L’odore e le immagini dell’India attraverso le parole di Pasolini
Viaggio per colori, immagini, parole, cibo.
L'India trasfigurata in immagini ispirate dalle parole del libro di Pasolini " L'odore dell'India" che scrisse nel 1961 dopo un viaggio che fece insieme a Moravia, in quel paese cosi affascinante.
"Le cose mi colpivano ancora con violenza inaudita: cariche di interrogativi, e, come dire, di potenza espressiva. I colori dei pepli delle donne, che lì erano perdutamente accesi, senza nessuna delicatezza, verdi che erano azzurri, azzurri che erano viola; l'oro delle conchette per l'acqua, piccole e preziose come scrigni; i mucchi di folla vestita di stracci svolazzanti; i sorrisi nelle facce nere sotto i turbanti bianchi: tutto mi si riverberava nella cornea, imprimendosi con tale violenza da scalfirla.”.
Il programma della serata prevede cena, una presentazione fotografica con descrizione ispirata dall’India per un percorso a ritroso nato dallo stupore che Pasolini colse per la scoperta del fascino della bellezza orientale.
Con il contributo poetico di: Pierpaolo Pasolini
Foto: Sonia Zanfi
Ingresso mostra: gratuito. Cena a pagamento
Teatro del Pratello | SGUARDI 2015-2016
Lo spettacolo rielabora e trasforma in opera originale citazioni letterarie e materiali iconografici i più diversi. L’azione scenica ha per protagonisti gli attori del “Kabarett Baciccia”: il primattore gioca la parte di un disilluso professore di storia tutto perso a rammentare quel che scrissero Remarque, Hemingway, Freud, Papini sulla Grande Guerra, e la giovane attrice che presenta le avventure del “piccolo alpino” di Salvator Gotta, romanzo per ragazzi che ebbe grande fortuna durante il ventennio fascista e non solo.
Un progetto di: Teatro del Pratello, Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri Emilia-Romagna, Università Primo Levi, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - Istituzione Bologna Musei, Accademia di Belle Arti di Bologna
con Maurizio Cardillo e Maddalena Pasini
regia di Paolo Billi
drammaturgia Paolo Billi, Luca Alessandrini e Veronica Ceruti
Tra un atto e l’altro | SGUARDI 2015-2016
Ispirato al film The Boat That Rocked con Philip Seymur Hoffman e Rhys Ifans, è la storia del grande fenomeno delle prime radio libere inglesi che stavano su vecchie navi oltre le acque territoriali britanniche per poter trasmettere liberamente la nuova musica rock. Il governo tentò in tutti i modi di farle chiudere, ma il loro scopo di trasmettere la nuova musica e tutto ciò che questa significava era raggiunto. La radio allora fu un vero strumento di diffusione del libero pensiero e della nuova cultura hippy, gli idoli delle nuove generazioni. Uno straordinario esempio di come la Radio sia stata strumento di innovazione e cambiamento epocale.
coordinamento Angela Malfitano
drammaturgia Sara Olivieri
musica Francesco Brini
con Noemi Apuzzo, Giada Cipollone, Claudia Galbiati, Omar Giorgio Makhloufi, Elisa Mandirola, Sara Sacchi, Valeria Zanolin, Stefano Zocchi
di Tim Crouch | SGUARDI 2015-2016
L’isola è ora questo palcoscenico in cui il selvaggio Calibano è lasciato solo a rivivere la Tempesta shakespeariana. L’isola torna così, con Crouch, di proprietà legittima del suo unico abitante mortale: il mostro Calibano, illuminato dall’idea di dare vita ad una nuova razza che nascerebbe dal suo incontro carnale con Miranda.
Calibano è il rappresentante barbaro di un’altra idea di natura e anche di civiltà, e delle sue possibili (e impossibili) rivoluzioni. Crouch ne fa l’occhio e la voce di una nuova tragica possibilità di vita, o per lo meno di un suo racconto. La violenza dei giusti contro la giustizia (ingiusta) della storia e della sua letteratura. Uno squarcio intimissimo sul colonialismo culturale.
Accademia degli Artefatti
con Fabrizio Croci
regia Fabrizio Arcuri
gennaio, febbraio, marzo, aprile 2016
ottobre, novembre, dicembre
scritto e diretto da Daniele Mazzacurati
Carlo e Mina sono lieti di invitarvi alla festa per il loro decimo anniversario di matrimonio.Peccato che Mina non ci sia, i domestici neppure e che il festeggiato abbia una pallottola nell'orecchio.Nessuno sa cosa sia successo, ma spesso è sufficiente trovare una bella menzogna a cui credere
Teatro a Molla
I componenti del corpo speciale de "i sabotatori" si addestrano continuamente per perfezionare le loro abilità. Per farlo si mettono a dura prova, seguendo un duro programma di esercitazioni sul campo. Scopo dell'addestramento: portare a termine le scene iniziate, nonostante l'intervento del sabotatore di turno, che farà di tutto per mettere i bastoni tra le ruote ai compagni.
cosa accade se un improvvisatore non entra a supporto, non accetta le proposte dei suoi compagni, non ascolta, non propone, non ha un atteggiamento positivo? Il risultato è sorprendente. Le continue crisi volontariamente create da questo meccanismo costringono gli attori a mettere in atto dinamiche e soluzioni insolite e molto interessanti, la maggior parte delle quali sfocia in situazioni irresistibilmente comiche.
Stagione Opera e Balletto 2016
Direttore Michele Mariotti
Regia Rosetta Cucchi
Nuova produzione del TCBO
Interpreti principali Juan Diego Flórez / Celso Albelo, Isabel Leonard / José Maria Lo Monaco,
Jean-François Lapointe, Mariangela Sicilia
Diretta Radio3 Rai giovedì 15 dicembre alle 20.00
Segna il debutto scenico del grande tenore peruviano Juan Diego Flórez nel ruolo di Werther, nell’omonima opera di Jules Massenet, lo spettacolo in scena al Teatro Comunale di Bologna dal 15 al 23 dicembre 2016, con diretta radiofonica su Radio3 Rai la sera della prima alle ore 20.00. Una nuova sfida e una significativa apertura verso il repertorio francese per il tenore peruviano, celebre per le sue pirotecniche interpretazioni belcantistiche. Dopo averlo cantato in forma di concerto ad aprile a Parigi, Flórez – impegnato nelle recite del 15, 18 e 21 dicembre - affronta Werther per la prima volta sulla scena in una nuova produzione firmata da Rosetta Cucchi, con le scene di Tiziano Santi, i costumi di Claudia Pernigotti e le luci di Daniele Naldi. Sul podio il Direttore Musicale del Comunale di Bologna, Michele Mariotti, anche lui al suo debutto nel capolavoro di Massenet.
Tutt'altro che inedito, invece, è il rapporto artistico tra Flórez e Mariotti, che si sono incontrati molte volte sui palcoscenici più importanti del mondo: dalla Royal Opera House di Londra al Metropolitan di New York, passando per il Rossini Opera Festival di Pesaro, fino alla Deutsche Oper di Berlino, dove sono appena stati impegnati in Les Huguenots di Meyerbeer. Mariotti e Flórez hanno lavorato insieme anche in una memorabile edizione de I puritani di Bellini, andata in scena al Comunale di Bologna nel 2009.
Nel ruolo di Werther, si alternano Juan Diego Flórez e Celso Albelo (impegnato nelle recite del 16, 20 e 23 dicembre). A interpretare il ruolo di Charlotte invece, sono chiamate Isabel Leonard (15, 18 e 21 dicembre) e José Maria Lo Monaco (16, 20 e 23 dicembre). Completano il cast Luca Gallo (Le Bailli), Jean-François Lapointe (Albert), Alessandro Luciano (Schmidt), Lorenzo Malagola Barbieri (Johann) e Ruth Iniesta (Sophie). L'Orchestra e il Coro di voci bianche (preparato da Alhambra Superchi) sono quelli del Teatro Comunale di Bologna.
Lo spettacolo è realizzato grazie al contributo di Alfa Wassermann.
Concluso nel 1886 e andato in scena per la prima volta il 16 febbraio 1892 alla Hofoper di Vienna – l'Opéra Comique di Parigi l'aveva inizialmente rifiutato – Werther è considerato il capolavoro di Jules Massenet, scritto dopo i successi di Manon e Hérodiade. Il libretto, di Édouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann, è tratto dal celebre romanzo epistolare di Goethe Die Leiden des jungen Werther (I dolori del giovane Werther), scritto nel 1774 e considerato il simbolo della corrente romantica denominata Sturm und Drang che dilagò in Europa alla fine del XVIII secolo. Massenet lo conobbe nella traduzione francese, e fu questo a spingerlo verso quelle sonorità morbide e dolci tipiche della sua lingua madre, nel tentativo di realizzare una perfetta contiguità della linea melodica con il verso francese. Nelle sue memorie (Mes souvenirs), Massenet racconta il suo incontro con il romanzo di Goethe: dopo aver ascoltato il Parsifal a Bayreuth, insieme al suo editore Hartmann si recò a Wetzlar, la città dove aveva vissuto Werther. “Trovarmi proprio in quella casa che Goethe aveva reso celebre ambientandovi l'amore del suo eroe, m'impressionò profondamente. Uscendo di là Hartmann mi disse: 'Ho di che completare l'emozione che provate'. E nel dire queste parole trasse dalla tasca un libretto ingiallito dal tempo. Era la traduzione francese del romanzo di Goethe... Come ebbi in mano quel libro, avido di leggerlo, entrammo in una di quelle immense birrerie che si trovano ovunque in Germania... Non riuscivo a staccarmi dalla lettura più appassionante... Tanto delirio di passione e di estasi mi fece salire le lagrime agli occhi. Che scene emozionanti, che quadri avvincenti potevano venirne fuori! Era Werther...”
I biglietti dello spettacolo (da 125 a 10 euro) sono in vendita online sul sito www.tcbo.it e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Eventuali biglietti invenduti saranno disponibili da un'ora e mezza prima dell'inizio di ogni spettacolo al 50% del costo.
Stagione Opera e Balletto 2016
Direttore Renato Palumbo
Regia Alessio Pizzech
Nuova produzione del TCBO
Interpreti principali Celso Albelo / Luciano Ganci, Marco Caria / Vladimir Stojanov, Irina Lungu / Scilla Cristiano, Stefan Kocan / Antonio Di Matteo, Rossana Rinaldi
Dopo il successo della Turandot messa in scena lo scorso settembre con il Teatro Comunale di Bologna a Nara, in Giappone, il regista toscano Alessio Pizzech debutta al teatro felsineo con un altro titolo del grande repertorio italiano: Rigoletto di Giuseppe Verdi, in programma dall’8 al 18 novembre. Sul podio dell'Orchestra del Comunale un attento interprete del repertorio verdiano come Renato Palumbo; sul palco si alternano nei ruoli principali alcune voci del panorama lirico internazionale come Marco Caria e Vladimir Stoyanov, impegnati nel ruolo del titolo, Celso Albelo e Raffaele Abete, che interpretano il Duca di Mantova, Irina Lungu e Scilla Cristiano nel ruolo di Gilda.
“Come gli eroi della tragedia greca – dice Alessio Pizzech – anche Rigoletto è vittima del suo stesso disegno e non può fare nulla per modificare la situazione. La vendetta, tanto evocata e desiderata, cade su di lui, trasformandolo nell’eroe tragico di una modernità sorprendente, assoluta. Chiuso nella sua trama – che diventa un cerchio, una gabbia che egli costruisce attorno a sé – Rigoletto determina le vicende che portano alla morte della sua stessa figlia. Metafora delle nostre segrete repulsioni, Rigoletto incarna quel conflitto tra la maschera che indossiamo in società e ciò che più intimamente percepiamo di noi stessi e degli altri.”
Le scene dello spettacolo sono affidate a Davide Amadei, i costumi a Carla Ricotti e le luci a Claudio Schmid. Il Coro del Teatro Comunale di Bologna è preparato da Andrea Faidutti.
Completano il cast vocale Antonio Di Matteo (Sparafucile), Rossana Rinaldi (Maddalena), Beste Kalender (Giovanna), Andrea Patucelli (Il conte Monterone), Raffaele Pisani (Marullo), Pietro Picone (Matteo Borsa), Hugo Laporte (Il conte di Ceprano), Marianna Mennitti (La contessa di Ceprano/Un paggio) e Michele Castagnaro (Un usciere).
La prima rappresentazione di Rigoletto di martedì 8 novembre alle ore 20.00 sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio 3.
Lo spettacolo è realizzato grazie al sostegno dell’Associazione Amici del Teatro Comunale di Bologna e del Gruppo Hera, che attraverso il sostegno al Comunale intende proseguire nell’impegno a favore delle eccellenze culturali che animano il tessuto sociale del territorio raggiunto dai propri servizi.
Il prossimo appuntamento della Stagione d’Opera 2016 del Teatro Comunale è previsto giovedì 15 dicembre con una nuova produzione del Werther di Massenet, con Juan Diego Flórez nel ruolo eponimo e Michele Mariotti sul podio.
I biglietti dello spettacolo (da 125 a 10 euro) sono in vendita online sul sito www.tcbo.it e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Eventuali biglietti invenduti saranno disponibili da un'ora e mezza prima dell'inizio di ogni spettacolo al 50% del costo.
prima esecuzione assoluta | Bologna Modern
Conversazioni con Chomsky 2.0 del catanese Emanuele Casale, proposto in prima esecuzione assoluta è un’opera multimediale basata sul dialogo con il grande linguista, filosofo, teorico della comunicazione statunitense Noam Chomsky, che ha partecipato direttamente alla realizzazione del progetto di Casale. Un lavoro che pone questioni importanti sulla realtà del nostro tempo, a testimonianza della funzione del teatro musicale nella nostra società, come possibile forma di riflessione e discussione sui grandi temi della contemporaneità. La regia e i video sono di Emanuele Casale e Fabio Scacchioli, la direzione d'orchestra di Yoichi Sugiyama, mentre la voce è quella straordinaria e poliedrica del mezzosoprano Diana Torto.
“Conversazioni con Chomsky 2.0 è un’opera audiovisiva che prende spunto da alcuni scritti del linguista e attivista americano Noam Chomsky – dice l’autore Emanuele Casale – L’impostazione dello spazio scenico è semplice ed essenziale: un grande schermo proietta video sincronizzati con musica dal vivo e suoni digitali. Il tessuto visivo, elaborato dal film-maker Fabio Scacchioli, segue una ‘partitura’ di regia che ho realizzato insieme alla partitura musicale. Suoni, visioni e parole mirano a comporre un mosaico di messaggi che sfiorano argomenti spesso affrontati dal noto intellettuale americano: linguaggio, propaganda, mass-media e politica. La figura di Chomsky, lungi dall’essere celebrata o esaltata, è presa come pretesto per smuovere queste tematiche”.
I biglietti dell'opera Conversazioni con Chomsky 2.0, 20 euro (intero) e 15 euro (under 30 e over 65), sono in vendita sia online sul sito www.tcbo.it sia presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna.
“Bologna Modern”. Festival delle musiche contemporanee, è dedicato interamente alla produzione musicale del nostro tempo: un progetto di respiro internazionale che si aggiunge alla proposta culturale del Comunale di Bologna, realizzato con la Fondazione Musica Insieme e in collaborazione con la Fondazione Golinelli, TEDx e roBOt. In programma fino al 23 ottobre.
Direttore Yoichi Sugiyama
Regia Fabio Cherstich
Voce Diana Torto
Nuova produzione del TCBO BOLOGNA MODERN
Stagione Opera e Balletto 2016
Direttore Marco Angius
Regia Jürgen Flimm
Nuova produzione del TCBO con la Staatsoper unter den Linden di Berlino
Interpreti principali Carola Höhn, Katharina Loschütz-Kammerloher, Otto Katzameier
Stagione Opera e Balletto 2016
Direttore Hirofumi Yoshida
Regia Silvia Paoli
Nuova produzione del TCBO con l’Auditorium de Tenerife
Progetto OPERA NEXT a cura della Scuola dell’Opera del TCBO
In collaborazione con l’Opera Estudio de Tenerife
Stagione Opera e Balletto 2016
Il Teatro Comunale di Bologna festeggia con un nuovo allestimento firmato dal regista Francesco Micheli i duecento anni dal debutto di una delle opere più celebri del repertorio, mai uscita dalla programmazione dei teatri di tutto il mondo: Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, compositore formatosi musicalmente proprio a Bologna, al quale il teatro felsineo è tra l’altro particolarmente legato. Questo nuovo allestimento con scene e luci di Nicolas Bovey, i costumi di Gianluca Falaschi e i video di Panagiotis Tomaras, è realizzato in coproduzione con la Greek National Opera di Atene, dove ha debuttato con successo a febbraio. Il barbiere di Siviglia sarà in scena a Bologna dal 5 al 15 maggio; sul podio Carlo Tenan e un cast di rilievo con interpreti rossiniani doc come Paolo Bordogna (Don Bartolo) e René Barbera (il Conte d’Almaviva), e ancora Julian Kim (Figaro) e Aya Wakizono (Rosina), mezzosoprano giapponese “fiore all’occhiello” dell’Accademia della Scala e dell'Accademia Rossiniana di Pesaro. La replica del 10 maggio sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio 3. Lo spettacolo è realizzato grazie al sostegno di Manifatture Sigaro Toscano / Gruppo Industriale Maccaferri e Associazione Amici del Teatro Comunale di Bologna. In occasione della prima rappresentazione de Il Barbiere di Siviglia, giovedì 5 maggio, saranno in mostra presso il foyer del Teatro Comunale le opere a fumetti realizzate dai bambini della scuola primaria Romagnoli del rione Pilastro di Bologna, che hanno partecipato a un Laboratorio di avvicinamento all’Opera, realizzato nell'ambito di un progetto sperimentale nato dalla collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e Canicola (associazione culturale bolognese attiva dal 2005 in progetti in ambito grafico e narrativo, attività pedagogiche, esposizioni, workshop legati al fumetto), in cui il linguaggio del fumetto si fa viatico ludico e strumento di alfabetizzazione al teatro d'opera. Inoltre in coincidenza con le rappresentazioni sarà disponibile una pubblicazione che raccoglie testi e disegni realizzati dagli studenti.
Stagione Opera e Balletto 2016
Nel ruolo di Carmen, Veronica Simeoni, in quello di Don José Roberto Aronica.
Sul podio Frédéric Chaslin.
Dopo Thyssen. Opera sonora (2015) e Ritter, Dene, Voss (2015), Pietro Babina realizza la sua prima regia di un’opera lirica con Carmen, celeberrima opéra-comique in quattro quadri composta da Georges Bizet nel 1875 su libretto di Henri Meilhace Ludovic Halévy.
Protagonisti dello spettacolo, diretto da Frédéric Chaslin, sono Veronica Simeoni (Carmen), Maria Katzarava (Micaela), Sonia Ciani (Frasquita), Antonella Colaianni (Mercédès), Roberto Aronica (Don José), Simone Alberghini (Escamillo). L’Orchestra, il Coro e il Coro di Voci Banche sono quelli del Teatro Comunale.
I biglietti (da 125 a 10 euro) sono in vendita online sul sito www.tcbo.it e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Eventuali biglietti invenduti saranno disponibili da un'ora e mezza prima dell'inizio di ogni spettacolo al 50% del costo.
uno spettacolo di Pippo Delbono | Stagione Opera e Balletto 2016
Artista capace, come pochi altri, di sperimentare sulla scena, di lavorare nel solco fertile tracciato tra autobiografia e cronaca, Delbono crea insieme alla sua compagnia, omogenea nella sua disomogeneità, che da anni alimenta la sua ricerca artistica, un lavoro collettivo che trova il suo esito finale derivando suggestioni dal linguaggio poetico e letterario, da quello della danza, come anche da quello cinematografico e musicale. Un linguaggio nuovo, un linguaggio che sa raccontare storie che attraversano il mondo contemporaneo.
Vangelo sarà un lavoro segnato dalle musiche composte per coro e orchestra da Enzo Avitabile che si declinerà in esiti differenti. Tra il mese di settembre del 2015 e l’inizio del 2016, il lavoro coinvolgerà gli attori, i danzatori, l’orchestra e il Coro del Teatro Nazionale Croato di Zagabria nella creazione di un’opera lirica contemporanea. L’anteprima di Zagabria nutrirà il viaggio di Vangelo che, nelle tappe successive, si svilupperà anche in una versione di prosa in cui l’orchestra, il coro e gli attori e danzatori croati saranno sostituiti da immagini che lo stesso Delbono filmerà durante l’allestimento.
Le diverse fasi di questa nuova produzione accompagneranno di pari passo le riprese del nuovo film di Delbono Vangelo: una produzione cinematografica internazionale sviluppata tra Svizzera-Italia-Francia-Belgio, che trarrà spunto dalle prove dello spettacolo teatrale, un viaggio tra immagini e riprese, che a loro volta potranno diventare parte integrante del processo di produzione dell’opera teatrale stessa.
Uno spettacolo di Pippo Delbono
con Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Alma Prica, Pepe Robledo, Grazia Spinella, Nina Violić, Safi Zakria, Mirta Zečević
e con la partecipazione nel film dei rifugiati del centro di accoglienza PIAM di Asti
immagini e film PIPPO DELBONO
musiche originali digitali per orchestra e coro polifonico Enzo Avitabile
scene Claude Santerre
costumi Antonella Cannarozzi
disegno luci Fabio Sajiz
direzione tecnica Fabio Sajiz
luci, video Orlando Bolognesi
suono Matteo Ciardi
capo macchinista Gianluca Bolla
macchinista Fabrizio Orlandi
sarta Elena Giampaoli
realizzazione scene e sartoria Croatian National Theatre- Zagabria
si ringraziano
Antoine Bataille, Francesca Catricalà, Teatro Nuovo di Mirandola
Una produzione EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE, CROATIAN NATIONAL THEATRE - ZAGABRIA
Stagione Opera e Balletto 2016
Dramma lirico in un prologo e tre atti su libretto di Temistocle Solera
(perfezionato da Francesco Maria Piave).
Musica di Giuseppe Verdi
Direttore Michele Mariotti
Regia Daniele Abbado
Scene e luci Gianni Carluccio
Costumi Gianni Carluccio e Daniela Cernigliaro
Movimenti scenici Simona Bucci
Regista collaboratore Boris Stetka
Assistente alle scene Sebastiana Di Gesù
Attila - Ildebrando D'Arcangelo / Riccardo Zanellato (24, 27, 30)
Ezio - Simone Piazzola / Gezym Myshketa (24, 27, 30)
Odabella - Maria Josè Siri / Stefanna Kybalova (24, 27, 30)
Foresto - Fabio Sartori / Giuseppe Gipali (24, 27, 30)
Uldino - Gianluca Floris
Leone - Antonio Di Matteo
Nuova produzione del TCBO con il Teatro Massimo di Palermo e il Teatro La Fenice di Venezia
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna
Maestro del Coro Andrea Faidutti
23 gennaio 2016 – 18:00 Turno Prima – serata di gala
24 gennaio 2016 – 15:30 Turno FD
26 gennaio 2016 – 20:00 Turno A
27 gennaio 2016 – 18:00 Turno C
28 gennaio 2016 – 20:00 Turno B
30 gennaio 2016 – 18:00 Turno P
31 gennaio 2016 – 15:30 Turno D
(USA/2015) di Ridley Scott (142')
Ci ha fatto vedere cose che noi umani non avremmo potuto immaginare. Ha ridefinito i confini della fantascienza ibridandola con l'horror e il noir in capolavori diventati subito cult come Alien e Blade Runner. Un Ridley Scott nella sua forma migliore ritorna al suo antico amore con film avvincente ambientato nelle desolate lande marziane, ricostruite per l'occasione nel deserto della Giordania. Protagonista uno strepitoso Matt Damon nei panni di un astronauta creduto morto e quindi abbandonato dai suoi compagni di spedizione sul pianeta rosso. Con pochi rifornimenti dovrà attingere al suo ingegno e all'arguzia per sopravvivere in un ambiente ostile e segnalare la sua presenza alla Terra.
(Italia/2015) di Carlo Lavagna (83')
Arianna ha diciannove anni, ma non è ancora donna. All'inizio dell'estate, nel casale sul lago di Bolsena dove era cresciuta fino all'età di tre anni e in cui torna con i genitori, ritrova antiche memorie che la convincono a restare anche da sola. Arianna comincia a indagare sul proprio corpo e sul proprio passato; l'incontro con la giovane cugina Celeste - così diversa e femminile rispetto a lei - e la perdita della verginità con un ragazzo della sua età, la spingono a confrontarsi definitivamente con la vera natura della sua sessualità. Ma è con se stessa e nel rapporto con la famiglia, nodo irrisolto fin dall'infanzia, che Arianna deve trovare se stessa.
"Arianna è un film che viene da lontano, da un inatteso gesto dell'inconscio di un bambino che un giorno sogna di essere donna e da allora si trova a confrontarsi con una domanda fondamentale a cui non aveva pensato: perché ci è data questa identità e non un'altra? Quel bambino sono io a nove anni e i sogni in cui immaginavo di essere altro da me mi hanno accompagnato a lungo durante quella tarda infanzia in cui ci si comincia a interrogare sulla propria esistenza terrena. Il precipitato di quei sogni, forse il riemergere delle loro memorie, sono l'origine emotiva di questo film. Arianna è un film che s'interroga sul rapporto tra potere e anormalità e sulle conseguenze del loro conflitto".
(Carlo Lavagna)
testo di Erri De Luca, regia di Nino Campisi
NapòlideIl recital del Trio Ànema e Nino Campisi su testi di Erri De Luca.
Con Marcello Corvino (violino), Biagio Labanca (chitarra classica), Massimo De Stephanis (contrabbasso) e Nino Campisi (voce recitante).
aiuto regia Agnese Corsi
adattamento e regia di Nino Campisi
una produzione Teatro del Navile e Promo Music
con il Patrocinio della Fondazione Erri De Luca.