Un appuntamento speciale con la Sere vi legge, in collaborazione con Igers Bologna.
Dalla letteratura al cinema, grazie alle opere di due grandi artisti del '900.
Cortazàr e Antonioni: Parigi anni '50, e Londra della metà degli anni '60, in piena Swinging London.
La Sere vi legge… Le bave del diavolo di Julio Cortázar e guarderemo alcune sequenze tratte da Blow Up di Michelangelo Antonioni
Per chi lo desidera, al termine dell'evento è possibile partecipare a un brunch vegetariano con verdure di stagione a Km0 del Mercato della Terra.
I posti sono limitati ed è necessaria la prenotazione, scrivendo a quandolaserelegge@gmail.com
Arena del Sole | VIE Festival
Kornél Mundruczó è uno tra i registi teatrali e cinematografici più significativi del panorama contemporaneo internazionale.
Imitation of Life è uno sguardo lucido sulle contraddizioni di una società – ungherese e non solo – in cui prevale ogni forma di discriminazione. Un ragazzo cresce in una famiglia Rom, ma non assomiglia a loro, il colore della sua pelle è diverso. Il rifiuto delle origini pesa sulla sua infanzia. Cerca di trovare una nuova vita nell’anonimato della città, ma non troverà il suo posto. L’odio verso sé stesso impedisce la sua integrazione sociale e alla fine lo spinge a commettere un atto omicida contro una giovane Rom su un tram.
Scegliamo noi il nostro destino o le nostre vite sono predestinate? Questo è il quesito sollevato da Kornél Mundruczó a seguito di un violento crimine realmente avvenuto a Budapest nel 2015. Gli attori diventano i protagonisti di una storia immaginaria che inizia quando un ufficiale giudiziario arriva per sfrattare una donna single dal suo appartamento a Budapest, ma una svolta inaspettata ostacola il suo piano. Nel frattempo, lo spietato individuo è costretto a esaminare la propria coscienza, e diventa chiaro che l’appartamento abbandonato nasconde oscuri segreti che i nuovi inquilini devono affrontare.
Lo spettacolo è stato acclamato dalla stampa europea, da cui citiamo: «Questo teatro è una forza della natura» (Neue Zürcher Zeitung – Svizzera); «L’arte teatrale di Mundruczó riflette le relazioni sociali su piccola scala, utilizzando contorni netti. Ciò rende Imitation of Life un evento poetico e politico al tempo stesso» (Frankfurter Allgemeine Zeitung – Germania); «Questo è il teatro fatto della materia e del gioco della vita che commuove fino alle lacrime» (ruhrbarone.de – Germania).
Prima nazionale
Spettacolo in ungherese con sovratitoli in italiano e inglese
regia Kornél Mundruczó
interpreti Lili Monori, Roland Rába, Annamária Láng, Zsombor Jéger, Dáriusz Kozma
scena Márton Ágh
costumi Márton Ágh, Melinda Domán
luci András Élteto
scritto da Kata Wéber
drammaturgia Soma Boronkay
musica Asher Goldschmidt
assistente alla regia Anna Fehér
producer Dóra Büki
produzione Wiener Festwochen, Vienna, Austria; Theater Oberhausen, Germania; La Rose Des Vents, Lille, Francia; Maillon, Théâtre De Strasbourg / Scène Européenne, Francia; Trafó House Of Contemporary Arts, Budapest, Ungheria; Hau Hebbel Am Ufer, Berlin, Germania; Hellerau – European Center For The Arts, Dresden, Germania; Wiesbaden Biennale, Germania
foto di Marcell Rév
La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in collaborazione con il CeSLiC e il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna invita alla lezione Gramsci e Halliday: una proposta per contrastare la cultura della post-verità attraverso diversità e inclusione.
Saluto di CARLO GALLI, Presidente Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Lezione di TOM BARTLETT, University of Glasgow
Tom Bartlett è Professore Ordinario di Linguistica applicata all’ Università di Glasgow dal gennaio 2019. Ha lavorato per anni all’ Università di Cardiff, dove è stato Direttore per la ricerca e coordinatore del Master in Linguistica applicata. Incentrata sulle relazioni tra i contesti del discorso e il linguaggio dei gruppi culturali e sociali, la sua ricerca connette l’analisi del discorso con uno studio dettagliato della grammatica. I suoi interessi di ricerca sono la Positive Discourse Analysis, la linguistica antropologica, la Systemic Functional Linguistics e gli Intercultural Genre Studies. Bartlett è stato Principal Investigator di numerosi progetti, tra questi “On-ward Management Practices: Creating Enabling Contexts in Healthcare Environments”.
Tra le sue pubblicazioni più recenti: “Positive Discourse Analysis” nella collana degli Handbook di Routledge sulla Critical Discourse Analysis (2017) e, con N. Montesano Montessori e H. Lloyd, “Contesting Key Terms and Concepts in the Civil Sphere”, nella collana degli Handbook di Routledge sulla Language Awareness (2017).
Terre promesse: migrazioni e appartenenze è il titolo scelto per la terza edizione del Festival organizzato dalla Rete Specialmente in Biblioteca che si tiene a Bologna dal 9 al 22 febbraio e che vede coinvolte 17 biblioteche specializzate in diversi ambiti disciplinari e su diverse tematiche.
Il Festival della rete Specialmente in Biblioteca quest’anno tratta di migrazioni e dell’incontro fra culture diverse. Il tema, complesso e di grande attualità, viene declinato in un ciclo di eventi pubblici organizzati secondo tagli differenti che includono l’attualità, la storia, la musica, il teatro, l’educazione, l’identità di genere.
Attorno a questo filo conduttore la rete delle biblioteche specializzate mette a disposizione l’insieme delle proprie competenze, offrendo occasioni di approfondimento culturale che introducano nuovi elementi di conoscenza, con lo scopo di favorire maggiore consapevolezza sul tema e sulle sue numerose implicazioni oggi in primo piano nel dibattito pubblico. Con una prospettiva originale e molteplice, grazie all’ampia gamma di linguaggi utilizzati che comprendono anche teatro, cinema, musica.
La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna insieme alla Biblioteca Amilcar Cabral e all’Istituto Storico Parri promuovono all’interno del Festival l’incontro Se l’America siamo noi. Migranti: i numeri, le risorse, l’accoglienza per riportare verità e conoscenza al centro del discorso sull’immigrazione straniera, per parlare di integrazione e di politiche dell’accoglienza, anche attraverso dati e cifre di un fenomeno su cui l’informazione è troppo spesso carente.
Con gli interventi di:
Gustavo Gozzi, Università di Bologna
Roberto Impicciatore, Università di Bologna
Coordina:
Rossella Vigneri, Presidente ARCI Bologna
Il libro digitale. La parola agli editori
Un ciclo di incontri sul tema della lettura e le diverse forme di linguaggio per avvicinare nuovi pubblici alle contaminazioni di stili, a nuovi modi di fare cultura, alle biblioteche.
Si inizia con gli incontri coordinati da Paola Italia, docente di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Bologna, per capire dalle voci di alcuni dei maggiori editori nazionali come sta cambiando il panorama del mondo dell’editoria digitale.
Come cambia il libro nella sua versione digitale? Sono solo cambiati i supporti di lettura o il libro, nell'adeguarsi al nuovo mezzo, ha cambiato la sua sostanza? L'incontro affronta le novità imposta dalla comunicazione digitale con due editori che hanno realizzato alcuni progetti per i lettori di domani: Zanichelli, specializzato in editoria scolastica, un settore in cui dove le piattaforme digitali sono il luogo dell'innovazione didattica, e le Edizioni di Storia e Letteratura, che hanno inaugurato Bites, la prima Collana di testi proposti in doppio formato, cartaceo e digitale.
Quale è il ruolo dell’editore nel passaggio al digitale? Un decano dell'editoria come Roberto Calasso, fondatore di Adelphi, ha individuato nell'"impronta dell'editore" quell'elemento particolare che contraddistingue il passaggio di un libro, dall'autore al lettore. Con Fabio Ferri di Mondadori Education e Andrea Angiolini del Mulino rifletteremo sulla esistenza o meno di questa "impronta" nell'editoria nel passaggio dal testo cartaceo al digitale, dove l'autore è moltiplicato, il testo è fluido, l'intermediazione spesso sostituita dal rapporto diretto tra Autore, testo e lettore.
Come è cambiato il mondo dei lettori nell’era di Google? Nel mondo digitale l'ultima volontà dell'autore non è più assicurata, il testo è mobile, il lettore è sommerso di testi, ma non sa quali valga la pena leggere, per qualità e affidabilità, Il lettore Google è bulimico, ma spesso non sa cosa legge. Con Antonio Franchini di Giunti e Claudio Tubertini di CLUEB affronteremo i cambiamenti imposti nell'editoria dai lettori digitali, tra nuove tecnologie e vecchie abitudini, per capire come i nuovi lettori, nativi digitali o incalliti analogici, stanno cambiando le forme della lettura.
Nell’ambito del Patto per la Lettura di Bologna.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria su cubounipol.it
Locomotiv club | Eventi 2018/19
Conducono lo show: ANTONIO RICOSSA e MICHELE “BOMBO” LAMBERTI (imbarazzante duo di improbabili improvvisatori surreali).
GUESTS STAR di una certa pesantezza sociale: STEFANO “SBARBO” CAVEDONI (Skiantos, Prosthathas, Reecoover)
Il Poker delle band che si esibirà il 22 febbraio al Locomotiv Club è composto da:
TANGE’S TIME (wired funk)
French Kiss : Aloha Beach (catastrophic music)
I Maiali in Inglese (bad punk-rock)
Paradoz Y los Mojitos (rock/oki)
A seguire Show dj-set Pro Evolution Joint
22 febbraio 2019 ore 21:00
up to you (minimo 5 euro) | riservato ai soci del circolo con tessera aics 2018-2019
Incontro con tre scrittori al loro esordio
Incontro con: Mariangela Falcioni, autrice di Malati di fantasia, Chiara Alaia, autrice di Dove la terra finisce e il mare comincia, e Attilio Folegatti, autore di Uomini fuori posto.
Tre scrittori narrano il loro esordio letterario.
Seguirà aperitivo
Ingresso gratuito
Informazioni: Biblioteca Oriano Tassinari Clò Tel. 051 434383
"Visioni di futuro, Visioni di teatro..."2019
La danza, un pupazzo e la musica dal vivo.
Gli attori accompagnano un elefante nel corso della sua vita, dove deve affrontare sfide sempre nuove. Le melodie trasporteranno il pubblico lontano dalla vita quotidiana, in un mondo fantastico, in cui l’elefante è nato da un uovo.
Un mondo in cui i sogni possono volare.
Attraverso la musica e la danza, i personaggi affiancano l’elefante dalla nascita, lo aiutano durante l’infanzia, giocano con lui mentre cresce e finalmente si appoggiano a lui quando diventa più grande di loro. Crescono insieme a lui, uniti dal comprendersi a vicenda e dall’essere accettati.
Il tempo che passano insieme lo ricorderanno quando, alla fine, l’elefante dovrà andarsene.
compagnia: Ceren Oran (Germania)
regia: Ceren Oran
autore: idea, danza e coreografie di Ceren Oran
cast: Ceren Oran e Roni Sagi
musica: musiche dal vivo di Tuncay Acar e Magdalena Kriss
spettacolo per bambini da 3 a 6 anni
Informazioni e biglietteria:
+39 051 4153800
biglietteria@testoniragazzi.it
festival internazionale di teatro e cultura per la prima infanzia
Dieci giorni dedicati al teatro per bambini da uno a sei anni da tutto il mondo con 18 spettacoli presentati in 40 repliche da 16 compagnie e collettivi artistici, 2 “concerti disturbati”, un laboratorio di danza per famiglie nato dal lavoro con bambine e bambini ipovedenti e ciechi, 15 laboratori per educatori e insegnanti sul rapporto tra arte ed educazione, 4 conversazioni e 2 conferenze per adulti interessati.
Prime nazionali, debutti, presentazioni di studi e appuntamenti per operatori teatrali e ai professionisti delle arti performative e dell’educazione compongono il programma della quindicesima edizione del festival, con ben 10 compagnie straniere impegnate per altrettanti spettacoli, con spettacoli provenienti da Europa, India, Messico, Argentina e Cile. Nuovi biglietti per gli spettacoli saranno acquistabili su www.testoniragazzi.it a ridosso del festival.
L’edizione 2019 è inoltre il primo appuntamento all’interno di “Mapping - una mappa per l'estetica delle arti performative per la prima infanzia”, progetto sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europea per il periodo 2018-2022 e che vede al proprio centro ricerche artistiche sulla relazione sensibile con le bambine e i bambini da zero a sei anni, attraverso l’atto performativo. “Mapping”, di cui La Baracca – Testoni Ragazzi è capofila, è uno dei 17 progetti di cooperazione di larga scala selezionati tra gli oltre 90 ricevuti da tutta Europa, e uno dei tre con un capofila italiano, realizzato con una partnership di 18 istituzioni da 17 paesi.
A Bologna prenderà vita la prima mostra di illustrazioni del progetto, tutta dedicata al tema del Bambino Spettatore e realizzata con la Bologna Children’s Book Fair, si terrà il primo focus group sull’Audience Development e la prima infanzia con Luisella Carnelli di Fondazione Fitzcarraldo e Giuliana Ciancio. Inoltre, prenderà avvio il percorso di Follow Up per registi e drammaturghi, diretto da Gerd Taube del Kinder- und Jugendtheaterzentrums di Francoforte sul Meno, Germania.
Le conferenze all’interno del festival propongono riflessioni sui diritti dell’infanzia con “Nuotare controcorrente” (sabato 23 febbraio, ore 10.30), sui dieci anni della “Carta dei diritti dei bambini all’arte e la cultura”, i trenta della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e il secolo compiuto da Save The Children, fondata al termine del Primo Conflitto Mondiale. La memoria della comunità educante è al centro di “Old Generation! Strumenti per il futuro”, (sabato 2 marzo, ore 10.30), in collaborazione con l’Istituzione Educazione e Scuola del Comune di Bologna.
Quattro le conversazioni, sempre alle 18.30 con traduzione in lingua italiana: “Mapping: L’importanza e il piacere di “lavorare in rete”” (lunedì 25 febbraio), “Il teatro per la prima infanzia negli Stati Uniti” (martedì 26 febbraio), “Mapping: Una conversazione su arte e bambini” (mercoledì 27 febbraio) e “Il Manifesto di Pechino” sul nuovo manifesto d’intenti firmato da ASSITEJ International, la principale associazione internazionale che unisce artisti ed operatori attivi nelle arti performative per l’infanzia (giovedì 28 febbraio).
Il programma completo e le informazioni sono disponibili su www.testoniragazzi.it alla sezione “Festival”, oppure telefonando allo 051/4153718, dal martedì al venerdì dalle 14.00 alle 17.00.
È possibile acquistare i biglietti sul sito o presso la biglietteria del teatro (martedì-venerdì, 16.00 - 19.00), secondo le disponibilità residue. Una nuova quota di biglietti sarà disponibile online e presso la biglietteria del teatro a ridosso del festival.
Le informazioni complete sui laboratori per adulti, le modalità d’iscrizione e i prezzi sono disponibili sul sito e allo 051/4153718 (martedì-venerdì, dalle ore 14.00 alle 17.00).
Per partecipare alle conferenze è richiesta un’iscrizione una-tantum al festival di 10€, gratuita per i soci de La Baracca – Testoni Ragazzi. L’iscrizione al festival consente anche sconti sulla partecipazione ai laboratori e agli spettacoli, se acquistati successivamente.
La partecipazione alle conversazioni è gratuita, consigliata la prenotazione allo 051/4153718 dal martedì al venerdì dalle ore 14.00 alle 17.00.
presentazione del libro
Presentazione del libro, alla sua ottava edizione.
Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante, e Teresa Di Mauro collaboratrice, incontrano Luca Jourdan, Università di Bologna
Pensato come un vero e proprio atlante, il libro vuole essere un annuario aggiornato dei conflitti in atto sul Pianeta per avere un'informazione completa e approfondita. L'intento è quello di spiegare le ragioni di tutte le guerre in corso, far capire perché si combatte e chi sono gli attori. La pubblicazione è stata realizzata dall'Associazione Culturale 46° Parallelo, composta da numerosi corrispondenti di guerra e professionisti dell'informazione.
mostra a Palazzo Roverella – Rovigo
Sfaccettata, divertente e riflessiva, la mostra Giostre! Storie, immagini, giochi ospitata nelle sale di Palazzo Roverella a Rovigo accompagna il visitatore nel fantastico mondo delle giostre, dove i ricordi dell’infanzia si intrecciano con il destino e la vita che gira e va avanti.
Una grande mostra fotografica, con scatti di Gabriele Basilico, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Eliot Erwitt, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, David Seymour. Ma non solo: ci saranno anche opere d’arte, tele, illustrazioni grafiche, giocattoli e cimeli rarissimi.
I significati, le forme e i colori che nel tempo hanno caratterizzato la giostra e che tuttora la caratterizzano, hanno prodotto una vasta iconografia che si è sviluppata in tutte le arti.
Biglietto intero € 5. Ingresso ridotto € 3,50 per gli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna
presentazione del libro di Marina Girardi
LE CANZONI DELLA DONNA ALBERO di Marina Girardi, presentazione del libro, canti e racconti con l'autrice. Per adulti e bambini di tutte le età.
Presentazione del graphic novel
Presentazione del graphic novel I segni addosso: storie di ordinaria tortura, con gli autori Andrea Antonazzo, Marco Ficarra e Renato Sasdelli.
Nonostante possa sembrare una pratica distante nel tempo, la tortura è ancora tristemente attuale. Non avviene solo in luoghi lontani dal nostro, come dimostrano le vicende del 2001 a Genova e la cosiddetta "macelleria messicana" perpetrata all'interno della scuola Diaz senza dimenticare che in Italia la tortura non è ancora legalmente reato. Un graphic novel che racconta le atrocità fisiche e psicologiche della tortura, senza moralismi, dal regime fascista fino ad oggi.
Al termine dell'incontro sarà possibile effettuare o rinnovare il proprio tesseramento all'Anpi Lame, che collobora all'evento.
Qual è l’età giusta per amare? Da quando a quando è socialmente accettabile l’idea di una vita amorosa attiva? Quando la sessualità è percepita come scandalosa e oscena? Perché il pensiero dell’amore ma soprattutto dell’eros in età adolescenziale e in età matura è ancora un forte tabù sociale? Quali sono gli stereotipi e i pregiudizi rispetto a questo tema? Un gruppo di giovani under19 e un gruppo di over65, guidati dalla regista Ivonne Capece, si interrogano su amore e sessualità, ruoli di genere e desiderio, ricordi e visione di futuro, attraverso gli strumenti del teatro, della video-arte e della fotografia. Questa ricerca collettiva, realizzata grazie al contributo del Comune di Bologna e con il patrocinio del Quartiere Navile, ha permesso a generazioni diverse di incontrarsi e dialogare, di condividere la propria esperienza o inesperienza, di ragionare su quanto gli stereotipi influenzino il nostro modo di amare e di comportarci, tanto nella sfera privata quanto in quella pubblica. Le curatrici del progetto, Ivonne Capece, Veronica Schiavo e Micol Vighi, spiegano che si è trattato di una prima tappa di una ricerca più ampia che proseguirà durante tutto il 2019 e che si aprirà a contesti culturali e geografici diversi. L’indagine artistica si intreccerà con un’analisi sociale e politica, che metterà al centro ancora una volta il dialogo tra generazioni e comunità diverse, in previsione di uno spettacolo teatrale con la partecipazione di professionisti della scena e cittadini. Prima della performance di domenica, a cui sarà presente il Presidente del quartiere Daniele Ara, sarà possibile visitare il Centro Civico Gorkij e osservare i primi risultati del progetto di arte urbana e di riqualificazione, ad opera del Laboratorio Crash, a cui sarà donato l’incasso della giornata.
Il piacere di conoscerti regia e conduzione laboratori: Ivonne Capece
consulenza drammaturgica e foto: Veronica Schiavo
costumi, video e cura: Micol Vighi
Teatro Centofiori, via Gorki 16, 40128 Bologna (capolinea autobus 27/A) Biglietto: 5 euro (l’incasso sarà devoluto al progetto di riqualificazione urbana del Centro Civico Gorkij ad opera del Laboratorio Crash) Prenotazione consigliata: sblocco5@yahoo.it - 3896587740
sabato 13 aprile 2019, ore 20:00
domenica 14 aprile 2019, ore 17:00
(incontro con la compagnia al termine dello spettacolo di domenica)
Mario Mieli ha attraversato gli anni 70 da attivista omosessuale, da intellettuale, da scrittore, da performer, perfino da alchimista… Un prisma ricco di sfaccettature che riflette il suo pensiero di liberazione sessuale: “tutti gli uomini sono donne e tutte le donne sono uomini”. Con il suo “Elementi di critica omosessuale” ha dato il via anche in Italia ai “gender studies”, ma è impossibile relegare il fondatore del pensiero transessuale a una sola identità. A entrare nel suo mondo e a provare a raccontarlo e a raccontarne la forza contemporanea è Irene Serini, in uno spettacolo in cui la narrazione si sposa con la sfida allo spettatore ad abbandonare pregiudizi e stereotipi per addentrarsi in una nuova visione. Lo spettacolo stesso è una sfida, nel senso che è un percorso di “studi” (il primo risale al giugno 2017, all’interno di un festival milanese) che ogni volta ricombinano gli elementi della vita e del pensiero di Mario Mieli, morto suicida nel 1983, all’età di 30 anni.
Affrontare Mario Mieli era come avere a che fare col mercurio, sfuggiva da tutte le parti! Il teatro è tutto sommato un luogo tranquillo, dove non si fa che ripetere il già detto, dove tutto appare più bello se illuminato da un fascio di luce che spunta al momento giusto, dove si muore per gioco e si resuscita di continuo, e si raccontano storie… ma che storia vuoi raccontare, se il protagonista appare e scompare mutando il suo apparire? Se col suo vissuto urla pure da morto, che non ci sono più modelli da seguire, che non ci sono più storie da raccontare, che non c’è più inizio, né svolgimento, né fine, che l’unico tempo rimasto è quello del salto nell’altrove. (Irene Serini)
di e con Irene Serini
nell’ambito del programma di Residenze Artistiche
in collaborazione con Regione Emilia Romagna e MiBAC
venerdì 5 aprile 2019, ore 21:00
sabato 6 aprile 2019, ore 20:00
domenica 7 aprile 2019, ore 17:00
(incontro con la compagnia al termine dello spettacolo di domenica)
Le ombre di due uomini si raccontano. Il primo ha la passione segreta di travestirsi e fare sesso con uomini incontrati in strada, che alla fine uccide se viene riconosciuto. Il secondo, che dice di amarlo come un figlio, scopre questa sua doppia vita e lo sequestra per redimerlo. La terza tappa di Vetrano e Randisi nel mondo linguistico e antropologico di Franco Scaldati ci porta all’estrema rarefazione di due fantasmi e al tempo stesso alla concretezza fisica e materiale dei loro corpi e desideri: “’na giajrna stiddha iu sugnu, c’u mussu pittatu” (io sono una pallida stella, con la bocca dipinta). Dopo “Totò e Vicè” (diventato anche un film, che sarà presentato in questa occasione a Bologna) e “Assassina”, ancora un dialogo di anime vaganti dall’identità incerta, sostenuto da una drammaturgia poetica e visionaria come quella straordinaria dell’autore siciliano scomparso 6 anni fa. Uno spettacolo di parole, di emozioni, di atmosfere, di corpi e di follia…
All’inizio è la scrittura, a evocare le ombre. C’è un prologo di concepimento e gestazione in cui l’Autore racconta i suoi sogni: sghembi, visionari, anticipatori. Li racconta e li vede fuori da sé, continuando a scrivere, a stupirsi, in un giuoco di porte, specchi, fiori e cimiteri. (…) Poi c’è la follia delle creature, creature nate e creature non nate, follie di cui lo scrittore ha vissuto la vita come fosse la sua, senza un inizio, senza una fine.
Come sempre, nel mondo di Franco Scaldati, chi parla non è mai solo, anche se parla da solo. Scritto nel suo palermitano poetico, ogni monologo viene recitato da un personaggio e, frase dopo frase, tradotto dall’altra ombra, in un gioco di rispecchiamenti che in questo testo diventa particolarmente crudele e struggente. (Enzo Vetrano e Stefano Randisi)
di Franco Scaldati
interpretazione e regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi
video e luci Antonio Rinaldi
produzione Cooperativa Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi
venerdì 29 marzo 2019, ore 21:00
sabato 30 marzo 2019, ore 20:00
domenica 31 marzo 2019, ore 17:00
(incontro con la compagnia al termine dello spettacolo di domenica)
Carlotta è una studentessa delle scuole medie di Berlino, una ragazzina ariana nei tempi bui del nazismo, che di fronte all’ordinanza di portare la stella gialla per tutti gli ebrei, risponde con una “disubbidienza straordinaria”: da quel giorno uscirà di casa con la stella gialla in petto, come una rosa, e presto tutti a Berlino indosseranno la stella gialla. Un modo gioiosamente ribelle e creativo per declinare con coraggio e orgoglio la parola “cittadinanza”. Lo spettacolo porta in scena le parole di uno dei pezzi poetici racchiusi ne “Il mondo salvato dai ragazzini” di Elsa Morante: la “Canzone finale della stella gialla detta pure la Carlottina”, che con leggerezza e profondità rappresenta uno straordinario inno all’allegria anarchica, oltre che una forma di denuncia di tutte le forme di totalitarismo. Si tratta di un lavoro pensato in prima battuta per le giovani generazioni: gli adolescenti, i ragazzi e le ragazze di oggi (i “ragazzini” che salveranno il mondo), anche a partire dagli 11 anni. Ma gli ariosi versi civili della poesia colta e popolare di Elsa Morante e la freschezza naif e sincera di questo spettacolo che racconta con grazia la resistenza all’orrore sono da consigliare anche a un pubblico adulto.
Quale significato ha per un ragazzino di oggi una stella gialla, o una croce uncinata? Che significato hanno questi ed altri simboli legati alla storia e alle vicende degli uomini che hanno caratterizzato lo scorso secolo? Sono riconoscibili? Sono riconosciuti? E i volti di quella storia? Non assomigliano ad altri volti, più vicini, vivi, presenti nella storia di oggi? Abbiamo voluto giocare in una sorta di mistificazione delle immagini, mischiando ai tratti del passato lineamenti del presente, a ricordarci che di fronte a poteri dispotici ci sono sempre rivoluzioni da intraprendere ed ordini da sovvertire, o almeno, piccole disobbedienze visionarie e giocose. (Andrea Santantonio)
da “Il mondo salvato dai ragazzini” di Elsa Morante
regia Andrea Santantonio
con Nadia Casamassima
disegno luci Joseph Geoffriau
produzione IAC
La band ritorna con un nuovo album e il primo tour nei teatri
A sei anni di distanza da Aspettando i barbari, i Massimo Volume sono ritornati con un nuovo album, Il Nuotatore, il primo realizzato "in trio" dal nucleo storico della band (Egle Sommacal, Emidio Clementi, Vittoria Burattini).
Un ritorno sulle scene importante e atteso e che porta con sé anche un carico di novità: nuova etichetta, la 42 Records (I Cani, Cosmo, Colapesce, Andrea Laszlo De Simone, Any Other, Giardini di Mirò e tanti altri), e primo tour nei teatri italiani. La prima data è proprio a Bologna, la città che li ha visti nascere e crescere, il 20 febbraio 2019 al Teatro Auditorium Manzoni.
“Il Nuotatore” è un album che scava proprio nell'essenza del loro suono, mai così volutamente scarno, minimale, eppure molto caldo e pieno, grazie anche alla produzione di Giacomo Fiorenza. Tutto quello che si ascolta è stato realizzato con la voce, il basso, la batteria e le chitarre (tante chitarre). Non c’è l’ausilio dell’elettronica, non ci sono sintetizzatori o tastiere, nessun trucco. Solo i Massimo Volume al loro meglio e nella forma più pura. Pura come l’acqua in cui il nuotatore (come l’omonimo racconto di John Cheever) sguazza e che caratterizza sia dal punto di vista concettuale che testuale l’intero disco. Un elemento indomabile capace di travolgere tutto quello che trova, ma anche come sostegno che ci permette di restare a galla in questo mare densissimo che chiamiamo vita. Il nuotatore è un disco pieno di storie e di personaggi, ben rappresentato dalla spiaggia affollata ritratta in copertina da Luciano Leonotti, abilmente manomessa da Marcello Petruzzi, e che mostra una folla di solitudini ben assortite. Un racconto diviso in nove tracce e che mischia l’auto-biografismo alla narrazione pura, passato e presente, il tempo e lo spazio.
I Massimo Volume sono una colonna della musica italiana. Si sono formati nel 1991 a Bologna e hanno all’attivo sei dischi: Stanze (Underground records, ’93); Lungo i bordi (Wea, ’95); Da qui (Mescal, ’97); Club Privé (Mescal, ’99); la colonna sonora sonora del film Almost blue (Cecchi Gori 2001) di Alex Infascelli e il live Bologna nov. 2008 (Mescal, 2009), Cattive Abitudini (LA Tempesta, 2010), Aspettando i barbari (La Tempesta, 2013). Nel 2008 per il Museo del Cinema di Torino hanno rimusicato il film La caduta di casa Usher di Jean Epstein, portando poi il progetto anche in tour.
Spettacolo musicale liberamente tratto dalla vita di Adriana Basile, sorella dello scrittore Giambattista Basile e del compositore e poeta Lelio Basile, celeberrima cantante e arpista napoletana del primo Seicento, rinomata anche per la sua eccezionale bellezza.
In scena l’ensemble Sensus, composto dal mezzosoprano Arianna Lanci, da Marco Muzzati alla voce e alle percussioni e da Marianne Gubri all’arpa barocca.
Lo spettacolo presenta un percorso musicale e poetico che rintraccia la vita del mezzosoprano: alcune arie napoletane, molte scritte di proprio pugno dalla cantante stessa in lingua spagnola ed estratte dal famoso manoscritto oggi conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli, cantate scritte da suo fratello e a lei dedicate, opere per arpa dalla grande scuola napoletana seicentesca (Trabaci, Mayone), madrigali da lei cantati alle corti di Firenze e Mantova e opere di Claudio Monteverdi dedicate ad Adriana Basile, come il famoso Lamento d’Arianna.
Lo spettacolo propone anche, oltre alla recitazione di lettere e poesie dedicate alla cantante, una versione scenica che evoca in modo sottile e contemporaneo la vita nella Napoli Seicentesca.
Arianna Lanci mezzosoprano
Marco Muzzati percussioni e recitazione
Marianne Gubri arpa barocca
Informazioni
Teatro del Baraccano dal lun. a ven. dalle 10 alle 13.
Mail: teatrodelbaraccano@gmail.com
tel: 393.9142636.
sito: www.teatrodelbaraccano.com, oppure pagina Facebook “Teatro del Baraccano”.
Biglietteria
Intero 14€, ridotto 12€
Tutti i biglietti si possono acquistare:
- al Teatro del Baraccano in via del Baraccano 2 a Bologna, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.
- c/o Bologna Welcome, P.zza Maggiore 1/E, tel. 051.231454 e nei punti vendita convenzionati vivaticket.
- online sul sito www.vivaticket.it
- tutte le sere di spettacolo.
Stagione concertistica 2019 | VI edizione
La stagione concertistica del Porto delle Arti, giunta alla sua VI edizione, è il frutto del prezioso contributo di vari artisti che operano sul territorio da molti anni e coinvolgono sia professionisti, sia giovani allievi particolarmente promettenti. I concerti si svolgono nel prestigioso Salone d’onore di Palazzo Grassi, sede del Circolo degli Ufficiali dell’Esercito di Bologna (ad eccezione del concerto del 25 novembre il cui luogo è in fase di definizione).
La Direzione Artistica del Porto delle Arti è di Rita Marchesini. A cura di Centro Studi Euterpe Mousikè.
Domenica 3 febbraio 2019, ore 17.30
Fremer l’arpa ho sentito per via
Concerto d'arpa
Ensemble Scuola dell’Arpa Viggianese
Direttore Sara Simari
In collaborazione con Bologna Harp Festival
Domenica 31 marzo 2019, ore 18.00
Buon Compleanno Bach
Concerti per violino, archi e cembalo di Bach
Arkè Orchestra omaggia il grande compositore tedesco per celebrare i sui 334 anni
Martino Colombo, Sara Sole Stojmenov, Elisa Zannoni, Sara Marchesini - violini solisti
Leandro Lazzarie - oboe
Con il M° Anton Berovski e il M° Antonio Mostacci
Rita Marchesini - clavicembalo
Domenica 28 aprile 2019, ore 18.00
Musical anni ‘70
Un tuffo nel passato per rivivere i musical che hanno fatto la storia
Barbara Cola - voce
The Modern String Quartet
Enrico Guerzoni, Tiziano Guerzoni - violoncello
Francesco Iorio, Hanna Pukinskaya - violino
Domenica 19 maggio 2019, ore 18.00
Le nebbie di Avalon; Re Artù fra Musica e Cinema
Proiezione del documentario “Artù Rivelato”
Musiche del duo Harp & Hang: Marianne Gubri, arpa e Paolo Borghi, hang
Danze, Celtic Dream
Regia, Simonluca Renda
In collaborazione con l’Associazione Culturale Hi!Storia
Lunedì 25 novembre 2019, ore 20.30 (luogo in fase di definizione)
Carmen - Storia di un femminicidio
Omaggio all'immortale opera di Bizet, fra la musica lirica e la danza flamenca
Carmen: Claudia Marchi (mezzosoprano)
José: Alessandro Goldoni (tenore)
Micaela: Rosa D’Alise (soprano)
Escamillo: Maurizio Leoni (baritono)
Paola Dal Verme - pianoforte
Anton Berovski - violino
José Salguero - canto flamenco
Alberto José Rodriguez - chitarra flamenca
Tommaso Sassatelli - percussioni
Danzatori di flamenco: Rita Marchesini, Ondina Cassotta, Andrea Natoli
Musiche di Georges Bizet e composizioni flamenche originali
Info biglietti concerti e abbonamento
Per informazioni e prenotazioni:
ilportodellearti@gmail.com
Tel. 340-0660043