PerformAzioni International Workshop Festival / La Città Globale | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
PerformAzioni
PERFORMAZIONI INTERNATIONAL WORKSHOP FESTIVAL / LA CITTÀ GLOBALE
Il rito
Spettacolo
Regia e drammaturgia Anna Dora Dorno
Performer Anna Dora Dorno, Nicola Pianzola
Musiche originali eseguite dal vivo Riccardo Nanni
Produzione Instabili Vaganti
A grande richiesta, dopo la presentazione nella passata edizione del Festival, torna lo spettacolo “Il Rito”, che riassume i dieci anni di ricerca del progetto “Stracci della Memoria” di Instabili Vaganti, nella sua versione site-specific, appositamente creata per gli spazi dell’Oratorio San Filippo Neri. La scena si struttura in uno spazio che assume il valore simbolico di giardino sacro, un luogo senza tempo dove un uomo e una donna, in scena e/o virtuali, percorrono il ciclo della vita fissandolo nell’eternità del rito al quale il pubblico prende parte come spettatore. Una composizione originale di testi poetici, musica, azioni fisiche e canti, che mira ad attualizzare i materiali performativi provenienti dalle tradizioni culturali dei diversi luoghi del mondo, attraversati dal progetto.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
PerformAzioni International Workshop Festival | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
PerformAzioni
PERFORMAZIONI INTERNATIONAL WORKSHOP FESTIVAL
Conferenza spettacolo di e con Sergio Blanco (URUGUAY)
A seguire incontro con il pubblico a cura di Silvia Mei
Il testo “I fiori del male o la celebrazione della violenza” è un monologo scritto nel 2018 ed è giocato dallo stesso autore sotto forma di conferenza che segue la linea dell’autofinzione, alla quale il drammaturgo franco-uruguaiano Sergio Blanco si dedica già da alcuni anni. Con un solo schermo come apparato scenico, alcuni libri, una lampada e una proiezione permanente del quadro Sansone accecato dai Filistei di Rembrandt, reinterpretato dall’artista visivo Miguel Grompone, l’opera coinvolge il pubblico in un’esposizione sulla violenza e la letteratura che colpisce per la sua profondità, la sua radicalità e la sua nitidezza. Mentre la lettura avanza, ciò che cattura lo spettatore, di questo formato originale, che lo stesso Blanco ha chiamato Conferencia autoficcional, è che il testo non parla solo di violenza e di letteratura, ma del modo intimo in cui il suo autore ha vissuto la violenza letteraria, patendola con dolore e tormento e allo stesso tempo sperimentandone il godimento e il piacere. Questo fa si che il monologo non si limiti solo alla semplice ed evidente condanna della violenza, che naturalmente c’è e con grande fervore, ma riesca anche a sprofondare nella celebrazione di questa violenza letteraria che cerca nel male la bellezza. In questo modo “I fiori del male o la celebrazione della violenza” è un testo dove il complesso problema della violenza, dal momento in cui è trattato dal punto di vista letterario, sfugge dalla morale castrante, per proiettarsi con totale libertà nella poesia. Come spiega Sergio Blanco nella sua conferenza: “La letteratura sarebbe quindi il posto che l’umanità avrebbe trovato per poter parlare di violenza. Per raccontarla. Lo spazio letterario ammetterebbe quindi la violenza poeticizzandola “.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
PerformAzioni International Workshop Festival / La Città Globale | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
PerformAzioni
PERFORMAZIONI INTERNATIONAL WORKSHOP FESTIVAL / LA CITTÀ GLOBALE
Megalopolis #Bologna
Spettacolo
Ideazione e regia Anna Dora Dorno
In scena Nicola Pianzola e un ensemble internazionale di performer in residenza negli spazi dell’Oratorio San Filippo Neri
Coro scenico i partecipanti al workshop
Lo spettacolo è composto da diversi quadri che rappresentano i differenti volti di una poliedrica città virtuale. Una città “invisibile” dalla quale emergono aspetti reali, visioni e ricordi espressi attraverso le azioni dei performer, la drammaturgia in più lingue, le ambientazioni sonore, il video mapping. Elementi che, all’unisono, disegnano una sorta di mappa architettonico- esperienziale in cui il performer, come un Marco Polo contemporaneo, compie continue trasfigurazioni, calandosi in tempi, luoghi, spazi e personaggi diversi, per dare corpo ad alcune maschere della contemporaneità. In questo errare egli incontra alcune figure che con la loro specificità artistica rappresentano i paesi narrati.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
(USA/2018) di Peter Farrelly (130')
Un road-movie New York-Alabama-New York, nel 1962. Un'auto a bordo della quale viaggiano un bianco e un nero, seduti nel posto che non ci aspetteremmo: l'autista (Viggo Mortensen) è un proletario bianco d'origini italoamericane, il passeggero (Mahershala Ali) un elegante pianista solista classico nero in tournée. Tutto il resto invece lo aspettiamo e infatti arriva: il sottofondo dell'epoca in cui per la prima volta l'America si confronta politicamente con il peccato originale del razzismo, l'iniziale incomprensione dei due uomini, la confessione del pianista di sentirsi fuori luogo tanto tra i bianchi quanto tra i neri, il pollo fritto mangiato insieme, il prender consistenza di un'amicizia. Prima prova in solitario di Peter, uno dei due ribaldi fratelli Farrelly, è un'opera liberal all'antica americana, e le candidature agli Oscar dei due meravigliosi protagonisti la dicono lunga sull'alto tasso di talento attoriale che la sorreggono.
Biogralive | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
Biogralive
FRANKIE HI-NRG MC
Faccio la mia cosa
Spettacolo
Una produzione Materie Prime Circolari
Il pioniere del rap italiano racconta sé stesso e l’hip hop in un monologo fatto di parole e musica. A cavallo tra autobiografia e documentario, con uno stile frizzante e spettacolare, Frankie Hi-Nrg Mc traccia il percorso che lo ha portato a diventare uno dei capiscuola del rap nostrano e – in parallelo – di come a New York è nato nei quartieri più disagiati l’hip hop, la cultura che per alcuni decenni ha invaso tutto il mondo e da cui deriva molta musica contemporanea.
Dalla sua nascita nel 1969 fino a “Fight da faida”, il suo primo grande successo, Frankie accompagna nel suo racconto il pubblico alla scoperta di un passato comune (lo sbarco sulla luna, il terremoto del Belice, l’invenzione del videogiochi…), commentandolo con l’ausilio di video musicali che sono la memoria collettiva di una generazione.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
(The Favourite, Irlanda-GB-USA/2018) di Yorgos Lanthimos (120')
Nell'Inghilterra del 1700, nel mondo oltraggiosamente aristocratico della casa regnante, le cugine Abigail (Emma Stone) e Sarah (Rachel Weisz) si contendono i favori della regina Anna (Olivia Colman), ultima discendente degli Stuart, donna fragile, malata, infelice, frustrata nella maternità, capricciosa, reggente incapace, incostante, influenzabile. Senza fermarsi davanti a nulla, le due giovani donne brigano spudoratamente per ottenere amore, favori e potere, usando la guerra contro la Francia come se fosse un gioco. "La regia certo si trattiene a stento, tra omaggi pittorici sette e ancor più seicenteschi (gli inevitabili Vermeer e de la Tour), echi di Greenaway e ovviamente di Kubrick (anche qui, come in Barry Lyndon, sul più bello arriva un brano di Schubert a creare straniamento cronologico). Ma grandangoli, carrelli indietro e totali grotteschi di nobili incipriati non ingoiano del tutto la storia, e ci si diverte nel gioco libertino grazie alla brillantezza di molti dialoghi" (Emiliano Morreale)
Lingua originale con sottotitoli
Mens-a / La memoria e il possibile | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
Mens-a / La memoria e il possibile
FANIA OZ-SALZBERG CON ALESSIO VASSALLO
Per Amos Oz: la memoria nelle parole
Incontro spettacolo
Alessio Vassallo legge brani da Una storia di amore e di tenebra e altri scritti di Amos Oz
Presenta Sarah Kaminski, UniTO
Ideazione Beatrice Balsamo APUN/ MENS-A. In compartecipazione con: Ass. Cultura Regione Emilia-Romagna, UniBO, Museo Ebraico di Bologna
Rammemorare significa non dimenticare, è memoria personale e di un popolo. Ed è la parola ad essere “ponte” sull’abisso dell’oblio. Il raccontare consente di cogliere dei “passaggi” che segnano le svolte, nel tentativo della coscienza di cogliersi come soggettività umana, rimanendo sempre luogo di domanda.
Attraverso le parole del grande scrittore israeliano Amos Oz, recentemente scomparso, la figlia Fania Oz e l’attore Alessio Vassallo ripercorreranno poeticamente il denso mistero autobiografico e universale della sua scrittura, delinenadone la permanenza rammemorante, che è appello, chiarità che ci/si apre.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
Error Day | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
Error Day – VI edizione
LA LEZIONE
Lettura non drammatica del dramma comico di Eugène Ionesco
Spettacolo
Il professore, Massimo Privitera
L’alunna, Clelia Sedda
La governante, Alessandra Giura Longo
Eugène Ionesco, Mario Armellini
In collaborazione con Alliance Française
Un ritornello: teatro dell’assurdo, teatro dell’assurdo… “Assurdo”: cosa è assurdo? Cosa altro mai sarebbe un vivente ballonzolante su due zampe o svolazzante con un paio di ali se non un assurdo accettato come dato di fatto? Tutto è “assurdo” e, nel caso specifico di La lezione, lo è il volersi occupare dell’istruzione e del crimine che commette il docente ogni giorno sui suoi discenti nati tutti diversi uno dall’altro, con l’intento di modificarli, di educarli, di renderli con questo simili l’uno all’altro per salvare la società dalla confusionaria, pericolosa varietà.
Per poi avvelenarli con l’uniformità, la piattezza, la semplificazione unificante. Se si moltiplicano questi omicidi per il numero dei docenti operanti nel mondo, si comprenderà quale smisurato sterminio si commetta ogni giorno.
Evento nell’ambito della sesta edizione di Error Day – Giornata mondiale dell’Errore che ha come tema Educazione ed Errore.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
(The Mule, USA/2018) di Clint Eastwood (117')
Il nuovo film di Clint Eastwood è l'incredibile storia vera di un ottuagenario americano che diventò un improbabile ma a lungo efficiente drug mule, o corriere della droga, al servizio d'un cartello messicano. Basato su un reportage apparso sul "New York Times", il film intreccia molti dei temi che Eastwood ha sviluppato nel corso d'una leggendaria carriera: il rimpianto, il perdono, l'inevitabile approssimarsi della morte. Diretto con eleganza ed efficacia e dominato dalla performance dell'attore-autore, ancora e sempre capace di comunicare la profondità del sentimento e del dolore con una fessura dello sguardo. (prcis)
Error Day | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
Error Day – VI edizione
SBAGLI E ABBAGLI CHE ILLUMINANO
Incontro conviviale comico, molto serio
Spettacolo
di e con Clelia Sedda e Alberto Piancastelli e altri illustri, luminari, ma soprattutto luminosi, ospiti d’errore.
Musiche originali eseguite dal vivo da Roberta Giallo
In collaborazione con Alliance Française
Giunta alla sua sesta edizione, Error Day – Giornata mondiale dell’Errore, ha come tema Educazione ed Errore. Di questo si tenterà di parlare, scherzando seriamente con l’entomologo Gianumberto Accinelli, le parafrasi di Alberto Piancastelli, le Cattive maestre di Clelia Sedda e Sotto gli occhi di tutti di Annagiulia Gramenzi, passando per altri illustri luminari, ma soprattutto luminosi, ospiti d’errore. La giornata mondiale dell’errore sarà un viatico per deviati, un errare alla ricerca di quella luce che ci conduce verso nuovi lidi. Ideato e condotto da Clelia Sedda, cattiva maestra di modestia. Musiche originali eseguite dal vivo da Roberta Giallo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
Detto dalle donne | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
Detto dalle donne
GIULIANA MUSSO
La fabbrica dei preti
Spettacolo
di e con Giuliana Musso
Consulenza musicale Riccardo Tordoni Canzoni e musiche Giovanni Panozzo, Daniele Silvestri, Massimo Serli e Maxmaber Orkestar, Mario D’Azzo, Tiromancino. Paschini
Produzione La Corte Ospitale
Ancora un lavoro di indagine per un’attrice sensibile e stimata come Giuliana Musso. Lo spettacolo, da lei scritto e interpretato, intreccia tre diverse forme di racconto: un reportage della vita dei seminari anni ‘50-’60; la proiezione di tre album fotografici ed infine la testimonianza vibrante di tre personaggi tutti interpretati da Musso. Gli anziani sacerdoti si raccontano con franchezza: la giovinezza in seminario, i tabù, le regole, le gerarchie, l’impatto con il mondo, la scoperta di una personale forma di felicità umana. Lo sfondo di ogni narrazione è la cultura cattolica che ha generato il nostro senso etico e morale. E così lo spettacolo, molto lodato dalla critica, parlando di ex seminaristi racconta di noi, delle nostre paure e delle nostre ipocrisie.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
La Ricerca in scena | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
La Ricerca in scena
PROCESSO ALLA RICERCA: SENZA LE DONNE SI PUÒ?
Nobel mancati, relegate a ghost writers, presunta incapacità genetica
Conferenza – spettacolo
A cura delle ricercatrici e dei ricercatori dell’Università di Bologna
Sul banco degli imputati le donne che arrivano a fatica all’apice della carriera universitaria e non solo. L’accusa presenterà le debolezze di un genere tacciato di essere incapace di fare squadra, di mettersi in evidenza, di emergere, dimostrandosi. La difesa argomenterà su una discriminazione presente ai più alti livelli istituzionali, su giudizi negativi – che orientano l’opinione pubblica – formulati da luminari in materie spesso non pertinenti rispetto ai giudizi espressi. Il processo sarà all’americana, con un giudice e una giuria. La giuria, composta da ricercatrici/ori e da alcune persone del pubblico che la sera stessa vorranno aderire, emetterà il verdetto finale.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
Porta il tuo libro del cuore e scegli qualche pagina da leggere a voce alta
Due incontri con la finalità di condividere la passione per la lettura e di passare un pomeriggio in compagnia, tra persone che abitano nella zona o che frequentano il centro.
Ognuno può portare il proprio libro del cuore, scegliere 2 pagine e leggerle a voce alta condividendole con i presenti.
L'amore per la lettura potrà contagiare chi ancora ne è immune dando la possibilità di stare insieme ad altre persone in questi pomeriggi domenicali invernali dove uscire di casa è più difficile.
A seguire, merenda conviviale.
Siete invitati a partecipare e ad allargare l'invito a chi pensate possa avere piacere di passare 2 ore in compagnia; si può venire anche solo per ascoltare.
Laboratorio E20 di Coop Dolce con il patrocinio del quartiere Santo Stefano.
Dalle ore 16 alle ore 18.
Ingresso libero e gratuito; info 051 521704
L’uovo di Marcello | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
L’uovo di Marcello
BRUNO DAMINI
Fame e fama dalla voce di grandi attori
Conferenza – spettacolo
Voci in scena di Nanni Loy (La lezione di Totò sui bisogni primari), Franca Rame (La fame vera degli ultimi), Nino Manfredi (L’eredità del nonno “alfabeta”), Gino Bramieri (Un comico fa ridere anche quando ha fame), Paolo Poli (Nelle mie fiabe non si mangia mai)
Introduce Claudio Cumani
Dal volume delle Edizioni Minerva che dà il titolo alla serata, e dalle 9 puntate di una sua rubrica recentemente andata in onda su Rai Radio 3, il giornalista-scrittore Bruno Damini introduce e commenta le registrazioni audio di cinque sue interviste dei primi anni Novanta a grandi protagonisti della scena teatrale e cinematografica, oggi scomparsi, sui temi della fame reale o metaforica, del mangiare in scena e di quando la fama di successo mordeva più di quella materiale.
Parlare di fame è parlare di vita e per l’attore la vita si confonde col suo “doppio” teatrale. A distanza di oltre vent’anni la ricchezza di quelle confessioni è carica di emozioni e quelle voci oggi “si fanno carne” all’ascolto per l’immediata riconoscibilità e la spontaneità testimoniale.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
L’uovo di Marcello | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
L’uovo di Marcello
BRUNO DAMINI
Fame e fama dalla voce di grandi attori
Conferenza – spettacolo
Voci in scena di Marcello Mastroianni (Mi cuocevo l’uovo al tegamino usando il coperchio del lucido Brill come fornelletto), Mariangela Melato (Mi sono nutrita di teatro), Leo de Bernardinis (Le cantine romane, mangiando carne in scatola), Carmelo Bene (La mia non-cucina è come il teatro non guarnito), Giorgio Gaber (Un qualunquista a tavola).
Introduce Claudio Cumani
«Cos’è la fame per te?», così Bruno Damini (fino al 2013 direttore comunicazione dell’Arena del Sole-Nuova Scena-Teatro Stabile di Bologna) apriva le interviste a una settantina di protagonisti della scena teatrale e del cinema italiano nella prima metà degli anni Novanta evocando ricordi di “gavetta” degli inizi, profumi di cucina dell’infanzia, interpretazioni legate alla fame e al cibo, ricette e passioni golose.
Da quelle registrazioni su audiocassetta sono state tratte 9 puntate di una recente trasmissione per Rai Radio 3, il volume di Minerva con le inedite voci narranti di 28 grandi attrici e attori oggi scomparsi e questa serata condotta e commentata dall’autore col supporto di immagini inedite.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
Prima della Prima | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
Prima della Prima
CESAR BRIE E GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DI TEATRO DI BOLOGNA
Prove d'attore
Spettacolo
A cura della Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone.
Cesar Brie, uno dei maestri del teatro internazionale del Novecento, ha condotto con una ventina di giovani allievi del terzo anno del corso della Scuola di Teatro di Bologna. Un lungo lavoro di costruzione di uno spettacolo, partendo dalla elaborazione di una serie di immagini legate a tematiche di varia natura. Ora quel lavoro, quasi alchemico, nato nel segno dell’improvvisazione, viene restituito al pubblico del LabOratorio trasformandosi in una testimonianza della cifra poetica del regista argentino. Cesar Brie, fondatore della Comuna Baires di Buenos Aires, si rifugiò nel ‘75 in Italia per sfuggire alla dittatura argentina. Dopo una lunga parentesi danese accanto alla musa dell’Odin Teatret Iben Nagel Rassmunsen, si trasferì poi in Bolivia dove fondò il Teatro De Los Andes. Molti suoi spettacoli continuano a essere in tournée nei teatri italiani.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019
presentazione
Giovanni Egidio e Giuliana Laschi presentano, insieme a Gustavo Piga e Andrea Truppo Difendere l’Europa (Chiarelettere). Introduce Giancarla Codrignani
Se i Paesi europei vogliono essere artefici del proprio destino e non attendere passivamente che altri attori su scala globale ne determinino la sorte, devono avanzare nel percorso dell’integrazione, con un approccio che non può più essere esclusivamente economico. In tale contesto la Difesa può fornire un prezioso contributo e una prospettiva valoriale solidale, con ritorni tecnologici, economici e sociali in grado di moltiplicare gli effetti positivi in maniera più che proporzionale, a beneficio di tutti
Dialogo sul frastagliato concetto di identità, tra letteratura, teatro e realtà con Lino Guanciale e Michela Murgia | UniboCultura Eventi | VIE Festival
L'alternativa proposta dal titolo vuole cogliere il tema della identità, che verrà declinato lungo una serie di incontri in forme diverse, dall'identità delle professioni a quella dei saperi, dall'identità individuale a quella collettiva. Di volta in volta si susseguiranno personaggi che rappresentano aspetti diversi della discussione intorno all'identità che sta segnando ogni discorso di oggi ma che in realtà risale a tempi lontanissimi e soprattutto a culture molto diverse dalla nostra. Un attore, un regista, un artista, un medico, uno scienziato: ognuno racconterà cosa caratterizza il suo mestiere e cosa negli ultimi anni lo ha trasformato, rendendo fluida l'identità professionale in contesti diversi che si intrecciano di continuo.
Ingresso previa registrazione. Sarà possibile iscriversi a partire dal 15 febbraio collegandosi a questo sito
UniboCultura Eventi
Il 1819 è per Leopardi un anno cruciale. Sarà lui stesso a ricordarlo - nello Zibaldone del 4 luglio 1820 - parlando della "conversione filosofica" vissuta in quell'anno, del passaggio dal "bello al "vero", dallo stato "antico" a quello "moderno". Ma il 1819 è anche l'anno dei primi tre idilli: la Luna, l'Infinito, Odi Melisso, e delle poesie "sentimentali", le prime rivolte a giovani donne, sofferenti o vittime di violenza; l'anno del primo tentativo di scrittura autobiografica, la Vita abbozzata di Silvio Sarno, e dell'inasprirsi, anche a causa della malattia agli occhi, dello scontro famigliare ("Farò mai niente di grande? nè anche adesso che mi vo sbattendo p[er] questa gabbia come un orso?", scrive al Giordani il 21 giugno 1819). Uno scontro che porterà al fallito tentativo di fuga da Recanati, dopo avere scritto quella straordinaria dichiarazione di indipendenza che è la lettera al padrea (che Monaldo non leggerà mai).
A duecento anni di distanza, in sette incontri rivolti all'Università e aperti a tutta la città, due specialisti provenienti da ambiti diversi affronteranno le poesie leopardiane del 1819 "allo specchio", in un intreccio di interpretazioni e punti di vista che rinnovano la sorprendente attualità di quella poesia.
A cura di Marco Antonio Bazzocchi e Paola Italia.
PROGRAMMA INCONTRI1 marzo 2019 ore 17 Aula Absidale di Santa Lucia, via de' Chiari 25
L'Infinito
Marco Antonio Bazzocchi, Umberto Bottazzini
8 marzo 2019 ore 17 Sala di Ulisse, Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, Palazzo Poggi, via Zamboni 33
Odi, Melisso
Emilio Russo, Rocco Ronchi
15 marzo ore 17 Sala di Ulisse, Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, Palazzo Poggi, via Zamboni 33
Alla Luna
aola Italia, Eugenio Borgna
22 marzo 2019 ore 17 Sala di Ulisse, Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, Palazzo Poggi, via Zamboni 33
Nella morte di una donna fatta trucidare col suo portato dal corruttore per mano ed arte di un chirurgo
Niva Lorenzini, Maria Conforti
29 marzo ore 17 Sala di Ulisse, Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, Palazzo Poggi, via Zamboni 33
Per una donna inferma
Andrea Campana, Marina Farinelli
5 aprile 2019 ore 17 Sala di Ulisse, Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, Palazzo Poggi, via Zamboni 33
Lettera al padre
Giuliana Benvenuti, Enrico Palandri
12 aprile 2019 ore 17 Sala di Ulisse, Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, Palazzo Poggi, via Zamboni 33
Vita abbozzata di Silvio Sarno
Franco D’Intino, Marcello Fois
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
I classici della letteratura | LabOratorio di San Filippo Neri 2019
I classici della letteratura
MARCO CAVICCHIOLI
Lo Straniero di Albert Camus
Spettacolo
Chitarra Irene Elena
Un delitto assurdo, o meglio l’assurdità del vivere, è al centro del celeberrimo romanzo di Albert Camus pubblicato da Gallimard nel 1942.
Marco Cavicchioli legge e racconta in dialogo con il pubblico di Meursault, l’uomo di origini francesi che vive ad Algeri. Costui si ritroverà, senza una ragione precisa, a colpire un arabo uccidendolo per poi sparare per quattro volte sul suo corpo inerte. Durante il processo, più che dell’assassinio si discuterà del fatto che l’imputato sembra non provare alcun rimorso per l’accaduto. Verrà condannato a morte e rifiuterà il conforto del prete.
Tematiche esistenzialiste, come l’indifferenza al mondo, per uno scrittore che non si considerò mai un esistenzialista.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Parte del programma LabOratorio di San Filippo Neri | Febbraio-giugno 2019