bologna Festival 2019 | Grandi Interpreti
Giovedì 30 maggio ore 20.30
Chamber Orchestra of Europe
Antonio Pappano direttore
Janine Jansen violino
Richard Wagner
Idillio di Sigfrido
Karol Szymanowski
Concerto n.1 op.35 per violino e orchestra
Antonín Dvorák
Danze slave op.72
"L'unico pezzo di Wagner che riesco ad ascoltare": così i melomani della vecchia scuola definivano l'Idillio di Sigfrido. E poi le pittoresche Danze slave di Dvorák, e il sensuale Primo concerto di Szymanowski, che nel 1924 proiettò il giovane polacco verso la fama mondiale. La Chamber Orchestra of Europe, nata come complesso giovanile sotto l'ala di Claudio Abbado, si è affermata a livello internazionale come una delle migliori compagine sinfoniche. Sir Antonio Pappano ha calcato tutti i grandi podii del mondo, e con Janine Jansen ha già registrato i concerti violinistici di Bartók e Brahms.
Bologna Festival 2019 | Grandi Interpreti
Mercoledì 22 maggio ore 20.30
Budapest Festival Orchestra
Iván Fischer direttore
Emanuel Ax pianoforte
Gioachino Rossini
Ouverture da "La gazza ladra"
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerto in sol maggiore K.453 per pianoforte e orchestra
Gioachino Rossini
Ouverture da "L’Italiana in Algeri"
Franz Schubert
Sinfonia n.4 in do minore D.417 "La tragica"
Il brio delle ouvertures operistiche rossiniane, la drammatica Quarta di Schubert, il Concerto K.453, che lo stesso Mozart definiva "da far sudare". Un programma che serve da banco di prova per la versatile Budapest Festival Orchestra, una delle maggiori orchestre europee che incarna la grande tradizione mitteleuropea. Emanuel Ax, pianista canadese di origini polacche, è un interprete mozartiano molto reputato e ha vinto più volte il Grammy Award per le sue incisioni.
#Giovanisempretour | Live 2019
Davvero inarrestabile, Irama aggiunge nuovi concerti al suo “Live 2019”, a cura di Vivo Concerti. Il giovane artista monzese sarà sul palco dell’Estragon Club domenica 3 marzo.
Nell’album “Giovani” uscito a ottobre si trovano sonorità che vanno dal rock al funk, dal pop con richiami degli anni ’80 al soul, da atmosfere più elettroniche all’intimismo della musica acustica.
Apertura porte: ore 19.00
Inizio concerto: ore 21.00
Bologna Festival 2019 | Grandi Interpreti
Venerdì 10 maggio ore 20.30
Balthasar Neumann Choir & Soloists
Balthasar Neumann Ensemble
Thomas Hengelbrock direttore
Katja Stuber soprano, Marion Eckstein contralto
Jan Petryka tenore, Reinhard Mayr basso
Johann Caspar Kerll
Missa superba per soli, coro e orchestra
Wolfgang Amadeus Mozart
Requiem K.626 per soli, coro e orchestra
Il Requiem, capolavoro mozartiano rimasto incompiuto per la morte del Maestro e completato dal suo allievo Süssmayr, è un caposaldo del repertorio sacro. Non così la Missa superba di Kerll, composta verso il 1674 da un protagonista del barocco tedesco che qui fonde la solenne policoralità veneziana col vivace stile concertato di scuola padana. Una cattedrale sonora davvero superba che esige interpreti di prim'ordine come i complessi vocali e strumentali fondati dal pluripremiato direttore Thomas Hengelbrock, più volte ospite di Bologna Festival.
Bologna Festival 2019 | Grandi Interpreti
Giovedì 2 maggio ore 20.30
Grigory Sokolov pianoforte
Ludwig van Beethoven
Sonata in do maggiore op.2 n.3
Ludwig van Beethoven
Undici Nuove Bagatelle op.119
Johannes Brahms
Klavierstücke op.118
Johannes Brahms
Klavierstücke op.119
L'irripetibile esperienza delle sue interpretazioni dal vivo è centrale per comprendere l'onestà artistica di Sokolov, la poesia che scaturisce dalle sue dita con intensità quasi mistica. I programmi dei suoi recitals, spesso decisi all'ultimo momento, abbracciano di tutto: dalle trascrizioni di polifonia medievale ai maestri di riferimento del Novecento russo, passando – talora nel corso di un'unica serata – per i clavicembalisti rinascimentali e barocchi e i sommi romantici Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin.
Bologna Festival 2019 | Grandi Interpreti
ANNULLATOAnnullata tournée di Martha Argerich con il Quartetto Quiroga per motivi di salute dell’artista
Domenica 14 aprile ore 20.30
Cuarteto Quiroga
Martha Argerich pianoforte
Johann Sebastian Bach
Partita n.2 in do minore BWV 826
Ludwig van Beethoven
Quartetto per archi in fa maggiore op.135
Robert Schumann
Quintetto in mi bemolle maggiore op.44 per pianoforte e archi
È un evento: Martha Argerich da sola al pianoforte che suona Bach. L'inquieta Signora del pianoforte che nel corso di una lunga e trionfale carriera ha spesso cambiato repertorio, paese, collaboratori e legami familiari, da diversi anni si esibisce solamente insieme all’orchestra, in duo o con formazioni cameristiche. I quattro musicisti del Cuarteto Quiroga – uno dei migliori complessi spagnoli acclamato per la spiccata personalità interpretativa e la vastità di repertorio – le fanno da partner nel Quintetto di Schumann.
Bologna Festival 2019 | Grandi Interpreti
Mercoledì 20 marzo ore 20
Die Kölner Akademie Chorus & Orchestra
Michael Alexander Willens direttore
Marian Dijkhuizen mezzosoprano – Solomon
Bethany Seymour soprano – Queen of Sheba, prima donna
Hanna Herfurtner soprano – Solomon’s Queen, seconda donna
Mark Heines tenore – Zadok, Servant
Georg Friedrich Händel
Solomon HWV 67
oratorio in tre atti per soli, coro e orchestra
Eroe dell'oratorio in programma, che debuttò al Covent Garden di Londra nel 1749, è il biblico re Salomone, di cui la partitura händeliana rievoca gli splendori e la proverbiale saggezza dei giudizi in tre atti ricchi di colore strumentale, solenni cori a otto voci e incantevoli arie solistiche. Carattere distintivo della Kölner Akademie è la ricerca delle intenzioni del compositore grazie ad un attento studio sulle edizioni critiche, sulla disposizione storica dell'orchestra, sull'organico di volta in volta più adeguato. Questa produzione del Solomon, unica occasione di ascolto in Italia, è stata preparata dal complesso di Colonia espressamente per Bologna Festival.
Chiacchierata con degustazione e laboratorio al Museo Archeologico “L. Fantini” di Monterenzio
Attività in programma domenica 17 febbraio 2019 al Museo Civico Archeologico “L. Fantini” di Monterenzio:
Assaggi di storia: la farinaore 11.00 La coltivazione dei cereali e le farine nell'antichità.
Chiacchierata con degustazione con gli archeologi di Arc.a Monte Bibele e Claudio Cavallotti, il cuoco della storia!
Costo a persona 9,50 euro
ore 15:30 La panificazione per grandi e piccini
Laboratorio con Claudio Cavallotti
Costo a persona 6,50 euro
Per prenotazioni e informazioni:
mail: info@montebibele.eu - museomonterenzio@unibo.it
tel. +39 051 929766
cell. +39 329 1949532
ciclo di incontri realizzati con la responsabilità scientifica di Carlo Galli
L’edizione del 2019 del Laboratorio, dal titolo Tramonto dell’Occidente?, indaga un trend al quale ormai molte forze intellettuali guardano come a una realtà: la perdita di vitalità delle tradizioni, delle pratiche, delle istituzioni che hanno caratterizzato la moderna civiltà occidentale in senso democratico. Come se dopo la sua affermazione globale la civiltà euro-americana conoscesse ora una serie di crisi sempre più gravi che mettono a repentaglio le sue conquiste e le sue aspirazioni.
L’obiettivo che ci si prefigge è discutere queste analisi insieme a studiosi attenti e qualificati, per valutare in modo non catastrofico né superficiale i processi in atto – nell’ambito culturale, politico, economico, geopolitico – e per darne una definizione non schiacciata sulla polemica politica.
Programma
Gli incontri si terranno nella Sala Convegni del Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale (g.c.), in via Mentana 2, Bologna
Dentro l'Opera con Piero Mioli
Lettura a cura del musicologo Piero Mioli dell'opera di Richard Strauss Salome
L'incontro fa parte degli undici appuntamenti, del ciclo "Dentro l'Opera", organizzato in collaborazione con l'Università Primo Levi
angelica | Stagione 2018/19
Coro Arcanto
TE DEUM PER UN AMICO
dedicato a Giuseppe Bertolucci
per tre voci, coro femminile e coro misto
Coro Arcanto
con la partecipazione di Coro Stella e San Giorgio in Coro
Giovanna Giovannini direzione
Gloria Giovannini, Marta Abatematteo: preparazione del coro
testi e musiche di Giovanna Marini
partitura corale di Giovanna Marini e Giovanna Giovannini
musiche commissionate da AngelicA nel 2015
il 4 e 5 aprile si svolgono le sessioni di registrazione per la realizzazione del disco di Giovanna Marini & Coro Arcanto che si concluderanno con questo concerto
Stagione 2018 > 2019 – quinto anno
gennaio > febbraio > marzo > aprile 2019 > SCARICA IL PROGRAMMA